dove gen

Transcript

dove gen
Corriere della Sera
Pagina 1 di 2
stampa | chiudi
Genova: mare e Palazzi
Le dimore storiche dei mercanti si sono trasformate in b&b con affreschi
e in negozi tra antiche colonne. Cambiando completamente il centro
Nel 1992 gli interventi di Renzo Piano le hanno ridato lustro cosmopolita, con un gioco di architetture in cristallo che
si stagliano tra i docks del porto vecchio. Oggi, a moltiplicare turismo e visite nella città di Genova, sono residenze e
palazzi storici, come quelli dei Rolli, la dimore nobiliari che tra il Cinquecento e Seicento, durante il massimo
splendore. Queste abitazioni erano selezionate e inscritte in elenchi e dal 2006 sono Patrimonio dell’Umanità.
Secondo i dati del Comune, sono proprio le dimore eccellenti a contribuire al rilancio della città.
Tra i primi a riportare alla ribalta uno dei più bei Rolli di Strade Nuove, Palazzo Baldassare Lomellini, è stato
Lorenzo Bagnara: con in tasca la laurea in Conservazione dei beni culturali, insieme alla famiglia ha trasformato il
piano nobile del prestigioso edificio nel concept store dedicato al design Via Garibaldi 12 (via Garibaldi 12),
affiancato, qualche mese fa, da Garibaldi Suite (via Garibaldi 12, doppia da 270), appartamento di 70 metri quadri con
arredi di tendenza e tele settecentesche, apprezzato da antiquari e critici d’arte di passaggio in città.
Simile la storia di Marina Vegezzi. Dopo la fortunata esperienza delle dieci camere della Locanda di Palazzo Cicala,
ha creato un circuito di 15 appartamenti, da prenotare anche solo per una notte (doppia da 89 a 225 euro, prima
colazione a buffet alla Locanda di Palazzo Cicala, o a domicilio, nell’appartamento, a 10 euro a persona) in prestigiosi
palazzi storici. Ad esempio la suite con affreschi dell’artista olandese Pieter Mulier, detto il Tempesta, (1637-1701),
del principesco Palazzo Lomellino (via Garibaldi 7), uno dei più prestigiosi del circuito dei Rolli, per gli affreschi di
Bernardo Strozzi. La moda di rilanciare gli edifici del centro ha contagiato anche Marcello Divano che, con un socio,
ha rinnovato due appartamenti e un loft in stile minimal a Palazzo Cambiaso (via al Ponte Calvi 6, doppia b&b da 94
euro), forte dell’esperienza acquisita con le tre camere di design del b&b Quarto Piano, nel Palazzo Gentile di
Pellicceria. Stesso privilegio al settimo piano del Grand Hotel Savoia (via Arsenale di Terra 5, doppia da 171 euro,
compresi due ingressi alla mostra su Munch, aperitivo e quotidiano), storico albergo aperto nel 1897 e totalmente
rinnovato nel 2008.
L’accoglienza eccellente del centro storico genovese si estende ai Saloni delle Feste (piazza Campetto, cell.
348.7384019, solo su prenotazione, 12.30-14.30, 19-24 (mai chiuso). Prezzi: da 35 euro), affrescati da Luca Cambiaso
(1495-1579) e Bernardo Castello (1557-1629), del cinquecentesco Palazzo Imperiale. Altro vanto cittadino, il
grandioso restauro di Palazzo della Meridiana o Palazzo Grimaldi della Meridiana, costruito dal banchiere genovese
Gerolamo Grimaldi Oliva (1493-1557), mercante con interessi in Portogallo e in Spagna dove ebbe il monopolio della
riscossione delle tasse a Granada e a Cordova. La magione custodisce uno dei più begli affreschi dell’artista Luca
Cambiaso, ed è visitabile ogni prima domenica del mese con una guida professionista (partenza visite: 15.30 e 17,
ingresso 7 euro). Sotto al soffitto a volte del mezzanino del palazzo, nella Trattoria delle Cose Buone (piazza della
Meridiana 7r, tel. 010.8440960. Prezzi: 30 euro) si assaggiano i piatti più tipici della cucina regionale, come la cima
alla genovese. Sapori liguri anche nel nuovo Ristorante del Carmine (p.za del Carmine, da 25 euro), all’interno della
struttura in stile liberty, in ferro e vetro, del mercato rionale del Carmine, da poco riaperto al pubblico. Molta
genovesità si ritrova nei piatti a base di stoccafisso dell’Osteria di Vico Palla (vico Palla 15r, tel. 010.2466575.
