“Sperimentiamo per … conoscere” CURRICOLO VERTICALE DI
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“Sperimentiamo per … conoscere” CURRICOLO VERTICALE DI
“Sperimentiamo per … conoscere” CURRICOLO VERTICALE DI SCIENZE Istituto Comprensivo PE3 Anno Scolastico 2014 - 2015 1 Presentazione “Sperimentiamo per … conoscere” è un progetto per l'insegnamento delle Scienze a carattere verticale rivolto a tutti gli alunni della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di primo grado dell'Istituto Comprensivo Pescara 3. L'assetto metodologico e organizzativo del progetto fa riferimento al campo di esperienza della Scuola dell’Infanzia “ la conoscenza del mondo “, in particolare a “ Oggetti, fenomeni, viventi” e alla disciplina di “Scienze” in relazione agli altri due ordini di scuola, ponendosi come finalità il raggiungimento dei traguardi per lo sviluppo delle competenze. La progettazione curricolare verticale vuole accompagnare gli alunni, attraverso un percorso unitario: dalla scuola dell’infanzia, alla Scuola Primaria, al termine della Scuola Secondaria di primo Grado, all’apprendimento consapevole ed efficace delle Scienze, al conseguimento degli obiettivi disciplinari e al raggiungimento dei traguardi per lo sviluppo delle competenze fissati dagli “Annali” della Pubblica Istruzione. 2 Traguardi per lo sviluppo delle competenze “Annali” della Pubblica Istruzione Scuola dell’Infanzia Il bambino sviluppa la curiosità e il piacere della scoperta Raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo proprietà, confronta quantità e valuta quantità, esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata. Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti. Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi. Scuola Primaria • L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. • Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti. • Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali. • Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli. Scuola Secondaria di Primo grado L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; trova soluzioni ai problemi con ricerca autonoma, utilizzando le conoscenze acquisite. Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni. Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti. Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della sua evoluzione nel tempo; riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante , e i modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali. E’ consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso ad esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili. Ha curiosità ed interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico • Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali. • Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute. • Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale. • Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato,. • Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano 3 Scuola dell’Infanzia FINALITA’ Nella Scuola dell’Infanzia fare “scienze” significa attivare un passaggio graduale dal percettivo al concettuale, significa creare un processo attivo di costruzione della conoscenza per sviluppare le competenze e raccordarle con il reale. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO PERCORSO METODOLOGICO ATTIVITA’ SOLUZIONI ORGANIZZATIVE METODI VERIFICA E VALUTAZIONE Collocarsi e orientarsi nel tempo e negli spazi della vita quotidiana Suscitare la curiosità dei bambini con canti, filastrocche, poesie, racconti e domande stimolo su una tematica Uscite nell’ambiente per Piccolo e grande gruppo Approccio ludico euristico-guidato esplorare, Attività individuali TEMPI: iniziale in itinere finale Ricerca-azione MODI / STRUMENTI: Collocarsi e orientarsi nel tempo e negli spazi della vita quotidiana Conversazione in “circle time” Raccolta dei saperi osservare, manipolare Intersezione SPAZI: Tutti gli spazi interni esterni della scuola Didattica laboratoriale Osservazione occasionale 4 spontanei Cogliere le trasformazioni ed esplorare l’ambiente con curiosità ed interesse Collocare correttamente nello spazio sé stesso, gli oggetti, e le persone Sintesi delle diverse opinioni espresse A seconda delle attività si attua una fase di ricerca e/o di sperimentazione per verificare le ipotesi Confronto e socializzazione dei risultati ottenuti Seguire un percorso sulla base di indicazioni verbali 5 SCELTE METODOLOGICHE Per favorire l’apprendimento, come pensiero convergente, si predisporranno situazioni problematiche, ricche di domande “curiose”, motivanti ed aperte, tali da favorire l’evoluzione verso