I risultati della decompressione del tunnel carpale in pazienti con

Transcript

I risultati della decompressione del tunnel carpale in pazienti con
I risultati della decompressione del tunnel carpale in pazienti con diabete mellito
P. J. Jenkins, A. D. Duckworth, A. C. Watts, J. E. McEachan
From Queen Margaret Hospital, Dunfermline, United Kingdom
J Bone Joint Surg [Br] 2012;94-B:811–814.
Il diabete mellito è riconosciuto come un fattore di rischio per la sindrome del tunnel
carpale. La risposta al trattamento non è chiara, e può essere più scadente rispetto ai
pazienti non diabetici. Precedenti studi randomizzati di interventi per la sindrome del
tunnel carpale hanno espressamente escluso i pazienti diabetici. Lo scopo di questo
studio era di indagare l'epidemiologia della sindrome del tunnel carpale nei pazienti
diabetici, e confrontare il risultato della decompressione del tunnel carpale con i
pazienti non-diabetici. La misura di risultato primaria era il miglioramento nel
punteggio QuickDASH. La prevalenza di diabete mellito è stata dell’11.3% (176 su
1564). I pazienti diabetici avevano più probabilità di avere gravi parametri
neurofisiologici all’esordio. I pazienti con diabete avevano punteggi QuickDASH più
scadenti al controllo ad un anno post-operatorio (p = 0.028), anche se la differenza
media era inferiore alla differenza minima clinicamente importante per questo
punteggio. Dopo un’analisi per le differenze di età e di genere, non vi era alcuna
differenza tra i gruppi nell’entità di miglioramento dopo la decompressione (p =
0.481). I pazienti con diabete mellito possono quindi aspettarsi di godere di un simile
miglioramento nella funzione.