Turismo, rilanciata la regia unica Madesimo non ci pensa proprio

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Turismo, rilanciata la regia unica Madesimo non ci pensa proprio
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LA PROVINCIA
GIOVEDÌ 18 FEBBRAIO 2016
Valchiavenna
Turismo, rilanciata la regia unica
Madesimo non ci pensa proprio
Destinazione
turistica
per le scuole
delle frazioni
San Giacomo Filippo
Strategie. L’assessore di Chiavenna, Giacomini, tende la mano «alla Valle Spluga in difficoltà»
Ma dal Consorzio, Comotti replica: «I dati di una biglietteria non sono indicativi di un trend»
CHIAVENNA
STEFANO BARBUSCA
«Ci vuole un solo
Consorzio turistico: Chiavenna cresce ed è pronta ad aiutare Madesimo in difficoltà».
L’amministrazione della città
della Mera torna a chiedere
l’unione dei Consorzi che si
occupano di turismo. Andrea
Giacomini, assessore al Turismo della giunta guidata da
Luca Della Bitta, parte dai
passaggi registrati nel 2015 nel
punto informazioni e biglietteria del Consorzio turistico
della Valchiavenna, posizionato all’interno della stazione
ferroviaria. «Sono stati oltre
40mila. Numeri interessanti
che confermano la tenuta di
Chiavenna nel sistema turistico generale. Gli interventi realizzati sia nell’ambito della riqualificazione della stazione,
sia in termini di intermodalità
del trasporto danno certamente riscontri positivi. Il lavoro del nostro Consorzio di
Valle con sede a Chiavenna
conferma la positività della
propria attività».
Chiavenna tiene
Giacomini ricorda che nei
giorni scorsi Madesimo ha fatto notare un forte calo delle
presenze, mentre Chiavenna
«tiene invece numeri costanti
nonostante un momento difficile». «Questo significa che occorre lavorare con Madesimo
per recuperare questa perdita
degli ultimi anni e realizzare le
iniziative e le infrastrutture
che servono. È evidente che
occorre un lavoro insieme,
unitario, e la divisione in due
consorzi costituisce una debolezza e non paga. I numeri sono il segno evidente di questa
criticità. Per questo rilanciamo la necessità del consorzio
unico di Valle, che già esiste e
che ha bisogno di un sostegno
convinto di enti locali e imprenditori.
Ricostruiamo
l’unità . Chiavenna é pronta ad
aiutare Madesimo in questo
momento difficile. Insieme si
può vincere tutti».
La Valle Spluga non ci sta
Le parole di Giacomini non
convincono i destinatari dell’appello. «Francamente ci
sembra strano dover tornare a
ripetere la nostra posizione,
che abbiamo espresso in molte occasioni - replica il direttore del Consorzio di Madesimo
Francesco Comotti -. I motivi che hanno portato alla fondazione del Consorzio quattro
anni fa sono ancora validi».
Secondo Comotti non possono essere i dati relativi a un ufficio informazioni che svolge
anche la funzione di biglietteria a fare cambiare idea a Madesimo. In Valle Spluga si fa
notare che 40mila contatti in
un anno sono circa 110 al giorno, comprese le persone - a cominciare dai cittadini valchiavennaschi - che si rivolgono allo sportello per acquistare un
biglietto del treno, della corriera o dell’Autopostale. «Se
vogliamo fare un’analisi, dobbiamo basarla su dati relativi a
più anni, che tengano conto di
indicatori come le presenze e
gli arrivi nel giro di alcuni anni, ricordando che il prodotto
neve è in difficoltà dappertutto e dipende dalle condizioni
meteorologiche, non su fonti
che non rappresentano la base
per una discussione in ambito
turistico. Trovo quantomeno
grottesca la scelta di basare
questo ragionamento sui numeri di un ufficio che si occupa
anche di biglietteria».
Comotti chiude con una riflessione legata al clima di collaborazione. «Credo che questo modo di fare basato sulla
faziosità non rappresenti un
fattore di avvicinamento di
coloro che, partendo da posizioni differenti, vogliono impegnarsi a collaborare».
Pronta la pista da fondo
Si scia anche di notte
Campodolcino
Pieno di neve e battuto
l’anello che va da Portarezza
all’Acqua Merla è la meta
di chi ama la tecnica classica
Si scia di giorno e, vista
la lunga attesa della neve, c’era
da aspettarselo. Ma adesso a
Campodolcino lo sci di fondo è
una passione da coltivare anche
nelle ore notturne. Dall’ultima
nevicata, lungo l’anello che va
da Portarezza alla zona dell’Acqua Merla si sono allenati ap-
passionati di skating e tecnica
classica anche dopo cena e dal
paese si sono osservate le luci
dei frontalini. Ma l’affluenza
maggiore si osserva nel fine settimana. L’anello è in ottime
condizioni e si tratta di una
buona notizia per numerosi
sportivi, visto che questa disciplina è molto diffusa fra i valchiavennaschi e i turisti. La lunghezza delle piste dell’Engadina porterà in Svizzera moltissimi sciatori anche nelle prossime settimane, ma con questo tipo di situazione la Valle Spluga
Chiavenna basa il rilancio di una regia unica sui passaggi alla biglietteria del Consorzio Valchiavenna
Strategie turistiche
Gli Amici dell’Ecomuseo
pensano già all’estate
sulle piste della Ski area Valchiavenna. «L’obiettivo è creare
iniziative da promuovere in
ambito culturale e sportivo,
partendo dalla sinergia con le
amministrazioni pubbliche e il
Consorzio turistico di Madesimo», rileva Enrica Guanella,
direttore del Muvis. Le idee non
mancano. I sentieri, ad esempio,
rappresentano l’ambiente ideale
per promuovere manifestazioni
dedicate alla mountain bike e
all’escursionismo. Sul fronte
della cultura, il Muvis è stato il
centro di una rassegna – quella
dedicata alla grappa – che unisce
tradizione e proposte per i turisti. La materia prima, insomma,
non manca. S. BAR.
