Curricolo Verticale di Scienze a.s. 2015/16

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Curricolo Verticale di Scienze a.s. 2015/16
Istituto Comprensivo Pescara 3
"Sperimentiamo per…
conoscere"
CURRICOLO VERTICALE DI SCIENZE
Anno Scolastico 2015 - 2016
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1
Indice generale
PRESENTAZIONE.............................................................................3
Traguardi per lo sviluppo delle competenze..........................................3
SCUOLA DELL’INFANZIA....................................................................5
Finalità.....................................................................................5
Obiettivi di apprendimento..............................................................5
Scelte metodologiche....................................................................6
Allestimento del contesto...............................................................6
Strumenti e mezzi........................................................................6
Percorso metodologico...................................................................6
Modalità organizzative...................................................................7
Modalità e tempi di realizzazione......................................................7
Verifica e valutazione....................................................................7
Tempi.......................................................................................7
Modi.........................................................................................8
Documentazione..........................................................................8
SCUOLA PRIMARIA...........................................................................9
Premessa...................................................................................9
Destinatari.................................................................................9
Gruppo di coordinamento................................................................9
Finalità.....................................................................................9
Nuclei fondanti della disciplina.......................................................10
Percorsi operativi........................................................................10
Metodologia..............................................................................10
Modalità di verifica e valutazione ....................................................11
Monitoraggio..............................................................................11
Documentazione.........................................................................11
ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO PER LA SCUOLA PRIMARIA.......................12
PROGETTI SCUOLA PRIMARIA............................................................15
COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA...............................15
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO................................................16
Finalità della disciplina.................................................................16
Nuclei fondanti della disciplina.......................................................17
Obiettivi di apprendimento............................................................17
CLASSE TERZA............................................................................21
Argomenti per la preparazione del quesito di scienze per l’esame di terza
media:.....................................................................................23
Certificazione delle competenze e criteri in uscita dalla Scuola Secondaria di
I Grado....................................................................................23
Strategie d’insegnamento..............................................................23
Metodologia..............................................................................24
Attività....................................................................................24
Verifica del processo formativo.......................................................26
BIBLIOGRAFIA...............................................................................27
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PRESENTAZIONE
“Sperimentiamo per… conoscere” è un progetto verticale per l'insegnamento delle
Scienze rivolto a tutti gli alunni della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria e
della Scuola Secondaria di primo Grado dell'Istituto Comprensivo Pescara 3.
L'assetto metodologico e organizzativo del progetto si basa sui campi di esperienza
della Scuola dell'Infanzia e sulle discipline scientifiche della Scuola Primaria e
Secondaria di primo Grado. Inoltre, si pone come finalità il raggiungimento dei
traguardi per lo sviluppo delle competenze.
S'intende, infine, utilizzare un percorso unitario valido per i tre ordini di Scuola che
favorisca un apprendimento consapevole ed efficace delle Scienze secondo quanto
indicato nelle Nuove Indicazioni Nazionali del 2012.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Scuola dell’Infanzia
Scuola Primaria
• Il bambino sviluppa la
curiosità e il piacere della
scoperta
• Raggruppa e ordina
oggetti e materiali
secondo proprietà,
confronta e valuta
quantità, esegue
misurazioni usando
strumenti alla sua
portata.
