La Dolomiti Energia ha domato Cremona
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La Dolomiti Energia ha domato Cremona
Sport l'Adige Ieri nell’amichevole di Carisolo il primo quintetto con i tre Usa più capitan Forray e Baldi Rossi BASKET A Grant e Owens dalla mano calda In attesa di Mitchell (arriva oggi?) è Sanders che parte in ala piccola Esplosivi americani La Dolomiti Energia ha domato Cremona MARCELLO OBEROSLER CARISOLO - Il valzer di amichevoli pre-campionato della Dolomiti Energia Trento parte con una vittoria sulla Vanoli Cremona: in un match poco significativo dal punto di vista del risultato finale (80-86 in favore dei trentini), i bianconeri hanno alternato momenti di bella pallacanestro a qualche piccola distrazione in attacco e in difesa. Tutto normale per una squadra che arriva da due settimane di allenamenti fisici molto intensi e che ancora deve trovare la giusta intesa sul parquet: in attesa degli inserimenti di Armwood (presente in «borghese» in panchina), Mitchell (che dovrebbe arrivare oggi in Italia) e Pascolo (in vacanza fino a mercoledì dopo le fatiche con la nazionale), i tifosi trentini si godono le giocate spettacolari di Owens, Grant e compagni. L’avvio dello scrimmage di Carisolo è tutto di marca bianconera: coach Buscaglia affianca al terzetto americano (con Sanders in ala piccola) la coppia Forray-Baldi Rossi, e i trentini dopo un paio di fiammate del play ex Forlì Ferguson prendono subito il largo. Sanders infila una bella tripla in contropiede, poi ci pensano Grant e «SuperPippo» a creare il primo allungo del match: il dominatore assoluto del parquet però si dimostra subito essere Owens. Sfruttando anche l’assenza di un uomo d’area di livello nell’attuale roster della Vanoli (perso Garrett, i lombardi stanno cercando sul mercato un sostituto: sarà il centro della nazionale Cusin?), Josh va subito in doppia cifra mostrando grande reattività e precisione sotto canestro. Ma anche in difesa il centro arrivato dall’Hapoel Tel Aviv fa la voce grossa: le due stoppate con cui cancella i tentativi di Ferguson e Hayes impressionano per tempismo e mezzi atletici, ed esaltano la bella cornice di pubblico della palestra di Carisolo (250 gli spettatori, un «tutto esaurito» sulle gradinate). L’Aquila del primo quarto ricorda molto quella dello scorso anno: difesa coriacea, ritmi alti, tanti canestri in contropiede, ma col passare dei minuti le gambe cominciano a diventare pesanti, e le scelte offensive (e difensive) meno lucide: Cremona risale la china affidandosi al talento di Hayes e Clark, coach Buscaglia allarga le rotazioni ma i trentini sembrano fare più fatica. L’ottimo impatto di Flaccadori e la generosità dei giovani Bertocchi, Lenticeo e Bellan non bastano a contenere la rimonta della Vanoli: a chiudere i conti però ci pensa Keaton Grant, che con 10 punti nel solo ultimo quarto mette al sicuro il risultato finale. Vanoli Cremona - Dolomiti Energia Trento 80-86 - Vanoli Cremona: Hayes 19, Gazzotti 8, Campani 6, Pascic 11, Ferguson 14, Mei 8, Clark 6, Bell 9. Coach Pancotto. Dolomiti Energia Trento: Owens 22, Grant 23, Sanders 11, Baldi Rossi 13, Forray 7, Spanghero 3, Lenticeo, Bellan, Flaccadori 5, Bertocchi. Coach Buscaglia. CICLISMO Primo assaggio agonistico con Cremona a Carisolo: la schiacciata di Owens e l’incursione di Baldi Rossi Mondiali | Esteban Forray in Spagna con l’asso iberico Il papà di Toto con Pau Gasol CHAMARTIN (Spagna) - Esteban Forray, padre di Toto il play capitano della Dolomiti Energia di A, non si fa mancare nulla. In questa foto che ha pubblicato su Fb si è fatto ritrate con l’asso della Spagna Pau Gasol, ex Lakers e ora in