stagione in archivio

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stagione in archivio
Edizione del 24 maggio 2010
Dopo le amarezze del campionato, il Brancon esce anche al primo turno di Coppa Verona
STAGIONE IN ARCHIVIO
Il Celtic passa il turno vincendo 6-4 ai rigori. I tempi regolamentari si erano chiusi sul 2-2.
EDITORIALE
L’ANGOLO DEL “CALCINO”
Tempo di vacanze.
Il Brancon esce subito, al primo turno, dalla Coppa
Verona, e mette in naftalina le magliette in attesa
della prossima stagione agonistica.
Abbiamo già detto tutto nei numeri precedenti de La
Gazzetta di Brancon, raccontando gara dopo gara il
calvario della formazione barboscudata, alle prese
con la stagione più difficile della sua lunga storia.
Poco da aggiungere: la gara di Coppa Verona contro
il Celtic 04 è stata, se vogliamo, un ottimo sommario
delle disavventure di quest’anno in casa Brancon.
Contro la formazione di Caluri, i gialloblu hanno
dato vita ad una prestazione generosa ma pasticciona,
regalando agli avversari un gol degno di Paperissima.
Per due volte in svantaggio, la squadra di mister
Andreoli non si è mai abbattuta e ha reagito con
orgoglio riuscendo infine ad agguantare il pari
proprio in extremis. Cosa che ha dell’incredibile, se
si pensa che in campionato quasi mai il Brancon è
riuscito a raddrizzare gli incontri nei minuti finali,
anzi ha spesso buttato al vento punti preziosi che
sembravano già sicuri. C’era il trucco: infatti a
festeggiare, alla fine dei tiri dal dischetto, è stato il
Celtic, che si è imposto per 6-4.
Detto che la Coppa Verona non era chiaramente un
obbiettivo ambìto, rappresentava tuttavia una
occasione di riscatto dopo la retrocessione in
Promozione. Chissà, magari se i rigori avessero
avuto un altro esito, la squadra gialloblu avrebbe
trovato nuove energie per rilanciarsi nel torneo.
Invece anche la fortuna ha girato le spalle al
Brancon. Anche se, nel tirare i rigori, conta non solo
la fortuna, ma anche la convinzione e la tranquillità:
doti che al Brancon edizione 2009-10 hanno sempre
fatto difetto. Giusto quindi finire qui, anche perché la
partecipazione in termini numerici, a quest’ultimo
atto, non era affatto strabiliante: mister Andreoli si è
trovato con solo 8 giocatori più il Web, nuovamente
oggetto di mobbing, lasciato tutta la gara in panca.
Appuntamento quindi alla prossima stagione e, come
sempre, FORZA BRANCON !!!
E’ finita anche la lunghissima stagione del
Branconcino, che ha conquistato il secondo
posto nel Post Campionato del torneo della
Bassa Veronese.
Stagione con luci e ombre, quella gialloblu: si
sapeva in partenza che non sarebbe stato facile
assorbire le perdite di alcuni veterani come il
Fred, il Pec e il Fiore, ma l’avvio positivo aveva
fatto ben sperare, e la qualificazione alle fasi
finali, cui accedevano le prime 8 classificate,
sembrava ampiamente raggiungibile. A lungo
andare invece sono emerse alcune lacune nella
capacità di gestire le gare fino in fondo, e il
Brancon ha pagato dazio nei mesi fra febbraio e
aprile, facendosi scavalcare in classifica dal
Billy Arso e dando addio alla qualificazione ai
playoff. Dopo anni in cui ci si era sempre
abituati bene, un risultato che ha lasciato un po’
di amaro in bocca, soprattutto perché l’obiettivo
era alla portata dei gialloblu.
Mentre le prime otto formazioni si contendevano
il titolo della Bassa, il Brancon ha affrontato il
Post Campionato con i favori del pronostico. I
primi due turni sono stati praticamente una
formalità, mentre la semifinale contro il
Roverchiara è stata una vera e propria battaglia
fino all’ultimo secondo. Il Brancon si è imposto
per 2-1, ma all’ultimo atto, nella finale, ha
trovato di fronte una Dinamo Cerea più forte,
cedendo per 4-3. La Dinamo si è rivelata una
formazione trasformata rispetto a quella cui, nel
girone, il Brancon aveva rifilato 7 reti. Poco
male: il Post ha comunque dato un verdetto
importante, ovvero che la squadra c’è e ha
ancora voglia di divertirsi e lottare. Anche qui
appuntamento alla prossima stagione per
ritentare l’assalto al titolo del Gas Casaleone.