• Osserva con attenzione il
suo corpo, gli organismi
viventi e i loro ambienti, i
fenomeni naturali,
accorgendosi dei loro
cambiamenti.
• Si interessa a macchine e
strumenti tecnologici, sa
scoprirne le funzioni e i
possibili usi.
• L’alunno sviluppa
atteggiamenti di curiosità e
modi di guardare il mondo
che lo stimolano a cercare
spiegazioni di quello che
vede succedere.
• Esplora i fenomeni con un
approccio scientifico: con
l’aiuto dell’insegnante, dei
compagni, in modo
autonomo, osserva e
descrive lo svolgersi dei
fatti, formula domande,
anche sulla base di ipotesi
personali, propone e
realizza semplici
esperimenti.
• Individua nei fenomeni
somiglianze e differenze, fa
misurazioni, registra dati
significativi, identifica
relazioni spazio/temporali.
• Individua aspetti
quantitativi e qualitativi nei
fenomeni, produce
rappresentazioni grafiche e
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Scuola Secondaria di Primo
grado
• L’alunno esplora e
sperimenta, in laboratorio
e all’aperto, lo svolgersi
dei più comuni fenomeni,
ne immagina e ne verifica
le cause; trova soluzioni ai
problemi con ricerca
autonoma, utilizzando le
conoscenze acquisite.
• Sviluppa semplici
schematizzazioni e modelli
di fatti e fenomeni
ricorrendo, quando è il
caso, a misure appropriate
e a semplici
formalizzazioni.
• Riconosce nel proprio
organismo strutture e
funzionamenti a livelli
macroscopici e
microscopici, è
consapevole delle sue
potenzialità e dei suoi
limiti.
• Ha una visione della
3
schemi di livello adeguato,
elabora semplici modelli.
• Riconosce le principali
caratteristiche e i modi di
vivere di organismi animali
e vegetali.
• Ha consapevolezza della
struttura e dello sviluppo
del proprio corpo, nei suoi
diversi organi e apparati, ne
riconosce e descrive il
funzionamento, utilizzando
modelli intuitivi e ha cura
della sua salute.
• Ha atteggiamenti di cura
verso l’ambiente scolastico
che condivide con gli altri;
rispetta e apprezza il valore
dell’ambiente sociale e
naturale.
• Espone in forma chiara ciò
che ha sperimentato,
utilizzando un linguaggio
appropriato.
• Trova da varie fonti (libri,
internet, discorsi degli
adulti, ecc.) informazioni e
spiegazioni sui problemi che
lo
interessano.
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complessità del sistema
dei viventi e della sua
evoluzione nel tempo;
riconosce nella loro
diversità i bisogni
fondamentali di animali e
piante , e i modi di
soddisfarli negli specifici
contesti ambientali.
• E’ consapevole del ruolo
della comunità umana
sulla Terra, del carattere
finito delle risorse, nonché
dell’ineguaglianza
dell’accesso a esse, e
adotta modi di vita
ecologicamente
responsabili.
• Ha curiosità e interesse
verso i principali problemi
legati all’uso della scienza
nel campo dello sviluppo
scientifico e tecnologico
4
SCUOLA DELL’INFANZIA
Finalità
Nella Scuola dell’Infanzia "fare scienze" significa attivare un passaggio graduale
dal percettivo al concettuale; significa creare un processo attivo di costruzione
della conoscenza per sviluppare le competenze e raccordarle con la realtà’.
Obiettivi di apprendimento
PER I BAMBINI DI 5 ANNI DECLINATI IN CONSCENZE E ABILITÀ
NUCLEI FONDANTI
Conoscenza del mondo
CONOSCENZE
il proprio ambiente di
vita nella sua dimensione
naturale
Il corpo in movimento
ABILITÀ
Coglie la funzione
alimentare del cibo
e ne sperimenta la
trasformazione.
La piramide alimentare
La funzione degli organi
di senso
Intuisce l’importanza
di una dieta sana
ed equilibrata .
Distingue le proprietà
degli alimenti
Utilizza i sensi per
esplorare l’ambiente
nella propria dimensione
naturale.
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Scelte metodologiche
Per favorire l’apprendimento inteso come pensiero convergente si predisporranno
situazioni problematiche ricche di domande “curiose”, motivanti e aperte, tali da
favorire l’evoluzione verso aspetti sempre più formali di comunicazione.
Partendo sempre dalle esperienze concrete dei bambini, favorendone anche il
pensiero
divergente,
l’insegnante,
durante
il
processo
di
insegnamento-apprendimento, assumerà atteggiamenti di proposta, di stimolo, di
coordinamento, di osservazione, di partecipazione, di conduzione, di verifica e
valutazione, ponendo particolare attenzione ai bisogni formativi-affettivi dei
bambini.
Allestimento del contesto
SPAZI - Tutti gli spazi interni ed esterni della scuola.
Strumenti e mezzi
Materiali strutturati e non.
Percorso metodologico
Per ciascun nucleo tematico, il percorso progettuale seguirà le seguenti fasi
operative:
•
Suscitare la curiosità dei bambini attraverso esperienze dirette e domande
stimolo.
•
Conversazione in ”circle time”.
•
Raccolta dei saperi spontanei.
•
Sintesi delle opinioni espresse.
•
In base alle attività, verranno attuate fasi di ricerca e/o di sperimentazione
per verificare le ipotesi.
•
Confronto e socializzazione dei risultati ottenuti.
•
Condivisione della conoscenza.
•
Proposta di una nuova situazione problematica partendo dalla competenza
acquisita.
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Modalità organizzative
L’intervento didattico si avvale di strategie organizzative per piccoli e grandi gruppi
di sezione o di intersezione, secondo un modello di didattica laboratoriale.
Modalità e tempi di realizzazione
Il progetto si svolge nell’anno scolastico 2015- 2016 nell’ottica della progettazione
