Scarica il documento della classe 5 A Tecnico dei Servizi Socio

Transcript

Scarica il documento della classe 5 A Tecnico dei Servizi Socio
15/5/2015
SOMMARIO
PROFILO DELL’ISTITUTO ................................................................................................................................... 1
Dati generali ........................................................................................................................................................... 1
Ambito territoriale ...................................................................................................................................................2
PROGRAMMAZIONE GENERALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE ..................................................................... 3
Premessa ............................................................................................................................................................... 3
Metodologie didattiche ........................................................................................................................................... 3
Competenze comuni e relative abilità (competenze chiave di cittadinanza) .......................................................... 4
Verifica e valutazione ............................................................................................................................................. 6
Griglie di valutazione adottate per le simulazioni delle prove d’esame .................................................................. 7
PROFILO DELL'INDIRIZZO………………………………...…………………………………….…...………….… …11
Profilo culturale e risultati dei percorsi del settore servizi…………………………..…………………………… …....11
Profilo del Tecnico Sociosanitario……………………………………....………………………………………….… ...11
Quadro orario ....................................................................................................................................................... 13
PROFILO DELLA CLASSE ................................................................................................................................ 13
I docenti ............................................................................................................................................................... 13
Gli alunni .............................................................................................................................................................. 14
ATTIVITA' DI RECUPERO .................................................................................................................................. 16
Riferimenti normativi ............................................................................................................................................ 16
Attività svolte ........................................................................................................................................................ 16
DIVISIONE DELL’ANNO SCOLASTICO E OFFERTA FORMATIVA INTEGRATIVA ....................................... 17
Divisione dell’anno scolastico .............................................................................................................................. 17
Offerta formativa integrativa ................................................................................................................................ 17
ESPERIENZE MULTIIDISCIPLINARI...................................................................................................….........18
Attività multidisciplinari di ricerca ......................................................................................................................... 18
ATTIVITA DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO .............................................................................................. 19
Le finalità .............................................................................................................................................................. 19
Descrizione del percorso formativo……………………..…………………………………………………………….….19
Tirocinio formativo in azienda (stage) ................................................................................................................. 21
Valutazione sul raggiungimento degli obiettivi ..................................................................................................... 23
SIMULAZIONI DELL'ESAME DI STATO ........................................................................................................... 23
Aspetti generali .................................................................................................................................................... 23
Simulazione della Terza prova ............................................................................................................................. 24
CRITERI PER L'ATTRIBUZIONE DEL CREDITOFORMATIVO E DEL CREDITO SCOLASTICO………….. 25
Credito formativo ………………………………………………………………………………...………………...……..25
Credito scolastico ………… ………………………………………………………...…….…………………….………..25
ALLEGATO 1
SCHEDE PER MATERIA
ALLEGATO 2
SIMULAZIONI
PROFILO DELL’ISTITUTO
Dati generali
L’IPSIA “G.P. Romegialli”, ubicato in via Cortivacci n. 3 a Morbegno, nasce come Istituto
Professionale dotato di autonomia giuridica, con decreto istitutivo n. 621 del 05/08/87
pubblicato sulla G.U. dell’11/01/89 n. 8 (telex ministeriale n. 1939/100 del 10/06/86).
Dall’anno scolastico 2009/2010, sono stati attivati i nuovi percorsi previsti dalla riforma
della scuola secondaria di secondo grado: Socio-sanitario, Manutenzione e Assistenza
tecnica, con offerta IeFP integrata e complementare , Perito chimico-biologico in
continuità con i settori del vecchio ordinamento: Servizi sociali, Sistemi energetici e
Tecnico della manutenzione, Tecnico chimico-biologico.
L’edificio ospita, oltre alle aule normali per le usuali lezioni, spazi adibiti ai laboratori:
officina meccanica, laboratorio di fisica,
laboratorio di chimica,
laboratorio di
microbiologia, laboratorio di grafica computerizzata, laboratorio di pneumatica, laboratorio
di metodologia operativa, officina termica, laboratorio termico, laboratorio di monitoraggio
ambientale, laboratorio di informatica. L’Istituto usufruisce anche di aule interattive con le
LIM, tutte le classi dispongono di connessione INTERNET .
Altre aree sono destinate a presidenza, segreteria, aula insegnanti, ufficio tecnico e
archivi.
Dal 1998 sono state rimosse le barriere architettoniche e sono state inserite infrastrutture
che consentono agli allievi diversamente abili un più agevole accesso alle aule, ai
laboratori e ai servizi.
Nel 2001 c'è stato un importante intervento da parte della Provincia di Sondrio, che ha
portato all'ampliamento della scuola mediante sopraelevazione di un piano e
all’ammodernamento e alla definitiva messa a norma di tutti gli impianti. Inoltre, nell’anno
scolastico 2009/2010, grazie a un finanziamento regionale per l’ammodernamento dei
laboratori destinato alle scuole con percorsi di sperimentazione di I. e F.P. triennale, sono
stati completamente rifatti il laboratorio di informatica e l’officina termica e sono stati creati
due nuovi laboratori: il laboratorio termico e il laboratorio di chimica per analisi
gascromatografiche.
Dall’anno scolastico 2009/2010, hanno preso avvio i nuovi percorsi previsti dalla Riforma
della scuola secondaria di secondo grado, che nel corrente anno sono ;
! Tecnico di manutenzione e assistenza tecnica (classi I, II III IV e V);
! Tecnico dei servizi socio – sanitari (classi I, II III e IV e V);
! Qualifica regionale triennale per Operatore di impianti termoidraulici (classi I
II e III).
Con riferimento ai percorsi di istruzione professionale dell’ordinamento previgente l'istituto,
sin dall'anno scolastico 97/98, adotta il cosiddetto “Progetto 2002”, le cui caratteristiche
sono la realizzazione di un biennio unitario tra i diversi indirizzi, l'adozione di una maggiore
flessibilità organizzativa e didattica nel rispetto di standard di livello nazionale e, infine,
l'attuazione di una progressiva interazione ed integrazione con il contesto territoriale ed i
fabbisogni formativi locali.
La settimana scolastica va da lunedì a sabato, con un rientro pomeridiano .
Le lezioni del mattino iniziano alle ore 8.00 e terminano alle 12.55. il rientro pomeridiano
comincia alle ore 14.00 e si conclude alle ore 16.50. Ogni unità oraria di lezione ha una
durata di 60 minuti.
1
Nell'esercizio dell'autonomia, IPSIA. "G.P. Romegialli" adotta diverse forme di flessibilità al
fine di svolgere le proprie attività nel modo più adatto alle esigenze dell’istituto e ai ritmi di
apprendimento degli alunni, tra cui:
! l'attivazione di percorsi didattici individualizzati per favorire l'inserimento degli alunni
in difficoltà;
! le iniziative di recupero e di sostegno;
! l'apertura dell'offerta formativa al territorio, attraverso la collaborazione e lo
svolgimento di corsi con enti esterni.
Ambito territoriale
Il contesto socio-economico in cui è inserito l’istituto, è quello di una vallata alpina nella
quale è avvenuta una rapida trasformazione da un’economia in larga parte agricolo –
montana (ancora il 41% nel 1951), ad un’economia mista basata su una ridotta
consistenza industriale, una folta presenza di aziende artigiane ed un crescente sviluppo
del settore terziario.
La situazione attuale è quella di un'economia periferica ancora per certi versi dipendente,
per quanto riguarda capitali, merci e lavoro, dalle aree vicine, sebbene presenti
ragguardevoli attività ed iniziative nel settore agroalimentare, vinicolo , nell’attività
turistica, e nell’artigianato accompagnate da un crescente sviluppo industriale nel
comparto delle costruzioni di peso, metalmeccanica, non priva di eccellenze, e l’
importante filiera dell’energia.
La realtà culturale, più lenta a subire trasformazioni, risente ancora della passata struttura
sociale (suggerita da un’economia agricola alpina), del parziale isolamento geografico e
politico del territorio. Ultimamente, grazie al miglioramento delle vie di comunicazione, alla
diffusione capillare dei mezzi di trasporto, ai media e alla diffusione della scolarizzazione
anche universitaria, si va verso l’integrazione con la realtà socio-culturale lombarda,
nazionale ed europea.
L'ambito territoriale in cui l'istituto opera è quello della Comunità Montana Valtellina di
Morbegno, i cui comuni hanno una distanza media dal capoluogo di mandamento di circa
8,7 km, con un massimo di 16 km.
Gli alunni provengono, per circa i due terzi della popolazione scolastica, dai centri di fondo
valle, mentre la rimanente parte è distribuita tra i comuni delle sponde retica ed orobica,
dell’Alto Lario e della Val Chiavenna, nonché del comprensorio di Sondrio e dell’alta valle.
Nei diversi indirizzi sono presenti allievi di origini extracomunitarie.
2
PROGRAMMAZIONE GENERALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Premessa
Il processo di valutazione permette di confrontare la corrispondenza tra il percorso
educativo proposto dalla scuola e il livello raggiunto dall'alunno rispetto a questo percorso.
Esso è perciò parte integrante di ogni momento dell'attività didattica, rappresentandone
una tappa fondamentale del percorso educativo, teso ad accertare le capacità esibite
dall’alunno e a premiarne il merito.
Come previsto nel patto formativo sottoscritto con ciascun alunno, gli insegnanti si sono
impegnati a comunicare agli studenti i criteri adottati ai fini valutativi e i risultati conseguiti,
non solo perché così prevede lo Statuto delle studentesse e degli studenti, ma anche per
abituare gli allievi a un’auto – valutazione del proprio lavoro.
In sede di programmazione di inizio anno del Consiglio di classe, sono stati definiti gli
aspetti metodologici generali a cui ciascun insegnante poteva fare riferimento, nonché i
criteri generali di valutazione, con riferimento sia alle competenze di cittadinanza, sia a
quelle disciplinari specifiche.
Metodologie didattiche
I docenti si sono proposti di condurre l’approccio alle varie tematiche in modo da stimolare
in ciascun alunno l’interesse, la partecipazione e un’impostazione attiva e consapevole del
processo di apprendimento. A tale fine si è ritenuto utile esplicitare alla classe gli obiettivi
da raggiungere, sollecitare il frequente riferimento alle esperienze personali e alla realtà
circostante e incoraggiare il dialogo e le discussioni guidate.
Inoltre per dissuadere gli studenti dallo studio meramente mnemonico delle discipline, si è
cercato, ove possibile, di porgere le informazioni e i concetti in modo problematico,
indirizzando gli allievi a strutturarli e a rielaborarli secondo una sequenzialità logica.
Ogni insegnante ha elaborato e impostato il programma didattico tenendo conto degli
obiettivi generali e dei contenuti indicati a livello ministeriale, nonché delle esigenze e
degli interessi più specifici degli studenti di questo corso professionale.
Le attività curricolari sono state organizzate secondo un piano modulare, in funzione del
raggiungimento degli obiettivi trasversali e disciplinari e sono state svolte con gradi di
approfondimento diversificati per i vari contenuti, a seconda della loro specifica rilevanza,
considerando anche l’attenzione e/o le difficoltà manifestate dagli alunni.
Nella classe si riconoscono gradi differenziati di preparazione e di capacità: si è reso
pertanto necessario calibrare opportunamente l’azione didattica, per cercare di renderla
efficace sui singoli studenti.
In funzione del raggiungimento degli obiettivi prefissati, i docenti hanno adottato di volta in
volta le tecniche metodologiche ritenute più opportune, tra le quali si evidenziano le
seguenti:
!
!
!
!
!
!
!
lezioni frontali;
metodo dialogico;
discussioni guidate
prove di brainstorming
problem solving
esercitazioni collettive e individuali
attività di ricerca e di approfondimento a carattere multi e interdisciplinare
3
!
!
!
!
simulazioni
lavori di gruppo
lettura in classe
eventuali uscite didattiche e partecipazioni ad incontri e conferenze
Molteplici sono anche le risorse che ogni insegnante ha utilizzato nello svolgimento delle
attività didattiche:
!
!
!
!
!
Libro di testo.
Appunti e lucidi predisposti dal docente.
Fonti informative cartacee (articoli di carattere medico) e informatiche (Internet).
Immagini, fotografie, diapositive e altri sussidi audiovisivi.
uso della LIM
Competenze comuni e relative abilità (competenze chiave di cittadinanza)
Le competenze chiave di cittadinanza riguardano la formazione generale degli alunni
come cittadini. Esse sono state individuate dal Consiglio di classe in sede di
programmazione di inizio d’anno, basandosi sul modello di quanto previsto nell’allegato
tecnico al Decreto 22 agosto 2007 relativo all’adempimento dell’obbligo di istruzione e
rappresentano il risultato che ogni alunno può conseguire, all’interno del processo di
insegnamento/apprendimento, attraverso la reciproca integrazione e l’interdipendenza tra
le singole discipline.
Ciascun insegnante si è impegnato a operare, all’interno della propria disciplina, in modo
da contribuire fattivamente al raggiungimento di queste competenze.
Esse sono elencate qui di seguito insieme con le relative abilità e con l’indicazione del
giudizio espresso dal Consiglio di Classe sul grado di conseguimento delle stesse da parte
degli alunni.
Raggiunta da:
Competenza
Imparare ad
imparare
Abilità/Capacità
Tutti
allievi
Sperimentare situazioni di verifica
finalizzate
al
superamento
dell’Esame di Stato.
Saper elaborare una tematica
trovando materiali e fonti materiali e
multimediali.
Progettare
Elaborare e realizzare progetti
riguardanti lo sviluppo delle proprie
attività di studio e di lavoro,
utilizzando le conoscenze apprese
per stabilire obiettivi significativi e
realistici e le relative priorità,
valutando i vincoli e le possibilità
esistenti, definendo strategie di
azione e verificando i risultati
raggiunti.
4
gli
La maggior
parte
Alcuni
allievi
X
X
Nessuno
Comunicare
Sapersi relazionare con compagni,
insegnanti ed operatori.
Saper relazionare per iscritto o
verbalmente su esperienze svolte.
Potenziare il lessico specifico di
ogni disciplina.
Sviluppare
comunicative.
Collaborare e
partecipare
le
X
capacità
Potenziare la capacità di collaborare
ed interagire.
Interagire
valorizzando
le
potenzialità positive di ciascuno
(abilità, attitudini ed interessi).
X
Lavorare in equipe per favorire la
collaborazione e la capacità di
assumersi responsabilità.
Agire in modo
autonomo e
responsabile
Condividere e rispettare statuti,
regolamenti e contratto formativo
dell’istituto.
Rafforzare la consapevolezza ed il
senso di responsabilità degli alunni
riguardo al proprio operare.
Sviluppare la dimensione sociale e
civile degli alunni, stimolando la loro
partecipazione ad eventi collettivi,
sia all’interno della scuola che, più
in generale, nella società.
X
Riconoscere le proprie capacità ed
accettare i propri ed altrui limiti ed
errori.
Riconoscere
ed
accettare
le
diversità (culturali, religiose, etniche
fisiche e comportamentali), creando
un clima di accettazione e
tolleranza.
Risolvere problemi
Affrontare situazioni problematiche
costruendo e verificando ipotesi,
individuando le fonti e le risorse
adeguate, raccogliendo e valutando
i dati, proponendo soluzioni e
utilizzando, secondo il tipo di
problema, contenuti e metodi delle
diverse discipline;
X
Condurre un’analisi del territorio dal
punto di vista socio-economico.
Individuare
collegamenti e
relazioni
Operare
collegamenti
fra
esperienze scolastiche e mondo del
lavoro;
Operare
multidisciplinari
tematica.
Acquisire ed
interpretare
l’informazione
collegamenti
rispetto ad una
Acquisire
ed
interpretare
criticamente l’informazione ricevuta
nei diversi ambiti ed attraverso
diversi
strumenti
comunicativi,
valutandone l’attendibilità e l’utilità,
distinguendo fatti ed opinioni;
Condurre un’analisi del territorio dal
punto di vista socio-economico;
Operare
multidisciplinari
tematica.
collegamenti
rispetto ad una
5
X
X
Verifica e valutazione
I traguardi formativi raggiunti da ciascun alunno sono stati rilevati nel corso di verifiche
orali e /o scritte, intese ad accertare la comprensione, la padronanza e la corretta
esposizione dei contenuti appresi, la capacità di interpretare, correlare e riorganizzare
autonomamente le informazioni, nonché di fare riferimento a esperienze concrete
maturate nell’ambito delle attività di stage.
Le prove sono state predisposte in funzione di due tipologie di verifica:
•
di tipo formativo, mirata a valutare l’acquisizione di conoscenze specifiche.
•
di tipo sommativo, e pertanto più ampia e articolata, in quanto volta a rilevare il
livello finale di competenze complessive, nonché la capacità dello studente di applicare il
complesso delle conoscenze acquisite e delle abilità logiche sviluppate per la risoluzione
di situazioni problematiche.
A tal fine, il singolo docente ha adottato, di volta in volta, le strategie e gli strumenti ritenuti
più opportuni tra quelli di seguito indicati:
•
prove d’ingresso;
•
osservazioni sistematiche durante il percorso;
•
verifiche periodiche sotto forma di prove strutturate;
•
verifiche pluridisciplinari;
•
questionari finalizzati ad accertare il raggiungimento degli obiettivi prefissati;
•
verifiche orali;
•
discussioni guidate;
•
prove scritte su argomenti prefissati;
•
analisi degli elaborati individuali e di gruppo.
Il giudizio sul rendimento di ciascun alunno è scaturito dalla valutazione integrata dei
seguenti aspetti:
" l’atteggiamento globale con cui il soggetto ha affrontato lo studio delle discipline e in
particolare: l’interesse,
l’attenzione, la partecipazione, l’impegno e la puntualità
nello studio;
" la capacità di comprendere e analizzare i contenuti proposti dall’insegnante, di
estrapolare da questi i concetti fondamentali e quindi di rielaborarli e integrarli fra
loro;
" l’abilità ad organizzare in forma comunicativa i concetti acquisiti e ad esprimerli in
modo chiaro e coerente, con l’uso
di un lessico appropriato.