1
Rigori maledetti per il Brancon: non basta una parata del Cape per fermare il Celtic
BRANCON – CELTIC 2 - 2 (4 - 6 dcr)
Le reti gialloblu sono state realizzate da Dusi e da Isacco, che sale a quota 90
Brancon, lunedì 10 maggio 2010
A dieci giorni di distanza dall’ultima gara di campionato che le ha viste una di fronte all’altra,
Brancon e Celtic 04 tornano a sfidarsi, stavolta al Perini, per il primo turno eliminatorio di Coppa
Verona. Il regolamento del torneo è semplicissimo: tabellone tennistico con scontri secchi senza gara
di ritorno. Insomma, chi vince passa il turno subito.
Questa volta non c’è concomitanza con la gara del calcio a 5, ma la partecipazione dei gialloblu alla
partita non è delle più numerose, e mister Andreoli si trova con soli 8 giocatori: Cape, Teme, Doru,
Tano, Guido, Fred, Isacco e Dusi. Così, per la seconda volta consecutiva, il vice Web è costretto a
cambiarsi per rimpolpare la panchina. Purtroppo per lui, questa volta a dirigere i cambi non c’è il
mite Bocchi, ma il sadico mister Suinez, che lo farà nuovamente oggetto di mobbing, tenendolo
seduto per tutto l’incontro in panchina. Anzi, considerando la nota cattiveria del mister gialloblu, è
già tanto che il Web non sia stato costretto a riscaldarsi per tutti i 50 minuti di gara inutilmente…
Presenti alla gara anche Eugenio, in veste di guardalinee causa infortunio alla schiena, e Bocchi, che
si assiepa in curva con il redivivo Pec e Paolo, il cognato del Fred recentemente aggregatosi agli
allenamenti.
La gara è tipica da fine stagione, con ritmi non proprio forsennati, anche se l’abbondante pioggia
caduta nei giorni precedenti ha reso il campo piuttosto scivoloso e invita al gioco maschio. La difesa
gialloblu sembra meno svagata rispetto all’ultima apparizione in quel di Caluri, e Teme si fa notare
in particolare per alcuni interventi spettacolari quanto efficaci in chiusura. Nel primo tempo gli ospiti
passano per primi grazie ad un maldestro rinvio del Cape che serve inavvertitamente un avversario;
ci pensa poi Dusi a pareggiare i conti con il suo 27° gol personale con la maglia del Brancon. Nicola
diventa così il decimo marcatore di tutti i tempi, staccando Saverio Trentin.
Nella ripresa, il Celtic gioca di rimessa e si rende pericoloso
colpendo un palo con una conclusione da fuori area. Gli ospiti
trovano poi la rete del vantaggio in mischia. Il Cape tiene a galla il
Brancon uscendo alla disperata ad evitare la rete del 3-1 ospite. Il
Brancon resta attaccato al match con le unghie, ed è’ Isacco a trovare
il pari; dopo essersi letteralmente divorato una palla gol su assist del
Fred, il brasilero gialloblu infila con un pallonetto il portiere del
Celtic, che aveva perso palla in uscita alta. La partita finisce sul
punteggio di 2-2 e si va ai calci di rigore per decretare chi, fra le due
formazioni, accederà al secondo turno di Coppa Verona.
Mister Andreoli, ormai abbandonato dal vice Web che non gli ha perdonato il fatto di non averlo
schierato, indica come rigoristi il Tano, il Fred, Guido, Isacco e Dusi.
