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CASA ITALIA
NUOVE FRONTIERE/ IL KAZAKHSTAN
Informazioni generali
 Il Kazakhstan è uno stato transcontinentale, a cavallo tra Europa ed Asia.
Il 25 ottobre del 1990 il Kazakhstan ha proclamato la sua sovranità e dichiarato
l’ indipendenza il 16 dicembre 1991, aderendo alla Comunità Stati Indipendenti
(CSI). Il parlamento ha eletto nello stesso anno Nursultan Nazarbaev
presidente. Il 2 marzo 1992 aderisce all’ONU e nel maggio dello stesso anno
diviene membro dell’UNESCO.

Il 4 giugno 1992 adotta la nuova bandiera nazionale di colore celeste con un
sole raggiate e un’aquila della steppa di colore giallo posti al centro.
Nel 1995 viene firmato un trattato con Uzbekistan e Kirghizistan per
l’istituzione di uno spazio economico comune.

Con un’area di 2,7 milioni di kmq, il Kazakhstan è il nono paese al mondo
per superficie. La popolazione è pari a circa 17 ml. di abitanti. Le sue
dimensioni corrispondono più o meno a quelle dell’Europa occidentale e a
metà del territorio degli Stati Uniti. Confina con la Russia a nord, con il Mar
Caspio a ovest, con il Turkmenistan, l’Uzbekistan e il Kirghizistan a sud e con
la Cina a est. Il territorio è quasi tutto arido e pianeggiante, se si escludono le
zone montuose al confine orientale e sud orientale, che si estendono lungo
l’estremità settentrionale della vasta catena del Tian Shan. Il monte Khan
Tengri, con i suoi 6995 m di altitudine, si trova al confine con il Kirghizisan ed
è la vetta più alta del paese. Al centro del Paese c’è un territorio molto arido
detto Steppa della Fame. Il clima è caratterizzato da inverni rigidi ed estati
torride. In particolare le escursioni termiche annue sono molto alte ma le
precipitazioni sono scarse e per questo scarseggia la vegetazione.
 Il Kazakhstan è suddiviso in 14 regioni e 3 città a statuto speciale.
Le tre città a statuto speciale sono:
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Almaty, l’antica capitale
Astana, la nuova capitale
Baikonur, città dello spazio
 Almaty con 1.128.000 abitanti è la città più popolosa del Kazakhstan, situata
sulle pendici dei monti Zailijski Alatau, presso la frontiera col Kirghizistan, è
un importante nodo ferroviario, presenta un tessuto economico sviluppato
(industrie agricole, alimentari, meccaniche) ed è sede di un’università e di
un’Accademia delle scienze.
 Astana è capitale del Kazakhstan. Ha una popolazione di circa 640.000 ab. , in
rapido aumento. Il nome significa capitale ed è stato scelto perché é facile da
pronunciare in molte lingue. La città è situata nel Kazakhstan centrale, sul
fiume Ishim, circondata da una regione pianeggiante, la steppa semi desertica
che copre la maggior parte del territorio kazako.
 Baikonur è una città del Kazakhstan amministrata dalla Russia. Fu costruita per
servire il Cosmodromo (base di lancio spaziale). In origine Baikonur era una
cittadina mineraria. Dal cosmodromo di Baikonur vennero lanciati le Soyuz e
gli Sputnik, tra cui il primo satellite della storia: lo Sputnik 1. Baikonur era il
centro principale di funzionamento dell’ambizioso programma spaziale
sovietico da prima degli anni ’60 fino agli ’80 ed è dotato di attrezzature per il
lancio di velivoli spaziali con e senza equipaggio umano. Sono molti i voli
entrati nella storia partiti da qui: il primo lancio riuscito di un satellite
artificiale il 4 ottobre 1957 (Sputnik 1), il primo lancio verso lo spazio con a
bordo un uomo (Yuri Gagarin nel 1961), e con a bordo una donna (Valentina
Tereshkova nel 1963).
Ordinamento statale
Il Kazakhstan è uno stato unitario con forma di governo Presidenziale. Nello Stato
viene riconosciuto il pluralismo ideologico e politico e non è ammessa l’interferenza
tra gli istituti statali e quelli pubblici. E’ ugualmente protetta e riconosciuta la
proprietà privata e statale.
La lingua ufficiale è la lingua kazaka. Tuttavia la lingua russa è comunemente usata
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come la lingua di comunicazione interetnica.
Il Kazakhstan rispetta i principi e le norme di diritto internazionale, conduce la
politica di collaborazione e le relazioni amichevoli tra gli stati, rispetto e
comprensione delle diverse culture.Secondo la Costituzione il Presidente della
Repubblica, Capo dello Stato, viene eletto per 7 anni. L’attuale Presidente della
Repubblica è Nursultan Nazarbayev che è stato rieletto nel 2011.
Il Parlamento della Repubblica, il supremo organo legislativo, è bicamerale: il Senato
(47 seggi) e il Magilis (77 seggi dei quali 67 eletti con il sistema maggioritario, 10
per gli elenchi di partiti).
L’elezione nella Camera dei Rappresentanti si svolge per votazione diretta, segreta e
generale, nel Senato per votazione indiretta e segreta.
Uno degli scopi prioritari che si prefigge il Kazakhstan, è quello di garantire la
sicurezza nazionale e conservare l’unità territoriale.
Dopo il crollo dell’URSS il Kazakhstan ha rinunciato allo status di potenza nucleare.
Nel 1991 è stato chiuso il poligono di Semipalatinsk, nel maggio 1992 è stato firmato
il protocollo di Lisbona per lo smantellamento delle armi nucleari situate nel
territorio del Kazakhstan.Nel 1994 è stato firmato il Memorandum di Budapest sulle
garanzie di sicurezza del Kazakhstan da parte di Russia, Usa, Gran Bretagna; le stesse
garanzie sono state ricevute anche dalla Francia e dalla Cina.Attualmente nella
Repubblica operano più di 2.500 organizzazioni non governative, 2.700
organizzazioni religiose che rappresentano 30 confessioni.
