LA FUNZIONE DEL TUTOR NEI PROCESSI DI FORMAZIONE

Transcript

LA FUNZIONE DEL TUTOR NEI PROCESSI DI FORMAZIONE
LA FUNZIONE DEL TUTOR NEI
PROCESSI DI FORMAZIONE
•La formazione degli adulti
•Condurre gruppi di lavoro di adulti
professionalizzati
•Il ruolo del tutor nella formazione degli adulti
•Le caratteristiche della formazione on-line
•Il ruolo dell’ e-tutor
•La piattaforma PuntoEdu Riforma
LA FORMAZIONE DEGLI ADULTI
Come e perchè imparano gli adulti, soprattutto se si
tratta di adulti professionalizzati, come i docenti?
Elementi salienti degli adulti in formazione:
1. concetto di sè
2. ruolo dell’esperienza
3. motivazione ad apprendere e finalizzazione
dell’apprendimento
Concetto di sè e ruolo dell’esperienza
• Il concetto di sè genera una percezione di autonomia,
indipendenza, autogoverno che, in situazione “costrittiva”
tende a manifestarsi mediante adeguamento o
resistenza
• L’esperienza pregressa, a sua volta, tende a favorire
l’emergere di idee e mappe mentali preformate, da non
sottovalutare ( perchè ciò genera percezione di rifiuto)
ma da considerare come risorsa
Motivazione ad apprendere
e finalizzazione dell’apprendimento
•
La motivazione all’apprendimento è un processo
“clinico” rappresentabile in fasi successive:
ℵ bisogno
ℵ assunzione di comportamenti
ℵ traguardi da raggiungere
•
L’apprendimento è efficace se volto a risolvere il
bisogno; presuppone quindi forme di apprendimento
centrate su problemi, sulla loro soluzione e sulla
applicabilità delle stesse ad un contesto operativo
quotidiano
CONDURRE GRUPPI DI LAVORO DI
ADULTI PROFESSIONALIZZATI
Le regole fondamentali:
ℵ chiarezza nella definizione degli obiettivi
ℵ considerazione dei “bisogni” all’interno del gruppo
ℵ programmazione delle modalità di lavoro
ℵ definizione dei tempi di lavoro
ℵ stimolo alla libera circolazione delle idee
ℵ disponibilità al confronto
ℵ superamento dei conflitti
ℵ attenzione alla soluzione del compito
ℵ ricerca di un’ampia base di consenso su situazioni operative
...quindi ...
• un gruppo si coinvolge, fornendo informazioni chiare,
dirette, esaustive e formulando un piano di lavoro
condiviso
• un gruppo si guida agendo sulla motivazione ad
apprendere
• un gruppo funziona meglio e raggiunge gli obiettivi fissati
se i compiti sono chiari, le procedure definite
IL RUOLO DEL TUTOR NELLA
FORMAZIONE DEGLI ADULTI
Il termine tutor è di origine latina e deriva dal sostantivo
“tutor tutoris” e questo dal verbo tueri, il significato può
essere così inteso: colui che cura, che sostiene , che
protegge, che dà sicurezza.
Il tutor, pertanto è:
• un facilitatore dell’ apprendimento
• una guida
• un affiancatore di situazioni da vivere, comprendere, assimilare
• un accompagnatore nell’ambiente di apprendimento
• un garante dello svolgimento del programma di formazione concordato
La funzione di tutoraggio si esplica...
•
•
•
•
•
nell’accoglienza e nell’integrazione degli “studenti”
nell’individuarne potenzialità e limiti
nel consigliare gli studenti sulle attività da svolgere
nel monitorare i progressi individuali
nel creare le condizioni opportune che consentano di
superare difficoltà e ostacoli
• nell’offrire attenzione, ascolto, guida, orientamento
• nell’ascoltare e raccogliere le richieste di aiuto
Il tutor, per essere efficace, deve:
• possedere competenze metodologico-didattiche nella
conduzione di gruppi in apprendimento
• fornire cooperazione costante in funzione “facilitatrice”
• gestire la collaborazione tra i corsisti
• moderare i flussi comunicativi degli altri e propri
• assicurare coerenza ai vari elementi del percorso di
apprendimento
Le funzioni
•motivazione
•animazione
•coordinamento
•organizzazione
•comunicazione
•sostegno
e le azioni del tutor
individuare potenzialità: facilitare nel
soggetto il riconoscimento di risorse da lui
utilizzabili
costruire uno scaffolding affettivo e
motivazionale: incoraggiare,
aiutare, approvare
orientare: mostrare come si fa, rendere
espliciti gli obiettivi, delineare delle
possibilità
Comunicare e far comunicare: favorire
l'
interscambio e le integrazioni
di conoscenze teorico-pratiche tra i diversi
partner.
