Samolachesi in Australia.

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Samolachesi in Australia.
Valchiavenna
26 Sabato, 16 luglio 2011
Intervento della Comunità Montana. Un valore aggiunto per turismo, sport e cultura.
Più fruibili e sicuri i sentieri della Valchiavenna
L
a Comunità montana della Valchiavenna ha realizzato importanti lavori di manutenzione straordinaria e
messa in sicurezza dei sentieri presenti sul
comprensorio. «Considerare il turismo e la
cultura che lo circonda, il valore aggiunto di
un territorio, implica che lo stesso sia reso
praticabile in modo sicuro e che mantenga nel tempo la sua unicità» è il pensiero di
Severino De Stefani, presidente della Comunità montana della Valchiavenna. Nella
primavera del 2011 sono stati modificati e
migliorati i sentieri della Val Bregaglia. L’itinerario denominato “Panoramico di Bregaglia” è un sentiero di mezza costa facile
e distensivo, che offre da Soglio (Svizzera)
fino a Chiavenna, numerosi scorci sul fondovalle e sulle montagne circostanti (pizzi Sciora e pizzo Badile), attraversando la
parte orografica destra della valle passando
per Sommasascia, Calestro, Savogno e Crana. Da Maloja a Bondo lungo il fondovalle,
Notizie flash
■ Borgonuovo
Migliorerà l’accesso
alla forticazione di Belfort
Centoquarantamila euro per arrivare
da Borgonuovo di Piuro ai resti del
Belfort, uno dei punti storicamente e
architettonicamente più interessanti della
zona. È questa la cifra che il Comune
di Piuro spenderà per la realizzazione
della strada che collegherà l’abitato della
frazione ai resti posti tra il greto del Mera
e il tracciato della Statale 37. Attualmente
il Belfort è raggiungibile attraverso
un sentiero, abbastanza semplice da
percorrere a piedi, ma inaccessibile
a biciclette o carrozzine. Per questo
l’amministrazione Lisignoli ha pianificato
e, ora, appaltato la realizzazione del tratto
che collegherà via San Michele, strada che
conduce al Belfort, all’area di Scilano da
dove si può imboccare la pista ciclabile
che porta verso valle, ma anche la strada
comunale che permette di arrivare ad
Aurogo e alla frazione di Santa Croce.
L’intervento ha visto un ribasso d’asta
di circa 25mila euro rispetto al progetto
che ha ottenuto il finanziamento da parte
della Regione Lombardia: la prima fase dei
lavori dovrebbe iniziare durante l’estate.
■ Madesimo
Una prima “bozza” di
calendario per l’estate
Madesimo ha comunicato il calendario
di appuntamenti per la prossima
stagione estiva. Per quanto riguarda
gli appuntamenti fissi: fino al 24
luglio mostra in sala Carducci di Marco
Verzasconi, “Candide nuvole all’orizzonte”
opere 2010-11. Tutti i giorni presso la sala
mostre “Tutti sulla neve” foto d’archivio
del Touring Club Italiano in occasione del
centenario delle prime gare di sci. Dal 25
luglio al 29 luglio, corso di arrampicata in
collaborazione con l’associazione “Guide
Alpine Valchiavenna”. Tutte le giornate
di giovedì saranno caratterizzate da
“A spasso con le guide”, gite gratuite
in compagnia delle Guide Alpine della
Valchiavenna. Sul fronte delle feste,
appuntamenti a Pianazzo con la festa di
Santa Maria Maddalena domenica 24 luglio
e a Isola domenica 31 con la “Festa del
Pellegrino”. Per quanto riguarda agosto
sono ancora da fissare le date del “Premio
Madesimo” del circolo “La Torre”, mentre
tutto il mese vedrà l’apertura della mostra
“Grandi Pittori del Risorgimento e oltre”.
Da segnalare lo spettacolo “Tant per rid…
in milanes”, spettacolo comico dialettale
in programma 1’11 agosto. Sul fronte
feste da segnalare la festa della “Madona
d’Aust” a Isola il 14 e le analoghe feste di
ferragosto agli Andossi e al Groppera. Il
programma dettagliato è consultabile sul
sito www.prolocomadesimo.it.
accompagnati da una fantastica vista, tra
Ceresc e i Monti di Villa, fino a Chiavenna,
si snoda la “Traversata dei Monti”, il percorso panoramico che da Laghetti e Cantone
attraversa i nuclei della mezzacosta orografica sinistra della Val Bregaglia di Tabiadascio, Saranga, Pradella di Piuro e Uschione.
