algeria: una grande opportunita` per le piccole e medie

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algeria: una grande opportunita` per le piccole e medie
LA MISSIONE ITALIA 2007
il punto di vista dei protagonisti
ALGERIA:
UNA
GRANDE
OPPORTUNITA’ PER LE PICCOLE E
MEDIE IMPRESE ITALIANE
Giuseppe Morandini
Presidente
Piccola Industria
CONFINDUSTRIA
manodopera. Spazi di manovra resi ancora più
interessanti da una nuova fiscalità che ha
introdotto la detassazione degli utili e una serie
di agevolazioni all’export per le attività
produttive.
È in quest’ambito che le nostre piccole e medie
imprese, ancora scarsamente presenti nel
mercato algerino, possono svolgere un ruolo
fondamentale, in particolare nel manifatturiero,
penso alla meccanica, all’agro-alimentare,
all’arredamento, settori in cui le imprese italiane
sono tradizionalmente forti.
Sono convinto che, già dal prossimo anno, i
numeri saranno più consistenti, come maggiore
sarà la soddisfazione delle imprese per aver colto
nuove opportunità di sviluppo per la propria
attività: la crescita è un fenomeno collettivo e si
cresce meglio tra paesi complementari. Italia e
Algeria, lo sono.
La missione in Algeria - realizzata in
collaborazione con l’Unione Industriali e imprese
di Roma e Assafrica & Mediterraneo - è stata un
successo: l’ennesimo di quel programma
Mediterraneo che Confindustria, ICE e ABI hanno
avviato lo scorso anno con l’obiettivo di
rafforzare il radicamento delle nostre imprese nei
paesi di un’area interessante sia per vicinanza
geografica, che per crescita economica e
opportunità di collaborazione.
Più di 300 rappresentanti di imprese, banche e
istituzioni, per quasi 1.000 incontri btob nei quali
abbiamo potuto verificare di persona l’interesse e
le potenzialità di un paese determinato ad
affermarsi come mercato di riferimento e porta
di ingresso per l’intera piazza africana.
Le condizioni ci sono: quadro macroeconomico
solido, in crescita costante, costi energetici
competitivi
e
grande
disponibilità
di
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ALGERI: 3-5 GIUGNO 2007
DOPO OLTRE VENTI ANNI
UNA GRANDE MISSIONE IMPRENDITORIALE ITALIANA
Aurelio Regina
Consigliere Incaricato per le Tematiche Internazionali
UNIONE DEGLI INDUSTRIALI E DELLE IMPRESE DI ROMA
Come associazione territoriale di Confindustria
da tempo tra le più impegnate sui mercati
mediterranei, l’Unione degli Industriali e delle
imprese di Roma ha profuso il massimo sforzo
per assicurare alla Missione i migliori risultati,
peraltro puntualmente conseguiti. La nostra
delegazione “romana” guidata dal Presidente,
Luigi
Abete,
era
infatti
decisamente
rappresentativa sia per la presenza di imprese di
levatura internazionale quali Ferrovie dello Stato,
Impregilo ma anche Sogei - che ha già in corso
degli interessanti progetti nel paese – sia per la
partecipazione di aziende di medio-piccole
dimensioni, espressione di quel segmento
imprenditoriale per il quale le missioni di sistema
all’estero rappresentano il modo più efficace e
redditizio per esplorare nuovi potenziali mercati.
Unanime, a prescindere dalle dimensioni
aziendali, è stato l’apprezzamento da parte dei
nostri associati non solo per gli aspetti
prettamente organizzativi – di cui va dato merito
a tutti i soggetti a diverso titolo coinvolti - ma
anche per le concrete opportunità di affari che
l’iniziativa ha loro presentato; segno che la scelta
di puntare sull’Algeria si è rivelata decisamente
vincente.
Si tratta infatti, come è stato più volte
sottolineato, di un paese “giovane”, da poco
riaperto agli investimenti internazionali e
bisognoso del know-how che pochi paesi al
mondo oltre l’Italia possono offrire. In più, la
vicinanza geografica costituisce un elemento non
trascurabile per tutte le imprese che considerano
il Mediterraneo il confine naturale oltre il quale
diventa troppo impegnativo avviare progetti
imprenditoriali o anche di semplice interscambio
commerciale.
Nei prossimi mesi, l’Unione cercherà di non
disperdere il patrimonio accumulato grazie a
questa Missione, innanzitutto attraverso
iniziative che diano ancor maggiore concretezza
alle intese sottoscritte con le controparti locali
(vedi l’Accordo di partenariato con l’ANDI siglato
in
occasione
del
Forum).