LE CARATTERISTICHE DELLA
FORMAZIONE ON-LINE
Una premessa d’obbligo: l’e-learning non è questione
di “macchine” ma strumento per stimolare la
partecipazione sociale
Elementi caratteristici:
• Uso di materiale strutturato per essere fruito in
autoistruzione
• Organizzazione di classi virtuali i cui componenti
interagiscono in rete
E-learning
Apprendimento basato su
materiali reperibili in rete
Apprendimento
individuale
Apprendimento in rete
Apprendimento
assistito
Navigazione
libera
della rete
Uso di
materiali
didattici
strutturati
FaD
Apprendimento
collaborativo
Uso di
approcci misti
presenza
/ distanza
Uso di
materiali
didattici
+ tutoring
Uso di
approcci
online “puri”
(formazione
in rete)
Apprendimento
mutuato
Uso di
approcci basati
sulle comunità
di pratica
E-learning integrato
Formazione
on-line
Formazione
in presenza
Flessibilità dei
percorsi
L’e-learning è un modello di formazione
mista...
articolato in tre momenti complementari:
• Un intervento in presenza di tipo tradizionale (lezione,
lavoro di gruppo ecc.);
• Una fase di apprendimento individuale, basato sull’uso di
materiali reperibili online, strutturati e non;
• Un momento di attività collaborativa in rete (discussione,
produzione di gruppo ecc.)
Il modello di interazione:
emittente
ricevente
facilitatore
- TUTOR Aula: luogo per
discutere
confrontarsi
approfondire
cercare condizioni per fare rete
esperti
tutor
partecipanti
L’E-tutor: campi di intervento
piano gestionale: interviene sulle procedure, cura
l'
organizzazione, svolge funzioni "amministrative" in senso lato
(ovviamente in riferimento all'
attività che si svolge in rete:
calendario, scadenze…).
piano pedagogico: assume se necessario un ruolo di stimolo
intellettuale, stabilisce gli argomenti che saranno oggetto di
discussione.
piano sociale: si preoccupa del mantenimento di un clima di fiducia
reciproca all'
interno del gruppo di discussione, analizza le relazioni
interpersonali, cerca di risolvere eventuali conflitti.
piano tecnico: si preoccupa del corretto funzionamento del sistema
utilizzato e aiuta i partecipanti a risolvere eventuali problemi di
natura tecnica.
Le competenze dell’ E-tutor
Competenze tecniche:
•
•
è necessario che abbia un buon grado di familiarità con gli strumenti
informatici.
deve essere capace di inoltrare messaggi con allegati, comprimere e
decomprimere file, conoscere Word e Excel
Competenze didattiche:
•
•
deve conoscere almeno i principi base dell'
apprendimento e saper
progettare un percorso formativo
deve sapere quando intervenire, quali suggerimenti dare,
pianificare programmi di studio, essere in grado di definire finalità, obiettivi e
contenuti
Competenze umane-relazionali:
•
•
•
deve stimolare nell'
utente il desiderio e la necessità di comunicare
attraverso la rete
deve motivare, accompagnare e facilitare l'
utente
deve essere disponibile all'
ascolto
L’ E-tutor quindi....
•
•
•
•
•
•
•
•
•
aggrega il gruppo
sa gestire le relazioni
coordina le fasi di lavoro
aiuta i corsisti nel collegamento alla piattaforma
favorisce lo scambio di idee
sintetizza esperienze e contributi
conosce i materiali di studio
veicola contenuti esperti (poco)
assicura circolazione di informazione
L’ E-tutor: tipologie e caratteristiche
Il tutor istruttore o accompagnatore:
• eroga materiali, indica fonti bibliografiche, fornisce chiarimenti e
feedback sui contenuti
• sa individualizzare e personalizzare i percorsi di apprendimento in
base alle differenze dei discenti
• è orientato a un lavoro sui contenuti.
