INTERVISTA AD ANTONIO LASPINA, DIRETTORE DELL`UFFICIO
Transcript
INTERVISTA AD ANTONIO LASPINA, DIRETTORE DELL`UFFICIO
INTERVISTA AD ANTONIO LASPINA, DIRETTORE DELL’UFFICIO ICE DI PECHINO Quali sono le caratteristiche qualitative e quantitative dell’interscambio di beni e servizi tra Italia e Mongolia? Prendendo in considerazione i dati provenienti dall’ICE - sistema informativo nazionale per il commercio estero - si può chiaramente stabilire che l’interscambio tra Italia e Mongolia è per lo più concentrato sui prodotti tessili, cuoio e prodotti alimentari. L’Italia importa principalmente dalla Mongolia prodotti dell'agricoltura, della silvicoltura e della pesca, seguiti da prodotti tessili, cuoio e prodotti in cuoio (comprese le calzature di qualsiasi materiale), prodotti alimentari, bevande e tabacco, articoli di abbigliamento e pellicce. Per quanto riguarda le esportazioni la situazione è un po’ diversa. I principali prodotti esportati in Mongolia sono macchine ed apparecchi meccanici, cuoio e prodotti in cuoio (comprese le calzature di qualsiasi materiale), prodotti alimentari, bevande e tabacco, mobili, macchine elettriche ed apparecchiature elettriche e di precisione, prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (esclusi gli articoli in materie plastiche), prodotti chimici e fibre sintetiche artificiali (compresi i prodotti farmaceutici), autoveicoli, prodotti tessili, articoli di abbigliamento e pellicce, articoli in gomma e in materie plastiche. Dal punto di vista della Cina, che è un osservatorio importante nelle dinamiche dell’area, come viene vissuta l’evoluzione delle opportunità commerciali in Mongolia? Per quanto attiene alle prospettive commerciali, esse sono strettamente legate allo scenario cinese, atteso che già nel quinquennio precedente l'attuale crisi economica lo sviluppo cinese aveva prodotto un forte effetto di trascinamento per tutte le economie asiatiche. Nel caso della Mongolia, la contiguità geografica e la complementarietà economica hanno consentito di dissipare gli elementi di contrasto politico che avevano caratterizzati i rapporti sinomongoli nei decenni precedenti. La Cina, già importante partner commerciale per Ulaanbaatar, si avvia a divenire non solo un fornitore di beni ma anche di capitali - sopratutto nel campo dello sfruttamento delle risorse naturali - grazie anche alla politica di attrazione degli investimenti adottata dalla Mongolia. Considerate le peculiarità e le possibili sinergie tra i due Paesi, quale futuro immagina per i rapporti commerciali ed industriali fra Italia e Mongolia? Per quanto attiene ai rapporti commerciali con l'Italia, il mutamento che l'apporto di capitali esteri inevitabilmente produrrà in Mongolia è destinato a riverberarsi anche sui rapporti con il nostro paese. In prima battuta si possono prevedere interessanti opportunità per la meccanica - che è già il principale comparto esportativo (specie meccanotessile) - nell'ambito di un imminente processo di industrializzazione e razionalizzazione produttiva. Nell'arco di 3/4 anni dovrebbero crearsi anche le condizioni per lo sviluppo di un mercato, seppur piccolo, per il Made in Italy. Via Lima, 31 - 00198 Roma, Italy T +39 06 80690117 F +39 06 80663344 W www.associm.com @ [email protected] N= Per le imprese italiane si aprono quindi interessanti opportunità per investimenti diretti non solo nel tradizionale comparto tessile-laniero, ma anche nelle tecnologie energetico-ambientali, nella meccanizzazione agricola e dell'allevamento, nell'urbanistica ed edilizia. È pertanto pensabile che le aziende italiane già operanti in Cina possano espandervi il proprio raggio d'azione. Via Lima, 31 - 00198 Roma, Italy T +39 06 80690117 F +39 06 80663344 W www.associm.com @ [email protected] O=