previdenza complementare integrativa ed utilizzo tfr

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previdenza complementare integrativa ed utilizzo tfr
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UNIONE DI MILANO
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PREVIDENZA COMPLEMENTARE INTEGRATIVA
ED UTILIZZO TFR
La legge 243/2004riguardante la previdenza pubblica e complementare ha
modificato profondamente ed ingiustamente la nonnativa attuale.
Sul versante della previdenza complementare integrativa, si sono diffuse tra
i lavoratori molte voci ed allarmismi ingiustificati e prematuri, sui tempi,
sull'uso e sulla scelta del TFR (volantini, e-mail, moduli vari...).
Riepiloghiamo gli aspetti principali della nuova legge:
Equiparazione di tutti i fondi previdenziali
integrativi (contrattuali, aperti, individuali)
complementari
Decreto attuativo entro ottobre 2005 per regolamentare l'adesione
ai fondi previdenziali
Conferimento del TFR maturando ai fondi salvo diversa ed esplicita
volontà espressa dal lavoratore entro 6 mesi dall'attivazione dei
decreti attuativi. E' escluso il TFR già maturato che rimane in
azienda
Sistema del silenzio/assenso (conferimento tacito) per l'adesione ai
fondi, trascorsi i 6 mesi di tempo del decreto attuativo senza che il
lavoratore abbia manifestato l'intenzione di non aderire ai fondi
Portabilità del contributo aziendale ai fondi
CGIL, CISL ~
ini ua sia
hanno manifestato- il loro netto dissenso alla legge,
er i .ovani che
er
.anziani
nrevidenza comDlementare integrativa.
revidenza
ubblica
e chiedono
.
In particolare, sulla previdenza complementare, CGIL, CISL, UIL
ribadiscono che:
la arificazione tra tutti i vari fondi chiusi a erti individuali non
è condivisibile e vanno rilanciati e rafforzati i F9ndi negoziati
collettivi
la scelta verso i fondi previdenziali
çonsapevole del lavoratore
dev'essere
una scelta
occorre defrnire i contenuti dell'informazione da dare a tutti i
lavoratori, per evitare una concorrenza sleale e non trasparente tra
i fondi (contribuzione, modalità di utilizzo del TFR, costi di adesione
e gestione amministrativa e finanziaria, sistema di controllo dei
rischi, vincoli di permanenza, prestazioni, modalità di erogazione
delle rendite...)
-,
occorre definire i criteri di regolarnentazione
~ilenzio/assenso per l'utilizzo del TFR .
dell'esercizio
del
in caso di esulicita scelta del lavoratore di non utilizzo del TFR Der
la revidenza com lementare lo stes o sia man en t in azienda
CGIL, CISL, UIL ritengono che l'impostazione
sindacale può rendere più
.,
convinta la messa a disposizione del TFR maturando da parte dei lavoratori,
risorsa indispensabile per realizzare un sistema pensionistico
complementare a quello pubblico, con una funzione primaria di rispannio
previdenziale. Soprattutto, ritengono che i fondi contrattuali già esistenti
siano la risposta previdenziale integrativa più trasparente e meno onerosa
per garantire il reddito dei pensionandi, e si impegnano per la loro
promozione ed incentivazione.
CGIL CISL UIL seguiranno gli sviluppi legislativi e saranno presenti con una
massiccia campagna informativa verso i lavoratori al momento
dell'emanazione del decreto attuativo, anche attraverso le proprie sedi di
patIonato.
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Milano gennaio 2005