Nba ai Bulls. Ieri avanzano nei quarti gli Stati Uniti (Messico ko 86-63) e la Francia (69-64 alla Croazia). Vuelta: il 33enne canadese si vendica in una tappa massacrante. Contador leader Hesjedal ha gambe per vincere, non il «motorino» LA CAMPERONA (Spagna) L’unico motorino di Ryder Hesjedal, almeno fino a prova contraria, è nelle sue gambe, le stesse che lo hanno portato, nel 2012, a trionfare al Giro d’Italia. Accusato da un video che metteva in dubbio la “pulizia” della sua bici, che continuava a far girare la ruota posteriore nonostante una scivolata, il 33enne canadese della Garmin-Sharp ha atteso il momento giusto per mettere in scena la sua vendetta. Ovvero, gli ultimi metri della tappa numero 14 della Vuelta, quella con arrivo in quota a La Camperona, dopo oltre 200 chilometri di gara. Tra i 23 fuggitivi della prima ora, il nordamericano ha in pratica risucchiato lo svizzero Oliver Zaugg (Tinkoff-Saxo), trionfatore al Lombardia del 2011, che già pregustava un arrivo in solitaria, andando a cogliere il suo secondo successo alla Vuelta dopo quello del 2009, ad Alto de Velefique. Per l’ex iridato della mountain bike, che nel 2013 ammise di aver utilizzato Epo ma che evitò punizioni per via della prescrizione, la vendetta è consumata, alla faccia di tutte le illazioni. Alle sue spalle si piazzano alcuni reduci della lunga fuga che aveva tra i protagonisti anche Fabio Felline (Trek): Zaugg è secondo a 10”, lo scalatore Imanol Erviti (Movistar) è terzo a 30”. Ma proprio quando Hesjedal volava verso il trionfo, nel gruppo dei migliori, a distanza di sicurezza, scoppiava la bagarre. Ad accendere la miccia, in salita, è Alejandro Valverde (Movistar), che però pagherà dazio, a rilanciare è la maglia rossa di Alberto Contador. Il madrileno della Tinkoff-Saxo pare in grado di fare la differenza ma alle sue spalle, come un falco, spunta la sagoma di Christopher Froome, che in un attimo recupera il gap e inizia il forcing, come fosse una lunga, durissima cronometro. Il britannico del Team Sky chiude decimo, guadagnando 7” da Contador, dodicesimo e appena davanti al sardo Fabio Aru (Astana), che rispetto al leader perde 2”, dimostrando di poter stare tranquillamente a battagliare con i migliori. Piccoli movimenti in classifica, perchè Contador ha ora 42« su Valverde e 1’13” su Froome; Aru sale di un gradino ed è sesto a 2’15”. Damiano Caruso (Cannondale) esce invece dalla top ten, assestandosi in undicesima piazza a 4’45”. Oggi altra frazione per scalatori di razza: la 15ª, la Oviedo-Lagos de Covadonga di 152,2 chilometri, offrirà ancora tanta salite nelle fasi cruciali. La Vuelta è ancora tutta da decidere. domenica 7 settembre 2014 FORRAY: 53 «Bravi i nuovi arrivi» Buscaglia contento ALESSANDRO BITTELERI CARISOLO - Va in archivio la prima amichevole stagionale della Dolomiti Energia. Come ampiamente anticipato da coach Maurizio Buscaglia e dal suo staff, il risultato non era la prima preoccupazione ma resta il fatto che cominciare con una vittoria contro una squadra di categoria come la Vanoli Cremona aiuta certamente. A maggior ragione il consueto riazzeramento del tabellone alla conclusione di ogni parziale ha permesso ai due allenatori di vivere ogni ultimo minuto del quarto come un finale di partita in piena regola, e quindi di testare anche la risposta mentale del proprio roster. «E’ stato un ottimo ritorno per noi - ha dichiarato coach Buscaglia dopo la sirena , per essere la prima amichevole che giochiamo sono molto soddisfatto del comportamento dei ragazzi. Avevo chiesto di dare il massimo nella prima parte di match per poi gestire il naturale calo fisico con qualche rotazione in