Capitolo 11 Un esempio concreto
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Capitolo 11 Un esempio concreto
Ambienti digitali per l'apprendimento Capitolo 11 Un esempio concreto Questa è una storia vera e narra di come da un corso in presenza con un supporto su Web si è arrivati ad un corso completamente online, i problemi affrontati nel passaggio e le soluzioni trovate. Probabilmente questo percorso è uno dei più comuni, e ve lo proponiamo in questa veste documentale proprio per condividerlo con voi. La storia comincia nel 2000 quando l’Associazione Culturale Edu.Co. realizzò un corso per i propri soci. L'obiettivo era di preparare dei formatori con competenze specifiche nel settore dell'aggiornamento degli insegnanti alla multimedialità e degli operatori di laboratorio in grado di gestire dei percorsi didattici che prevedevano l’utilizzo 1 del computer. Il corso era suddiviso in una parte in presenza e in una parte a distanza . La cronistoria del corso Dicembre 2000 La parte in presenza consisteva in un ciclo di 6 seminari realizzati nel laboratorio informatico della ex S.M.S. di via Zabaglia a Roma (ora Istituto Comprensivo di via A. Volta); ai seminari, oltre agli iscritti, partecipavano anche alcune insegnanti della scuola. Sul sito web di lavoro erano di volta in volta riportati gli argomenti affrontati nei 2 seminari: questa mappa di base (realizzata con Promenade Plus ) veniva poi aggiornata con gli elementi emersi durante i seminari. In questo modo chi non poteva frequentare i seminari aveva un valido sostituto disponibile su Internet e chi invece aveva partecipato al seminario trovava nel corrispondente online un riepilogo, una serie di approfondimenti e alcune proposte di esercitazioni. Durante il corso furono affrontate le seguenti problematiche: • i principi della multimedialità (costruttivismo, cooperazione e tecnologia); • la metodologia di lavoro da applicare (chiarezza degli obiettivi, lavoro di gruppo, pedagogia trasparente, trucchi e tecniche da adottare); • i software (come sceglierli e valutarli). 1 2 Una versione del corso è presente nel CDROM allegato. Per una descrizione dettagliata rimandiamo all’appendice. Promenade Plus Author ( vedi su web http://www.lynxlab.com/promenade/prom_it.php) è un software per realizzare mappe concettuali che consente di progettare un ipertesto disegnandone la struttura dei nodi, creando link e defininendone il corredo multimediale. La sua evoluzione ha dato vita ad ADA Lesson Generator, il modulo autore della piattaforma ADA che trovate nel CDROM allegato. Morena Terraschi e Stefano Penge – Anicia 2004 Ambienti digitali per l'apprendimento Gli incontri, della durata di 3 ore circa, avevano una struttura molto semplice: si introduceva un argomento di discussione (relativo alle tematiche sopra elencate), si proponevano esempi e problematiche, si invitavano i presenti a contribuire con osservazioni e richieste di chiarimenti. Era poi prevista una parte pratica di lavoro al computer o di simulazione. Al termine dell’incontro venivano date indicazioni per continuare il lavoro a casa: continuando le esercitazioni cominciate durante il seminario o proponendo nuove esercitazioni (ad esempio effettuare una ricerca in Internet). Online veniva poi riproposto il riepilogo dei temi discussi con nuove indicazioni di approfondimento. Maggio 20013 Di questo corso venne poi realizzata, tra maggio e giugno del 2001, una versione completamente online. Grazie alla collaborazione con Altrascuola il corso venne proposto gratuitamente ai primi 25 che si fossero iscritti compilando un modulo online. Lo scopo era duplice: fornire una serie di spunti di riflessione e di suggerimenti pratici a chi si trovava ad utilizzare il computer in attività di tipo didattico e, contemporaneamente, sperimentare una metodologia di formazione a distanza tramite Internet al fine di coglierne vantaggi e svantaggi. Cambiavano i destinatari: