Pizza o Schiacciata di Pasqua ( di nonna Maria ) , per
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Pizza o Schiacciata di Pasqua ( di nonna Maria ) , per
Pizza o Schiacciata di Pasqua ( di nonna Maria ) , per "Quanti modi di fare e rifare" Quando ho visto la ricetta proposta questo mese per il contest " Quanti modi di fare e rifare" , che è un po' inusuale rispetto agli altri , in quanto non ci sono premi ( e allora perchè ci partecipi , mi potrebbe chiedere qualcuna ) , partecipo perchè mi piace...ma la particolarità sta nel fatto che tutte le partecipanti pubblicano la ricetta il 6 di ogni mese alle ore 8....e che curiosità , vedere come tutte hanno re- interpretato quanto proposto ! Dicevo , quando ho visto che si proponeva la Pizza o Schiacciata di Pasqua di Federica , che nella fotografia sembrava un panettone gigante , la mia mente è andata indietro allo scorso anno , quando mi sono cimentata per la prima volta nell'ardua ma soddisfacente impresa di fare la colomba e poi il panettone e il pandoro ....l'ansia durante le fasi della lievitazione , mi alzavo nel cuore della notte per vedere a che punto fosse...insomma ho vegliato ogni fase come se fosse una " creatura". Ma che soddisfazione !!! E che buone le mie creazioni ( me ne vanto un po' dai , anche perchè ne ho fatte 5 di colombe , 3 panettoni , 25 panettoncini per i colleghi , 3 pandori e tutto quanto è stato gradito da chi l'ha ricevuto....). Cosi' per un attimo ho titubato. Ho pensato che ancora una notte in bianco non l'avrei voluta passare , ma poi ha preso il sopravvento il gusto di provare una nuova ricetta ed ecco qua....la mia verione , che non ha subito l'ansia delle scorse preparazioni , ho fatto affidamento al lavoro del lievito e alla luce del forno....e , questa ve la devo racontare...mi sveglio alle 4 di mattina per bere ( uff...altra ora no eh, per venir sete??) , e non sento la gatta che di solito dorme appallottolata in fondo ai piedi del letto. A luci spente , ma guidata dalla luce soffusa che proveniva dalla cucina , entro , e vedo la gatta di fronte al forno , bella bella a rimirare lo sportello illuminato...ahahh....ha vegliato lei al posto mio? Ingredienti 2 uova (medie) 400gr di farina (metà farina 0 e metà Manitoba) 100gr di zucchero 62ml di Olio extravergine di oliva Dante (56gr) (nella ricetta originale olio di semi) 62ml di latte intero (62gr) 1 panetto di lievito di birra scorza grattugiata di 1 limone 1 bustina di vanillina 5gr di sale il Doratore della Codap (nella ricetta originale semi di anice e/o ucetta) Esecuzione Sciogliete il lievito nel latte appena tiepido, lasciate riposare per 5 minuti , poi aggiungete circa 70gr di farina, (foto 1) , formate un composto morbido (foto 2) e lasciatelo lievitare in forno intiepidito a 30° e poi spento , lasciando la lampadina accesa per 30-40 minuti (foto 3) Nella ciotola dell'impastatrice lavorate con il gancio K le uova con lo zucchero, aggiungete la scorza grattugiata del limone, la vaniglia e l'olio a filo e mescolate fino ad avere un composto omogeneo (foto 1) . A questo punto aggiungete un po' alla volta il resto della farina, amalgamate , unite il panetto lievitato e quando è perfettamente amalgamato (non devono più esserci striature bianche) unite il sale (foto 2) Sostituire il gancio K con quello ad uncino e lavorate a velocità moderata la pasta (che sarà piuttosto morbida) fino a che risulterà ben incordata (a me ci son voluti circa 20 minuti) (foto 3) Mettere a lievitare nel forno sempre con la lampadina accesa per tutta la notte (foto 4) Al mattino riprendete l'impasto lievitato, (foto 1) , sgonfiarlo e lavorarlo nuovamente (più lo si lavora, più soffice risulterà la schiacciata, cita la ricetta della nonna!), e lasciatelo lievitare ancora al raddoppio (circa 3-4 ore sempre nel forno con la lampadina accesa ) (foto 2) Dopo la seconda lievitazione, riprendete l'impasto, trasferitelo sulla spianatoia infarinata, impastate e ripiegate per due volte su sè stesso , arrotondate il panetto con la chiusura sotto e trasferite in uno stampo per panettone o veneziane da 750gr, ( io ho usato quello di 4 panettoncini che mi erano avanzati a Natale , piu' qualche pirottino grande da muffin . Con queste dosi comunque , si possono sicuramente realizzare 6/7 porzioni) e lasciate lievitare ancora fino a che la pasta avrà raggiunto il bordo per circa 3 ore . Spruzzate sulla superficie il doratore o in mancanza , spennellate la superficie con del tuorlo d'uovo sbattuto con un po' di latte e infornate a 180°C per circa un'ora, versando un bicchiere d'acqua sulla placca del forno , per creare del vapore , che impedirà alla superficie di seccarsi troppo . ( se dovesse succedere copritela con un foglio di alluminio) La pizza di Pasqua è migliore se gustata nei giorni successivi alla cottura, si conserva bene per un paio di settimane ben chiusa in una busta di cellophane ma si può anche congelare già tagliata a fette: basterà tirarla fuori dal freezer un paio d'ore prima di consumarla. Non essendo dolce, si presta ad essere consumata anche con il salato (nel teramano è tradizione accompagnarla alle mazzarelle o alla fricassea d'agnello) ma per i piu' golosi gustarla insieme ad un bel pezzo di uovo di cioccolato è il massimo !!!