Valori, norme e istituzioni - Dipartimento di Scienze della Formazione

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Valori, norme e istituzioni - Dipartimento di Scienze della Formazione
Mutamento sociale e
culturale
Il mutamento sociale
Il mutamento sociale
Una possibile definizione di mutamento sociale:
• È la modificazione nel corso del tempo di meccanismi
della struttura sociale, caratterizzata dal
cambiamento di simboli culturali, regole di
comportamento, organizzazione sociale o sistemi
valoriali.
Guardare i fenomeni sociali dal punto di vista dei processi
di mutamento significa assumere come centrale la
variabile temporale
Che cosa ha fatto sì che il fenomeno sociale X al tempo t1
sia cambiato rispetto al tempo t0?
Alcune teorie del mutamento
sociale
• Conflitto di classe (Marx)
• Etica protestante (Weber)
• Nuclearizzazione della famiglia (Parsons)
• Espansione dell’istruzione (Breen, Goldthorpe)
Why - Le cause
• Il mutamento può essere generato da fattori endogeni o da
fattori esogeni;
• Tra le cause del mutamento possiamo indicare:
• fattori ecologici (il cambiamento climatico e la peste nera hanno
contribuito alla crisi del feudalesimo nel XIV secolo),
• fattori demografici (la crescita della popolazione ha innescato flussi
migratori e innovazione tecnologica nell’Inghilterra del XVIII secolo),
• fattori tecnologici (Rivoluzione Industriale),
• fattori ideologici (la rivoluzione francese, l’etica protestante, il
marxismo),
• fattori economici (la catena di montaggio),
• fattori politici (la rivoluzione francese, guerre, conflitti).
How - Il processo
Il concetto di cultura
• Possiamo definire la cultura come un insieme
di valori; definizioni della realtà e codici di
comportamento condivisi da persone che
hanno in comune uno specifico modo di vita.
• Cultura  dal latino colere: «coltivare,
lavorare la terra»
• Persona colta vs massa incolta
Cultura vs natura
• L'acquisizione della cultura è una questione di
apprendimento. Gli esseri umani sono unici in
quanto il loro comportamento è solo in parte
istintivo.
• Le formiche e altri insetti «sociali» sono
programmati geneticamente per raccogliere
cibo o per costruire strutture complesse come
i formicai.
• Il comportamento umano, per contro, è in
larga misura esente da controllo genetico.
• La definizione di cultura proposta sottolinea il
fatto che essa viene elaborata e insegnata;
non essendo acquisita biologicamente, essa
deve essere riprodotta da ogni generazione e
trasmessa a quella successiva.
• Se la socializzazione dovesse fallire in misura
rilevante, la cultura si estinguerebbe.
• Clifford Geertz definisce la cultura «un insieme di
meccanismi di controllo - schemi, prescrizioni,
regole, istruzioni - per governare il
comportamento».
• Poiché la cultura controlla il comportamento
umano, è legittimo definirla come istanza
repressiva?
• La capacità della cultura di plasmare il
comportamento umano è infatti limitata da un
certo numero di fattori:
• Limiti biologici
• Limiti fisici
• Limiti sociali
Selezione culturale
• Un'altra caratteristica fondamentale della
cultura è il fatto che essa seleziona solo certi
aspetti del comportamento e dell'esperienza
• Come risultato di questa selettività, le culture
sia passate che presenti possono essere
completamente diverse tra loro
Universali culturali
• È molto difficile trovare tratti comuni a tutte le culture
• George Murdock ha elencato un numero enorme di universali
culturali tra cui lo sport, l’ornamento del corpo, il lavoro
cooperativo, la danza, l’istruzione, i rituali funebri, le
restrizioni sessuali, lo scambio di doni, l’ospitalità, il tabù
dell’incesto, l’umorismo, il linguaggio, i rituali religiosi, la
fabbricazione di utensili.
• Perché esistono gli universali culturali? Alcuni antropologi
credono che molti di essi siano prodotti da fattori biologici
comuni a tutti gli esseri umani.
• Questa concezione degli universali culturali è stata criticata
da più parti. Alcuni, ad esempio, mettono in discussione
"l'idea che esistano dei bisogni fondamentali.
Etnocentrismo e relativismo
culturale
• Dal nostro punto di vista il modo di vivere occidentale
appare come «giusto» e quello non occidentale come
strano o persino barbaro.
• Questa tendenza a giudicare le altre culture nei
termini della propria considerata superiore è nota
come etnocentrismo
• Etnocentrismo  Xenofobia
• Relativismo culturale: una cultura può essere capita
solo sulla base dei valori che le sono propri e nel suo
contesto.