L’ Assemblea dei Popoli del Kazakhstan che unisce i rappresentanti di 120 nazioni è
un organo consultativo presso il Presidente della Repubblica del Kazakhstan.Ci sono
più di 1.754 mezzi di comunicazione di massa tra i quali, 1.167 giornali, 121
compagnie radiotelevisive, 15 agenzie d’informazione. L’80% dei mass media del
Kazakhstan appartiene a privati. Sono accreditati più di 100 giornalisti delle agenzie
straniere quali BBC, REUTER, France-press, Itar-tass.La Costituzione della
Repubblica garantisce i diritti dei partiti, movimenti ed associazioni. Non è ammessa
l’interferenza dello Stato nell’attività dei partiti e nelle organizzazioni pubbliche.Tra i
16 partiti e movimenti operanti sulla scena politica del Kazakhstan, 4 hanno propri
rappresentanti nel Parlamento. I partiti politici più grandi ed attivi sono i seguenti:
Otan (126 mila membri), il partito Civile del Kazakhstan (40 mila), il partito
Comunista, il partito Agrario (25 mila membri).
Nell’ottobre 1997 il Presidente della Repubblica si è rivolto al popolo del Kazakhstan
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con un messaggio con il quale ha esposto la strategia dello sviluppo del paese sino al
2030. Sono previsti 7 compiti prioritari a lungo termine, il raggiungimento dei quali
permetterà di arrivare al fine ultimo ovvero, alla prosperità ed al miglioramento delle
condizioni di vita di tutti gli abitanti del Kazakhstan e alla sicurezza nazionale; in
particolare ci si prefigge di raggiungere:
- la stabilità della politica interna ed il consolidamento della società;
- la crescita economica, basata su un’economia di mercato aperta, con un alto livello
di investimenti stranieri e di risparmio interno;
- la salute, l’istruzione ed il benessere dei cittadini del Kazakhstan;
- le risorse energetiche;
- le infrastrutture, in particolare i trasporti e le comunicazioni;
- una gestione professionale dello Stato.
La strategia delle riforme tiene presente gli indissolubili legami economici e politici
della liberalizzazione.
Politica interna
Il Kazakhstan è un Paese politicamente stabile, con l'attuale Presidente della
Repubblica, Nursultan Nazarbaev, in carica sin dal 1991, quando il Paese e' divenuto
indipendente. Il Presidente gode di grandi poteri: da lui dipende il Governo cosi'
come sono di sua nomina tutti i Governatori delle varie regioni del Paese. Le ultime
elezioni legislative (15 gennaio 2012), pur consentendo per la prima volta l'ingresso
di piu' partiti in Parlamento, non hanno scalfito minimamente il ruolo preponderante
del partito presidenziale ( Nur Otan ) .
Il Paese ha carattere multi-etnico e multi-confessionale, è privo di conflitti tra i vari
gruppi anche se esistono trattative legate ad una diversa distribuzione della
ricchezza.
Risorse ed economia del Kazakhstan
In termini di risorse naturali il Kazakhstan è tra i Paesi con la maggiore ricchezza pro
capite al mondo (ca. 14.000 USD di PIL Pro-Capite).
Tesoro inestimabile del Kazakhstan sono le sue risorse minerarie.
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 Il Kazakhstan è il sesto paese più grande del mondo in termini di risorse
minerarie: 99 elementi scoperti, 70 elementi esplorati, 60 vengono recuperati e
utilizzati nel suolo del Kazakistan di 110 elementi della tavola periodica di
Mendeleyev. Tra i più importanti: petrolio, gas, uranio, zinco, tungsteno,
bario, argento, piombo, cromo, rame, fluoriti, molibdeno e oro.
 Un solo esempio: Kashagan, un gigantesco giacimento di petrolio nel mar
Caspio, è considerato il più grande tra quelli scoperti negli ultimi decenni.
 Eni è uno dei primi investitori stranieri in Kazakhstan dal 1992, con lo
sviluppo dell’altro giacimento gas di Karachaganak. Il paese resta infatti il più
importante produttore di energia dell’Asia Centrale: lo scorso gennaio
l’Oil and Gas Journal ha stimato in 30 miliardi di barili le riserve di
greggio del Kazakhstan (per Stati Uniti e Russia la stima era,
rispettivamente, di 21,8 e 60 miliardi di barili ) ; nel settore petrolifero, il
Paese punta a una crescita produttiva molto sostenuta nei prossimi tre anni,
principalmente grazie ai giacimenti di Tengiz, Karachaganak, Kashagan e
Kurmangazy, mentre per quanto riguarda il gas naturale il paese possiede
importanti riserve concentrate nelle quattro regioni occidentali (Atyrau,
Mangghystau, Aqtöbe e Kazakhstan dell’Ovest). L’aumento di produzione,
dato il consumo interno limitato, si traduce in un forte aumento delle
esportazioni di idrocarburi.
 Il paese possiede circa il 60% delle risorse minerarie dell’ex Unione Sovietica;
vengono estratte grandi quantità di ferro nel bacino di Kustanaj nel nord-ovest,
notevoli quantità di carbone nei dintorni di Karaganda e Ekibastuz, e inoltre
petrolio, metano e diversi metalli usati nell’elettronica, nell’ingegneria
nucleare e nella missilistica. Il Kazakhstan ospita il 20% delle terre coltivate
dell’ex URSS. Gran parte del nord fu trasformato in un unico campo di
frumento dal programma delle Terre Vergini negli anni Cinquanta.
Il
Kazakhstan continua a coltivare un’incredibile quantità di frumento, pari a un
terzo della produzione totale dell’ex URSS. Nelle aree coltivate del sud
crescono frutta, ortaggi, tabacco, riso, canapa e cotone. Le aree più asciutte
vengono usate per il pascolo stagionale di pecore, mucche, cavalli e cammelli.
Il Kazakhstan, ha attirato investimenti diretti esteri, l’economia kazaka è in
costante crescita. Nel corso dell’ultimo decennio, il PIL ha dimostrato una
crescita di 8 volte (da USD 17 miliardi di USD 146,5 miliardi).