non più formatori soci di una associazione culturale che realizzava corsi di aggiornamento e laboratori didattici, ma insegnanti di qualsiasi ordine scolastico e di qualsiasi disciplina. Cambiavano le modalità: non più seminari in presenza con il supporto di materiale online, ma un corso completamente online. I contenuti non venivano più spiegati a voce ma dovevano essere organizzati per poter essere fruiti esclusivamente tramite Internet. Che tipo di esercitazioni potevano essere poi proposte? Il corso dovette quindi essere sottoposto ad una sorta di restyling. Venne mantenuta la scansione degli argomenti così come erano stati proposti nel corso in presenza: principii, metodologia e software. Per ogni modulo vennero realizzate due lezioni: il vecchio materiale e le dispense furono riorganizzate e andarono a costituire i contenuti, cioè i nodi e i gruppi del corso. In alcuni casi vennero fatte delle integrazioni e furono scritti nuovi brani. 3 Su Altrascuola è possibile leggere un resoconto di questa seconda edizione: http://www.altrascuola.it/article.php?sid=54 Morena Terraschi e Stefano Penge – Anicia 2004 Ambienti digitali per l'apprendimento L’erogazione avveniva tramite un software appositamente sviluppato, che presentava i contenuti dinamicamente su WEB organizzandoli in forma di mappa, costituita da nodi e da gruppi di nodi. I corsisti si collegavano tramite un nome utente e una password e navigavano nel corso seguendo le indicazioni che il tutor inviava tramite email (non era disponibile uno strumento di messaggeria interno al sistema). Venivano poi organizzate delle chat settimanali su argomenti prefissati, moderati da un tutor che forniva anche le indicazioni per la navigazione e rispondeva alle “note” inserite dagli studenti. Allo scopo di aumentare gli spazi di confronto, venne affiancata al corso una mailing list. Le proposte operative vennero eliminate. Gli studenti furono invitati a contribuire al corso con nuovi elementi: dovevano scaricare il software Promenade Plus e poi inviare il file modificato al tutor del corso. Alcuni di questi contributi furono poi inseriti nella edizione successiva del corso. Non tardarono ad affiorare i problemi. Mancavano al tutor e ai corsisti una serie di strumenti che facilitavano la navigazione: per esempio, non si potevano effettuare ricerche sul testo del corso, non si potevano “marcare” i nodi per ritrovarli in seguito. La consultazione della cronologia degli studenti da parte del tutor era poi piuttosto complessa. Gennaio 2002 Nel frattempo – e in parte sulla base delle indicazioni emerse proprio dal corso Lynx 4 aveva messo a punto ADA – Ambiente Digitale per l’Apprendimento e, in particolare ADA Lesson Generator, il modulo autore offline del sistema che permette di organizzare le lezioni per essere pubblicate su ADA . Si decise quindi di riprovare con una nuova edizione dello stesso corso, sempre gratuita. Il corso venne ricostruito con ADA Lesson Generator. La scansione in lezioni venne mantenuta: tre moduli (uno per ogni argomento del corso: principii, metodologia e didattica) di due lezioni ciascuna. Alle lezioni vennero assegnati dei livelli: l’accesso non era quindi immediato, i corsisti dovevano essere di volta in volta abilitati dal tutor che controllava se effettivamente il corso era stato seguito e se, al termine di ogni modulo, era stata realizzata l'esercitazione. Le esercitazioni erano tre, una per ogni modulo: lo studente doveva scrivere una 4 Per una descrizione complessiva del sistema rimandiamo a questo indirizzo: http://www.lynxlab.com/ada/ oltre che al CDROM allegato. Per una descrizione dei moduli e delle funzioni invece a questo indirizzo: http://corsi.altrascuola.it/modules.php?name=Sections&sop=viewarticle&artid=2 Morena Terraschi e Stefano Penge – Anicia 2004 Ambienti digitali per l'apprendimento breve riflessione sull'argomento e inviarla al tutor per ricevere un commento. I momenti