La proposta di voto, formulata dal singolo docente secondo criteri il più possibile univoci e
oggettivi ed espressa in termini numerici, utilizzando per intero la scala di voti compresa
tra 1 e 10, ha tenuto conto:
•
del raggiungimento delle abilità relative alle competenze comuni
precedentemente elencate, verificate e valutate da ciascun docente per la parte di
propria competenza;
6
Livello
• delle misurazioni delle prove scritte, orali e strutturate, individuali e di gruppo svolte in
classe, in misura congrua in relazione alle ore di lezione e agli eventuali moduli ultimati.
Si è convenuto che il livello di raggiungimento degli obiettivi stabiliti possa essere
messo in relazione al voto in decimi dividendo ogni obiettivo in cinque fasce, ognuna
delle quali indica il livello di apprendimento raggiunto dall’allievo, secondo la griglia di
valutazione di seguito riportata.
Punteggi
o
In Descrizione
decimi
9 - 10
5
8
4
7
3
6
2
5
4
1
1-3
Obiettivi completamente raggiunti con arricchimenti personali;
Conoscenze approfondite ed organiche con capacità di compiere osservazioni personali e
competenza autonoma nelle applicazioni; elaborazione e formulazione di giudizi
in senso
interdisciplinare; proprietà di linguaggio e precisione nell’esposizione orale.
Obiettivi completamente raggiunti;
Conoscenze complete con discrete capacità di rielaborazione, competenza sicura nelle applicazioni;
valide capacità logiche, autonomia di giudizio, esposizione precisa e puntuale.
Obiettivi discretamente raggiunti;
Conoscenze complete con capacità di rielaborazione sufficientemente padroneggiata, discrete
capacità logiche, esposizione diligente, applicazioni senza errori significativi.
Obiettivi minimi raggiunti;
Conoscenze complessivamente sufficienti, capacità logiche essenziali , applicazioni senza errori
determinanti, esposizione ordinata, anche se non sempre sicura.
Obiettivi minimi parzialmente raggiunti;
Conoscenze parziali modeste capacità logiche, difficoltà ad organizzare le informazioni, insufficiente
autonomia nelle applicazioni.
Obiettivi minimi non raggiunti;
Conoscenze parziali e superficiali, scarse capacità logiche , difficoltà di organizzare le informazioni,
esposizione confusa e imprecisa, scarsa autonomia nelle applicazioni.
Obiettivi minimi non raggiunti;
Conoscenze gravemente lacunose, capacità logiche non evidenti, con conseguenti difficoltà nel
coordinare le informazioni e nel procedere nelle applicazioni, esposizione caratterizzata da disordine
formale e gravi carenze linguistico-espressive
Griglie di valutazione adottate per le simulazioni delle prove d’esame
Con riferimento allo svolgimento delle simulazioni delle prove d’esame, previste dalla
programmazione di inizio d’anno nei mesi di febbraio e maggio, svolte per consentire agli alunni di
arrivare preparati all’appuntamento con le prove scritte e orali ,sono state predisposte le griglie di
valutazione qui di seguito riportate e relative alla prima e alla seconda prova scritta, nonché al
colloquio orale.
Per quanto riguarda la valutazione della terza prova scritta, la griglia è allegata al presente
documento insieme alla copia della prova somministrata, nell’Allegato n. 2.
7
CANDIDATO:
CLASSE:
8
CANDIDATO………………………………………..
CRITERI
1) ADERENZA ALLA
TRACCIA PROPOSTA
2) CONOSCENZA DI
REGOLE e PRINCIPI
3) UTILIZZO DELLA
TERMINOLOGIA
SPECIFICA
4) CAPACITA’ DI
UTILIZZARE E
ORGANIZZARE
CONTENUTI TEORICI
CLASSE……………………….
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
Seconda Prova Scritta
Psicologia Generale e Applicata
INDICATORI
" Interpreta e svolge la traccia proposta in modo
corretto, completo ed esauriente
" Interpreta e svolge la traccia proposta in modo
non del tutto completo ed esauriente
" Interpreta e svolge la traccia proposta in modo
non completo e poco esauriente
" Interpreta e svolge la traccia proposta in modo
parziale e frammentario
" Interpreta e svolge la traccia proposta in modo
frammentato e gravemente lacunoso
" Conosce i contenuti disciplinari richiesti in modo
ottimale ed adeguato
" Conosce i contenuti disciplinari richiesti in modo
discreto/sufficiente ma in forma manualistica
" Conosce i contenuti disciplinari richiesti in modo
non sempre adeguato e corretto
" Conosce i contenuti disciplinari richiesti in modo
parziale e scorretto
" Non conosce quasi o per niente i contenuti
disciplinari collegati al tema proposto
" Sa utilizzare il lessico con pertinenza e
competenza
" Sa utilizzare il lessico in modo corretto ma
talora schematico
" Sa utilizzare solo in parte il lessico e con alcune
imprecisioni
" Utilizza poco il lessico specifico e spesso non
correttamente
" Non conosce e non sa utilizzare la terminologia
specifica
" Sa utilizzare ed organizzare i contenuti in modo
corretto e pertinente, dimostrando profondità di
analisi e approccio critico
" Sa utilizzare ed organizzare i contenuti in modo
corretto e pertinente, ma in forma semplice e
poco elaborata
" Sa utilizzare ed organizzare i contenuti teorici
solo parzialmente e con qualche difficoltà
" Utilizza ed organizza i contenuti teorici senza
elaborazione e in modo frammentario
" Non sa utilizzare ed organizzare i contenuti
teorici
Totale
PUNTEGGI
"
13÷15
"
10÷12
"
8÷9
"
6÷7
"
1÷5
"
13÷15
"
10÷12
"
8÷9
"
6÷7
"
"
1÷5
13÷15
"
10÷12
"
8÷9
"
"
6÷7
1÷5
"
13÷15
"
10÷12
"
8÷9
"
6÷7
"
1÷5
VALUTAZIONE
Punteggio complessivo della prova in 60-mi
Voto in 15-mi (punteggio diviso 4 e arrotondato per eccesso)
9
Voto
CANDIDATO:
_____________________________________________
DATI DEL COLLOQUIO
MACRO – OBIETTIVI
CONSIDERATI
CLASSE:
_________________________
INDICATORI DEL LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEI
MACRO - OBIETTIVI
DATA:
LIVELLI E PUNTEGGI
PRESENTAZIONE E
MOTIVAZIONE DELLA
SCELTA RIGUARDO A
TESINA / SOFTWARE / VIDEO
DA PARTE DEL CANDIDATO
Coerenza tra enunciazione e
sviluppo nell’esposizione
dell’elaborato
!
!
!
Significatività
Qualità
Originalità
Gravemente insuff.
Insufficiente
Sufficiente
Discreto/Buono
Buono/Ottimo
1 pt.
2 pt.
3 pt.
4 pt.
5 pt.
TEMATICHE
PLURIDISCIPLINARI
PROPOSTE DALLA
COMMISSIONE
Utilizzazione / applicazione
delle conoscenze e delle
competenze
!
!
!
!
!
Gravemente insuff.
Insufficiente
Sufficiente
Discreto/Buono
Buono/Ottimo
1 – 3 pt.
4 – 6 pt.
8 pt.
9 pt.
10 – 11 pt.
!
Individuazione dei temi proposti
Possesso delle conoscenze
Possesso delle abilità operative
Capacità di elaborare valutazioni autonome
Capacità di operare approfondimenti anche con
riferimenti extra-scolastici
Acquisizione di un punto di vista “professionale”
Capacità di operare
collegamenti
!
!
!
Collegamenti tra contenuti monodisciplinari
Collegamenti tra contenuti multidisciplinari
Efficacia dell’articolazione argomentativa
Gravemente insuff.
Insufficiente
Sufficiente
Discreto/Buono
Buono/Ottimo
1 pt.
2 pt.
3 pt.
4 pt.
5 pt.
Padronanza della lingua
!
!
!
!
Capacità di comprensione dell’intenzione
comunicativa dell’interlocutore
Coerenza e coesione nella produzione orale
Precisione linguistica
Vivacità / originalità espositiva
Gravemente insuff.
Insufficiente
Sufficiente
Discreto/Buono
Buono/Ottimo
1 pt.
2 pt.
3 pt.
4 pt.
5 pt.
!
!
Capacità di approfondimento
Capacità di autocorreggersi
Gravemente insuff.
Insufficiente
Sufficiente
Discreto/Buono
Buono/Ottimo
0 pt.
1 pt.
3pt.
4 pt.
5 pt.
TEMATICHE
MONOTEMATICHE
PROPOSTE DALLA
COMMISSIONE
DISCUSSIONE DEGLI
ELABORATI SCRITTI
Capacità di discutere le prove
scritte
La Commissione:
Punteggio in 30-mi
10
__________
PUNTEGGIO
ATTRIBUITO
PROFILO DELL’INDIRIZZO
Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del settore servizi
II profilo del settore dei servizi si caratterizza per una cultura che consente di agire con
autonomia e responsabilità nel sistema delle relazioni tra il tecnico, il destinatario del servizio e
le altre figure professionali coinvolte nei processi di lavoro. Tali connotazioni si realizzano
mobilitando i saperi specifici e le altre qualità personali coerenti con l’indirizzo di studio. Gli
studenti, a conclusione del percorso formativo di studio, sono in grado di:
• riconoscere nell’evoluzione dei processi dei servizi le componenti culturali, sociali,
economiche e tecnologiche che li caratterizzano, in riferimento ai diversi contesti locali e
globali;
• cogliere criticamente i mutamenti culturali, sociali, economici e tecnologici che influiscono
sull’evoluzione dei bisogni e sull’innovazione dei processi di servizio;
• essere sensibili alle differenze di cultura e di atteggiamento dei destinatari, per fornire un
servizio il più possibile personalizzato;
• sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto, cooperazione e
senso di responsabilità nell’esercizio del proprio ruolo;
• operare in équipe e integrare le proprie competenze con le altre figure professionali per erogare
un servizio di qualità;
• contribuire a soddisfare le esigenze del destinatario nell’osservanza degli aspetti deontologici
del servizio;
• applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza,
alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente
e del territorio;
• intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti tecnologici, nelle
diverse fasi e livelli del processo per la produzione della documentazione richiesta e l’esercizio
del controllo di qualità.
Profilo del Tecnico Socio sanitario
ll Diplomato di istruzione professionale dell’indirizzo Servizi socio-sanitari possiede le
competenze necessarie per organizzare ed attuare interventi adeguati alle esigenze socio-sanitarie
di persone e comunità, per la promozione della salute e del benessere bio-psico-sociale. È in
grado di:
• partecipare alla rilevazione dei bisogni socio-sanitari del territorio attraverso l’interazione con
soggetti istituzionali e professionali;
• rapportarsi ai competenti Enti pubblici e privati anche per orientare l’utenza verso idonee
strutture;
• intervenire nella gestione dell’impresa socio-sanitaria e nella promozione di reti di servizio per
attività di assistenza e di animazione sociale;
• applicare la normativa vigente relativa alla privacy e alla sicurezza sociale e sanitaria;
• organizzare interventi a sostegno dell’inclusione sociale di persone, comunità e fasce deboli;
• interagire con gli utenti del servizio e predisporre piani individualizzati di intervento;
• individuare soluzioni corrette ai problemi organizzativi, psicologici e igienicosanitari della vita
quotidiana;
• utilizzare metodi e strumenti di valutazione e monitoraggio della qualità del servizio erogato
nell’ottica del miglioramento e della valorizzazione delle risorse.
A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nei Servizi socio-sanitari consegue i
risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:
11
1. Utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i bisogni socio-sanitari
del territorio e concorrere a predisporre ed attuare progetti individuali, di gruppo e di comunità.
2. Gestire azioni di informazione e di orientamento dell’utente per facilitare l’accessibilità e la
fruizione autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul territorio.
3. Collaborare nella gestione di progetti e attività dell’impresa sociale ed utilizzare strumenti
idonei per promuovere reti territoriali formali ed informali.
4. Contribuire a promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta
alimentazione e della sicurezza, a tutela del diritto alla salute e del benessere delle persone.
5. Utilizzare le principali tecniche di animazione sociale, ludica e culturale.
6. Realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno e a tutela della
persona con disabilità e della sua famiglia, per favorire l’integrazione e migliorare la qualità
della vita.
7. Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi, attraverso
linguaggi e sistemi di relazione adeguati.
8. Utilizzare strumenti informativi per la registrazione di quanto rilevato sul campo.
9. Raccogliere, archiviare e trasmettere dati relativi alle attività professionali svolte ai fini del
monitoraggio e della valutazione degli interventi e dei servizi.
Il corso è strutturato in un biennio caratterizzato da due pacchetti formativi - così
suddivisi:
A.
Aree di competenza dei docenti interni dell'Istituto
Ä discipline comuni di formazione umanistica e scientifica 462 ore annuali
Ä discipline di indirizzo
462 ore annuali
B. Alternanza scuola lavoro gestita dagli insegnanti di classe , compresi
nell’orario curriculare
• Attività d’aula
30 quarto anno
30 quinto anno
• Stage
80 ore durante il IV anno
80 ore durante il V anno
Dal punto di vista dell'ordinamento curricolare, l’ Alternanza scuola-lavoro concorre a
costituire tempo-scuola a tutti gli effetti e i risultati conseguiti concorrono alla
valutazione degli alunni sia in sede di scrutinio finale, sia in sede di Esame di Stato.
12
Quadro orario
Le aree di competenza dei docenti interni dell'Istituto sono caratterizzate dal seguente
quadro orario:
A.
Articolazione orario curriculare
Area di equivalenza
Ore
settimanali
di lezione
Ore
settimanali
di lezione
Area di indirizzo
Lingua e letteratura italiana
4
Psicologia generale ed applicata
5
Storia
2
Diritto
e
sanitaria
3
Matematica
3
Tecnica
Amministrativa
Economia sociale
Lingua inglese
3
Igiene e Cultura medico-sanitaria
4
Scienze motorie e sportive
2
Seconda
(tedesco)
3
IRC
1
TOTALE
15
TOTALE
legislazione
lingua
socioed
straniera
2
17
PROFILO DELLA CLASSE
I docenti
Con il corrente anno scolastico la classe, nel passaggio dalla quarta alla quinta, ha
cambiato tre insegnanti nelle materie di Tecnica amministrativa , Matematica, Italiano
e Tedesco.
Nella tabella seguente è riportato l’elenco dei docenti membri del consiglio di classe,
con l’indicazione delle relative materie e degli anni di insegnamento nella classe (con
riferimento al quinquennio).
13
DISCIPLINA
PER
GLI
SCOLASTICI
DOCENTE
LINGUA
E
LETTERATURA
ITALIANA ( durante il IV anno Prof.
Vaninetti)
ANNI
2013/2014
2014/2015
ANGELINI PATRIZIA
STORIA
2010/2011
MATEMATICA
2012/2013
MOIOLA SILVIA
2013/2014
2014/2015
2010/2011
LINGUA INGLESE
2012/2013
VICINANZA EMILIA
2013/2014
2014/2015
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
BAFILE MARILENA
L’INTERO
QUINQUENNIO
IRC
BALITRO ALBERTA
L’INTERO
QUINQUENNIO
SECONDA LINGUA
(TEDESCO )
STRANIERA
DRECHSLER CHRISTINE
DIRITTO
E
LEGISLAZIONE TARABINI
SOCIO-SANITARIA
CRISTINA
PSICOLOGIA
APPLICATA
GENERALE
TECNICA AMMINISTRATIVA
ECONOMIA SOCIALE
CULTURA MEDICO-SANITARIA
SOSTEGNO
MARIA L’INTERO
E CAMBIAGHI CRISTINA
ED
2014/2015
SCACCABAROZZI PAOLA
QUINQUENNIO
2011/2012
2012/2013
2013/2014
2014/2015
2014/2015
CAPRANI CARLA
2013/2014
2014/2015
CURTONI LORETTA
2011/2012
2012/2013
2013/2014
2014/2015
14
Gli alunni
La classe 5 A Tecnico per i Servizi Socio sanitari è composta da 17 alunni, 15 femmine
e 2 maschi, tutti provenienti dalla classe IV A TSS. Due alunni risiedono a Morbegno ,
gli altri provengono dall’Alto Lario, Sondrio e dalla Val Chiavenna.
All’interno della classe un’ alunna è seguita dall’insegnante di sostegno con
programmazione che si attesta sui minimi disciplinari, un altro segue un Piano didattico
personalizzato per alunni con DSA, condiviso con lo stesso e la famiglia.
Ad inizio d’anno, dopo l’avvio delle lezioni e la reciproca conoscenza tra alunni e
docenti, il Consiglio di classe, rilevando i bisogni emergenti, ha confermato la
necessità di proseguire sulle linee individuate l’anno precedente: potenziare il senso di
responsabilità e l’autonomia di studio, migliorare le capacità di comunicazione e
rafforzare le capacità di analisi, sintesi e di rielaborazione personale e stimolare la
capacità di partecipazione al dialogo educativo.
Dal punto di vista disciplinare la scolaresca risulta affiatata, esiste una buona
relazione tra i componenti ; gli alunni si dimostrano rispettosi sia nei confronti del
contesto che dei ruoli e degli ambienti di vita e di lavoro.
Tutti contribuiscono, seppure con diverso grado, al dialogo didattico – educativo e si
mostrano disponibili a migliorare le proprie competenze e a colmare le eventuali
lacune. Occorre rilevare una certa riservatezza negli interventi e nella partecipazione a
discussioni e spiegazioni .
La frequenza risulta regolare per la maggior parte delle classe. In pochi casi si sono
riscontrate assenze ricorrenti ed entrate/uscite strategiche in occasioni di verifiche
scritte o interrogazioni.
Dal punto di vista cognitivo il profilo appare eterogeneo. sia sul piano della
preparazione già acquisita, sia in termini di capacità e di potenzialità da sviluppare.
