Fisco aggravi per chi va al lavoro in auto?
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Fisco aggravi per chi va al lavoro in auto?
Cantone Corriere del ticino Mercoledì 13 aprile 2016 9 autopostale sezione della popolazione artigiani zxy «Risposte inadeguate». Questa la reazione di Syndicom in merito alla presa di posizione di Autopostale Ticino. A finire nel mirino «la gestione di Autopostale Ticino, che si affida a ditte esterne che offrono ai propri dipendenti condizioni precarie, stipendi più bassi rispetto a quelli in uso nel settore e poca chiarezza nel conteggio ore». Insoddisfatto, il sindacato ha così deciso di «portare la problematica a livello nazionale». zxy È stato nominato il nuovo capo della Sezione della popolazione: si tratta di Thomas Ferrari, che sostituirà Attilio Cometta, nuovo delegato cantonale per l’integrazione degli stranieri. Tra i compiti di Ferrari vi è la revisione dell’organizzazione per «offrire prestazioni sempre più efficienti soprattutto nell’ottica di contrastare gli abusi nel rilascio di permessi a cittadini stranieri», precisa la nota del Dipartimento delle istituzioni. zxy Domani giovedì 14 aprile la Fondazione Realizzati proporrà nell’ambito dei seminari sui rustici una serata informativa sul tema dell’albo degli artigiani (LIA). A partire dalle 18 al Centro formazione impresari costruttori di Gordola tutte le imprese artigiane coinvolte potranno quindi assistere alla presentazione dei vincoli, delle condizioni per l’adesione all’albo, degli obblighi e delle sanzioni. Syndicom: «Situazione precaria» thomas Ferrari neoresponsabile Serata informativa sull’albo Fisco aggravi per chi va al lavoro in auto? Il Cantone vorrebbe adeguarsi alla Confederazione applicando un tetto alle deduzioni per le spese di trasporto Toccati circa due terzi dei contribuenti – La misura rientrerebbe nella manovra di rientro in agenda il 26 aprile maSSimo Solari e gian luigi truCCo zxy A partire dalla dichiarazione d’imposta 2016, il Ticino potrebbe stringere le viti per i dipendenti che vanno al lavoro con il veicolo privato. A livello cantonale si vorrebbe in effetti replicare quanto applicato in termini d’imposta federale diretta, con la Confederazione che ha limitato a 3.000 franchi l’importo deducibile per le trasferte professionali. La misura dovrebbe rientrare nell’ambito della manovra di rientro da 180 milioni di franchi che – è ufficiale – verrà svelata martedì 26 aprile insieme alle Linee direttive e al Piano finanziario di legislatura, alla futura Legge sugli stipendi del personale dello Stato e al nuovo sistema previdenziale per i consiglieri di Stato. Il condizionale è d’obbligo, ma durante un convegno sulle novità fiscali 2016 organizzato dalla Divisione delle contribuzioni ieri a Manno (vedi pagina 27) qualcosa è trapelato. A domanda precisa, il direttore del DFE Christian Vitta non ha confermato né smentito, rispondendo però che «dietro ad ogni voce c’è qualcosa di vero». E il motivo è presto detto. In Ticino, sinora, la deduzione fiscale in questione è illimitata, con il contribuente che può dedurre 70 centesimi al chilometro fino a 15.000 chilometri e da lì in avanti 65 centesimi. Qualora la musica cambiasse e volendo fare un esempio, chi ora detrae 10.000 franchi un domani potrebbe invece vedersi aumentare l’imponibile di punto in bianco di 7.000 franchi. E in tal senso a essere toccati dal provvedimento non sarebbero in pochi. Stando all’unica statistica ufficiale nota finora e riferita al 2007, l’aggravio dovrebbe infatti interessare 130.000 contribuenti (in pratica due su tre): tanti sono coloro che usano solo il mezzo di trasporto privato per recarsi al lavoro. Secondo la stessa statistica, ad impiegare solo il mezzo pubblico sono il 17%, mentre il 2,4% usa entrambi. Cifre, queste, dettate anche dalla particolarità geografica del cantone, dove molte persone abitano in zone periferiche e non hanno alternative all’impiego del mezzo privato per andare in tempi ragionevoli al lavoro. Al proposito Anna Maestrini, vicedirettrice delle Divisione delle contribuzioni, ha tuttavia precisato che in caso di cambiamenti, si terrebbe comunque conto di chi risiede in quelle aree discoste confrontate con un servizio di trasporto pubblico non ottimale. ginevra più restrittivo A livello d’imposta federale, la misura è una conseguenza dell’approvazione, nel 2014, del Fondo ampliamento e finanziamento dell’infrastruttura ferroviaria. La Confederazione conta così di incassare 200 milioni in più per finanziare