E’ inoltre nostra intenzione, in questo percorso
avviato ormai da diversi anni, rafforzare i legami
industriali - non solo con l’Algeria ma con tutti gli
altri paesi della ‘sponda sud’ - in occasione delle
importanti manifestazioni programmate da
Confindustria, come iI Forum Mediterraneo
dell’aprile 2008 che avremo il piacere di ospitare
qui a Roma.
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LA MISSIONE DI SISTEMA IN ALGERIA:
LE OPPORTUNITA' PER
LE NOSTRE IMPRESE
Carlo Calenda
Direttore Area Affari Internazionali
CONFINDUSTRIA
L’iniziativa
di
Algeri,
organizzata
da
Confindustria con ICE e ABI, in collaborazione
con l’Unione degli Industriali e delle imprese di
Roma e con Assafrica e Mediterraneo, ha
rappresentato il terzo appuntamento dopo le
missioni economiche realizzate in Marocco nel
novembre 2006 e in Tunisia nel gennaio scorso,
nel quadro del programma Mediterraneo che
Confindustria ha avviato con il Forum di Palermo.
Oltre 250 imprenditori italiani presenti, 350
imprenditori algerini, numerosi rappresentanti
del settore bancario e delle più importanti
istituzioni
che
operano
nel
campo
dell’internazionalizzazione, circa 1.200 incontri di
business realizzati: questi i numeri dell’evento
che ne testimoniano la portata, evidenziando,
ancora una volta, l’interesse delle imprese
italiane verso l’area mediterranea.
In questa Regione, l’Algeria si sta affermando
sempre più come Paese di riferimento per le
imprese straniere.
Il quadro macroeconomico dell’Algeria appare
solido e continua ad essere caratterizzato,
soprattutto in termini finanziari, da indicatori
positivi.
Le politiche di liberalizzazione economica e di
attrazione degli investimenti esteri in settori
come infrastrutture, telecomunicazioni, energia
ed ambiente, facenti parte del piano di
stabilizzazione
politico-istituzionale
del
Presidente Abdelaziz Bouteflika, rendono il
Paese uno dei mercati più interessanti dell’Area
Mediterranea.
La forte espansione del settore delle
infrastrutture, che riguarda la costruzione di
nuovi porti commerciali, aeroporti, autostrade,
dighe e attrezzature in campo sanitario attrae la
presenza soprattutto di grandi gruppi.
D’altro lato, la stabile crescita delle importazioni
algerine rende il mercato particolarmente
interessante per le nostre piccole e medie
imprese.
Puntare sull’Algeria, dunque, sia per rafforzare il
nostro export, sia per accrescere gli investimenti
nel Paese: è questa la strategia che Confindustria
intende portare avanti, nell’ottica di cogliere, in
maniera sempre più vantaggiosa per ambedue i
Paesi, le complementarità dei sistemi industriali
italiano ed algerino.
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ALGERIA–MISSIONE
ITALIA 2007
L’ESPERIENZA DI
PARTECIPANTE
UN
Federica Angelantoni
ANGELANTONI INDUSTRIE S.p.A.
comprare nostri prodotti, quasi esclusivamente
nel settore biomedicale. Ci è sembrato che
l’Algeria stia investendo molto nella sanità, molti
sono gli ospedali in costruzione sia civili che
militari. Hanno difficoltà a reperire attrezzature,
soprattutto quelle dotate di tecnologia avanzata.
Sono comunque a conoscenza delle innovazioni
più recenti che i prodotti presentano sugli altri
mercati.
Siamo ora in contatto con una società che si è
presentata per stipulare un contratto di agenzia
con noi per il settore biomedicale. Abbiamo
ricevuto la loro visita immediatamente dopo il
nostro ritorno in Italia.
Purtroppo in alcuni casi esiste ancora qualche
difficoltà nel comunicare. Alcune aziende
algerine non utilizzano internet, non hanno posta
elettronica o website. Il mezzo più usato è il fax o
la posta prioritaria.
L’Angelantoni Industrie produce apparecchiature
per il freddo in due settori: uno è quello del
testing e della simulazione ambientale, produce,
infatti, macchine che riproducono varie
condizioni climatiche per testare la resistenza di
componenti o prodotti meccanici ed elettrici;
l’altro è quello del settore biomedicale, con la
produzione di congelatori per la conservazione e
lo stoccaggio di materiali biologici, quali sangue,
cellule e tessuti.