aspetti sempre più formali di strutturazione e di comunicazione. Partendo sempre dalle esperienze concrete dei bambini, favorendone anche il pensiero divergente, l’insegnante, durante il processo di insegnamento-apprendimento, assumerà atteggiamenti di proposta, stimolo, coordinamento, osservazione, partecipazione, conduzione, verifica e valutazione, ponendo particolare attenzione ai bisogni formativiaffettivi dei bambini. ALLESTIMENTO DEL CONTESTO SPAZI Tutti gli spazi interne ed esterni della scuola. STRUMENTI / MEZZI Materiali strutturati e non. INTERVENTI SPECIFICI PER BAMBINI IN DIFFICOLTA’ Progetto educativo individualizzato (PEI) con attività personalizzate all’interno del piccolo gruppo. 6 PERCORSO METODOLOGICO Per ciascun nucleo tematico, il percorso progettuale seguirà le seguenti fasi operative: Suscitare la curiosità dei bambini attraverso esperienze dirette e domande stimolo Conversazione in “circle time” Raccolta dei saperi spontanei Sintesi delle diverse opinioni espresse A seconda delle attività si attua una fase di ricerca e/o di sperimentazione per verificare le ipotesi Confronto e socializzazione dei risultati ottenuti Condivisione della conoscenza Proposta di una nuova situazione problematica partendo dalla competenza acquisita MODALITA’ ORGANIZZATIVE L’intervento didattico si avvale di strategie organizzative per piccoli e grandi gruppi di sezione o di intersezione, secondo un modello di didattica laboratoriale. MODALITA' E TEMPI DI REALIZZAZIONE Il progetto si svolge, nell’anno scolastico 2014 – 2015 nell’ottica della progettazione verticale dei curricoli e, in relazione alle dimensioni di sviluppo e ai campi di esperienza,., si esplica in UDA specifiche per fascia di età. 7 VERIFICA E VALUTAZIONE Sono soprattutto i discorsi dei bambini, le loro idee e proposte che ci fanno comprendere quanto essi abbiano interiorizzato l’esperienza. Ci proponiamo pertanto di raccogliere le verbalizzazioni, le idee e le riflessioni emerse, in relazione a quanto dicono possiamo modificare e integrare i percorsi, per intervenire quando si presentano situazioni di disagio o difficoltà. In particolare osserveremo: Se modificano i comportamenti nella relazione collaborando, accettando le regole, attivando modalità di scambio e confronto Se formulano ipotesi sulle relazioni causali tra fatti e conseguenze Se trovano soluzioni davanti ai problemi Se ricordano qualche concetto importante tra quelli sperimentati Se conoscono le caratteristiche percettive delle cose, cogliendo uguaglianze, differenze e relazioni; Se colgono a livello intuitivo concetti relativi alle trasformazione come possibilità di cambiamento della materia TEMPI Iniziale: l’osservazione diagnostica finalizzata alla conoscenza dei bambini in itinere: alla fine del primo quadrimestre per la prima verifica del progetto e dell’andamento educativo-didattico finale: alla fine della’anno scolastico per la verifica sommativa dei progetti e dell’andamento educativo-didattico 8 MODI osservazione occasionale osservazione partecipe DOCUMENTAZIONE elaborati registro di sezione verifiche quadrimestrali eventuale socializzazione alle famiglie del percorso educativo e didattico 9 Scuola Primaria Nuclei fondanti di Scienze Insegnare Scienze SIGNIFICA FORNIRE STRUMENTI UTILI A Rappresentare fatti e fenomeni biologici e chimico - fisici Costruire concetti e teorie Vivere in modo consapevole nel mondo 10 PREMESSA L’elaborazione di un curricolo verticale è dettato dalla necessità di offrire un sistema di insegnamento/apprendimento, in linea con l’evoluzione qualitativa e quantitativa dei saperi, che comporta una scelta didattica dei saperi essenziali che siano adeguati alle strutture cognitive degli alunni. Tale scelta è fatta tenendo conto dei “nuclei fondanti” della disciplina, da cui scaturiscono le competenze, le abilità e le conoscenze specifiche, ma con valenza educativa e trasversale. Altro aspetto fondamentale e innovativo è la condivisione da parte dei docenti della “didattica laboratoriale” che è l’insieme di metodologie e modalità relazionali innovative che rendono l’alunno attivo, in grado di formulare ipotesi e di verificarle, di argomentare e di costruire conoscenze; un laboratorio non inteso come luogo dove recarsi per effettuare esperimenti, ma laboratorio della mente stimolata a costruire il proprio sapere. Il terzo Circolo ha aderito già da alcuni anni alle iniziative Regionali e Nazionali per la formazione degli insegnanti al fine di potenziare l’insegnamento scientifico ( GaliLeonardo 2 – ISS – PO FSE Abruzzo 2007/2013 - Scienza Under 18 – Rete “Oltre il colore”). DESTINATARI Destinatari del progetto sono tutti gli alunni dell'Istituto Comprensivo Pe 3 con il coinvolgimento di tutti i docenti che curano l’ambito scientifico. GRUPPO di COORDINAMENTO Per la realizzazione del Progetto sono stati coinvolti tutti i docenti che curano l’ambito scientifico che, nel corso dell’anno, si riuniranno durante le ore di progettazione concordate. E’ stato, inoltre, previsto un “gruppo di coordinamento” composto dagli insegnanti dei tre ordini di scuola. 