Immagini, suoni e video: realizzare semplici contenuti

Transcript

Immagini, suoni e video: realizzare semplici contenuti
PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO BASE
COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-4
Immagini, suoni e video: realizzare semplici contenuti didattici
digitali
Autore: Fabrizio Emer
Introduzione
In rete si possono trovare molte risorse e molti strumenti per realizzare un contenuto
multimediale da utilizzare in una lezione o in un percorso didattico. Tuttavia, per
riuscire a trovare, adattare e ad utilizzare queste risorse è servono buone capacità di
utilizzo dei motori di ricerca e delle banche dati, occorre sapersi districare tra la grande
quantità di formati digitali delle immagini, delle risorse sonore e dei video e riconoscere
i vincoli per l'utilizzo del materiale reperito in rete. Se poi riteniamo necessario
aggregare le risorse realizzando una presentazione multimediale, un iperteso, un
learning object, potrà essere necessaria una certa familiarità con gli strumenti di editing
di immagini, grafica, suoni, video
In questo senso si propongono tre brevi casi di realizzazione di un materiale didattico
per segnalare ai corsisti i principali problemi che si incontrano e alcune strategie di
risoluzione. A titolo di esempio, al docente di scuola primaria si propone la
realizzazione di un percorso didattico costruito su una breve poesia di Gianni Rodar
ristrutturato in una sequenza di pagine (applicazioni utilizzate: Open Office Impress,
MS Power Point) e consentire oltre alla lettura sequenziale anche la fruizione
ipertestuale del contenuto.
Un secondo percorso didattico, rivolto alla scuola secondaria di primo grado, è
caratterizzato dal tema del “viaggio”. Partendo dalla prospettiva del viaggio come
ipotesi descrittiva personale, il contenuto attraversa molteplici argomenti:
l’immigrazione, la cartografia, il mito di Ulisse, la lingua inglese e l’attività del canto.
“La musica al tempo di Shakespeare” è il tema del contenuto didattico immaginato per
per la scuola secondaria di secondo grado. Il percorso permette di rivelare e
approfondire le innumerevoli citazioni musicali presenti nell’opera di Shakespeare
attraverso l’iconografia, la biografia, l’analisi del teatro elisabettiano e l’ascolto delle
opere dei musicisti contemporanei del drammaturgo inglese: William Byrd, Thomas
Morley e John Dowland.
Si consiglia ai corsisti di leggere tutti e tre i casi perché ciascuno presenta suggerimenti
per risolvere problemi di natura tecnica e di creazione del contenuti.
Suggerimenti e strategie per la ricerca
Pagina1
In rete si trovano numerosi portali e banche dati che possono essere consultati per
recuperare file di immagini. Il motore di ricerca di Google, ad esempio, consente di
ricercarle filtrando i risultati testuali utilizzando *Google
Immagini*(http://www.google.it/imghp?hl=it&tab=wi) :
©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it
PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO BASE
COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-4
Digitando una parola chiave (ad esempio, “duomo di firenze”) è possibile reperire
immagini attinenti. In alternativa, rascinando una risorsa grafica nella barra di ricerca,
digitare un indirizzo che localizza una foto o caricare un’immagine dal proprio Pc per
ottenere da Google l’elenco delle immagini simili o attinenti.
Google Image non è l'unico strumento per trovare immagini in rete. Alcuni riferimenti
utili:
a. Fotopedia (http://www.fotopedia.com/community), un progetto che si pone
l’obiettivo di costruire una foto-enciclopedia con il contributo di fotografi che
collaborano nel web. Si interfaccia con diversi social network e presenta il
materiale con approfonditi dettagli sull’utilizzazione (copyleft).
b. Europeana (http://www.europeana.eu/portal/) unportale che consente di
esplorare le risorse digitali di musei, biblioteche, archivi e collezioni audiovisive
di diversi Paesi europei. Nel suo spazio interattivo gli utenti hanno la possibilità
di consultare e condividere oltre 15 milioni di oggetti digitali.
d. Smarthistory (http://smarthistory.org/) può essere considerato un web-book
progettato come un potenziamento dinamico del tradizionale libro di testo di
storia dell’arte. Sono presenti narrazioni e descrizioni storiche che si avvalgono
dell'interattività, della multimedialità del web e della potenzialità di strumenti di
authoring e remix. Consente di superare i vecchi modelli di contenuto chiuso e
protetto, attraverso le possibilità tipiche degli strumenti di condivisione del Web
2.0.