verticale dei curricoli e, in relazione alle dimensioni di sviluppo e ai campi di
esperienza, si esplicherà in UDA specifiche per la fascia di età dei 5 anni.
Verifica e valutazione
Saranno soprattutto i discorsi dei bambini, le loro idee e proposte, che ci faranno
comprendere quanto essi abbiano interiorizzato l’esperienza.
Ci proponiamo, pertanto, di raccogliere le verbalizzazioni, le idee e le riflessioni
emerse e, in relazione a quanto dicono, si potranno modificare e integrare i
percorsi, per intervenire nel caso in cui si presentino situazioni di disagio o
difficoltà.
In particolare osserveremo:
•
Se modificano i comportamenti nelle relazioni, collaborando,accettando le
regole, attivando modalità di scambio e confronto;
•
Se formulano ipotesi sulle relazioni causali tra fatti e conseguenze;
•
Se trovano soluzioni ai problemi;
•
Se ricordano qualche concetto importante tra quelli sperimentati;
•
Se conoscono le caratteristiche percettive delle cose, cogliendo uguaglianze,
differenze e relazioni;
•
Se intuiscono concetti relativi alle trasformazioni come possibilità di
cambiamento della materia;
Tempi
Iniziale: osservazione diagnostica finalizzata alla conoscenza dei bambini.
In itinere: alla fine del primo quadrimestre per verificare il progetto e
l’andamento educativo-didattico.
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Finale: alla fine dell’anno scolastico per la verifica sommativa dei progetti e
dell’andamento educativo-didattico.
Modi
Osservazione occasionale e partecipe.
Documentazione
Elaborati.
Registro di sezione.
Verifiche quadrimestrali.
Eventuale socializzazione alle famiglie del percorso educativo e didattico.
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SCUOLA PRIMARIA
Premessa
L’elaborazione di un curricolo verticale è dettato dalla necessità di offrire un
sistema di insegnamento/apprendimento, in linea con l’evoluzione qualitativa e
quantitativa dei saperi, che comporta una scelta didattica dei saperi essenziali che
siano adeguati alle strutture cognitive degli alunni. Tale scelta è fatta tenendo
conto dei nuclei fondanti della disciplina, da cui scaturiscono le competenze, le
abilità e le conoscenze specifiche, ma con valenza educativa e trasversale.
Altro aspetto fondamentale e innovativo è la condivisione da parte dei docenti
della “didattica laboratoriale” che è l’insieme di metodologie e modalità
relazionali innovative che rendono l’alunno attivo, in grado di formulare ipotesi e
di verificarle, di argomentare e di costruire conoscenze; un laboratorio non inteso
come luogo dove recarsi per effettuare esperimenti, ma laboratorio della mente
stimolata a costruire il proprio sapere. L'Istituto Comprensivo Pescara 3 ha aderito
già da alcuni anni alle iniziative Regionali e Nazionali per la formazione degli
insegnanti al fine di potenziare l’insegnamento scientifico (GaliLeonardo 2 – ISS –
PO FSE Abruzzo 2007/2013 - Scienza Under 18 – Rete “Oltre il colore”).
Destinatari
Destinatari del progetto sono tutti gli alunni dell'Istituto Comprensivo Pescara 3 con
il coinvolgimento di tutti i docenti che curano l’ambito scientifico.
Gruppo di coordinamento
Per la realizzazione del Progetto sono stati coinvolti tutti i docenti che curano
l’ambito scientifico che, nel corso dell’anno, si riuniranno durante le ore di
progettazione concordate. È stato, inoltre, previsto un “gruppo di coordinamento”
composto dagli insegnanti dei tre ordini di scuola.
Finalità
•
Sviluppare competenze osservativo- logico-linguistiche
•
Individuare, in contesti reali, situazioni problematiche prospettando anche
soluzioni alternative
•
Acquisire la capacità di utilizzare il “metodo scientifico”
•
Superare i pre-concetti scientifici
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•
Acquisire conoscenze specifiche della disciplina
•
Arricchire il lessico specifico
•
Sviluppare alcuni aspetti della formazione democratica
Nuclei fondanti della disciplina
•
Oggetti, materiali e trasformazioni
•
Osservazione e sperimentazione sul campo
•
L'uomo, i viventi e l'ambiente
Percorsi operativi
Gli obiettivi e le attività sono state progettate per fasce d’età nella Scuola
dell’Infanzia e per classi nella Scuola Primaria; i percorsi operativi specifici saranno
invece definiti dai docenti coinvolti con un più approfondito riferimento alle
attività e ai tempi di realizzazione.
La progettazione specifica terrà conto delle risorse che il territorio offre per
l'approfondimento di alcune tematiche, quali la salvaguardia ambientale, le varietà
faunistiche e botaniche tipiche della regione. Sono previsti incontri con personale
esperto di associazioni no-profit come il Centro Recupero Cetacei. Inoltre, alcune
classi di Scuola Primaria parteciperanno alla manifestazione finale organizzata da
Scienza under 18.
Metodologia
Il modello metodologico per l’educazione scientifica a cui fa riferimento il Progetto
è articolato in “cinque fasi” precedute da una fase di individuazione del problema
e formulazione delle ipotesi1 :
1
1.
Sperimentazione – osservazione: si basa su fenomeni che si possono
sperimentare od osservare.
2.
Verbalizzazione scritta individuale: descrizione scientifica (con i cinque
sensi) e non “magica” dell’esperienza. Il docente, attraverso domande e
consegne chiare ed essenziali, permette all’alunno di costruire le proprie
conoscenze, con l’uso del linguaggio scritto.
3.
Discussione collettiva: permette, attraverso l’intervento dei pari e del
