Marsiglia-Algeri. Viaggio al chiaro di luna
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Marsiglia-Algeri. Viaggio al chiaro di luna
Recensioni libri Ilaria Guidantoni MARSIGLIA-ALGERI VIAGGIO AL CHIARO DI LUNA Albeggi Edizioni, Roma 2014, pp. 364, € 16,00. ISBN 9788898795062 All’inizio di questo volume, Ilaria Guidantoni – giornalista e autrice del testo - ringrazia Maria Paola Palladino, “mio Virgilio” (p. 3). Ancor prima di leggerlo, dunque, siamo portate a istituire un nesso fra l’Algeria e la Commedia. Che sia un paese dove inferno, purgatorio e paradiso coesistono? Che per visitarlo sia necessaria una guida esperta altrimenti ci si smarrisce? Ed effettivamente leggendo le diverse sezioni del volume, molto ben costruito, con interviste a rappresentanti del mondo culturale, del giornalismo, inframmezzate da pezzi che affrontano i temi economici con un linguaggio molto accessibile e da approfondimenti legati a fatti o persone intervistate al di fuori di Algeri, l’impressione che si ricava è quella di un paese dove convivono diversi aspetti anche completamente opposti fra loro. Attraverso interviste con scrittori, giovani, associazioni di donne, intellettuali, Guidantoni ci offre una panoramica dell’Algeria che difficilmente si riesce ad avere anche leggendo testi non giornalistici. L’immagine che se ne trae è quella di un paese pieno di contraddizioni certamente, ma anche molto vivace da tutti i punti di vista, dove il richiamo della contemporaneità è in perpetua tensione con gli aspetti legati al passato politico e storico. Come a esempio traspare dall’intervista con Louisette Ighilahriz e il contrappunto di Zohra Drif. Entrambe hanno pubblicato una testimonianza della loro partecipazione alla guerra di indipendenza: Ighilahriz è autrice di Algérienne (Fayard, Paris 2001) un libro che ha scosso l’opinione pubblica non solo in 174 Quaderni Asiatici 110 – giugno 2015 Algeria e Drif di Mémoire d’une combattante de l’ALN Zone Autonome d’Alger (Alger, Chihab, 2013), due testi che presentano due esperienze diverse in seno alla guerra d’indipendenza. Il testo si conclude con un “Viaggio nella storia” che giunge sino al 2014, un elenco delle persone intervistate, dei libri citati e con alcuni indirizzi utili per chi si reca in Algeria. Bellissime immagini in bianco e nero, opera di Guidantoni e Palladino, illustrano questo viaggio insolito. “La percezione dell’Algeria è falsa e decisamente ingiusta. Dall’esterno, si crede che il paese sia ferro e fuoco, una sorta di deserto infernale. Quando si viene qui si è al contrario meravigliati per la qualità dell’ospitalità delle persone e la bellezza del Paese” (p. 111). Impossibile non sottoscrivere le parole di Hamid Grine, giornalista e scrittore autore di Camus nel narghilé (e/o, Roma 2013). Grine chiede nell’intervista di “ascoltare” le voci degli intellettuali algerini attraverso le traduzioni dei loro libri, per poter superare i pregiudizi sul proprio paese e gli algerini (e le algerine, aggiungo io). Lo scrittore specifica nella sua intervista che si riferisce sia a coloro che scrivono in arabo che a coloro che, come lui, scrivono in francese. Se una “mancanza” in Marsiglia-Algeri c’è, è l’assenza delle voci arabofone, che ci sono e sono moltissime in tutti i campi e hanno anche parecchio da dire. Ma forse è una mancanza voluta, per poter tornare (e mi auguro che questa sia la prima di una serie di guide sull’Algeria) ad Algeri la Bella e magari uscire dalla capitale per visitare anche altri luoghi che davvero meritano di essere conosciuti. Del resto questo è l’auspicio che anche Yasmina Khadra formula a Guidantoni: “E perché non a Orano? Quando tornerà in Algeria l’accompagnerò io a visitare la città [...]” (p. 312). Jolanda Guardi 175