L’azienda ha deciso di partecipare alla Missione
Imprenditoriale in Algeria per mettere le basi per
una futura collaborazione con questo paese con
cui ancora non avevamo avuto rapporti
commerciali. L’interesse principale era trovare un
partner che potesse diventare agente o
distributore dei nostri prodotti in questo paese.
Durante gli incontri BtoB organizzati il primo
giorno della nostra visita, abbiamo avuto modo
di incontrare aziende che erano interessate a
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ALGERIA: LE OPPORTUNITA'
PER LE IMPRESE ITALIANE
Samuele Porsia
Direttore
ICE ALGERI
secondo il FMI, è stato del 3,5% nel 2006. Grazie
soprattutto ai settori delle infrastrutture e
dell’agricoltura, l’indice dei prezzi al consumo è
rimasto sotto controllo, accompagnato anche da
una
progressiva
diminuzione
della
disoccupazione, attestata attualmente al 15,5%
della popolazione attiva, prevalentemente
giovanile.
La presenza di una numerosa delegazione di
imprenditori, guidata dal Min. Emma Bonino, al
primo forum economico italo-algerino nonché la
partecipazione di un centinaio di imprese italiane
alla XL Fiera di Algeri, svoltasi all’inizio di
giugno, rappresentano senza dubbio la prova
dell’accresciuto interesse dell’Italia
verso
l’Algeria il cui quadro macroeconomico appare
solido, caratterizzato da alcuni anni da indicatori
positivi di crescita sostenuta, resa possibile
grazie agli eccezionali proventi finanziari
derivanti dagli idrocarburi che permettono al
Governo locale l’attuazione di politiche di
sostegno a settori di attività diversi da quelli
legati agli idrocarburi.
In un tale contesto locale di sviluppo, l’Italia, a
livello istituzionale ed imprenditoriale, sta
svolgendo una intensa attività con l’intento di
partecipare
alle
diverse
opportunità
d’investimento e commerciali che l’Algeria offre,
nel breve e medio periodo, a operatori,
desiderosi di inserirsi nelle dinamiche di crescita
del mercato nazionale legate all’alto livello delle
riserve valutarie e al rilevante divario da colmare
in materia di infrastrutture.
E’ indubbio che l’attuale Algeria è un paese alle
prese con profonde trasformazioni socioeconomiche, attuate dal Governo algerino con
l’intento di elevare il tenore generale di vita della
popolazione sia con la realizzazione di opere
d’infrastrutture e la creazione, anche con una
politica di apertura agli investimenti stranieri, di
nuovi posti di lavoro, attraverso l’allocazione di
maggiore risorse finanziarie allo sviluppo della
domanda di beni strumentali e di consumo.
Le esportazioni algerine, nel 2006, verso l’Italia
sono aumentate del 30,6% rispetto allo scorso
anno, passando da 6,1 miliardi a 8 miliardi di
euro. Per contro le esportazioni italiane, grazie al
notevole aumento dei prodotti siderurgici, sono
cresciute del 17%, confermando l'Italia come
secondo fornitore dell'Algeria dopo la Francia.
La disponibilità di risorse energetiche di
fondamentale importanza, quali petrolio e gas
naturale, consente al Paese di beneficiare di una
bilancia commerciale sempre in attivo la quale
nel 2006 ha presentato un attivo record di 32
miliardi dollari, comportando un aumento delle
riserve valutarie, attualmente ammontanti a 78
miliardi di dollari. Il PIL dell'Algeria è cresciuto
nel 2006 del 3,2%, mentre il tasso d’inflazione,
Nonostante tale notevole incremento registrato
nelle nostre esportazioni, si ha ragione di ritenere
che sussistano ampi margini per il rafforzamento
della nostra presenza commerciale in Algeria in
settori diversi da quelli degli idrocarburi. Il
Governo algerino ha destinato ingenti
finanziamenti alla realizzazione di alloggi civili e
alla costruzione di infrastrutture di base (ferrovie,
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mercato algerino avrà lo scopo di sostenere la
penetrazione commerciale dei nostri beni di
consumo durevoli e promuovere il settore
agroalimentare attraverso iniziative mirate. Tali
iniziative dovrebbero rafforzare la nostra
presenza commerciale in settori ancora deboli
rispetto al potenziale del mercato locale. Inoltre
sono previste 10 missioni in Italia di operatori
algerini per la partecipazione a saloni
specializzati, nonché tre corsi di formazione nei
settori della plastica, del tessile e del restauro di
monumenti.
metropolitane, autostrade, reti fognarie, dighe
ecc. ). Le attività promozionali realizzate dall’ICE
nel 2006, la cui finalità precipua è l’incremento
della quota delle nostre esportazioni, hanno
riguardato la partecipazione dell’Italia ai vari
saloni specializzati e seminari settoriali che
hanno suscitato maggiore interesse negli
operatori italiani.
