europei alimentazion..

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europei alimentazion..
Gli europei e
l’alimentazione
Agostino Messineo
Paola Abetti
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE & SIAN
ASL RM H Castelli Romani
La situazione
Elevato numero di pasti consumati fuori
casa o acquistati già pronti
Aumento delle popolazioni suscettibili
Aumento della mobilità
Necessità di contenere i costi sociali ed
economici delle patologie di origine alimentare
aumento nel consumo di alcuni alimenti
( cibi a lunga conservazione e/o cibi pronti etc..);
Incremento della richiesta, sia implicita che
esplicita, di qualità e sicurezza dei prodotti
da parte dei consumatori
Vincoli di carattere internazionale connessi
al processo di globalizzazione
(tutela della sicurezza alimentare in condizioni
di libera circolazione delle merci e delle persone)
Una
indagine CEE nei 25 paesi
membri dell’UE tramite interviste
ha fornito indicazioni
interessanti sulla percezione dei
rischi per la salute da parte dei
consumatori e sui rischi legati alla
sicurezza alimentare.
Le indagini europee
hanno
mostrato che nel complesso i
consumatori hanno una percezione
positiva del cibo,che le
preoccupazioni legate alla sicurezza
alimentare non sono in cima ai loro
pensieri e viene anche globalmente
apprezzato il ruolo delle autorità
pubbliche nella protezione dei loro
interessi.
Le priorità
i consumatori europei tendono ad essere per
lo più preoccupati per i rischi causati da
fattori esterni su cui esercitano scarso o
addirittura nessun controllo.
In cima alla scala delle “preoccupazioni”
(oltre 60% degli intervistati) vi sono: residui
di pesticidi, nuovi virus (come l’influenza
aviaria), residui nella carne, igiene
alimentare (fuori casa) e contaminazione
del cibo da parte di batteri.
E. Battaglini “Percezione dei rischi
alimentari e stili di consumo degli
Italiani” (2006)
L’87.4%
dei consumatori considera il sistema
di produzione molto rischioso
Il 75.8% è ansioso a tavola
Principali preoccupazioni: pesticidi (66%),
ormoni (67.1%), antibiotici (64.3%)
Altri elementi di rischio sono individuati nel
sistema di produzione e nel trasporto/punti
vendita
E. Battaglini “Percezione dei rischi
alimentari e stili di consumo degli
Italiani” (2006)
Il
97.2% dei consumatori tiene
maggiormente in conto il sapore
Il 96.5% la data di scadenza
Il 94.0% i benefici per la salute
Relativamente alla disponibilità a
pagare di più contano l’origine
(41.0%), rispetto dell’ambiente
(35.3%)
Astra Ricerche-FEDERALIMENTARE
“Gli Italiani, la sicurezza e la fiducia
alimentare” (2006)
La fiducia “ALIMENTARE “ secondo gli
italiani deriva da
80.0% i prodotti italiani
72.3% istituzioni pubbliche
59.7% produttori
57.2% distributori
azioni che l’industria può
intraprendere per aumentare
la fiducia dei consumatori:
43.6% migliorare la sicurezza e i controlli
35.6% aumentare la qualità dei prodotti
29.5% offrire corretto qualità/prezzo
21.4% dare più informazioni ai consumatori
19.7% abbassare i prezzi
17.1% creare nuovi prodotti in linea con le
esigenze dei consumatori
E la l’opportunità di
individuare nelle associazioni di
categoria e dei consumatori (32%),
nei medici ( 32%) e negli scienziati
(30%) le fonti più attendibili per la
comunicazione del rischio grave in
materia di alimenti (più che gli OSA e
le autorità pubbliche)
Prima
considerazione
PRIORITA’ che
dovrebbero essere
opportunamente valutate
anche a livello formativo /
informativo : MAGGIOR
DIALOGO / COINVOLGIMENTO
DEI MEDICI DI BASE E CON LE
ASSOCIAZIONI