Nello studio a casa e nell'esecuzione dei compiti assegnati, gli studenti si applicano in
modo disomogeneo, alcuni con impegno costante, altri in modo discontinuo.
Sia nell’area di equivalenza che in quella di indirizzo non si rilevano significative
difficoltà e discrepanze dei risultati raggiunti , sebbene alcuni alunni evidenzino qualche
incertezza nell’utilizzare un lessico adeguato e nel rielaborare criticamente i contenuti
appresi, oppure si avvalgono ancora di uno studio mnemonico che ostacola la
capacità di fare collegamenti appropriati
Sulla base delle osservazioni effettuate sono individuabili le seguenti fasce di livello:
1ª fascia in cui rientrano alcuni alunni forniti di buone competenze e che si impegnano
con regolarità; giungendo a risultati eccellenti in alcune discipline
2ª fascia di cui fanno parte la maggior parte degli alunni forniti di competenze più che
sufficienti e che hanno un impegno abbastanza costante , raggiungendo risultati
apprezzabili;
3ª fascia di cui fanno parte alunni che evidenziano alcune difficoltà, relative all’asse
linguistico e/o all’asse logico-matematico, dovute a uno studio discontinuo oppure a
carenze nella preparazione di base o fragilità logico-cognitive.
Alla luce di quanto detto, ogni docente, all’interno della propria disciplina, già nel corso
del primo quadrimestre ha messo in atto interventi in relazione alle esigenze dei singoli
allievi e programmato attività che permettessero il potenziamento delle abilità per i più
preparati, il consolidamento per la fascia intermedia, il recupero per gli alunni in
difficoltà di apprendimento e/o demotivati allo studio o in qualche misura svantaggiati,
affinché potessero raggiungere gli obiettivi minimi previsti dalla programmazione.
15
Durante il secondo quadrimestre per alcuni discenti si sono resi necessari altri frequenti
interventi di recupero in itinere.
Ad oggi, seppur permanga una situazione eterogenea in termini di preparazione e
competenze, gli alunni sembrano avviati ad una buona conclusione dell’anno scolastico,
solo due alunni devono terminare alcune attività di recupero ancora in atto.
Anche l’interesse e la partecipazione nell’ambito del progetto di “alternanza scuola
lavoro” ,comprendente esperienze teorico e pratiche a carattere professionalizzante e di
stage , hanno rispecchiato l’andamento delle attività curriculari.
Le programmazioni nella maggior parte delle discipline, ad oggi, risultano in linea con i
tempi previsti dalla programmazione.
Per l’alunna con diagnosi funzionale, il Consiglio di classe suggerisce la presenza del
docente di sostegno come supporto nello svolgimento delle tre prove scritte e nella
prova orale. La metodologia d’intervento verrà spiegata in dettaglio nel documento
riservato .
Per l’alunno con DSA viene redatto uno specifico documento.
Per un’analisi più puntuale delle attività svolte, dei contenuti proposti e delle dinamiche
della classe, con particolare riferimento alle singole materie, si rinvia alle relazioni finali
dei docenti, incluse nelle schede riportate nell’Allegato n. 1 al presente documento.
In tali schede è indicata, tra l’altro, una descrizione sintetica dell’attività didattica svolta
nel corso dell’anno scolastico, gli strumenti didattici e le metodologie adottate, le
iniziative di recupero messe in atto, gli strumenti di verifica utilizzati, gli obiettivi
realizzati declinati in termini di competenze e abilità, i contenuti disciplinari trattati, il
grado di raggiungimento da parte degli alunni delle competenze sviluppate.
ATTIVITA’ DI RECUPERO
Riferimenti normativi
Le iniziative di recupero e sostegno messe in atto dall’istituto rispondono alle seguenti
norme:
! Legge n. 1 dell’11/01/2007, recante disposizioni in materia di esami di Stato
conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore, con particolare
riferimento alle condizioni di ammissione all’esame;
! D.M. n. 80 del 3/10/2007 e dell’O.M. n. 92 del 5/11/2007 (attività finalizzate al
recupero dei debiti formativi), che introducono la modifica della disciplina dei
debiti;
! D.P.R. n. 122 del 22/06/2009 contenente il regolamento recante coordinamento
delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative
in materia.
Attività svolte
il Consiglio di Classe, già in corso d’anno, è intervenuto tempestivamente e con
particolare attenzione verso gli allievi che hanno riportato valutazioni non sufficienti, non
appena le situazioni di debito formativo sono state rilevate, attuando le strategie qui di
seguito riassunte:
16
iniziative di recupero nelle singole discipline, nell’ambito della normale attività
didattica, segnalate nei registri personali dei docenti;
•
iniziative di recupero in itinere, attuate nell’ambito della quota del 20% destinata
all’autonomia, opportunamente descritte su apposita modulistica e comunicate alle
famiglie, con verifica finale formale;
•
attività di studio individuale
•
•
attivazione di corsi di recupero in Matematica, Tedesco e Tecnica Amministrativa
per le insufficienze relative al primo periodo. ( dal 23 al 28 febbraio 2015)
Alcuni alunni non hanno ancora superato i debiti formativi del primo quadrimestre.
DIVISIONE DELL’ANNO SCOLASTICO
INTEGRATIVA
E
OFFERTA
FORMATIVA
Divisione dell’anno scolastico
Nella riunione del 30 settembre 2014 il Collegio dei Docenti ha deliberato di suddividere
l’anno scolastico in due quadrimestri, il primo dei quali con durata fino al 30 gennaio
2015 e il secondo fino al termine delle attività didattiche previsto dal calendario
scolastico regionale.
Offerta formativa integrativa
Nell’ambito delle diverse attività didattiche complementari e integrative organizzate dalla
scuola, gli alunni della classe sono stati interessati dalle seguenti:
" attività di orientamento: partecipazione Job Orienta- Verona
" attività di orientamento: Progetto “ Teseo” –Conoscere le Facoltà Universitarie
" attività di orientamento: ADECCO
" “Viaggio di istruzione – Crociera letteraria-” Visita a Barcellona
" Partecipazione alla Marcia della pace , contro ogni guerra
" Partecipazione alla conferenza tenuta dalla Dott.ssa Signori " La propaganda nella
prima Guerra mondiale"
" Partecipazione all’iniziativa Prevenzione al tabagismo
" Spettacolo teatrale “Stupefatto” di Enrico Comi
" Visita “ EXPO” a Milano
" “Attività di assistenza per lo sviluppo delle tesine”, finalizzata ad offrire supporto
per la ricerca e la strutturazione del percorso relativo alle tesine da presentare
all’esame di Stato.
" “Simulazione dell’esame di stato”. In accordo con le decisioni assunte dal
Consiglio di Classe, sono state svolte due simulazioni delle tre prove scritte, la prima
nel mese di febbraio e la seconda nel mese di maggio. Per la fine di maggio, è
prevista una simulazione del colloquio orale.
17
ESPERIENZE PLURIDISCIPLINARI
Ricerche multidisciplinari per il Colloquio dell’esame di Stato
Tutti gli alunni hanno deciso di predisporre, quale argomento con cui dare inizio al
colloquio, un’esperienza di ricerca preparata nel corso dell’anno scolastico (tesina),
usufruendo anche dell’aiuto degli insegnanti della classe.
I lavori svolti sono tutti a carattere pluridisciplinare, su tematiche liberamente scelte
dagli allievi e sviluppate in modo da coinvolgere il maggior numero di discipline
dell’ultimo anno di corso.
Allievo/a
ACQUISTAPACE MICHELA
BEDOGNETTI MATILDE
Titolo del documento di ricerca
IL SOGNO
LA LIBERTA’
BONOLLO ELISA
DALLA SLA ALL’INFINITO…breve storia di Stephen Hawking
CASALINO SILVIA
CONOSCIAMO LA PERSONA; NON LA MALATTIA
DELLA BITTA SABRINA
FALCINELLA ELISA
ALICE IN WONDERLAND
L’ADOLESCENZA E LE SUE PROBLEMATICHE
GAMBETTA ALESSIA
LA FAMIGLIA
GOSSI DONATELLA
IL RICORDO
LAZZARI STEFANIA
DOPO IL BUIO LA LUCE
LIBERA WILLI
IL CONFORMISMO
MAZZA ANTONELLA
IL PENSIERO CREATIVO
PONCIA ELEONORA
LEI E’ ANGELICA E BASTA
SCARAFONI MARIA
L’ALIMENTAZIONE NELLA PRIMA INFANZIA
SCARAMELLA VERONICA
SERGI ANTONINO
LA SOFFERENZA DELL’UOMO
LA CROCE ROSSA
UMANITARIO
ED
IL
SURACI ANTONIETTA
Il LINGUAGGIO DELLA MUSICA
TESTINI VITTORIA
L’EMANCIPAZIONE FEMMINILE
18
DIRITTO
INTERNAZIONALE
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Le finalità
L’attività di alternanza Scuola - lavoro persegue l’obiettivo formativo di integrare le
conoscenze e le competenze degli allievi, affinché acquisiscano le capacità specifiche
della figura professionale in uscita, denominata “Tecnico dei ServiziSocio-sanitari
Il Tecnico dei servizi Socio-sanitari opera prevalentemente in strutture pubbliche e
private nel settore degli interventi alle persone, caratterizzate da tipologie di utenti e da
modelli organizzativi molto differenziati.
Questa figura professionale, in base ad una specifica formazione di carattere teorico e
tecnico-pratico, svolge la propria attività, nell’ambito dei servizi socio-educativi-culturali
di istituzioni pubbliche e private, nei riguardi di soggetti di età diverse e con
problematiche e richieste variegate, con lo scopo di favorire e promuovere lo sviluppo
delle potenzialità di crescita personale e/o di inserimento e partecipazione sociale.
Tale attività ha subito programmazioni diverse nel quarto e quinto anno.
Descrizione del percorso formativo
Nei prospetti seguenti sono riportate in sintesi i percorsi delle attività d’aula previste
per il percorso di alternanza scuola – lavoro nel quarto e nel quinto anno.
• Blocchi tematici svolti nella classe IV (A.S. 2013-14)
Durante il quarto anno è stata progettato dal Consiglio di classe un percorso multidisciplinare
attinente la tematica sui minori
2 ore
4 ore
Storia
Italiano
Il lavoro minorile
Lo sfruttamento minorile
6 ore
Psicologia
Le problematiche adolescenziali
6 ore
Igiene e Cultura medicosanitaria
Le patologie genetiche
6 ore
Diritto
Le professioni sanitarie
6 ore
Inglese
Lo sfruttamento minorile
19
COMPETENZE
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO a.s. 2013-14
Competenze, abilità e conoscenze acquisite nella classe quarta
ABILITA’
CONOSCENZE
Progettare azioni, in
collaborazione con altre
figure professionali, a
sostegno e a tutela del
minore , acquisendo
consapevolezza della
complessità degli approcci
teorici e terapeutici.
Saper distinguere i diversi
L’affido e l’adozione
modelli interpretativi nell’ambito
della psicologia dell’età evolutiva. Il gruppo: dinamiche, leadership e
devianza
Riconoscere le principali
caratteristiche del disagio
adolescenziale, riflettendo su
I disturbi dell'alimentazione: anoressia e
eventuali interventi sociobulimia
assistenziali e terapeutici
Rispettare le consegne e i tempi
Dimostrare di aver preso
di esecuzione.
Le fasi dello sviluppo cognitivo, emotivo e
coscienza del proprio ruolo
relazionale dalla nascita all'adolescenza
e saper assumersi
Riconoscere i bisogni relativi alle
responsabilità in un contesto diverse fasi di sviluppo e le loro
I servizi territoriali e le principali modalità
lavorativo.
specifiche problematiche.
di assistenza per l'infanzia e
l'adolescenza (esperienza di stage).
Costruire e compilare griglie di
osservazione e diario di bordo
Individuare i soggetti, i contesti,
gli operatori.
Saper utilizzare opportune
strategie per la gestione
delle relazioni umane,
nell'ottica dell'integrazione e
del dialogo interculturale.
Saper accettare la diversità
etnica, culturale e religiosa
all'interno di valori condivisi di
tolleranza, rispetto e solidarietà
Il minore straniero e la costruzione
dell'identità.
Il lavoro minorile
Saper cogliere nell'integrazione
elementi di arricchimento
nell'ambito della crescita
personale e collettiva.
• Blocchi tematici svolti nella classe V (a.s. 2014-15)
Per il quinto anno il Consiglio di classe ha programmato un percorso multidisciplinare
sulla tematica del disagio psichico, strutturato in un ciclo di un incontro settimanale
pomeridiano di tre ore , per un totale di 30 ore, Nel corso di tali incontri gli alunni hanno
avuto I'opportunità di ampliare, approfondire e veder applicati concetti e tecniche
inerenti le aree psicologica-sociale, igienico-sanitaria-istituzionale-Iegislativa, nonché la
metodologia del lavoro sociale.
6 ore
Tedesco
6 ore
6 ore
6 ore
Inglese
Psicologia
Igiene e Cultura
medico-sanitaria
Diritto
6 ore
Le strutture per l’anziano in Germania, confronto con la situazione
italiana
L’età anziana
Cambiamenti psichici e cognitivi dell’anziano
Le Patologie nell’anziano
Le Cooperative sociali
20
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO a.s. 2014-15
Competenze, abilità e conoscenze acquisite nella classe quinta
COMPETENZE
ABILITA’
CONOSCENZE
Progettare
azioni,
in 1.
I servizi territoriali e le principali modalità
collaborazione con altre Cogliere la complessità dei
di intervento e assistenza.
figure professionali, a
cambiamenti
psico-fisici
legati
Le cooperative.
sostegno e a tutela della
persona
anziana, all’età anziana, individuando le
I cambiamenti cognitivi, emotivi e sociali
mettendo in relazione la problematiche relative
nell'età anziana.
specificità dei bisogni all’assistenza e riconoscendo i
Teorie sul processo di invecchiamento.
individuali con i servizi diversi servizi presenti sul
socio-sanitari
e
Sindromi neurovegetative (demenze
territorio.
assistenziali del territorio
2.
Saper individuare le esigenze
dell'età anziana
primarie, secondarie, pseudo demenze).
Lettura di testi in L2 ( inglese e tedesco) e
acquisizione del lessico specifico
(Microlingua).
Gli studenti hanno completato la fase di formazione professionale con due periodi di
tirocinio della durata complessiva di 160 ore, durante il quarto anno, ed inizio V anno,
svolto nei mesi di marzo e settembre presso enti e strutture competenti. Questa
esperienza rappresenta il momento conclusivo e di sintesi del percorso formativo.
Tirocinio formativo in azienda (stage)
Durante il quarto e quinto anno le alunne hanno frequentato attività di stage come di
seguito programmato:
dal 31 marzo 2014 al 12 aprile 2014 ( 2 settimane 80 ore)
dal 15 al 27 settembre 2014 ( 2 settimane 80 ore)
La maggior parte degli alunni si è orientata verso gli asili nido, scuola dell’infanzia,
azienda ospedaliera, e altri le Case di riposo.
Si è cercato di assegnare un’azienda vicino all’abitazione dello studente, tenendo conto
anche delle preferenze dello stesso.
L’insegnante che ha seguito gli stage ha trovato disponibilità e collaborazione da parte
dei dirigenti delle strutture interessate e da parte dei tutor aziendali. Ha potuto
constatare che nella quasi totalità dei casi la sintonia tra gli studenti e coloro che li
seguivano è stata molto positiva. I tutor aziendali hanno svolto l’attività secondo linee
programmatiche non sempre identiche, ma comunque ben definite, che sono state
condivise con serietà e passione dagli studenti.
La frequenza agli stage è stata buona per tutti gli alunni. I ragazzi hanno dimostrato
puntualità e serietà nello svolgere le mansioni nelle aziende, arrivando in molti casi a
collaborare con il personale, anche se su compiti limitati. Quanto riportato, anche
verbalmente, dai tutor aziendali ha confermato che gli studenti sono stati consapevoli
21
dell’utilità del tirocinio, sia al punto di vista professionale sia per l’arricchimento
personale che ne è conseguito.
Il giudizio dei tutor aziendali (espresso compilando una scheda) è stato
complessivamente positivo: quasi tutti gli alunni hanno conseguito un giudizio buono
nella maggior parte degli aspetti presi in considerazione e solo per alcuni studenti il
giudizio è stato leggermente inferiore.
La seguente tabella riporta l’elenco degli alunni e delle relative strutture nelle quali
hanno svolto le attività di tirocinio.
ALUNNI
ACQUISTAPACE MICHELA
BEDOGNETTI MATILDE
BONOLLO ELISA
CASALINO SILVIA
DELLA BITTA SABRINA
FALCINELLA ELISA
GAMBETTA ALESSIA
GOSSI DONATELLA
LAZZARI STEFANIA
LIBERA WILLI
MAZZA ANTONELLA
PONCIA ELEONORA
SCARAFONI MARIA
SCARAMELLA VERONICA
SERGI ANTONINO
SURACI ANTONIETTA
TESTINI VITTORIA
AZIENDE/SEDI OPERATIVE
Scuola dell’Infanzia “ Arcobaleno”
Piantedo (SO)
Scuola dell’Infanzia “F. Novi”I.C. Bertacchi
Chiavenna ( SO)
Azienda ospedaliera “Moriggia Pelascini”
Gravedona ed Uniti (CO)
Scuola dell’infanzia “ Enrichetta Viganò”
Sondrio
Scuola dell’Infanzia
Novate Mezzola (SO)
Scuola dell’Infanzia
San Pietro Samolaco ( SO)
Asilo Nido “ Il paese dei balocchi”
Nuova Olonio ( SO)
Asilo Nido “ La tata”
Nuova Olonio ( SO)
Asilo Nido “La tartaruga”
Gravedona ed Uniti ( CO)
Casa di Riposo “ Ambrosetti –Paravicini”
Morbegno ( SO)
Scuola dell’Infanzia “ Angelo Custode”
Musso ( CO)
Scuola dell’Infanzia
Gravedona ed Uniti ( CO)
Scuola dell’Infanzia “San Benigno”
Berbenno ( SO)
Asilo nido comunale “C. Geronimi”
Chiavenna (SO)
Croce Rossa- Sede 118
Morbegno (SO)
Scuola dell’infanzia “ Arcobaleno” IC 2 “Damiani”
Morbegno (SO)
Scuola dell’infanzia “ Elisa Paini Credaro”
Montagna in Valtellina (SO)
22
Valutazione sul raggiungimento degli obiettivi
Al momento della stesura del presente documento, le attività previste dal progetto di
alternanza scuola – lavoro sono terminate.
