e il volo

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Sport
l'Adige
domenica 31 agosto 2014
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LE INTERVISTE Dopo il centro-intellettuale laureato a Stanford Josh Owens e il tiratore micidiale Keaton Grant
ieri si è presentato in val di Non il classe ‘88 guardia-ala protagonista in A2 Gold con Veroli
Soprannome «Eazy», nello slang americano «Easy»: «Perchè mi viene facile giocare a basket»
Con talento e atletismo
Sanders chiede spazio
Il versatile Usa: «Trento ideale per crescere»
MARCELLO OBEROSLER
volo
za no-profit
PILLOLE DI A
PLAY FLYNN IN SICILIA
쐢 CAPO D’ORLANDO L’Upea Capo d’Orlando ha
sottoscritto un contratto con
il play statunitense Jonny
Flynn, 25 anni, ex di illustri
franchigie Nba quali
Minnesota Timberwolves,
Houston Rockets e Portland
Trail Blazers. L’accordo è
stato raggiunto dopo 48 ore
di attente analisi cliniche,
strumentali e funzionali
condotte dal professor
Carianni e dal preparatore
atletico Allotta.
CREMONA A CARISOLO
쐢 CREMONA - Il Vanoli
Cremona comunica che sarà
aggregato alla squadra per
gli allenamenti che
precederanno la partenza per
il ritiro a Carisolo (6
settembre) il centro croato
Matija Poscic (29 anni,
206cm) proveniente dalla
squadra ungherese del
Marso NYKK.
CANAVESI A PISTOIA
쐢 PISTOIA - L’ala grande,
204 cm, Matteo Canavesi si
è aggregato al gruppo della
Giorgio Tesi di Pistoia
allenata da coach Moretti.
Canavesi lo scorso anno ha
disputato la A con Scafati.
MONDIALI
Brasile, Serbia
e Argentina
partono bene
MADRID - Il mondiale
spagnolo è iniziato con
due risultati di notevole
interesse per capire lo
stato di forma di alcune
favorite alle semifinali. Il
Brasile ha superato la
Francia per 65 a 63 e ai
transalpini non sono
bastati Batum e Diaw (28
punti sui 63 totali).
Partita interpretata
diversamente da parte
della squadra di coach
Magnano, capace di
alternare Huertas contro
Pietrus, scorribande e
tiri dalla lunga di
Marcelinho Huertas a
gioco spalle a canestro
della batteria di lunghi
Nenê-Varejao-Splitter,
nonostante un pessimo
gioco offensivo per il bigman dei Wizards. Testa a
testa nel finale, ma i
carioca sanno gestire
meglio i possessi e,
soprattutto, quando la
palla pesa si vedono ben
pochi leoni in maglia dei
Blues. Quasi 100 punti
messi a referto
all’esordio: l’Argentina
vince e convince 98-75
con Portorico,
probabilmente non
contro un avversario di
primo livello, ma non di
certo l’ultimo arrivato.
Gli uomini di Julio Lamas
hanno sempre uno o più
giocatori che dominano,
alternandosi, in tutti e
quattro i quarti: prima
Safar e Nocioni, poi
ancora “El Chapu” e Luis
Scola top scorer (nella
foto). La Nuova Zelanda
si scioglie nel finale e la
Turchia, che aveva
contestato l’Haka dei Tall
Blacks, prevale 76-73. La
Serbia travolge l’Egitto
85-64, la Slovenia stende
l’Australia 90-80, la
Lituania soffre a lungo
ma batte il Messico 87-74.
SARNONICO - Atletismo,
talento, voglia di dimostrare a
tutti che lui i palcoscenici
della serie A li può e li vuole
calcare da protagonista:
Jamarr «Eazy» Sanders è uno
che non si accontenta, anzi.