Tra Madesimo e Chiavenna che la
vedono diversamente, a Campodolcino – che da gennaio ha
scelto di puntare sul Consorzio
guidato da Francesco Comotti - si
pensa all’estate. Anche se la bella
stagione è lontana e – dopo tanta
attesa – anche a mille metri è
arrivata la neve, al “Palazz” della
frazione Corti ci si concentra
sulle attività da promuovere nei
prossimi mesi. È partito ieri il
percorso promosso dagli “Amici
dell’ecomuseo e del Muvis” con
l’obiettivo di aprire un confronto
sulle iniziative da promuovere in
futuro. La filosofia scelta dal
gruppo – composto in gran parte
da giovani del paese – è basata
sul coinvolgimento del maggior
numero possibile di collaboratori decisi a mettere a disposizione
della comunità idee ed energie.
C’è spazio per attività di vario
tipo.
L’associazione è nata nell’ambito
dell’ecomuseo e proprio nelle
scorse settimane ha organizzato
il raduno di scialpinismo che ha
coinvolto circa duecento persone
rappresenta comunque una
bella alternativa sia per chi preferisce la tecnica classica, sia
per i fedelissimi del pattinato.
Un punto di partenza della pista
è il centro sportivo di via La
Strecia, dove c’è un ampio parcheggio a disposizione degli
sciatori. E proprio come avviene in altre località turistiche,
anche a Campodolcino è prevista la possibilità di utilizzare
gratuitamente lo spogliatoio
del centro, situato sotto il bar.
Lo staff di Francesco Zizzi ha
organizzato anche un servizio
di noleggio di sci, scarponi e racchette. Per eventuali informazioni ci si può rivolgere allo
0343-51058 o ci si può collegare
al sito www.cscampodolcino.it.
Nasce un nuovo vigneto
alle spalle del Belfort
S. Bar.
Piuro
Anche la Valchiavenna
avrà vini bianchi e rossi
con il marchio Igt
grazie a due progetti
Non solo le Terrazze
Retiche di Sondrio. Anche la
Valchiavenna avrà presto il suo
vino rosso riconosciuto come
Igt, indicazione geografica tipica. Due i progetti attualmente in
fase di sviluppo, anche se entrambi coinvolgono la stessa
azienda potrebbero portare alla
nascita di vini rossi e bianchi tipici della valle del Mera. Il primo progetto, che riguarda l’inserimento di uve nebbiolo sulla
sponda di Pianazzola a Chiavenna, dovrebbe concretizzarsi
nel giro di un paio di anni, mentre il secondo, che tocca i ronchi
sovrastanti il Belfort a Borgonuovo di Piuro.
Per quest’ultimo progetto,
una partnership tra pubblico e
privato che vede coinvolti il comune, l’azienda di Maurizio
Herman e l’associazione italosvizzera Scavi di Piuro, qualche
Il Comune sta valutando
il riutilizzo di tutti
gli immobili non più
luoghi dell’istruzione
Scuole delle frazioni
della sponda destra della Val San
Giacomo che diventeranno
strutture turistiche. Attraverso
il progetto Aree Interne, che
convoglierà in Valchiavenna notevoli risorse economiche provenienti dai fondi europei, e all’intervento dei privati. É questa
l’intenzione dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Severino De Stefani, che
nei giorni scorsi ha approvato il
piano per la valorizzazione, e nel
caso l’alienazione, degli immobili comunali.
Gli occhi sono puntati sulle
due strutture scolastiche, ormai
inutilizzate da anni. Con lo spopolamento delle frazioni, ancora comunque abitate durante
l’arco dell’anno, le due scuole
hanno perso la loro funzione e
possono essere utilizzate in altro modo. Per quanto riguarda le
ex scuole di San Bernardo, si
tratta di un edificio da ristrutturare, considerato di notevole valore simbolico per le frazioni,
che è stato inserito nel programma “Aree Interne” varato in collaborazione con il Governo e Regione Lombardia. La struttura
sarà finalizzata, ovviamente dopo la ristrutturazione, a ricezione turistica tramite un bando
pubblico. Un po’ più complessa
la situazione per le ex scuole di
Olmo, visto che queste non potranno disporre dei fondi di
Aree Interne. Il valore di mercato dell’edificio non è alto. L’amministrazione ha ritenuto preferibile far precedere a esperimenti d’asta per la sua vendita
un bando esplorativo per capire
se esistono eventuali proposte
mirate a finalità di interesse
pubblico nell’ottica di rivitalizzare la località dal punto di vista
turistico e sociale. Sempre a San
Bernardo, invece, finirà direttamente sul mercato un altro immobile: la sede della cooperativa. Per le ex scuole di San Giacomo centro c’è in vece una destinazione nei servizi pubblici.
D. Pra.
novità è stata annunciata ieri dal
sindaco Omar Iacomella: «Il
comune di Piuro ha avuto diritto alle quote Igt e in primavera,
dietro i ruderi del Vertemate di
Belfort, verrà piantato il nuovo
vigneto. Entro 5 anni avremo di
nuovo, come una volta, il pregiato bianco dei ronchi di Piuro».
Per Pianazzola, sponda molto soliva che non ha produzioni
di vitigni pregiati - a parte qualche eccezione - e che nel corso
dei decenni è andato incontro a
un progressivo abbandono, le
cose sono in uno stadio un po’
più avanzato. Qui si parla di
bianco prodotto e bevibile entro
la fine dell’anno, mentre per il
rosso nebbiolo si dovrà attendere.
D. Pra.