e. Classroom Clipart (http://classroomclipart.com/) è un’utile raccolta di immagini
di libero utilizzo per la didattica. Sono presenti quaranta categorie di clip art ed
©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it
Pagina2
c. Art Project (http://www.googleartproject.com/),una applicazione di Google che
permette di visualizzare ad altissima definizione dipinti di importanti musei
d’arte mondiali tra i quali il Moma, la Galleria degli Uffizi, The Metropolitan
Museum of Art, l’Hermitage. È possibile esplorare virtualmente gli ambienti reali
delle gallerie, scegliere un’opera da consultare e aumentare il livello di zoom al
massimo del dettaglio.
PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO BASE
COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-4
è possibile trovare le risorse anche digitando keywords nel motore di ricerca
interno.
Per ampliare le possibilità di ricerca e trovare magari risorse specifiche (ad esempio,
immagini per lezioni di scienze, matematica etc.) può essere utile ricercare su google o
su altri motori di ricerca, possibilmente scegliendo parole chiave in lingua inglese.
Se per la costruzione del materiale didattico si rendono necessari musiche o effetti
sonori, la strategia di ricerca è similare. Anche in questo caso, proviamo a suggerire
qualche link come: Findsounds (http://www.findsounds.com/types.html) motore di
ricerca che permette di scaricare suoni in diversi formati (MP3, Wav, AIFF) suoni propri
di molteplici situazioni, ambienti, contesti, o freesound (http://www.freesound.org) ove,
oltre a suoni e rumori vari, sono presenti anche brevi brani musicali e Free sound
effects (http://music-for-video.com/free-sound-effects-for-video-makers.html) un
portale contenente più di mille risorse audio.
Infine, per trovare i software con cui editare i nostri contenuti, possiamo ricorrere ad
alcune banche dati come il portale Tucows (http://www.tucows.com/) che comprende
pressochè tutte le tipologie di risorse SW esistenti. Mette a disposizione un potente
motore di ricerca interno e la classificazione delle applicazioni risponde a validi criteri di
catalogazione.
L’individuazione delle risorse necessarie, la definizione delle strategie di ricerca e la
progettazione delle attività costituiscono una fase determinante del processo di
strutturazione del percorso didattico.Nei paragrafi che seguono presentiamo alcuni casi
tipici.
Caso 1: La poesia di Gianni Rodari
Prendiamo in considerazione il caso di un insegnante di scuola primaria che intende
realizzare un breve percorso didattico sulla poesia di Gianni Rodari. Per aiutare gli
alunni a fare una lettura attenta dei testi e a coglierne pienamente il significato, decide
di realizzare un materiale didattico interattivo che consenta di realizzare operazioni di
decostruzione e ricomposizione sul testo in forma di gioco.
Per prima cosa, l'insegnante ha bisogno di avere a disposizione il testo in formato
digitale, evitando di perdere troppo tempo copiando o scannerizzando del materiale
cartaceo In rete sono disponibili molti testi digitalizzati e di libero utilizzo. Esistono molti
portali dedicati alle risorse bibliografiche (http://www.liberliber.it/) per autori classici,
ma non sempre è semplice reperire on line testi di autori contemporanei.
Alcune indicazioni:
-
Letteratura.it http://www.letteratura.it/
-
Wikitesti http://wikitesti.com/index.php/Pagina_principale
Una volta trovato il testo desiderato, in questo caso Una formica andava in bicicletta
reperita in un blog (http://cesarsalgado.wordpress.com/2007/02/12/una-formica-
©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it
Pagina3
Anche in questo caso, se non si ha a disposizione una sitografia già pronta
sull'argomento per il quale ci interessa reperire contenuti testuali, si suggerisce di
partire da Google o da un altro motore di ricerca e vagliare i risultati avendo
l'accortezza di verificare che i contenuti siano liberamente utilizzabili o soggetti a chiare
condizioni d'uso (glossario/copyleft).
PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO BASE
COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-4
andava-in-bicicletta/), possiamo copiarlo ed incollarlo in una pagina di testo in attesa di
trasformarlo in un esercizio di scomposizione e ricomposizione del testo.