la rotaia. L’importo di 3.000 franchi equivale più o meno al costo di un abbonamento generale in seconda classe. E corrisponde anche all’importo che deduce oggi il lavoratore che compie una ventina di chilometri al giorno con il veicolo privato. E se il Ticino ci sta lavorando, diversi Cantoni hanno già colto la palla al balzo per stringere a loro volta le viti. A Ginevra – dove la situazione non è però paragonabile al Ticino in quanto a conformazione territoriale e a offerta del trasporto pubblico – il Governo propone di ridurre la deduzione massima a soli 500 franchi all’anno per l’imposta cantonale, con un maggior incasso stimato in 28 milioni. Una misura che ha suscitato timori in quella componente del frontalierato che fiscalmente è considerata «quasi residente» ed è tassata come i ginevrini. Dovendo percorrere parecchi chilometri per andare a lavorare e diminuendo le deduzioni, il conto aumenterà. Zurigo intende a sua volta introdurre un plafond di 3.000 franchi, mentre a Berna, dove il Governo cantonale voleva fare altrettanto, il Parlamento ha poi deciso di portare il tetto delle deduzioni a 6.700 franchi. Confronti sono in atto pure nei Grigioni (proposta una soglia di 9.000 franchi) e a Basilea Città. A Turgovia non è riuscita la raccolta firme contro il limite di 6.000 franchi, mentre a Nidvaldo (soglia di 6.000) e San Gallo (3.655) il popolo ha accolto alle urne l’aggiustamento fiscale che era stato contestatato per via referendaria. Proposte analoghe sono state respinte ad Argovia e Soletta, mentre ad Appenzello Esterno il tetto è stato abbassato a 6.000 franchi. notizieFLASH supsi I prossimi 13 e 14 maggio torna Matematicando zxy Torna la grande festa della matematica organizzata dal Dipartimento formazione e apprendimento della SUPSI. «Matematicando» si terrà i prossimi 13 e 14 maggio tra le strade della città vecchia a Locarno, con in programma 19 laboratori, 7 spettacoli e una sfilata. Per la prima giornata di venerdì, dedicata alle scuole, si sono iscritte 103 classi per un totale di 1.819 allievi di scuola dell’infanzia, elementari e medie, accompagnati dai loro docenti. Sabato la manifestazione sarà invece aperta alle famiglie e a tutti i curiosi. Info e programma completo su: www.supsi.ch/go/matematicando. extra Muros La Gestione si è riunita al Tavolino magico StAngAtA in viStA con un tetto di 3.000 franchi, chi ora deduce 10.000 franchi in futuro potrebbe vedersi aumentare l’imponibile di 7.000 franchi. (Foto Archivio CdT) ente ospedaliero zxy È stata una seduta della Commissione della gestione un po’ diversa quella di ieri: invece di svolgersi come di consueto a Palazzo delle Orsoline, i commissari si sono riuniti alla sede del Tavolino magico di Cadenazzo. Dopo essersi chinati sui dossier, i parlamentari sono stati accompagnati a Lugano da fra Martino Dotta alla mensa sociale gestita dall’ACLI, dove hanno pranzato. lega contro il cancro accordo con l’inselspital di Berna zxy L’Ente ospedaliero cantonale (EOC) e l’Ospedale universitario di Berna (Inselspital) intensificano ulteriormente la loro collaborazione, già attiva in diversi campi, con la firma di un nuovo accordo quadro. In una nota l’EOC precisa che «l’intesa sottoscritta dalle due strutture ospedaliere riguarda i settori della formazione continua nelle professioni sanitarie, la ricerca clinica, la promozione dell’innovazione e il sostegno reciproco nella ricerca di specialisti per le posizioni vacanti». Viene in tal modo consolidato quanto sviluppato sino a oggi nelle relazioni bilaterali tra i due istituti. Il tutto, si spiega, assicurando possibili collaborazioni future anche in altri campi clinici a vantaggio dei pazienti presi in carico dall’EOC. La collaborazione tra l’ente e l’Inselspital è già effettiva da due anni nella presa a carico dei pazienti colpiti da ictus e nel campo della neurologia. E anche i settori della chirurgia maxillo-facciale, della chirurgia toracica, della neuroradiologia, della reumatologia e della nefrologia pediatrica prevedono diverse forme di collaborazione fra le due strutture ospedaliere. Mutuo aiuto, tre incontri per affrontare il lutto zxy Per chi sta affrontando la perdita di una persona cara, i gruppi di auto mutuo aiuto Ticino, AMA-TI, della Lega ticinese contro il cancro e di Hospice Ticino organizzano tre incontri. Oggi a Bellinzona e a Chiasso (informazioni e iscrizioni rispettivamente allo 077.470.48.11 e allo 077.470.47.86). Domani, 14 aprile, è invece previsto un terzo appuntamento a Chiasso (077.470.48.13). slowup