GfK-Eurisko Cinqueminuti 54

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GfK-Eurisko Cinqueminuti 54
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[ CINQUEMINUTI CON EURISKO ]
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INSIGHT PER IL CAMBIAMENTO SOCIOCULTURALE
numero 54 / giugno 2013
VERSO IL QUOTIDIANO
AD PERSONAM
STIAMO ATTRAVERSANDO
UN PERIODO CARATTERIZZATO
DA GRANDISSIMA CRESCITA
DELLA COMPONENTE CULTURALE
E CRITICA DEGLI INDIVIDUI:
NEGLI ULTIMI 10-15 ANNI
È ESPONENZIALE, E CONTINUERÀ
NEL PROSSIMO DECENNIO, FINO
A COINVOLGERE GRAN PARTE
DELLA POPOLAZIONE ITALIANA.
L’EFFETTO DI QUESTA CRESCITA
PORTA LA GENTE A NON SENTIRSI
PIÙ MASSA, MA INDIVIDUI
CON PROPRIE PECULIARITÀ
E DESIDERI CRESCENTI
DI CAPIRE, PARTECIPARE,
ESSERE PROTAGONISTI.
E CON DESIDERIO DI EFFETTIVA
“ORIZZONTALITÀ” DA PARTE
DELL’OFFERTA - PUBBLICA
E PRIVATA - , DI TRASPARENZA,
DI ATTENZIONE ALLA DOMANDA,
DI RISPETTO DEI PRINCIPI
DELL’ETICA E DELLA SOSTENIBILITÀ.
L’Offerta invece tende a non
rispondere - poco quella privata,
per niente quella pubblica.
Come reagisce la gente,
cioè la Domanda? E’ arrabbiata,
perché da una parte si sente
abbandonata non trovando risposte
a bisogni esplicitati, e dall’altra
si trova ad affrontare una vita
che si carica sempre di più
di complessità: non soltanto la crisi
e la sicurezza economica e sociale,
ma la complessità crescente
nel mondo del lavoro, la continua
lievitazione delle competenze
richieste, l’innovazione tecnologica
continua, sempre più rapida.
Ci si sente soli, abbandonati
da tutti, e soprattutto dallo Stato,
al quale si vorrebbe chiedere
non solo Protezione, ma anche
e soprattutto Proiezione
- cioè progetto, visione, prospettiva e Promozione, cioè aiuto/guida
per poter partecipare al nuovo
progetto. La gente è sola,
ma possedendo ora più capacità
di intendere e volere, vuole
cambiare rapidamente, vuole
discontinuità con questo mondo
che si trascina.
Desidera poter disporre
di Tutorship importanti, credibili,
improntate all’etica ed
alla sostenibilità, cui potersi
affidare. Lo desidera per quanto
riguarda sia l’Offerta Pubblica
che Privata. Ma lo desidera anche
per poter affrontare la nuova vita,
la “discontinuità continua”
che pare essere la prospettiva
cui si sta andando incontro:
un mondo sempre più attorcigliato,
complesso, dove gli interessi legati
alla continua innovazione
tecnologica - ma non solo - rendono
tutto estremamente difficile;
cioè capire innanzitutto che cosa
sta succedendo giorno per giorno la velocità degli accadimenti
importanti sarà sempre più elevata ed in secondo luogo che cosa fare
tenendo conto delle proprie
specificità ed obiettivi.
Il mondo dell’informazione avrà
un ruolo fondamentale, ancor di più
di quanto non ne abbia oggi.
segue a pagina 2
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GIUGNO 2013
VERSO
IL QUOTIDIANO
AD PERSONAM
segue da pagina 1
L’esponenzialità di accadimenti
che accompagna la nostra vita
è impressionante: nel secolo scorso,
in 100 anni, la conoscenza umana
è raddoppiata; ora raddoppia
in 2-3 anni. Le cause vanno trovate
nell’allargamento della struttura
del sistema mondiale e delle sue
interconnessioni, nell’evoluzione
tecnologica ed in ciò che questa
sta consentendo: ciò che è
avvenuto dagli anni ’90 in poi,
dopo il muro di Berlino: il mondo
è raddoppiato, ed è tutto
interconnesso, e la parte “nuova”
sta evolvendo in modo
impressionante; Internet dal 2.0
in poi; la quantità di informazione
scambiata; l’evoluzione tecnologica
in tutti i settori.
