matrimonio haute couture

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matrimonio haute couture
UTURE
MATRIMONIO HAUTE CO
via Valli
Testo e abiti da sposa di Sil
Tess 56
LA SPOSA DI “TESS”
Giulia Lunardi indossa uno dei tre
abiti da sposa realizzati da Silvia
Valli per la nostra rivista. Il modello Andrea Bianchi è in smoking
da ricevimento, di Peter Ci.
Nozze
da fiaba
Tremezzo diventa location di charme
di abiti unici, per un “sì” in Como Style
tra Villa Carlotta e il Grand Hotel
Fotoservizio di Raoul Iacometti, styling di Serena Brivio
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MATRIMONIO HAUTE CO
A VILLA CARLOTTA
Abito romantico di organza
e pizzo francese.
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I
l mio percorso è iniziato in realtà
per la passione collegata alla storia
del costume, al costume teatrale e
alla danza, circa venti anni fa. Ho
frequentato l’Accademia del Teatro alla
Scala e completato il diploma con due
master all’Istituto Carlo Secoli di Milano, di modellista e fashion design. I
primi abiti che ho tagliato e cucito erano
per opere liriche: Manon, Don Carlo, Turandot, Ballo in Maschera, in collaborazione con la sartoria Brancato per teatri
internazionali come l’Opera di Parigi,
Maestranza di Siviglia. La scelta dell’atelier è avvenuta in un secondo periodo,
mi interessava sperimentare nell’abito da
sposa le competenze acquisite nel mondo
teatrale. Le mie fonti di ispirazione sono
la danza e il balletto classico, dove gli
abiti sono caratterizzati da grazia e classe
senza tempo. Il tessuto ha un ruolo decisivo nel corso del progetto creativo che
intraprendo. É l’incipit di tutto, la materia
per conferire all’abito eleganza, fluidità
e leggerezza. Utilizzo esclusivamente
tessuti naturali, principalmente seta che
acquisto negli opifici comaschi. Aver assorbito la cultura tessile del distretto co-
masco è stato indubbiamente fondamentale per la mia professione. La fortuna
di trovarmi al posto giusto è innegabile:
le vecchie filande ci riportano alla storia
del nostro territorio, il Museo della Seta
e il Setificio sono due poli fondamentali
per la formazione, la Fondazione Ratti e
le mostre che vengono periodicamente
allestite arricchiscono questo immenso
patrimonio culturale.
Per la primavera-estate la texture delle
mie collezioni di atelier si riferisce ad
una varietà di motivi floreali. La palette
cromatica spazia dal rosa cipria al bianco, tipici nella danza. Le scollature ricordano i body-tutù, la seta è leggerissima; il tulle e l’organza enfatizzano gonne
soffici e vaporose. I tre capi realizzati in
Villa Carlotta a Tremezzo
SCRIGNO DI NATURA E ARTE
Costruita alla fine del 1600, Villa Carlotta di
Tremezzo è celebre per i suoi capolavori di Canova, Thorvaldsen e Hayez e celebre nel mondo per la fioritura primaverile di azalee (in oltre
150 varietà) e rododendri ed il patrimonio botanico. Apertura stagionale dal 18 marzo al 1
novembre 2016. Info: www.villacarlotta.it
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MATRIMONIO HAUTE CO
AL GRAND HOTEL
Qui, e a destra, Giulia Lunardi
veste l’abito di Silvia Valli
in duchesse di seta (Attilio
Imperiali).
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esclusiva per “Tess” si ispirano alla location degli scatti fotografici: il Grand Hotel Tremezzo, esclusivo ed elegante. Per
l’abito, che rimanda ai tempi d’oro delle
vacanze sul Lario, ho utilizzato uno chiffon di seta pura (Ratti) con una delicata
stampa floreale nei toni del rosa e bianco,
abbinata a duchesse di seta pura per alcuni particolari. Un altro dress nei volumi e
nel taglio rende omaggio alla Dolce Vita.
È in duchesse di seta pura (Attilio Imperiali) color cipria. Rappresenta invece
la favola il corpetto prezioso e la lievità
dell’organza, che insieme rimandano a
nozze principesche. Per l’occasione ho
scelto di fare indossare i capi ad una ballerina, diplomata all’Accademia del Teatro Alla Scala, così che la danza, lo stile
e la seta siano una cosa sola. Silvia Valli
CON LE AMICHE AL RICEVIMENTO
L’imprenditrice Simona Gervasini Ronzoni indossa un abito in seta e décolleté in pelle rosa di Valentino Garavani, borsa in pelle di Fendi. Chiara
Ronzoni, studentessa, veste un pantalone di Stella
McCartney, coordinato al top di Victoria Beckham
e indossa décolleté in pelle di Aquazzurra. Cintura
Tessa&Flo. I look sono di Tessabit Plinio. Si ringrazia per il coordinamento Lina Bernardo.
