Il telefono incontra la tv
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MILANO FINANZA 12 Aprile 2014 interessati) e nel quale Starwood metterà la propria competenza in campo immobiliare oltre che una quota di capitale. Ma il riassetto è destinato a proseguire anche agli altri piani della catena partecipativa. Non solo perché il 30% detenuto da Unicredit in Neep Roma Holding è da tempo sul mercato (anche se le indiscrezioni su un possibile interessamento dei cinesi di Hna sembrano essere più uno specchietto per le allodole per spingere Pallotta a fare un’offerta alla banca italiana), ma anche perché l’aumento di capitale da 100 milioni che sarà lanciato nelle prossime settimane potrebbe creare le condizioni per il delisting della Roma da Piazza Affari. Molto dipenderà dalla risposta dei piccoli azionisti. In caso di elevato inoptato, Neep Roma Holding, che ha già versato nelle casse della società tutti i 100 milioni dell’aumento, potrebbe salire ben sopra il 90% del capitale, procedendo poi allo squeeze out. Più complicata è invece la situazione degli altri club finiti ufficialmente sul mercato, come il Bologna, il Cagliari e il Livorno, ma anche di quelli, come per esempio il Genoa, dove si continua a parlare di possibili cambiamenti negli assetti di controllo nonostante le smentite degli attuali proprietari (leggasi Enrico Preziosi). Dopo il travagliato acquisto del Leeds, infatti, Massimo Cellino si appresta a lasciare il Cagliari, ma all’orizzonte non si vedono ancora soggetti in grado di rilevare e rilanciare il club. Le voci di un possibile interessamento da parte dello sceicco del Qatar, Tamim Al Thani, si sono dissolte come neve al sole, lasciando l’amaro in bocca ai tifosi sardi, che ora sperano che il misterioso investitore americano rappresentato dal professionista Luca Silvestrone (che nei giorni scorsi ha incontrato il sindaco del capoluogo sardo Massimo Zedda per discutere anche del nuovo stadio) non rimanga tale ancora a lungo. Il discorso vale anche per il Bologna, messo ufficialmente in vendita (il mandato è nelle mani dell’avvocato felsineo Mattia Grassani) e per il Genoa, dove, nonostante le continue smentite di Preziosi sulla stampa locale, prosegue la caccia al futuro proprietario: dall’ex Aldo Spinelli (che ha messo ufficialmente in vendita il Livorno ma ha negato di volersi ricomprare il Genoa) al gruppo Duferco (ma l’ad Antonio Gozzi ha negato: «In famiglia siamo sampdoriani»). Il club blucerchiato, invece, sembrerebbe al riparo da cessioni dopo le rassicurazioni dei mesi scorsi del presidente Edoardo Garrone. Tuttavia, chi conosce bene la famiglia genovese, garantisce che se dovessero giungere offerte importanti, i Garrone prenderebbero in seria considerazione la cessione del club (riproduzione riservata) Quotazioni, altre news e analisi su www.milanofinanza.it/calcio 25 STRATEGIE !! Il telefono incontra la tv di Andrea Montanari P Legance, la City studia il dossier Italia er mille ragioni, politiche e/o di Carlo Brustia societarie, in Italia si è sempre parlato ma non si è mai arrivaquasi un anno di distanza dal debutto nella City, con l’apertura della sede di ti a una vera integrazione tra Queen Street guidata dal resident partner Marco Gubitosi, lo studio Legancegruppi media e tlc. Un traguarAvvocati Associati insieme con l’ambasciatore italiano Pasquale Terracciano si fa do che però ora si cerca di raggiungere promotore delle relazioni tra Italia e Regno Unito con un evento a Grosvenor Square. tramite accordi commerciali. Così vanSi è infatti tenuta lo scorso 7 aprile una tavola rotonda organizzata dalla law firm no interpretate le intese siglate prima da milanese e dall’ambasciata italiana a Londra, con il patrocinio del ministero itaMediaset con Vodafone e poi, giovedì 10 liano dello Sviluppo Economico, dal titolo «Promuovere gli investimenti stranieri e aprile, da Sky Italia con Telecom Italia. la crescita in Italia». L’iniziativa ha avuto l’obiettivo di illustrare nel dettaglio agli Al centro di entrambi gli accordi c’è la investitori esteri le novità in corso di introduzione nel sistema economico-finanzianecessità di spostare l’orizzonte della ririo, istituzionale e giuridico italiano. Dopo il saluto del padrone di casa, Pasquale cezione dei contenuti. Attraverso l’utilizzo Terracciano, i lavori sono stati aperti da Vito Cozzoli, capo gabinetto del ministenon soltanto della televisione vecchio stiro dello Sviluppo Economico, e da Domenico Siclari, consulente presso il gabinetto le, ma anche dei nuovi media. Insomma del ministero dell’Economia e delle Finanze, che hanno presentato i provvedimenti l’obiettivo comune è offrire una connetmessi in atto dal nuovo governo italiano in questi campi. A seguire una serie di intività diffusa, ovunque, 24 ore al 