2015-07-11-17 - Ambasciata d`Italia
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2015-07-11-17 - Ambasciata d`Italia
Rassegna Stampa settimanale dall’11 al 17 luglio 2015 Ambasciata d’Italia a Zagabria POLITICA ESTERA Rapporti croato-ungheresi Nel corso del Croatia Forum, tenutosi a Dubrovnik dal 9 all’11 luglio, il Ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto ha dichiarato che a causa del contenzioso in corso tra INA e MOL (compagnie petrolifere) i rapporti tra i due Paesi “non sono mai stati peggiori”. Nella replica, la Ministro degli Esteri croata Pusic ha affermato che non bisognerebbe ridurre i rapporti tra Croazia ed Ungheria alla situazione esistente tra INA e MOL e canalizzare i problemi di questo segmento sull’insieme dei rapporti bilaterali. “Per quanto riguarda il contenzioso tra le due compagnie petrolifere, esso si trova ora in sede di arbitrato, che verrà risolto e non c’è nessuna necessità di alzare la tensione. La Croazia - ha continuato Pusic - segue l’arbitrato con un atteggiamento razionale e pacato”. Anche se i rapporti a livello politico sembrano incrinati, i dati statistici smentiscono tale impressione: lo scambio commerciale tra i due Paesi è in costante aumento e anche se le esportazioni croate crescono, è l’Ungheria a registrare un surplus commerciale. Nel 2014 la Croazia ha esportato nel Paese vicino merce per un valore di circa 360 milioni di euro. La stessa tendenza si registra nel flusso turistico: i turisti ungheresi che l’anno scorso hanno visitato la Croazia ammontano a 366 mila con quasi 2 milioni di pernottamenti, l’11,8% in più rispetto al 2013. (Jutarnji list, Vecernji list, MAE croato) Croazia favorevole all’uso dei fondi EFSM per la Grecia La Croazia, assieme agli altri Paesi dell’UE che non fanno parte della zona euro, è favorevole all’uso dei fondi del meccanismo europeo di stabilità finanziaria (EFSM) per aiutare la Grecia con un prestito-ponte di 7 miliardi di euro. Lo ha confermato il Ministro delle Finanze Lalovac precisando però che la quota croata non verrà elargita attingendo dal bilancio statale bensi’ con una garanzia della Banca centrale europea che all’uopo metterà a disposizione, su un conto speciale, denaro contante come collaterale. L’esposizione croata dovrebbe essere, secondo alcuni calcoli, di 50 milioni di euro. (Jutarnji list) Minaccia jihadista ai Balcani Sul canale YouTube “Il cammino del califfato” dello Stato islamico è apparso un video in cui si annuncia la conquista di tutta la zona dei Balcani, compresa la Croazia. Secondo l’analista militare Igor Tabak questo video vuole annunciare che le persone di questa parte dell’Europa che sono andate a combattere in Siria ed in Iraq ora stanno pensando di tornare e di combattere la loro guerra nei Balcani. In questo contesto Croazia e Serbia sono marginali, il 1 vero obiettivo del messaggio sono la Bosnia-Erzegovina, il Montenegro, il Kosovo, la Macedonia e l’Albania. Il prof. Cvrtila, esperto di geopolitica e sicurezza nazionale afferma che non c’è alcuna necessità di creare allarmismi: “si tratta di una guerra di propaganda, la minaccia è assolutamente irrealizzabile e quindi non dovrebbe creare panico”. (Vecernji list) La Croazia si impegna a concedere asilo a 550 migranti Il Governo croato, nella sua sessione settimanale si è impegnato a dare asilo a 550 migranti nei prossimi due anni. 150 persone arriveranno da Paesi terzi mentre 400 sono quelle che al momento si trovano in Italia e Grecia. Il numero dei migranti da sistemare è stato calcolato in base al PIL di ogni Paese; inoltre una parte delle spese verrà finanziata dalla Commissione Europea (6 mila euro per richiedente asilo). I migranti troveranno sistemazione in Centri appositi che si trovano a Zagabria e Kutina. (Jutarnji list, Vecernji list) POLITICA INTERNA HDZ e partiti minori stanno definendo gli ultimi dettagli sull’accordo di coalizione Sarebbero in corso i negoziati tra l’HDZ e altri sette partiti minori per firmare un accordo preelettorale di coalizione, la