Nel 2007, oltre alle iniziative nei settori della
meccanica, dei lavori pubblici e dell’edilizia,
dell’agroindustria, l’azione promozionale nel
INTERNAZIONALIZZARSI
CON SIMEST
Massimo D’Aiuto
Amministratore Delegato
SIMEST S.p.A.
La missione in Algeria che si è appena conclusa
ha rappresentato un momento importante di
incontro tra aziende italiane ed algerine, oltreché
un passo in avanti nel rafforzamento dei rapporti
economici tra i due paesi.
L’Algeria rappresenta, infatti, un mercato in forte
crescita, deciso ad aprirsi alle imprese estere, con
ampie prospettive legate non solo al settore
dell’energia, ma anche a quello manifatturiero in
quei comparti a cui le nostre PMI guardano con
interesse.
FINALEP SpA, merchant bank partecipata da
banche pubbliche algerine e dalla BEI, per il
sostegno al sistema creditizio locale e il rilascio
delle garanzie per gli investimenti e i crediti
bancari. La FINALEP, in questo accordo, fa da
capofila per la parte algerina, rappresentata dalla
BAD (Banque Algérienne de Développement), la
C.G.C.I. (Caisse de Garantie de Crédit
d’Investissement aux PME), la FGAR (Fond de
garantie des Crédits aux PME) e la CAGEX
(Compagnie Algérienne de Garantie des
Exportations), mentre SIMEST fa da capofila per
la parte italiana.
Il nostro obiettivo, infatti, è quello di offrire alle
aziende italiane strumenti sempre più
rispondenti alle loro esigenze di crescita sui
mercati internazionali e siamo certi che,
muovendosi in una logica di “sistema”, le
imprese
possano
conoscere
più
approfonditamente i mercati internazionali e
cogliere quindi al meglio le opportunità che si
presentano.
Attraverso un nostro desk abbiamo supportato le
imprese italiane nel corso dei numerosissimi
incontri B2B che si sono svolti ad Algeri,
fornendo assistenza e consulenza sugli strumenti
che mettiamo a loro disposizione per realizzare
progetti di investimento o sviluppare l’attività
commerciale in questo paese. Proprio per
favorire gli investimenti delle imprese italiane in
Algeria, soprattutto le PMI, lo scorso dicembre
avevamo sottoscritto un’intesa operativa con
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UN SISTEMA AL SERVIZIO DELLE
AZIENDE
Umberto Vattani
Presidente
ICE - Istituto nazionale per il Commercio Estero
“Uniti si vince”: sarà banale, ma questo detto è
sempre vero.
Ne abbiamo avuto un’ulteriore dimostrazione al
Forum imprenditoriale italo-algerino del 3-5
giugno: un Evento realizzato dall’ICE - Sede di
Roma e Ufficio di Algeri - Confindustria e ABI,
con la collaborazione dell’Ambasciata d’Italia,
che ha stimolato l’interesse delle Aziende italiane
per quel Paese. Un centinaio di imprenditori
italiani, guidati dal Ministro per il Commercio
Internazionale, Emma Bonino, hanno avuto più
di 1000 incontri B2B con le controparti algerine.
L’Ufficio ICE di Algeri aveva da tempo
intensificato
l’attività
promozionale
e
d’informazione. Non a caso, l’Italia era stata
invitata quale “Ospite d’Onore” alla Fiera
internazionale di Algeri. Grazie ai proventi della
vendita degli idrocarburi, l’Algeria costituisce un
mercato prioritario per le imprese italiane che
operano nel settore delle infrastrutture, della
raffinazione dei prodotti petroliferi, dei servizi
pubblici,
ma
anche
della
meccanica,
dell’elettronica e della formazione manageriale.
125 Aziende italiane lavorano da anni in Algeria e
partecipano attivamente alle iniziative dell’ICE:
Padiglioni italiani nelle Fiere specializzate,
incontri B2B, Seminari e Simposi di settore. Nei
soli primi mesi del 2007 si sono già svolti oltre 20
eventi, e altri seguiranno. Altre Aziende italiane
potrebbero trovare interessanti occasioni di
cooperazione nel campo delle infrastrutture
idrauliche e ferroviarie, l’edilizia, l’agricoltura e
pesca, il settore del legno.