Per quanto riguarda le attività d’aula, gli allievi hanno garantito complessivamente un
grado di partecipazione e di frequenza delle lezioni soddisfacenti, raggiungendo livelli di
profitto mediamente discreti.
Con riferimento all’attività di tirocinio aziendale (svolta nel mese di giugno ), gli allievi
hanno esibito un comportamento adeguato ed una partecipazione attiva, mettendo
opportunamente a frutto quanto hanno appreso in classe. I giudizi espressi dai tutor
aziendali riguardo a il periodo di tirocinio sono stati generalmente positivi, e sono
classificabili in media buoni
SIMULAZIONI DELL’ESAME DI STATO
Aspetti generali
Per esercitare gli alunni a sostenere l’esame di stato, il Consiglio di Classe ha
deliberato, in sede di programmazione iniziale, di effettuare delle simulazioni delle tre
prove scritte e del colloquio orale, da svolgersi nel corso dell’anno scolastico.
Ad oggi, sono state svolte due simulazioni delle tre prove scritte, ( Allegato 2) che
hanno avuto luogo rispettivamente nei mese di febbraio e di maggio 2015. Inoltre, è
prevista una simulazione del colloquio orale nell’ultima settimana di maggio.
Il processo di preparazione alle simulazioni della terza prova e del colloquio hanno
previsto le seguenti tappe:
! esame degli obiettivi valutativi che il Regolamento attribuisce alle due tipologie di
verifiche, analisi del profilo professionale del corso di studi e della sottostante
mappa delle competenze;
! analisi delle programmazioni disciplinari per individuare gli snodi interdisciplinari
possibili;
! individuazione di opportuni nuclei tematici di riferimento rispetto ai quali ciascun
docente, pur sviluppando contenuti specifici della propria materia di
insegnamento, ha messo in evidenza gli anelli di collegamento con i contenuti, i
metodi e le procedure delle altre discipline;
! costruzione di terze prove e di progettazione di colloqui relativi ai diversi percorsi
tematici sviluppati, attraverso:
o scelta delle tipologie delle prove e delle modalità di conduzione del colloquio;
o individuazione dei criteri di valutazione e successiva costruzione di idonee
griglie;
! svolgimento delle simulazioni in “situazione d’esame”;
! analisi e commento delle difficoltà incontrate dagli alunni nello svolgimento delle
prove.
23
Simulazioni della terza prova scritta
Con riferimento alla terza prova, questa è stata somministrata come indicato nella
tabella seguente.
Tipo di prova
Materie coinvolte
Data
svolgimento
di
4 discipline:
B+C (Quesiti a risposta singola
•
Inglese
e quesiti a risposta multipla) :
•
•
•
Matematica
Diritto ed Economia
Cultura medico sanitaria
28 febbraio 2014
4 discipline:
B (Quesiti a risposta singola) :
•
Inglese
•
•
•
Diritto ed Economia
Cultura medico sanitaria
Ed. Fisica
6 maggio 2015
Le copie delle prove somministrate nelle due simulazioni sono riportate nell’Allegato n.
2 insieme alle relative griglie di correzione.
24
CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DEL CREDITO FORMATIVO E DEL
CREDITO SCOLASTICO
Credito formativo
Come previsto dall’art. 12 del D.P.R. 323/98 e dall’art. 1 del D.M. 49/00, ai fini del
riconoscimento di crediti formativi, il Consiglio di classe prenderà in considerazione tutte
quelle esperienze acquisite dagli alunni al di fuori della scuola, in ambiti e settori della
società civile legati alla formazione della persona e alla crescita umana, civile e
culturale quali quelli relativi, in particolare, alle attività culturali, artistiche e ricreative,
alla formazione professionale, al lavoro, all'ambiente, al volontariato, alla solidarietà,
alla cooperazione, allo sport.
Tali esperienze, debitamente documentate, dovranno essere coerenti con il tipo di
corso cui si riferisce l’esame di Stato, cioè omogenee con i contenuti tematici del corso,
rivolte al loro approfondimento, al loro ampliamento, alla loro concreta attuazione.
Credito scolastico
Per quanto riguarda l’attribuzione del credito scolastico, esso sarà attribuito con
riferimento alla Tabella A contenuta nel D.M. n. 99 del 16 dicembre 2009 e della relativa
nota, entrambe riportate qui di seguito:
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Al fini dell’ammissione alla
classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei
decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente.
Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto
di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento concorre, nello stesso modo dei voti relativi a
ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla
determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da
attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in
considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al
dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti
formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti. Per la
terza classe degli istituti professionali M è rappresentato dal voto conseguito agli esami di qualifica, espresso in decimi (ad esempio
al voto di esami di qualifica di 65/centesimi corrisponde M = 6,5).
In accordo con quanto previsto dall’art. 11 del D.P.R. 323/98, l’attribuzione del credito
scolastico sarà fatta dal Consiglio di classe in sede di scrutinio di ammissione all’esame
di Stato, secondo i criteri deliberati dal Collegio dei docenti de giorno 17 aprile 2015:
25
“Per%quanto%riguarda%l’attribuzione%del%credito%scolastico,%in%accordo%con%quanto%previsto%dall’art.%11%del%
D.P.R.%323/98%e%con%riferimento%alla%Tabella%A%contenuta%nel%D.M.%n.%42%del%22%maggio%2007,%il%Consiglio%
di%Classe%decide%di%attribuire%il%valore%massimo%della%banda%di%oscillazione%individuata%dalla%media%dei%
voti%conseguita%nello%scrutinio%finale%ed%%dal%raggiungimento%di%almeno%tre%di%seguenti%quattro%criteri:%
1. Possesso%di%crediti%formativi%riconosciuti%validi%ai%sensi%della%normativa%citata,%nonché%del%DM%N%
49/00%:%attività%di%volontariato,%sportiva%continuativa,%artisticoOmusicaleOculturale;%
2. Impegno,% partecipazione,% almeno% 8% in% condotta% ed% assenza% di% debiti% formativi% riferiti% al% 1°%
quadrimestre;%
3. Assiduità% nella% frequenza% scolastica% (non% aver% superato% le% ottanta% ore% di% assenza% nell’anno%
scolastico%2014O2015);%
4. Uno%dei%seguenti%requisiti:%
A.% Frequenza% di% attività% complementari% % integrative% o% di% ampliamento% dell’offerta% formativa%
organizzata%dall’istituto,%
B. frequenza%delle%iniziative%di%alternanza%scuolaOlavoro%con%livello%di%profitto%almeno%DISCRETO;%
C. %partecipazione%a%%gare%o%concorsi%con%%classificazione%%a%livelli%di%eccellenza.%
%
%
%
%
%
%
%
%
%
%
%
%
%
%
%
%
%
%
%
%
%
%
%
%
%
%
26
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Istituto Professionale Statale Industria Artigianato “G.P. Romegialli”
Via Cortivacci, 3 – 23017 Morbegno (SO)
Tel.: 0342 61.12.66 Fax: 0342 61.44.59
E-mail uffici: [email protected] – P.E.C.: [email protected]
Sito Internet: http://www.ipsiaromegialli.it
Allegato 1 :
Schede per Materia
Documento 15 maggio 2015
Lingua e letteratura italiana
Storia
Lingua Inglese
Matematica
Psicologi generale e applicata
Seconda lingua straniera -Tedesco
Igiene e Cultura medico sanitaria
Diritto e Legislazione socio-sanitaria
Tecnica Amministrativa ed Economia sociale
IRC
Scienze motorie e sportive
1
SCHEDA PER MATERIA
Materia:
Italiano
Docente:
Angelini Patrizia
Testi adottati:
2014-2015
P di Sacco Chiare lettere- Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori
Antologie presenti nella Biblioteca della scuola
Altri strumenti didattici: Materiale predisposto dal docente: fotocopie, schemi esemplificativi,
etture di approfondimento, documenti, articoli, ecc.
Audiovisivi e materiale multimediale (DVD, documentari, Power Point, ecc.).
Breve relazione sulla classe
La classe , che ho avuto modo di seguire dal quarto anno scolastico, si è dimostrata quasi sempre
interessata alle attività proposte. Dal punto di vista relazionale intercorrono buoni rapporti ; il
dialogo educativo è sereno e proficuo.
Dal punto di vista del rendimento è emersa un’evidente differenziazione a livello di conoscenze
pregresse, metodo di studio e capacità di rielaborazione ; per quanto si sia cercato di uniformare i
livelli di partenza, nell’intento di lavorare su una comune base di conoscenze fondamentali, tale
eterogeneità in parte permane.
I livelli di apprendimento raggiunti, quindi, risultano essere differenziati.
Alcuni alunni, supportati da buone conoscenze/competenze di base e da un adeguato metodo di
studio, hanno dimostrato motivazione e impegno, desiderio di competenza, partecipazione attiva e
pertinente.
Un gruppo più numeroso di allievi ha seguito le attività didattiche mostrando, in linea di massima
attenzione e una certa regolarità nello studio. Grazie a un progressivo miglioramento delle proprie
competenze e a un crescente interesse nei confronti delle tematiche trattate, hanno conseguito
livelli di preparazione discreti o sufficienti.
Pochi, invece, hanno lavorato con regolarità , presentano difficoltà metodologiche e/o linguistiche,
soprattutto per quanto concerne la produzione scritta; le attività di recupero effettuate si sono
rivelate utili per colmare alcune delle lacune, ma permangono carenze a livello sia di conoscenze
letterarie sia di competenze linguistiche.
2
Metodologie adottate:
!
!
!
!
!
!
!
lezione frontale,
lettura collettiva in classe,
analisi e commento guidato,
stesura di mappe concettuali, scalette,
schematizzazione,
esercitazioni in piccoli gruppi.
Lezioni strutturare con il supporto della LIM
Attività di recupero adottate:
!
Si è effettuato un recupero in itinere
!
Attività a fine quadrimestre
Spazi utilizzati:
! Aula.
Strumenti di verifica:
Tipologia
Numero (tot. anno)
1) Interrogazione orale
4
2) Analisi di testo, saggio breve, articolo di giornale, relazione, tema
6
3) Tipologia B+C (risposta singola + risposta multipla)
4
4) osservazione e rilevazione degli interventi
quotidiana
Criteri di valutazione
" conoscenza dei contenuti proposti;
" livello di comprensione e di analisi del testo;
" capacità di orientarsi nella discussione delle problematiche affrontate;
" controllo della forma linguistica nella produzione orale e scritta;
" capacità di effettuare collegamenti interdisciplinari;
" capacità di argomentazione e rielaborazione personale.
La valutazione è stata effettuata sulla base di griglie di valutazione calibrate sugli obiettivi
prefissati e basate sui criteri generali di valutazione concordati a livello collegiale.
Oltre ai citati criteri di valutazione, sono stati presi in considerazione anche i livelli di
partenza dello studente, i progressi, la frequenza, la partecipazione e l’impegno.
3
COMPETENZE
Padroneggiare gli stumenti espressivi ed
argomentativi indispensabili per gestire
l’interazione comunicativa
ABILITA’
1 livello
Affronta situazioni comunicative diverse,
•
scambiando informazioni ed idee, utilizzando
adeguate risorse linguistiche ed esprimendo il
proprio punto di vista motivato.
2-3 livello
Produce testi orali e scritti in modo articolato in
•
relazione agli scopi (analisi di testi letterari e non,
argomentazioni sull’attualità e su ambiti specifici
di carattere artistico-letterario, tecnico-scientifico,
socio-economico).
1 Livello
Leggere per comprendere ed interpretare
Colloca le conoscenze acquisite nel panorama
•
letterario italiano e straniero individuando
analogie e differenze ed esprimendo valutazioni
personali.
2- 3Livello
Colloca le conoscenze acquisite nel panorama
•
letterario italiano e straniero individuando
analogie e differenze ed esprimendo valutazioni
personali.
Si accosta alla lettura dei testi letterari e non con
•
spirito critico cogliendo la specificità testuale,
selezionando le informazioni, valutandole e
rielaborandole
Produrre testi in differenti formati, tipologie e
complessità
1 Livello
Produce in modo formalmente corretto e
•
pertinente e personale diversi tipi di testo.
2-3 Livello
Produce in articolato, formalmente corretto e con
•
contributi personali vari tipi di testo ( parafrasi e
commento del testo narrativo e poetico, saggio
breve, articolo di cronaca, tema argomentativo,
storico e di carattere generale).
4
Contenuti disciplinari trattati
MODULO 1 : NATURALISMO E VERISMO
•
•
•
•
Il Positivismo
Caratteristiche individuali e confronto tra Naturalismo e Verismo
E. Zola : il Romanzo sperimentale
Verga: vita, poetica e produzione
Lettura seguenti novelle: Nedda , La lupa
Passi scelti da “ I Malavoglia”
MODULO 2: LA LETTERATURA DELLA CRISI: tra fine ‘800 e primo ‘900
•
•
La Cultura Decadente. I maestri del sospetto e le filosofie irrazionalistiche.
Le nuove correnti letterarie.
" Il Simbolismo francese
Baudelaire : “ Corrispondenze” “ L’albatro”
" La Scapigliatura
" L’estetismo di Oscar Wilde: vita e poetica
Lettura e commento di alcuni capitoli de “ Il ritratto di Dorian Gray”
"
"
Le avanguardie: analogie e differenze tra le principali
In particolare
Futurismo e Crepuscolarismo (le due scuole)
Marinetti “ Il manifesto del Futurismo”
“L’assedio di Adrianopoli”
Corazzini “ Desolazione del povero poeta sentimentale”
Moretti
“ Io non ho nulla da dire”
Gozzano
L’amica di nonna Speranza”
• Pascoli esperienze di vita e formazione poetica
Canoni principali della sua poetica
Lettura di alcuni passi tratti da “ Il fanciullino”
Analisi della poesia: “ La mia sera”
•
•
La figura di D’Annunzio
Lettura e analisi della poesia “ La pioggia nel Pineto”
•
• Il romanzo: il superamento della tradizione ed il nuovo romanzo del ‘900
Pirandello , Svevo e Kafka
Pirandello : vita , poetica e contributo
Brani scelti :
dal saggio “ Umorismo” :Esempi di umorismo
Novelle : Il treno ha fischiato
La tragedia di un personaggio”
Romanzi : “Il fu Mattia Pascal” : trama, significati, stile narrativo
Lettura di alcuni brani scelti
“ Uno nessuno centomila” – Il romanzo della dissoluzione dell’io
Lettura de “Il naso di Moscarda” e “La vita non conclude
Produzione teatrale: Il percorso del teatro pirandelliano..Il teatro nel teatro.
“Sei personaggi in cerca d’autore”: origine dell’opera,trama e significati,
Lettura di alcuni atti. Visione in Internet della drammatizzazione.
5
•
•
Svevo: la vita. l'ambiente triestino e la formazione.
“ Il caso Zeno”
Il percorso delle opere: dalla malattia alla salute.
Il tema dell’inettitudine
La Coscienza di Zeno: trama e tematiche . L’antiromanzo.
" Lettura e analisi di alcuni capitoli : Il dottor S
Il vizio del fumo
Storia di un funerale mancato
Capitolo Conclusivo
Kafka e l’antiromanzo
Vita e problematiche
Il processo”.. trama e tematiche.
" Lettura del primo e dell’ultimo capitolo
MODULO 3: La nuova poesia del ‘900 dal Simbolismo all’Ermetismo
E. Montale: vita e opere
La poetica e lo stile
Le fasi della sua produzione
Il male di vivere
" da Ossi di seppia:
I limoni
Spesso il male di vivere ho incontrato
Meriggiare pallido e assorto
Non chiedermi parola
" da La bufera e altro
MODULO 5: IL ROMANZO TRA LE DUE GUERRE- L NEOREALISMO
Il realismo psicologico: Analisi del testo Tratto da " Gli indifferenti" -Una cena
borghese- di Moravia
Il realismo sociale : Silone e il romanzo Fontamara lettura del Cap. L’adunata di
Avezzano
Caratteri generali del neorealismo
Il romanzo italiano contemporaneo
La letteratura dell’impegno di Vittorini
6
Grado di raggiungimento da parte degli alunni delle competenze sviluppate
Competenza
Abilità/Capacità
Raggiunto da
Tutti gli
allievi
Competenza n. 1
Cogliere il
cambiamento e la
diversità in una
dimensione diacronica
attraverso il confronto
fra epoche e in una
dimensione sincronica
attraverso il confronto
fra aree geografiche e
culturali
Competenza n. 2
Leggere per
comprendere ed
interpretare
Competenza n. 3
Produrre testi in
differenti formati,
tipologie e complessità
Abilità 1 livello
La
maggior
parte
Alcuni
•
Abilità 2-3livello
•
Abilità n. 1 livello
•
Abilità 2 livello n1
•
Abilità 2 livello n 2
•
Abilità n. 1 livello
Abilità 2-3 livello
7
•
•
Nessuno
SCHEDA PER MATERIA
Materia:
STORIA- anno 2014-2015
Docente:
Angelini Patrizia
Testi adottati:
S.Paolucci-G.Signorini “ La storia in tasca” Dalllll’Inizio del novecento ad
Oggi. Zanichelli
Altri strumenti didattici:carte geografiche, articoli di giornale, brani antologici tratti da opere
storiche, altri testi di storia per la Scuola secondaria superiore, (fotocopie,
schemi esemplificativi, mappe concettuali
Audiovisivi e materiale multimediale ( , Power Point, ecc.).