Identità di gruppo e cultura
• La cultura è il collante della vita sociale. Non
solo viene trasmessa da un essere umano
all'altro attraverso la socializzazione, ma dà
anche il senso dell' appartenenza al gruppo.
• La cultura, tuttavia, non genera soltanto
solidarietà, ma anche conflitto.
Linguaggio
• Le teorie della cultura non mancano mai di
citare il linguaggio. Gran parte della cultura
esula dalla sfera verbale, come dimostrano ad
esempio la pittura, la danza e la gestualità.
Ma tutti gli ingredienti della cultura che
abbiamo appena descritto possono essere
espressi nel linguaggio.
• Il linguaggio può essere definito come un
sistema di comunicazione che usa suoni o
simboli con sigmficati arbitrari ma
strutturati.
Ipotesi Sapir-Whorf
“il modo in cui pensiamo
il mondo è influenzato e
forgiato dalla lingua che
usiamo per farlo”
Cultural lag
• All'inizio di questo secolo William Fielding Ogburn
[1922] propose il concetto di ritardo culturale
(cultural lag).
• Questo ritardo si verifica quando i cambiamenti
materiali avvengono a una velocità tale che la
cultura non materiale (tradizioni, credenze,
filosofie, leggi) non è in grado di tenervi dietro.
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Es.
Es.
Es.
Es.
Lo sfruttamento industriale del legno
La procreazione medicalmente assistita
La donazione degli organi
L’impiego dell’amianto
Capitale culturale
• Pierre Bourdieu
• La cultura è uno dei mezzi attraverso cui viene mantenuto il dominio
di una classe sociale sull’altra.
• Sfera della cultura e sfera economica sono interrelate
• Il meccanismo che le connette è l’habitus: un sistema di disposizioni
durevoli che governa l’agire individuale ma che è socialmente
condizionato dalla struttura oggettiva della società.
• Tre ampie classi: borghesia, piccola borghesia e classe operaia
• Habitus  determina gusti (i gusti sono innanzitutto dei disgusti),
preferenze, desideri, stile di vita, concezioni del mondo.
• La moda è ad esempio un codice che consente la distinzione sociale
• Il cibo è un altro esempio…
Cultura di massa
• Prima del XX secolo: cultura alta e cultura
popolare
• Oggi con la cultura di massa molte differenze
tendono a sfumare
• Subculture: un insieme di valor, norme e stili
di vita che distinguono un gruppo da una
società più ampia.
• Controculture (es. cultura bohémienne;
hippies)
Il concetto di valore
• Difficile da definire
• si parla di valore sia per indicare qualcosa che
non appartiene al mondo delle cose reali
• sia per indicare qualcosa di reale di cui si
teme la perdita
• Concetto polisemico
Il concetto di valore
• Quali caratteristiche ricorrono nelle definizioni?
• In primo luogo, i valori appaiono come orientamenti dai quali
discendono i fini delle azioni umane;
• In secondo luogo, i valori sono sempre in qualche misura
trascendenti rispetto all’esistente;
• In terzo luogo, per lo scienziato sociale i valori esistono come
«fatti sociali»;
• In quarto luogo, i valori vengono fatti propri da individui e
gruppi mediante processi, più o meno consapevoli, di scelta.
Dai valori alle norme
• Le norme sono quasi sempre interpretabili come dei
mezzi che prescrivono o vietano dei comportamenti
in vista di qualche fine/valore
• Si presentano essenzialmente come dei vincoli che
prescrivono o vietano certi comportamenti
(obbligazioni) e che ne consentono altri (permissioni)
Perché si seguono le norme?
• Molte regolarità sono riconducibili ad
abitudini
• In altri casi la regolarità dipende dal
conformismo
• In altri casi ancora perché quello è un modo
tecnicamente adeguato per raggiungere un
determinato scopo
Perché si seguono le norme?
• Qui ci interessano quelle regolarità di
comportamento che dipendono dal fatto che
seguiamo una norma sociale
• le norme sociali sono tali in quanto i
comportamenti che da esse si scostano
incontrano invariabilmente qualche forma di
sanzione.
Tipi di norme
• Regole costitutive e regole regolative
• Norme giuridiche e norme sociali
• Norme implicite e norme esplicite
• Ambito spaziale delle norme (codici
deontologici, codici d’onore)
Il concetto di istituzione
• Nelle scienze sociali per istituzioni si
intendono modelli di comportamento che in
una determinata società sono dotati di
cogenza normativa.
• Significato più ampio: modelli di
comportamento
• Significato più preciso: elemento normativo
vincolante
• Ogni istituzione comporta una qualche forma
di controllo sociale