Prezzi: da 30 euro), a poche centinaia di metri dal Museo Luzzati, nel fronte del porto griffato Renzo Piano. La
Superba è multietnica, quindi via con le specialità di Pietro Camandona, Zea Romaris Duran e del cuoco uruguaiano
Richard Ruiz sulle tavole di Jalapeño V(via della Maddalena 52r, tel. 010.4038018, da 5 euro), dove si pranza nelle
due sale o si ordina cibo da asporto. Poi, alla sera, si gustano tapas, torte di verdura, moussakà e hummus, serviti in
piattini in vendita a 2-3 euro.
Pesce freschissimo da asporto o servito a tavola alla pescheria Soho Restaurant & Fish Work (via al Ponte Calvi 20r,
menu da 25 euro), nel cinquecentesco Palazzo Cipriano e Babilano Pallavicini. Sempre fra i caruggi della vecchia
Genova, dove è ambientato l’ultimo giallo del giovane scrittore Claudio Paglieri, L’enigma di Leonardo (400 pagg.,
Piemme, 16,60 euro), nell’antico Palazzo Fattinati-Cambiaso si entra in un ambiente suggestivo, il Teatro Altrove
http://viaggi.corriere.it/viaggi/weekend/mare/14_gennaio_14/genova-mare-palazzi-99af308e-7d45-11e3-8... 16/01/2014
Corriere della Sera
Pagina 2 di 2
(piazzetta Cambiaso, prezzi: 20 euro), che, grazie all’iniziativa di Stefano Kovac e di un gruppo di volontari genovesi,
intreccia in un’offerta culturale variegata, prosa di giovani compagnie, musica live di ogni genere, dalla classica
all’elettronica, presentazione di libri, proiezioni di film indipendenti e gastronomia.
L’effervescenza della città tocca anche lo shopping, con molte novità. Nel piano strada di Palazzo Luciano Spinola di
Luccoli, Matteo Guasconi, Davide Masi e Edoardo Carpiceci hanno inaugurato Maison 5th (salita Santa Caterina 2),
coloratissimo negozio di complementi e oggettistica di design. Non solo. Nel retrobottega, all’interno del caveau
costruito a inizio Novecento per i due istituti di credito (Società Italiana Bancaria e Banca Italiana di Sconto) che si
sono succedute, è ben protetto lo showroom della collezione Officina Nove, brand acquisito nel 2012 e famoso anche
per le lampade Demì e le opere dei designer Brian Sironi e Paolo Ulian. Poco oltre si acquistano abiti vintage e usato
di lusso da Lipstick (via XXV Aprile 62r, tel. 010.2474256), che vanta anche una selezione di scarpe e borse firmate
in ottimo stato e a piccoli prezzi. Un buon indirizzo per comprare arredi di design anni Cinquanta è Âgé modernariato
(via Canneto il Lungo 77). Originali gioielli su misura, anche in oro blu, si acquistano nell’Atelier Sarah Gismondi
(piazza Pollaiuoli 66r). L’aria di valorizzazione della città tocca anche la più commerciale via XX Settembre, dove
Enrico Montolivo ha promosso un magistrale restauro conservativo dell’ex cinema Lux (via XX Settembre 258r, tel.
010.8600531), che ancora prima era un café-chantant e oggi è un concept store di abbigliamento uomo-donna. Il
fulcro culturale della città rimane il grandioso Palazzo Ducale, che fu residenza dei dogi dal 1339, con Simon
Boccanegra, dove fino al 27 aprile 2014 si tiene una delle tre mostre europee, l’unica in Italia, organizzate in
occasione del 150esimo della nascita dell’artista norvegese Eduard Munch. Si tratta di un percorso espositivo in 80
opere provenienti da collezioni private, alcune delle quali mai esposte prima in pubblico. I bambini (da 5 a 11 anni)
possono avvicinarsi all’arte in maniera ludica grazie ai laboratori del sabato pomeriggio (dalle 16, ingresso 6,50 euro,
durata 90 minuti. Con la Ducale Kids Card si ha diritto a sconti).
LEGGI ANCHE
stampa | chiudi
http://viaggi.corriere.it/viaggi/weekend/mare/14_gennaio_14/genova-mare-palazzi-99af308e-7d45-11e3-8... 16/01/2014