l`ananas - Viaggiando in Cucina

L’ANANAS
La pianta dell’ananas è originaria
del Sud America e viene coltivata
in quasi tutti i Paesi Tropicali.
Appartiene
alla
famiglia
delle
Bromeliacee
e
il
frutto
all’apparenza assomiglia ad una
grande pigna, per l’aspetto della
buccia, ma in realtà è creato da
tanti piccoli frutti attaccati fra
loro e collegati per mezzo del
cuore fibroso.
I colori dell’ananas passano dal
verde del frutto acerbo al rosso del frutto maturo fino ad
arrivare al marrone quando è passato di maturazione.
Di forma cilindrica ha un peso molto variabile che parte da 1,5 kg
fino ad arrivare ai 5 kg.
TIPOLOGIE
L’ananas è reperibile tutto l’anno, poiché le coltivazioni vengono
gestite con maturazione controllata tramite, purtroppo, prodotti
chimici. I frutti vengono raccolti abbastanza acerbi, in modo da
farli arrivare alle nostre tavole al giusto grado di maturazione,
in virtù dei tempi di viaggio lunghi.
Anche se esistono quasi un centinaio di varietà di ananas, quelle
commercializzate sono:
o Cayenne, molto diffusa e utilizzata per le preparazioni in
scatola.
o Red spanish
Iniziano ad essere acquistabili anche delle nuove varietà, come la
Gold Extra Sweet, di polpa particolarmente dolce e succosa.
COME SCEGLIERLI
I colori della scorza devono essere ben brillanti e il profumo
caratteristico intenso. Al tatto deve essere sodo e senza
ammaccature o macchie. Prestate una particolare attenzione al
fondo dell’ananas, perché se al tatto risulta molliccio o, peggio,
ammuffito, vuol dire che non è buono.
Non acquistate ananas di colore verde perché troppo acerbi e
nemmeno quelli che tendono al marrone perché troppo maturi.
CONOSCIAMOLI MEGLIO
L’ananas appartiene alla famiglia delle bromeliacee, famiglia il
cui nome viene da una sostanza in esso contenuta, la bromelina
appunto.
La bromelina è un insieme di enzimi presenti in particolar modo
nel cuore fibroso del frutto, che ha un’azione digestiva per le
proteine. Questa sostanza ha anche potere di potenziamento degli
antibiotici e dei farmaci assunti, e per questo motivo bisogna
mangiarlo con attenzione in caso si stiano seguendo cure
farmacologiche, poiché potrebbe avere effetti negativi.
Una volta che
l’ananas viene cotto o inscatolato, perde
completamente il potere dato dalla bromelina, poiché questa viene
distrutta dal calore.
Contiene vitamina C e un buon quantitativo di potassio, calcio e
magnesio.
L’ananas è molto apprezzato perché rinfrescante, ma ha anche
potere antinfiammatorio e antiedematoso. Può essere un aiuto per
coloro che soffrono di obesità, anemia, artrite, gotta e
arteriosclerosi.
Coloro che sono affetti da ulcera e gastroenterocolite dovrebbero
evitare l’assunzione di ananas nella propria dieta.
COME CONSERVARLI
Non tenete mai l’ananas ad una temperatura inferiore agli 8°,
quindi evitatene la conservazione in frigorifero. Per servirlo
fresco basterà tagliarlo, avvolgerlo in pellicola alimentare e
porlo in frigo per circa 1 ora.
Se acquistate un ananas non maturo potete lasciarlo maturare per
una settimana circa, invece se lo prendete già al giusto punto di
maturazione, provvedete a consumarlo entro 2-3 giorni.
L’ananas può essere messo sotto spirito, può essere conservato
sciroppato oppure essere protagonista di ottime marmellate o
succhi di frutta.
COME PULIRLO
Il come pulire l’ananas dipende dall’uso che ne dovete fare.
Se avete bisogno di fette, dovete tagliare gli apici (fondo e
foglie), poi dall’alto verso il basso eliminare la scorza e tutti
gli alveoli duri interni. Successivamente tagliate a rondelle più
o meno spesse, secondo la vostra necessità, ed eliminate il cuore
fibroso centrale (che potrete usare per centrifughe, ottime come
diuretico e antiritenzione idrica).
Un modo classico per servire l’ananas fresco è quello di farne
delle fette senza eliminare gli apici. Tagliate poi come per
separare la polpa dalla scorza fermandovi un paio di cm prima del
fondo dello spicchio. Eliminate il cuore fibroso e fate delle
fette che poi sfaserete, alternandole una da un lato e una
dall’altro.
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