Il Cape è bravo a respingere il tiro di Buscardo del Celtic, ma il portiere ospite fa di meglio
neutralizzando i tiri, non proprio irresistibili, di Guido e del Fred. Quando il Celtic realizza il quinto
rigore, Dusi non deve nemmeno tirare il suo penalty e la partita finisce 6-4. Il Celtic 04 passa il
turno, il Brancon chiude qui una stagione non esattamente all’altezza delle aspettative. A fine gara,
terzo tempo fra le due squadre alle Bolle Blu di Engazzà, ormai teatro tipico dei dopo gara. Ci sono
formazioni, come la Polisportiva Olimpia Stadio, che non vedono l’ora di giocare a Brancon per
andare a cena da Eugenio… In una stagione che ha avuto poche soddisfazioni sul piano sportivo,
piace sottolineare la propensione dei ragazzi gialloblu a stare in compagnia insieme alle altre
squadre. Sarà un caso, ma quando il Brancon va in trasferta, non capita quasi mai che i padroni di
casa propongano ai ragazzi barboscudati di fermarsi a cena con loro. Almeno sotto questo aspetto,
quello dell’ospitalità e della compagnia, il Brancon si è meritato un posto fra le prime in classifica.
Non è poco, di questi tempi.
2
Il Brancon calcio a 5 cede di misura alla Dinamo Cerea nella finale del Post Campionato
BRANCON – DINAMO CEREA 3 - 4
Le reti di Andrea, (doppietta) e di Cristian Trotta non bastano a evitare la sconfitta
Roverchiara, venerdì 21 maggio 2010
Terza finale in quattro anni per la formazione del calcio a 5 gialloblu, che si gioca la vittoria nel Post
Campionato del Noi Sport contro la Dinamo Cerea. Dopo essere arrivati per 3 anni consecutivi fa le
prime 3 del campionato, in questa stagione gli uomini allenati da mister Andreoli hanno pagato le
conseguenze di una profonda rivoluzione nella squadra, e hanno fallito di un soffio la qualificazione
per i playoff, classificandosi noni e primi degli esclusi. I barboscudati sono dunque partiti per
l’avventura del Post Campionato con i favori del pronostico, e hanno trovato strada facendo
confidenza ed entusiasmo, eliminando in sequenza US Po Ostiglia, Volo Leggero, e il Roverchiara,
in una combattuta semifinale terminata 2-1 grazie alle reti del Pec e di Guido.
All’appuntamento della finale del Post, che si disputa nella gremita palestra di Roverchiara, il
Brancon arriva in ottime condizioni, e con la rosa al gran completo, rinforzata dagli innesti di fine
stagione Fred e Pec, che non erano mai scesi in campo nella regular season. Mister Andreoli può
contare su 10 effettivi: Marione, Mauro, Fabri, Mirko, Eugenio, Cristian, Doru, Fred, Pec e capitan
Andrea. In tribuna, a seguire i compagni insieme a diversi sostenitori, Fabione e il France,
sventuratamente arrivato con una maglia viola funerale. Insomma, manca il solo Guido.
La Dinamo Cerea si conferma squadra atletica e ben disposta in campo, e fa valere la maggior
freschezza atletica (squadra dall’età media molto bassa), portandosi subito avanti nel punteggio. Il
Brancon recupera lo svantaggio iniziale di 2-0 grazie ad una doppietta di Andrea, e sta per chiudere
il tempo sotto di un solo gol, sul 3-2, quando proprio all’ultimo minuto una palla persa malamente
innesca un rapido contropiede della Dinamo, che segna e va al riposo sul 4-2. Nella ripresa la
stanchezza comincia ad emergere da entrambe le parti, e i portieri hanno la meglio sui tentativi degli
attaccanti avversari. Il Brancon tiene la supremazia nel gioco, ma fatica ad avvicinarsi in modo
insidioso alla porta avversaria. Ci vuole un’invenzione per riaprire la gara, e la trova Cristian con un
gran tiro da fuori che si infila a fil di palo. La Dinamo cerca di rallentare i ritmi e di perdere tempo,
ma non rinuncia ad attaccare quando può, colpendo un palo e costringendo Marione ad un intervento
prodigioso per deviare in corner un tiro ravvicinato del numero 3 ceretano. L’ultima occasione per
prolungare la gara ai supplementari se la procura Eugenio, che scarica una punizione insidiosa al di
là della barriera, ma il portiere è bravo a chiudere le gambe evitando di piede la rete del pari. Finisce
4-3 per la Dinamo Cerea, ma per il Brancon ci sono gli applausi da parte del numeroso pubblico
presente a Roverchiara, e la consolazione del prosecco che Eugenio ha portato al seguito della
trasferta.