Breve relazione sulla classe
Lo studio della disciplina è stato affrontato con interesse abbastanza costante, anche se l’impegno
nello sudio non è stato sempre regolare e proficuo. È stato necessario, quindi, sollecitare gli alunni
a una partecipazione più attiva, rafforzarne la motivazione allo studio delle tematiche storiche,
guidarli verso un metodo di studio più consono ai loro stili e tempi di apprendimento.
Dal punto di vista del rendimento, sin dall’inizio dell’anno scolastico sono risultate evidenti le
carenze metodologiche ed espositive di alcuni alunni, le cui lacune sono state in parte colmate
grazie alle attività di recupero effettuate in itinere.
Tuttavia, la classe ha continuato a presentarsi eterogenea dal punto di vista della motivazione
dimostrata, dell’impegno profuso e, di conseguenza, dei livelli di apprendimento raggiunti. Alcuni
alunni, in possesso di buone conoscenze e competenze di base, hanno dimostrato
un’apprezzabile motivazione allo studio e un impegno costante durante l’intero anno scolastico. Un
gruppo più numeroso di allievi ha raggiunto un livello di preparazione discreto o sufficiente, grazie
a un progressivo miglioramento delle proprie competenze e a un crescente interesse nei confronti
delle tematiche trattate.
Alcuni studenti, invece, nonostante le sollecitazioni a un atteggiamento più maturo e responsabile,
hanno affrontato lo studio della disciplina con impegno discontinuo, dimostrando limitata capacità
di attenzione e carente metodicità. In alcuni casi tale situazione è stata aggravata da assenze e
impreparazioni in occasione di verifiche o interrogazioni di recupero, malgrado queste fossero
state concordate e fissate con congruo anticipo.
8
Metodologie adottate:
Nella trattazione dei moduli è stato privilegiato un approccio metodologico volto a
stimolare i processi di motivazione, autonomia, rielaborazione problematizzazione,
anche in un’ottica interdisciplinare e di attualizzazione. Le metodologie didattiche sono state
diversificate, per offrire agli allievi un ventaglio di possibilità all’interno del quale potere riconoscere
o scoprire il metodo di insegnamento più vicino a quelli già sperimentati, o comunque quello più
proficuo per il proprio apprendimento:
" Spiegazione frontale dei nuclei concettuali
" Lezione partecipata
" Lettura selettiva e guidata del manuale
" Analisi di testi e fonti storiche
" Esercitazioni guidate
" Somministrazione di verifiche formative
" Utilizzazione di materiale multimediale
" Attività di ricerca individuale o in piccoli gruppi
I moduli didattici programmati sono stati svolti proponendo spunti interdisciplinari e di
attualizzazione. A causa dei tempi di apprendimento degli allievi e dell’eterogeneità dei livelli di
partenza, per garantire l’assimilazione dei contenuti fondamentali è stato necessario trattate in
modo sintetico alcune unità di apprendimento e sviluppare solo in parte l’ultimo modulo
programmato.
Attività di recupero adottate:
All’interno di ogni percorso tematico è stato programmato un recupero in itinere.
Ogni attività di recupero ha mirato sempre a mantenere alta la motivazione allo studio e a non
mortificare l’autostima dell’alunno, cercando di individuare le cause dell’insuccesso scolastico;
controllando i bisogni emergenti nella classe, sono stati apportati gli interventi di volta in volta più
adeguati.
Altre recuperi sono stati attuati a fine quadrimestre
Spazi utilizzati:
! Aula.
Strumenti di verifica:
Tipologia
Numero (tot. anno)
1) Interrogazione orale
4
2) Analisi di testo, saggio breve, articolo di giornale, relazione, tema
2
4) Quesiti a risposta singola
2
7) Tipologia B+C (risposta singola + risposta multipla)
4
9
Criteri di valutazione
•
•
•
•
•
conoscenza dei contenuti proposti;
capacità di orientarsi nella discussione delle problematiche affrontate;
controllo della forma linguistica nella produzione orale e scritta;
capacità di effettuare collegamenti interdisciplinari;
capacità di argomentazione e rielaborazione personale.
La valutazione è stata effettuata sulla base di griglie di valutazione calibrate sugli obiettivi
prefissati e basate sui criteri generali di valutazione concordati a livello collegiale.
Oltre ai citati criteri di valutazione, sono stati presi in considerazione anche i livelli di
partenza dello studente, i progressi, la frequenza, la partecipazione e l’impegno.
Competenze
Cogliere il cambiamento e la
diversità in una dimensione
diacronica attraverso il
confronto fra epoche e in una
dimensione sincronica
attraverso il confronto fra aree
geografiche e culturali
Abilità
1 Livello
• Coglie nella realtà contemporanea alcune dimensioni
storiche fondamentali della società del Novecento.
• Riconosce le caratteristiche essenziali della storia del
Novecento
• Espone in modo sufficientemente corretto i contenuti
trattati.
2.3 Livello
• Riconosce le caratteristiche politico-istituzionali, socioeconomiche e culturali della società novecentesca
stabilendo relazioni tra i fatti in maniera diacronica e
sincronica
Collocare l'esperienza
personale in un sistema di
regole fondato sulla tutela e
sul reciproco riconoscimento
dei diritti per il pieno esercizio
della cittadinanza
1 Livello
• Colloca la propria esperienza all’interno di un sistema
condiviso di regole sociali, politiche, religiose e di
convivenza civile, nel rispetto delle diversità.
2.-3 Livello
• Legge la realtà contemporanea ritrovandone le radici
storiche.
• Espone in modo corretto e adeguato i contenuti trattati.
10
Contenuti disciplinari
1. L’Italia tra fine ‘800 e inizio ‘900
L’emigrazione italiana: ieri e oggi. Dal 1870 al 1970: il secolo della lunga emigrazione italiana. Da terra
di emigranti e terra di immigrati. Le rimesse degli emigranti ieri o oggi.
L’Italia giolittiana. La visione politica di Giovanni Giolitti. Le riforme sociali. Il decollo industriale. La
politica estera. La caduta di Giolitti.
2. La Prima Guerra mondiale
La bella èpoque. Cause e fasi del conflitto. Le nuove armi. Il Trattato di Versailles. La posizione
dell’Italia. Il 1917. L’intervento degli Stati Uniti. La posizione di Wilson. Crollo degli imperi e nuovi
assetti nazionali
3. Fascismo, Stalinismo, Nazismo
Cause e origini del fascismo. Dalla nascita del movimento alla formazione del partito. Fase legalitaria
e dittatoriale. Le riforme dal 1922 al 1924 . Il Delitto Matteotti. Il discorso del gennaio 1925.
Identificazione Stato-Partito. Il Concordato. Organizzazione del consenso e manipolazione
dell’opinione pubblica. La politica estera. Le leggi antiebraiche del 1938. Cenni sulla partecipazione
dell’Italia alla Guerra civile spagnola.Cenni sulla politica di Stalin.
L’umiliazione di Versailles. Ascesa di Hitler. La teoria dello spazio vitale e la politica di aggressione. La
politica di sterminio e le leggi razziali. Il sistema di alleanze.
4. La Grande depressione
La prodigiosa crescita economica degli USA
Il crollo di Wall Street
La Borsa
La catastrofe mondiale e il New Deal.
Il programma di Rooswelt.
5. La seconda guerra mondiale
Le cause dello scoppio della seconda guerra mondiale
Le fasi salienti della guerra
La “guerra parallela “dell’Italia. Le sconfitte della flotta del Mediterraneo. L’attacco alla Grecia. La
guerra d’Africa e la fine dell’impero fascista. Lo sbarco degli alleati in Sicilia e la caduta del fascismo.
L’8 settembre del 1943. La Repubblica di Salò e la divisione dell’Italia.
La Resistenza e la Liberazione. La svolta di Salerno e il governo di unità nazionale. La Liberazione. Le
foibe di Tito.
Le conseguenze della guerra
Il secondo dopoguerra e il periodo della guerra fredda. I trattati di pace di Parigi.
6. Il bipolarismo e l’Italia repubblicana
Il tramonto dell’Europa
La guerra fredda: fasi della creazione dei due blocchi, contrapposizioni .
La creazione dell’ONU
La crisi di Berlino
La dottrina di Truman e il Piano Marshall
L’Italia della ricostruzione
Togliatti e De Gasperi: I leader dei due grandi Partiti di massa
La nascita della Repubblica
La Costituzione repubblicana
7. Il boom economico
Il miracolo economico
Il sessantotto e le grandi riforme sociali
Il Terrorismo
8 Il crollo del muro di Berlino e del sistema sovietico
11
Grado di raggiungimento da parte degli alunni delle competenze sviluppate
Competenza
Abilità/Capacità
Raggiunto da
Tutti gli
allievi
Competenza n. 1
Abilità n. 1-1
La
maggior
parte
x
Abilità n. 1-2
x
Abilità n. 1-3
x
Abilità n. 2-1
Competenza n. 2
Alcuni
x
Abilità n. 2-1
x
Abilità n. 2-2
x
Abilità n. 2-3
x
12
Nessuno
SCHEDA PER MATERIA
Materia:
Lingua e Civiltà Inglese
Docente:
Emilia Vicinanza
Testi adottati:
- P. Radley,D. Simonetti, New Horizons Digital,Oxford
- D. Bellomarì, L. Valgiusti, Caring for people, Zanichelli
Altri strumenti didattici:
• Fotocopie
• CD audio
• Internet
• LIM
Il livello di partenza degli alunni della classe V A TSS, rilevato attraverso l’osservazione sistematica in aula,
ha evidenziato un livello mediamente soddisfacente. Solo qualche alunno ha mostrato difficoltà nella
comprensione e produzione scritta, così come incertezze nell’esposizione orale. Nel corso dell’anno la
partecipazione alle lezioni è stata adeguata e nel complesso la maggior parte degli alunni ha mostrato un
buon grado di interesse per i contenuti e le attività proposte. La classe si è particolarmente distinta per il
comportamento responsabile e diligente tenuto con costanza sia nel corso di quest’anno che negli anni
precedenti del corso di studi.
Buona parte degli alunni ha conseguito una conoscenza completa dei contenuti proposti, grazie ad uno studio
ed un impegno costanti, sia a casa che a scuola, e a buone capacità e conoscenze di base. Tra queste due
alunne si sono particolarmente distinte per le loro capacità, l’interesse, l’impegno profuso e l’ottimo grado di
profitto raggiunto. Altri, pur studiando con continuità, hanno mostrato talora delle incertezze sia nelle prove
scritte che orali.
Un terzo gruppo di alunni, infine, si è impegnato nel corso dell’anno ed ha migliorato progressivamente il
livello di preparazione, riuscendo così a raggiungere il livello minimo di competenze richieste. Permangono,
tuttavia, per questi alunni, ancora incertezze nell’esporre oralmente i contenuti relativi alla microlingua in
modo fluente e corretto, e talora anche nella produzione e comprensione scritta.
Metodologie adottate:
• Metodo funzionale comunicativo
• Percorso dialogico privilegiando il metodo induttivo
• Approccio interculturale
• Lavori individuali e di gruppo
• Skimming and scanning
13
Attività di recupero adottate:
Allo scopo di colmare le diverse lacune linguistiche, anche pregresse, si è cercato di
diversificare le metodologie didattiche e proponendo attività in itinere. Il lavoro è stato
focalizzato sia sull’acquisizione delle nozioni linguistiche di base, per comprendere e
rielaborare autonomamente testi relativi alla cultura dei paesi anglofoni, sia sull’acquisizione
della terminologia specifica del linguaggio tecnico.
Solo un alunno ha dovuto recuperare un’insufficienza del primo quadrimestre. Per
quest’alunno è stato proposto lo studio individuale.
Spazi utilizzati:
! Aula.
Strumenti di verifica:
Tipologia
Numero (tot. anno)
1) Interrogazione orale
4
2) Prove strutturate e semistrutturate (quesiti a scelta multipla, V/F,
completamenti, risposte chiuse e aperte)
3) Simulazioni terza prova (tipologia B+C e tipologia B)
6
2
COMPETENZE /ABILITA’:
MODULO 1
1. Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi e operativi
1.1. Comprensione scritta: Comprendere e focalizzare informazioni all’interno di testi di carattere
generale.
1.2. Comprensione orale: Comprendere messaggi orali di routine nello scambio comunicativo
quotidiano
1.3. Produzione orale: Interagire nello scambio comunicativo quotidiano utilizzando un linguaggio
sostanzialmente fluente e corretto e le strutture apprese
1.4. Produzione scritta: Scrivere semplici testi, completare delle frasi o trasformarle utilizzando
le strutture grammaticali studiate
14
MODULI 2- 3 - 4 - 5
2. Utilizzare il linguaggio settoriale relativo al proprio percorso di studio, per interagire
in diversi ambiti e contesti professionali
Comprensione scritta ed orale
2.1 Comprendere e focalizzare informazioni all’interno di testi di carattere tecnico
2.2 Comprendere il lessico relativo agli argomenti di carattere specialistico affrontati
Produzione orale
2.3 Utilizzare il lessico del settore specifico
2.4 Riferire le informazioni apprese organizzando in modo logico i contenuti di testi tecnicoprofessionali all’orale, in modo sostanzialmente corretto dal punto di vista formale
Produzione scritta
2.5 Produrre un semplice testo scritto di carattere tecnico nell’ambito professionale studiato
MODULO 6
3. Cogliere gli aspetti principali della realtà sociale, storica, politica e civile dei paesi
anglofoni, con particolare attenzione all’attualità e metterli a confronto con la realtà,
la storia e la cultura italiana.
3.1 Comprendere e localizzare informazioni all’interno di testi relativi alla cultura dei paesi di
lingua inglese e all’attualità
3.2 Rielaborare i contenuti, riferendo oralmente le informazioni apprese
3.3 Riflettere sui propri atteggiamenti in rapporto all’altro in contesti multiculturali
MODULO 7: Alternanza scuola lavoro
4. Utilizzare il linguaggio settoriale relativo al proprio percorso di studio, per interagire
in diversi ambiti e contesti professionali
Comprensione scritta ed orale
2.1 Comprendere e focalizzare informazioni all’interno di testi di carattere tecnico
2.2 Comprendere il lessico relativo agli argomenti di carattere specialistico affrontati
Produzione orale
2.3 Utilizzare il lessico del settore specifico
2.4 Riferire le informazioni apprese organizzando in modo logico i contenuti di testi tecnicoprofessionali all’orale, in modo sostanzialmente corretto dal punto di vista formale
15
Contenuti disciplinari trattati
Modulo
Contenuti
MODULO 1
Grammar
Past perfect- Third conditional (Revision: first and second conditional)
MODULO 2
Linguaggi e Contenuti Tecnici Specifici:
U.D.1:
MENTAL HEALTH
- Schizophrenia
- Depression
Visione del film “A beautiful mind” in L2
!
MODULO 3
DISABILITIES
Linguaggi e Contenuti Tecnici Specifici:
U.D.1:
- Down’s Syndrome
Autism
MODULO 4
Linguaggi e Contenuti Tecnici Specifici:
FAMILIES AT
RISK
U.D.1:
- Being thin: a fatal belief
Linguaggi e Contenuti Tecnici Specifici:
MODULO 5
CARE FOR THE
ELDERLY
U.D.1: Care facilities: nursing homes
- “Lieto Soggiorno” Nursing Home
- What is our Nursing Home like?
- Comfort and service
- Daily activities: Activity is good for you!
- Activities Chart
- Therapies
U.D. 2 : Growing old
- Old age: Past and present (da svolgere)
16
MODULO 6
Culture
U.D. 1: Scotland
- Scottish government
- Devolution
- Scottish cities
U.D. 2 : World war I
- World War I
A soldier’s declaration
U.2: Migration and multiculturalism
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Changing places
Little Italy in London
Refugees: the dream of a better future
The UK’s multicultural population
Looking for a better life
People in the USA
The American dream
Multiculturalism in danger
The legacy of 9/11
U.4: Segregation
•
•
•
MODULO 7
ALTERNANZA
Scuola-lavoro
The rainbow nation: A world in one country – What was Apartheid- A hero
for freedom
The Civil Rights Movement (da svolgere)
Martin Luther King (da svolgere)
Health and old age
- Heart disease
- Stroke
- Parkinson’s disease
- Alzheimer’s disease
- Physical activity
- The best diet
Grado di raggiungimento da parte degli alunni delle competenze sviluppate
Competenza
Abilità/Capacità
Raggiunto da
Tutti gli allievi
Competenza n. 1
Abilità n. 1.1
X
Abilità n. 1.2
X
Abilità n. 1.3
X
Abilità n. 1.4
X
17
La
maggior
parte
Alcuni
Nessuno
Competenza n. 2
Competenza n. 3
Abilità n. 2.1
X
Abilità n. 2.2
X
Abilità n. 2.3
X
Abilità n. 2.4
X
Abilità n. 2.5
X
Abilità n. 3.1
X
Abilità n. 3.2
X
Abilità n. 3.3
X
18
SCHEDA PER MATERIA
Anno scolastico 2014/2015
Classe 5A Tecnico dei Servizi Sociali
Materia:
MATEMATICA
Docente:
Silvia Moiola
Testi adottati: Fragni “Appunti di matematica, percorso F- analisi infinitesimale” –CEDAM
(edizione riforma)
Altri strumenti didattici:
fotocopie, dispense, LIM
Breve relazione sulla classe:
La classe, costituita da 17 alunni (15 femmine e 2 maschi), non ha creato alcun problema dal
punto di vista disciplinare e il clima di lavoro è sempre stato sereno e proficuo. L’unica annotazione
da fare è semmai la poca partecipazione attiva alle lezioni, dovuta comunque anche al carattere
riservato di molte alunne e non a disinteresse o superficialità.