La vita sarà sempre più accompagnata
da accadimenti nuovi, intensi,
continui ed incalzanti, e l’unica
possibilità per non smarrirsi sarà
di affidarsi alle informazioni.
Il mondo dell’informazione può
svolgere il ruolo di mediatore
culturale: non solo informare,
ma far capire, guidare.
In questa prospettiva spiccano,
verso il mondo dell’informazione,
attese cruciali:
- non si vuole essere abbandonati
a se stessi nel mare magnum
delle fonti informative che la rete
mette e metterà a disposizione.
Si desiderano riferimenti
carismatici, di elevatissima
credibilità, cui potersi affidare.
Fonti che hanno costruito credibilità
negli anni, che hanno sempre avuto
e che mantengono - e manterranno
- nelle versioni cartacee la vera
origine della serietà, credibilità,
capacità di approfondimento
e ricerca, requisiti essenziali
per la propositività di soluzioni
o consigli/ suggerimenti di indirizzo
- che tali fonti non siano solo
testimoni, ma aiutino la riflessione
per una piena comprensione
- In questo senso, pur mantenendo
carisma e credibilità, queste fonti
dovranno dismettere il narcisismo
che spesso le accompagna, per
porsi più dalla parte del pubblico.
Per questo il “giornale”
- lo chiamiamo così - sarà sempre
più indispensabile.
Ma quale “giornale”?
In realtà si chiede discontinuità.
C’è sempre stato un rapporto
verticale tra giornale e lettore:
il giornale è fatto in un certo modo,
ed è così - salvo alcuni contenuti
legati al territorio - per tutti i lettori.
Nel futuro c’è attesa per un
ribaltamento: il centro d’attenzione
dovrà essere l’individuo, ed
il giornale dovrà tenere sempre più
conto delle specificità del lettore.
E’ del tutto auspicabile che ci sia
sempre la “Versione Regina”,
cioè il prodotto cartaceo, che avrà
ancora il baricentro su se stesso,
che darà nobiltà e credibilità a tutta
la “famiglia” che porta lo stesso
cognome; versione cui magari si farà
sempre riferimento e fruizione,
anche se forse con frequenza ridotta.
Ma nelle versioni quotidiane
bisognerà riconcepire il prodotto:
conoscere i singoli lettori,
ed i loro specifici bisogni,
in relazione ai contenuti, allo stile,
oltre che al territorio.
Nell’ambito dell’offerta digitale tutto
questo è complesso ma realizzabile.
Le informazioni che si potranno
trarre dal web diretto consentiranno
una gestione del prodotto
in logica “one to one di massa”.
E si coglieranno grandi opportunità
anche per la comunicazione,
che non potrà più essere di massa,
ma concepita per i differenti prototipi
di consumatori, e preferibilmente
diretta. Come pure sarà favorita
la comunicazione di tutta l’attività
di below, che nel futuro
sarà sempre più importante,
richiedendo più relazioni dirette.
Che il quotidiano ad personam
consentirà, meglio di qualsiasi
altro veicolo, grazie alla grande
credibilità del suo marchio,
e ai valori riconosciuti.
Remo Lucchi
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GIUGNO 2013
SEMINARIO ANNUALE GfK EURISKO
SAPER VEDERE OLTRE LA CRISI
LE SFIDE DI UN CONSUMO CHE CAMBIA
LA CRISI CI HA CAMBIATO, LA CRISI CI STA CAMBIANDO.
MA, OLTRE LA CRISI, SI DELINEANO LE GRANDI SFIDE
ECONOMICHE, SOCIALI, CULTURALI, TECNOLOGICHE
CHE VEDONO CONSUMATORI E MERCATI PROTAGONISTI
DI UN MOMENTO DI PROFONDA TRASFORMAZIONE.
NE PARLIAMO CON VOI ALL’INTERNO DEL NOSTRO
APPUNTAMENTO ANNUALE.
Interventi di Isabella Cecchini, Fabrizio Fornezza,
Remo Lucchi, Giuseppe Minoia, Silvio Siliprandi.
MILANO 9 LUGLIO 2013
presso l’Unione del Commercio, in C.so Venezia 47 (MM Palestro)
Per partecipare contattare la segreteria organizzativa, e-mail: [email protected]
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EURISKO
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