3
Statistiche giocatori / Guardiamo senza troppe pretese i numeri stagionali
ZERU PUNTI SENZA DUSI E CIULLA
I due casteldariesi sempre in campo quando il Brancon ha collezionato i 19 punti
A bocce ferme, pubblichiamo le statistiche dei giocatori impiegati in questa stagione dal Brancon.
Con il debutto di Andrea Web a Caluri, sono 20 i calciatori scesi in campo con la maglia
barboscudata in questa stagione. I record di presenze spettano a 3 uomini: Isacco, Cape e Ciulla,
tutti e 3 con 17 presenze su 20 gare. Da notare che il Cape in un’occasione, ovvero nella gara
interno vinta contro il Bassotto, era in distinta ma è rimasto in panchina tutta la gara, data la serata
di grazia del Tano fra i pali.
Le statistiche vanno prese per quel che sono: si possono leggere in molti modi, ma nessuno di questi
modi può fornire delle certezze assolute. Il campionato del Brancon, difatti, si è diviso piuttosto
nettamente in due fasi: le prime 8 partite, giocate nel 2009, nelle quali la squadra gialloblu ha
collezionato solo 4 punti; le restati 12 gare, disputate nel 2010, nelle quali invece il Brancon ha
raccolto 15 punti. E’ impossibile stabilire se la svolta del Brancon nel 2010 sia stata dovuta
all’innesto di qualche giocatore come Teme o Doru in pianta stabile, o se semplicemente chi ha
giocato nella seconda parte del campionato ha tratto giovamento di uno spirito di squadra ritrovato.
I numeri però dicono alcune cose evidenti: il giocatore con la miglior media realizzativi, ovvero il
Ghido, autore di 14 gol in 7 partite, è anche uno di quelli con la media punto più bassa: 0,57. I suoi
14 gol hanno fruttato al Brancon solo 4 punti. Con la “scomparsa” del Ghido, il Brancon ha perso
una bocca da fuoco importante, ma ha guadagnato in equilibrio tattico e solidità difensiva. Ci sono
poi tante altre chiavi di lettura, sempre estemporanee, alcune pittoresche. Ad esempio pare che
Francesco Scuderi non porti proprio fortuna, visto che con lui in campo i gialloblu hanno portato a
casa un solo punto in 7 gare. L’altra faccia della medaglia è invece rappresentata dall’amuleto
Beppe, che ha la media punti più alta (Bocchi a parte, ma l’ex capitano ha giocato praticamente solo
nel 2010) con 1,22 punti a gara. I numeri dicono anche che, quando il Brancon ha conquistato i suoi
19 punti stagionali, in campo c’erano sempre sia Dusi sia il Ciulla. I due casteldariesi sono stati
pedine importanti in questo Brancon edizione 2009-10. Se il Ciulla si è confermato bomber
principe, migliorando addirittura il bottino dello scorso campionato, Nicola Dusi è stato un po’ la
rivelazione della stagione, con una partecipazione continua e seria (16 presenze) e con 6 reti, più
una marcatura nella partita di Coppa Verona.
Giocatore
Isacco
Cape
Ciulla
Dusi
Fred
Tano
Doru
Guido
Francesco G
Teme
Beppe
Bocchi
Eugenio
Francesco S
Ghido
Alex
Fiore
Fabrizio
Gambo
Andrea Web
presenze
17
17
17
16
16
16
14
13
11
9
9
9
9
7
7
6
5
5
4
1
gol
media gol
0,41
0,00
26
1,53
6
0,38
2
0,13
3
0,19
1
0,07
3
0,23
0,00
1
0,11
1
0,11
1
0,11
0,00
0,00
14
2,00
1
0,17
0,00
0,00
0,00
0,00
7
Giocatore
Bocchi
Beppe
Dusi
Tano
Ciulla
Teme
Eugenio
Doru
Isacco
Fred
Francesco G
Fabrizio
Gambo
Fiore
Cape
Guido
Ghido
Alex
Francesco S
Andrea Web
presenze
9
9
16
16
17
9
9
14
17
16
11
5
4
5
17
13
7
6
7
1
punti media p.ti
12
1,333
11
1,222
19
1,188
18
1,125
19
1,118
10
1,111
10
1,111
15
1,071
18
1,059
16
1,000
11
1,000
5
1,000
4
1,000
4
0,800
12
0,706
9
0,692
4
0,571
3
0,500
1
0,143
0
0,000
Statistiche giocatori: prima tabella in ordine di presenze, con i gol realizzati e la media-gol; seconda tabella
ordinata per media punti.