L’esterno classe ‘88, alla
seconda esperienza in Italia
dopo la stagione a Veroli in
A2, sa che questo per lui
potrebbe essere un anno
decisivo nell’evoluzione della
sua carriera: «Trento per me
rappresenta una grandissima
opportunità: lo scorso anno
ho giocato al PalaTrento, so
quanto siano appassionati i
miei nuovi tifosi. Allo stesso
tempo l’organizzazione della
squadra è di alto livello,
coach Buscaglia ha grandi
capacità e il gruppo di ragazzi
confermati dalla squadra
dello scorso anno è solido,
sono cose che si notano
anche da avversario: Forray,
Pascolo, Baldi Rossi e
Spanghero sono il tipo di
compagni con cui chiunque
vorrebbe giocare». In Lazio
Sanders è stato tra i grandi
protagonisti della splendida
annata dei frusinati, arrivati a
un passo dall’eliminare una
grande favorita come Verona
nei quarti di finale: «La mia
esperienza a Veroli è stata
molto formativa: nel mio
primo anno in Italia sono
cresciuto molto, anche grazie
agli esempi positivi che ho
trovato nei veterani della GZC:
Cittadini, Blizzard e Rossi mi
hanno aiutato a migliorare
durante tutta la stagione. E
devo ringraziare anche
l’allenatore Marco
UN DEBUTTANTE
Sul green del golf
di Sarnonico il
presidente di
Melinda Michele
Odorizzi ha offerto
la deliziosa mela
stark nonesa ai tre
americani: da
sinistra il lungo
Owens, al centro il
versatile Sanders e
il cecchino Grant
(fotoservizio
Luisella Savorelli)
Ramondino, un ottimo coach».
Le qualità tecniche del
giocatore nativo di Chicago
poi non si possono discutere:
Jamarr abbina ball handling,
tiro da fuori e capacità di
andare a segno in
penetrazione assorbendo i
contatti sotto canestro grazie
a una struttura fisica
perentoria. «Sono un
giocatore versatile: posso
stare in campo da guardia o
da ala piccola, vado a
rimbalzo, segno in tanti modi
diversi. Il mio obiettivo per
questa stagione? Migliorare e
nel frattempo far crescere la
squadra e i miei compagni:
voglio impegnarmi tanto
soprattutto in difesa, mi
piacerebbe marcare sempre il
giocatore avversario più
pericoloso. Sono sicuro che
lavorando in un certo modo il
coach mi darà presto queste
responsabilità: difendere duro
mi riempie di orgoglio, e
credo sia il modo migliore per
guadagnarmi la fiducia di
tutti». Parole che mostrano
una determinazione feroce e
un agonismo non comune
anche a questi livelli, e che in
questi primi giorni di
preparazione si sono tradotte
in impegno, incitamenti ai
compagni, sopportazione
della fatica e dello sforzo:
«Questo mini-ritiro in Val di
Non è stato fantastico, ho
conosciuto i miei compagni,
lo staff tecnico e societario, e
ci siamo allenati con grande
intensità. Mi ha impressionato
il mio nuovo compagno di
squadra Josh Owens, sembra
che non si stanchi mai, credo
col passare del tempo possa
diventare un leader
importante per questo
gruppo. Per fare pronostici
sulla nostra stagione però
aspettiamo di essere al
completo, mancano ancora
tre pedine importanti come
Pascolo, Mitchell e
Armwood». Per intanto «Eazy»
pensa ad allenarsi e a crescere
giorno dopo giorno: ma com’è
nato quel soprannome che si
porta dietro da anni?
«L’allenatore del mio college rivela sorridendo - mi ha
ribattezzato così: diceva che
in campo mi veniva tutto
molto «facile» («easy», la
versione «eazy» è quella tipica
dello slang americano, ndr),
che avevo un talento naturale
per questo sport. A proposito
di college, non vedo l’ora di
giocare contro il mio ex
compagno di squadra
Cameron Moore (lo scorso
anno a Caserta e questa
stagione a Venezia, ndr): sarà
un bel duello e sono sicuro di
poterlo vincere». Insomma, a
Jamarr sono bastati cinque
giorni per diventare un uomo
chiave dello spogliatoio e
della scacchiera tecnica di
Buscaglia: e se è vero che il
buon giorno si vede dal
mattino, stiamo pronti a
tutto?