cosiddetta Coalizione patriottica. Il leader dell’opposizione, Karamarko, sta cercando di risolvere in questo momento due problemi: il primo riguarderebbe i grandi appetiti dei partner (tutti vorrebbero avere delle buone posizioni sulle liste per ottenere 3 seggi e garantirsi un gruppo parlamentare e funzioni all’interno dell’esecutivo), il secondo problema è rappresentato dalla norma, prevista dalla nuova Legge sull’elezione dei deputati al Sabor, per cui almeno il 40% dei candidati devono essere donne. La percentuale femminile nei partiti di centro-destra arriva appena al 30%, con una quota ancora più bassa tra i vertici. Gli ultimi dettagli dell’accordo si stanno completando ed a breve dovrebbe essere siglato. (Jutarnji list) Coalizione di centro-sinistra Si è tenuta sabato 11 luglio la Direzione nazionale dell’SDP in cui il Presidente del Partito, Milanovic, ha ottenuto il sostegno per concludere i negoziati con i partner della coalizione (HNS, IDS, HSU) per presentarsi assieme alle prossime elezioni, come pure per concludere un accordo con il Laburisti. L’SDP - ha affermato il suo Presidente – in qualità di partito chiave della coalizione di centro-sinistra sarà “generoso” con i propri partner e, nonostante i sondaggi diano loro esigue percentuali, otterranno buone posizioni sulle liste. Nel rivolgersi al gruppo dirigente del proprio partito Milanovic si è detto convinto di vincere la sfida elettorale perché mentre la sua coalizione “offre ordine e stabilità, quella avversaria offre caos e disordine”.Milanovic è sicuro che si arriverà anche ad una soluzione sul finanziamento dell’ultimo tratto dell’autostrada istriana (più nota come ipsilon), condizione senza la quale la 2 Dieta Istriana avrebbe minacciato di non voler firmare l’accordo. Meno scontata sarebbe la firma dell’accordo da parte della Dieta istriana. Il suo Presidente Boris Miletic ha infatti dichiarato che solo dopo che verrà resa nota la data delle elezioni si attiveranno tutti i meccanismi all’interno del partito per decidere quale decisione prendere. Sembra che all’interno della Dieta ci siano tre frazioni con posizioni diverse sulle prossime elezioni parlamentari: una è favorevole alla coalizione con l’SDP, la seconda vuole presentarsi da sola alle elezioni mentre la terza vorrebbe allearsi con il partito fondato di recente dall’ex Presidente Josipovic. (Jutranji list) Convenzione del partito “Milan Bandic 365 – Partito del lavoro e della solidarietà” Si è tenuta sabato scorso la Convenzione del Partito del Sindaco di Zagabria Milan Bandic. Secondo il Sindaco la sua formazione politica sarà fondamentale per formare il nuovo Governo dopo le elezioni. Egli ha invitato i leader dei due partiti più importanti, Milanovic e Karamarko, a sedersi ad un tavolo ed iniziare a collaborare per il bene del Paese. Alla Convenzione, Bandic ha dichiarato che il partito non ha ancora un programma ma che verrà creato “in base a quello che i cittadini gli diranno durante la sua tournee per la Croazia”. Questa nuova formazione politica ha, al momento, più di 5 mila iscritti ed ha aperto 208 sedi a livello locale (Vecernji list, Jutarnji list) Inchiesta sulla qualità della Governance in 41 Paesi. Secondo dati forniti dalla Fondazione Bertelsmann Stiftung, la Croazia si trova al 39 posto per la qualità della Governance, su 41 Paesi coinvolti nell’inchiesta. Peggio della Croazia solo la Romania e Cipro. Oltre ai Paesi membri dell’UE, lo studio ha compreso anche i paesi membri dell’OCSE e la Croazia si è qualificata cosi’ dopo il Messico, la Turchia ed il Cile. L’inchiesta ha toccato molti aspetti, dall’economia, ai diritti sociali alla qualità della democrazia. Il punteggio più basso in Croazia è andato alla politica economica e all’amministrazione statale. Un trend positivo è stato individuato nella cura delle partorienti e nella protezione ambientale. I problemi più gravi del Paese sono la povertà e la marginalizzazione sociale. (Vecernji list) World Economic Forum sull’inefficienza del Governo croato Dei 144 