4
L’ANGOLO DEGLI SPETTACOLI / “APPUNTAMENTO AL CINEMA”
UN MULTISALA “MONDIALE”
Durante i Mondiali in Sudafrica, mix di proposte fra partite e cinema d’autore
Non accenna a fermarsi il successo del Multisala Brancon. Anche la nuova Giunta, insediatasi da
poco, ha voluto rinnovare il Patrocinio alle iniziative culturali di Brancon, dotando tra l’altro il
Multisala di un innovativo sistema di raffrescamento, che permetterà al numeroso pubblico di
assistere alle proiezioni anche durante il periodo estivo. Un po’ deluso l’ex capitano Bocchi, che
verrà pensionato: prima di questa innovazione tecnica, provvedeva direttamente lui alla ventilazione
dei locali. Durante i mesi di giugno e luglio il Multisala proietterà anche in megaschermo le partite
dei Mondiali, per i fanatici del calcio internazionale. Non mancherà però un programma di film di
grande spessore, per accontentare anche le donne che non vogliono sorbirsi tutti i programmi di
inutili commenti, 24 ore su 24, sulle partite della Nazionale. Durante i mesi del Mondiale, negli
orari scoperti dalle partite, il Multisala ha pertanto previsto un ricco programma cinematografico
che vi illustriamo nella consueta critica del nostro esperto.
SALA 1.
LA LEGGENDA DEL WEB
Con il Web e Catherine Zeta Jones
Film di cappa e spada ispirato alle avventure dell’eroe che ha
reso famoso Moreno a Passaparola, ovvero Zorro. Andrea è un
timido webmaster messicano, dietro la cui apparente tranquillità
si cela in realtà l’eroe Web, che combatte l’arroganza e la
prepotenza del perfido alcalde Suines, difendendo i diritti dei
poveri cittadini della cittadina di Los Brancones. Armato della
sua invincibile spada forgiata da un maestro italiano, Web
diventerà una leggenda, dando vita a una serie di spettacolari
incursioni che finiscono sempre con l’inevitabile firma “W” sul
culo di Suines. Naturalmente la bella señorita Lotta, impersonata
dall’ottima Catherine Zeta Jones, si innamorerà perdutamente di
lui.
SALA 2. PALOMBELLA GROSSA
Con Mister Andreoli
Il regista comunista Nanni Moretti dirige questo sequel del
famoso “Palombella Rossa”, per raccontare come si è evoluta
la classe dirigente del partito di sinistra nel corso degli ultimi
20 anni. In questo docu-film (genere pallosissimo tanto caro
alla sinistra intellettuale) Nanni Moretti segue il mister
gialloblu Andreoli durante il ritiro di San Mauro di Saline e
lo filma mentre gioca a rugby-nuoto con i compagni,
resistendo a tutte le cariche grazie alla sua possente mole
atletica. Grazie all’immane attività fisica in ritiro, il mister
perderà ben 2 etti. Inspiegabilmente censurata la scena in cui
Mister Andreoli discute democraticamente a riguardo dei
problemi dei disabili e cerca di approfondire i temi della
politica sociale a difesa delle classi meno fortunate.
5
SALA 3.
IL SUINEZ DI CAMPAGNA
Con Mister Suinez
Divertentissimo remake del più celebre Il ragazzo di campagna
con un ottimo Renato Pozzetto. Mister Suinez è un allenatore di
provincia che, dopo tanta gavetta, viene chiamato al capezzale
della Juventus. Disgustato dal solo pensiero di avvicinarsi agli
ambienti bianconeri, mister Suinez prende però tempo: potrebbe
trovare il modo per vendicare due celebri furti, quello della
Coppa Italia 82-83 e quello della Coppa Campioni 85-86.