Se il setting d’aula prevede la presenza di una LIM è semplice utilizzare il software
proprietario della lavagna multimediale per realizzare l’attività ma, nel caso si abbia a
disposizione solamente un video proiettore e un Pc, è necessario reperire in rete un
software che consenta di realizzare la programmata attività di ricomposizione del testo.
Utilizziamo il motore di ricerca interno del portale Softpedia
(http://www.softpedia.com/). Nel campo delle keywords digitiamo parole chiave che ci
possano far trovare strumenti per realizzare esercizi interattivi (ad es, “interactive
presentation”).
Tra i risultati, potranno essere presenti applicativi che prevedono differenti licenze di
utilizzo (guida alle licenze software http://openskill.info/infobox.php?ID=239).
Scarichiamo ed installiamo EduRibbon, l’unico software di questo tipo ad essere
distribuito in licenza freeware. Lanciato il programma creiamo otto box con il testo della
filastrocca sul lato destro utilizzando lo strumento testo e otto rettangoli vuoti nei quali
trascinare il testo sul lato sinistro utilizzando lo strumento quadrato.
Pagina4
Modifichiamo l’ordine delle strofe e la nostra attività è pronta per essere sperimentata
in classe .
©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it
PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO BASE
COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-4
Nella stessa applicazione inseriamo in una nuova pagina il testo completo della poesia
di Gianni Rodari e invitiamo l’alunno a evidenziare con il pennarello rosso di
EduRibbon le vocali dove cade l’accento tonico.
Questa tecnica per la creazione di esercizi può essere utilizzata in altre aree
disciplinari: ad esempio, per le scienze, la protagonista della filastrocca di Rodari, la
formica, diventa il pretesto per spiegare le caratteristiche della classe degli insetti con
relativo esempio della nomenclatura delle parti anatomiche. Ad esempio, utilizzando
una illustrazione reperita in rete o scannerizzata da un libro cartaceo possiamo
realizzare un'attività di verifica: compito dell'alunno sarà collegare correttamente
etichette di testo che denominano le diverse parti del corpo dell'insetto.
Il secondo caso che proponiamo riguarda la realizzazione di una presentazione
multimediale per un percorso didattico sul tema del viaggio, dal taglio interdisciplinare.
Per prima cosa, progettiamo una “sceneggiatura” della sequenza di slide che intediamo
realizzare. Ipotizziamo di partire con un brainstorming iniziale e poi presentare varie
accezioni del viaggio (il viaggio in relazione ai fenomeni migratori, il viaggio nella
letteratura, nella mitologia etc..). Dopo aver pianificato la sceneggiatura, avremo le idee
più chiare circa le risorse di cui potremmo avere bisogno. Ad esempio, se abbiamo
deciso di dedicare una schermata all'identificazione di itinerari potremmo aver bisogno
di carte geografiche, reperibili su Wikipedia pagina dell’Europa
(http://it.wikipedia.org/wiki/Europa). In rete si possono trovare anche sitografie redatte
da altri utenti. Digitando la stringa di ricerca “mappe geografiche didattica” si ottiene tra
i risultati la pagina dedicata alla geografia sul portale *Dienneti*
(http://www.dienneti.it/geografia/carte.htm).
©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it
Pagina5
Caso 2: Il viaggio
PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO BASE
COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-4
Relativamente alle risorse grafiche è importante una breve premessa sui diversi formati
per le immagini. Per quanto riguarda le tecniche distinguiamo due tipologie di
immagini: raster (http://it.wikipedia.org/wiki/Grafica_raster) e vettoriali
(http://it.wikipedia.org/wiki/Grafica_vettoriale); tralasciamo in questa sede i formati
vettoriali destinati a soluzioni CAD (http://it.wikipedia.org/wiki/CAD) o realizzazioni
tipografiche, e prestiamo attenzione ai diversi formati di grafica raster. In rete, nelle
pagine web, le immagini (foto, clipart, disegni) sono per la maggior parte codificate nei
formati JPEG (http://it.wikipedia.org/wiki/Joint_Photographic_Experts_Group) e PNG
(http://it.wikipedia.org/wiki/Portable_Network_Graphics). Il formato GIF
(http://it.wikipedia.org/wiki/Graphics_Interchange_Format) ha la particolarità di poter
contenere anche immagini animate (usando però solamente fino a 256 colori), ed è
stato usato agli albori di Internet per piccoli banner o scritte animate nelle pagine Web.