In Algeria - così come in i nostri Uffici in oltre 80
Paesi - l’ICE è anche attento alle richieste
provenienti dagli imprenditori locali: organizza
Missioni di operatori algerini in Italia presso
Saloni e Fiere, corsi di formazione internazionali
e vere e proprie attività di “matchmaking”
attraverso il sito Web www.italtrade.com. In altre
parole, come ben sanno ad Algeri, l’ICE è stato e
sempre sarà al fianco degli amici algerini per
aiutarli a trovare il partner giusto in Italia.
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UNA POLITICA ESTERA
ITALIANA PER L’ALGERIA
Giovan Battista Verderame
Ambasciatore d’Italia
presso la Repubblica Democratica Popolare
d’Algeria
Gli imprenditori algerini -e in particolare quelli
privati- attendevano da tempo un’occasione di
contatto con i colleghi italiani che consentisse
loro di aprire nuovi spazi alla collaborazione tra le
realtà produttive dei due Paesi. La missione
imprenditoriale svoltasi ad Algeri dal 3 al 5
giugno ha corrisposto a questa attesa, la cui
ampiezza
è
ben
testimoniata
dalla
determinazione con la quale gli amici algerini si
sono impegnati, a fianco dell’Ambasciata e
dell’Ufficio ICE, per la sua organizzazione e per il
suo successo.
Seguendo il trend del 2005, anche il 2006 ha visto
la crescente costituzione in Algeria di nuove
società a capitale totalmente o parzialmente
italiano che oggi sono 123 rispetto alle 80 di solo
due anni fa. L’interesse per le nostre imprese
d’inserirsi nel mercato locale è stimolato dalla
crescita economica del paese che prosegue,
sostenuta dai prezzi elevati degli idrocarburi e
dalle riforme intraprese.
In questo contesto, il Governo italiano conferma
il ruolo strategico che esso attribuisce alle
relazioni con la riva Sud del Mediterraneo e
all’Algeria in particolare, con la quale
condividiamo numerosi interessi comuni
cominciando dal settore energetico.
L’Algeria sta vivendo in questi anni una fase di
forte espansione grazie alla progressiva
liberalizzazione della sua economia e
all’importanza che le sue fonti di energia
costituiscono per numerosi paesi.
La visita ad Algeri del Presidente Prodi nel
novembre scorso ha riavviato una serie di
contatti particolarmente intensi tra i due Paesi.
Le nuove prospettive di rafforzamento della
cooperazione economica e commerciale sono
state ben illustrate da ultimo nel corso delle visite
del Ministro D’Alema nell’aprile scorso e da
quelle recentissima del Ministro Bonino.
Il Programma quinquennale (2005-2009) per il
rilancio dell’economia, annunciato all’indomani
della rielezione nell’aprile 2004 del Presidente
Bouteflika,
prevede
un
importante
finanziamento (più di cento miliardi di dollari,
oltre ai finanziamenti per gli esercizi annuali) e
offre interessanti opportunità di investimento
per le imprese italiane. La spesa è destinata ai
seguenti settori: insegnamento e formazione,
sostegno agli investimenti pubblici e privati, lotta
alle frodi, costruzioni, miglioramento delle
condizioni di vita e sviluppo delle nuove
tecnologie.
E’ nella stessa prospettiva che si inserisce anche il
Memorandum sulle PMI firmato il 5 dicembre
2006 tra il Segretario di Stato al Ministero del
Commercio Internazionale On. Mauro Agostini e
il Ministro algerino del Commercio Mistapha
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Benbada,
per
il
rafforzamento
della
cooperazione istituzionale bilaterale a sostegno
dello sviluppo delle PMI attraverso strumenti
finanziari, joint-venture e investimenti.
L’Ambasciata è per parte sua impegnata con
diversi strumenti a sostenere lo sviluppo e
l’operatività delle nostre imprese e a promuovere
il Sistema Italia nel quadro di un rafforzamento
della cooperazione economico-commerciale
bilaterale.
E’ tutto un sistema Paese che si mobilita quindi
per favorire l’ulteriore inserimento delle nostre
imprese sul mercato algerino. Da questo
impegno condiviso non potranno che derivare
vantaggi per i due paesi: per l’Italia, per le
opportunità di crescita e di ulteriore
rafforzamento del nostro sistema produttivo che
il mercato algerino offre (senza dimenticare
l’obiettivo di riequilibrare una bilancia
commerciale fortemente condizionata dalle
importazioni di gas), per l’Algeria nella misura in
cui potrà giovarsi, nel suo processo di crescita,
delle conoscenze e delle esperienze delle nostre
imprese. Classica situazione potenzialmente
“win-win”: a tutti saperne trarre il massimo
profitto.
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