valori, norme e istituzioni - Dipartimento di Scienze Umane per la
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VALORI, NORME E ISTITUZIONI Che cosa sono i valori? valore - indicazione di qualcosa che non appartiene al mondo di cose reali → sfera degli ideali e dei desideri - qualcosa di reale di cui si teme perdita azione - nel primo caso → orientata verso la realizzazione di un valore o di un sistema dei valori - nel secondo caso → orientata verso la difesa di un valore o di un sistema dei valori filosofia morale → l'idea del bene (e del male) l'estetica → ideale di bellezza filosofia della scienza - enunciati di fatto → descrivere /spiegare - enunciati di valore → valutazioni antropologia culturale → l'insieme di quello che è ritenuto buono, giusto e apprezzabile in una data cultura economia → ciò che è desiderabile e di cui realizzazione richiede uno sforzo, l'impegno, un certo costo ⇓⇓⇓⇓⇓⇓ polisemia dei valori Sociologia valori in quanto orientamenti → fini delle azioni trascendenti rispetto all'esistente → un DOVER ESSERE → la tensione verso ciò che non è ancora raggiunto → un fine 1 terreno (atteggiamento attivo) o ultraterreno (atteggiamento passivo) ⇒ VISIONI DEL MONDO (Weltanschaung) valori come fatti sociali → in quanto vengono fatti propri da individui o gruppi sociali valori come fatti propri → adottati da individui e gruppi mediante i processi di scelta “Un valore è una concezione del desiderabile, esplicita o implicita, distintiva di un individuo o caratteristica di un gruppo, che influenza azione con la selezione fra modi, mezzi e fini disponibili.” (Clyde Kluckhohn, 1951) Tre dimensioni fondamentali 1. dimensione affettiva (“il desiderabile”) → il concetto del “buono” 2. dimensione cognitiva (concezione) → capacità di argomentare il nostro giudizio e le nostre scelte 3. dimensione selettiva (selezione) → capacità di orientare l’azione sociale Valori universali e valori particolari il concetto teorico marxiano: valori dominanti in una società → valori della classe dominante DOMINIO economico / sociale / politico come dominio culturale in termini di ideologia → i valori delle classi dominanti vengono adottati anche dalle classi dominate → egemonia culturale della classe dominante (Antonio Gramsci) 2 Valori universali valori condivisi al di là dell'epoca e delle singole società pace, vita libertà, uguaglianza, dignità della persona umana valori universali → valori nei quali una civiltà si riconosce → fungono anche come criterio di inclusione/esclusione → presidiano i confini del vivere civile → definiscono la natura del "patto sociale" possono essere osservati i gradi di condivisione: più una società è differenziata più sono presenti in essa i gruppi detentori dei valori e degli interessi diversi ⇒ il problema dell'integrazione della "costellazione dei valori" Integrazione e disintegrazione nella sfera dei valori nostra epoca → pluralismo dei valori Weber: "politeismo dei valori" Valori ultimi / gerarchia dei valori / catene mezzi ⇔ fini struttura a grappolo → un valore che tiene insieme tutto il resto struttura ad albero rovesciato → coerenza interna dei valori accomunati di una radice forte Differenti visioni della struttura dei valori: - un unico sistema dei valori - più sistemi in conflitto tra di loro - pacifica coesistenza dei sistemi di valore diversi - congerie pluralistica di valori scarsamente connessi tra di loro 3 società umane → gradi diversi di integrazione dei valori in un sistema dei valori → mutevole nel tempo situazioni conflittuali → minore grado della condivisione dei sistemi di valore dilemma etico Orizzonte temporale e mutamento nella sfera dei valori ebraismo/cristianesimo → orizzonte temporale → futuro remoto (Salvatore, giorno di giudizio ecc.) teorie del storicismo → la fine della storia ma anche un fine della storia il meccanismo del differimento → l'agire di oggi in funzione di un risultato nel domani secolarizzazione filosofie nichilistiche (Nietzsche) Tre ipotesi società moderne → allargamento del "grappolo" dei valori universali frammentazioni dei sistemi di valori - diminuzione del peso di "valore ultimo" - creazione delle aree di micro-solidarietà (livello di vita quotidiana) e di macro-solidarietà (livello planetare) - processo di presentificazione dell'orizzonte di realizzazione dei valori → realizzazione della "vita buona" qui e ora 4 Dai valori alle norme norme: mezzi che prescrivono e vietano dei comportamenti in vista di qualche fine/valore l'importanza della distinzione analitica dei due orizzonti: quello dei valori e quello delle norme per l'attore sociale le norme si presentano come vincoli che - prescrivono o vietano certi comportamenti → obbligazioni - consentono altri comportamenti → permissioni norme implicite/norme esplicite ciò che non è vietato → è permesso in modo implicito (anche se non sempre desiderabile) norme → obbligazioni / valori → guide di orientamento nell'ambito consentito dalle norme ⇓⇓⇓⇓⇓⇓ catena mezzi ⇔ fini relazioni circolari Perché si seguono le norme prevedibilità delle azioni altrui → questione delle aspettative gamma dei comportamenti possibili → in base della regolarità - abitudini (azioni meccaniche) - conformismo (azioni conformi al comportamento della maggioranza) - adeguatezza tecnica Sociologia regolarità del comportamento rispetto ad una norma (o una regola sociale) i comportamenti discostati da una norma sociale → sanzionati 5 sanzioni - positive → premi e