Quindi, nella scelta delle applicazioni per modificare le immagini, dobbiamo tener conto
del formato nel quale salvare i nostri oggetti grafici.
La strutturazione delle slide comporta l’impiego di alcune semplici tecniche di editing
grafico e multimediale che possono andare dalla semplice impaginazione di testo e
immagini a elaborazioni più complesse, come la creazione di mappe animate. Per il
nostro percorso sul viaggio ne realizziamo per illustrare il tragitto compiuto da Ulisse
nel suo viaggio da Troia a Itaca. L’animazione consente all’alunno la verifica del
tracciato realizzato sulla LIM con gli strumenti di disegno.
Cerchiamo in rete la risorsa grafica appropriata per lo sfondo.
Nel nostro esempio la mappa è stata trovata su Wikimedia Commons
(http://commons.wikimedia.org/wiki/Pagina_principale).
©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it
Pagina6
Le immagini possono essere salvate facendo clic con il tasto destro sull’immagine,
attivando l’opzione salva immagine con nome e scegliendo la destinazione sul
proprio computer.
PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO BASE
COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-4
Pagina7
Apriamo una nuova presentazione nel software che abbia scelto di utilizzare : tra i molti
a disposizion segnaliamo Microsoft Power Point, *Open Office Impress*
(http://www.openoffice.org/it/informazioni/prodotto/impress.html), gratuito e open
source, o l'applicazione web *Google Docs* (http://www.google.com/google-ds/presentations/) gratuita e funzionante online. Le indicazioni tutoriali che seguono
fanno riferimento al prodotto Microsoft in virtù della sua grande diffusione, ma le
funzioni e le interfacce grafiche degli applicativi indicati sono molto simili tra loro e non
sarà difficile “declinare” la procedura descritta, magari con l'aiuto del tutor.
Incolliamo il contenuto degli appunti nella prima diapositiva.
Ora adattiamo l’immagine ridimensionandola con lo strumento ritaglia per delimitare la
mappa da Gibilterra a Troia.
©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it
PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO BASE
COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-4
Pagina8
Disponiamo come etichette alcune caselle di testo che identificano le diverse tappe del
viaggio e aggiungiamo per ognuna un segnaposto (Power Point-Aggiungere un
segnaposto a un layout http://office.microsoft.com/it-it/powerpoint-help/aggiungere-unsegnaposto-a-un-layout-HA010078895.aspx) utilizzando le Clip Art di Power Point con
la parola chiave “punto industriale”.
©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it
PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO BASE
COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-4
Ora dobbiamo trovare un’immagine per rappresentare Ulisse in movimento nel
Mediterraneo. Entriamo nella banca dati DIA (http://www.indire.it/archivi/dia/index.php)
di Indire. Dia è una banca dati di immagini, utilizzabile nelle attività didattiche come
nella realizzazione di ipertesti e ricerche individuali, nonché come risorsa specifica per
l’insegnamento multimediale. Conta attualmente 30.000 fotografie e riproduzioni,
fornite da oltre 50 fondazioni, musei ed enti, italiani e stranieri.
Pagina9
Nel riquadro di ricerca inseriamo una ricerca chiave di ricerca attinente al tema e
all'oggetto che intendiamo realizzare (ad es. “antichi greci nave”)
©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it
PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO BASE
COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-4
Clicchiamo sulla prima immagine e individuiamo la nave con la vela spiegata.
Dobbiano ritagliarla dal disegno ed eliminare il contorno, ottenere cioè la nave con lo
sfondo trasparente. Incolliamo l’immagine in Paint, ritagliamo la nave e, usando prima il
contagocce sullo sfondo, e in seguito il pennello, cancelliamo le parti del disegno che
non servono.
.
Pagina10
Lo sfondo non ha un colore uniforme quindi non possiamo usare lo strumento “imposta
colore trasparente” di Power Point.
©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it
PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO BASE
COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-4
Pagina11
È necessario reperire un programma in grado di “ritagliare” dallo sfondo l’immagine
della nave. Salviamo quindi l’immagine della nave nel Pc per poterla modificare
successivamente.