Così, alla fine, Mister Suinez accetta l’incarico, facendo firmare
alla dirigenza juventina un contratto che gli lascia carta bianca. A
luglio lascia la campagna e, in compagnia di un maiale che, per
contratto, sarà parcheggiato a vita nella sede bianconera, prende
possesso di Torino. Qui convince Pro-Secco a compragli una
serie infinita di bidoni strapagati: Van De Porkut, Majalovic,
Porkic, Salamovic e il portiere danese Sguissh, che viene
scambiato con Buffon. La Juve retrocede. Risate a non finire.
SALA 4. DON CAMILLO
Con il Web e Mister Suinez
Andrea Web è il parroco leghista della frazione di Brancon.
In mancanza di altre strutture sportive, concede il campetto
della Curia alla squadra gialloblu del Brancon, allenata dal
comunista Mister Suinez, bestemmiatore di fama mondiale.
Fra i due non corre buon sangue ma, al momento giusto,
sanno mettere da parte i loro ideali politici per il bene della
frazione e della squadretta. Mister Suinez convince Andrea a
diventare il vice allenatore, e questo aumenterà le tensioni e i
momenti di ilarità, specie quando Mister Suinez convoca gli
allenamenti a orari sbagliati perché si regola con l’orologio
della Casa del Popolo. Per fortuna, Andrea è illuminato dalla
grazia di Dio e pone rimedio alle sviste del Mister impegnato
nella campagna elettorale del PCI.
Buoni sentimenti per tutti.
SALA 5.
IO, DORU E LARA
Con Doru Tanasuca
Torna il cinema internazionale con l’ottimo Doru che dà vita
a Padre Mascolo, un missionario che, dopo aver prestato
servizio in Romania, decide di tornare a Brancon. Padre
Mascolo sta vivendo una crisi di fede: si è un po’ troppo
appassionato alla topa, e vorrebbe riordinarsi le idee.
Purtroppo i suoi buoni propositi andranno in fumo a causa
delle frequentazioni di un diabolico gruppo di amici del
calcio, che lo porteranno su una cattiva strada. Come se non
bastasse, per fare le pulizie in sede a Brancon, viene scelta
una badante moldava, Olga, la cui figlia Lara (Laura Chiatti),
si invaghisce perdutamente di Padre Mascolo.
Film culto per le nuove generazioni che non hanno ancora
capito cosa scegliere fra la religione e la gnocca.
6
CRUCIVERBA SPORTIVO
1
2
3
4
5
6
7
10
13
15
16
18
14
17
19
20
21
24
33
28
29
30
25
26
35
42
43
23
32
34
3
46
22
31
37
9
11
12
27
8
38
39
36
40
41
44
47
45
48
ORIZZONTALI
1. Così il campione nella foto si rivolge a un giocatore non proprio eccelso. 10. Il Pietro Paolo
attaccante sardo che ha militato nel Milan di Sacchi. 11. Davanti a Angeles nel nome della città
californiana per eccellenza. 12. L’Umberto che ha scritto Il nome della rosa. 13. Abitavano la
Mesopotamia. 15. Coltivazione nella quale finiscono molti palloni del Brancon. 17. Un doping da
ciclisti. 18. Aveva per amico il genio della lampada. 21. Un verbo classico di mister Andreoli dopo
un pasto. 25. Siena. 26. Quello musquè è una pelliccia pregiata. 27 La stella hollywoodiana. 31. Il
film di Cameron che ha aperto la strada del cinema in 3D. 32. Il cognome del campione nella foto.
33. Personaggio della mitologia greca, figlia di Menelao ed Elena, con il cui nome si chiude La
pioggia nel pineto di D’Annunzio. 35. L’inizio dell’utopia. 36. Una casa produttrice di cucine che ha
sponsorizzato il Bologna dal 1979 al 1981. 37. Il Diaz che vinse lo scudetto con l’Inter nel 1989. 38.
Il nome della Ravera che ha scritto Porci con le Ali. 41. Tutt’altro che economici. 42. Quattro
romano. 43. Lo è chi ha bevuto un po’ troppo. 45. In mezzo alla fica. 46. Si usa come legante per il
calcestruzzo. 47. Il pareggio a reti bianche. 48. Vi si trovano molti animali ma non è Brancon.