SuperPippo: «Reggio Emilia e Milano meglio affrontarle subito»
Baldi Rossi: «La A non ci spaventa»
SARNONICO - Quanto tempo
è passato da quella stoppata
che ha annichilito Mancinelli?
Filippo «SuperPippo» Baldi
Rossi sorride alla domanda,
con quel simpaticissimo fare
da emiliano che ha
conquistato le platee del
PalaTrento. L’ala-centro della
Dolomiti Energia diventa un
«cagnaccio» sul parquet e la
simpatia diventa «ghigno»
agonistico. Lui, con capitan
Forray, Spanghero e Pascolo Dada è in ferie in Sardegna
con la fidanzata trentina
(anche Spongi e Pippo
coltivano affetti nel
capoluogo d’adozione) per
recuperare dalle fatiche della
Nazionale qualificata agli
Europei - fa parte dello
zoccolo duro. Dei fedelissimi
di coach Buscaglia che
debutteranno nella massima
serie. «Quella partita resterà
nella storia - spiega
SuperPippo - ma non solo per
quel mio grande gesto
atletico, ma per la reazione di
una squadra vera che
recuperò 15 punti in gara5 in
un palazzetto in estasi, la
finale con Capo d’Orlando filò
poi via liscia. In questo
momento però, ti garantisco
che non riuscirei a ripetermi.
Il professor Taliento (il nuovo
preparatore atletico, uno dei
n.1 in Italia, vice di Cuzzolin
in Nazionale) ci ha torchiato
in questi giorni qui in val di
Non. La sua esperienza è
Baldi Rossi ha perso con Grant la gara da metà campo per la maglia n.8
incredibile, è uno dei migliori
in circolazione, io l’ho avuto
anche i due anni che ho
giocato in serie B a Perugia (il
coach era Buscaglia), le sue
“cure” saranno decisive per
noi. La prossima settimana a
Trento continueremo i
carichi e sabato prossimo amichevole a Carisolo con la
Vanoli Cremona in ritiro a
Pinzolo, team di A che sarà
presente al torneo
“Brusinelli” dal 13 al 14
setembre a Trento con
Bologna e Cantù - penso
saremo pronti a capire di
poter costituire una
compagine affiatata per il
primo anno di massima
serie”. Certo per te e anche
per alcuni americani (Grant e
Owens hanno respirato arie
di vertice in Germania e in
Israele, Sanders è novizio
così come Mitchell il re della
D League e il rookie
Armwood sono pure
debuttanti) sarà un impatto
mica da ridere... «Sono due
anni che a Trento si continua
ad alzare il ritmo - continua
SuperPippo, inserito in
Nazionale sperimentale come
Spanghero da coach
Pianigiani - e per la serie A
dovremo lavorare in velocità,
per misurarci con una
superiore meccanica al tiro e
con un rimbalzo da catturare
senza pietà. Per noi lunghi quindi Pascolo, Owens e il
fuoriuscito dal college
Armwood - sarà una lotta da
titani con altri americani
soprattutto. In A2 - spiega
Baldi Rossi - le squadre
hanno privilegiato i reparti
degli esterni, dal play all’ala
piccola, con gli statunitensi,
in A troveremo anche 4 o 5
lunghi taragati Usa. Ci sono
squadre da far paura. Presto
coach Buscaglia deciderà le
gerarchie a livello agonistico
nel nostro team, piano piano
raggiungeremo intese e
meccanismi, più
l’integrazione dei nostri
americani. Non dovremo aver
paura di nessuno». Un inizio,
Pippo, da far tremare le vene
ai polsi, il 12 debutto al
PalaTrento con la rinnovata
Reggio Emilia del bomber
Diener e poi al Mediolanum
Forum contro la tricolore
Milano: «Meglio affrontarle
subito le corazzate. Reggio ha
pure giovani come me e
Dada, vedi Polonara e Cervi,
nel settore lunghi, compagni
di giovanili in Nazionale.
Toccheremo con mano una
trasferta con l’Armani che
sulla carta è proibitiva. Noi
siamo l’Aquila e abbiamo
coraggio. La nostra identità è
vincere. Sempre».
(essepi)