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o Quadro economico
Il PIL kazako è cresciuto nel 2012 del 5,5% (fonte EIU), mentre nel 2010 e 2011 il
tasso di crescita e' stato rispettivamente del 7,3% e 7,5%. La composizione del PIL
per settore e' la seguente: Agricoltura: 5,2%; Industria: 37,9%; Servizi: 56,9%.
Riguardo i consumi pubblici, nel 2012, sono stati rispetto al PIL, del 5%, mentre i
consumi privati sono stati del 6,1%. Nel 2012, il deficit di bilancio sul PIL ha
registrato un aumento raggiungendo il 3,7% (stima EIU) a seguiti di minori entrate
fiscali.
La produzione industriale e’cresciuta del 0,6% nel 2012, contro il 3,5% del 2011
(Fonte EIU). La produzione agricola, dopo il record segnato nel 2011 (26,9 milioni di
tonnellate raccolte) e' diminuita significativamente nel 2012 (-17,8%), a causa anche
di una grave siccità nelle regioni produttrici di cereali, attestandosi a 11,2 milioni di
tonnellate di cereali. Il settore dei servizi è cresciuto del 8,5% nel 2012, contro il
7,7% del 2011.
Per quanto riguarda il settore petrolifero, che costituisce il traino dell'economia
kazaka, nel 2012 si è avuta una produzione petrolifera di 79,2 milioni di tonnellate
( petrolio e gas condensato), con una contrazione del 1,9% rispetto al 2011.
Il bilancio Statale puo' contare sul Fondo Nazionale del Welfare, alimentato dai
proventi dell'industria petrolifera, che ammonta (1 marzo 2013) a circa 59,5 miliardi
di USD mentre le riserve internazionali della Banca Centrale sono pari a 26,1 miliardi
di USD, costituendo, negli auspici delle autorità kazake, una sorta di cuscinetto per
eventuali politiche stabilizzatrici, in caso di una nuova crisi globale.
Sistema legislativo
Il Recente Testo Unico in materia fiscale ha raccolto e ordinato le norme e
disposizioni fiscali del Codice Fiscale del 1995 e quelle emanate con decreti
presidenziali e governativi e dalla Commissione Tributaria. La legge kazaka distingue
le persone giuridiche a capitale straniero sulla base della loro sede di costituzione. Le
persone giuridiche costituite in Kazakhstan in conformità alle leggi in vigore nel
Paese sono tassate in base ai redditi conseguiti nel Paese ed all’ estero. Le filiali delle
persone giuridiche sono soggette alla tassazione sui redditi conseguiti in Kazakhstan.
Le imprese straniere possono operare in Kazakhstan tramite un ufficio di
rappresentanza, una filiale, una persona giuridica costituita nel Paese, una struttura
organizzativa a carattere permanente.
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E’ considerata una struttura organizzativa permanente:
- un luogo fisso di attività soggette ad imposizione fiscale, in cui il contribuente
svolge totalmente o parzialmente i suoi affari, compresi quelli svolti da un
procuratore;
- un sito produttivo, di assemblaggio, di raccolta o le attività di supervisione e
controllo collegate a tali attività;
- installazioni o impianti usati per la ricerca di risorse naturali, un impianto o una
piattaforma di perforazione e le relative attività di supervisione;
- la fornitura di servizi, compresi i servizi di consulenza.
Mentre un ufficio di rappresentanza non è considerato un’impresa a carattere
permanente in quanto, normalmente, non svolge attività lucrative dirette e, pertanto,
non è soggetto all’imposta sui redditi, le filiali e/o le suddette organizzazioni a
carattere permanente di imprese straniere sono soggette all’ imposta sui redditi ed a
una sovrimposta.
Le società e le persone fisiche straniere che percepiscono redditi non derivanti da
organizzazioni a carattere permanente, ma sono il frutto di partecipazioni azionarie,
finanziarie, di consulenze, copyrights ecc. sono soggette a ” Withholding Tax”.
Il coacervo di imposte e tasse che oggi gravano sulle imprese è il seguente:
1. Imposta sul reddito
L’aliquota normale è del 30%. Per le imprese costituite in eventuali “zone
economiche speciali”, l’aliquota è del 20%. Per le imprese per le quali il terreno
costituisce il maggior cespite produttivo, l’aliquota è del 10%.
2. Sovrimposta per Filiali e Stabili Organizzazioni di imprese straniere
L’aliquota è del 15% del reddito netto. Pertanto, i redditi di Filiali e/o Organizzazioni
a carattere permanente di imprese straniere sono soggetti ad un’ imposta del 40,5%.
3. “Withholding Tax”
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- sui dividenti, le aliquote stabilite dal Trattato tra l’Italia ed il Kazakstan sono pari al
5% se il beneficiario possiede almeno il 10% del capitale e al 15% negli altri casi;
sugli interessi, l’aliquota fissata dal suddetto Trattato è del 10%;
- sui canoni (diritti d’autore, di brevetti, di Know-how, per l’uso di attrezzature ecc.),
l’aliquota è del 10%;
- sui premi assicurativi:5%;
- sui servizi di telecomunicazione:5%;
4. Contributi previdenziali e sociali
Su stipendi e salari del Personale locale viene computato un onere del 21% a titolo di
“Tassa sociale” e del 10% per il Fondo Pensioni. Per il personale espatriato era
previsto un onere mensile di 50 o 60 dollari a seconda della qualifica del dipendente.
5. IVA
L’aliquota base è del 16%. Certi prodotti alimentari di origine kazaka sono
assoggettati ad aliquote inferiori.
6. Imposte sul consumo
Certi beni di consumo, generalmente considerati generi di lusso, sono assoggettati a
imposte particolari.
7. Imposte e tasse locali
Trattasi di: imposte sui terreni, imposte patrimoniali (1% del valore del cespite), tasse
automobilistiche, imposte di registro e di bollo, tassa per le imprese che inquinano,
tasse varie per l’ utilizzo delle acque navigabili, dei mezzi di comunicazione ecc. Tali
oneri fiscali variano da regione a regione
N.B.:
Per le piccole imprese, normalmente vige un regime fiscale speciale. Per le società
petrolifere straniere vigono accordi particolari.
