Libertà è un laboratorio, plasma l`identità territoriale
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Libertà è un laboratorio, plasma l`identità territoriale
38 LIBERTÀ lunedì Lunedì 28 gennaio 2013 San Protaso:Anna Rita Arduini,mamma e moglie; sposata con Franco,ha due figli e legge quotidianamente Libertà Libertà è un laboratorio, plasma l’identità territoriale Coltiva il senso di appartenenza, tesse un filo tra le generazioni di PIETRO VISCONTI* n giornale quotidiano è felicemente destinato a vita breve. Si prende la sua gloria nello spazio di un mattino, può al massimo prolungarla fino a sera se chi l’ha acquistato ha avuto una giornata senza tregua. Poi cede il passo all’edizione del giorno dopo.La concentrazione di fatica professionale che l’ha prodotto sembra a volte sproporzionata rispetto al tempo d’uso del lettore medio. Tutti noi giornalisti vorremmo in cuor nostro il contrario: e cioè che ogni copia sulla quale abbiamo firmato un articolo o ideato un servizio o composto un titolo potesse idealmente essere incornciata e riconosciuta come una piccola opera d’arte. Questo sogno interiore - platealmente ingenuo - ci spinge ogni giorno a cercare una notizia in più, illustrare un problema, suggerire una soluzione, raccontare personaggi, svolgere una riflessione. Con l’obiettivo, in fondo elementare ma ambiziosissimo, di rendere il più completo possibile il diario di una comunità. A "Libertà" il copione si ripete da 130 anni. Il giornale quotidiano può dunque in qualche modo superare la sua natura originaria, combinare l’effimero (nel senso etimologico di passeggero) con il duraturo, conquistare una dimensione perfino ultrasecolare. E’un miracolo reale, accade nella nostra Piacenza. Viene da chiedersi qual è la formula che permette questo salto. Risposta semplice: "Libertà" è arrivata fino a qui, a questo compleanno al tempo stesso così familiare e così impegnativo, con la capacità di accompagnare il cammino della co- U Pietro Visconti, giornalista di Republica, ha iniziato a Libertà. Sotto: la scuola di giornalismo di Libertà con le redazioni studentesche. A destra: via Benedettine appena dopo il bombardamento aereo munità di cui è voce. Ci è arrivata con le intuizioni e l’intelligenza e l’impegno - a volte eroico, basta pensare alla rinascita dalle distruzioni della guerra - di uno stuolo di persone appassionate del giornalismo e innamorate della loro terra. All’inizio, nell’Ottocento, c’erano i cigolii del torchio da stampa. Oggi, nel Duemila inoltrato, le schermate luminose del giornale online si affiancano alla cara vecchia carta. E’ sempre saggio tenersi lontani dalla prosopopea. Il dna di questo giornale preferisce del resto toni misurati. Eppure bisognerà pur dire che "Libertà" è un laboratorio dal quale esce qualcosa di più dell’informazione di giornata. Le sue pagine contribuiscono a plasmare un’identità territoriale, a tenere vivo un carattere segnato dalla concretezza, a coltivare il senso di appartenenza municipale ossigenandolo con la consapevolezza che l’isolazionismo sarebbe un madornale autogol. Anna Maestri su Libertà legge spesso la cronaca amministrativa e gli articoli legati al turismo e all’economia E così come alimenta il dialogo all’interno della comunità civile, premessa della sua crescita, un giornale-patriarca come questo tesse un filo tra le generazioni. Lo può fare perchè nella sua testata sono state stampate, privilegio di un club molto ristretto, le date di ben tre secoli differenti. Con tanto passato alle spalle, c’è un’unica cosa sicuramente vietata dai codici interni di via Benedettine, che un po’ conosco per aver avuto la fortuna di incontrare lì indimenticabili maestri di questo meraviglioso mestiere: cullarsi sugli allori, proprio no. Per di più, la festa dei 130 anni si celebra mentre la crisi assedia anche le cittadelle dell’editoria giornalistica. E’un’incognita che non cancella la soddisfazione di toccare un nuovo traguardo, ma carica di nuove responsabilità. In questa sfida "Libertà" può contare, oltre che sull’invidiabile solidità dei suoi parametri economici e sulla vitalità della sua redazione, su un rapporto strettissimo con i piacentini. E’ un patrimonio di inestimabile valore e potenziale. Ma c’è un ma: in questo scambio nulla funziona più in modo automatico. Da approdo naturale del consumatore di notizie, il quotidiano di carta sta diventando una mèta selezionata secondo requisiti sempre più esigenti. Per restare appetibile, per assolvere al ruolo nobile che le spetta in una società sempre più mobile e frammentata, il bene-informazione preteso dai lettori dev’essere realizzato con rapidità-qualità-profondità. Vale per un giornale di provincia come per quelli nazionali, ed è qualcosa di molto vicino a un’equazione di terzo grado. Ma non esiste altra strada. E chi ha 130 anni di storia conosce forse meglio di altri il modo di affrontarla. *giornalista di “la Repubblica” • RISCALDAMENTO • CLIMATIZZAZIONE • ENERGIE ALTERNATIVE punto verde del Risparmio Energetico SEDE ACERBI LUIGI & FIGLIO SRL SEDE IN VIA CAMPAGNA N. 135 - PIACENZA - TEL. 0523 / 499248 - FAX 0523 / 499128 [email protected] - sito internet: acerbiluigi.it g.28.01.13 Massimo Tuso,53 anni,titolare di un distributore a Fiorenzuola: «Io leggo Libertà la mattina all’alba,prima dei clienti»