Con i Programmi speciali 5xmille accerchiamo il cancro

Transcript

Con i Programmi speciali 5xmille accerchiamo il cancro
 COMUNICATO STAMPA Con i Programmi speciali 5xmille accerchiamo il cancro AIRC affronta il problema cancro a tutto tondo: non solo nuovi strumenti di cura, ma anche prevenzione, diagnosi precoce e prognosi Il 5xmille si è dimostrato uno strumento rivoluzionario di grandissima utilità, permette ai cittadini italiani di scegliere, in prima persona, le loro priorità di finanziamento nei confronti del volontariato e della ricerca scientifica. A partire dal 2006, oltre 6 milioni di italiani hanno dato fiducia ad AIRC, destinando all’Associazione il 5xmille nella propria dichiarazione dei redditi. Una migliore cura del cancro è l’obiettivo prioritario che i contribuenti hanno indicato nell’ambito della ricerca scientifica. Il consenso degli italiani è cresciuto negli anni: nel 2006 erano più di 800 mila le persone che hanno firmato per AIRC, nel 2010 sono state 1.545.000. Questa massiccia risposta conferma quanto sia prioritaria per la gente la battaglia contro il cancro e la fiducia nell’operato di AIRC, a riprova di quanto sia forte per la collettività la consapevolezza che i tumori siano la principale malattia da combattere. A questa scelta è seguito uno slancio senza pari nel mondo della ricerca oncologica, chiamato con AIRC a rispondere. La risposta a questa iniezione di fiducia è stata l’avvio di due programmi innovativi:  il Programma speciale di oncologia clinica molecolare, attivato alla fine del 2010  il Programma “Strumenti innovativi per la diagnosi precoce e per la valutazione del rischio di cancro”, avviato nel 2012 LA PREMESSA Dal settembre 2009 AIRC ha elaborato un Programma speciale di oncologia clinica molecolare, con l’aiuto di una Speciale Commissione di esperti stranieri e italiani. L’obiettivo era fornire nuovi strumenti di cura, basati sulle scoperte dell’oncologia molecolare, entro i cinque anni previsti dal programma. 10 sono stati i progetti selezionati dalla commissione di valutazione, composta da 18 revisori stranieri. I programmi selezionati sono stati ideati e coordinati da altrettanti ricercatori, che sono il meglio dell’oncologia italiana. L’investimento complessivo previsto per i cinque anni è di 120 milioni di euro. In campo sono scese 48 istituzioni di eccellenza del Paese e in totale un migliaio di ricercatori, coordinati dai 10 capoprogetto. A due anni di distanza sono già emersi risultati importanti che fanno ben sperare in sviluppi ancora più significativi nei prossimi tre anni di intenso lavoro. OGGI Oggi presentiamo i programmi vincitori del secondo bando 5xmille, che si è aperto a febbraio 2011. Con questo secondo sforzo progettuale AIRC ha voluto completare l’accerchiamento del cancro puntando, oltre che alla terapia, alla prevenzione, alla diagnosi precoce e alla prognosi. Attualmente i quattro programmi approvati vedono coinvolti oltre 300 ricercatori, attivi in più di 40 unità operative. «Può sembrare curioso che il primo bando sia stato dedicato alla cura, che concettualmente viene dopo, mentre il secondo miri a migliorare la diagnosi e la prevenzione» spiega Maria Ines Colnaghi, direttore scientifico di AIRC. «Abbiamo però seguito le esigenze della ricerca: quando abbiamo promosso il primo bando, l'oncologia italiana stava già lavorando su target molecolari che avrebbero potuto dare origine a nuovi farmaci e a nuove terapie, ma mancava di finanziamenti per portare a termine la missione. Ora Milano, 5 giugno 2012 Ufficio Stampa AIRC: telefono 02 7797214 – 228 ‐ 248 fax 02 7797246 e‐mail: ufficio‐[email protected] invece è il mondo della diagnosi precoce, attraverso i marcatori genetici ‐ e non solo ‐ a essere in fermento, ed è giusto investire in questa direzione». I requisiti del bando sono stati stringenti: niente obiettivi molecolari già noti o senza prospettive di applicazione clinica, ma vere innovazioni con però solide basi biologiche e razionali che ne garantiscano ragionevolmente i risultati. AIRC può ritenersi soddisfatta: la qualità dei programmi presentati è molto elevata e spazia dalla diagnosi precoce attraverso marcatori nuovi ma facilmente identificabili (per esempio con un esame del sangue, il che significa che in futuro potremo offrire un nuovo test diagnostico a costi contenuti) fino allo studio di geni che definiscono con più precisione la prognosi di una malattia e la sua evoluzione. Non mancano i progetti di confine tra il primo e il secondo bando, perché in medicina le scoperte non si utilizzano a compartimenti stagni: l'applicazione delle nanotecnologie alla diagnostica, per esempio, consentirà anche di monitorare la quantità di marcatori circolanti e di regolare di conseguenza l'erogazione dei farmaci ai pazienti. Diagnosi e cura si incontreranno questa volta nel corpo stesso del paziente, consentendo una terapia davvero personalizzata. I QUATTRO PROGRAMMI VINCITORI Selezionati da una commissione di revisori tutti stranieri alla fine del 2011, i vincitori del bando hanno già potuto iniziare il loro lavoro. L’impegno finanziario che AIRC si è assunta per l’intero ciclo di cinque anni è circa di 34 milioni di euro. Alla fine dei due programmi i pazienti avranno a disposizione approcci preventivi e diagnostici più semplici ma anche più efficaci e persino più sostenibili dal punto di vista economico. Queste premesse saranno determinanti per proporre a ogni singolo paziente un più ampio spettro di cure tra quelle già disponibili e quelle che si stanno delineando con il Programma speciale di oncologia clinica molecolare. Anna Falanga degli Ospedali riuniti di Bergamo lavora con 30 ricercatori di cinque diverse unità operative, per comprendere i meccanismi che legano il tumore e la coagulazione del sangue, arrivare alla diagnosi precoce e scoprire in anticipo quale sarà il decorso della malattia. Si cercherà di capire, inoltre, se i parametri dell’ipercoagulazione possono servire come marcatori che indicano lo sviluppo o la presenza del cancro e se sia possibile ottenere ulteriori informazioni sulla prognosi. Marco A. Pierotti dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano lavora in team con 75 ricercatori afferenti a 17 unità operative (16 dell’INT di Milano e una dell’Università di Palermo), con l’obiettivo di studiare il microambiente e la ricerca delle modificazioni molecolari e genetiche da esso indotte, utili a diagnosticare il tumore nelle sue fasi più precoci. Aldo Scarpa dell’Università degli studi di Verona coordina 120 ricercatori al lavoro in otto diverse unità operative. Il programma ha come obiettivo la ricerca dei marcatori che permettono di fare la diagnosi precoce del tumore del pancreas e che si trovano anche nel microambiente che circonda nella risposta immunitaria che circonda il tumore. Giuseppe Toffoli del Centro di riferimento oncologico di Aviano (PN) coordina un gruppo impegnato nell’applicazione delle nanotecnologie alla diagnosi dei tumori. I ricercatori impegnati sono 114 e 14 le unità operative coinvolte nel progetto. Milano, 5 giugno 2012 Ufficio Stampa AIRC: telefono 02 7797214 – 228 ‐ 248 fax 02 7797246 e‐mail: ufficio‐[email protected]