più ed il campo ha esattamente dato questo responso: nel primo quarto siamo stati molto incisivi, poi effettivamente abbiamo iniziato a sentire i carichi di lavoro». Un lavoro fisico particolarmente intenso che però non ha pregiudicato l’impatto atletico devastante di quei giocatori bianconeri, Josh Owens su tutti, che fanno dell’esplosività la propria arma migliore. «In generale giudico ottima la nostra capacità di andare sopra la fatica - ha continuato l’allenatore bianconero fresco di estensione contrattuale fino al 2016 -, chiaro che chi è più dotato sotto questo profilo ha sofferto di meno l’impatto con il basket giocato dopo una settimana dura come questa. Per quanto riguarda Josh nello specifico, questa sera tutti si saranno resi conto che è un lungo atipico. Sa indifferentemente correre in contropiede ed attaccare spalle a canestro per cercare la conclusione. Insomma, le soluzioni che lo includeranno nei nostri giochi saranno molte». Il battesimo è stato particolarmente positivo anche per Keaton Grant (autore di uno show offensivo nel finale di partita) e per il baby Diego Flaccadori, autore di una prova di carattere in mezzo ai «professori» d’oltreoceano. «Diego nonostante la giovane età sta dimostrando un’intelligenza cestistica spiccata. Per noi non sarà un sesto esterno normale perché i giovani promettenti come lui sono merce rara ed il loro talento va coltivato con la possibilità di crescere »step by step« nella categoria. Dovrà capire la serie A, come del resto dovranno farlo tanti altri, ma credo che abbiamo costruito la squadra giusta per agevolarlo». Anche capitan Forray ha parole d’elogio per i suo neo compagni. A detta del numero 10 bianconero il fatto di tenere la stessa base dell’anno scorso, sia sotto il profilo dei componenti della squadra che sotto quello tattico in campo, agevolerà molto la chimica di squadra. «Tutti i nuovi sono arrivati a Trento con molta voglia di fare - ci ha confidato Toto intento a concludere la seduta di stretching post match -, non sarà assolutamente un problema il loro inserimento nel gruppo. Owens? Un’arma per la transizione offensiva. Flaccadori? Ragazzo con molta personalità». CICLISMO GIOVANISSIMI Trentin, un campione con i più piccoli Ciclismo a Bruxelles Sprint vincente su Viviani, Moser e Benedetti dietro «Saetta» Greipel fa il bis BRUXELLES (Belgio) - Per il secondo anno consecutivo, Andrè Greipel si è imposto in volata nella Brussels Cycling Classic 2014, classica belga di 202 chilometri che, dal 2012, ha preso il posto della Parigi-Bruxelles. Il 32enne corridore tedesco della Lotto-Belisol ha superato allo sprint l’italiano Elia Viviani (Cannondale) ed il francese Arnaud Demare (Fdj.fr), rispettivamente secondo e terzo. Oggi, domenica, si resta in Belgio con il Gp de Fourmies (205 km). Ci saranno ancora i trentini Cesare Benedetti della NetApp e Moreno Moser della Cannondale, ieri rispettivamente 92° e 131°. Trentin ieri con i giovanissimi della prima giornata (foto R. Mosna) BORGO VALSUGANA - Ieri nella prima giornata (la manifestazione infatti si conclude oggi) della diciottesima edizione della Coppetta d’oro organizzata dal Veloce Club di Borgo, c’è stato un grande ospite: il professionista che ha iniziato proprio con quella società ed è di Borgo, Matteo Trentin ha dato lo start per le categorie che hanno disputato le prove di ieri e si sono divertite. Il trionfatore di due tappe al Tour de France, quest’anno a Nancy e lo scorso anno a Lione, quindi in questa stagione anche al Giro della Svizzera. Trentin si è ritagliato lo spazio per i giovani nella preparazione in val di Fassa mirata al Mondiale del 27 settembre in Spagna.