11 FINALITA’ Sviluppare competenze osservativo- logico-linguistiche Individuare, in contesti reali, situazioni problematiche prospettando anche soluzioni alternative Acquisire la capacità di utilizzare il “metodo scientifico” Superare i pre-concetti scientifici Acquisire conoscenze specifiche della disciplina Arricchire il lessico specifico Sviluppare alcuni aspetti della formazione democratica PERCORSI OPERATIVI Gli obiettivi e le attività sono state progettate per fasce d’età nella Scuola dell’Infanzia e per classi nella Scuola Primaria; i percorsi operativi specifici saranno invece definiti dai docenti coinvolti con un più approfondito riferimento alle attività e ai tempi di realizzazione. 12 TEMPI e LUOGHI Il Progetto ha la durata dell’intero anno scolastico. I luoghi saranno specificati all’interno di ogni percorso operativo. METODOLOGIA *Il modello metodologico per l’educazione scientifica a cui fa riferimento il Progetto è articolato in “cinque fasi” :* 1. Sperimentazione – osservazione: si basa su fenomeni che si possono sperimentare o che si osservano sperimentati dall’insegnante. 2. Verbalizzazione scritta individuale: descrizione scientifica (con i cinque sensi) e non “magica” dell’esperienza. Il docente, attraverso domande e consegne chiare ed essenziali, permette all’alunno di costruire le proprie conoscenze, con l’uso del linguaggio scritto. 3. Discussione collettiva: permette, attraverso l’intervento dei pari e del docente con correzioni e completamenti, di affinare la costruzione delle conoscenze. 4. Affinamento della concettualizzazione: sicuramente la fase più complessa, in cui ogni alunno cerca di rivedere ciò che ha scritto per correggere, modificare o integrare. 13 5. Sintesi collettiva: l’insegnante, con gli alunni, raccogliendo il materiale prodotto costruisce una sintesi che tutti condivideranno e avranno sul quaderno alla fine delle attività. Questa approccio metodologico, che costituisce il rinnovamento del processo di insegnamento/apprendimento scientifico, sarà affiancato da altre metodologie descritte nei singoli percorsi operativi. *C. Fiorentini, Il ruolo del laboratorio nell’insegnamento scientifico della scuola di base, in Scuola e Didattica, n.6, 20 MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE Tempi: In itinere e finale Modalità: osservazioni sistematiche 14 prove di verifica elaborati individuali e collettivi Monitoraggio: i docenti provvederanno a monitorare le attività svolte secondo le seguenti modalità: per la Scuola dell’Infanzia tutti i docenti durante le riunioni previste. per la Scuola Primaria una volta al mese tutti i docenti durante gli incontri per “Dipartimento” . La Valutazione avrà la funzione di: Regolare l’attività didattica Accertare l’efficacia dell’intervento didattico Valorizzare i processi di apprendimento MODALITA’ DI DOCUMENTAZIONE Lezioni aperte Videoproiezioni (presentazioni multimediali) Mostra di elaborati Drammatizzazioni Partecipazione a eventi scientifici Giornale d’Istituto (se attuabile) 15 IPOTESI PER UN CURRICOLO VERTICALE DI SCIENZE per la SCUOLA PRIMARIA CLASSI CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Conoscere il proprio corpo e i cinque sensi Sperimentare con oggetti e materiali Osservare, descrivere e confrontare elementi della realtà circostante, riconoscendo regolarità e periodicità Individuare somiglianze e differenze tra viventi e non viventi CONTENUTI ATTIVITA’ - Il corpo e i sensi - Gli oggetti “visti”attraverso l’uso dei cinque sensi - Alcuni materiali - Distinzione tra viventi e non viventi Giochi motori e non per la conoscenza del proprio corpo Ricerca, osservazione e manipolazione di oggetti di vario genere Conversazione libera e poi guidata per trovare le caratteristiche degli oggetti presi in considerazione Giochi sensoriali con gli oggetti per scoprirne le parti e le proprietà Primi giochi di classificazione in base ad una caratteristica Analisi delle caratteristiche di alcuni esseri viventi e confronto con quelle degli esseri non viventi 16 CLASSE SECONDA o o o o Individuare proprietà e qualità di oggetti di vario tipo e dei rispettivi materiali Individuare le caratteristiche di un ambiente naturale Acquisire familiarità con la