La Comunità montana, oltre ad avere realizzato importanti opere sulla ViaSpluga, ha
completato sempre all’inizio di quest’anno
la manutenzione e l’integrazione di un nuovo sentiero denominato “Mezzacosta delle
Lepontine”. Localizzato in Valle Spluga, l’itinerario consente di raggiungere agilmente
Gallivaggio da Samolaco: sono state realizzate opere per ovviare ai problemi di natura idrogeologica presenti in Val Genasca e
nella Valle dell’Inferno. Passerelle, ponticelli e gole simili a baratri, rappresentano
l’attrazione principale per chi intende percorrere la ViaSpluga, considerata per secoli
tra le strade di transito più importanti e di
miglior fattura dell’arco alpino. Quest’anno,
il 2 luglio, si è festeggiato il decimo anniversario di questo percorso: una strada, la
ViaSpluga percorribile senza pericolo, ma
che rimane oltremodo impressionante. E
per l’occasione il Comune di Chiavenna insieme con il Cai, ha realizzato una variante
a questo itinerario, che lungo la sponda di
Pianazzola, passando dai crotti di Bette e da
Barini, raggiunge la località Cantoniera. Nel
2009, sulla Via Spluga, in località Cardinello, si è registrato un boom di presenze con
un +50% rispetto al 2007 e al 2008. Nel 2010
il calo rispetto all’anno 2009 è da imputare
a una stagione particolare con due mesi,
maggio e giugno, caratterizzati da nevicate
e maltempo, che non hanno favorito il transito dei turisti. Confermati sui livelli top del
2009, invece, gli attraversamenti nei mesi di
luglio, agosto e settembre che complessivamente hanno registrato un flusso di 6.873
passaggi, contro i 6.872 del 2009.
Nuova pubblicazione. Una ricostruzione paziente di fatti e
avvenimenti di famiglie di emigranti fra Perth e Carnarvon.
Samolachesi in Australia.
M
aria Domenica De Boni, figlia di emigranti di Samolaco, molti dei quali si
sono stabiliti in Western Australia, costituendo i poli principali tra Perth e
Carnarvon, ha pazientemente ricostruito la storia di una ottantina di persone
che hanno scelto di stabilirsi in quelle remote contrade. Il volumetto, in inglese,
circolava da circa un anno anche a Samolaco, recapitato ai numerosi parenti degli
emigranti. Pian piano è nata l’idea di farne una traduzione in italiano; progetto che si
è poi ulteriormente sviluppato con l’aggiunta di un capitoletto introduttivo sulla storia
dell’emigrazione, e di una parte finale relativa a coloro che, per svariati motivi, dopo
un certo periodo hanno fatto rientro in Italia. L’occasione ha permesso, inoltre, di
raccogliere numerose fotografie, cosicché ciascuna storia è corredata dalle immagini
che ritraggono i protagonisti, da soli
o in compagnia di parenti o altri
emigranti. Una particolarità del
volume (223 pagine, con stampa
bicolore) è quella di uscire in due
lingue, inglese ed italiano: ciò ne
permetterà la diffusione ovunque,
considerato che l’emigrazione, da
Samolaco, come da un po’ tutti i Paesi
delle nostre vallate, si è indirizzata
verso molte destinazioni in Europa
e nel mondo (per citare qualche
esempio, gli emigranti negli Stati
Uniti, di cui abbiamo avuto modo
di parlare in più occasioni per la
generosità nei riguardi del Paese di
origine, o in Argentina, che ha avuto
fra i suoi presidenti anche l’oriundo
samolachese Arturo Umberto Illia). La pubblicazione, curata dall’Associazione
Culturale Biblioteca di Samolaco, esce con elegante copertina telata e sovracoperta a
colori, è stata presentata nei giorni scorsi presso la sala della Biblioteca a San Pietro di
Samolaco. Quasi un centinaio di persone si è presentato all’appuntamento.