C. Fiorentini, Il ruolo del laboratorio nell’insegnamento scientifico della scuola di base,
in Scuola e Didattica, n.6, 20
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docente con correzioni e completamenti, di affinare la costruzione delle
conoscenze.
4.
Affinamento della concettualizzazione: sicuramente la fase più complessa,
in cui ogni alunno cerca di rivedere ciò che ha scritto per correggere,
modificare o integrare.
5.
Sintesi collettiva: gli alunni e l'insegnante raccolgono il materiale prodotto e
costruiscono una sintesi finale condivisa.
Questo approccio metodologico, che costituisce il rinnovamento del processo di
insegnamento/apprendimento scientifico, sarà integrato da lezioni interattive
supportate dall'utilizzo dei diversi media.
Modalità di verifica e valutazione
•
osservazioni sistematiche
•
prove di verifica
•
elaborati individuali e collettivi
Monitoraggio
I docenti provvederanno a monitorare le attività svolte secondo le seguenti
modalità:
•
per la Scuola dell’Infanzia tutti i docenti durante le riunioni previste.
•
per la Scuola Primaria una volta al mese tutti i docenti durante gli incontri
per Dipartimenti.
La Valutazione avrà la funzione di:
•
Regolare l’attività didattica
•
Accertare l’efficacia dell’intervento didattico
•
Valorizzare i processi di apprendimento
Documentazione
Lezioni aperte
Presentazioni multimediali
Mostra di elaborati
Drammatizzazioni
Riprese video
Partecipazione a eventi scientifici
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ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO PER LA SCUOLA
PRIMARIA
Classe Prima
NUCLEI FONDANTI
L'uomo, i viventi e
l'ambiente
Oggetti e materiali
CONOSCENZE
• Gli oggetti
“visti”attraverso l’uso
dei cinque sensi
• Alcuni materiali
• Il corpo e i sensi
• Esseri viventi e non
viventi
• Mondo animale e
vegetale
ABILITÀ
• Conosce il proprio corpo e i cinque
sensi
• Sperimenta con oggetti e materiali
• Osserva, descrive e confronta
elementi della realtà circostante,
riconoscendo regolarità e periodicità
• Individua somiglianze e differenze
tra viventi e non viventi
• Coglie somiglianze e differenze tra
animali e vegetali
Classe Seconda
Nuclei fondanti
Conoscenze
Oggetti, materiali e
trasformazioni
• I materiali di cui sono fatti
gli oggetti di uso comune
• Classificazione di oggetti in
base al materiale, a una o
Osservazione e
due caratteristiche e/o
sperimentazione sul campo
qualità
L'uomo, i viventi e l'ambiente • Esseri viventi
• Ciclo vitale
• Interazione tra viventi in
un ambiente
• Fenomeni atmosferici e
stagioni
• Avvio all'Educazione
Alimentare
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Abilità
• Individua proprietà e
qualità di oggetti
• Individua le
caratteristiche di un
ambiente naturale
• Distingue e classifica gli
esseri viventi in base alle
loro caratteristiche
• Conosce il ciclo vitale di
animali e vegetali
• Acquisisce familiarità con
la variabilità dei
fenomeni atmosferici
• Distingue i principali
nutrienti dei diversi cibi
• Conosce la funzione dei
diversi alimenti per la
tutela della propria
salute
• Comprende l'importanza
di una corretta
alimentazione
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Classe Terza
Nuclei fondanti
Oggetti, materiali e
trasformazioni
Osservare e sperimentare
sul campo
L'uomo, i viventi e
l'ambiente
•
•
•
•
•
•
Conoscenze
Stati della materia :
l'acqua
• Il ciclo dell’acqua
• Passaggi di stato
• La solubilità
L'ecosistema dei diversi
ambienti:
adattamento,
mimetismo, catena
alimentare...
Le trasformazioni
dell'ambiente a opera
dell'uomo e della
natura
Il regno animale e le
principali
classificazioni tra
famiglie e specie
Le specie animali a
rischio d'estinzione che
popolano il territorio
locale
Carta dei Diritti del
Mare
•
•
•
•
•
Abilità
Individua le proprietà correlate
alle trasformazioni di oggetti e
materiali
Individua le proprietà di alcuni
materiali in situazioni
sperimentabili, riproducendo
miscele, soluzioni, passaggi di
stato…
Riconosce le diversità tra i
viventi, differenze e
somiglianze tra piante, animali
e altri organismi
Distingue e classifica le
principali specie e famiglie
animali
Osserva e interpreta le
trasformazioni ambientali
naturali e a opera dell'uomo
Classe Quarta
Nuclei fondanti
Oggetti, materiali e
trasformazioni
Osservare e sperimentare
sul campo
L'uomo, i viventi e
l'ambiente
Conoscenze
Abilità
• Il regno dei viventi:
• Distingue e ricompone le
ciclo vitale, nutrizione e
componenti ambientali grazie
respirazione
anche all’esplorazione
dell’ambiente circostante
• Le piante:
classificazione e
• Conosce la struttura del suolo
riproduzione
sperimentando con rocce, sassi e
terricci.
• Gli animali:
classificazione e
• Riconosce, attraverso
riproduzione
l'esperienza di coltivazioni,
allevamenti, ecc. che la vita di
ogni organismo è in relazione
• La materia
con altre e differenti forme di
• L'aria e la sua
vita
composizione
•
Elabora i primi elementi di
• Le proprietà dell'aria
classificazione animale e
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• La pressione atmosferica
• La dilatazione dell'aria
•
•
•
•
•
•
vegetale sulla base di
osservazioni personali.
Conosce le variazioni ambientali
conseguenti all’azione
modificatrice dell’uomo
Individua, attraverso
l'esperienza, alcuni concetti
scientifici quali: forza,
movimento, pressione, ecc.
Conosce la composizione
dell'aria
Acquisisce il concetto di