Tra i vari tool per immagini presenti in rete, pixlr (http://pixlr.com/editor/?loc=it) dispone
di funzioni potenti e complete; può essere usato direttamente online senza procedure
di installazione e si interfaccia con alcuni ambienti di social network utilizzando
strumenti del web 2.0. Per trovare l’applicazione, apriamo la pagina di Google e
digitiamo le keywords “scontornare immagini free”; il primo risultato della ricerca è il link
all’applicazione.
Una volta effettuato l’accesso all’applicazione scegliamo la seconda opzione “Apri
un’immagine dal computer”.
©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it
PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO BASE
COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-4
Apriamo l’immagine precedentemente salvata, in seguito facciamo clic su seleziona
tutto dal menù modifica poi attiviamo copia. Dal menù File apriamo una nuova
immagine e attiviamo il check per lo sfondo trasparente.
Incolliamo dalla clipboard nella nuova area di
lavoro l’immagine della nave. Usando poi lo
strumento bacchetta magica.
Pagina12
Questo strumento serve ad selezionare tutti i pixel dell'immagine che corrispondono ad
un colore definito numericamente secondo secondo una mappatura di colori: RGB, nel
caso della grafica per il web e per l'editoria digitale.
©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it
PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO BASE
COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-4
Illustrazione 1:
mappatura di colore RGB: a ciascun colore corrisponde un codice numerico
Se lo sfondo è realizzato con un colore pieno, con un solo clic la bacchetta magica
seleziona la porzione di immagine che occupata da quel colore. In caso di sfumature,
ad esempio in presenza di una gamma di grigi sullo sfondo, possiamo impostare un
valore di tolleranza dal pannello delle opzioni della bacchetta magica: lo strumento
selezionerà il colore esatto preso a campione (ad esempio, un grigio medio) e i colori
immediatamente più chiari e più scuri. Per eliminare la porzione di immagine
selezionata, è sufficiente premere il tasto “Canc” della tastiera e lo sfondo
dell'immagine diventerà trasparente. Una volta realizzata questa procedura, occorre
fare attenzione a salvare l'immagine in formato PNG o GIF: questi formati “trattengono”
l'informazione relativa alla trasparenza, mentre altri, come il JPG, ripristinano uno
sfondo.
Pagina13
Ora siamo pronti per generare il tracciato animato della rotta di Ulisse.
©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it
PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO BASE
COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-4
Pagina14
Selezioniamo la nave, poi dal menù Presentazione scegliamo Animazione
personalizzata… Nel riquadro a destra, Animazione personalizzata, selezioniamo in
successione: Aggiungi effetto, Percorsi animazione, Disegna percorso personalizzato,
Disegno a mano libera. Tracciamo quindi le tredici rotte per le diverse tappe applicando
la velocità “molto lenta” a ciascuna animazione. In proiezione, per far avanzare la
nostra nave sarà sufficiente fare clic con il mouse.
Oltre ad immagini e mappe, potremmo voler utilizzare nella nostra presentazione delle
animazioni o degli oggetti interattivi realizzati con una particolare tecnologia
proprietaria molto diffusa nel web:Adobe Flash
(http://it.wikipedia.org/wiki/Shockwave_Flash). Per prima cosa ricordiamo che è
necessario aver installato sul proprio computer un piccolo software per la lettura di
questo applicativa (Adobe Flash player http://get.adobe.com/it/flashplayer/) Poniamo di
voler inserire una tastiera musicale (http://www.yellow-gold-soft.com/distrib/VPiano.zip)
virtuale che può essere suonata direttamente sulla LIM oppure con il mouse.
Torniamo al nostro software di presentazione. La procedura per inserire un oggetto
flash in una diapositiva non è intuitiva, non è presente nemmeno tra le voci dei vari
menù. Vediamo come è possibile aggirare l’ostacolo. Dal menù visualizza
selezioniamo Barre degli strumenti e attiviamo Strumenti di controllo.
©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it
PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO BASE
COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-4
Pagina15
Selezioniamo l’ultima icona in basso, Altri controlli, e scegliamo dall’elenco a discesa
facciamo clic sulla voce “Shockwave Flash Object”.
©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it
PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO BASE
COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-4
Tracciamo in seguito un rettangolo nella diapositiva che conterrà il pianoforte virtuale.
