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CASA ITALIA
Mercati
esteri
Kazakhstan
Interscambio commerciale nel primo semestre del 2014
( fonte ICE )
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L’interscambio commerciale è diminuito nel primo semestre del 2014
a causa delle nostre diminuite importazioni di materie dai settori
petrolifero e matallurgico
E in aumento il nostro export ( +8% )
o Secondo i dati ICE l’interscambio commerciale con il Kazakhstan nel primo
semestre dell’anno ha registrato un ammontare di circa 1.760 milioni di Euro, con
un saldo negativo per il nostro Paese di 1.071 milioni, peraltro in calo del 41%
rispetto al I semestre 2013 (era stato di 1.557 milioni).
o
Un calo del disavanzo legato alla marcata riduzione (-24,5%) delle nostre
importazioni, da 1.875 milioni a 1.415, specialmente nel settore petrolifero (-64%)
e dei prodotti metallurgici (da 103 a 17 milioni).
o E’ invece aumentato il nostro export, da 318 a 344 milioni di Euro (+8%).
Tra le voci principali si confermano i macchinari (126 milioni, stabili), articoli di
abbigliamento (39 milioni, peraltro in flessione del 7,7%) nonchè gli articoli in
pelle, escluso l’abbigliamento, con 21 milioni (-9,3%); a seguire i prodotti della
metallurgia (+5,7%) con 16 milioni, quelli in metallo (+31,4%) esclusi macchinari
ed attrezzature (15 milioni).
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IL MERCATO KAZAKO
PUNTI DI FORZA

Crescita sostenuta

Ingenti risorse naturali

Stabilità politica e macroeconomica

Posizione favorevole ed Unione Doganale
con Russia e Bielorussia

Programmi governativi di sviluppo
industriale e dell’innovazione
OPPORTUNITA' /Cosa vendere
o
Materiali da costruzione
o
Moda
o
Prodotti enogastronomici
o
Arredamento
o
Tecnologie
DOVE INVESTIRE
o
Costruzioni
o
Energia elettrica, gas, vapore e aria
condizionata
rinnovabili )
o
(anche
Prodotti dell'agricoltura, pesca
e silvicoltura
o
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da
Prodotti della metallurgia
fonti
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o
Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del
petrolio
PRINCIPALI PRESENZE ITALIANE
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Bonatti Spa Kazakhstan Branch / Costruzioni
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Eni Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio

ItalCementi ( presente con un impianto di produzione di cemento nel sud del
Paese)

Renco AK LLP Costruzioni
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Saipem Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio

Salini Costruttori S.p.A. - Todini Costruzioni Generali S.p.A

Impregilo
o
Secondo fonti dell’ Istituto Nazionale del Commercio Estero, a gennaio del 2013,
erano oltre 53 le aziende italiane con sede in Kazakhstan
o
VENDERE IN KAZAKHSTAN
Negli ultimi anni sono sorti innumerevoli negozi di prestigio, centri commerciali,
supermercati, ipermercati e “cash & carry ”.
La tendenza riguarda in
particolare Almaty ed Astana, le principali citta' del Paese, ma anche altri centri urbani
(Shymkent, Atyrau) registrano il medesimo fenomeno. Quasi tutti i centri commerciali
dispongono al proprio interno di Supermercati molto forniti che commercializzano
prevalentemente generi alimentari, alcolici, prodotti per la casa. I più forniti ed importanti
supermercati (Magnum, Ramstore, Dastarkhan, Stolichnyi, Silk Way City, Small, Green,
ecc.) dispongono di vari punti vendita nelle principali città del Paese, producendo in
proprio pasticceria, panetteria, rosticceria, caffetteria, ecc. con spesso, annessi propri
ristoranti. Sul mercato opera un significativo numero di importatori/distributori di prodotti
alimentari – con proprie reti di vendita - presenti nei centri più importanti del Paese.
La notevole crescita economica e la conseguente maggiore propensione ai consumi da
parte della popolazione, ha influito anche sull’apertura di ristoranti di standard
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occidentale. Fra i migliori si distinguono una decina di
ristoranti italiani, soprattutto ad Almaty, frequentati
prevalentemente dalla classe medio-alta. Con l’aumentata
presenza internazionale cresce anche il numero degli hotel
soprattutto delle categorie più alte. Quasi tutti dispongono al proprio interno di uno o più
ristoranti con cucine tipiche di altri Paesi.
o
Vini
Fino al 2003 il vino italiano era scarsamente presente sul mercato kazako essendo
poco conosciuto e ritenuto di qualità inferiore rispetto a quello di altri Paesi vinicoli
concorrenti (Francia). Negli anni successivi la situazione è cambiata anche grazie a
varie attività ed iniziative promozionali.