paesi analizzati, la Croazia si trova al 6 posto per quanto riguarda l’inefficienza del Governo, trovandosi in compagnia di Italia, Argentina, Libano, Libia e Venezuela. I governi più efficienti invece sono quelli del Qatar, di Singapore e della Finlandia. Sono stati analizzati a tale scopo le norme e procedimenti che limitano l’imprenditorialità, l’efficienza della normativa legale relativa all’intestazione della proprietà e l’efficienza nella soluzione dei contenziosi giuridici. (Jutarnji list) 3 ECONOMIA Ponte di Peljesac Il Premier Milanović, assieme al Ministro del Trasporti Hajdaš Dončicć ed a quello dello Sviluppo Regionale e fondi UE Grcic ha indetto una conferenza stampa per annunciare la costruzione del ponte di Pelješac. Lo studio di fattibilità ha confermato che la costruzione del ponte è il miglior modo per collegare la parte settentrionale della Croazia a quella meridionale senza dover percorrere il territorio bosniaco nella zona di Neum. Il progetto ha ottenuto il voto 5,89 il che gli permette di applicare ai fondi UE fino all’85% del valore complessivo. Il valore del progetto viene valutato in circa 370 milioni di euro (comprese le strade di accesso al ponte e altre costruzioni stradali). I lavori, della durata di circa 3 anni, dovrebbero iniziare nella primavera del 2016 e l’apertura è prevista per il 2020. Il Premier ha sottolineato che la costruzione di questo ponte non è solo un progetto di ingegneria edile ma anche politico: “collegherà il territorio croato, oggi diviso, ma in modo indiretto anche l’Unione Europea. Permetterà alle persone di viaggiare più facilmente ed in sicurezza ed alle merci più velocemente ed a prezzi più convenienti” (Jutarnji list) General Electric, la centrale termoelettrica Plomin C e la fabbrica di turbine a Karlovac General Electric potrebbe avere un ruolo decisivo nella realizzazione del progetto di costruzione del blocco C della centrale termoelettrica di Plomin. La GE è in procinto di acquistare parte del gruppo francese Alstom che dal canto suo è un partner importante dell’impresa giapponese Marubeni nella costruzione di Plomic C in qualità di fornitore delle attrezzature. Il Vice Presidente di General Electric John Rice qualche mese fa è stato in Croazia per partecipare all’incontro della camera di commercio croato-americana e già nell’occasione si era parlato di Plomin C. Alstom è anche proprietaria della fabbrica di turbine di Karlovac, ma anche se esiste preoccupazione per una sua possibile chiusura, dal Ministero dell’Economia croato si ribadisce che General Electric non ha nessuna intenzione di chiuderla, ma anzi di ampliarne la produzione per tutta la Regione. (Jutarnji list) Cresce la produzione industriale Nel mese di maggio la Croazia, assieme alla Lituania ed al Portogallo ha registrato l’aumento più marcato della produzione industriale rispetto al mese precedente, del 2,6%. Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente è aumentata del 4,4%. L’anno scorso, dopo sei anni di crisi, la Croazia ha registrato una crescita, come pure l’Italia (del 3%), la Slovenia e la Germania, i principali partner commerciali del Paese. (Vecernji list) 4 Il rigassificatore sull’isola di Veglia dichiarato dal Governo “progetto di interesse straetegico” Il Governo croato ha definito il progetto LNG sull’isola di Veglia di interesse strategico per il Paese, onde alleggerire notevolmente le procedure burocratiche ed accelerare gli investimenti. Il progetto è stato inserito nella lista dei progetti della Strategia europea per la sicurezza energetica e la sua costruzione dovrebbe avere inizio nel 2016 ed essere portata a termine nel 2019. L’Unione Europea ha già elargito per questo progetto, attraverso il fondo CEF, 550 mila euro per la documentazione necessaria e le ricerche preliminari. L’investimento è stimato a circa 600 milioni di euro e sono in corso i preparativi per l’invito pubblico agli investitori, secondo le procedure concordate con l’Unione Europea. (Vecernji list, Jutarnji list) Red.: Libanore 5