Facciamo clic con il pulsante destro sul rettangolo e scegliamo la voce Proprietà.
Pagina16
Modifichiamo la voce EmbedMovie da False a True;
©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it
PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO BASE
COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-4
Caso 3 -Shakespeare in video
©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it
Pagina17
in seguito nel contenuto della cella Movie copiamo il percorso completo (path) del file
vpiano.swf che abbiamo estratto nel computer. Attiviamo la modalità presentazione e
nella slide viene visualizzata la tastiera musicale virtuale.
Ora è possibile suonare il virtual piano con il mouse o direttamente sulla LIM.
PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO BASE
COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-4
Scuola secondaria di II grado
Pagina18
Nei capolavori shakesperiani spesso la musica svolge un ruolo complementare alla
"musica" dei versi e della prosa ma la sua eliminazione sarebbe una perdita grave e
una menomazione dell'arte del drammaturgo inglese. Nei suoi testi sono indicate molte
canzoni che i vari personaggi devono cantare e innumerevoli momenti in cui si deve
udire musica. Molti compositori ne hanno musicato versi. Questa premessa introduce
la realizzazione di un contenuto video che suggerisce e sottolinea l’utilizzo emozionale
ed artistico della musica nelle opere di Shakespeare. Gli oggetti digitali da utilizzare nel
montaggio sono testi, brani musicali e immagini dell’epoca elisabettiana, risorse quindi
reperite in rete. La ricerca nei testi di Shakespeare di termini musicali può costituire
una preliminare fase di un percorso progettuale per individuare gli ambiti di utilizzo, i
contesti e le occorrenze.
Il portale LiberLiber alla voce Shakespeare
(http://www.liberliber.it/biblioteca/s/shakespeare/index.htm) mette a disposizione, oltre
ai testi delle opere, anche due libri parlati, il “Sogno di una notte di mezza estate” e “La
tempesta” disponibili in mp3, OGG e anche in versione Ipod.
Successivamente dobbiamo individuare i compositori inglesi contemporanei di
Shakespeare. Apriamo una sessione di Google e digitiamo nell’area di ricerca:
“elizabethan composers” cioè compositori del periodo elisabettiano.
Il motorie di ricerca ci porta al sito (http://elizabethan-era.org.uk) che presenta una
completa sezione relativa alla musica dove sono indicati i principali musicisti
(http://www.elizabethan-era.org.uk/elizabethan-composers.htm) del periodo. Anche
wikipedia (http://en.wikipedia.org/wiki/Music_in_the_Elizabethan_era) fornisce
adeguate informazioni relative alla musica barocca in Inghilterra.
Lo step seguente ci conduce ad utilizzare YouTube (http://youtube.com) per cercare
video di esecuzioni musicali dei compositori elisabettiani. Per affinare la ricerca
insieme al nome e cognome del musicista digitiamo anche il termine “shakespeare”.
©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it
PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO BASE
COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-4
Ma è probabilmente il portale Europeana (http://www.europeana.eu) il sito che ci
consente di trovare il maggior numero di risorse: digitando come chiave di ricerca il
termine “shakespeare” otteniamo circa quattromila link ad oggetti multimediali.
Dopo aver reperito le nostre risorse, realizziamo il video. Per il montaggio di immagini e
suoni utilizziamo Movie Maker, un’applicazione inclusa nella versione XP di MS
Windows. Se abbiamo versioni successive del sistema operativo della casa di
Redmond (Vista o Seven) possiamo scaricare il programma aggiornato dal sito
Softonic (http://windows-movie-maker.softonic.it/). Un’alternativa al software di
Microsoft è offerta da Pinnacle (http://www.videospin.com/it/default.asp). Per video
brevi, possiamo valutare anche l'alternativa di applicativi web come Animoto
http://animoto.com/.
Il primo step consiste nella pianificazione dello storyboard del progetto. Supponiamo di
realizzare un video che presenta immagini, testi e musiche relative al contesto
storico/artistico di Shakespeare. Predisponiamo quindi una cartella che contiene tutto
il materiale multimediale scaricato dalla rete, audio e immagini. Eseguiamo il nostro
©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it
Pagina19
È possibile quindi trovare numerosi video con esecuzioni musicali di musiche barocche
del periodo elisabettiano che possiamo linkare nella nostra presentazione.