(Fonte Camera di Commercio Italo-Kazaka)
Relazioni internazionali
Il Kazakhstan porta avanti una poltica estera di carattere multi vettoriale, mantenendo
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buoni rapporti con pressoche' tutti i Paesi. Il Kazakhstan mantiene relazioni
preferenziali con la Federazione Russa, il suo principale partner, con cui confina ed e'
legato per motivi storici, e con cui ha avviato negli ultimi anni un processo
d'integrazione regionale che ha portato all'istituzione di una Unione Doganale, primo
passo verso un'Unione Economica Euroasiatica. Nonostante gli stretti legami con la
Russia, Astana ha tuttavia ottimi rapporti anche con la Cina, in particolare sul piano
economico, con gli Stati Uniti, la Unione Europea ed i suoi Stati membri, cosi' come
con la Turchia. Buoni sono sostanzialmente i rapporti anche con i Paesi dell'Asia
centrale dove il Kazakhstan svolge un ruolo fondamentale per la stabilita' e la
sicurezza dell'area e dove collabora attivamente nella lotta contro il terrorismo. .
Il Kazakhstan è attivo in numerose organizzazioni internazionali, tra cui OSCE
(Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa), OIC, e SCO e molte
altre. Con l’Unione Europea sono in corso negoziati per la conclusione di un
“Reinforced Partnership and Cooperation Agreement”. Dal 1.1.2012 Kazakhstan,
Russia e Bielorussia, hanno costituito uno Spazio Economico Comune, con
l’obiettivo di arrivare entro il 2015 ad un Unione Economica Eurasiatica, che
potrebbe essere allargata anche ad altre Repubbliche ex-sovietiche (ad esempio vi ha
aderito l'Armenia). Nel 2010 il Kazakhstan è stato il primo membro della Comunità
degli Stati Indipendenti (CSI) a presiedere l'OSCE. L'adesione all'Organizzazione
mondiale del commercio (OMC), si sta negoziando separatamente dai membri
dell'unione doganale.
Nel 2017 il Paese ospitera', presso la sua capitale Astana, l'EXPO.
Overview dei rapporti con L'Italia
Dal 1992 in poi i rapporti tra Italia e Kazakhstan si sono costantemente approfonditi e
rafforzati progressivamente in un quadro costante di dialogo e di mutui benefici. La
multivettorialità della politica estera di Astana ha offerto loro nuove opportunità. Un
Trattato di Partenariato Strategico è stato firmato in occasione della visita a Roma del
Presidente Nazarbayev il 5 novembre 2009, come base per rafforzare i nostri interessi
economici nel Paese. L'Italia rimane uno dei principali partner economicocommerciali del Kazakhstan. Secondo i dati di Astana siamo il secondo Paese di
destino delle esportazioni kazake (petrolio in larghissima parte) con una quota del
18% sul suo interscambio totale, secondi solo alla Cina. Ma anche i nostri dati, pur
divergenti, indicano una nostra posizione privilegiata. L'Italia continua infatti ad
essere il secondo
paese esportatore in Kazakhstan dopo la Germania in ambito UE ed il sesto in
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assoluto, con oltre 900 milioni di Euro di export nel 2012 (oltre il 70% di tutto l'
export in Asia Centrale), quasi quintuplicato in 10 anni. L'Italia ha svolto in
Kazakhstan, negli anni immediatamente successivi alla sua indipendenza, un ruolo da
pioniere, prima con Eni, per il quale il Kazakhstan rimane strategico, che ha trainato
con sè numerose piccole e medie imprese del settore "oil and gas", ma anche, in
seguito, con le nostre imprese del settore infrastrutturale come il Gruppo Salini, i cui
progetti nel Paese corrispondono, secondo i dati di ANCE (rapporto sull'anno 2012),
ad oltre il 40% di tutte le commesse in Asia aggiudicate a società italiane per lavori
ancora in corso - Italcementi, Renco ed altre ancora. Attualmente operano in
Kazakhstan un centinaio di joint-venture italo- kazake.
Tale ruolo privilegiato dell'Italia si e' consolidato negli ultimi anni. Il made in
Italy ha un'immagine molto positiva in Kazakhstan dove sono in forte crescita le
esportazioni italiane nel settore luxury (abbigliamento, calzature, arredo).
L'apprezzamento per l'Italia (e l'aumentata capacita' a effettuare viaggi
all'estero dei cittadini kazaki ) e' dimostrato anche dai dati sui visti rilasciati a
cittadini kazaki: circa 16.600 nel 2013, con un aumento di oltre il 24% rispetto al
2012, anche in mancanza di voli diretti tra i due Paesi.
(fonte / info mercati esteri, Ministero degli Affari esteri)
Commercio e presenza italiana
L’Italia è il secondo paese di destinazione dell’export kazako dopo la Cina e il quinto
per esportazioni in Kazakistan. Le esportazioni italiane sono state pari a EUR 817
milioni nel 2012. Il settore trainante dell’export italiano è la meccanica strumentale
(31,7% delle esporta- zioni totali verso il Kazakistan); seguono la moda (17,6%) e gli
autoveicoli (16,7%). Le importazioni italiane nel 2012 sono state pari a 4,6 miliardi
di euro, in crescita del 33% rispetto all’anno precedente; gli idrocarburi sono la prima
voce, circa il 92% dell’import totale, seguiti dai metalli (il 5,1%). I dati dei primi sei
mesi del 2013 (ultimo dato disponibile) confermano un andamento in leggera
contrazione dell’interscambio tra i due paesi.
