TLS Newsalert - PwC Tax and Legal Services
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Venerdì 27 maggio 2016 Per maggiori informazioni: [email protected] Novità in materia di inversione contabile – chiarimenti dell’Amministrazione Finanziaria Tax Authorities’ News about the reverse charge mechanism – Italian tax authorities’ guidelines di Alessia Zanatto e Luca Ghelli Con la Circolare n. 21/E del 25 maggio 2016, l’Agenzia delle Entrate ha fornito alcuni importanti chiarimenti in relazione all’applicazione del meccanismo dell’inversione contabile (c.d. reverse charge) di cui al novellato articolo 17, comma 6, lettera c), del d.P.R.n n. 633/1972. Come noto, il decreto legislativo n. 24, 11 febbraio 2016, recante l'attuazione delle direttive europee 2013/42/UE e 2013/43/UE ha previsto, inter alia, la temporanea estensione (fino al 31 dicembre 2018) dell'inversione contabile "alle cessioni di console da gioco, tablet PC e laptop, nonché alle cessioni di dispositivi a circuito integrato, quali microprocessori e unità centrali di elaborazione, effettuate prima della loro installazione in prodotti destinati al consumatore finale" ai sensi del citato articolo 17, comma 6, lettera c), d.P.R. n. 633/1972 (che implementa l’articolo 199bis, paragrafo 1, lettere d) e h) della Direttiva 2006/112/UE). Stante il tenore letterale della norma in commento, erano sorti alcuni dubbi tra gli operatori economici di settore in relazione all’ambito oggettivo e soggettivo di applicazione della stessa. In particolare, da un lato vi era l’esigenza di individuare in modo univoco la categoria merceologica dei beni ricompresi nella modifica normativa in questione; dall’altro, occorreva chiarire i soggetti per i quali il meccanismo dell’inversione contabile avrebbe trovato applicazione (i.e. in quale fase della catena distributiva dovesse applicarsi). In particolare, sul punto erano sorte incertezze alla luce di un precedente orientamento dell’Amministrazione finanziaria (si veda la Circolare n. 59 del 23 dicembre 2010) che aveva limitato l’applicazione del reverse charge per le cessioni di telefoni cellulari alla fase di commercializzazione antecedente al commercio al dettaglio. Through the Circular letter no. 31/E, dated 25 May 2016, the Italian tax authorities have provided some clarifications in respect of the extension of the temporary reverse charge mechanism, as per article 17(6), letter c) of Presidential Decree no. 633/1972. In this respect, the legislative decree no. 24, dated 11 February 2016, implementing the EU Directives 2013/42/EU and 2013/43/EU provided, inter alia, for the extension of the temporary reverse charge mechanism (until December 31, 2018) to “the supplies of game consoles, tablet PCs and laptops, integrated circuit devices, such as microprocessors and central processing units carried out in a state prior to integration into end user products” as per article 17, paragraph 6, letter c), Presidential Decree no. 633/1972 (implementing article 199bis, paragraph 1, letters d) and h) EU Directive 2006/112/EU). According to the wording of the provision under discussion, it was doubtful how the provision should apply from an objective and subjective perspective. In particular, from one side it was crucial to univocally understand the relevant product group to be linked to those goods included in the provision; from another side, it was crucial to define whether the new rule should apply in a state prior the retail level, as the tax authorities clarified in respect of the reverse charge mechanism related to the supplies of mobile phones (please refer to Circular Letter n. 59 dated December 23, 2010), or not. Ambito oggettivo Objective scope Con la Circolare in commento, l’Amministrazione finanziaria ha chiarito che il meccanismo del reverse charge di cui sopra trova applicazione nel caso di cessioni, territorialmente rilevanti in Italia, effettuate tra soggetti passivi, dei seguenti prodotti: • console da gioco, (NC 9504 50 00); • tablet PC (NC 8471 30 00); • laptop (NC 8471 30 00). All the above stated, in the Circular letter 21/E/2016, the Italian tax authorities clarify that the reverse charge mechanism recently introduced applies in case of supplies relevant for Italian VAT purposes, between taxable persons, of the following products: • Game console (tariff code 9504 50 00); • Tablet pc (tariff code 8471 30 00); • Laptop (tariff code 8471 30 00). Ambito soggettivo Subjective scope Inoltre, a parere dell’Agenzia delle Entrate l’ambito soggettivo di applicazione è da circoscrivere alle sole cessioni dei beni effettuate nella fase distributiva che precede il commercio al dettaglio, analogamente a quanto previsto per le cessioni di telefoni cellulari. Moreover, according to the Italian tax authorities’ interpretation, the reverse charge mechanism for the above-mentioned products has to be delimited to those transactions prior the retail level, as it happens for mobile phones. Vale la pena di sottolineare come tale interpretazione non sia perfettamente in linea con la formulazione dell’articolo 199bis della Direttiva 2006/112/UE, in cui la locuzione “effettuate prima della loro installazione in prodotti destinati al consumatore finale” è limitata ai dispositivi a circuito integrato, quali microprocessori e unità centrali di elaborazione. It is worth pointing out that this interpretation is not in line with article 199b of EU Directive 2006/112/EU that delimits the expression “carried out in a state prior to integration into end user products” to the supplies of integrated circuit devices, such as microprocessors and central processing units. Sempre con riferimento all’ambito oggettivo, l’Agenzia delle Entrate ha inoltre chiarito che il cessionario è obbligato all’assolvimento dell’IVA attraverso il meccanismo dell’inversione contabile anche se non stabilito in Italia. Pertanto, ai fini dell’assolvimento del predetto obbligo, il cessionario dovrà identificarsi ai fini IVA in Italia. In respect of the objective scope, the Italian tax authorities also clarify that the purchaser is required to account for the reverse charge mechanism even in the case in which it is not established in Italy. Accordingly, in order to fulfil such a requirement, the latter will have to register in Italy for VAT purposes. In termini di adempimenti ai fini IVA: • i cedenti sono tenuti ad emettere fattura con l’indicazione della norma che prevede il reverse charge (i.e. art. 17, sesto comma, lett. c)); • i cessionari devono integrare la fattura con l’indicazione dell’aliquota e dell’imposta ed annotarla nel registro delle fatture emesse o in quello dei corrispettivi, di cui agli artt. 23 o 24 del d.P.R. n. 633 del 1972, entro il mese di ricevimento ovvero anche successivamente, ma comunque entro quindici giorni dal ricevimento e con riferimento al relativo mese; lo stesso documento, ai fini della detrazione, è annotato anche nel registro degli acquisti di cui all’art. 25 del medesimo decreto. With reference to the relevant Italian VAT obligations: • suppliers have to issue an invoice, quoting the relevant law provision (i.e. art. 17(6), letter c)); • purchasers have to complete the invoice with the VAT rate and VAT and book it in the output VAT ledger, within the month in which it has received the invoice or later, but not beyond the 15th day from the receipt; such an invoice shall be registered also in the input VAT ledger in order to exercise the right to deduct. © 2016 TLS Associazione Professionale di Avvocati e Commercialisti. All rights reserved. "PwC" & TLS refers to TLS Associazione Professionale di Avvocati e Commercialisti or PwC Tax and Legal Services and may sometimes refer to the PwC network. Each member firm is a separate legal entity and does not act as agent of PwCIL or any other member firm. This content is for general information purposes only, and should not be used as a substitute for consultation with professional advisors. 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