BURLESQUEdi Steve Antin INTERPRETI: Kristen Bell, Christina

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BURLESQUEdi Steve Antin INTERPRETI: Kristen Bell, Christina
F ederazione Italiana Cinema d' Essai
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BURLESQUE di Steve Antin
INTERPRETI: Kristen Bell, Christina Aguilera, Cher, Stanley Tucci, Eric Dane, Cam Gigandet, Alan Cumming,
Julianne Hough, Peter Gallagher, David Walton, Wendy Benson-Landes, Stephen Lee, Katerina Mikailenko
SCENEGGIATURA: Steve Antin, Susannah Grant, Keith Merryman
FOTOGRAFIA: Bojan Bazelli
MUSICHE: Christophe Beck MONTAGGIO: Virginia Katz DISTRIBUZIONE: Sony Pictures Releasing Italia
NAZIONALITA’: USA, 2010 DURATA: 119’
PRESENTAZIONE E CRITICA
Tess, ex ballerina e proprietaria di un teatro burlesque, è costretta a combattere ogni giorno per tenere aperta la vecchia sala, affrontando
problemi finanziari e artistici di ogni genere. Con i membri della troupe sempre più occupati dai loro problemi personali e la minaccia di un
ricco uomo d'affari che vorrebbe mettere le mani sull'immobile, la buona sorte sembra avere abbandonato di colpo Tess. Nel frattempo, Ali,
giovane ragazza di provincia in fuga del suo passato e assunta da Tess come cameriera s'innamora dell'arte del Burlesque e riesce ben presto
a coronare il suo sogno di salire sul palco come ballerina.
(www.comingsoon.it)
Associato allo spogliarello – allora ispirato alle rappresentazioni parigine del Moulin Rouge degli ultimi anni dell’Ottocento – negli Stati
Uniti d’inizio XX secolo, in precedenza il burlesque consisteva, in realtà, in uno spettacolo cantato e ballato, comico e parodistico.
Uno spettacolo osé e divertente su cui l’attore newyorkese Steve Antin – già regista dello straight to video "Glass house: The good mother"
(2006) – ha pensato bene di scrivere e dirigere un lungometraggio per il grande schermo, rendendone protagonista la cantautrice
statunitense Christina Aguilera nei panni di una Alice detta Ali che finisce nel suo paese delle meraviglie quando decide di trasferirsi dalla
provincia a Los Angeles. Dotata di voce bellissima e all’inseguimento dei propri sogni, infatti, il suo paese delle meraviglie lo trova nel
Burlesque Lounge, teatro in difficoltà e sede di un noto trasgressivo spettacolo di varietà dove entra a lavorare come cameriera; facendo
conoscenza non solo con l’affascinante barman e musicista Jack e con il manager della compagnia Sean, rispettivamente interpretati da Cam
Gigandet e il grandissimo Stanley Tucci, ma anche con la proprietaria e direttrice Tess, cui concede anima e corpo Cher.
Ed è proprio con quest’ultima, mentre attira su di se la gelosia della cantante Nikki alias Kristen Bell, che sembra instaurare in maniera
progressiva una sorta di rapporto materno (…).
(filmup.leonardo.it)
(…) Ambientato nella città degli angeli e all’ombra delle colline hollywoodiane, il musical di Steven Antin è una favola lineare che viaggia
sulle piste battute dal genere e in cui trionfano immancabilmente i buoni sentimenti. Se Tony Manero viveva in funzione del sabato sera e
aveva occhi soltanto per Stephanie, Ali Rose vive per infilare parrucche platinate e note altissime e ha occhi a cuore per un aspirante
compositore, che impiegherà centoquindici minuti per dichiararsi nudo dietro una scatola di biscotti. Diversamente dalla Jennifer Beals di
Flashdance, Christina Aguilera canta e balla veramente (e seriamente) senza risparmiare sulla voce e senza risparmiarsi nelle esecuzioni
decisamente efficaci. Dopo essersi “scaldata” con la cover di “Lady Marmalade” nel backstage di Moulin Rouge, la cantautrice americana
guadagna schermo, palcoscenico e spot. Dentro quel fascio di luce circolare si consuma allora la felice parabola del suo personaggio, una
ragazza esuberante e di vaporosa ingenuità a cui non difetta però la percezione lucida di quel che le accade intorno. BURLESQUE non è
certo il bagliore in grado di scuotere il genere, conquistando magari al musical un’identità più moderna e più colta, ma è pur vero che il
palcoscenico del Burlesque Lounge mette in scena esibizioni di apprezzabile intensità. Il sorriso aperto e la personalità sfrontata della
Aguilera si confrontano con la grazia della signora Cher, la cui composta eleganza e la “plastica” figura non mancano di incantare (ancora)
gli avventori del Sunset Strip di L.A.. Il divertito contrappunto tra le due pop(olari) star conquisterà la platea di una città luminosa e
frenetica, permettendo di superare i problemi personali. Ballare (e cantare) diventa ancora una volta sublimazione del caos, del disordine e
del fallimento in un vorticare di paillettes, strass, geometrie e narcisismi.
(www.mymovies.it)