pressione atmosferica
Acquisisce il concetto di
dilatazione termica dell'aria e
del movimento e formazione dei
venti
Individua le cause
dell'inquinamento, gli effetti
sull'aria e sul nostro Pianeta.
Classe Quinta
Nuclei fondanti
Oggetti, materiali e
trasformazioni
Osservare e sperimentare
sul campo
L'uomo, i viventi e
l'ambiente
Conoscenze
Abilità
• L’energia: fonti e forme • Individua, attraverso
l'esperienza, alcuni concetti
• Il sistema solare
scientifici quali: forza,
• Il corpo umano: apparati
movimento, pressione,
e funzioni
temperatura, calore ecc.
• Conosce le fonti energetiche,
rinnovabili e non e sperimenta
alcune forme di energia
• Ricostruisce e interpreta il
movimento dei diversi oggetti
celesti, rielaborandoli anche
attraverso giochi col corpo
• Comprende le conseguenze,
positive e negative,
dell'intervento dell'uomo
sull'ecosistema
• Conosce la struttura e il
funzionamento dei principali
apparati del corpo umano e
l'importanza di tutelare la
propria salute.
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PROGETTI SCUOLA PRIMARIA
Classi Prime
"Scuola in movimento"
Classi Seconde
"Il gusto di muoversi"
Classi Terze
"Gocce... preziose"
Classi Quarte
“Dall’aria tutto move”
Classi Quinte
"Tutto è energia... l'energia è tutto"
COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA2
Profilo delle competenze
Competenze chiave
Utilizza le sue conoscenze matematiche Competenza matematica e competenze
e scientifico-tecnologiche per trovare e di base in scienza e tecnologia.
giustificare soluzioni a problemi reali.
Possiede un patrimonio di conoscenze e Imparare a imparare
nozioni di base ed è in grado di ricercare
e organizzare nuove informazioni.
2
CM 3 del 13 febbraio 2015 e allegati.
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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Finalità della disciplina
Il Dipartimento di Scienze della Scuola Secondaria di Primo Grado Mazzini I.C.
Pescara 3, è da molti anni “luogo privilegiato” di una consolidata tradizione di
riflessione sull’epistemologia della scienza e di ricerca di modalità efficaci per
l’insegnamento apprendimento di una disciplina tanto ampia (come tipologia e
numero di contenuti) e tanto plastica (in quanto in continua evoluzione) e che
rischia, a volte, nonostante gli sforzi eccezionali dei docenti, di diventare
asettica, noiosa, fredda e molto complessa, come recitano con drammaticità i
risultati OCSE- PISA per l’apprendimento delle materie scientifiche in Italia.
Partendo dal presupposto che “non è possibile insegnare le scienze in maniera
antiscientifica” (G. Giorello), si è giunti alla necessità di procedere,
nell’insegnamento delle scienze, per “nodi e snodi epistemologici”, cercando di
trasmettere agli alunni passione e fascinazione, in una sorta di “contaminazione
intellettuale”, che ha lo scopo di far percepire o almeno intravedere loro la
tensione emotiva e storico-culturale degli scardinamenti di pensiero delle grandi
rivoluzioni scientifiche.
Una possibile risposta- proposta, è stata l’elaborazione, condivisa all’interno del
Dipartimento, del curricolo verticale di scienze, un curricolo verticale adattato al
target sia degli alunni della scuola sia degli insegnanti che afferiscono da lauree di
diversa tipologia e che proprio in tale diversità, trovano il loro punto di forza e di
desiderio di confronto .
Il curricolo verticale dell’Istituto Comprensivo Pescara 3, reso possibile grazie a un
accurato lavoro di continuità sia in entrata sia in uscita che ha consentito di
sperimentare su campo la verticalità didattico-pedagogica delle Scienze
Sperimentali, anche attraverso il Progetto regionale Galileonardo 1 e 2 che ha
avviato a una visione costruttivista e laboratoriale delle scienze le scuole della
provincia di Pescara. Inoltre, grazie al Progetto ”Scienza under18”, che in un certo
qual modo caratterizza, qualifica e rende operativo il “fare Scienze ” secondo un
denominatore comune, il curricolo verticale di scienze si basa su:
•
Impostazione: fenomenologico-operativa (fenomenologica rispetto ai
contenuti, operativa rispetto alla metodologia didattica
riferita
all’operatività della mente e non alla superficiale operatività manuale volta
a effettuare in prima persona il maggior numero possibile di esperimenti)
•
Riferimento pedagogico metodologico: costruttivismo: l’apprendimento si
realizza solo se lo studente è posto al centro del processo di costruzione
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della sua conoscenza e quindi solo se è attivo sul piano cognitivo e tale
attivazione si realizza se si lavora su: motivazione- affettività- interesse.
•
Comunicazione della scienza in pubblico: ”Dal tavolo della didattica al
tavolo della comunicazione” Su18 è un progetto sull’educazione scientifica
composto da due moduli diversi correlati. Il primo si svolge in classe, dove la
scienza viene analizzata e costruita, cioè appresa; il secondo si svolge fuori
dalla scuola, in spazi organizzati da Su18, dove la scienza viene appresa in
forme diverse in virtù del fatto che deve essere riproposta- dagli studenti ad
altri studenti visitatori. In questi spazi espositivi la comunicazione pubblica
della scienza prodotta a scuola si trasforma in un nuovo contesto di
apprendimento per gli studenti stessi (espositori e visitatori) e di ricerca e
formazione per gli insegnanti.
Nuclei fondanti della disciplina