variabilità dei fenomeni atmosferici Descrivere semplici fenomeni della vita quotidiana legati al cibo o I materiali di cui sono fatti oggetti di uso comune Classificazioni di oggetti in base al materiale, ad una o due caratteristiche e/o qualità Prime classificazioni degli esseri viventi Interazione tra viventi in un ambiente Fenomeni atmosferici e stagioni Avvio all'Educazione Alimentare Giochi di confronto e ordinamento di oggetti: il più lungo, il più pesante… Dato un oggetto individuare il materiale Dato un materiale individuare gli oggetti da esso costituiti Classificazioni e ordinamenti degli oggetti considerati Osservazione di un ambiente, conversazione ed individuazione degli animali e vegetali caratteristici Osservazione sistematica dei diversi fenomeni atmosferici Registrazione dei dati relativi al tempo Conversazione e rilevazione sui principali pasti Caratteristiche nutrizionali di alcuni alimenti 17 CLASSE TERZA o Individuare le proprietà correlate alle trasformazioni di oggetti e materiali o Individuare proprietà dei materiali in situazioni sperimentabili, riproducendo miscele, soluzioni, passaggi di stato… o Riconoscere le diversità tra i viventi, differenze e somiglianze tra piante, animali e altri organismi o Osservare e interpretare le trasformazioni ambientali naturali e ad opera dell'uomo Osservazione di oggetti e materiali per individuare i diversi stati in cui la materia si presenta Esperienze relative ai passaggi di stato dell’acqua: evaporazione, solidificazione, condensazione Conversazioni guidate ed esperienze per comprendere il ciclo dell’acqua Esperienze relative al terreno e alle relative caratteristiche Osservazione di piante e animali caratteristici di un ambiente vicino per evidenziare le forme di adattamento Uso di testi e immagini che mettano in evidenza alcune forme tipiche di adattamento all’ambiente Osservazione di fenomeni naturali (Sole, agenti atmosferici, acqua …. ) Osservazione dell'intervento dell'uomo (urbanizzazione, coltivazione, - Stati della materia - L’acqua - Il ciclo dell’acqua - Passaggi di stato - La solubilità - Il suolo - Adattamento degli animali e dei vegetali all’ambiente in cui vivono - Le trasformazioni dell'ambiente 18 industrializzazione … ) o CLASSE QUARTA o o o Costruire operativamente in contesti di esperienza quotidiana i concetti geometrici e fisici fondamentali: lunghezze, angoli, superfici, peso… Individuare proprietà dei materiali in situazioni sperimentabili, riproducendo miscele, soluzioni, passaggi di stato… Distinguere e ricomporre le componenti ambientali grazie anche all’esplorazione dell’ambiente circostante Interpretare le variazioni ambientali conseguenti all’azione modificatrice dell’uomo - L’aria - Proprietà fisiche di oggetti e di elementi naturali - Il peso e la massa - Il magnetismo - Gli ecosistemi Esperienze pratiche di misurazione di oggetti e di elementi naturali Esperienze atte a scoprire le proprietà dell’aria Confronto tra i diversi gas che conoscono i ragazzi per evidenziare somiglianze e differenze Conversazioni ed esperienze dirette per avviare i concetti di peso e di massa Giochi con le calamite per osservare il comportamento di alcune sostanze e per comprendere il concetto di magnetismo Analisi dell’ambiente di città e conversazioni relative agli interventi umani che modificano e trasformano gli ambienti natura 19 CLASSE QUINTA o Riconoscere invarianze e conservazioni in termini fisico L’energia:fonti e forme chimici, nelle trasformazioni che caratterizzano l’esperienza - La luce quotidiana o Interpretare i moti del sistema - Calore e temperatura solare in connessione con l’evoluzione storica - Il suono dell’astronomia o Studiare le percezioni umane (luminose, sonore, tattili…) e le - Il sistema solare loro basi fisiologiche o Individuare e sperimentare le - Il corpo umano: apparati diverse forme di energia o Conoscere le fonti energetiche e funzioni o Conoscere il funzionamento degli organismi comparando le funzioni dell’uomo con quelle degli animali e delle piante o Esplorare i fenomeni con approccio scientifico: osserva descrive, formula domande e ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti o Esporre in modo chiaro e con linguaggio appropriato le proprie conoscenze Esperienze sulla luce e sui suoi aspetti fisici Giochi di luci e ombre Esperienze legate alle fonti di calore e alla rilevazione della temperatura Conversazioni, giochi ed esperimenti relativi ai suoni e alle fonti sonore Osservazione degli eventi naturali collegati ai movimenti di rotazione della terra in relazione al sistema solare Analisi di testi, video relativi al sistema solare e ai pianeti Ricerca