gratificazioni - negative → dalla disapprovazione sociale alla pena capitale sanzioni - esterne - interne ("tribunale interno") → norme sociali come norme morali (sensi di colpa) → processo di socializzazione le stesse norme → peso diverso nelle culture diverse più basso grado di interiorizzazione di una norma → più si deve appoggiare alle norme esterne controllo sociale → visto come difesa dalle tendenze trasgressive individuali Tipi di norme I classificazione (John Rawls) regole costitutive - attività che esistono soltanto all'interno delle regole stesse - l'applicazione non richiede un apparato interpretativo (regole del gioco - scacchi) regole regolative - indicano ciò che è prescritto e ciò che è vietato nell'ambito di un attività già costituita - vengono spesso violate / emettono eccezioni - consentono interpretazione 6 II classificazione norme giuridiche all'interno delle norme sociali - leggi → potere legislativo - applicazione → potere giudiziario - amministrazione delle sanzioni → istituzioni penali ⇓⇓⇓⇓⇓⇓ in continuo mutamento III classificazione norme implicite ("dato per scontato") norme esplicite IV classificazione l'ambito entro il quale le norme sono in vigore - definizione del territorio - sistemi normativi - codici deontologici degli ordini professionali (e anche organizzazioni criminali → mafia) Coerenza e incoerenza dei sistemi normativi vi è un eccesso di norme vi sono norme contraddittorie → dilemma etico vi è una carenza di norme → anomia Merton: anomia → mancata integrazione tra la struttura sociale e la struttura culturale: “una forma di discontinuità tra fini culturali e mezzi legittimi utilizabili per raggiungere tali fini” struttura sociale → definisce lo status e i ruoli dei soggetti agenti; 7 struttura culturale → definisce le mete da perseguire e le norme cui ci si deve conformare; Cinque tipi di addattamento in relazione alle mete e alle norme: mete norme Tipo di azione + + ± + + ± Conformità Inovazione Ritualismo Rinuncia Ribellione "Le norme rappresentano dei vincolo all'azione, ma definiscono anche il campo delle opzioni tra le quali gli individui sono liberi di scegliere." (BBC, p.137) Il concetto di istituzione nel linguaggio comune → l'istituzione è considerata un apparato preposto allo svolgimento di funzioni e di compiti di interesse pubblico - educazione dei nuovi membri della società (istituzioni scolastiche) - la cura della salute (istituzioni sanitarie) - l'amministrazione della giustizia (istituzioni giuridiche) - la difesa del territorio (istituzioni militari) ecc. Scienze sociali: istituzioni sono modelli di comportamento che in una data società sono dotati di COGENZA NORMATIVA significato del termine - più ampio → riguarda tutti i modelli del comportamento - più preciso 8 "Affinché un modello di comportamento possa essere considerato un istituzione è necessaria la presenza di un elemento normativo in qualche misura vincolante." (e non solo abitudini e consuetudini) forme di controllo sociale → lo scarto tra comportamenti prescritti e comportamenti effettivi non deve superare certi limiti istituzione ⇔ organizzazione organizzazione → un insieme coordinato di risorse umane o materiali istituzione → impianto di regole che rendono possibile tale coordinazione Il processo di istituzionalizzazione sistemi di regole ordinamento lungo un continuum a seconda del grado di istituzionalizzazione raggiunto diversi fattori: - forme flessibili o rigide del controllo sociale - grado di informazione in merito alla esistenza delle regole sociali che ne hanno gli attori coinvolti - grado di accettazione di tali regole da parte della società nel suo complesso - tipo e intensità delle sanzioni - grado di interiorizzazione dei codici morali individuali - grado di osservazione effettiva delle norme esempi: l'ortodossia religiosa, matrimonio istituzioni totali → restringono il grado della libertà degli individui coinvolti; cancellano dei segni di individualità 9 La nascita delle istituzioni sorte dall'intreccio delle interazioni umane prodotto di azioni dei movimenti sociali Tipi di istituzioni Criteri di classificazione il grado di istituzionalizzazione forme organizzative nelle quali potrebbe esprimersi / grado di articolazione e differenziazione della società / definizione dei ruoli / relazioni degli scambi con ambiente la frequenza con la quale diverse istituzioni compaiono nelle società diverse soddisfacimento dei bisogni particolari → funzione delle istituzioni (Parsons) Universali culturali presenti in tutte le società, in tutte le epoche → tabù di incesto/ linguaggio / religione / arte / gioco / scambio dei doni Dinamica delle istituzioni effetto dei processi spontanei non intenzionalmente voluti e prodotti dalle azioni di individui e gruppi identificabili imputabili alla volontà specifica di qualche attore ⇓⇓⇓⇓⇓⇓ due tradizioni e impostazioni metodologiche 10 impostazione individualista → effetto non intenzionale → istituzioni come formazioni organiche, nate e cresciute spontaneamente impostazione istituzionalista → effetto della creatività degli attori → azioni dei fondatori, sostenitori ( o distruttori) un'istituzione può essere vista in entrambi i modi: - mercato: nella società capitalistica → creazione spontanea frutto di interazione di molti attori diversi ("mano invisibile", spontaneità) nella società real-socialista → pianificazione, creazione ex nuovo morte delle istituzioni: - si estinguono da sole - vengono distrutte 11