Fisica e chimica

Biologia

Astronomia e Scienze della Terra
Obiettivi di apprendimento
(DIVISI PER ANNO E DECLINATI IN CONOSCENZE E ABILITÀ)
CLASSE PRIMA
•
affrontare concetti fisici come gli stati della materia, temperatura e calore
effettuando esperimenti e comparazioni, raccogliendo e correlando dati
•
costruzione del concetto di trasformazione chimica e fisica, effettuando
esperienze pratiche diversificate, ponendo l’attenzione anche su sostanze di
uso domestico
•
individuare l’unità e la diversità dei viventi, effettuando attività a scuola, in
laboratorio, sul campo,e in musei scientifico-naturalistici
•
comprendere il senso delle grandi classificazioni
•
individuare la rete di relazioni e i processi di cambiamento del vivente
introducendo il concetto di organizzazione microscopica a livello della
cellula (per esempio : respirazione cellulare, fotosintesi, crescita, sviluppo).
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NUCLEO
FONDANTE
CONOSCENZE
ABILITÀ



Fisica
Chimica





Biologia
Concetto di misura e sua
approssimazione;
Principali strumenti e
tecniche di misurazione
Le proprietà della materia
I passaggi di stato
Il peso e la massa
Concetto di calore e
temperatura
Proprietà dell’aria,
dell’acqua, del suolo
unità e diversità dei viventi
le principali teorie sulla
nascita della vita
 la struttura di una cellula
animale e vegetale
 Le principali categorie di
piante
 Le principali caratteristiche
di animali invertebrati
 Le principali caratteristiche
di animali vertebrati









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Raccogliere dati attraverso l’osservazione
diretta dei fenomeni naturali
Distinguere il peso dalla massa
Organizzare e rappresentare i dati
raccolti
Confrontare e distinguere le proprietà
della materia;
Riconoscere una materia nei suoi diversi
stati di aggregazione
Usare un linguaggio lineare ed essenziale
con terminologia scientifica
Distinguere il calore dalla temperatura
Interpretare un fenomeno naturale o un
sistema artificiale dal punto di vista
energetico
•
Realizzare una scaletta scegliendo le
•
informazioni più importanti
•
Confrontare teorie diverse sulla nascita
della vita
•
Preparare un vetrino per l’osservazione al
microscopio
•
Riconoscere le piante più comuni in base
a semi, radici, foglie, fiori, frutti
•
Collegare le caratteristiche
dell’organismo di animali e piante con le
condizioni e le caratteristiche ambientali
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CLASSE SECONDA
•
Affrontare concetti fisici come forza ed energia, effettuando esperimenti e
comparazioni, raccogliendo e correlando dati
•
Completare il concetto di trasformazione chimica e fisica, effettuando
esperienze pratiche diversificate, ponendo l’attenzione anche su sostanze di
uso domestico (a esempio reazioni di acidi e basi con metalli, combustione
di materiali diversi)
•
Individuare la rete di relazioni e i processi di cambiamento del vivente
riprendendo il concetto di organizzazione microscopica a livello della cellula
•
Apprendere una gestione corretta del proprio corpo; interpretare lo stato di
benessere e di malessere che può derivare dalle sue alterazioni; attuare
scelte per affrontare i rischi connessi con una cattiva alimentazione, con il
fumo, con le droghe e connessi con una cattiva alimentazione, con il fumo,
con le droghe.
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NUCLEO
FONDANTE
Fisica e
Chimica
Biologia
CONOSCENZE
Gli elementi e i composti
Il concetto di legame
chimico
Il concetto di reazione
chimica
I principali composti
organici
Il concetto di forza e le
sue caratteristiche
Il concetto di equilibrio
Il concetto di leva e i vari
tipi
Gli elementi
caratteristici del moto
La struttura e le funzioni
degli apparati vitali del
corpo umano ;
le dipendenze nelle diverse
accezioni (alcol, droghe,
web…); disturbi alimentari
L’importanza igienico –
sanitaria degli apparati
esaminati
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ABILITÀ
Distinguere gli elementi e i composti
attraverso le formule chimiche
Riconoscere in una reazione chimica i
reagenti e i prodotti
Esporre le conoscenze con la terminologia
specifica
Interpretare e rappresentare modelli e
grafici
Risolvere problemi riguardanti le
conoscenze apprese
Realizzare una scaletta scegliendo le
informazioni più importanti
Riconoscere e descrivere le caratteristiche
dei vari apparati usando la terminologia
specifica
Riconoscere e descrivere la fisiologia dei
vari apparati
20
CLASSE TERZA
•
affrontare concetti fisici come densità, concentrazione, velocità, forza,
lavoro ed energia, calore e temperatura, carica elettrica, effettuando
esperimenti e comparazioni, raccogliendo e correlando dati
•
completare la costruzione del concetto di trasformazione chimica e flusso di
energia che attraversa l’universo
•
individuare l’unità e la diversità dei viventi, con particolare riferimento alla
riproduzione, alla genetica e alle sue implicazioni, effettuando attività a
scuola, in laboratorio, sul campo, e in musei scientifico-naturalistici
•
comparare le idee di storia naturale e di storia umana; riconoscere gli
adattamenti e la dimensione storica della vita, intrecciata con la storia della
terra e dell’uomo
•
individuare la rete di relazioni e i processi di cambiamento del vivente
introducendo il concetto di organizzazione microscopica a livello della
cellula
•
condurre a un primo livello l’analisi di rischi ambientali e di scelte sostenibili
nei trasporti, nell’agricoltura, nell’industria, nello smaltimento dei rifiuti…
•
approfondire la conoscenza, sul campo e con esperienze concrete di rocce,
minerali, fossili per comprendere la storia geologica ed elaborare idee e
modelli interpretativi della struttura terrestre
•
elaborare idee e modelli interpretativi dei più evidenti fenomeni celesti
attraverso l’osservazione del cielo con l’aiuto di planetari.
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NUCLEO
FONDANTE
CONOSCENZE