Se non disponiamo di un collegamento in rete nel luogo in cui faremo lezione,
l’Enciclopedia Britannica online presenta una sezione
(http://www.britannica.com/shakespeare) dedicata a Shakespeare nella quale troviamo
numerose risorse audio. La pagina multimedia, oltre a diversi brani recitati delle opere
del drammaturgo inglese, contiene diversi brani tratti da opere liriche (di Verdi,
Mendelssohn, Gounod) e un’interessante versione dell’aria di Henry Purcell “If music
be the food of love” per voce e liuto che apre la dodicesima notte della quale è
possibile effettuare il download direttamente nella pagina
(http://www.britannica.com/shakespeare/art-14937).
Per quanto riguarda le risorse grafiche possiamo utilizzare Google immagini oppure
visitare alcuni siti dedicati a Shakespeare che contengono numerosi oggetti, immagini,
documenti e manoscritti dell’epoca:
PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO BASE
COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-4
software di editing video: anche in questo caso, prendiamo a riferimento Movie Maker
per la sua diffusione, ma analoghe funzioni possono essere ritrovate facilmente nei
software per l'editing video.
Tipicamente, occorre creare un progetto ed importare nel software tutte le risorse che
servono per il montaggio.
Per inserire nella sequenza temporale le immagini è sufficiente un drag & drop nella
timeline, che è l'area di lavoro tipica dei software di montaggio lineare. È possibile
definirne la durata trascinando il bordo destro dell’oggetto (il cursore indicherà la durata
in secondi dell’oggetto):
©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it
Pagina20
Terminata la fase di importazione, nella finestra raccolte saranno visualizzate le icone
dei file multimediali; in particolare si nota che per i file mp3 è indicata anche la durata.
PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO BASE
COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-4
La timeline presenta generalmente diversi livelli per posizionare i file video, immagine e
audio. Su quest'area di lavoro è possibile definire la durata di persistenza di ciascuna
nel video finale, e tipi di passaggio tra una risorsa video/immagine e l'altra. Il passaggio
può essere realizzato con un taglio netto o con passaggio per dissolvenza
(http://it.wikipedia.org/wiki/Montaggio).
Per gli oggetti audio, oltre alla durata, è possibile definire il volumeSfuma volume in
ciascun punto della riproduzione.
Pagina21
Nella sezione Modifica filmato della finestra Attività filmato sono disponibili Transizioni
ed effetti video per rendere più dinamica la sequenza delle immagini. Di ciascun effetto
è possibile visualizzarne l’anteprima.
©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it
PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO BASE
COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-4
Pagina22
Mentre gli effetti video devono essere trascinati sul fotogramma nella timeline, le
transizioni (dissolvenze animate tra i vari fotogrammi) vanno collocate nell’apposita
sezione dell’area di lavoro:
©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it
PON TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA CORSO BASE
COD. PROGETTO D-5-FSE-2009-4
Possiamo salvare il lavoro selezionando dal menù File l’opzione Salva progetto mentre
l’esportazione del filmato si attiva selezionando l’opzione Salva filmato. Scegliendo di
salvarlo nelle Risorse del computer l’applicazione genera un file video.
I file possono avere diversi formati
(http://www.appuntisuldigitalvideo.it/formvid_formati.html).
Movie Maker ha un formato proprietario con estensione WMV
(http://it.wikipedia.org/wiki/Windows_Media_Video).
Ricordate che, se desiderate pubblicare il video sul web, ad esempio su Youtube, per
renderlo fruibile agli studenti anche da casa, potrà essere necessaria una conversione
che può generalmente è realizzata dalla piattaforma web con cui pubblicate il
contenuto. Nel caso ciò non fosse, potete ricorrere ad alcuni applicativi che possono
essere reperiti con una ricerca in rete (video converter).
Proposta di attività
Pagina23
Sulla base delle indicazioni tecniche e operative presentate nel tutoriale, si propone al
corsista uno dei seguenti contenuti didattici:
un esercizio interattivo con il software eduribbon o similari (ad esempio, il
software autore di una lavagna interattiva multimediale) che preveda l'utilizzo di
immagini
una presentazione che contenga immagini statiche ed una breve animazione
un breve video
©ANSAS 2012 - http://formazionedocentipon.indire.it