Cinquanta chilometri di mobilità lenta Cooperazione «la regio insubrica dà solide garanzie» Domenica si terrà la 6. edizione della manifestazione – Strade chiuse tra Bellinzona e Locarno zxy Nell’ambito della collaborazione transfrontaliera l’operato della Regio Insubrica dà solide garanzie. Questa, in sintesi, la risposta del Governo a un’interrogazione del deputato PLR Matteo Quadranti, il quale chiedeva che la costituzione di un Gruppo europeo di cooperazione transfontaliera (GECT) rientrasse tra le priorità del Delegato cantonale ai rapporti con la vicina Italia. L’Esecutivo, pur ritenendo «opportuna» l’istituzione di tale organo nel quadro delle mansioni del proprio funzionario, sottolinea che «la scelta di recente operata di acquisire come membri di diritto le Regioni Lombardia e Piemonte nella Regio Insubrica assicura a quest’ultima un sostegno politico e finanziario solido e importante per permettere alla Comunità di lavoro di intervenire, operare e gestire in modo convincente e proattivo attività e compiti di cooperazione transfrontaliera». zxy Strade prese d’assalto da ciclisti, pedoni e roller, almeno per un giorno: torna slowUp Ticino, l’evento che promuove la mobilità lenta, il territorio e la salute. In programma per questa domenica, 17 aprile, la sesta edizione – forte del detto «squadra che vince non si cambia» – ripropone così gli ingredienti fondamentali del progetto, aggiungendo però qualche novità rispetto agli anni scorsi. «Quando nel 2011 abbiamo proposto per la prima volta l’iniziativa non avremmo mai pensato di riscontrare un successo simile», ha dichiarato Roberto Schneider, presidente del Comitato d’organizzazione, «e invece, solo l’anno scorso abbiamo superato i 30.000 partecipanti». Tra gli elementi della formula magica targata 2016 tornano quindi i 50 chilometri di percorso tra Locarno e Bellinzona, lungo i quali ci saranno nuovi punti di animazione, di ristorazione nonché la possibilità di visitare alcune aziende agricole della zona. A partire dalle 10 fino alle 17 sarà così possibile accedere al ring della mobilità lenta, «senza paura di esser investiti da un’auto», ha ironizzato il presidente, per poi ribadire come tutto pronto roberto schneider non ha dubbi: «squadra che vince non si cambia». (Foto Crinari) «battute a parte, è essenziale ricordare che il percorso sarà completamente chiuso al traffico, anche per i residenti. Meglio quindi informarsi per tempo anche se il consiglio, per chi abita nei comuni interessati, rimane lo stesso: godersi la giornata in sella a una bicicletta o a passeggio». Tra le principali novità, anche un formulario pensato per chi volesse partecipare all’evento con dei bambini piccoli. «Per una questione di sicurezza invitiamo i genitori a compilare il tagliando (scaricabile dal sito www.slowup.ch, ndr.) con le informazioni richieste e a consegnarlo ai propri figli – ha continuato Schneider – in questo modo sarà più facile, per gli organizzatori, rintracciare i genitori nel caso in cui il bambino si perdesse nella folla». Già perché se è vero che, cifre alla mano, il trend registrato negli ultimi anni vede una partecipazione costantemente al rialzo, domenica le strade del Piano di Magadino potrebbero essere a dir poco «trafficate». «In media, l’anno scorso si sono registrati 30 transiti al minuto – ha precisato Schneider – ma c’è di più: le statistiche dimostrano che il 65% degli intervistati ha già partecipato a manifestazioni passate. Un dato che non può che farci piacere ma che dobbiamo altresì prendere come campanello d’allarme. È essenziale esser pronti a grandi numeri e quindi affinare sempre di più l’organizzazione». Tra i dati snocciolati nel corso dell’incontro con i media, anche alcune particolarità dell’edizione 2015. «In termini di mezzi, lo scorso anno l’85% dei partecipanti ha deciso di prediligere la bici, il 2% i pattini e ben il 14% ha percorso parte del tracciato a piedi», ha concluso Schneider, «un dato questo se vogliamo anomalo: negli altri cantoni in cui si svolge slowUp la percentuale di pedoni non sfiora infatti neppure il 10%». Insomma, tutto è pronto per domenica e anche il meteo sembra strizzare l’occhio agli organizzatori. «Meglio però non gufare», ha scherzato il direttore del Territorio Claudio Zali, che ha poi lodato il lavoro svolto dagli organizzatori ricordando come «slowUp è partito quale piccola sfida per diventare ormai un successo consolidato e che riflette il desiderio della popolazione di riappropriarsi del territorio». V.M.