Documento Programmatico Preliminare Qualità Urbana

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Documento Programmatico Preliminare Qualità Urbana
Documento Programmatico Preliminare
L.R.V. n° 11/2004
Concertazione ex art.5
Mercoledì 3 maggio 2006
Qualità Urbana
Sintesi linee programmatiche per il PAT di Arzignano
Utilizzo sostenibile di risorse limitate, quali il suolo, l’acqua, le fonti
energetiche;
Consolidamento rango territoriale;
Conseguimento di una migliore qualità urbana mediante la riorganizzazione
e riqualificazione degli spazi già occupati e dei servizi;
Potenziamento delle funzioni a servizio della città (scolastico, sportivo,
culturale, sanitario, amministrativo ecc.);
Sviluppo delle eccellenze produttive e di ricerca;
Soddisfacimento della domanda edilizia prevalentemente attraverso il
recupero e la riqualificazione;
Priorità agli interventi di bio architettura e alla qualità del costruire;
Trasferimento attività non più compatibili con la residenza;
Qualità Urbana
• Il Piano di Assetto del Territorio provvede, attraverso
il coordinamento con le politiche e le scelte di livello
provinciale, alla tutela delle Risorse Naturalistiche e
Ambientali e all’integrità del paesaggio naturale, quali
componenti fondamentali della “Risorsa Territorio”,
rispetto alle quali è valutata la “sostenibilità
ambientale” delle principali trasformazioni del
territorio anche con riferimento all’art.4 LR 11/2004 e
alla Direttiva 2001/42/CE del 27.6.2001 sulla
Valutazione Ambientale Strategica.
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Il quadro che emerge dalle prime valutazioni sull’evoluzione demografica indica che nel
prossimo decennio la popolazione si attesterà entro i 30.000 abitanti, a seguito della
ripresa della componente naturale alimentata soprattutto da un saldo migratorio che si
manterrà positivo sebbene su valori più bassi di quelli registrati negli ultimi anni.
La tendenza a breve termine è l’aumento della popolazione in età scolare e il
consolidamento della popolazione in età lavorativa, mentre nel lungo periodo si
registrerà un forte aumento della popolazione anziana. Scenari che debbono
essere obbligatoriamente considerati nella fase di stesura del PAT, prevedendo
opportuna dotazione di servizi alla collettività e misure di intervento nei confronti
dell’utenza debole per rispondere alle emergenti esigenze.
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Relativamente al Sistema Insediativo il PAT:
Verifica l’assetto fisico funzionale degli insediamenti e promuove il miglioramento
della funzionalità degli insediamenti esistenti e della qualità della vita all’interno delle
aree urbane, definendo per le aree degradate gli interventi di riqualificazione, e di
possibile di riconversione e per le parti o elementi in conflitto funzionale le eventuali
fasce o elementi di mitigazione funzionale.
Individua delle opportunità di sviluppo residenziale in termini quantitativi e
localizzativi,definendo gli ambiti preferenziali di sviluppo insediativo, in relazione al
modello evolutivo storico dell’insediamento, all’assetto infrastrutturale ed alla dotazione
di servizi, secondo standard abitativi e funzionali condivisi.
Stabilisce il dimensionamento delle nuove previsioni per A.T.O. e per ciascuna
realtà specifica, con riferimento ai fabbisogni locali ed alle indicazioni del P.T.R.C..
Definisce gli standard urbanistici, le infrastrutture e i servizi necessari gli
insediamenti esistenti e di nuova previsione, precisando gli standard di qualità urbana e
gli standard di qualità ecologico-ambientale;
Definisce gli standard abitativi e funzionali, che nel rispetto delle dotazioni
minime di legge, determinino condizioni di vita decorose e coerenti con l’evoluzione
storica degli insediamenti, favorendo la permanenza delle popolazioni locali e
l’integrazione di quelle immigrate.
Il conseguimento di una migliore qualità urbana che riconosca e sviluppi i
fattori decisivi per la sostenibilità dello sviluppo locale, costituisce l’orizzonte
di riferimento del PAT nella consapevolezza del ruolo proprio della città di
Arzignano in relazione al sistema insediativo dell’Ovest vicentino.
L’offerta dei servizi alla residenza deve essere adeguata in termini di
aree attrezzate a verde e parcheggi, confermandone l’impianto
decentrato sul territorio e la connessione attraverso una trama di percorsi
ciclopedonali, questi ultimi funzionali a divenire una vera e propria rete per la
mobilità alternativa alla viabilità locale
Si indicano le seguenti strategie:
- rafforzamento dell’ immagine urbana valorizzandone i nodi principali,
verificando il carico urbanistico, rimuovendo gli elementi detrattori;
-potenziamento delle funzioni di carattere urbano (i c.d. poli funzionali:
sanitario, scolastico, sportivo,culturale, ricettive e ricreative);
- sviluppo delle eccellenze produttive e di ricerca;
- definizione di una rete commerciale condivisa e coerente con gli obiettivi
della L.R. 15/’04.
Considerata sostanzialmente esaurita la fase espansiva, le azioni volte a
conseguire una migliore qualità urbana possono così essere sintetizzate:
a) recupero dell’identità del centro storico e dei centri delle frazioni
mediante:
- ridefinizione delle modalità di intervento sui fabbricati esistenti
- valorizzazione della matrice idraulica originaria con le funzioni ad essa
collegate (in particolare roggia di Arzignano);
- - definizione delle modalità di trasformazione e di recupero della “città
pubblica”;
- - definizione delle modalità di recupero delle identità locali delle frazioni,
attraverso la sistemazione ed il riuso dei luoghi centrali di uso pubblico;
b) Soddisfacimento della domanda edilizia residenziale, attraverso il
recupero e la riqualificazione del tessuto edilizio esistente ed
eventualmente con modifica degli indici insediativi;
c) incentivi ad interventi di bio-architettura, con particolare riferimento
al risparmio energetico e l’utilizzo di fonti alternative (solare e eolico)
tramite l’adozione di parametri edificatori differenziati in funzione
dell’impatto ambientale;
d) ricorso ai principi del credito e della compensazione edilizia, anche
tramite indicazione di parametri edificatori e/o impositivi differenziati.
Nel contesto della ricerca di qualità urbana rientrano anche i programmi di
trasferimento delle attività non compatibili con la residenza, innescando
meccanismi di riqualificazione e trasformazione del tessuto edilizio, in
particolare nelle zone di Tezze, del centro storico del capoluogo e nella zona
di ristrutturazione di Villaggio Giardino. Gli strumenti che permettono di
rendere economicamente sostenibili gli interventi volti al miglioramento della
qualità urbana sono rappresentati da tutti i meccanismi di perequazione,
credito edilizio e di compensazione, da utilizzare all’interno della
concertazione con enti, aziende e portatori di interessi diffusi.