Compiti:
•
•
•
•
•
•
•
introduce all'
attività in generale
illustra gli obiettivi dell'
attività
indica i materiali da utilizzare
riporta i compiti da svolgere
comunica via e-mail con gli iscritti
risponde ai messaggi nel forum
verifica che i compiti assegnati ai corsisti siano stati svolti, che i
risultati siano posti nel Forum Web nei tempi stabiliti, invitando gli
eventuali ritardatari al rispetto delle scadenze.
Il tutor facilitatore o di processo
• ha competenze di carattere psicologico-sociale, di ascolto e di
stimolo
• monitora l’attività aiutando a risolvere problemi, a chiarire dubbi
• si fa garante del rispetto delle regole della comunicazione
• provvede a guidare, motivare e gratificare i corsisti
Compiti:
• garantisce il rispetto della netiquette
• anima il web forum
• verifica se è il caso (anche sulla base di come si sta sviluppando la
discussione) di integrare la documentazione con altri suggerimenti
• analizza la situazione in prossimità della scadenza della fase in
corso e valuta se è il caso di procedere con una fase più orientata
alla cooperazione.
Il tutor moderatore o animatore
•
•
•
•
•
•
•
ha competenze di carattere psicologico-sociale.
svolge funzione di scaffholding (sostegno) nelle fasi iniziali del corso
funge da osservatore critico
vigila sul processo di apprendimento soprattutto di gruppo
provvede a monitorare adeguatamente
interviene per moderare e stimolare la discussione
è orientato alla gestione dei gruppi di lavoro e della discussione
aperta.
Compiti:
•
•
•
•
•
•
ha un ruolo attivo
valuta se e come apportare variazioni agli obiettivi stabiliti
produce un "report" periodico sullo stato dell'
attività in corso
sollecita i corsisti nel corso delle attività collaborative
controlla i forum e la posta;
produce report di autovalutazione dell'
esperienza in corso.
LA PIATTAFORMA PUNTO EDU RIFORMA
Caratteristiche:
personalizzazione del processo: non semplice erogazione di
materiale ma scelta di contenuti e tematiche che consentono al
corsista di creare il proprio percorso
centralità della dimensione operativa: l’insegnante sceglie
attività vicine al proprio contesto di lavoro
sviluppo della “community”: scambio tra pari, mutuo
sostegno professionale, area di scambio materiali, forum
articolati
STRUTTURA DELL’OFFERTA FORMATIVA
Piano di formazione ( Riforma del sistema scolastico)
SEZIONI
AREE
OBIETTIVI
FORMATIVI
Informatica
portfolio
Lingua straniera
flessibilità
Sostegno ai processi
di innovazione
piani di
studio
funzione
tutoriale
conoscere il contesto normativo per l’introduzione del portfolio
sperimentare modelli di portfolio in classe
elaborare nuovi modelli di portfolio
comparare modelli di portfolio a livello internazionale
ATTIVITA’
RISORSE
studio di
caso
esperienze
in rete
forum con esperto
problem
solving
role play
schede approfondimento
Caratteristiche del sistema PuntoEdu
Sistema a legami deboli centrato su obiettivi e strumenti con forte
connotazione operativa
Ogni obiettivo:
•è centrato su un nodo problematico
•si articola in una serie di attività
•è espresso in termini operativi
•descrive comportamenti professionali da raggiungere
L’utente:
•sceglie l’obiettivo
•accede alle attività
•sceglie le risorse
•Non c’è legame sequenziale tra le attività
•Ogni obiettivo/ attività sono autoconsistenti per disegnare in
maniera autonoma il proprio percorso formativo
Per finire, la “netiquette”
ovvero, il decalogo del tutor
1: Rispettare gli altri
2: Comportarsi “online” nello stesso modo in cui ci si
comporta nella realtà
3: Sapersi orientare nel Cyberspace
4: Rispettare i tempi e la “bandwidth” delle altre persone
5: Essere gentili online
6: Condividere la conoscenza ( del mezzo)
7: Aiutare a tenere sotto controllo le dispute
8: Rispettare la privacy degli altri
9: Non abusare del tuo potere
10: Non arrabbiarti per gli errori degli altri
Buon lavoro e....
buona navigazione!!