e analisi di immagini, testi e sussidi per lo studio delle strutture e delle funzioni del corpo umano Confronto tra il funzionamento degli organismi umani e quelli animali e vegetali Confronto fra le varie fonti energetiche Fonti energetiche alternative Risparmio energetico 20 PROGETTI SCUOLA PRIMARIA Classi Prime “Quando i bambini fanno ohhh…Che meraviglia!” Classi Seconde “Una mare di…conoscenza” Classi Terze “Natura amica” Plesso Via Regina Elena “Sperimentiamo per…conoscere l’acqua” Plesso Via M. Ignoto Classi Quarte “Dall’aria…tutto move!” Classi Quinte “Onde…sonore” 21 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO FINALITA’ DELLA DISCIPLINA Il Dipartimento di Scienze della Scuola Secondaria di Primo Grado Mazzini “I.C. Pescara 3”, è da molti anni “luogo privilegiato” di una consolidata tradizione di riflessione sull’epistemologia della scienza e di ricerca di modalità efficaci per l’insegnamento apprendimento di una disciplina tanto ampia ( come tipologia e numero di contenuti) e tanto plastica ( in quanto in continua evoluzione) e che rischia, a volte, nonostante gli sforzi eccezionali dei docenti, di diventare asettica, noiosa, fredda e molto complessa, come recitano con drammaticità i risultati OCSE- PISA per l’apprendimento delle materie scientifiche in Italia. Partendo dal presupposto che “ non è possibile insegnare le scienze in maniera antiscientifica” (G. Giorello), si è giunti alla necessità di procedere, nell’insegnamento delle scienze, per “nodi e snodi epistemologici”, cercando di trasmettere agli alunni passione e fascinazione, in una sorta di “contaminazione intellettuale”, che ha lo scopo di far percepire o almeno intravedere loro la tensione emotiva e storico-culturale degli scardinamenti di pensiero delle grandi rivoluzioni scientifiche. Una possibile risposta- proposta, è stata l’elaborazione, condivisa all’interno del Dipartimento, del curricolo verticale di scienze, un curricolo verticale adattato al target sia degli alunni della scuola sia degli insegnanti che afferiscono da lauree di diversa tipologia e che proprio in tale diversità, trovano il loro punto di forza e di desiderio di confronto . Il curricolo verticale dell’“Istituto Comprensivo Pescara 3”, reso possibile grazie ad un accurato lavoro di continuità sia in entrata sia in uscita che ha consentito di sperimentare su campo la verticalità didattico-pedagogica dell’insegnamento-apprendimento delle Scienze Sperimentali (con il Progetto regionale Galileonardo 1 e 2 che ha avviato ad una visione costruttivista e laboratoriale delle scienze le scuole della provincia di Pescara), e grazie al Progetto ”Scienza under18” , nato da un gruppo di docenti pionieri della allora SMS Mazzini, e che in un certo qual modo caratterizza, qualifica e rende operativo ( con il coinvolgimento di tutti i segmenti di apprendimento,dai tre anni ai 18, della provincia di Pescara e… dintorni!), il “fare Scienze ” secondo un denominatore comune, si basa su: Impostazione: fenomenologico-operativa ( fenomenologica rispetto ai contenuti, operativa rispetto alla metodologia didattica riferita all’operatività della mente e non alla superficiale operatività manuale volta ad effettuare in prima persona il maggior numero possibile di esperimenti !) 22 Riferimento pedagogico metodologico: costruttivismo : l’apprendimento si realizza solo se lo studente è posto al centro del processo di costruzione della sua conoscenza e quindi solo se è attivo sul piano cognitivo e tale attivazione si realizza se si lavora su: motivazioneaffettività- interesse. Comunicazione della scienza in pubblico: ”Dal tavolo della didattica al tavolo della comunicazione” Su18 è un progetto sull’educazione scientifica composto da due moduli diversi correlati. Il primo si svolge in classe, dove la scienza viene analizzata e costruita, cioè appresa; il secondo si svolge fuori dalla scuola, in spazi organizzati da Su18, dove la scienza viene appresa in forme diverse in virtù del fatto che deve essere riproposta- dagli studenti ad altri studenti visitatori. In questi spazi espositivi la comunicazione pubblica della scienza prodotta a scuola si trasforma in un nuovo contesto di apprendimento per gli studenti stessi (espositori e visitatori) e di ricerca e formazione per gli insegnanti. NUCLEI FONDANTI DELLA DISCIPLINA Fisica e chimica Biologia Astronomia e Scienze della Terra 23 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (DIVISI PER ANNO E DECLINATI IN CONOSCENZE ED ABILITA’) CLASSE PRIMA # affrontare concetti fisici come gli stati della materia, temperatura e calore effettuando esperimenti e comparazioni, raccogliendo e correlando dati # costruzione del concetto di trasformazione chimica e fisica, effettuando esperienze pratiche diversificate, ponendo l’attenzione anche su sostanze di uso domestico # individuare l’unità e la diversità dei viventi, effettuando attività a scuola, in laboratorio, sul campo,e in musei scientifico-naturalistici # comprendere il senso delle grandi classificazioni # individuare la rete di relazioni ed i processi di cambiamento del vivente introducendo il concetto di organizzazione microscopica a livello della cellula ( per esempio : respirazione cellulare, fotosintesi, crescita, sviluppo ). 