bagno di folla per alesi e berger

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bagno di folla per alesi e berger
FLAVIO BRIATORE
PRESS ROOM
DATA:
20-01-1996
AUTORE:
TAORMINA: BAGNO DI FOLLA PER ALESI E BERGER
Ma a ricevere una grande accoglienza c'era pure il general manager. Che ha svelato i suoi
segreti. La freddezza della tecnologia automobilistica con il calore e la bellezza della Sicilia. A
Taomina si è celebrato il matrimonio tra due mondi che apparentemente non hanno nulla in
comune. La presentazione della Benetton Renault B 196, nuova automobile che parteciperà
all'imminente campionato di Formula 1 che scatterà il prossimo 10 marzo in Australia, ha fatto
il miracolo.
Matrimonio di interesse? Sicuramente gli involtini di pesce spada, il vino siciliano e le arance sanguinelle hanno aiutato
a far nascere qualcosa di più. Il buffet da dove si sono serviti giornalisti e vip prima della presentazione ufficiale al
Teatro Greco, ha fatto indiscutibilmente la sua parte. In realtà la scelta della Sicilia è stata determinata da altri fattori.
La storia, possibilmente romanzata, parla del disiderio di Jean Alesi, nuovo pilota della scuderia italian, di ritornare in
Sicilia, terra che ha dato i natali ai suoi genitori.
Ritornare però con un "regalo" a tutti gli appassionati di F1; l'ex ferrarista, infatti, chiese di effettuare uno dei test che
stanno caratterizzando gli ultimi scampoli della preparazione, nel circuito di Pergusa. Nonostante l'autodromo in
provincia di Enna ospiti gare di formula 3000, ad impedire le prove, sopraggiunsero motivi "tecnici".
I verdi - spiega il pilota, "siculo-francese"- hanno sollevato un polverone parlando di inquinamento acustico e di
fenicotteri." Flavio Briatore, direttore generale della squadra però lo incoraggiò: "Non ti preoccupare, faremo di più:
porteremo la presentazione mondiale della nuova monoposto". Sul successo e l'enorme eco derivanti dalla scelta di
Taormina, la dicono lunga i numeri: 800 i giornalisti accreditati provenienti da tutto il mondo (c'erano pure i
giapponesi); circa diecimila i fans Siciliani che hanno affollato le vie della Perla dello Jonio, per vedere i propri
beniamini. Inutile dire che i più acclamati sono stati i due piloti del team campione del mondo, Jean Alesi, sereno come
non mai, Gerhard Berger, sicuramente più distaccato e Flavio Briatore, 46 anni, simpatico e disponibile, vera sorpresa
per i non addetti ai lavori. Briatore è il direttore generale della Benetton Formula Limited, da tutti riconosciuto come
il principale fautore delle vittorie che hanno accompagnato i dieci anni di vita del team Benetton, attuale campione del
mondo.
Da quando è a capo del team, Flavio Briatore ha profondamente cambiato diversi aspetti della F1, con un approccio
dinamico ed innovativo. Molti si chiedono come una persona che 10 anni fa non sapeva cosa fosse una "qualificazione"
o un "pit-stop" abbia ottenuto simili risultati. Per Briatore i segreti del team sono da ricercare non solo nella
tecnologia ma anche nell'immagine. L'incontro con Luciano Benetton che a quel tempo stava creando il suo impero
tessile, avvenne nel 1974. Nel '77, trasferitosi negli USA, per realizzare il suo sogno infantile, Briatore iniziò a lavorare
come agente immobiliare, per poi affiancare l'amico Luciano nell'operazione di espansione dei negozi Benetton nel
continente americano.
Nell'88 Luciano Benetton lo invitò ad assistere al Gran Premio d'Australia. Briatore, che non conosceva nulla di F1,
rimase colpito dal suo immenso potenziale commerciale. Capì che la Benetton disponeva, con la squadra di F1, di un
eccezionale mezzo di comunicazione. Qualche mese dopo si trasferì in Inghilterra, assumendo la direzione della
Benetton Fornìmula 1. "La mia diagnosi era sempice - spiega Briatore - la F1, sport di rilevanza mondiale e che
beneficia di un'immensa copertura stampa e televisiva, poteva contribuire enormemente alla fama della Benetton.
A condizione però di creare una squadra simpatica e vincente". Una strategia che ha dato i suoi frutti nel '94, col titolo
di campione del mondo conquistato da Michael Schumacher , e poi confermata nel '95 con un duplice alloro di
campione del mondo, piloti e costruttori. Fautore del trasferimento della nuova sede Benetton, ad Enstone, nel centro
tecnico di Whiteways, quello che viene considerata come una fabbrica modello di F1, neanche
a dirlo, fu lo stesso Briatore. "Ad Enston la presenza di apparecchi fotografici, registratori o
telecamere, non viene mai considerata come fastidiosa o sgradita. Anzi. Non ho mai cercato di
imitare le altre squadre. Il nostro è un team pernsato in termini nuovi: atmosfera dinamica,
piloti carismatici, alta tecnologia" Che c'entra dunque Taormina con la sua cultura millenaria e
l'alta tecnologuia della F1? Chiedelo a Briatore. DIETRO LE QUINTE Madrina della kermesse
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FLAVIO BRIATORE
PRESS ROOM
Benetton è stata Mara Venier. Con lei hanno preso parte alla giornata taorminese anche l'attore francese Gerand
Depardieu, Redo Ronnie, che ha presentato la manifestazione, Luciano ed Alessandro Benetton, quest'ultimo
presidente del team. Centinaia di giornalisti di testate nazionali. Il più "salutato" fuori dal Palacongressi, è stato Ezio
Zermiani, commentatore storico dei gran premi firmati RAI. Numerosi i cacciatori di autografi che hanno gremito le
vie della Perla dello Jonio. Solo pochi "raccomandati" sapevano che alle 8 del mattino Alesi e Berger, avrebbero
passato oltre un'ora a farsi fotografare indisturbati ed a rilasciare interviste alle TV.
La maggior parte dei cacciatori di autografi, hanno dovuto aspettare le 10 del mattino sul Corso Umberto, dove i due
piloti hanno sfilato con le monoposto con cui la Benetton ha disputato, e vinto, la passata stagione. Dopo un centinaio
di metri, colpo di scena: la macchina di Berger si spegne. "Se iniziamo così" Rideva la folla dietro il cordone di
sicurezza. Niente paura. I meccanici prontamente intervenuti accompagnavano un Berger sorridente ed un po'
imbasazzato, spingendolo fino ai box.
Durante la conferenza stampa al Palacongressi un altro colpo di scena. Red Ronnie, dopo aver presentato Alesi e
Berger, lascia intendere che sarebbero arrivati con la nuova macchina Benetton-Renault, Si abbassano le luci, e, tra una
risata generale, da dietro la scenografia arrivano i due piloti a bordo della nuova automobile: la Twingo BenettonRenault. Il sindaco Mario Bolognari poco dopo svela a tutti i presenti che il primo telaio di F1 è stato fatto in Sicilia.
Consegna infatti a Briatore un sacchetto di velluto rosso con dentro un carretto siciliano d'argento. Interminabili
interviste. Luciano Benetton ne ha rilasciata una ad un quotidiano messinese dentro la toilette.
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