VERTICALI
1. Località alla periferia di Verona. 2. Il nome del campione nella foto. 3. Donna non proprio
raffinata. 4. In mezzo al lido. 5. I servizi segreti americani. 6. Lo è stato spesso agli allenamenti il
campione nella foto, prima che il Web lo raddrizzasse. 7. Modello di Renault posseduto da Doru. 8.
La banca del Vaticano. 9. Il Marco che fu centravanti del Parma degli anni 80. 14. Stacchetto
pubblicitario. 16. Il mare che bagna la Romagna. 19. Le vocali in più. 20. E’ simile al dizionario,
ma riporta frasi ed espressioni compiute. 22. Isola caraibica a nord del Venezuela. 23. Il coma che
rischia chi beve troppo. 24. Termine arcaico per definire un sasso sepolcrale. 25. L’attività dello
studente. 27. Anthony, terzino croato di origine australiana che ha militato nell’Hellas dal 2000 al
2002. 28. Secondo il Vangelo, non la nota nel proprio occhio chi nota la pagliuzza nell’occhio
altrui. 29. Ammiraglio. 30. A Napoli c’è quello Sanità. 31. Ancona. 32. Fantasista portoghese in
forza al Chelsea. 34. Acceso sugli elettrodomestici inglesi. 39. In mezzo al dito. 40. Il Cabrini ex
terzino della Nazionale (iniz.). 43. Asti. 44. Articolo maschile.
7
COSTUME / Continua la nostra inchiesta sull’omosessualità nel mondo del calcio
IBRA – PIQUE’ COME ALEX - PEC
Dopo le rivelazioni in casa Brancon, sempre più personaggi pubblici fanno “outing”
Tutti i giornali del mondo hanno pubblicato la foto di due giocatori del Barcellona, Ibrahimovic e
Piquè, mentre si scambiano tenere effusioni. La Gazzetta di Brancon ha resistito alla tentazione di
tuffarsi a caldo nello scoop: abbiamo difatti visto, nei giorni immediatamente successivi alla
pubblicazione della foto, scene di giornalismo veramente deprecabile. Alcune fra le maggiori testate
giornalistiche italiane hanno addirittura lanciato un sondaggio on-line per votare la frase più
simpatica che si sarebbero scambiati i due piccioncini: “Non fare il broncio”, “Vieni a casa mia che
ti do lo smalto sulle unghie”, e cose del genere. In epoche in cui i gay vengono pestati per strada da
omofobi e da cani sciolti che si sentono legittimati dal clima da far west, speravamo che i giornali
italiani facessero un po’ meno ironia. Speravamo anzi che i giornali si addentrassero, come La
Gazzetta di Brancon ha fatto già da tempo, sul tema del finto machismo negli spogliatoi delle
squadre di calcio. A noi vedere Ibra e Piquè che si scambiano tenerezze non fa ridere né ci fa venire
voglia di pensare a battute in stile da “checca”. Ci sono modi diversi di vivere l’omosessualità, e non
è certo prendendo per il culo i campioni dello sport che si fa informazione corretta. Ci sentiamo di
dire solo una cosa: anche qui, Brancon è arrivata secoli prima. Quando Lippi e il suo entourage di
omofobi e pilotatori di partite a tavolino si affrettava a dire: “I gay nel calcio non esistono”, noi
portavamo prove di ben altro tipo. Sappiamo che in Germania e in Inghilterra più di un giocatore gay
ha fatto outing e nessuno si è scandalizzato. Quando lo hanno fatto il Pec e Alex, noi de La Gazzetta
di Brancon abbiamo dato la notizia senza sfottere i due protagonisti gialloblu. Speriamo che la
notorietà di Ibra e Piquè serva a dare dignità anche al mondo degli omosessuali sportivi. Se invece
tutto ciò è servito solo a presunti quotidiani nazionali per vendere qualche copia in più alle spalle di
due campioni del calcio, allora abbiamo perso tutti una buona occasione per dimostrare un po’ di
maturità nell’accettare il diverso.