24 NUCLEO FONDANTE CONOSCENZE Raccogliere dati attraverso l’osservazione diretta dei fenomeni naturali Distinguere il peso dalla massa Organizzare e rappresentare i dati raccolti Confrontare e distinguere le proprietà della materia; Riconoscere una materia nei suoi diversi stati di aggregazione Usare un linguaggio lineare ed essenziale con terminologia scientifica Distinguere il calore dalla temperatura Interpretare un fenomeno naturale o un sistema artificiale dal punto di vista energetico Realizzare una scaletta scegliendo le informazioni più importanti animale e vegetale Confrontare teorie diverse sulla nascita della vita Le principali categorie di piante Preparare un vetrino per l’osservazione al microscopio Le principali caratteristiche di animali invertebrati Riconoscere le piante più comuni in base a semi, radici, foglie, fiori, frutti Le principali caratteristiche di animali vertebrati Collegare le caratteristiche dell’organismo di animali e piante con le condizioni e le caratteristiche ambientali Fisica Chimica Biologia ABILITA’ Concetto di misura e sua approssimazione; Principali strumenti e tecniche di misurazione Le proprietà della materia I passaggi di stato Il peso e la massa Concetto di calore e temperatura Proprietà dell’aria, dell’acqua, del suolo unità e diversità dei viventi le principali teorie sulla nascita della vita la struttura di una cellula 25 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (DIVISI PER ANNO E DECLINATI IN CONOSCENZE ED ABILITA’) CLASSE SECONDA # affrontare concetti fisici come forza ed energia, effettuando esperimenti e comparazioni, raccogliendo e correlando dati # completare il concetto di trasformazione chimica e fisica, effettuando esperienze pratiche diversificate, ponendo l’attenzione anche su sostanze di uso domestico ( ad esempio reazioni di acidi e basi con metalli, combustione di materiali diversi) # individuare la rete di relazioni ed i processi di cambiamento del vivente riprendendo il concetto di organizzazione microscopica a livello della cellula # apprendere una gestione corretta del proprio corpo; interpretare lo stato di benessere e di malessere che può derivare dalle sue alterazioni; attuare scelte per affrontare i rischi connessi con una cattiva alimentazione, con il fumo, con le droghe. # connessi con una cattiva alimentazione, con il fumo, con le droghe. 26 NUCLEO FONDANTE Fisica e Chimica CONOSCENZE ABILITA’ Gli elementi ed i composti Il concetto di legame chimico Il concetto di reazione chimica Distinguere gli elementi e i composti attraverso le formule chimiche Riconoscere in una reazione chimica i reagenti e i prodotti Esporre le conoscenze con la terminologia specifica I principali composti organici Interpretare e rappresentare modelli e grafici Risolvere problemi riguardanti le conoscenze apprese Il concetto di forza e le sue caratteristiche Il concetto di equilibrio Il concetto di leva ed i vari tipi Gli elementi caratteristici del moto La struttura e le funzioni degli apparati vitali del corpo umano ; le dipendenze nelle diverse accezioni (alcol, droghe, web…); disturbi alimentari Realizzare una scaletta scegliendo le informazioni più importanti Riconoscere e descrivere le caratteristiche dei vari apparati usando la terminologia specifica Riconoscere e descrivere la fisiologia dei vari apparati Biologia L’importanza igienico – sanitaria degli apparati esaminati OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 27 (DIVISI PER ANNO E DECLINATI IN CONOSCENZE ED ABILITA’) CLASSE TERZA # affrontare concetti fisici come densità, concentrazione, velocità, forza, lavoro ed energia, calore e temperatura, carica elettrica, effettuando esperimenti e comparazioni, raccogliendo e correlando dati # completare la costruzione del concetto di trasformazione chimica e flusso di energia che attraversa l’universo # individuare l’unità e la diversità dei viventi, con particolare riferimento alla riproduzione, alla genetica ed alle sue implicazioni, effettuando attività a scuola, in laboratorio, sul campo, e in musei scientifico-naturalistici # comparare le idee di storia naturale e di storia umana; riconoscere gli adattamenti e la dimensione storica della vita, intrecciata con la storia della terra e dell’uomo # individuare la rete di relazioni ed i processi di cambiamento del vivente introducendo il concetto di organizzazione microscopica a livello della cellula # condurre ad un primo livello l’analisi di rischi ambientali e di scelte sostenibili nei trasporti, nell’agricoltura, nell’industria, nello smaltimento dei rifiuti… # approfondire la conoscenza, sul campo e con esperienze concrete di rocce, minerali, fossili per comprendere la storia geologica ed elaborare idee e modelli interpretativi della struttura terrestre # elaborare idee e modelli interpretativi dei più evidenti fenomeni celesti attraverso l’osservazione del cielo con l’aiuto di planetari. 28 NUCLEO FONDANTE CONOSCENZE Scienze della Terra ABILITA’ La struttura interna della Terra:I fenomeni esogeni ed endogeni della Terra Riconoscere, con ricerche su campo, i principali tipi di rocce ed i processi geologici da cui hanno avuto origine Problematiche relative all’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo Avvalorare con prove la teoria della deriva dei continenti Confrontare la teoria di Wegener con la teoria della tettonica a zolle, attraverso la scoperta della struttura dei fondali oceanici Individuare geograficamente le aree interessate a fenomeni di vulcanesimo e di terremoti Raccogliere informazioni sul problema dell’inquinamento Energia Forme di energia La struttura e le funzioni degli apparati vitali del corpo umano ;le dipendenze nelle diverse accezioni ( alcol, droghe, web…);disturbi alimentari Biologia La riproduzione; cenni di educazione alla sessualità La genetica e la trasmissione dei caratteri; la genetica applicata alla tecnologia L’importanza igienico – sanitaria degli apparati esaminati Conoscere differenza tra malnutrizione e denutrizione, sviluppo sostenibile Realizzare una scaletta scegliendo le informazioni più importanti Riconoscere e descrivere le caratteristiche dei vari apparati usando la terminologia specifica Riconoscere e descrivere la fisiologia dei vari apparati Affrontare problematiche sociali legate alla trasmissione dell’AIDS e delle altre malattie sessualmente trasmesse Assumere atteggiamenti coerenti con la ricerca del benessere sociale 29 Argomenti per la preparazione del quesito di scienze per l’esame di terza media: Conoscere ed applicare le formule fisiche che legano peso, volume e peso specifico Conoscere ed applicare le formule che legano forza, superficie e pressione Conoscere ed applicare le formule che legano velocità, spazio e tempo nel moto rettilineo uniforme Conoscere ed applicare le formule per calcolare la probabilità semplice o totale CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE e criteri IN USCITA dalla SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Alla fine del triennio saranno certificate le seguenti competenze: Utilizzare conoscenze e metodi di indagine formalizzati per leggere ed interpretare i fenomeni naturali, assumendo comportamenti idonei alle problematiche connesse. Strategie d’insegnamento Per favorire un processo d’insegnamento – apprendimento il più efficace possibile e per trasmettere agli alunni “la passione” per la scienza, i docenti ricorrono a tutti i mezzi per creare un clima relazionale positivo nel rispetto delle regole della buona convivenza civile. Il docente: esplicita con chiarezza gli obiettivi dell’insegnamento ed il percorso che intende intraprendere ed informa gli alunni su cosa ci si aspetta da loro e su come saranno valutati. 30 fa ricorso a tutte le possibili modalità per instaurare in classe un clima relazionale positivo ( apprendimento cooperativo, assegnazione di ruoli, clima di fiducia reciproca nei rapporti con le famiglie,chiamate a far parte della squadra educante insieme ai docenti; attenzione ai bisogni affettivi, educativi degli alunni). presta attenzione agli stili cognitivi degli alunni con l’alternanza delle attività didattiche favorevoli agli uni o agli altri (visivo – uditivo – analitico – sintetico) attiva un approccio metacognitivo che permetta di riflettere sul proprio percorso di apprendimento. Metodologia L’evoluzione umana è sin dalle origini, un inscindibile integrarsi di mani e mente. Una buona “fusione” è rappresentata proprio dal curricolo verticale, grazie a: Una didattica laboratoriale, dove il laboratorio non è un luogo fisico appositamente allestito, o almeno non solo, ma luogo della mente, nel quale l’alunno fa, oppure vede fare, argomenta, fa ipotesi, affina il linguaggio … concettualizza, è