Alimenti: la melagrana
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Alimenti: la melagrana
VIVERE SANO Alimenti: la Melagrana a cura della REDAZIONE presente da secoli nel Sud d’Italia, ma sulle tavole si è diffusa solo in anni recenti: la melagrana (o melograno, che in realtà sarebbe il nome dell’albero) è un frutto non semplice da mangiare, formato da una gran quantità di semi ricoperti da una polpa succosa. E’ FRUTTA, FIORI E... Corretta alimentazione e Made in Italy sono i pilastri del protocollo steso da AIRC e Coldiretti, per collaborare su attività di raccolta fondi e sensibilizzazione sui temi della sana alimentazione e del sostegno ai prodotti nostrani. Nascono così le “Serate a tavola”, dove AIRC e la Fondazione Campagna Amica, con nutrizionisti ed esperti, offrono un menù solidale per gustare prodotti tipici e genuini. Con il progetto “Buona spesa in tavola” AIRC e Coldiretti propongono, attraverso la grande distribuzione, prodotti a marchio FAI (Filiera agricola italiana) a favore della ricerca sul cancro. La collaborazione tra l’Associazione e Coldiretti dà già i suoi “profumati” frutti, attraverso la MargherITA per AIRC, italiana al 100 per cento, distribuita nei centri giardinaggio aderenti dell’AICG in tutta Italia, fino al 15 giugno, con un contributo di 4,50 euro, di cui 1,50 euro devoluti ad AIRC. Più facile è utilizzarla per preparare succhi dolci e aciduli allo stesso tempo, rinfrescanti e pieni di antiossidanti. La buccia e la parte bianca che contiene i semi sono ricche di flavonoidi e minerali, che si ritrovano nel succo solo se si centrifuga il frutto tutto intero, buccia compresa. Nei semi sono presenti antocianine che sono all’origine delle sue proprietà antiossidanti. Nella cucina orientale, il succo di melograna viene usato anche in preparazioni salate come carni e insalate per dare un sapore lievemente agrodolce. Gli studi Il succo di melagrana è stato studiato in laboratorio, su colture cellulari e su modelli sperimentali. In un esperimento condotto per capire come si distribuiscono i principi attivi nell’organismo, è stato dimostrato che la ghiandola prostatica è l’organo nel quale più rapidamente si concentrano gli antiossidanti di questo frutto. Per questo studi successivi si sono concentrati sugli effetti del succo di melagrana su colture di cellule di carcinoma prostatico. Negli esperimenti di laboratorio, la melagrana rallenta la proliferazione di cellule tumorali e induce l’apoptosi, ovvero la loro autodistruzione. È bene però dire che le concentrazioni studiate in questi esperimenti sono difficilmente raggiungibili con un consumo alimentare e sono interessanti soprattutto dal punto di vista farmacologico, per la possibilità di produrre farmaci basati sulle stesse sostanze disponibili in natura. Uno studio effettuato su 48 pazienti con carcinoma prostatico ed elevati livelli di PSA ha verificato che il consumo di un quarto di litro di succo per una media di 33 mesi consecutivi ha rallentato nel tempo l'aumento del PSA, un indice indiretto di progressione della malattia. Ovviamente questo non basta a dire che esiste un effetto a lungo termine sull'andamento del cancro, perché servirebbero studi più ampi e con un tempo di osservazione maggiore. Inoltre si tratta di un unico studio, pubblicato nel 2006. In conclusione, se vi piace la melagrana, consumarne il succo potrebbe essere utile, ricordando sempre che nessun alimento, da solo, costituisce la soluzione per la prevenzione o la cura del cancro. All’interno di una dieta equilibrata e attenta, però, la capacità antiossidante di questo frutto è la benvenuta.