Le classe ha seguito con continuità le attività didattiche proposte e ha dimostrato di sapersi
organizzare bene sia nello studio individuale che in piccoli gruppi. Un’alunna segue un piano di
lavoro individuale ed è seguita dall’insegnante di sostegno in due delle tre ore settimanali di
matematica; segue con successo la programmazione della classe relativa agli obiettivi minimi. Per
un altro allievo sono invece state messe in atto le misure compensative e dispensative previste
dalla normativa.
Alcune alunne, nonostante l’impegno costante e l’assidua frequenza hanno evidenziato in alcuni
momenti fragilità e incertezze sugli argomenti trattati, ma grazie alla loro buona volontà e alla
disponibilità dell’insegnante si sono individuate strategie di recupero adeguate.
Al termine del primo quadrimestre per gli alunni insufficienti è stato attivato un corso di recupero
curricolare di 6 ore al fine di consolidare le loro conoscenze e rafforzare le loro abilità. Tutti gli
alunni hanno saldato il debito relativo al primo quadrimestre, recuperando i contenuti fondamentali
e raggiungendo gli obiettivi minimi prefissati. Nel secondo quadrimestre un allievo ha lavorato
invece in maniera discontinua e superficiale, raccogliendo valutazioni non positive; si è pianificato
pertanto un percorso di recupero individualizzato per metterlo nelle condizioni di raggiungere
almeno gli obiettivi minimi della disciplina.
Largo spazio è stato dato alle interrogazioni orali, in previsione del colloquio dell’Esame di Stato,
per abituare gli allievi all’esposizione dei contenuti utilizzando il linguaggio specifico della disciplina
e per tentare un approccio critico e analitico.
Il programma preventivato si sta concludendo; il mese di maggio sarà dedicato allo studio del
segno della derivata prima e alla conclusione dello studio del grafico completo di una funzione (che
verrà fatto probabilmente solo per funzioni algebriche razionali intere e fratte).
Metodologie adottate:
! Lezioni frontali e partecipate
! Esercitazioni alla lavagna
! Schede di applicazione
! Utilizzo della LIM e del software Geogebra
Attività di recupero adottate:
! Recupero dei contenuti svolto in itinere attraverso ripetizione dei contenuti, discussioni ed
esercitazioni guidate.
! Corso di recupero di 6 ore finalizzato al consolidamento delle abilità di calcolo e al recupero
delle lacune.
! Assegnazione di esercizi mirati e analisi degli errori.
! Somministrazione di prove di recupero per dare la possibilità agli alunni in difficoltà di colmare
le lacune
19
Spazi utilizzati:
Aula
Strumenti di verifica:
tipologia
Numero (tot. anno)
6
5
1
Verifiche scritte
Verifiche orali
Simulazione Terza Prova: Tipologia B + C
Contenuti disciplinari trattati
Modulo
Contenuti
MODULO 01
Primo approccio allo studio di funzione
Concetto di intervallo, di intorno di un punto e dell’infinito.
Generalità sulle funzioni.
Funzione iniettiva, suriettiva e biunivoca.
Funzioni pari e dispari. Funzioni monotone.
Classificazione delle funzioni: funzioni algebriche e funzioni trascendenti.
Calcolo del dominio di una funzione.
Studio degli intervalli di positività e negatività di una funzione
Studio delle intersezioni con gli assi cartesiani
MODULO 02
Limiti di una funzione
Concetto intuitivo di punto di accumulazione.
Concetto di limite. Limiti sinistro e destro.
Limiti finiti ed infiniti per x che tende a valori finiti ed infiniti.
Le principali forme di indecisione: + ∞ − ∞ ;
∞ 0
; .
∞ 0
Teoremi fondamentali sui limiti: teorema dell’unicità del limite, della
permanenza del segno, del confronto.
Rappresentazione grafica del calcolo del limite di una funzione.
MODULO 03
Continuità e discontinuità
Funzioni continue in un punto e in un intervallo.
Teorema di Weierstrass, dei valori intermedi, di esistenza degli zeri.
Punti di discontinuità di una funzione.
Asintoti orizzontali, verticali e obliqui.
MODULO 04
Derivata di una funzione. Formule e regole di derivazione
Il concetto di rapporto incrementale e il suo significato geometrico.
Il concetto di derivata e il suo significato geometrico.
Continuità e derivabilità.
Punti di non derivabilità.
Derivate di funzioni elementari.
Derivata di una somma, di un prodotto, di un quoziente, di una funzione
composta.
20
MODULO 05
Studio di funzioni
Funzioni crescenti e decrescenti.
Massimi e minimi relativi ed assoluti di una funzione.
Concavità di una curva.
Rappresentazione grafica di funzioni algebriche intere e fratte e di semplici
funzioni trascendenti.
Obiettivi realizzati in termini di:
Abilità/Capacità
MODULO 01
1-1 Esprimere il concetto di funzione e studiarne le principali proprietà.
1-2 Calcolare il dominio di funzioni algebriche e trascendenti.
1-3
Calcolare le intersezioni con gli assi cartesiani e gli intervalli di positività di una
funzione algebrica razionale fratta.
1-4 Riportare graficamente le informazioni conseguite.
MODULO 02
2-1 Formulare la definizione di limite (finito o infinito) di una funzione per x che tende a
un valore finito o all’infinito.
2-2 Determinare i limiti di una funzione che vanno calcolati.
2-3 Riconoscere in un grafico i valori dei limiti agli estremi del dominio.
2-4 Calcolare i limiti di funzioni e risolvere semplici forme di indecisione.
2-5 Rappresentare graficamente il calcolo del limite di una funzione.
MODULO 03
3-1 Formulare le definizioni di: funzione continua in un punto, funzione continua in un
intervallo.
3-2 Enunciare i teoremi sulle funzioni continue. Formulare i concetti di massimo e
minimo assoluto.
3-3 Conoscere i punti di discontinuità, determinarli e classificarli.
3-4 Formulare le definizioni sugli asintoti ed individuare gli asintoti nel grafico di una
funzione.
3-5 Ricavare le equazioni degli asintoti e rappresentarli nel piano cartesiano.
3-6 Costruire il grafico approssimato di una funzione.
MODULO 04
4-1 Formulare la definizione di derivata di una funzione in un punto.
4-2 Conoscere il legame tra continuità e derivabilità.
4-3 Calcolare la derivata di una funzione, applicando regole e formule di derivazione.
4-4 Conoscere e spiegare il significato geometrico della derivata.
4-5 Determinare l’equazione della retta tangente al grafico di una funzione in un punto.
MODULO 05 (abilità da verificarsi nel mese di maggio)
5-1 Determinare gli intervalli di crescenza e decrescenza.
5-2 Formulare i concetti di massimo e minimo relativo.
5-3 Determinare i punti di massimo, di minimo e di flesso per una funzione, studiando il
segno della derivata prima.
5-4 Determinare la concavità di una curva, studiando il segno della derivata seconda.
5-5 Rappresentare graficamente una semplice funzione algebrica razionale intera e
fratta.
21
Competenze
MODULO 01
Conoscere il concetto di funzione ed essere in grado di studiare alcune caratteristiche di
una funzione.
MODULO 02
Conoscere il concetto di limite, calcolare il valore dei limiti, risolvere alcune forme di indecisione e
ricavare i limiti da un grafico.
Conoscere i teoremi sui limiti.
MODULO 03
Conoscere il concetto di continuità. Studiare le discontinuità di una funzione.
Conoscere i teoremi delle funzioni continue.
Conoscere, riconoscere e determinare gli asintoti.
Dare una rappresentazione qualitativa ed intuitiva del grafico di una funzione.
MODULO 04
Conoscere il concetto di rapporto incrementale ed il suo significato geometrico.
Conoscere il concetto di derivata ed il suo significato geometrico.
Conoscere ed applicare le regole di derivazione.
Conoscere ed utilizzare i concetti di continuità e di derivabilità.
Conoscere i punti di non derivabilità.
Calcolare l’equazione della retta tangente ad un punto di una curva.
MODULO 05
Studiare il segno della derivata prima e ricavare gli intervalli di crescenza e decrescenza, i
massimi, i minimi e i flessi di una funzione.
Studiare il segno della derivata seconda e ricavare la concavità di una funzione. Rappresentare nel
piano cartesiano il grafico di una funzione.
Conoscere i teoremi sullo studio della derivata prima e della derivata seconda.
Grado di raggiungimento da parte degli alunni delle competenze sviluppate
Competenza
Abilità/Capacità
Raggiunto da
Tutti gli allievi
Competenza n. 1
Competenza n. 2
Abilità n. 1-1
X
Abilità n. 1-2
X
Abilità n. 1-3
X
Abilità n. 1-4
X
La
maggior
parte
Abilità n. 2-1
Alcuni
X
Abilità n. 2-2
X
Abilità n. 2-3
X
Abilità n. 2-4
X
22
Nessuno
Abilità n. 2-5
Competenza n. 3
X
Abilità n. 3-1
X
Abilità n. 3-2
X
Abilità n. 3-3
X
Abilità n. 3-4
X
Abilità n. 3-5
X
Abilità n. 3-6
Competenza n. 4
X
Abilità n. 4-1
X
Abilità n. 4-2
X
Abilità n. 4-3
X
Abilità n. 4-4
X
Abilità n. 4-5
Competenza n. 5
X
Abilità n. 5-1
Abilità n. 5-2
( da verificare nel mese di maggio)
Abilità n. 5-3
Abilità n. 5-4
Abilità n. 5-5
23
SCHEDA PER MATERIA
Materia: PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA
Docente: Cristina Cambiaghi
Testi adottati: Luigi d’Isa, Franca Foschini, Corso di psicologia generale e applicata, Hoepli
Altri strumenti didattici: Appunti a cura dell’insegnante e il manuale Psicologia per il tecnico dei
servizi sociali(CLITT)
Breve relazione sulla classe
La classe 5A Tecnico dei Servizi Sociali è composta da 17 alunni, di cui uno con PEI, che ha
seguito il percorso della classe, e uno con diagnosi di DSA.
Dal punto di vista disciplinare la classe si è mostrata globalmente collaborativa e disponibile al
confronto e si è comportata in modo complessivamente corretto nei confronti dell’ insegnane .
Gli alunni hanno mostrato un discreto interesse per la disciplina, lasciandosi coinvolgere nel
lavoro sui vari temi affrontati. Dal punto di vista del profitto la classe ha mostrato un profilo
disomogeneo sia sul piano delle competenze acquisite, sia in termini di abilità e di potenzialità da
sviluppare.
Gli elementi più dotati, un numero di 5/6 alunni, hanno saputo organizzare lo studio in modo
autonomo e responsabile, finalizzandolo allo sviluppo delle proprie competenze specifiche. In sede
di verifica hanno dimostrato di aver acquisito adeguate capacità di analisi, sintesi e rielaborazione
personale; risultano inoltre in grado di cogliere le relazioni tra argomenti della stessa disciplina o di
discipline diverse ed eventualmente di effettuare correlazioni e confronti con i contenuti delle
esperienze personali.
Il resto della classe ha mostrato discrete capacità, ma per alcuni l'impegno non è sempre stato
adeguato alle richieste. Alcuni hanno supplito alle minori capacità con impegno e determinazione
e sono riusciti a sviluppare le loro competenze in misura sufficiente e a colmare le eventuali
lacune.
Metodologie adottate:
Lezione frontale
Esercitazioni di gruppo
Dispense e appunti
DVD
Attività di recupero adottate:
Iniziative di recupero in itinere
Spazi utilizzati:
Aula
24
Strumenti di verifica:
tipologia
Numero (tot. anno)
1) Interrogazione orale
6
2) Analisi di testo, saggio breve, articolo di giornale, relazione, tema
4
3) Trattazione sintetica di argomenti
4) Quesiti a risposta singola
2
5) Quesiti a risposta multipla
6) Problemi a soluzione rapida
7) Tipologia B+C (risposta singola + risposta multipla)
7) Casi pratici e professionali
2
8) Sviluppo di progetti
9) Prove pratiche
Contenuti disciplinari trattati
Modulo
Contenuti
1.
Psicoanalisi
Metodi di analisi e di
Comportamentismo
ricerca psicologica del
Cognitivismo
XX secolo
Psicologia sistemico-relazionale
Le neuroscienze
25
2.
Il disagio mentale.
La storia sociale della follia e la nascita della psichiatria
Approcci contemporanei alla malattia mentale
Il DSM
Le principali patologie mentali
L’intervento medico farmacologico
La psicoterapia individuale
La psicoterapia sistemica e la riabilitazione
I servizi psichiatrici
3.
Adozione e affido
Principali modalità di
Maltrattamento e abuso
intervento su nuclei
DSA e disturbi del comportamento
familiari e minori
Educazione interculturale e bambini stranieri
Il disagio adolescenziale: anoressia e bulimia, le dipendenze, le condotte devianti
La famiglia: tipologie, ciclo vitale, le trasformazioni della famiglia.
Disagio familiare e bisogni di sostegno
Il ruolo dei servizi sociali
4.
La disabilità.
Problemi di definizione: dall’ICIDH all’ICF
La disabilità nella società
La disabilità nella scuola
La disabilità nel lavoro e nella famiglia
Interventi per l’integrazione scolastica e lavorativa
Il ruolo dei servizi sociali
5.
L’età anziana
Trasformazioni sociali della condizione degli anziani
Il ciclo di vita e i processi di invecchiamento
Cambiamenti fisici, cognitivi, affettivi e sociali
Tipologie di disagio psichiatrico nell’anziano
I servizi territoriali: assistenza domiciliare, integrata, ospedalizzazione a domicilio,
day hospital. Centri diurni, strutture residenziali, case albergo, casa di riposo.
6.
Il progetto nel lavoro
sociale.
Gli aspetti principali del lavoro di gruppo
Il lavoro sociale di rete
Lavorare per progetti
Le fasi del progetto
26
Obiettivi realizzati in termini di:
Competenze
Mod. 1
Saper distinguere i diversi approcci teorici e terapeutici nell’ambito della psicologia novecentesca.
Mod. 2
Saper inquadrare in una prospettiva storica e normativa l’evoluzione delle modalità di intervento
nell’ambito del disagio psichico.
Mod. 3
Saper individuare le principali forme di disagio familiare e minorile e il ruolo dei servizi socioassistenziali.
Mod. 4.
Saper inquadrare in una prospettiva storica e normativa l’evoluzione delle modalità di intervento
nell’ambito della disabilità.
Riconoscere i diversi tipi di disabilità, analizzare le problematiche sociali connesse all’integrazione,
individuando modalità di intervento tese a facilitare l’inserimento del disabile nella scuola e nel
mondo del lavoro.
Mod. 5
Saper inquadrare in una prospettiva storica, sociale e culturale le problematiche dell’età anziana.
Cogliere la complessità dei cambiamenti psico-fisici legati all’età anziana, individuando le
problematiche relative all’assistenza e riconoscendo i diversi servizi presenti sul territorio.
Mod. 6
Identificare caratteristiche e condizioni per il funzionamento di un gruppo di lavoro.
Saper analizzare e distinguere le diverse fasi di un progetto di intervento in campo sociale, dalla
raccolta della documentazione alle modalità di conduzione, calandolo in un contesto operativo e
coinvolgendo risorse e servizi del territorio.
Abilità/Capacità
1.1 Definire e riconoscere i contributi della psicoanalisi nell’interpretazione dei fenomeni psicologici.
1.2 Definire e riconoscere i contributi del comportamentismo nell’interpretazione dei fenomeni
psicologici.
1.3 Definire e riconoscere i contributi del cognitivismo nell’interpretazione dei fenomeni psicologici.
1.4 Definire e riconoscere i contributi dell’approccio relazionale nell’interpretazione dei fenomeni
psicologici.
1.5 Definire e riconoscere i contributi delle neuroscienze nell’interpretazione dei fenomeni
psicologici.
2.1 Saper definire i diversi tipi di disagio psichico, valutandone sintomi e gravità.
2.2 Saper distinguere i diversi modelli interpretativi del disagio psichico.
2.3 Saper riflettere sull’applicabilità dei modelli terapeutici alle diverse forme di disagio.
2.4 Saper riconoscere le diverse funzioni di servizi e strutture semiresidenziali e residenziali
presenti sul territorio.
27
3.1 Definire e riconoscere le principali forme di disagio nell’infanzia e nell’adolescenza
3.2 Riconoscere le principali difficoltà legate all’integrazione del minore straniero e ipotizzare
semplici forme di intervento.
3.3 Riconoscere le diverse tipologie di famiglia con riferimento ai cambiamenti sociali e culturali
3.4 Analizzare le principali dinamiche all’interno di famiglie problematiche e ipotizzare forme di
intervento
4.1 Saper cogliere la complessità dei cambiamenti fisici, cognitivi, affettivi e sociali legati all’età
anziana.
4.2 Saper individuare le problematiche relative all’assistenza geriatrica.
4.3 Saper riconoscere le diverse funzioni di servizi e strutture semiresidenziali e residenziali
presenti sul territorio.
5.1 Saper riconoscere i diversi tipi di disabilità.
5.2 Saper analizzare le problematiche sociali connesse alle situazioni di disabilità nella scuola e
nella vita lavorativa.
5.3 Saper analizzare la complessità delle dinamiche familiari connesse alla disabilità.
5.4 Saper riflettere sul concetto di disabilità discutendo le diverse posizioni e calandole nella
concreta esperienza quotidiana.
5.5 Saper individuare modalità di intervento tese a facilitare l’inserimento del disabile nel contesto
sociale di appartenenza.
6.1 Saper analizzare e distinguere le diverse fasi della progettazione.
6.2 Saper simulare un progetto di intervento nelle diverse fasi applicandolo a una situazione
concreta.
