Quinta edizione dell`Osservatorio ANIMA-GfK Eurisko

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Quinta edizione dell`Osservatorio ANIMA-GfK Eurisko
Comunicato stampa
Quinta edizione dell’Osservatorio ANIMA GfK Eurisko
sul risparmio delle famiglie italiane
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Meno spese e meno investimenti nel presente degli italiani
Si risparmia soprattutto in vista di emergenze e imprevisti;
Chi investe continua a ricercare soprattutto sicurezza e protezione del
capitale investito;
I prodotti finanziari ancora preferiti rispetto al “mattone”, che perde
ulteriormente appeal
Aumenta la volontà di risparmio degli italiani, ma crescono anche i timori e l’incertezza per il
futuro prossimo, complice l’instabilità politica che ha accompagnato l’Italia negli ultimi mesi. È
questa la fotografia che emerge dalla quinta edizione dell’Osservatorio ANIMA (l’ultima risale a
maggio di quest’anno), la rilevazione realizzata sul risparmio delle famiglie da ANIMA Sgr, il
maggior operatore indipendente del risparmio gestito italiano, in collaborazione con la società di
ricerche di mercato GfK Eurisko.
Lo studio - che ha come obiettivo di indagare sulle modalità e sulle logiche che seguono le
famiglie italiane per gestire i risparmi in funzione dei loro progetti futuri – è stato realizzato nella
prima metà di ottobre, su un campione di 991 persone “bancarizzate”, ovvero titolari di un conto
corrente e non necessariamente di uno o più prodotti di investimento.
Ma vediamo quali sono le principali evidenze.
IN CALO LA PROGETTUALITA’ DEGLI ITALIANI
Il primo dato che non sfugge rispetto all’ultima rilevazione è senz'altro la frenata di cui è
protagonista la progettualità degli italiani: se solo a maggio la quota che dichiarava di risparmiare
in vista dei propri progetti di vita – raggiungendo tra l’altro il livello più alto dalla partenza
dell’analisi, avviata a maggio 2012 – era pari al 66%, ora si scende al 54 per cento. Ma si risparmia
in vista di cosa? Il 22% ha risposto di mettere da parte per ripararsi da emergenze e imprevisti,
mentre l’11% per accumulare una "riserva" per il futuro; ancora il 15% per andare in vacanza, l’11%
per l’istruzione dei figli e il 7%, probabilmente sulla spinta delle agevolazioni fiscali prorogate dal
Governo anche per il 2014, per acquistare e ristrutturare casa. Lo stesso orientamento si riscontra
anche tra le file degli investitori: il 30% risparmia per accumulare in vista di emergenze e
imprevisti, il 19% per creare una "riserva" di sicurezza per il futuro, il 20% perché ha in programma
di andare in vacanza e il 15% per l'istruzione dei figli.
SI SPENDE MENO, SI INVESTE MENO
Se anche per l’Italia migliorano le aspettative di crescita nei primi mesi del 2014, sulla scia della
ripresa economica dell'Europa, tuttavia il "deficit" in termini di fiducia non risulta ancora colmato.
Per la maggior parte degli intervistati, infatti, la strategia ritenuta ancora vincente è quella della
prudenza nell’affrontare le spese, tendendo così a limitare il superfluo. E in linea con questa
tendenza la propensione a investire sembra gradualmente ridursi, anche a causa della minore
disponibilità economica. Se resta stabile la quota di chi intende mettere da parte del denaro per
risparmiare o investire (dal 34 si passa al 36%), così come quella che dichiara di ridurre le spese
superflue - dal 75% di maggio oggi si passa al 73% - sono in calo gli italiani che dichiarano di usare i
soldi messi da parte (oggi l'8% mentre a maggio si parlava del 14%). Lo stesso atteggiamento più
tiepido si riscontra per chi in passato ha già sperimentato il mondo degli investimenti, dal
momento che dal 79% del mese di maggio si passa al 69%, quando un anno fa era disponibile ad
investire l'84% del campione.
IL MATTONE CONTINUA A PERDERE APPEAL COME BENE RIFUGIO
Si conferma il trend di discesa di interesse per gli investimenti immobiliari: se il 14% non farebbe
alcun investimento e il 24% non ha soldi da investire, di contro il 37% investirebbe e in particolare,
il 20% in prodotti finanziari (a maggio era il 23%) e il 16% in immobili (un anno fa si parlava del
20%). Quest’ultima dinamica se da un lato evidenzia il venir meno del “bene rifugio” della casa,
dall’altro lato ciò dipende probabilmente anche dall’incertezza ancora legata al regime di
tassazione che verrà deciso nella legge Finanziaria sugli immobili.
PRIMA DI TUTTO LA PROTEZIONE DEL CAPITALE
Ancora una volta a guidare le scelte dei risparmiatori è la dimensione della "sicurezza-protezione".
In pratica di fronte all'incertezza già evidenziata aumenta l'avversione al rischio. Alla domanda
"Oggi come oggi nella scelta dei prodotti di investimento, a quali aspetti presterebbe maggiore
attenzione, quali ritiene più importanti?" il 73% ha risposto che farebbe attenzione agli aspetti
legati al prodotto e solo in seconda battuta agli aspetti legati al proponente (9% la fiducia nella
banca) e al servizio (il 5% ha risposto la chiarezza e trasparenza delle info sugli investimenti).
Analizzando più da vicino la dimensione delle caratteristiche di prodotti, il 42% presta attenzione
alla protezione del capitale investito, il 33% al rendimento garantito, il 18% a costi contenuti e
solo l'11 per cento cerca un rendimento “elevato”.
Anche per chi ha già investito la protezione dello status quo si conferma il driver di scelta più
importante: gli aspetti legati al prodotto fanno anche in questo caso la parte da leone (per il 95%
degli intervistati) e per il 64% la protezione del capitale investito rappresenta la priorità, (per il
48% il rendimento garantito).
Nota metodologica
Il presente documento contiene i risultati della Quinta rilevazione dell’Osservatorio ANIMA. L’indagine da
trimestrale oggi ha frequenza semestrale ed è stata condotta da GfK Eurisko tra il 7 e l'11 ottobre su un campione
che da 550 è passato a 991 persone, rappresentative della popolazione italiana (bancarizzati dai 18 anni in su). Il
questionario contiene domande standard su cui costruire un trend di medio lungo periodo e relative ai progetti
degli italiani e alle strategie per realizzarli, al possesso attuale e alla soddisfazione per prodotti di
risparmio/investimento nonché a prefigurazioni. Il questionario è altresì costituito da domande non ricorrenti
legate all’attualità.
Contatti:
Barabino & Partners
Tel 02.72.02.35.35
Emma Ascani
[email protected]
Dario Esposito
[email protected]
ANIMA Sgr
Tel 02.806.38.410
Matteo Tagliaferri
[email protected]
Tel 02.806.38.337
Chiara Conti
[email protected]