Scienze
della Terra

Energia
La struttura
interna della
Terra:I fenomeni
esogeni e
endogeni della
Terra
Problematiche
relative
all’inquinamento
dell’aria,
dell’acqua e del
suolo
ABILITÀ
•
•
•
Riconoscere, con ricerche su campo, i principali tipi
di rocce e i processi geologici da cui hanno avuto
origine
Avvalorare con prove la teoria della deriva dei
continenti
Confrontare la teoria di Wegener con la teoria della
tettonica a zolle, attraverso la scoperta della
struttura dei fondali oceanici
•
Individuare geograficamente le aree interessate a
fenomeni di vulcanesimo e di terremoti
•
Raccogliere informazioni sul problema
dell’inquinamento
•
Conoscere differenza tra malnutrizione e
denutrizione, sviluppo sostenibile
La struttura e le
funzioni degli
apparati vitali del
corpo umano ;le
dipendenze nelle
diverse accezioni (
alcol, droghe,
web…);disturbi
alimentari
•
Realizzare una scaletta scegliendo le informazioni
più importanti
Riconoscere e descrivere le caratteristiche dei vari
apparati usando la terminologia specifica
Riconoscere e descrivere la fisiologia dei vari
apparati
Affrontare problematiche sociali legate alla
trasmissione dell’AIDS e delle altre malattie
sessualmente trasmesse
•
La riproduzione;
cenni di
educazione alla
sessualità
•
•
La genetica e la
trasmissione dei
caratteri; la
genetica applicata
alla tecnologia

L’importanza
igienico – sanitaria
degli apparati
esaminati
Forme di energia
•
Biologia


•
Assumere atteggiamenti coerenti con la ricerca del
benessere sociale
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Argomenti per la preparazione del quesito di scienze per l’esame di
terza media:
•
Conoscere e applicare le formule fisiche che legano peso, volume e peso
specifico
•
Conoscere e applicare le formule che legano forza, superficie e pressione
•
Conoscere e applicare le formule che legano velocità, spazio e tempo nel
moto rettilineo uniforme
•
Conoscere e applicare le formule per calcolare la probabilità semplice o
totale
Certificazione delle competenze e criteri in uscita dalla Scuola
Secondaria di I Grado
Alla fine del triennio saranno certificate le seguenti competenze:

Utilizzare conoscenze e metodi di indagine formalizzati per leggere e
interpretare i fenomeni naturali, assumendo comportamenti idonei
alle problematiche connesse.
Strategie d’insegnamento
Per favorire un processo d’insegnamento – apprendimento il più efficace possibile e
per trasmettere agli alunni “la passione” per la scienza, i docenti ricorrono a tutti i
mezzi per creare un clima relazionale positivo nel rispetto delle regole della buona
convivenza civile.
Il docente:
•
esplicita con chiarezza gli obiettivi dell’insegnamento e il percorso che
intende intraprendere e informa gli alunni su cosa ci si aspetta da loro e su
come saranno valutati.
•
fa ricorso a tutte le possibili modalità per instaurare in classe
relazionale positivo (apprendimento cooperativo, assegnazione
clima di fiducia reciproca nei rapporti con le famiglie,chiamate a
della squadra educante insieme ai docenti; attenzione ai bisogni
educativi degli alunni).
•
presta attenzione agli stili cognitivi degli alunni con l’alternanza delle
attività didattiche favorevoli agli uni o agli altri (visivo – uditivo – analitico –
sintetico)
•
attiva un approccio metacognitivo che permetta di riflettere sul proprio
percorso di apprendimento.
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un clima
di ruoli,
far parte
affettivi,
23
Metodologia
L’evoluzione umana è sin dalle origini, un inscindibile integrarsi di mani e mente.
Una buona “fusione” è rappresentata proprio dal curricolo verticale, grazie a:

Una didattica laboratoriale, dove il laboratorio non è un luogo fisico
appositamente allestito, o almeno non solo, ma luogo della mente,
nel quale l’alunno fa, oppure vede fare, argomenta, fa ipotesi, affina
il linguaggio … concettualizza, è autore del suo apprendimento.
Anche la classe può diventare laboratorio, e i materiali e oggetti più
poveri i reagenti e gli strumenti più sofisticati. Si sceglieranno infatti
solo quegli esperimenti che possano permettere agli studenti di
concettualizzare,