Raggiunto da
Abilità/Capacità
Tutti gli
allievi
La
maggior
parte
Abilità n. 1-1
x
Abilità n. 1-2
x
Abilità n. 1-3
x
Abilità n. 1-4
x
Alcuni
x
Abilità n. 1-5
28
Nessuno
Abilità n. 2-1
x
Abilità n. 2-2
x
Abilità n. 2-3
x
Abilità n. 2-4
x
Abilità n. 3-1
x
Abilità n. 3-2
x
x
Abilità n. 3-3
x
Abilità n. 3-4
Abilità n. 4-1
x
x
Abilità n. 4-2
Abilità n. 4-3
x
Abilità n. 5-1
x
Abilità n. 5-2
x
Abilità n. 5-3
x
x
Abilità n. 5-4
x
Abilità n. 5-5
Abilità n. 6-1
x
x
Abilità n. 6-2
29
SCHEDA PER MATERIA
Classe VA TSS – A.S. 2014-2015
Materia:
Tedesco
Docente
Christine Drechsler
Testi addottati:
“Fertig los!”, Catani, Greiner,Pedrelli, Lingue Zanichelli
“Deutsch im Krankenhaus”, U. Firnhaber-Sensen, M. Rodi, Langenscheidt Klett
Altri strumenti didattici:
Lavagna, fotocopie d’altri fonti, DVD, CD, LIM
Breve relazione sulla classe:
La classe ha avuto più insegnanti di tedesco durante il suo percorso scolastico . Ho conosciuto
gli alunni soltanto a settembre 2014.
Il gruppo classe si è dimostrato subito educato, interessato alla materia e partecipava attivamente
alle lezioni. Il nemico da combattere era la loro convinzione: Il tedesco è difficile!
La conoscenza della materia risultava sufficiente per tutti. anche se per alcuni studenti esistevano
difficoltà di esposizione in lingua. Anche l’impegno domestico e la riflessione su quanto trattato in
classe sono stati svolti da una buona parte della classe, non sempre supportata da una adeguata
capacità critica.
Durante l’anno scolastico si sono verificati dei miglioramenti, anche se per alcuni lo studio rimane
mnemonico e la capacità espositiva è ancora limitata. La maggior parte della classe ha faticato a
gestire tutte le parti del programma, pertanto le valutazioni si sono svolte spesso su un numero di
argomenti limitato e delle volte esemplificato.
La conoscenza delle strutture grammaticali risulta adeguata per quasi tutti, anche se la loro
applicazione non è sempre immediata. La comprensione della lingua tedesca invece, è nel
complesso soddisfacente, soprattutto la comprensione dei testi scritti e la comunicazione orale
degli argomenti affrontati.
Due studenti sono riusciti a colmare le proprie lacune attraverso un corso di recupero.
Nel secondo quadrimestre sono stati elaborati ed analizzati testi con vocabolario della micro
lingua. Il gruppo classe aumentava l’interesse notevolmente visto l’indirizzo della loro formazione.
Per alcuni alunni lo studio si è rivelato poco approfondito e scarsa la capacità di elaborazione
personale, mentre per altri si è potuta osservare capacità critica e studio puntuale.
Rispetto alla programmazione iniziale gli argomenti sono stati svolti in modo completo, anche se
in qualche caso è stato necessario adeguare o esemplificare i contenuti adeguandoli al ritmo dell’
apprendimento degli studenti.
Metodologie adottate:
Discussione guidate, lavoro in gruppi, dialoghi, analisi di testo, approfondimento personale da
condividere nel gruppo classe, esercitazioni individuali
Attività di recupero adottate:
Ripasso delle principali strutture morfosintattiche e del lessico durante lo svolgimento dei singoli
moduli , recupero itinere ed un recupero extracurricolare per due alunni.
Spazi utilizzati:
L’ambiente scolastico, aula
Strumenti di verifica:
tipologia
Verifiche scritte strutturate e semistrutturate, domande aperte*
Verifiche orali*
30
numero (tot. anno)
5
5
Obiettivi realizzati in termini di:
Identificare la principale funzione comunicativa in un messaggio
Comprendere semplici e chiari messaggi orali o scritti riguardanti gli argomenti trattati
Produrre brevi testi scritti, rispondere a questionari semplici
Interagire con i compagni di classe in modo guidato o spontaneo relativamente alle funzioni comunicative
indicate
Competenze
1. Produzione scritta ed orale
2. Comprensione scritta ed orale
Abilità:
1. Sapere comprendere un semplice testo scritto con un linguaggio inerente alla vita
personale o professionale
2. Sapere comprendere espressioni di uso quotidiano od inerenti al proprio settore
3. Sapere trarre informazioni generali e dettagliate da un testo scritto
4. Sapere esprimersi in maniera sufficientemente precisa su azioni
abituali o utilizzando il vocabolario studiato.
Contenuti disciplinari
Modulo
Contenuti
Modulo 1
Mein Praktikum
Elaborazione dell’esperienza “Alternanza Scuola /Lavoro”
Presentazione secondo schema:
Modulo 2
Modulo 3
• Name, Familie, Geschwister, Haustiere
• Wohnort, Wohnung und das eigene Zimmer
• Freizeitgestaltung, Hobby und Sport
• Urlaub, Ferien, meine Traumreise
• Was machst Du nach dem Abitur?
• Hast Du einen Traumberuf?
Im Krankenhaus:
Studio ed elaborazione del linguaggio adeguato all’ambiente professionale
(microlingua).
La struttura ospedaliera, l'ambiente, il personale, la comunicazione ed i
compiti da svolgere.
Modulo 4
Il sistema italiano e tedesco: casa di cura ed altri ambienti per l’assistenza
delle persone anziane.
Ricerca, analisi, esposizione.
Obiettivo
Raggiunto da
Tutti
La
Alcuni
Nessuno
maggioranza
1)Sapere comprendere un semplice testo
X
scritto con un linguaggio inerente alla vita
personale o professionale
2)Sapere comprendere espressioni di uso
X
quotidiano od inerenti al proprio settore
3)Sapere trarre informazioni generali e
dettagliate da un testo scritto
4) Sapere esprimersi in maniera
sufficientemente precisa su azioni
abituali o utilizzando il vocabolario studiato.
X
X
31
SCHEDA PER MATERIA
Materia:
CULTURA MEDICO - SANITARIA
Docente: Carla Caprani
Testi adottati: “ Igiene e cultura medico-sanitaria – volume B ” – Autrice: Bedendo A. Ed. Poseidonia:
Altri strumenti didattici:
Breve relazione sulla classe
Gli alunni hanno dimostrato un interesse sempre crescente nel corso degli anni di studio,
consentendo all’insegnante di sviluppare in forma completa e con un adeguato grado di
approfondimento i diversi temi inseriti nella programmazione.
La classe ha mostrato e mantenuto un profilo eterogeneo sia sul piano delle competenze che in
termini di abilità e potenzialità da sviluppare.
Un buon gruppo si è distinto per continuità ed assiduità negli impegni richiesti, ma solo un
esiguo numero di alunni ha saputo organizzare lo studio in modo autonomo e responsabile
finalizzandolo allo sviluppo delle proprie competenze specifiche e ha dimostrato di aver acquisito
adeguate capacità di sintesi, analisi e rielaborazione personale; risulta inoltre in grado di cogliere le
relazioni tra argomenti della stessa disciplina o di discipline diverse ed eventualmente di effettuare
confronti e correlazioni con i contenuti delle esperienze personali.
Gli altri alunni, invece, con minori capacità e con uno studio non sempre regolare e determinato,
sono riusciti a sviluppare le loro competenze in misura consona alle loro risorse e a colmare le
eventuali lacune attuando negli ultimi mesi dell’anno scolastico un impegno abbastanza costante
in previsione dell’Esame di Stato.
Globalmente la classe dimostra di aver conseguito una discreta preparazione sul piano teorico e
di essere in grado di :
- riconoscere e distinguere le diverse modificazioni fisiologiche e/o patologiche che intervengono
nel corso della prima
infanzia e senescenza:
- affrontare le problematiche derivanti dalla disabilità fisica e psichica;
- descrivere le fondamentali strategie di prevenzione, recupero e riabilitazione applicabili a livello
assistenziale;
- utilizzare in modo appropriato e significativo la terminologia medico-sanitaria fondamentale;
- applicare le conoscenze e le metodologie acquisite per correlare le prestazioni erogate dai
servizi socio-sanitari ai bisogni specifici dei soggetti in difficoltà.
In relazione agli obiettivi didattici ed educativi trasversali prefissati nella programmazione redatta
all’inizio dell’anno scolastico, si è notato che la maggior parte degli alunni si sono concentrati
sulla mera acquisizione di conoscenze e competenze strettamente pertinenti la disciplina di studio
solo in prospettiva di una valutazione, mentre solo pochi alunni hanno completato la propria
personalità improntandola ai valori della figura dell’operatore socio-sanitario : attenzione e
disponibilità verso gli altri.
Metodologie adottate:
X Lezione frontale.
X Presentazione di casi reali come spunto di motivazione e di riflessione.
Attività di recupero adottate:iniziative di recupero in itinere
32
Strumenti di verifica:
Tipologia
1) Interrogazione orale
2) Analisi di testo, saggio breve, articolo di giornale, relazione, tema
3) Trattazione sintetica di argomenti
7) Tipologia B+C (risposta singola + risposta multipla)
Numero (tot. anno)
4
5
2
Contenuti disciplinari trattati
Modulo/unità did.
1) Sviluppo
embrionale
2) L’infanzia
3) I diversamente
abili
4) La senescenza
5) Primo soccorso
Contenuti
Meiosi e gametogenesi
La fecondazione e lo sviluppo embrionale.
Complesso TORCH
La gravidanza e il parto.
Indagini diagnostiche.
Patologie neonatali più frequenti.
Malattie da aberrazione cromosomica e malattie monogenetiche.
Cenni sull’allattamento naturale ed artificiale.
Epidemiologia e profilassi di alcune patologie infantili.
Cenni di difetti visivi, alterazioni posturali e disturbi gastroenterici.
Nevrosi infantili : paure e fobie.
Enuresi ed encopresi.
Disturbi della comunicazione e dell’apprendimento.
Depressione infantile.
Autismo infantile.
Definizione di diversamente abile.
Paralisi cerebrale infantile.
Distrofia muscolare
Epilessie.
Spina bifida
Teorie sul processo d’invecchiamento.
Malattie cardiovascolari e cardiopatie ischemiche.
Malattie cerebrovascolari.
Patologie delle vie aeree.
Patologie gastroenteriche e cancro del colon - retto.
Sindromi neurodegenerative : morbo di Parkinson e morbo di Alzheimer.
Sindrome ipocinetica e lesioni da pressione.
Servizi assistenziali.
Rianimazione
Primo soccorso in caso di traumi, fratture, intossicazioni
Tipologie di ustioni e di congelamento.
Folgorazioni e Shock.
33
Obiettivi realizzati in termini di:
1.1
Correlare le diverse fasi della gravidanza agli
eventuali rischi.
1.2 Individuare le tecniche di diagnosi prenatale.
1.3 Comprendere e utilizzare correttamente la terminologia medico-sanitaria di base.
2.1 Descrivere l’epidemiologia e la profilassi di alcune importanti patologie infantili.
2.2 Riconoscere i segnali di disagio e cercare di risalire alle cause.
2.3 Comprendere e utilizzare correttamente la specifica terminologia medico-sanitaria di base.
3.1 Descrivere i fattori eziopatogenetici e le caratteristiche fondamentali di alcune disabilità.
3.2 Individuare le strutture socio-assistenziali più adeguate per aiutare i soggetti con difficoltà.
3.3 Comprendere ed utilizzare correttamente la specifica terminologia medico-sanitaria di base.
4.1 Individuare le modificazioni più rilevanti che intervengono nel corso dell’invecchiamento
4.2 Conoscere le patologie più frequenti della senescenza
4.3 Avere la consapevolezza dell’importanza della prevenzione e della terapia delle malattie..
5.1 Identificare in linea generale le principali cause di malore.
5.2 Individuare le misure più opportune da mettere in atto in situazioni di emergenza..
5.3 comprendere ed utilizzare correttamente la specifica terminologia medico-sanitaria di base.
Competenze
Mod. 1 Essere consapevole delle diverse problematiche che possono intervenire nel corso della
gravidanza
in relazione a specifici fattori di rischio e conoscere le tecniche di diagnosi prenatale.
Mod. 2 Conoscere le patologie relative all’infanzia e identificare le problematiche sanitarie legate
all’ambiente e al contesto socio-culturale in cui si opera.
Mod. 3 Identificare le molteplici problematiche relative alle condizioni di disabilità e riguardanti la
tutela,
la prevenzione e la riabilitazione.
Mod. 4 Conoscere le patologie relative alla senescenza e identificare le problematiche sanitarie
legate
all’ambiente e al contesto socio-culturale in cui si opera.
Mod. 5 Riconoscere e saper valutare situazioni di emergenza, operando eventualmente semplici
interventi
di soccorso immediato.
34
Grado di raggiungimento da parte degli alunni delle competenze sviluppate
Competenza
Abilità/Capacità
Raggiunto da
Tutti gli
allievi
Competenza n. 1
Abilità n. 1-1
X
Abilità n. 1-3
X
Abilità n. 2-1
X
Abilità n. 2-2
X
Abilità n. 2-3
Competenza n. 3
X
Abilità n. 3.1
X
Abilità n. 3.2
X
Abilità n. 3.3
Competenza n. 4
X
Abilità n. 4.1
X
Abilità n 4.2
X
Abilità n. 4.3
Competenza n. 5
Alcuni
X
Abilità n. 1-2
Competenza n. 2
La
maggior
parte
X
Abilità n. 5.1
X
Abilità n. 5.2
X
Abilità n. 5.3
X
35
Nessuno
SCHEDA PER MATERIA
Materia: Diritto e legislazione socio sanitaria
Docente: Maria Cristina Tarabini
Testi adottati: Maria Messori - Maria Cristina Razzoli, “Percorsi di diritto e di legislazione
socio sanitaria”, ed. Clitt.
Altri strumenti didattici:
Costituzione, Codice civile, leggi speciali.
Breve relazione sulla classe
La classe V A TSS, per ciò che concerne la materia in oggetto, ha goduto della continuità didattica
a far tempo dal primo anno.
Nel corrente anno scolastico la frequenza è stata abbastanza regolare per la maggior parte delle
componenti. Il monte ore complessivo ha sofferto in seguito al posticipato inizio dovuto allo
svolgimento del periodo di tirocinio, e al sovrapporsi di attività legate all’offerta formativa.
Il programma, peraltro ampio, ha dovuto subire la rinuncia degli approfondimenti programmati e
una riduzione dei contenuti, in quanto una cospicua parte del tempo è stata dedicata al recupero
in itinere delle numerose situazioni di difficoltà manifestatesi.
La classe ha nel complesso mostrato interesse per l’attività proposta ma, ad eccezione di pochi
elementi, un impegno discontinuo. Gli obiettivi e le competenze trasversali e generali sono stati
complessivamente conseguiti cosi come quelli specifici della materia, ma i risultati non sono
omogenei. Infatti pochi alunni hanno raggiunto delle conoscenze più che discrete, e in alcuni casi
anche buone o ottime, degli argomenti trattati, mentre altri, seppure con risultati
finali
complessivamente sufficienti, hanno evidenziato difficoltà, per alcuni anche significative. Si rileva
un difficile approccio ai collegamenti non solo tra gli istituti giuridici ma anche tra questi e la realtà
circostante. Le medesime difficoltà sono state registrate nell’acquisizione delle competenze
(soprattutto quelle relative al problem-solving) dove un gruppo di allievi manifesta sicurezza e
padronanza, mentre per la restante parte della classe il livello di conseguimento delle competenze
si attesta, spesso con difficoltà, al livello della sola sufficienza; permangono inoltre in alcuni
difficoltà espressive negli scritti e nell’esposizione orale e una carenza nell’utilizzo di un linguaggio
specifico; spesso per alcuni, lo studio, magari costante, risulta mnemonico e poco rielaborato; per
un gruppo , invece, lo studio, discontinuo e legato alla sola performance della prova, ha inficiato la
profondità dell’apprendimento.
Per i ragazzi in difficoltà sono stati predisposti percorsi personalizzati in itinere.
Nelle lezioni si è spesso utilizzato il codice civile.
Metodologie adottate:
! Lezione frontale.
! Esposizione guidata.
! Consultazione delle fonti.
! Problem solving.
! Presentazione di casi reali come spunto di motivazione e di riflessione.
Attività di recupero adottate:
! Percorsi personalizzati in itinere
Spazi utilizzati:
! Aula.
36
Strumenti di verifica:
tipologia
1) Interrogazione orale
2) tema
3) Quesiti a risposta singola
5) Quesiti a risposta multipla
6) Tipologia B+C (risposta singola + risposta multipla)
7) ) Casi pratici e professionali
Numero (tot. anno)
2
2
5
4
1
=
Obiettivi realizzati in termini di:
Conoscenze
MODULO 01
l’imprenditore; l’impresa; la classificazione delle imprese; il piccolo imprenditore (la dimensione
delle imprese);
l’artigiano;
l’impresa familiare; l’imprenditore agricolo e l’imprenditore
commerciale; l’imprenditore commerciale: lo statuto; la capacità per l’esercizio dell’impresa;
l’esercizio dell’impresa commerciale da parte degli incapaci; incompatibilità e inabilitazioni
all’esercizio dell’impresa commerciale; il regime di pubblicità; la tenuta delle scritture contabili;
i collaboratori dell’imprenditore; le procedure concorsuali: il fallimento; gli organi del fallimento;
nozione d’azienda: i beni aziendali; i segni distintivi: ditta insegna, marchio; le creazioni
dell’ingegno; l’avviamento, il trasferimento d’azienda; la disciplina della concorrenza.
MODULO 02
l’impresa collettiva; il contratto di società; capitale, patrimonio sociale e azioni; i tipi di società;
soggettività e personalità giuridica; società di persone e società di capitali; tipi di società di
persone; tipi di società di capitali; la s.p.a.; le società mutualistiche; le società cooperative; le
cooperative a mutualità prevalente; la disciplina delle cooperative; le cooperative sociali; le
mutue assicuratrici
MODULO 03
il contratto in generale;:elementi, effetti, invalidità, rescissione, risoluzione; classificazione dei
contratti;
MODULO 04
I rapporti tra autonomie territoriali e organizzazioni non profit.
