2015.11.14-20 - Ambasciata d`Italia

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2015.11.14-20 - Ambasciata d`Italia
Rassegna Stampa dal 14 al 20 novembre 2015
Ambasciata d’Italia a Zagabria
POLITICA ESTERA
Il Capo dello Stato croato alla riunione del Consiglio Atlantico degli Stati
Uniti
La Presidente Kolinda Grabar-Kitarović ha partecipato giovedi’ 19 novembre al
vertice energetico ed economico del Consiglio Atlantico degli Stati Uniti che si è
tenuto ad Istanbul. Immancabilmente la riunione ha toccato anche il tema della
sicurezza ed a questo proposito il Capo dello Stato croato ha dichiarato:
“Dobbiamo smettere di considerare la sicurezza come un fatto scontato. Il
mondo è cambiato e si trova a un bivio…Serve il coraggio di prendere decisioni
forti”. Non mancando di condannare i recenti atti terroristici ad Ankara, Beirut e
Parigi, la Presidente ha salutato con favore anche l’appoggio dato da tutti gli Stati
dell’UE alla richiesta della Francia di attivare per la prima volta l’articolo 42 del
trattato sull’Unione Europea, contenente la clausola della “difesa comune”.
Al vertice la Presidente Grabar-Kitarović ha presentato anche l’iniziativa
“Adriatico-Batico-Mar Nero” la cui realizzazione permetterà maggiori flussi di
energia, diversificazione nell’approvvigionamento ed una maggiore integrazione
del mercato. Ha citato i progetti croati di costruzione del gasdotto AdriaticoIonico ed il suo collegamento con il gasdotto Trans-Adriatico come pure la
costruzione del terminal LNG sull’isola di Veglia (Krk). La Presidente ha
partecipato anche ad una riunione speciale sul corridoio energetico nord-sud.
A margine del summit del Consiglio Atlantico degli Stati Uniti il Capo dello Stato
croato ha anche avuto un incontro di lavoro con il Presidente turco Erdogan.
Oltre a far stato degli eccellenti rapporti bilaterali si è parlato della possibilità di
rafforzare la collaborazione nei settori economico, dei trasporti, della cultura e
del turismo. A conclusione della riunione il Presidente Erdogan ha annunciato
una sua imminente vista ufficiale in Croazia.
(Comunica dell’Ufficio della Presidente della Repubblica)
Crisi migratoria
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Il Ministro dell’Interno croato Ranko Ostojić ha annunciato giovedi’ 19
novembre che la Croazia applicherà criteri più severi per l’ingresso dei migranti
sul proprio territorio: verrà dato il via libera ai migranti che giungono da Paesi
in guerra come Siria, Iraq ed Afghanistan mentre verranno respinti i migranti
economici che provengono da Paesi come Marocco, Bangladesh, Sri Lanka,
Algeria, Liberia, Congo, Sudan e Pakistan. Analoghe misure sarebbero state già
adottate da Macedonia, Serbia e Slovenia. Fonti UE affermano pero’ che
dall’Unione Europea non è stato inviato nessun tipo di raccomandazioni ai Paesi
dei Balcani Occidentali di far passare o meno determinate categorie di profughi.
(Večernji list, Jutarnji list)
Collaborazione militare Croazia USA
Nell’ambito della collaborazione militare tra Croazia e Stati Uniti i media locali
riportano la notizia di una donazione americana di 16 elicotteri tipo OH-58D
Kiowa Warrior. Questi elicotteri, dotati delle attrezzature piu’ moderne, sono
stati scelti negli USA da un gruppo di esperti delle FF AA croate e saranno
destinati all’Aereonautica militare croata e alla Difesa contraerea. A carico della
Croazia andrebbero i costi per le parti di ricambio e le spese per
l’addestramento dei piloti, per un totale di 10 milioni di dollari. Gli elicotteri
dovrebbero arrivare in Croazia nel 2016.
