FLAVIO BRIATORE

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FLAVIO BRIATORE
FLAVIO BRIATORE
PRESS ROOM
DATA:
29-06-2003
AUTORE:
Barbara Romano
ANDATE PRIMA IN DISCOTECA
Visto, Briatore? Tra un po' le toccherà chiudere alle tre.
«E dov'è il problema?»
Sicuro di aver capito? Musica spenta. Prima dell'alba, che sia sabato, domenica o
venerdì.
«Era ora che qualcuno ci pensasse». Inutile. Non fa una piega Flavio
Briatore, proprietario delle due discoteche più famose d'Italia, il
"Billionaire" di Porto Cervo e il "Twiga" di Forte dei Marmi, ti aspetteresti
fuoco e fumi contro il disegno di legge appena varato dal governo. E invece Briatore è felice quasi come se l'avesse
varato lui quel provvedimento: «Bellissimo. Queste regole capitano a fagiolo, sono d'accordo su tutta la linea»,
Lo sa sì, che un'ora prima sarà anche proibita la vendita di alcolici?
«Meglio. Il problema è che quando arrivano qui hanno già fatto warm up. Il tasso alcolico è già alle stelle quando
entrano in discoteca. Fosse per me, altro che le due...».
Prego?
«Non capisco perché uno debba arrivare in discoteca alle due quando potrebbe benissimo anticipare alle undici. Il
problema, in realtà, sta tutto qui».
Cioè dove?
«In questo buco che si crea tra l'ora di cena e l'entrata in discoteca che deve essere per forza comunque dopo la
mezzanotte. I giovani in quel lasso lì hanno tutto il tempo di riempirsi di alcol e di farsi anche di qualcos'altro. Arrivano
che sono già rovinati».
E voi che fate?
«Ci sono locali come i nostri che attuano una politica molto rigida alla porta: se vediamo gente ubriaca persa o
allucinata non la facciamo neanche entrare».
Lei pensa che chiudere la discoteca alle tre possa risolvere il problema?
«Sicuramente lo attenua».
E cosa ne penserà la sua clientela vip? Non le farà molto piacere andare via nel cuore della notte...
«No, non credo. Loro amano locali prettamente estivi come il Billionaire in cui possono rilassarsi, ma non succede
niente se si deve andare via prima».
Saranno contenti anche di poter bere solo fino alle due?
«Questo problema comunque andava affrontato. Fissare il divieto alle due può essere una buona soluzione, ma la vera
misura preventiva sarebbe anticipare di qualche ora l'ingresso nei locali: entrando alle undici si salterebbe lo scalino del
pre-discoteca che di solito si trascorre al bar».
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E come la mettiamo col volume basso e lo stop alle luci psichedeliche?
«Ora non possiamo neanche pretendere l'impossibile... Non possiamo mica imporre il
silenzio in discoteca. I limiti vanno già benissimo così. Non è la musica a stordire, ma
l'alcol. Io faccio Formula 1 e le assicuro che stordisce più il motore di un'auto che la
discoteca».
Insomma questo disegno di legge va bene o no?
«E' un passo avanti. Ripeto: l'ideale sarebbe anticipare l'orario di apertura dei locali. La
gente arriverebbe prima e la chiusura diventerebbe una conseguenza naturale. Certo. Da
solo il disegno di legge non basta».
Che manca?
«Ci vogliono regole precise, ma la legge non serve se non c'è nessuno che la faccia
rispettare. Andrebbe incrementato l'impiego delle forze dell'ordine sul territorio. Polizia e carabinieri che facciano
controlli a tappeto sulle strade e all'entrata e all'uscita delle discotech e. Solo così si può sperare di arginare la
mattanza del sabato sera».
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