ESPORTAZIONI IN KAZAKISTAN PER SETTORI (2012,%)
gomma, plastica, materiali di costruzione 3,2%
mobili ed altri manufatti 5,9%
metallurgia e prodotti in metallo 7,3%
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apparecchi elettrici 9,9 %
autoveicoli ed altri mezzi di trasporto 16,7 %
moda 17,6 %
meccanica strumentale 31,7 %
altro 7,7 %
(fonte/ Ufficio Studi di SACE)
Analisi del mercato turistico
Analisi del turismo outgoing
- flussi turistici all’estero e principali destinazioni
- flussi turistici e spesa turistica verso l’Italia, principali destinazioni turistiche
italiane
- posizionamento dell’Italia rispetto ai principali competitors
- prospettive future relative all’outgoing
Il Kazakhstan ha un potenziale di turismo outgoing di alto livello verso l’Italia in
costante crescita. Il numero di cittadini kazaki in grado di potersi economicamente
permettere un viaggio in Italia, quantunque ancora limitato, e’ tuttavia in costante
aumento grazie alla ricchezza prodotta da un’economica legata alla vendita di materie
prime. E’ altresi’ in crescita il PIL pro-capite che ha ormai raggiunto e superato quello
di Paesi UE come Bulgaria e Romania. Tali potenziali acquirenti di servizi turistici
non sembrano richiedere al momento una particolare opera di promozione del nostro
Paese, considerato che essi già conoscono le località più esclusive della penisola,
dove senza difficolta' possono affittare case di villeggiatura per se e le loro famiglie.
Lo sviluppo e formazione di una classe media che e’ gia’ in atto nel Paese, soprattutto
nelle principali citta’, come Almaty e Astana, pone le basi per favorire un’attivita’ di
promozione dell’immagine turistica in Kazakhstan di cui esiste oggi richiesta,
secondo quanto indicato anche dagli operatori turistici locali.
PAESI DI DESTINAZIONE PREFERITI :
1. Russia 36,6 %
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2. Cina 23,4 %
3. Turchia 9,3 %
4. Bielorussia/ Ucraina 8,5 %
5. Uzbekistan 8,0 %
6. Germania 2,9 %
7. Emirati Arabi 2,3 %
8. Italia 1,5 %
(Fonti ENIT)
Dove investire
Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
L’oil & gas è di gran lunga il principale settore dell'economia kazaka (oltre l’80% di
esportazioni kazake riguardano i prodotti petroliferi) e con potenziale di ulteriore
sviluppo nei prossimi anni (si prevede, entro il 2020, un aumento di circa il 25% della
produzione petrolifera grazie ai nuovi progetti ed investimenti).
Tuttavia l’esaurimento della prima fase di sviluppo del grande progetto petrolifero di
Kashagan, gestita dall’Eni – di cui hanno beneficiato numerose imprese italiane - e le
politiche governative kazake, rivolte a favorire fortemente il c.d. “local content’, sia
in termini occupazionali che di commesse, tende a ridurre a breve-medio termine le
opportunita' per nuove commesse. Nei prossimi anni, con tempi variabili a seconda
dei progetti (ampliamento di Tengiz e Karachaganak, seconda fase di sviluppo di
Kashagan), sono in ogni caso previsti nuovi programmi di investimento che
potrebbero aprire nuove opportunita' (ad esempio la fase di espansione di Tengiz,
gestita dal consorzio TCO a guida Chevron che ha visto l’ aggiudicazione di una
importante commessa alla societa' italina Bonatti). Le imprese italiane dovranno
comunque riposizionarsi sul mercato, ricercando innovazione tecnologica ed inserirsi
efficacemente nei processi di procurement (vendor list ecc.) delle altri grandi
multinazionali petrolifere e valutando l’opportunità di creare joint-ventures
produttive in loco.
Settore minerario - metallurgico
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L’industria minerario - metallurgica è, dopo l'oil & gas, il settore piu' importante
dell’economia del Paese. Il Kazakhstan e' infatti ricco di materie prime che, oltre
all'estrazione ai fini di esportazione, vengono utilizzate (carbone, alluminio, ferro
ecc.) nell'ambito dell'industria meccanica, costruzione, ecc.
Oltre al petrolio e al gas il Paese e' tra i primi posti, tra gli altri, per i seguenti
prodotti: Uranio: 1° Paese produttore al mondo
Carbone: 9° Paese produttore al mondo (120 milioni di tonnellate nel 2010); 8° Paese
per riserve (34 miliardi di tonnellate, 3,5% del totale).
Ferro: 12° Paese produttore al mondo (24 milioni di tonnellate nel 2011); 11° Paese
per riserve (3 miliardi di tonnellate, rivisto al ribasso).
Rame: 13° Paese produttore al mondo (360.000 tonnellate nel 2011); 13° Paese per
riserve (7 milioni di tonnellate, rivisto al ribasso).
Cromo: 2° Paese produttore al mondo (16% del totale) dopo il Sudafrica; 1° Paese
per riserve (300 milioni di tonnellate); assieme al Sudafrica possiede il 95% delle
riserve mondiali.
Oro: 20° Paese produttore al mondo (22 tonnellate nel 2009); 9° Paese per riserve
(1900 tonnellate).
Le opportunità d’inserimento nel settore minerario da parte di investitori stranieri
riguardano la possibilità di offrire processi innovativi di estrazione, lavorazione e
trattamento delle materie prime attraverso tecnologie avanzate anche come, nel caso
di piccole e medie imprese, come sub-contractors nell’ambito dei grandi progetti
generalmente ad appannaggio, in tale settore, ad altre imprese di grandi dimensioni
(kazake e di altri Paesi).
Per quanto riguarda il settore metallurgico lo Stato intende accrescere la competitività
delle proprie imprese operanti nel settore, differenziare i prodotti e aumentare la
quota di prodotti ad alto valore aggiunto con il coinvolgimento di piccole e medie
imprese, considerando che a tutt’oggi il Kazakhstan produce in gran parte
semilavorati mentre importa prodotti finiti. L'industria metallurgica e' concentrata
nella regione di Pavlodar e Karaganda dove le autorità offrono ai potenziali
investitori condizioni preferenziali
in termini di incentivi fiscali, bassi costi di energia ecc., nell'ambito di apposite zone
economiche speciali.