Al tavolo dei relatori, dopo il saluto del sindaco Elena Ciapusci, Bruno Ciapponi
Landi ha introdotto la serata con una breve premessa, dando poi la parola ai curatori
della edizione di questa ricerca particolare, nata in Australia per volontà di Maria
Domenica De Boni, figlia di emigranti samolachesi. Hanno così parlato Sergio Scuffi,
autore della breve premessa storica, che ha ringraziato tutti i presenti e quanti hanno
collaborato per la buona riuscita dell’opera (compresi i traduttori di questo libro, uno
dei pochi ad uscire in italiano ed inglese), e Noemi Paggi che, con il figlio Daniele
Giovanetti, ha pazientemente raccolto fotografie e testimonianze dirette, utili anche
chiavenna:
ricordando
don siro tabacchi
V
enerdì sera 8 luglio, nella Collegiata
di San Lorenzo, la comunità
cristiana chiavennasca, con una
sentita celebrazione che ha visto la
partecipazione di dodici sacerdoti e un
grande numero di fedeli, ha ricordato con
viva riconoscenza il primo anniversario
della scomparsa di don Siro, una figura
esemplare di prete, stimato e venerato da
molte persone che hanno ricevuto da lui
tanto bene nel corso della sua lunga vita
sacerdotale. Durante l’omelia, l’arciprete
don Ambrogio ha sottolineato alcuni tratti
della ricca personalità sacerdotale del suo
predecessore, di cui, dopo aver condiviso
sedici anni di vita insieme, in fraterna
e proficua collaborazione pastorale, ha
potuto conoscere da vicino anche lo
spessore della intensa spiritualità. “Don
Siro - così si è espresso l’arciprete - è
stato un uomo di grande fede. Una fede
vera e semplice, non di facciata. Una
fede che alimentava mediante il colloquio
giornaliero e familiare con Dio Padre, al
per la redazione del capitoletto finale,
dedicato a chi dall’Australia ha fatto ritorno
a Samolaco. Si sono susseguiti, sempre con
l’abile regia di Ciapponi, gli interventi degli
studiosi Paolo Via, Guido Scaramellini
e Michela Zucca (tra l’altro direttore
responsabile del bollettino annuale “Al
Lavatoi”, curato dall’Associazione Culturale
Biblioteca di Samolaco che, con quello
di oggi, dà alle stampe il suo quarto
volume in pochi anni). Infine
Claudia Vener, assessore
alla cultura di Samolaco, ha
illustrato il progetto “Re–state
in Valchiavenna” che vede
coinvolti diversi comuni della
Valle, con la finalità di creare
una serie di eventi volti, anche,
a valorizzare i rapporti con gli
emigranti nelle varie parti del
mondo: realtà comune a tutta
la nostra zona.
Ha chiuso la serata l’intervento
di Severino De Stefani,
presidente della Comunità
Montana, dopodiché i presenti
hanno potuto scambiarsi
opinioni e commenti davanti
ad un ricco rinfresco allestito in un
angolo della sala. C’è notizia, inoltre,
di una iniziativa analoga da parte degli
altrettanto (se non più) numerosi
samolachesi che si sono stabiliti nella
parte opposta dell’Australia, quella
orientale del Queensland, della capitale
Sydney, oltre che a Brisbane, a Melbourne.
L’Associazione si prepara, già da ora,
a seguire e sostenere la ricerca, che
certamente porterà tra qualche anno ad
un’altra bella pubblicazione.
quale si rivolgeva con tenerezza filiale e
davanti al quale si sentiva sempre come un
piccolo bambino: ‘Il tuo eterno bambino’
che in cambio dei tanti doni ricevuti
era riuscito a restituire ‘solo un sorriso’,
come scrisse nel testamento spirituale”.
Chi l’ha conosciuto sa che don Siro era
un vero uomo di Dio. La sua spiritualità
traspariva anche nelle sue omelie, frutto
di una quotidiana meditazione della Parola
di Dio, che egli puntualmente scriveva
sull’agenda, come ci documentano le
numerose agende di diversi anni da
lui lasciate, piene di questi suoi scritti
personali e interiori. In coincidenza con
questo primo anniversario della sua
morte, l’artista locale, la pittrice Wanda
Guanella, ha tratteggiato in un disegno
(nella foto), delicato ed espressivo,
la figura di don Siro, di cui sono state
stampate alcune copie, messe in vendita
a beneficio dei missionari chiavennaschi
padre Eugenio Caligari (in Sudan) ed
Ester Giuriani (in Brasile).