27.6 Pendolo di Foucault
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27.6 Pendolo di Foucault
Collezione Liceo Scientifico Aless andro Serpieri Rimini 27.6 Pendolo di Foucault Descrizione Un supporto di ottone a forma di arco sostiene un pendolo costituito di una pallina di ottone. L’arco è montato su di una barra in ferro fornita di un alberino centrale che si adatta alla macchina di rotazione che permette al sistema di ruotare. Non è firmato e risale agli anni '50. Cenni storici L’invarianza del piano di oscillazione del pendolo fu mostrata dal fisico francese Léon Foucault (1819 – 1868). Con il celebre esperimento eseguito con un lungo pendolo (67 m) nel Pantheon di Parigi mostrò che la Terra non può considerarsi un sistema inerziale, infatti la traccia della massa oscillante sul pavimento non passava sempre per i medesimi punti. Calcolò anche la componente della velocità angolare del luogo = -4 0,73 10 rad/s Funzionamento La forza peso che agisce sul pendolo nella sua posizione iniziale, insieme al punto di sospensione indivi- x = 35 cm y =50 cm z = 2 cm m = 550 g dua un piano verticale. In base al secondo principio della dinamica le oscillazioni possono avvenire soltanto in tale piano. Se il sistema di riferimento dal quale si osserva non è inerziale ma rotante, il piano di oscillazione del pendolo ruoterà con la medesima velocità angolare cambiata di segno. Un grande pendolo simile a quello utilizzato da Foucault permetterà di determinare la componente locale della velocità angolare della Terra e quindi la latitudine: infatti ai poli la velocità angolare sarà 2π rad/24 h mentre all’equatore sarà nulla, a tutte le altre latitudini sarà funzione della latitudine stessa. Uso Per mostrare l’invarianza del piano di oscillazione del pendolo nei sistemi di riferimento inerziali. Si inserisce l’alberino nel morsetto della macchina di rotazione e, dopo aver messo in oscillazione il pendolo, si farà ruotare molto lentamente: si osserverà che per un osservatore esterno il piano di oscillazione rimane invariato, mentre per un oservatore solidale con il sistema rotante il piano di oscillazione ruoterà. Carlo M. Fabbri 2004