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MATRIMONIO HAUTE CO
ANNI TRENTA
La ballerina Giulia Lunardi
qui, a destra (e nella pagina
precedente) indossa il terzo modello di Silvia Valli per “Tess”,
in chiffon di seta (Ratti). La
foto è scattata al Grand Hotel
Tremezzo.
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Cassina: «Sposo protagonista»
«La scelta dell’abito da cerimonia assume
ancora oggi un significato importante, che
rispettiamo e interpretiamo nei cardini di
una raffinatezza impeccabile. Così, anche
l’abito da cerimonia è orientato verso codici formali ben definiti – spiega Marco
Cassina, titolare della boutique Peter Ci
di Como –. Le nostre proposte sono legate
da un solo filo conduttore: materiali pregiatissimi, volumi flessuosi, e silhouette
snelle e slanciate per dare vita a un abito
la cui eleganza non deve interferire con
il comfort».
Cambia il completo se la cerimonia si svolge al mattino o
al pomeriggio?
Per l’abito dello sposo è ininfluente.
Cosa scegliere per la sera?
Ideale il nero, anche nella versione all-black, per le cerimonie più serali, ma con gradi di brillantezza o lucidità
differenti, in base alla tipologia di stoffa.
Una regola che non passa mai di moda
Se lo sposo opta per il tight, rigorosamente prima delle 18, allora la tradizione vuole testimoni e genitori uniformati. Senza dubbio è il più
aristocratico dei capi formali: calzoni a righe
e giacca fumo di Londra con coda, abbinati a
camicia bianca, cravatta in tinta unita e/o falso
unito grigio perla, gilet grigio in tinta con la
cravatta, fiore all’occhiello, guanti e tuba. D’obbligo per aristocrazia e alta borghesia.
Quali novità della primavera-estate?
L’evoluzione dell’abito da cerimonia ha visto il
passaggio da un abito estremamente formale,
con canoni ben precisi, a modelli sensibili alla
ricerca, ricchi di finiture, ed estremamente moderni. Dettagli dosati con discrezione e misura.
Il blu è destinato a sostituire il grigio?
Anche se il grigio è il colore della tradizione,
oggi il blu sta effettivamente sostituendolo.
Plastron o cravatta? Fazzoletto al taschino o
no?
il plastron è più adatto per tight e mezzo tight.
Il fazzoletto non deve mai mancare, purché non
si porti il fiore all’occhiello (gardenia bianca).
Serena Brivio
Silvia Valli stilista
Raoul Iaco
metti fotogr
afo
Raoul Iacometti è fotografo freelance, in diversi settori: reportage
di documento e socio-umanitari,
ricerca personale ed eventi. Dal
2010 lavora al progetto “Green
Attitude”, la danza nel mondo
delle piante. È “Autore dell’anno
2015” dalla Federazione Italiana
delle associazioni fotografiche.
(www.raouliacometti.it)
Dietro le quinte
di
I “TESS” Foto
LO STAFF D
anti hanno
gruppo per qu
collaborato al
o.
nostro servizi
Il sservizio fotografico è stato realizzato da Raoul Iacometti a Villa Carlotta
(si ringrazia la direttrice Mariangela Privitera) e al Grand Hotel Tremezzo (si ringrazia la famiglia Mallone De Santis e l’Hotel Manager Silvio
Vi
Vittorello). I protagonisti dell’ideale racconto di un sofisticato matrimonio
gio
giovane ed elegante sono Giulia Lunardi, danzatrice classica, con Andrea
dr
Bianchi, Simona Gervasini Ronzoni e Chiara Ronzoni. I capi
ind
indossati dalla sposa sono di Silvia Valli, realizzati in esclusiva per “Tess”
ne
nell’atelier di Pusiano; i capi Corneliani indossati dallo sposo sono di Peter
Ci Como. L’Equipe Ornella di Como ha curato lo styling delle pettinature e
de
del make up, con l’apporto di Cinzia Rossini, Federica Bianchi e Arianna Colombo. I bouquet sono stati realizzati da Giorgio Schiavio de Il
g
giardino dei semplici. I gioielli, di Vhernier, sono stati messi a disposizione
d
dall’oreficeria Gabaglio di Como.
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