L`amore inatteso

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L`amore inatteso
L’amore inatteso
di Anne Giafferi
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Venerdì
25 SETTEMBRE 2013
26 SETTEMBRE 2013
27 SETTEMBRE 2013
27 SETTEMBRE 2013
ore 21,00 - presentazione e dibattito a cura del dott. Claudio Villa
ore 21,00 – con scheda critica di presentazione
ore 15,00 - presentazione e dibattito a cura del dott. Claudio Lazzeri
ore 21,00 – con scheda critica di presentazione
Drammatico - 89 minuti
Tematiche: Bibbia; Famiglia-genitori figli; Libertà; Matrimonio-coppia; Scuola; Tematiche religiose
 1 PREMIO DELLA GIURIA ECUMENICA – FESTIVAL DI LOCARNO 2012
Soggetto: A Parigi, oggi. Antoine è un avvocato quarantenne di successo: una carriera brillante, una bella
famiglia, con la moglie medico e due figli nel momento della crescita. Per un normale incontro informativo,
Antoine va al colloquio con un insegnante del figlio. Nei giorni successivi il professore fa recapitare ad Antoine
un invito. "Per educazione e curiosità intellettuale" più che per vero interesse, l'uomo va la sera in un locale
parrocchiale dove vede riunite alcune persone. Un sacerdote, una comunità nemmeno troppo vivace, domande e
risposte con toni bassi e quasi timidi. In quell'atmosfera qualcosa lo conquista. La lettura della Bibbia, i racconti
di vita, le esperienze vissute fanno affiorare in lui alcune domande di cui non sospettava l'esistenza. I rapporti in
famiglia cambiano, le sue assenze serali non sono ben viste dalla moglie che pensa a qualche tradimento.
Antoine poi deve fronteggiare situazioni difficili sia con il fratello scapestrato sia con il padre che gli perdona
tutto. Ma il nuovo cammino è ormai intrapreso, e Antoine ha la serietà di seguirne le suggestioni interiori senza
togliere spazi alla moglie né alla famiglia.
Titolo originale: Qui a envie d’étre aimé? Nazione: Francia Anno: 2011
Cast: Eric Caravaca (Antoine), Arly Jover (Claire), Valérie Bonneton (Hortense), Jean Luc Bideau (padre di Antoine), Benjamin Biolay (Alain), Philippe
Duquesne (sacerdote), Quentin Grosset (Arthur)Arauna Bernheim Dennery (Emile), Agnès Sourdillon (Solange).
Produzione: Guillaume Renouil, Thierry Bizot, Emmanuel Chain Distribuzione: Microcinema
Valutazione Pastorale CEI: All'origine c'è un romanzo autobiografico, "Catholique anonime", pubblicato nel
2008 e scritto da Thierry Bizot, nella vita marito della Giafferi, attivo in ambito televisivo come produttore e
sceneggiatore. Nello stesso settore si muove anche la moglie, autrice di copioni e regista di alcune serie e fiction,
qui all'esordio sul grande schermo. L'esperienza descritta da Bizot (e dal copione) è certamente significativa. Si
basa infatti sul fenomeno dei cosiddetti 'ricomincianti', che Enzo Bianchi definisce come "adulti già battezzati,
quindi non catecumeni, che ritrovano il cammino di fede in occasione di un evento personale o familiare".
Quando entra per caso nella comunità, Antoine si tiene in disparte, alla fine della catechesi si sente uno di loro e
nel finale può dire alla moglie: "Forse andrò a messa la domenica...", sentendosi rispondere "Ci andrai senza di
me, lo sai". Scambio di battute nitido e rispettoso: la Francia laica non cede terreno ma lascia il giusto spazio a
chi ritiene possibile un cammino differente, un modo di vedere la quotidianità con uno sguardo interiore,
spirituale. Partendo da una base realistica, Giafferi ha il pregio di affidarsi ad una regia lineare e senza
scosse, di toccare spigolosità e pudore con sfumature da favola: quasi a raccontare non quello che succede ma
quello che vorremmo succedesse. Con una sincerità che sfiora la verità della Fede.
Critica
Nella botte piccola c’è il vino buono. E’ il caso dell’Amore inatteso, film esile e lieve con un vino - il vino della
Santa Comunione – squisitamente dolce.
Diretto da Anne Giafferi, autobiografico, tratto dal memoir del marito (Catholique anonyme di Thierry Bizot),
vale una doppia testimonianza: prova che la Grazia è un dono e il cinema, specie senza soldi né effetti, può
fare miracoli. E’ la storia di una conversione in punta di piedi, di un evento straordinario incastonato nella
normalità del quotidiano, senza clamori. Il fortuito imbattersi di Antoine, un avvocato senza certezze, nel
crocifisso di una chiesetta di montagna. Momento appena accennato, quasi insignificante.
E nulla sembra succedere pure quando, invitato dall’insegnante del figlio, l’uomo accetta di partecipare a un
incontro di catechesi. E nemmeno dopo, quando a casa deve difendersi dalle ironie della scettica moglie.
Dio è modesto, fa capolino senza cerimonie, non risolve i problemi, non concede favori. La sua buona novella
resta silenziosamente annunciata, serbata, nel cuore.
Tutto ciò che sappiamo lo dice Antoine: mi sento amato. Accettarlo resta un atto di fede. Del film invece non
dubitate: vedere per credere.
(Cinematografo.it - di Gianluca Arnone)
"La riscoperta della fede senza fideismi né proselitismo: dal memoir del marito Thierry Bizot 'Catholique
anonyme', la francese Anne Giafferi sceglie ironia e leggerezza per fustigare bonariamente i pregiudizi della e
sulla Chiesa cattolica. Un piccolo film che volontariamente non fa miracoli: Antoine cambia, ma non troppo, trova
un abbraccio rivelatore col figlio, la faticosa accettazione della moglie, nulla più. Ma anche questo è un
miracolo: spiritualità senza megafono, innamorarsi succede. Anche di Dio."
(Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 21 marzo 2013)
"Tratto dal bestseller francese 'Catholique anonyme', diretto con mano schietta dalla moglie dell'autore, …
'L'amore inatteso' somiglia un po' al suo soggetto. Raccontato sembra banale e poco credibile. Sullo schermo
invece tutto si tiene. (…) Merito del protagonista, l'anonimo e sempre straordinario Eric Caravaca, che rende
vere e toccanti tutte le inquietudini, le ritrosie, le sfuriate improvvise del suo personaggio. E di una storia
raccontata un po' come una specie di adulterio (...). Un po' come una commedia, in cui alla scoperta della fede si
accompagna l'incredulità sorridente di amici e parenti, stupiti della scelta di una chiesa così poco trendy. Anche
se di colpo Antoine, che ha un fratello fallito e arrogante e un primogenito in crisi, grazie alla catechesi riesce a
guardarsi dentro meglio che se andasse in analisi. Un film semplicemente impensabile in Italia. Ma
paradossalmente più efficace (suo malgrado?) di qualsiasi predica."
(Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 28 marzo 2013)
Originale, gradevole commedia francese, che s'addentra in un campo minato (la scoperta della fede), puntando
più sull'ironia che sulla commozione, badando a non tirare troppo la corda. (...) Un film che rischiava di risultare
ostico e invece fila via leggero leggero."
(Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 21 marzo 2013)
Appuntamento al 2/3
ottobre con
Salvo
di Fabio Grassadonia –Antonio Piazza