I GRUPPI MASCHERATI SESTO SENSO Associazione Joy Club

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I GRUPPI MASCHERATI SESTO SENSO Associazione Joy Club
FONDAZIONE CARNEVALE DI PUTIGNANO
Via Conversano 3/F - 70017 Putignano (BA)
tel/fax +39 080 4911532
e-mail: [email protected]
www.carnevalediputignano.it
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I GRUPPI MASCHERATI
SESTO SENSO
Associazione Joy Club
Sesto senso trae ispirazione dal pipistrello, unico mammifero volante dotato di capacità eccezionali,
dominatore assoluto della vita notturna. Il pipistrello ha ispirato romanzi noir e lussuriosi come il famoso
Dracula di Stoker, diventando icona di spregiudicata e crudele lussuria. Il messaggio che il gruppo intende
trasmettere, tuttavia, riguarda la corporeità come valore positivo, contrapposto all’uso lussurioso e
decadente del proprio corpo, esibito e mercificato come unica fonte di piacere. La corporeità che viene
evidenziata è quella della “mens sana in corpore sano”: un corpo bello, sano e armonico rappresenta la
massima espressione di equilibrio tra mente, anima e corpo, arricchendolo quasi di un sesto senso,
donandogli una marcia in più.
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A SCUOLA…DI BUON GUSTO
Istituto Comprensivo “De Gasperi – Stefano da Putignano”
Il tema rappresentato dall’Istituto è la gola, vicino alle fasce d’età degli alunni. I bambini e i ragazzi sono
infatti attratti dalla golosità di alcuni cibi, primi fra tutti i dolci. Golosità sì, ma con una riflessione sulla
corretta e sana alimentazione, sulla qualità, bontà e artigianalità dei cibi dolci che scegliamo di mangiare.
Fra i dolci è stato scelto di rappresentare il gelato, per richiamare messaggi di positività quali l’importanza
del sorriso, la condivisione di momenti speciali e golosi, i valori della famiglia, il rispetto dell’ambiente e la
sana alimentazione. Per questo motivo, il gelato consigliato è quello alla frutta, sicuramente più salutare
e nutriente di tanti altri dolciumi e leccornie.
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I SETTE VIZI IN FABULA
Associazione La valigia del sapere
Il gruppo rappresenta i sette vizi capitali in versione Walt Disney. Dopo un’accurata ricerca nel mondo dei
cartoni animati, ci si è accorti di come i sette vizi sono presenti e finemente figurati dai personaggi più
simpatici e curiosi che attirano adulti e bambini.
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C VIN A VIN…FINCHÉ LA BARCA VA ACCIAFL
Rezzi Mirella
Caronte nocchiere traghetta eccezionalmente l’anima viva di Dante, figurante con barba e occhi infuocati
che grida: “Guai a voi, anime prave”. Grido di ammonimento più attuale che mai che, nell’attuale
contesto sociale, tuona come un avvertimento a non perderci nel turbinio di una vita frenetica e violenta.
Svelato l’arcano di “Finché la barca va acciafl”, lasciamoci la possibilità di riprenderci la nostra identità, il
nostro tempo, il nostro spazio.
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VIZIAMOCI DI FANTASIA
Ludoteca Fantabosco
Il gruppo racconta i sette vizi capitali attraverso personaggi della fantasia che riescono a incantare e far
sognare grandi e bambini, anche con i loro vizi. Sette i personaggi principali. Lady Christel, la strega di
Biancaneve, insieme al suo gruppo di corvi rappresenta la superbia, a causa della quale desidera la morte
di Biancaneve. Paperon de’ Paperoni, il papero più ricco del mondo, con il suo gruzzoletto di monete
rappresenta l’avarizia. Jessica Rabbit, stereotipo della femme fatale, racchiude gli aspetti negativi della
femminilità tra cui la lussuria, con cui seduce i suoi coniglietti. La Regina di Cuori, temuta nel Paese delle
Meraviglie di Alice, rappresenta l’ira con la quale sottopone a sé il gruppo di carte. Homer Simpson,
circondato dalle sue ciambelle, rappresenta la gola. L’accidia è raffigurata da Pisolo, il nano dormiglione
amante del dolce far niente. Genoveffa e Anastasia, le sorellastre si Cenerentola, rappresentano l’invidia.