l'export italiano, inferiore al milione di euro nel 2003, ha superato gli oltre
3,5 milioni di euro nel 2011
o
Mobili
In Kazakhstan, la maggior parte dei mobili sono importati tuttavia è ancora assente un
sistema di grande distribuzione. Sono circa 120 gli importatori di mobili, di cui 30-35
importano mobili italiani ed i maggiori dispongono di una propria rete di negozi in varie
città del Kazakhstan (soprattutto ad Astana, Karaganda). Sono venduti tutti i tipi di
mobili per abitazione, di vari stili, ed anche mobili per diversa destinazione (ufficio,
ristoranti, ecc.).
Nel periodo gennaio-ottobre del 2012 l’ammontare complessivo delle esportazioni
italiane di mobili verso il Kazakhstan e’ stato di 29,1 milioni di euro, + del 43,4% rispetto
allo stesso periodo dell’anno precedente (20,3 milioni di euro).
Articoli di abbigliamento
o
Moda
In Kazakhstan ancora non esiste la grande distribuzione del comparto moda. Sono
presenti numerosi negozi di abbigliamento/calzature non di lusso di molti brands
mondiali ed il mercato e’ molto promettente. La produzione Made in Italy
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è ben presente e molto riconosciuta sul mercato locale. Vi
sono numerosi negozi di abbigliamento/pelletteria e di
calzature italiane. Per i compratori kazaki l’acquisto del
“Made in Italy ” è rappresentativo
di uno “ status symbol ”. La
maggior parte di questi operatori
sono importatori e rivenditori e
solo pochi di loro sono grossisti.
La vendita all’ingrosso è più
diffusa se si tratta di produzione
cinese o turca di livello inferiore.
É molto diffuso anche il formato
“total look”. delle esportazioni
italiane che sono passate, per
l'abbigliamento dai 17 milioni di
euro del 2003 ai 75 milioni del
2011; per le calzature/pelletterie
dai 12 milioni del 2003 agli oltre
38 del 2011. Tale performance
dipende da un lato, dalla crescita
economica (potere d'acquisto)
del Kazakhstan.
Costruzioni
Il
settore
è
cresciuto
rapidamente
a
partire
dall’inizio degli anni 2000,
soprattutto grazie ai prestiti
esteri ottenuti dalle banche
kazake e indirizzati dalle
medesime a finanziare i
programmi di sviluppo del
settore edile. La costruzione è
prevalentemente concentrata in tre regioni che costituiscono più della metà dei lavori
edili del
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Paese: Atyrau, Astana, Almaty. Sono presenti alcune
grandi società, in prevalenza turche ed anche italiane, attive nei diversi segmenti
(abitazioni, centri commerciali ed uffici, edilizia civile ed industriale).
Dal 2011 il settore ha ricominciato a crescere, pur se a ritmi meno sostenuti del
passato. Secondo i dati dell'ISTAT, dal 2003 si è avuta una crescita costante delle
esportazioni dei materiali da costruzione, raggiungendo l’apice nel 2009 (56,3 milioni
di Euro) con una crescita del 569 % rispetto al 2008.
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