autore del suo apprendimento. Anche la classe può diventare laboratorio, ed i materiali ed oggetti più poveri i reagenti e gli strumenti più sofisticati. Si sceglieranno infatti solo quegli esperimenti che possano permettere agli studenti di concettualizzare, La scelta coraggiosa dei saperi essenziali adeguati alle strutture cognitive degli alunni avendo ben chiaro il contesto di riferimento del pensiero convergente in questa fascia d’età 31 ATTIVITÀ 1. Lezione introduttiva, dialogata, nella quale si possono evidenziare le conoscenze ed i concetti già posseduti e guidando gli alunni a “porre le domande giuste” vincendo la tentazione di addestrarli a dare le risposte giuste 2. Predisposizione di semplici esperimenti, anche utilizzando materiali poveri, riciclati, di uso comune, attentamente preparati, dopo un’accurata scelta dei contenuti più adatti alle capacità cognitive degli alunni 3. Guida alla concettualizzazione da parte del docente ed affinamento del linguaggio che diventerà via via più rigoroso 4. Avvio al pensiero divergente, grazie anche all’apporto di funzioni matematiche (per esempio per le leggi di proporzionalità diretta ed inversa) 5. Visualizzazione di quanto detto (lavagna, appunti, schemi, cartelloni,…) 6. Coinvolgimento degli alunni (interventi di questi, domande dell’insegnante…) 7. Clima relazionale della classe (rapporti tra gli alunni e con l’insegnante…) 8. Impiego di linguaggi integrati (film, immagini, computer, ecc.) 9. Lavoro di gruppo (gruppi omogenei, eterogenei, apprendimento cooperativo, piccolo/grande gruppo…) 10. Simulazioni comportamentali (giochi di ruolo, drammatizzazioni) 11. Far scaturire ipotesi di soluzione dal confronto (brainstorming) Le attività laboratoriali, progettate sulla metodologia del problem posing e problem solving e sul metodo dell’apprendimento cooperativo concorrono al raggiungimento dei seguenti obiettivi Comprendere che la scienza è uno dei tanti modi possibili con cui l’uomo interagisce con se stesso e con l’ambiente che lo circonda Acquisire nuove modalità di approccio ai problemi attraverso la costruzione di una forma mentis che faciliti la formulazione di domande e di ipotesi di soluzione 32 Abituarsi al lavoro organizzato, personale o di gruppo, per valorizzare la cultura del prodotto e per realizzare apprendimenti significativi Saper osservare in modo sistematico, raccogliere dati, esaminarli e rielaborarli Acquisire correttamente gli strumenti del linguaggio scientifico. Tale metodo promuove: Un miglioramento delle relazioni interpersonali tra gli studenti Il rispetto ed il riconoscimento delle potenzialità di ciascuno come persona Maggiore consapevolezza dell’esistenza di punti di vista differenti e di prospettive diverse Il pensiero creativo Un percorso laboratoriale si potrebbe articolare secondo la seguente scaletta: 1. Momento di verifica delle conoscenze e dei concetti già posseduti dall’alunno 2. Presentazione di oggetti e fenomeni che l’alunno viene invitato ad osservare e descrivere 3. Presentazione di semplici esperimenti che l’alunno conduce o vede condurre, individualmente o in gruppo 4. Momento in cui l’alunno riflette su un concetto da ricordare 5. Discussione guidata collettiva per condividere, eventualmente correggere, quindi formalizzare i risultati 6. Prove di verifica in cui l’alunno ed il docente possono valutare il livello di apprendimento raggiunto. 33 VERIFICA DEL PROCESSO FORMATIVO Per la valutazione si possono utilizzare vari tipi di test sia formativi sia sommativi. Si può ricorrere a verifiche di prestazioni verbali, scritte e/o operative per accertare il raggiungimento dei vari obiettivi che si riferiscono ai seguenti criteri: CONOSCENZA DELLE TEMATICHE TRATTATE CAPACITÀ DI OSSERVAZIONE DI FATTI E FENOMENI ;LORO ORGANIZZAZIONE E COLLEGAMENTO USO DEI LINGUAGGI SPECIFICI Una verifica formalizzata potrebbe essere così strutturata: quesiti finalizzati alla valutazione delle conoscenze del linguaggio e dei contenuti quesiti finalizzati alla valutazione delle abilità, come osservare e spiegare ed, eventualmente, applicazione dei concetti appresi attraverso lo svolgimento di esercizi che presentano aspetti problematici risolvibili con procedimenti matematici. Per ogni esercizio potrebbe essere assegnato un punteggio ai fini di una valutazione di tipo quantitativo. In base al punteggio, l’alunno potrà riflettere sul proprio grado di apprendimento, ma anche sui propri interessi per gli argomenti trattati, sulle difficoltà incontrate e sul grado di soddisfazione. Si tratta di un momento particolarmente importante per la valenza formativa orientativa in vista del prosieguo degli studi . 34