Intanto, per solidarietà nei confronti di Ibrahimovic e Piquè, i due campioni gialloblu Alex e Pec si
sono fatti ritrarre in sede, al termine di una partitella in famiglia, in atteggiamenti teneri. Loro sì che
non si devono vergognare di nulla…
8
LEGA PRO / L’Hellas espugna il Neri nell’andata del primo turno dei playoff
IL WEB E BOCCHI A RIMINI
Il futuro mister e l’ex capitano hanno seguito la squadra di Vavassori in Romagna
Domenica 23 maggio si è disputata la gara di andata del primo turno dei playoff di Lega Pro, valida
per l’accesso al prossimo campionato di serie B. Per il Verona, che proprio all’ultima giornata ha
sciupato l’occasione di vincere il campionato approdando fra i cadetti, si tratta di un’ancora di
salvataggio per evitare che la stagione, quasi trionfale fino a gennaio, si trasformi in un disastro.
Dopo l’esonero di Remondina, la squadra è stata affidata alle cure di mister Vavassori, che ha avuto a
disposizione solo una decina di giorni per cercare di curare un Verona in palese debito di ossigeno. A
Rimini, in un caldo torrido, l’Hellas ha sofferto per tutto il primo tempo, chiuso sullo 0-0. Poi, nella
ripresa, ha cambiato marcia e si è imposto per 1-0, grazie alla prima rete in maglia gialloblu
dell’oggetto misterioso Samuele Dalla Bona. Entusiasmo naturalmente nella curva dei tifosi veronesi,
giunti in Romagna in circa 2.000 unità.
A seguire la squadra in trasferta al
Neri di Rimini, anche una nutrita
presenza di branconiani: Andrea
Web, Bocchi e Eugenio. I primi due
hanno raggiunto la Romagna in
mattinata, concedendosi alcune ore
di svago a Cesenatico, dove hanno
parcheggiato l’auto per evitare di
esporla ad atti di vandalismo in
zona stadio (e difatti alcune auto dei
tifosi veronesi sono state prese di
mira da teppisti). Per raggiungere lo
stadio di Rimini, i due barboscudati
hanno preso in prestito il veliero 16
metri del Fred che era parcheggiato
al porto di Cesenatico. Nella foto a
fianco, il Web posa, subito prima di
salpare, davanti alla vela con il
vessillo del Fred: l’asso di bastoni.
SOLUZIONI DEL CRUCI – DUSI
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ATTUALITA’ / Il Brancon scelto da diverse case di birra per fare pubblicità
ESTATE, TEMPO DI BIRRA
Spopola nella Bassa la nuova sexy pubblicità della confezione “Tappo Moreno”
Brancon e birra: un binomio silente che funziona orami da diversi anni. Si stima difatti che nella sede
della formazione della Bassa Veronese siano stati consumati circa 87.000 litri di birra negli ultimi 5
anni. Cifre da capogiro, che corrispondono ad un consumo pro-capite barboscudato di circa 5 litri di
birra per ogni giorno dell’anno. Non è una caso che la vicina vetreria di Gazzo Veronese abbia
incrementato il proprio giro di affari. Con la classica bottiglia da 66 cl, questi numeri significano che
nella sede del Brancon sono transitate, negli ultimi 5 anni, circa 130.000 bottiglie di vetro. In attesa del
turno settimanale di raccolta differenziata, talvolta la sede era letteralmente invasa da bottiglie vuote.
Le maggiori case di produzione di birra non potevano rimanere insensibili di fronte a tanto consumo:
ecco quindi che, inevitabilmente, i personaggi del Brancon sono stati reclutati per varie campagne
pubblicitarie. Primo fra tutti, Moreno, cui il destino ha regalato lo stesso cognome di una delle
maggiori birre italiane, Peroni. La campagna è lanciatissima: vedremo chi la spunterà sul mercato fra
“Baffo” Moretti e “Tappo” Peroni.
Dall’alto a sinistra, in senso orario: mister Suinez mostra la sua superiorità trangugiando un boccale da 3
litri appena versatogli da Gigi Stecca; la tifosa del calcio a 5 Arianna alle prese con una birretta al
Bentegodi; il France con una super Leffe, e la campagna pubblicitaria della birra Peroni.
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