(Jutarnji list)
POLITICA INTERNA
La Coalizione guidata da SDP ha raccolto finora le firme di 68 deputati
Nel corso della settimana la coalizione “la Croazia cresce” guidata dall’SDP è
riuscita a raccogliere oltre le firme dei propri 56 deputati anche quelle dei 3
deputati della Dieta democratica istriana, 1 di Radimir Cačić (Riformisti) e, in
linea di principio 8 dei deputati delle minoranze nazionali. Queste ultime firme
hanno provocato la reazione del Presidente del Partito Social Liberale Darinko
Kosor (ora in coalizione con l’HDZ) il quale ha richiamato i deputati delle
minoranze affermando che “non dovrebbero in alcun modo influire sulla
costituzione della nova maggioranza parlamentare, bensi’ aspettare la fine dei
negoziati di Most con le due grandi coalizioni”. La reazione del deputato della
minoranza italiana, On. Radin non si è fatta attendere: “Sono due le cose di cui
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non sono disposto a discutere e cioè che noi delle minoranze non siamo deputati
come tutti gli altri e che per definizione dobbiamo essere con il Governo. Tra
l’altro sono stato all’opposizione per ben 8 anni e per di più proprio assieme al
Partito Social-Liberale!”. Si ricorda che per ottenere il mandato a costituire il
nuovo Governo sono necessarie le firme di almeno 76 parlamentari.
(Vecernji list)
Negoziati tra Most e le coalizioni guidate da SDP e HDZ
Sono tuttora in corso negoziati separati tra Most e le due maggiori coalizioni
(guidate rispettivamente da SDP e HDZ) sulle riforme strutturali da fare nel
Paese nei prossimi anni, condizione che impone Most per sostenere il nuovo
Governo. Finora i negoziati hanno avuto come tema i seguenti settori: giustizia
ed imprenditoria (martedi’, 17 novembre) e amministrazione statale e locale
(giovedi’ 19 novembre). Venerdi’, 20 novembre, hanno avuto luogo incontri che
toccano le riforme nell’agricoltura, nel settore energetico e nella protezione
ambientale e lunedi’ prossimo, 23 novembre, toccherà al pacchetto di riforme
nel settore finanziario. Solo dopo queste conversazioni Most deciderà sul da
farsi, se cioè entrare a fa parte di un Governo e con quali modalità; nel frattempo
sembra sia stata superata la proposta di formazione di un “Governo di Unita’
Nazionale” e viene usato sempre più spesso il termine di “Governo per le
Riforme”.
(Jutarnji list, Vecernji list)
ECONOMIA
Conversione dei prestiti CHF
Entro il 19 dicembre prossimo circa 53 mila clienti che hanno contratto prestiti
in CHF dovranno decidere se accettare o meno la conversione in euro che è stata
loro offerta in base alle nuove Leggi sugli Istituti di Credito e sul Finanziamento
dei Consumi, recentemente approvate. Da una prima analisi si evince che per
ben 15 mila debitori questa conversione non è vantaggiosa, lo sarebbe solo per
coloro che hanno contratto un prestito dopo il 2006. Per quanto riguarda le due
banche più importanti, la Zagrebačka banka e la Privredna banka, che assieme
hanno ben 20 mila clienti di questo tipo, sembrerebbe che quelli insoddisfatti
del calcolo della conversione ammontino al 10%, mentre per la Erste bank
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raggiungerebbero il 30%. Inoltre, a seguito di un’azione congiunta del Ministero
delle Finanze, della Banca Centrale e della Corte Costituzionale alcune banche, in
particolare è stata apostrofata la Erste, sono state costrette a togliere dai nuovi
contratti la clausola secondo la quale il costo dell’operazione, nel caso in cui la
Corte Costituzionale dovesse in futuro bocciare le Leggi in questione, sarebbe
stato a carico dei cittadini indebitati.
(Jutarnji list)
5 progetti croati sulla lista dei progetti energetici di interesse per l’UE
La Commissione Europea ha pubblicato mercoledi’, 18 novembre la lista
aggiornata di 195 progetti energetici infrastrutturali di interesse europeo, che
hanno come obiettivo l’integrazione del mercato energetico dell’UE e la
diversificazione delle fonti energetiche e delle direzioni di approvvigionamento.
Cinque di questi progetti interessano la Croazia: 1) l’interconnessione elettroenergetica Croazia-Ungheria-Slovenia e cioe’ Žerjavenec/Heviz e Cirkovice; 2) la
costruzione del terminal LNG a Veglia (Krk) e del gasdotto Zlobin-BosiljevoSisak-Kozarac-Slobodnica; 3) il gasdotto tra Croazia e Slovenia (Lučko-ZabokRogatec), 4) la ricostruzione, l’ampliamento, la manutenzione e l’aumento di
capacità dell’Oleodotto Adriatico; 5) lo sviluppo della rete intelligente e cioe’ il
progetto Sinco.grid (Slovenia/Croazia). Per questi progetti di comune interesse è
previsto un procedimento accelerato di rilascio delle autorizzazioni, valutazioni
più rapide sull’impatto ambientale e la possibilità di ottenere finanziamenti a
fondo perduto nell’ambito del meccanismo di interconnessione europea (CEF).
