Mini-guida al compostaggio domestico

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Mini-guida al compostaggio domestico
Mini-guida
al
compostaggio domestico
IL COMPOST: PERCHÉ FARLO
Il cosiddetto “compostaggio domestico” è una realtà consolidata
ormai in tante parti d’Italia e d’Europa. Esso rappresenta senza
dubbio uno dei migliori strumenti per una corretta gestione dei
rifiuti urbani. Di cosa si tratta?
La compostiera ha imparato dalla natura e la aiuta: è un contenitore
semplice, che tutti noi possiamo usare, nel quale vengono create e
mantenute le condizioni ottimali perché la decomposizione naturale
si possa svolgere rapidamente, al riparo da agenti atmosferici e
climatici negativi.
Il compostaggio è un processo naturale che consente di
trasformare la sostanza organica presente nei nostri rifiuti
della cucina del giardino o dell'orto in cosiddetto
“compost”, ovvero in terriccio utile per fertilizzare la
terra in modo naturale.
DOVE COMPOSTARE
In poche parole i rifiuti organici (scarti della cucina, dell'orto e del
giardino) – che rappresentano circa un terzo dei rifiuti prodotti
da ciascuno di noi - se posti all’interno di appositi contenitori (le
COMPOSTIERE) vengono aggrediti da una miriade di microrganismi
che in presenza di ossigeno li decompongono e li mineralizzano,
ritrasformandoli in vapore acqueo, anidride carbonica e sali minerali
e convertendoli in eccellente fertilizzante naturale.
Sarebbe meglio individuare un posticino soleggiato d’inverno e
parzialmente ombreggiato d’estate (l’ideale è sotto un albero a
foglia caduca).
Perché quindi mandare in discarica o all’inceneritore questi rifiuti,
quando possono essere trasformati in utile terriccio? Perché chi di
noi ha la fortuna di avere un giardino deve riempire pesanti sacchi
di erba e trasportarli fino al cassonetto “del verde”, quando
possiamo evitarci questa fatica?
In generale si possono compostare tutti i “rifiuti organici”, ovvero i
resti di vegetali e animali che produciamo in cucina e che
raccogliamo dal giardino.
In definitiva usare una compostiera domestica significa:
•
ridurre di un terzo la quantità dei rifiuti avviati a
smaltimento in discarica o inceneritore,
•
avere gratuitamente un ottimo terriccio fertilizzante per il
giardino o orto,
•
evitarsi la fastidiosa fatica di portare pesanti sacchi d’erba
fino al cassonetto del verde.
Colloca la tua compostiera in giardino, su terreno permeabile, ben
livellato e ben compatto. La compostiera non può essere posta sul
terrazzo o su un pavimento/marciapiede.
COSA COMPOSTARE
Ecco in particolare i rifiuti che puoi compostare:
1) dalla cucina:
•
scarti di frutta e verdura (per bucce di agrumi non superare
la normale quantità di un consumo familiare)
•
pane raffermo o ammuffito
•
avanzi di cibo (come pasta e riso) e piccole quantità di
carne, pesce, salumi e formaggi
•
filtri di tè e fondi di caffè
•
gusci d’uovo triturati
COME COMPOSTARE
•
piccole quantità di carta da cucina (scottex)
Ecco le poche semplici regole per un buon compostaggio:
2) dal giardino e dall’orto
•
sfalci d’erba
•
foglie e legno di potatura ben triturato
•
fiori recisi e piante appassite (anche con pane di terra)
•
scarti del giardino e dell’orto
•
paglia, resti di lana e penne
•
piante resistenti alla degradazione (foglie di magnolia,
lauroceraso, aghi di conifere) ma in piccole quantità
3) altro:
•
escrementi di animali
•
cartone a piccoli pezzi
•
carta non patinata e fazzoletti di carta in piccole quantità
•
segatura e trucioli provenienti da legno non trattato
•
cenere di legna in modeste quantità
1. Spezzetta il più possibile i rifiuti “grossolani”
(rametti, buccia di cocomero, guscio d’uovo, etc), li aiuterai
a decomporsi più in fretta;
2. Ogni volta che butti gli scarti, e comunque periodicamente,
rimescola, rivolta e smuovi la massa (con qualunque
tipo di arnese utile allo scopo) per consentire all’ossigeno di
arrivare all’interno;
3. Cerca di mantenere il giusto livello di “umidità”
nella massa. Se è secca (soprattutto d’estate) bagna con
un po’ d’acqua, se è troppo umida abbonda il più possibile
con rifiuti “asciutti” e grossolani (foglie, rametti sottili,
cenere, etc);
4. Non mettere quantità abbondanti e concentrate di
carne e pesce (la loro putrefazione potrebbe fare cattivo
odore e attirare animali molesti);
5. Non mettere tutte insieme quantità molto grandi di
erba e foglie, ma inseriscile in più volte e mescolandole
con altri materiali.
6. Non preoccuparti di riempire troppo in fretta la
compostiera, vedrai come dopo due o tre giorni il
volume si sarà ridotto;
7. Se vuoi accelerare la decomposizione, puoi utilizzare il bioacceleratore o attivatore (sostanza naturale che innesca
ed accelera il processo di decomposizione dei rifiuti
organici) secondo le istruzioni riportate sulla confezione.
Se segui queste semplici regole il risultato è garantito!
Normalmente la massa deve fare un odore “di
sottobosco”. Se invece il composto puzza è molto
probabile che ci sia un eccesso di umidità; in questo caso è
sufficiente introdurre nella compostiera materiali asciutti e
rimescolare. Se si presentano alcuni giorni di beltempo è poi
consigliabile lasciare il coperchio aperto, in modo che l’umidità in
eccesso possa meglio evaporare.
IL COMPOST: QUANDO E COME USARLO
Il tempo di maturazione del compost, cioè la trasformazione in
buona terra, varia a seconda della stagione e della varietà del
materiale immesso.
Se il compostaggio viene condotto correttamente, il compost può
essere utilizzato già dopo 4-6 mesi ma solitamente è
“maturo” dopo 8-12 mesi.
Il compost maturo è un terriccio nero, soffice, con colore di terra
di bosco, molto ricco di sostanze nutritive.
E’ utile soprattutto per migliorare la struttura del terreno e può
essere utilizzato come un normale fertilizzante, preferibilmente
mescolato con la terra.
Buon compostaggio!