di confronto e di analisi vennero dirottati nel forum (integrato nella piattaforma e collegato direttamente al corso) e nella chat. Buona parte del corso venne quindi affidata alle capacità e competenze del tutor, che ora aveva a disposizione la cronologia di ogni studente e, soprattutto, una serie di strumenti integrati alla piattaforma che gli permettevano di monitorare gli studenti, consultare il corso, intervenire nel forum, comunicare con la messaggeria e moderare le chat. Ottobre 2002 – Febbraio 2003 Ancora due nuove edizioni, questa volta a pagamento. La struttura complessiva restava invariata ma vengono aggiunti dei nodi: le esercitazioni realizzate dagli studenti della passata edizione (come esempi). Alcuni nodi vengono integrati con ulteriori commenti grazie alle osservazioni degli studenti realizzate nel forum. Viene aggiunta una nuova sezione: il forum con alcuni argomenti già impostati. Settembre 2003 La versione attuale è stata ripensata per escludere la presenza del tutor: sono state eliminate le esercitazioni a risposta aperta e sostituite da dei questionari. Sono state poi aggiunte delle immagini all’interno dei testi. Il corso è sempre composto da sei lezioni ma ora resta aperto per tre mesi, ci si può iscrivere in ogni momento e seguirlo secondo le modalità preferite. Marzo 2004 Il corso viene ora usato per il tirocinio dei tutor. Sono stati mantenuti i questionari, con una scansione temporale delle lezioni, aumentati gli spazi forum di riflessione (riproponendo le vecchie esercitazioni) e aggiunto un nodo di risorse sia online che a stampa. Le riflessioni sull’esperienza Dall'esposizione orale all’esposizione scritta La prima difficoltà nella traduzione di un corso in presenza in un corso online è la necessità di rendere espliciti quegli argomenti che nella scaletta del docente sono appena accennati. L’affermazione che “il computer ha una dimensione estetica” nel corso in presenza veniva ampliata dal docente in base alle reazioni dei corsisti e dettagliata con esempi e considerazioni varie. A distanza questa interazione viene a mancare (o meglio avviene in differita nella chat e nel forum), non ci si può limitare ad un enunciato, occorre Morena Terraschi e Stefano Penge – Anicia 2004 Ambienti digitali per l'apprendimento argomentarlo, riflettere, esplicitare. Insomma chiede un lavoro ulteriore al docente che deve mettere per iscritto quello che fino a quel momento era un enunciato orale. Le stesse dispense, pensate per essere consegnate alla fine delle lezione, ora devono far parte del corso stesso e devono quindi essere inserite al suo interno in maniera coerente. Dalla presenza alla distanza Un corso online, e in particolare questo tipo di corso, richiede una forte interazione del tutor con i corsisti. Buona parte delle riflessioni e del confronto avvengono infatti tramite la chat e il forum, inoltre le prime esercitazioni proposte non erano a valutazione automatica ma richiedevano la correzione da parte del tutor. Da questo punto di vista il corso richiede molto tempo al tutor, che deve stimolare le discussioni nel forum (rispondendo agli interventi degli studenti e proponendo temi di discussione) e nella chat (realizzando almeno una sessione di chat a settimana). Impiega poi molto tempo a commentare le riflessioni inviategli dagli studenti e a verificarne la cronologia per passarli o meno di livello. Un corso di questo tipo richiede al tutor su una classe di 25 studenti una media di 8 ore di lavoro a settimana. Sono corsi che si realizzano in un periodo di tempo preciso, in cui vengono fornite date di scadenza per la consegna del materiale e in cui è molto importante lavorare con una classe piuttosto che con i singoli corsisti. Il tutor non lavora con un corsista alla volta ma con un gruppo: è dall’interazione tra i corsisti e il tutor che nasce il corso. Se il tutor non può stimolare la discussione e la riflessione collettiva si