Settore efficienza energetica e green economy
Priorità del Governo e' aumentare l’efficienza energetica, in particolare dei propri
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impianti produttivi, in gran parte risalenti al periodo sovietico. In tale contesto vi
sono ottime opportunità per prodotti/tecnologie produttive volte a ridurre il consumo
d’energia e rendere più efficienti gli impianti.
Un settore di potenziale espansione nel Paese è rappresentato inoltre dalla Green
Economy, a cui il Governo del Presidente Nazarbayev sta attribuendo molta
importanza. E' previsto uno sviluppo delle energie alternative che prevede la messa in
funzione di piccole nuove centrali idroelettriche per il 2015 e la costruzione di
impianti eolici con una produzione di circa 400 milioni kWh, gestione dei rifiuti
(impianti di trattamento), sviluppo impianti a gas per riscaldamento e trasporto
urbano.
Infrastrutture e trasporti
Il Kazakhstan e' impegnato in un massiccio piano di realizzazione di infrastrutture di
trasporto e logistica, in particolare nel settore stradale e ferroviario, ma anche delle
telecomunicazioni. Sono previsti a tal fine investimenti per il prossimo decennio di
26 miliardi USD.
Nel settore stradale e' in corso di realizzazione il progetto del c.d. Corridoio Europa
Occidentale - Cina Occidentale, che riguarda al momento, nel tratto kazako, circa 600
km e che vede impegnate anche imprese italiane (Gruppo Salini-Todini, Impresa
Spa). Il Gruppo Salini si e' aggiudicato, nell'ambito di una gara indetta dalla Banca
Mondiale, nel 2013 quattro lotti di un nuovo tratto di ulteriori 300 km tra Almaty e
Korghoz al confine con la Cina. Dovrebbe essere inoltre avviato nel 2014 il progetto
per l'ampliamento e la ristrutturazione del tratto stradale Astana-Karaganda (218km).
Previsto inoltre la costruzione (completamento) di un anello rotoviario intorno all
città di Almaty.
Nel settore ferroviario sono stati avviati progetti per l'ammodernamento delle
reti esistenti e la realizzazione dell'Alta Velocità tra Astana e Almaty ( progetto in
fase di revisione ) che stanno comportando lo sviluppo di tutte le industrie del settore
(opere infrastrutturali, binari, vagoni, locomotive, impianti di elettrificazione ecc. )
Tra i progetti previsti la realizzazione della nuova linea ferroviaria «MangishlakBautino», l'elettrificazione del tratto ferroviario “Makat-Kandiagash”, la
ricostruzione
delle piste di volo e terminali di passeggeri di vari aereoporti del Kazakhstan.
Zootecnia
La zootecnia nel paese è uno dei rami principali del settore agricolo. I pascoli ricchi e
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le favorevoli condizioni climatiche forniscono una buona base per lo sviluppo della
zootecnia. Come risultato della politica statale nel settore d’allevamento vi è un
aumento costante del numero di bestiame e pollame, di produzione zootecnica, della
produttività del bestiame e pollame, miglioramento della riproduzione di mandria.
Nel 2012 la produzione di carne in peso di macellazione è stato di 934,1 mila
tonnellate, di latte – 4.851,600 tonnellate, d’uova - 3.673,4 milioni pezzi, di lana 38,4 mila tonnellate.
Industria alimentare e manifatturiera
L’industria alimentare e manifatturiera del paese (di carne, latte, pesce, farina, cereali
e foraggi, zucchero, olio e grassi) è uno dei settori strategici dell'economia, progettato
per fornire la quantità necessaria e la qualità. Secondo l’Agenzia di Statistica della
Repubblica del Kazakhstan (di seguito – l’Agenzia) al 01.01.11 la produzione degli
alimentari veniva effettuata da circa 2,1 mila aziende. Le aziende del settore nel 2010
hanno prodotto il 7% del totale della produzione industriale repubblicana e il 22% dell'industria manifatturiera. I volumi di produzione degli alimentari nel 2012 sono
ammontati a 833 miliardi di tenge, il che e’ il 0,6% in più rispetto al 2011. Il volume
di produzione delle bevande per il periodo e’ ammontato a 178,9 miliardi, in crescita
del 16,7% rispetto al 2011. Nell'industria, secondo l'Agenzia, sono impiegate circa 70
mila persone, pari a circa il 18% di tutti i lavoratori nel settore manifatturiero e al
9,7% nell’industria. Gli investimenti in immobilizzazioni nel 2010 ammontavano a
50,0 miliardi di tenge.
Le principali posizioni per le esportazioni del Kazakhstan sono il grano e i suoi
prodotti, riso, carne, prodotti di grassi e dolciumi.
Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura
Il settore agroalimentare in Kazakhstan presenta grandi potenzialità, tenuto anche
conto delle prospettive fornite dall’ ampio mercato dell’Unione Doganale e dello
spazio unico economico Russia - Bielorussia - Kazakhstan. Il Governo ha avviato
programmi di sviluppo e di investimento da parte dello Stato volte ad accrescere e
diviersificare la produzione interna (il principale settore e' attualmente quello
cereaicolo) anche per soddisfare una domanda interna in costante crescita, al
momento soddisfatta attraverso soprattutto le importazioni.
A tal fine il Governo e le autorita' locali (Governatorati) hanno manifestato ampia
disponibilita' a favorire partnership tra soci kazaki ed investitori stranieri sotto forma
di possibili Joint Venture per impianti di processamento e trasformazionecon
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moderne tecnologie di cui il Paese non dispone in proprio (ad esempio pastifici,
impianti di inscatolamento, macchinari e attrezzature per lavorazione di cereale e
foraggio di cui esiste, in tale ultima categoria, una notevole richiesta nel Paese).