24, in terventi dia parte dei rappresentanti delle principali banche d’affari e dei fondi di diretta o in differita. investimento, che hanno sostanzialmente confermato l’interesse nei confronti delÈ nell’ambito di questo orizzonte strale aziende italiane e l’elevata attenzione nei confronti del piano di riforme che, se tegico che la Mediaset dei Berlusconi e implementato, sarebbe in grado di rilanciare davvero mole e dinamicità degli inveil gigante tlc britannico Vodafone guidastimenti esteri in Italia. L’avvocato Marco Gubitosi ha affrontato la questione degli to dall’amministratore delegato Vittorio strumenti messi a disposizione dal sistema giuridico e giudiziario italiano per supColao hanno definito un’alleanza per portare il percorso volto a rilanciare l’attrattività delle aziende tricolore. L’evento portare sul mobile i contenuti di Infinity si è concluso con l’intervento di Maurizio Tamagnini, amministratore delegato del (la televisione on demand di Mediast). Fondo Strategico Italiano, dedicato ai percorsi di crescita per gli investimenti straParallelamente Sky Italia (la piattafortegici in Italia. (riproduzione riservata) ma satellitare pay di Rupert Murdoch) e Telecom Italia si sono alleati per mandare in onda a partire dal 2015 il ricco bouquet televisivo, abbonamenti ai vari canali dedicati MEDIASET TELECOM ITALIA sempre più in alta definizio- 4,3 quotazioni in euro a sport, cinema, tv, cartoni animati, 0,90 quotazioni in euro ne sulla rete veloce e potente informazione e così via. Quindi per 0,8745 € Var. sull’11 gen Var. sull’11 gen 0,88 (quella a 30 megabyte), dell’ex 4,1 intercettare nuovi clienti è necessario +8,43% 0,86 monopolista di Stato della telebattere altre piste, tipo quelle delle 3,9 0,84 fonia, che tra l’altro attraverso connessioni in movimento o virtuali, Tim trasmette già i contenuti come il web appunto. 0,82 3,7 3,894 € sportivi di Sky. 0,80 Dunque le società di telecomunica+0,46% 3,5 0,78 Il profilo cui ispirarsi è zioni si trovano a dover fare il passo da 11 gen ’14 11 apr ’14 11 gen ’14 11 apr ’14 appunto quello della media triple (telefonia fissa e mobile e intercompany, come emerge dalla net) a quadruple player (con l’aggiunta filosofia alla base di questi accordi, che che il bacino di potenziali utenti della della tv online). Si tratta dello stesso fenopuntano verso la convergenza tra i mondi televisione satellitare a pagameno che si è già verificato in Inghilterra, il media-tv e tlc. Su questo fronte in Italia mento è stimato intorno Paese più evoluto su questo fronte, grazie aldifficilmente si arriverà mai a un’integra- ai 5 milioni di persone, la penetrazione di BskyB (quasi 10 milioni zione tra due campioni nazionali come ma oggi la crisi frena le di clienti) e al ritorno di British Telecom, Mediaset e Telecom, nonostante per anni sottoscrizioni di nuovi che ha scippato alla pay-tv di Murdoch se ne sia parlato, non solo sul mercato o molti dei diritti esclusivi sul calcio. A linelle sale operative ma anche tra i grandi vello continentale è in fondo la stessa azionisti dei due gruppi. Ma non va nemstrategia che sta seguendo Vodafone e meno dimenticato che a metà degli anni non solo. Non è un caso, per esempio, che 90 fu Rupert Murdoch a bussare alla porin Spagna il colosso Telefonica stia aspetta di Berlusconi con l’obiettivo di mettere tando il momento buono per rilevare la le mani sul gruppo televisivo di Cologno maggioranza (56%) della piattaforma payMonzese. E che lo stesso tycoon australiatv Digital+, di cui già detiene il 22%, no patron di News Corp a fine estate 2006 la stessa partecipazione custoebbe un vertice in barca, al largo dell’isodita guardacaso da Mediaset la greca Zante, con l’allora gran capo di España. E proprio il Biscione Telecom Marco Tronchetti Provera, dopo in Italia ha avviato il progetche nei mesi precedenti i manager di verto di spin-off e valorizzazione tice dei due gruppi, insieme con il gran del business digitale a pagacerimoniere Tarak Ben Ammar e l’advimento (Premium in Italia e sor Rothschild, avevano studiato possibili appunto la quota in Digital+ piani di convergenza tra le due aziende. in Spagna), per il quale è in L’obiettivo già allora era rafforzare il lecerca di un partner indugame contenuti-telefonia, mossa oggi striale o infrastrutturale considerata strategica da tutti i grandi che consenta al gruppo di operatori tlc globali. Berlusconi di crescere anche Insomma, l’accordo quinquennale non su altri mercati. (riproduzioMarco esclusivo siglato da Andrea Zappia (Sky ne riservata) Patuano Italia) e Marco Patuano (Telecom) si pone in un solco che avrebbe potuto essere Quotazioni, altre news e analisi su tracciato già allora, con anni di anticiwww.milanofinanza.it/telecom po. Va tenuto in considerazione il fatto A