Il Ticino resti ancora di moda - CD-OCST
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Il Ticino resti ancora di moda - CD-OCST
Datum: 08.05.2015 La Regione Ticino 6500 Bellinzona 091/ 821 11 21 www.laregione.ch Medienart: Print Medientyp: Tages- und Wochenpresse Auflage: 34'804 Erscheinungsweise: 6x wöchentlich Themen-Nr.: 999.206 Abo-Nr.: 1095889 Seite: 7 Fläche: 44'008 mm² Il settore occupa oltre 4'500 addetti per una cifra d'affari di quasi 10 miliardi di franchi Il Ticino resti ancora di moda L'associazione di categoria che rappresenta 40 aziende sottolinea l'importanza economica e fiscale di una realtà consolidata di Generoso Chiaradonna Altrove è letteralmente sotto i riflettori, in Ticino invece vive in un cono d'ombra e negli ultimi anni, per molti, fa rima solamente con capannoni, traffico, bassi salari e manodopera frontaliera. Stiamo parlando della moda in senso ampio e di tutto ciò che ruota attorno a questo importante settore economico. Oltre 4'500 addetti, un fatturato lordo di 10 milardi di franchi, gettito fiscale (tra Cantone e Comuni) di oltre 90 milioni di franchi l'anno a cui vanno aggiunti i proventi delle imposte alla fonte su buona parte degli oltre 200 milioni di franchi di mas- sa salariale. Una somma stimabile tra i 16 e i 20 milioni di franchi. Insomma, in tempi di vacche magre soprattutto per la piazza finanziaria che non produce più gli utili di un decennio fa, la moda non è certo una Cenerentola dell'economia cantonale. «Il settore - precisa Luca Albertoni, di- rettore della Camera di commercio e membro del comitato dell'associazione TicinoModa -è coperto da ben due Contratti collettivi di lavoro: uno per la produzione e un altro per gli impiegati amministrativi. Non si può certo dire che in questo ramo viga la legge della giungla». Il Ticino - ricorda invece Franco Cavadini, presidente di TicinoModa da ben 37 anni -è sempre stato un luogo acco- stagno molto mosso della politica cangliente per il settore tessile. Già nel 1901 tonale. «Anche sul fronte interno, come vi erano quattro aziende insediate nel per tutti i settori economici, non mannostro cantone e occupavano 75 addet- cano le sfide, vista la diffusa tendenza al ti. Negli anni d'oro - fino alla metà degli peggioramento delle condizioni quadro anni 70 - erano oltre 9mila gli occupati generali per le imprese. Oltre al franco nella produzione soprattutto di camicie forte che ovviamente pesa sui risultati delle aziende votate all'export, vi è ane maglie». È alla fine degli anni 70 e l'inizio degli che la cosiddetta Riforma III della fiscaanni 80 che il settore conosce una forte lità delle imprese. In altri Cantoni, pencrisi con delocalizzazioni e chiusure di so a Ginevra o Vaud, la questione della stabilimenti. Seguirà una rinascita che perdita di gettito se la stanno ponendo. continua tuttora solo agli inizi degli Nel Ticino, che è uno dei Cantoni più anni 90 con l'arrivo dei primi grandi colpiti dalla futura riforma, non ci si è nomi internazionali della moda. Il ancora posti veramente la questione», ramo conosce quindi grandi cambia- contina Albertoni. menti anche dal punto di vista gestioLa sfida della Riforma III nale e operativo. «Da produttori si è diventati gestori di marchi, di brand internazionali. Sono arrivati grandi grup- Stando ad alcune stime, i milioni di enpi (Vf international, Ermenegildo Ze- trate fiscali a rischio sarebbero circa 70. gna, Hugo Boss, Armani, Gucci, per cita- Non certamente bruscolini. Ed essendo re i più noti al grande pubblico) con bi- le aziende di questo ramo economico sogni professionali diversi», spiega an- molto sensibili alle cosiddette 'condicora Cavadini che lancia un appello alle zioni quadro', un peggioramento delle autorità cantonali affinché modifichi i stesse significa `tout court' perdita di percorsi professionali in modo che an- substrato fiscale. Un lusso, è proprio il che i giovani ticinesi trovino opportuni- caso di dirlo, che non ci si può permettà di lavoro in questo settore che non è tere di perdere. Se a questo aggiungiamo che il Ticino più solo una realtà di fabbrica «Anzi, al contrario, è molto dinamico sta competendo a livello nazionale per perché deve affrontare con grande fles- ottenere uno degli `Swiss Innovation sibilità un mercato internazionale sem- Park' (parchi dell'innovazione) proprio pre più complesso e in repentino cam- per la sua 'Fashion Valley, si capisce biamento», afferma Luca Albertoni che che non sono in gioco solo entrate trilancia comunque un sassolino nello butarie, ma addirittura «un driver di innovazione economica», precisa Alber- Medienbeobachtung Medienanalyse Informationsmanagement Sprachdienstleistungen toni. ARGUS der Presse AG Rüdigerstrasse 15, Postfach, 8027 Zürich Tel. 044 388 82 00, Fax 044 388 82 01 www.argus.ch Argus Ref.: 57791989 Ausschnitt Seite: 1/2 Bericht Seite: 1/12