COSA VENDERE:
 Alimentari
Negli ultimi anni sono sorti innumerevoli negozi di prestigio, centri commerciali,
supermercati, ipermercati e “cash&carry”. La tendenza riguarda in particolare Almaty
ed Astana, le principali citta' del Paese, ma anche gli altri centri urbani (Shymkent,
Atyrau) registrano il medesimo fenomeno. Quasi tutti i centri commerciali
dispongono al proprio interno di Supermercati molto forniti che commercializzano
prevalentemente generi alimentari, alcolici, prodotti per la casa. I più forniti ed
importanti supermercati (Magnum, Ramstore, Dastarkhan, Stolichnyi, Silk Way City,
Small, Green, ecc.) dispongono di vari punti vendita nelle principali città del Paese,
producendo in proprio pasticceria, panetteria, rosticceria, caffetteria, ecc. con, spesso,
annessi propri ristoranti.Sul mercato opera un significativo numero di
importatori/distributori di prodotti alimentari – con proprie reti di vendita - presenti
nei centri più importanti del Paese. La notevole crescita economica del Paese e la
conseguente maggiore propensione ai consumi da parte della popolazione, ha influito
anche sull’apertura di ristoranti di standard occidentale. Fra i migliori si distinguono
una decina di ristoranti italiani, soprattutto ad Almaty, frequentati prevalentemente
dalla classe medio-alta. Con l’aumentata presenza internazionale cresce anche il
numero degli hotel soprattutto delle categorie più alte. Quasi tutti dispongono al
proprio interno di uno o più ristoranti con cucine tipiche di altri Paesi.
In genere, dopo la continua discesa nel 2005-2008, a partire dal 2009 il trend delle
importazioni degli alimentari dall'Italia in Kazakhstan è tornato di nuovo a crescere.
Secondo i dati Istat, le esportazioni complessive italiane degli alimentari (escluse le
bevande) verso il Kazakhtsan nel 2012 (gennaio-ottobre) sono state pari a 5,7 mln di
euro registrando una crescita del 41% rispetto allo stesso periodo dell'anno
precedente (4 milioni di euro).
 Vini
Fino al 2003 il vino italiano era scarsamente presente sul mercato kazako essendo
poco conosciuto e ritenuto di qualità inferiore rispetto a quello di altri Paesi vinicoli
concorrenti (Francia). Negli anni successivi la situazione è cambiata anche grazie a
varie attività ed inziative promozionali quali missioni d'importatori kazaki a fiere in
Italia, missioni d'importatori kazaki per visite ad aziende italiane, degustazioni, azioni
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pubblicitarie e di promozione in collaborazione con gli importatori stessi.
Il vino italiano è diventato così molto più popolare ed apprezzato e negli ultimi anni,
anche di moda, grazie ai ristoranti e alle pizzerie italiane e ai numerosi hotel, wine
bar, supermercati e centri commerciali presenti nel Paese.
Secondo i dati Istat, l'export italiano, inferiore al milione di euro nel 2003, ha
superato gli oltre 3,5 milioni di euro nel 2011.
La maggior parte di tutte le importazioni di vini, spumanti, vermut ecc. in
Kazakhstan, in passato proveniva dai Paesi CSI (Georgia, Repubblica Moldova, ecc.),
ed in misura sempre decrescente (dal 88,2% nel 2004 al 47,4% nel 2008). Quanto agli
altri Paesi, secondo dati ufficiali kazaki, i principali fornitori di vini, spumanti,
vermut, ecc. in Kazakhstan sono l’Italia e la Francia, seguiti da Germania, Lettonia,
Argentina, Cile, Bulgaria, USA, Repubblica Sudafricana, Australia, Portogallo,
Ungheria, Grecia, Polonia, ecc.
 Mobili
In Kazakhstan, la maggior parte dei mobili sono importati, tuttavia e' ancora assente
un sistema di grande distribuzione. Sono circa 120 gli importatori di mobili, di cui
30-35 importano mobili italiani ed i maggiori dispongono di una propria rete di
negozi in varie città del Kazakhstan (soprattutto ad Astana, Karaganda).
Sono venduti tutti i tipi di mobili per abitazione, di vari stili, ed anche mobili per
diversa destinazione (ufficio, ristoranti, ecc.). Si contano piu’ di 360 negozi ed
esposizioni permanenti di mobili, in continuo aumento. In particolare, nelle città di
Almaty ed Astana, sono venduti mobili di prestigio proveniente dalle piu’ rinomate
aziende italiane. La clientela più facoltosa si affida infatti ad architetti, designer
(presenti numerosi studi di architettura e design, che si occupano anche della
importazione) ed arredatori italiani, per i progetti di rifinitura e di arredamento.
Secondo i dati ISTAT, nel periodo gennaio-ottobre del 2012 l’ammontare
complessivo delle esportazioni italiane di mobili verso il Kazakhstan e’ stato di 29,1
milioni di euro, + del 43,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (20,3
milioni di euro).
 Articoli di abbigliamento
In Kazakhstan ancora non esiste la grande distribuzione del comparto moda. Sono
presenti numerosi negozi di abbigliamento/calzature non di lusso di molti brands
mondiali ed il mercato e’ molto promettente. La produzione Made in Italy è ben
presente e molto riconosciuta sul mercato locale. Vi sono numerosi negozi di
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abbigliamento/pelletteria e di calzature italiane. Per i compratori kazaki l’acquisto del
“Made in Italy” è rappresentativo di uno “status symbol”. La maggior parte di questi
operatori sono importatori e rivenditori e solo pochi di loro sono grossisti. La vendita
all’ingrosso è più diffusa se si tratta di produzione cinese o turca di livello inferiore. E
molto diffuso anche il formato “total look”. Recentemente sono stati inaugurati anche
boutiques monomarca di famosi calzaturifici italiani. Vale la pena anche segnalare
che i consumatori kazaki (una clientela molto esigente), in grado di acquistare Made
in Italy, preferiscono comprare la produzione di alta qualità e di brand famosi.
Negli ultimi dieci anni si e’ registrato, grazie anche a numerose attivita' promozionali,
un interesse crescente per il Made in Italy sul mercato kazako e di tutta l’area
dell’Asia Centrale, riuscendo ad ottenere sia un notevole incremento del numero delle
aziende che attualmente importano prevalentemente prodotti Made in Italy , sia un
notevole incremento delle esportazioni italiane che sono passate, per l'abbigliamento
dai 17 milioni di euro del 2003 ai 75 milioni del 2011; per le calzature/pelletterie dai
12 milioni del 2003 agli oltre 38 del 2011. Tale performance dipende, da un lato,
dalla crescita economica (potere d'acquisto) del Kazakhstan, che ha superato la pausa
d'arresto del 2008-2009 e, dall'altro, dal notevole grado di apprezzamento riscosso in
questo Paese dal Made in Italy che si deve confrontare peraltro con una concorrenza
illecita dei prodotti contraffatti che riguardano una fetta consistente del mercato.