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AVARI E PRODIGHI: IL RISPARMIO NEL PETTO, NEL PORTAFOGLIO…UN BUCO STRETTO
Associazione Culturale La Zizzania
Il gruppo rappresenta l’avarizia, estremo contenimento delle spese non perché lo impone la necessità, ma
per il gusto di risparmiare fine a se stesso. L’avaro si sente un virtuoso, una persona prudente, attenta,
oculata. Anche Dante nella sua “Divina Commedia” parla di chi, in vita, per amore del denaro e dei lussi,
si è affaticato ad accumulare e sperperare ricchezze. Ci ritroviamo così nel IV cerchio dantesco in cui
avari e prodighi, divisi in due gruppi, girano in semicerchio, scontrandosi e rimproverandosi a vicenda le
proprie colpe, per l’eternità. Sul petto, ad accentuare le loro colpe, macigni di pesi e dimensioni diverse, a
seconda dei beni accumulati e sperperati in vita. È questo che il gruppo rappresenterà, il lusso e il
denaro, sia dal punto di vista di chi lo conserva e lo custodisce, sia di chi lo dissipa.
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A NUJE CE PIACE CUCINÀ E MAGNÀ
Compagnia Stabile di Alberobello
Il gruppo rende omaggio alla dieta mediterranea e al cibo essendo, quello della gola, uno dei vizi più
ricorrenti. Il gruppo rappresenta i piatti tipici della tradizione pugliese.
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CANZONISSIMA. LA MUSICA COME RIMEDIO ALL’ACCIDIA
Associazione Ball Rer i Cant
In un’Italia che viveva un periodo di smarrimento, caratterizzato da noia, ozio e inattivismo nacque il
bisogno di sperimentare nuove vie, qualcosa di elettrizzante che sostituisse il “vizio” di abbandonarsi alla
vita, alla quotidianità priva di reali passioni. La magica scintilla provenne dal mondo musicale. La forza
rivoluzionaria del rock’n roll, in particolare, superò di gran lunga ogni movimento politico. Dall’alienazione
sociale si passò a quella musicale e dalla rivoluzione musicale si passò a quella sociale. La musica de
semplice intrattenimento diventò un linguaggio universale, uno strumento rivoluzionario a disposizione
dei giovani di tutto il mondo. Nel rievocare stati d’animo appartenenti agli anni ’50-’60, attraverso la
messa in scena di uno dei più in voga format televisivi dell’epoca, s’intende spronare le generazioni
attuali a mettere in atto una produttiva “rivoluzione” di fronte ai problemi che si è costretti ad affrontare
ogni giorno. Alzare la testa e aver voglia di ricomnciare è la regola. Let’s rock’n roll!
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NONNINE E NONNETTI COI LORO DIFETTI
Università Popolare e della Terza Età
Il grande superbo, il demonio origine di tutti i vizi e i peccati, regnerà sui nonni che, divisi per gruppi,
rappresentano i sette vizi capitali. Ci sono i superbi, sempre giovani ma offrono solo “fichi secchi”, i
lussuriosi con pannolone e catenella, gli invidiosi della giovinezza ma gelosi della loro esperienza e
saggezza, gli avari, gli irosi che diventano tali quando vedono calpestati i loro diritti, i golosi che rubano
la marmellata per soddisfare il loro bisogno di dolcezza e gli accidiosi, sempre pronti ad offrire se stessi
per parenti, amici e nemici.
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NELLA SELVA OSCURA
Chiara Labalestra
La selva oscura è il luogo dove si ritrova Dante circondato dalla lonza, la lupa e la leonessa, incarnazione
dei tre vizi capitali che rappresentano il decadimento della società medievale in cui il Sommo Poeta si
ritrova, che giudica male assoluto. La lonza rappresenta la lussuria, la leonessa la superbia e la lupa
l’avarizia. La loro presenza all’inferno implica il percorso per avere accesso al paradiso terrestre. I vizi
personificati dalle tre fiere rappresentano i mali peggiori della società, gli ostacoli che fanno parte della
natura dell’uomo, gli errori. I mali che l’uomo deve evitare durante la ricerca della retta via, quella che
porta al paradiso terrestre.
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LASCIATE OGNE SPERANZA, VOI CH’INTRATE
Associazione Storico-Culturale Porta Barsento
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Dante Alighieri nella “Divina Commedia” descrive in prima persona un viaggio immaginario nei tre regni
dell’aldilà, Inferno, Purgatorio e Paradiso, nei quali si proiettano il bene e il male del mondo terreno. Dopo
essersi smarrito in una selva oscura, allegoria del peccato, accompagnato dal suo maestro Virgilio e
prima di entrare nell’Inferno, che nel Medioevo s’immaginava essere sotto la città di Gerusalemme, trova
scritto sulla porta la celebre frase “Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate”. Nel secondo cerchio
dell’Inferno trova i lussuriosi, nel terzo i golosi, nel quarto gli avari e i prodighi, nel quinto gli iracondi e
gli accidiosi, nel pozzo dei giganti i superbi. Nel Purgatorio, invece, incontra, a partire dalla prima cornice
in poi, superbi, gli invidiosi, gli iracondi, gli accidiosi, gli avari e i prodighi, i golosi e, infine, i lussuriosi e i
sodomiti. In questo senso, il gruppo descrive i sette vizi capitali attualizzando i personaggi.
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