La scelta coraggiosa dei saperi essenziali adeguati alle strutture
cognitive degli alunni avendo ben chiaro il contesto di riferimento del
pensiero convergente in questa fascia d’età
Attività
1. Lezione introduttiva, dialogata,
nella quale si possono evidenziare le
conoscenze e i concetti già posseduti e guidando gli alunni a “porre le
domande giuste” vincendo la tentazione di addestrarli a dare le risposte
giuste
2. Predisposizione di semplici esperimenti, anche utilizzando materiali poveri,
riciclati, di uso comune, attentamente preparati, dopo un’accurata scelta
dei contenuti più adatti alle capacità cognitive degli alunni
3. Guida alla concettualizzazione da parte del docente e affinamento del
linguaggio che diventerà via via più rigoroso
4. Avvio al pensiero divergente, grazie anche all’apporto di funzioni
matematiche (per esempio per le leggi di proporzionalità diretta e inversa)
5. Visualizzazione di quanto detto (lavagna, appunti, schemi, cartelloni,…)
6. Coinvolgimento
degli
dell’insegnante…)
alunni
(interventi
di
questi,
domande
7. Clima relazionale della classe (rapporti tra gli alunni e con l’insegnante…)
8. Impiego di linguaggi integrati (film, immagini, computer, ecc.)
9. Lavoro di gruppo (gruppi omogenei, eterogenei, apprendimento cooperativo,
piccolo/grande gruppo…)
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10.Simulazioni comportamentali (giochi di ruolo, drammatizzazioni)
11.Far scaturire ipotesi di soluzione dal confronto (brainstorming)
Le attività laboratoriali, progettate sulla metodologia del problem posing e
problem solving e sul metodo dell’apprendimento cooperativo concorrono al
raggiungimento dei seguenti obiettivi

Comprendere che la scienza è uno dei tanti modi possibili con cui l’uomo
interagisce con se stesso e con l’ambiente che lo circonda

Acquisire nuove modalità di approccio ai problemi attraverso la costruzione
di una forma mentis che faciliti la formulazione di domande e di ipotesi di
soluzione

Abituarsi al lavoro organizzato, personale o di gruppo, per valorizzare la
cultura del prodotto e per realizzare apprendimenti significativi

Saper osservare in modo sistematico, raccogliere dati, esaminarli e
rielaborarli

Acquisire correttamente gli strumenti del linguaggio scientifico.
Tale metodo promuove:
 Un miglioramento delle relazioni interpersonali tra gli studenti
 Il rispetto e il riconoscimento delle potenzialità di ciascuno come persona
 Maggiore consapevolezza dell’esistenza di punti di vista differenti e di
prospettive diverse
 Il pensiero creativo
Un percorso laboratoriale si potrebbe articolare secondo la seguente scaletta:
1. Momento di verifica delle conoscenze e dei concetti già posseduti
dall’alunno
2. Presentazione di oggetti e fenomeni che l’alunno viene invitato a osservare
e descrivere
3. Presentazione di semplici esperimenti che l’alunno conduce o vede
condurre, individualmente o in gruppo
4. Momento in cui l’alunno riflette su un concetto da ricordare
5. Discussione guidata collettiva per condividere, eventualmente correggere,
quindi formalizzare i risultati
6. Prove di verifica in cui l’alunno e il docente possono valutare il livello di
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apprendimento raggiunto.
Verifica del processo formativo
Per la valutazione si possono utilizzare vari tipi di test sia formativi sia sommativi.
Si può ricorrere a verifiche di prestazioni verbali, scritte e/o operative per
accertare il raggiungimento dei vari obiettivi che si riferiscono ai seguenti criteri:
 CONOSCENZA DELLE TEMATICHE TRATTATE
 CAPACITÀ DI OSSERVAZIONE DI FATTI E FENOMENI ;LORO ORGANIZZAZIONE
E COLLEGAMENTO
 USO DEI LINGUAGGI SPECIFICI
Una verifica formalizzata potrebbe essere così strutturata:
•
quesiti finalizzati alla valutazione delle conoscenze del linguaggio e dei
contenuti
•
quesiti finalizzati alla valutazione delle abilità, come osservare, spiegare e
applicare i concetti appresi attraverso lo svolgimento di esercizi che
presentano aspetti problematici risolvibili con procedimenti matematici.
Per ogni esercizio potrebbe essere assegnato un punteggio ai fini di una valutazione
di tipo quantitativo. In base al punteggio, l’alunno potrà riflettere sul proprio grado
di apprendimento, ma anche sui propri interessi per gli argomenti trattati, sulle
difficoltà incontrate e sul grado di soddisfazione. Si tratta di un momento
particolarmente importante per la valenza formativa orientativa in vista del
prosieguo degli studi .
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BIBLIOGRAFIA
•
Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo
ciclo d’istruzione, in “Annali della Pubblica Istruzione”, LXXXVIII
•
CM n. 3 del 13/02/2015
◦
(http://www.istruzione.it/comunicati/focus170215.html)
•
Linee guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo
d'istruzione
•
C. Fiorentini, Il ruolo del laboratorio nell’insegnamento scientifico della
scuola di base, in Scuola e Didattica, n.6, 20
•
C. Petracca, La costruzione del curricolo per competenze, Gruppo Lisciani,
2015
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