Secondo gli ultimi dati ISTAT le esportazioni italiane di abbigliamento verso il
Kazakhstan, nel periodo gennaio-ottobre 2012, sono aumentate del 29,8% (pari a 82
milioni di Euro) rispetto all'analogo periodo dell'anno 2011 e le esportazioni delle
calzature/pelletterie nel periodo gennaio-ottobre 2012 hanno registrato un aumento
del 25% (pari a 43 milioni di euro circa) in confronto con lo stesso periodo del 2011.
Alle statistiche ufficiali vanno poi aggiunte quelle "ufficiose"; secondo molti
operatori del settore sia italiani che kazaki infatti, una parte delle esportazioni non
viene registrata, per motivi facilmente intuibili.
 Costruzioni
Il settore è cresciuto rapidamente a partire dall’inizio degli anni 2000, soprattutto
grazie ai prestiti esteri ottenuti dalle banche kazake e indirizzati dalle medesime a
finanziare i programmi di sviluppo del settore edile. La costruzione è
prevalentemente concentrata in tre regioni che costituiscono più della metà dei lavori
edili del Paese: Atyrau, Astana, Almaty. Sono presenti alcune grandi società, in
prevalenza turche ed anche italiane, attive nei diversi segmenti (abitazioni, centri
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commerciali ed uffici, edilizia civile ed industriale).
Dal 2011 il settore ha cominciato a crescere anche se alcune problematiche del settore
non sono state superate, quali la scarsa conoscenza da parte delle piccole e medie
imprese, delle tecnologie moderne internazionali, il deficit di personale qualificato.
Secondo i dati dell'ISTAT, dal 2003 si è avuta una crescita costante delle esportazioni
dei materiali da costruzione, raggiungendo l’apice nel 2009 (56,3 milioni di Euro)
con una crescita del 569 % rispetto al 2008, cui ha seguito però una forte contrazione
degli scambi.
Il governo del Kazakhstan ha allora istituito diverse “zone franche” in differenti aree
del paese. Esse si trovano presso la nuova capitale Astana, presso l’area petrolchimica
di Atyrau ed il porto di Aktau sul Mar Caspio, nel polo turistico di Burabay, nel parco
tecnologico di Almaty ed infine presso il nuovo polo del tessile situato nella zona di
Shymkent e denominato Ontustik, nato nel 2005.
akhsta
Si tratta di zone economiche speciali (S.E.Z.) in parte differenziabili anche a livello
tematico. Per evidenziare al meglio il valore che tali zone possono avere per gli
investitori locali ed internazionali, è significativo ricordare che per la legislazione
della Repubblica del Kazakhstan ogni società che abbia la propria sede in una zona
franca è esonerata dal pagamento delle imposte sul reddito della società, dalle
imposte fondiarie e sul patrimonio, dall’imposta sul valore aggiunto. Nei piani del
governo kazaco tali aree potranno guidare nel breve futuro i principali investimenti
esteri nel paese.Molti progetti prevedono intere città in costruzione, con relativo
sviluppo dei servizi e delle infrastrutture. In tale contesto ad esempio il progetto
“g4city” pare assolutamente rilevante e di interesse per gli investitori anche italiani.
 Considerazioni finali
I settori di interesse individuati dalle autorità locali sono innumerevoli ed in grado di
interessare diverse sfere della nostra economia. Tra gli obiettivi perseguiti dal
governo di Nazarbaev nel quadro dei rapporti commerciali con l’estero, si deve
rimarcare la volontà di diversificare il potenziale di esportazione del Kazakhstan a
beneficio dei beni e dei servizi aventi un elevato valore aggiunto. Il Kazakhstan si
imporrà nel tempo progressivamente non solo come esportatore di materie prime a
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beneficio delle industrie occidentali, ma anche e soprattutto come interlocutore
economico primario, con la volontà di far crescere il proprio PIL e la propria
economia, esportando semilavorati e prodotti finiti aventi una maggiore
remunerabilità per il paese. Tutti i settori principali presentano la possibilità di
espandere la cooperazione con le aziende italiane. Ai tradizionali settori che hanno
segnato l’ascesa del Kazakhstan tra le nazioni industrializzate si affiancano oggi
quelli più moderni delle biotecnologie, delle energie alternative e del turismo. Ciò
che oggi può quindi essere notevolmente implementato, è il miglioramento della
conoscenza della realtà kazaka da parte delle nostre imprese.
La crisi economica mondiale, particolarmente sentita dalle aziende italiane di piccole
e medie dimensioni, potrebbe rappresentare un impulso ulteriore per
l’internazionalizzazione almeno parziale di queste ultime; invece, paradossalmente,
molte aziende adottano oggi perfino una maggiore prudenza ed un atteggiamento più
diffidente verso i nuovi mercati, senza rendersi conto che questi rappresentano non
una parte del problema economico, quanto piuttosto un aspetto della sua più rapida
soluzione. Non dobbiamo dimenticare che la crisi globale è stata acuita in questi anni
soprattutto dalla distanza esistente tra il mondo dei mercati finanziari speculativi a
controllo anglosassone e le economie reali rappresentate, almeno in parte, dalle
risorse strategiche, non solo energetiche mondiali: queste ultime costituiscono il
perno attorno cui ruota lo sviluppo mondiale e di esse il Kazakhstan possiede un
porzione assolutamente rilevante.
Entro tale quadro nazionale ed internazionale, uno sforzo congiunto volto a far
conoscere in Italia i principali elementi dell’economia, del territorio e della
società kazaka può spingere le imprese italiane ad implementare la propria
collaborazione con le autorità e le imprese presenti in Kazakhstan.
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