RIFERIMENTI ALL’ITALIA
Sentenza all’imprenditore Horvatincic
L’imprenditore zagabrese Tomislav Horvatinčić è stato giudicato responsabile di
aver provocato l'incidente marittimo in cui, nell’estate del 2011, sono rimasti
uccisi i coniugi italiani Salpietro. Il giudice del Tribunale Comunale di Sebenico
l’ha condannato a 20 mesi di detenzione con la condizionale di tre anni. Il reato
di “provocazione non intenzionale di incidente marittimo con conseguenze
mortali” è stato riqualificato come “negligenza”, dunque un reato più lieve. Nel
decidere la pena il giudice ha preso in considerazione il carcere preventivo, lo
stato di salute ed il pentimento dell’imputato, il fatto che non è stato mai
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condannato e la disponibilità a pagare un risarcimento alla famiglia dei coniugi
deceduti. In base alla sentenza a Horvatincic vanno addebitate le spese
processuali di 167 mila kune (circa 22 mila euro). Il giudice di Sebenico ha
emesso la condanna a Horvatincic dopo 4 anni e 3 mesi dalla tragedia marittima
nelle acque di Primošten quando nello scontro con lo yacht di Horvatinčić, che
andava ad una velocità di 26 nodi, sono deceduti i coniugi italiani Mariella Patelli
Salpietro e Francesco Salpietro. Ricorsi alla sentenza sono stati annunciati sia
dalla Procura della Repubblica sia dalla difesa. Lugi Pasini, l’avvocato di
Federico Salpietro, figlio dei coniugi italiani deceduti ha dichiarato: “Anche se la
condanna è lieve, la cosa importante è che Horvatinčić sia stato proclamato
colpevole perché come si erano messe le cose, poteva essere anche liberato”. Alla
domanda se verrà avviato il procedimento per ottenere un risarcimento,
l’avvocato Pasini ha risposto affermativamente.
(Večernji list)
Multe ad automobilisti italiani
Due avvocati croati si sono trovati al centro di uno scandalo che in questi giorni
ha scosso l’opinione pubblica del nord d’Italia dove stanno arrivando multe per
parcheggi non pagati in Croazia a conducenti che in questo Paese non hanno mai
messo piede. Come riferito da più media italiani, si tratta di decreti di
pignoramento dovuti a multe per parcheggi non pagati a Fiume e a Pola.
L’importo che gli interessati dovrebbero pagare arriva anche a 250 euro. Si
tratta del pagamento di parcheggi il cui importo non è stato saldato dal 2012, e
dunque comprensivo di tassi di interesse. Le iniziali 80 kune sono, nel frattempo,
lievitate. Poiché gli avvocati di Pola – Marko Kuzmanović ed il suo collega Ivan
Kukučka – hanno inviato decine di decreti di pignoramento non solo agli
indirizzi di automobilisti in Italia ma anche in altri Paesi europei, sembra che
tutto cio’ si stia trasformando in un caso diplomatico di cui è stato informato
anche il Console Generale d’Italia a Fiume Paolo Palminteri, mentre l’Ambasciata
d’Italia ha chiesto spiegazioni aggiuntive al Ministero della Giustizia. L’obiettivo
di tutti è quello di accertare se si tratti di un tentativo di truffa oppure di un
errore, come sembra sospettino gli stessi avvocati. Le verifiche sono ancora in
corso. Nonostante cio’ il Console Palminteri considera che con l’invio dei decreti
di pignoramento in Italia gli avvocati croati siano andati al di là delle proprie
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competenze. Il Piccolo scrive che con cio’ hanno aumentato le spese del
procedimento, cosa che non era necessaria perché esistono procedure europee
meno onerose che è possibile avviare attraverso i Ministeri di Giustizia. Si
consiglia agli automobilisti che hanno ricevuto i decreti di pignoramento di
informare gli avvocati di non aver mai parcheggiato in Croazia e di essere stati
altrove in quel momento. Si consiglia inoltre di inviare questo messaggio tramite
posta raccomandata, con ricevuta di ritorno, entro 8 giorni. Gli autisti italiani
hanno la possibilità di chiedere di poter vedere le fotografie delle targhe delle
proprie automobili sui parcheggi contestati, e nel caso in cui cio’ non fosse loro
reso possibile di denunciare il caso alla polizia.
(Telegram.hr)
Red.: Libanore
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