perdono i benefici del confronto e della messa in comune delle proprie esperienze. Il materiale a corredo Nelle prime versioni del corso la presenza di immagini era molto scarsa, si trattava soprattutto di schemi usati per esplicitare dei ragionamenti. Nella versione attuale sono state aggiunte altre immagini selezionate secondo due criteri: un corrispettivo visivo a quanto viene descritto nel testo (ad esempio le fotografie di alcune tipologie di laboratori multimediali) oppure una funzione simbolica (ad esempio le due ruote di ingranaggio inserite nel nodo riguardante l’apprendimento collaborativo). Un'altra tipologia di materiale era poi rappresentata da testi scaricabili che lo studente poteva scaricare, stampare e leggere con calma offline e da link a siti Internet di approfondimento delle tematiche. Questa forma è stata usata soprattutto per i materiali riguardanti i prerequisiti per il corso. Si tratta di testi che non devono essere etti da tutti i corsisti ma solo da chi ne ha bisogno per colmare eventuali lacune. Rendendone la consultazione opzionale, si rispettano le diversità dei corsisti, che non sono obbligati a leggere materiale che forse già conoscono; contemporaneamente, questi materiali non sono oggetto di valutazione, né quantitativa né Morena Terraschi e Stefano Penge – Anicia 2004 Ambienti digitali per l'apprendimento qualitativa. A conti fatti Il passaggio dalla presenza alla distanza è stato stimolante e ha portato ad aggiornare ed ampliare un corso che, sebbene efficace, se fosse restato unicamente in presenza probabilmente non sarebbe cambiato di molto nelle edizioni successive La cosa più interessante è che tutta una serie di dinamiche della presenza (il confronto tra docente e studenti ad esempio) nella FaD online diventano concrete – per quanto paradossale possa sembrare e in qualche modo più esplicite. Le domande che gli studenti pongono al docente vengono ora fatte nel forum, mentre .e chiacchiere informali prima o dopo la lezione sono spostate in chat. Sono concrete: il docente e gli stessi studenti possono andare a rileggerle. Sono esplicite: mentre in un corso in presenza le osservazioni e le domande fatte dagli studenti sono recepite come marginali rispetto al momento dell’esposizione orale del docente ,ella FaD online esposizione e reazione hanno fuasi lo stesso peso. Anche la necessità di passare da una esposizione orale ad una scritta ha permesso di sistematizzare alcune riflessioni. Non solo: l’obbligo di prevedere approfondimenti e rimandi ha permesso di proporre agli studenti molto materiale interessante (dai testi da scaricare fino ai link a siti interessanti) che probabilmente in presenza non sarebbe stato presentato. Il processo di manutenzione del corso ha permesso di sperimentare concretamente la piattaforma ADA e di verificare alcune ipotesi riguardanti la FAD online. La centralità di strumenti come la chat e il forum era apparsa subito fondamentale anche in sede di 5 progettazione della piattaforma , ma la possibilità di verificarlo concretamente ci ha permesso di affinarli, sia da un punto di vista tecnico che teorico. Le funzionalità del forum, le modalità di visualizzazione delle note sono state raffinate ed arricchite. L’uso e il ruolo del forum come elemento fortemente integrato, e non solo affiancato ad un corso online, ha ricevuto una conferma forte. Molti dei ragionamenti che facciamo in questo libro vengono da questa prima esperienza e dalle altre che l’hanno seguita. Ad oggi (marzo 2006) con Corsi.altrascuola il portale della formazione online di Altrascuola abbiamo realizzato, coordinato, progettato e tutorato 40 corsi che sono stati seguiti da oltre 1.500 corsisti. 5 A questo proposito vi rimandiamo ad alcune considerazioni sui requisiti di progetto che hanno portato alla realizzazione di ADA: http://www.lynxlab.com/staff/steve/public/docu/requisiti_ada.html Morena Terraschi e Stefano Penge – Anicia 2004