Il principio di sussidiarietà e la legge costituzionale n. 3/2001. Le autonomie costituzionali nella
riforma costituzionale.
Le funzioni del benessere e lo sviluppo del settore no profit. L’impresa sociale e le tipologie di
forme associative.
37
Competenze:
Modulo1 -saper descrivere i criteri che identificano l’imprenditore sulla base dell’art 2082 cod. civ;
saper distinguere i tipi di imprenditore e classificare le imprese a seconda delle dimensioni e
dell’attività svolta; saper illustrare lo statuto dell’imprenditore commerciale e la ratio sottesa alle
singole scelte legislative che lo riguardano; saper descrivere la nozione di azienda, identificarne i
segni distintivi ed esporne la disciplina; saper descrivere le dinamiche relative all’azienda;saper
illustrare la disciplina della concorrenza e distinguere le ipotesi di concorrenza sleale.
Modulo 2 -descrivere e classificare i tipi di impresa collettiva; descrivere e classificare i tipi di
società; distinguere le diverse forme di responsabilità patrimoniale; identificare gli elementi
essenziali dei contratti costitutivi di società; descrivere la ratio che sottende la costituzione delle
imprese mutualistiche; classificare i vari tipi di imprese mutualistiche ; identificare i caratteri delle
cooperative.
Modulo3 -identificare gli elementi essenziali e accidentali del contratto; identificare le ipotesi di
invalidità, rescissione e risoluzione;
Modulo 4 - Comprendere la portata innovativa della riforma costituzionale n.3 del 2001;distinguere
tra sussidiarietà orizzontale e verticale; individuare i nuovi sistemi regionali di Welfare. Individuare
le funzioni degli enti locali; distinguere tra autonomia finanziaria e federalismo fiscale; individuare
le forme associative del T.U. del 2000. Riconoscere le principali funzioni del benessere; identificare
le organizzazioni non profit; distinguere le diverse tipologie di forme associative; individuare le reti
sociali formali e informali. Distinguere le diverse tipologie di forme associative; individuare la forma
giuridica delle organizzazioni del terzo settore.
Contenuti disciplinari e tempi di realizzazione
Modulo/unità did.
Contenuti
MODULO 01
ottobre-novembre
dicembre-
l’imprenditore (art..2082; 2086 e 2087 cod. civ; l’impresa; la classificazione
delle imprese; il piccolo imprenditore (art.2083 cod. civ. ; art. 1 della legge
fallimentare, ); l’artigiano ; lineamenti della legge quadro sull’artigianato;
l’impresa familiare art. 230 bis cod.civ; l’imprenditore agricolo art. 2135cod.
civ. e l’imprenditore commerciale art. 2195 cod civ; L’imprenditore
commerciale: lo statuto; la capacità per l’esercizio dell’impresa; l’esercizio
dell’impresa commerciale da parte degli incapaci;
incompatibilità e
inabilitazioni all’esercizio dell’impresa commerciale; la responsabilità
dell’imprenditore commerciale produttore di beni mobili; il regime di pubblicità
artt. 2188 ; 2193; 2202 cod. civ. ; la tenuta delle scritture contabili artt.2214,
2215, 2216,2217,2219, 2220, 2709 e 2710 cod civ. ; i collaboratori
dell’imprenditore; le procedure concorsuali artt.1218 e 2740 cod.civ art. 2221
cod.civ.; il fallimento; gli organi del fallimento le altre procedure concorsuali.
nozione d’azienda artt. 2555, 2556, 2557, 2558, 2559 e 2560 cod. civ :i beni
aziendali; i segni distintivi: ditta insegna, marchio artt.2563, 2564 2565 e
2568 artt. 2569, 2570 2571 e 2573 cod. civ..; le creazioni dell’ingegno;
l’avviamento, il trasferimento d’azienda; la disciplina della concorrenza artt,
2595, 2596, 2597, 2598, 2599 e 2600 cod. civ.
38
MODULO 02
Gennaio –
febbraio-marzo
MODULO 03
maggio
MODULO 04
Aprile- maggio
l’impresa collettiva;il contratto di società artt.2247 e 2249 cod.civ.; capitale,
patrimonio sociale e azioni; i tipi di società: soggettività e personalità
giuridica; società di persone e società di capitali; tipi di società di persone;
tipi di società di capitali; la s.p.a le società mutualistiche; le società
cooperative; i tipi di cooperative;:tipo di cooperativa e criterio della prevalenza
le cooperative a mutualità prevalente; la disciplina delle cooperative:la
partecipazione dei soci, la piccola cooperativa i soci sovventori, la struttura
della cooperativa; il controllo della cooperativa; il volontariato e il terzo
settore; le cooperative sociali; le mutue assicuratrici
il contratto in generale;elementi essenziali e accidentali, contratti reali e
obbligatori, contratti ad effetti reali e ad effetti obbligatori, invalidità; nullità e
annullabilità, i vizi della volontà:errore, violenza morale e dolo rescissione
(contratto concluso in stato di pericolo e contratto concluso in stato di
bisogno), risoluzione (per inadempimento, per impossibilità sopravvenuta, per
eccessiva onerosità; la classificazione dei contratti.
I rapporti tra autonomie territoriali e organizzazioni non profit.
Il principio di sussidiarietà e la legge costituzionale n. 3/2001. Le autonomie
costituzionali nella riforma costituzionale. Le funzioni del benessere e lo
sviluppo del settore non profit. L’impresa sociale e le tipologie di forme
associative
Obiettivo
Tutti gli
allievi
-conoscere la nozione di imprenditore nel diritto
commerciale
vigente,
nonché
le
principali
classificazioni;
X
-conoscere la nozione e le finalità dello statuto
dell’imprenditore commerciale;
X
-conoscere la nozione di azienda;
-conoscere i segni distintivi dell’impresa;
X
-conoscere le ragioni e la disciplina della concorrenza;
-conoscere i problemi connessi all’esercizio
dell’impresa collettiva ;
X
X
-conoscere la natura e gli scopi delle società
mutualistiche;
-conoscere la nozione di contratto, dei suoi elementi e
delle sue patologie .Da sviluppare, ma ampiamente
trattato durante il terzo anno
-conoscere i rapporti tra autonomie territoriali e
organizzazioni non profit: il principio di sussidiarietà e
la legge costituzionale n. 3/2001; le autonomie
costituzionali nella riforma costituzionale.
-conoscere le nuove forme di Welfare State ( Welfare
mix): le funzioni del benessere e lo sviluppo del settore
non profit.
-conoscere l’impresa sociale e le tipologie di forme
associative
39
X
X
X
X
X
Raggiunto da
La
maggioranz
Alcuni
a
Nessuno
SCHEDA PER MATERIA
Materia:
TECNICA AMMINISTRATIVA
Docente:
PAOLA SCACCABAROZZI
Testi adottati: "Nuovo Tecnica Amministrativa & economia sociale 2”, Astolfi & Venini,
Editore Tramontana.
Breve relazione sulla classe V A TSS
La classe ha dimostrato impegno e interesse per gli argomenti trattati per tutto l'arco dell'anno
scolastico; la partecipazione alle discussioni e alle esercitazioni in classe è stata attiva e costruttiva
per la maggior parte degli studenti; Un gruppo di studenti presenta alcune fragilità, dovute
prevalentemente a un metodo di studio poco efficace e a difficoltà di elaborazione. Il
comportamento è sempre stato corretto.
Metodologie adottate: Lezione frontale e dialogata, esercitazioni individuali e guidate, ricerche di
gruppo e relativa esposizione alla classe, schematizzazioni alla lavagna, letture di approfondimento,
discussione di casi e su tematiche di attualità inerenti il programma, documentari.
Attività di recupero adottate: brainstorming sui principali argomenti
Spazi utilizzati:
Aula
Strumenti di verifica:
Tipologia
Numero (tot. anno)
4
2
VERIFICHE SCRITTE
INTERROGAZIONI ORALI
Obiettivi realizzati in termini di:
Abilità / Competenze
Modulo 1:
- Cogliere l’importanza dell’economia sociale e delle iniziative imprenditoriali fondate sui suoi valori;
- Realizzare sinergie fra l’utenza e gli attori dell’economia sociale.
- Distinguere caratteristiche e funzioni delle diverse tipologie di aziende del terzo settore
Modulo 2:
- Valutare le tipologie di enti previdenziali e assistenziali e le loro finalità
Modulo 3:
- Raffrontare tipologie diverse dei rapporti di lavoro.
- Analizzare i documenti relativi all’amministrazione del personale.
- Redigere un foglio paga
40
Contenuti disciplinari trattati
Modulo/unità did.
Contenuti
MODULO 01
L’economia sociale
Il sistema economico e i suoi settori
• Il sistema economico e la sua evoluzione
• i tre settori del sistema economico
• il settore pubblico del sistema economico
• il settore for profit del sistema economico
• il settore non profit del sistema economico
Le organizzazioni del settore non profit
• Le ONLUS
• le cooperative sociali
• gli enti caritativi e le social card
• le cooperative di credito
Il collegamento tra efficienza economica e dovere sociale
• Il sistema economico globalizzato
• il passaggio dall'economia di mercato all'economia sociale
• l'economia sociale e responsabile
MODULO 02
Il sistema previdenziale e assistenziale
Il sistema di sicurezza sociale
• Il welfare state
• gli interventi pubblici di protezione civile
• la protezione sociale in Italia
Le assicurazioni sociali obbligatorie
• Il sistema di previdenza sociale
• I rapporti con l'INPS
• I rapporti con l'INAIL
• la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro
I tre pilastri del sistema previdenziale
• Il concetto di previdenza
• la previdenza pubblica
• la previdenza integrativa
• la previdenza individuale
MODULO 03
La gestione delle risorse umane
Il rapporto di lavoro dipendente
• Le fonti giuridiche del rapporto di lavoro
• i diritti dei lavoratori subordinati
• le forme principali di lavoro dipendente
• il contratto di apprendistato
• i piani e le fonti di reclutamento del personale
• la selezione degli aspiranti
• la nascita del rapporto di lavoro
• l'inserimento dei nuovi assunti
• la formazione e l'addestramento del personale
L'amministrazione del personale
• gli elementi della retribuzione
• l'assegno per il nucleo familiare
• il calcolo delle ritenute sociali
• il calcolo della ritenuta fiscale
la liquidazione delle retribuzioni
41
Grado di raggiungimento da parte degli alunni delle competenze sviluppate
Competenza
Abilità/Capacità
Raggiunto da
Tutti gli
allievi
ECONOMIA
SOCIALE
La
maggior
parte
Cogliere l’importanza dell’economia sociale e delle
iniziative imprenditoriali fondate sui suoi valori
Realizzare sinergie fra l’utenza e gli attori
dell’economia sociale (Da sviluppare lavorando nel
settore)
X
Distinguere caratteristiche e funzioni delle diverse
tipologie di aziende del terzo settore
SISTEMA
PREVIDENZIA
Valutare le tipologie di enti previdenziali e
LE E
ASSISTENZIA assistenziali e le loro finalità
LE
GESTIONE
DELLE
RISORSE
UMANE
X
Raffrontare tipologie diverse dei rapporti di lavoro
Analizzare i documenti relativi all’amministrazione
del personale
Redigere un foglio paga
42
X
Alcuni Nessuno
SCHEDA PER MATERIA
Materia:
IRC (Insegnamento della Religione Cattolica)
Docente:
Prof.ssa BALITRO ALBERTA
Testi adottati: Luigi Solinas- “Tutti i colori della vita”- SEI
Altri strumenti didattici: La Bibbia – LIM - fotocopie
Breve relazione sulla classe
La classe 5^ A TSS, durante le ore di religione è composta da quattordici alunne e due alunni. Dal
punto di vista della disciplina la classe non ha mai presentato alcun problema, anche durante i
dialoghi la partecipazione è stata corretta e rispettosa delle diverse opinioni espresse. Il gruppo
classe, durante le ore di lezione risulta positivamente interessato ben coinvolto nel lavoro sia orale
sia scritto rispettando sempre le consegne dei lavori.
Per quanto riguarda il profitto, l’andamento complessivo ha evidenziato un impegno costante ed il
livello generale si può definire complessivamente buono; un gruppo di alunne si è distinto per la
partecipazione attiva ai dialoghi evidenziando anche una seria capacità critica. Un gruppo più
ristretto ha evidenziato una eccellente motivazione proponendo anche approfondimenti che
coinvolgono l’intera classe.
Un numero esiguo di alunni viene sollecitato al dialogo, più per timidezza che per scarsa volontà.
Per quanto riguarda l’azione didattica, si è cercato il più possibile di fare riferimento alla realtà nella
presentazione dei contenuti, nell’ottica di un confronto aperto per favorire le conoscenze e il
confronto fra pari.
Metodologie adottate:
x Lezione frontale.
! Esercitazioni di gruppo.
! Consultazione di manuali.
! Dispense.
! Presentazione di casi reali come spunto di motivazione e di riflessione.
X Altro…. (specificare) Confronto dialogato
Attività di recupero adottate:
Nessuna
Spazi utilizzati:
X Aula.
! Laboratorio ….. (specificare)
! Altro ….. (specificare)
43
Strumenti di verifica:
Tipologia
Numero (tot. anno)
1) Interrogazione orale
Brevi verifiche ad ogni
lezione
2) Analisi di testo, saggio breve, articolo di giornale, relazione, tema
Obiettivi realizzati in termini di:
Abilità/Capacità
MODULO 01
• Cogliere le linee generali che regolano le scelte quotidiane
• Confrontare le scelte personali con la morale cristiana
• Scegliere tra le diverse proposte della società
MODULO 02
• Riconoscere i diversi stili di vita
• Scrivere correttamente testi di interesse personale, quotidiano e sociale
• Confrontare le scelte personali con la morale cristiana
MODULO 03
• Scegliere tra le diverse proposte della società
• Interagire in conversazioni brevi e semplici
• Confrontare le scelte personali con la morale cristiana
MODULO 04
• Cogliere le problematiche mondiali che coinvolgono la società
• Interagire in conversazioni brevi e semplici
• Riconoscere i principi contenuti nella morale cristiana
Competenze
MODULO 01
• Consolidare le proprie certezze, per rafforzare la personalità individuale
MODULO 02
• Utilizzare una terminologia specifica
MODULO 03
• Creare una coscienza morale per rafforzare la componente spirituale
MODULO 04
• Consolidare le proprie certezze, per rafforzare la personalità individuale
44
Quattro
Contenuti disciplinari trattati
Modulo/unità did.
Contenuti
MODULO 01
•
•
•
•
•
Il lavoro: definizione
Il lavoro: Antico e Nuovo testamento
Il lavoro nella storia
La dottrina sociale della Chiesa: rerum Novarum e Laborem exercens
Il lavoro nelle religioni monoteiste: ebraismo e islamismo
MODULO 02
•
•
•
•
•
Analisi dei termini: fede e psicanalisi
Freud e la psicanalisi
Il complesso di Edipo
La risposta della religione
Peccato conscio e peccato inconscio
MODULO 03
•
•
•
•
Analisi del termine: sessualità e sesso
La sessualità nella società
La sessualità nella Bibbia: Genesi e Cantico dei cantici
La risposta della Chiesa
MODULO 04
• Le guerre nel Golfo
• Gli interventi della Chiesa
MODULO 05
• Fede ed ecologia ( in fase di sviluppo)
45
Grado di raggiungimento da parte degli alunni delle competenze sviluppate
Competenza
Abilità/Capacità
Raggiunto da
Tutti gli
allievi
Competenza n. 1
•Consolidare le
proprie certezze,
per rafforzare la
personalità
individuale
Competenza n. 2
•Utilizzare una
terminologia
specifica
Abilità n. 1-1
x
Abilità n. 1-2
x
Abilità n. 1-3
x
Abilità n. 1-….
Abilità n. 2-1
x
Abilità n. 2-2
x
Abilità n. 2-3
x
Abilità n. 2-….
Competenza n. 3
•Creare una
coscienza morale
per rafforzare la
componente
spirituale
Abilità n. 3-1
X
Abilità n. 3-2
X
Abilità n. 3-3
x
Abilità n. 3-….
Competenza n. 4
Abilità n. 4-1
Abilità n. 4-2
Abilità n. 4-3
Abilità n. 4-….
Competenza n. 5
Abilità n. 5-1
Abilità n. 5-2
Abilità n. 5-3
Abilità n. 5-….
Competenza n. ….
Abilità n. ….
Abilità n. ….
Abilità n. ….
Abilità n. ….
46
La
maggior
parte
Alcuni
Nessuno
SCHEDA PER MATERIA
Educazione Fisica a.s. 2014-15
Materia:
Educazione fisica classe 5 A TSS
Docente:
Bafile Marilena
Testi adottati:
Comprendere il movimento
Autori : Del Nista, Parker, Tasselli; Casa editrice D’Anna
Altri strumenti didattici:
# Piccoli e grandi attrezzi in dotazione
Breve relazione sulla classe
La classe 5a A TSS è composta da 17 alunni. Il gruppo classe risulta eterogeneo per quello che
concerne le capacità motorie; quasi tutti gli alunni hanno dimostrato interesse verso la disciplina e si
sono impegnati durante l’anno scolastico partecipando regolarmente alle lezioni. Per ciò che
riguarda il profitto gli alunni hanno raggiunto risultati mediamente discreti; una parte di loro ha
dimostrato di possedere buone qualità motorie, altri sufficienti. Sugli aspetti teorici della disciplina,
quasi tutti hanno confermato di possedere conoscenze più che sufficienti, qualche alunno incontra
più difficoltà nella esposizione orale anche a causa della timidezza o della riservatezza.
Metodologie adottate:
! Lezioni frontali
! Gioco
! Metodo globale ed analitico
! Metodo isotonico-isometrico
! Circuit-training
! Lavoro progressivo
! Metodo intervallato
Attività di recupero adottate:
! Recupero svolto in itinere, attraverso ripetizione dei contenuti teorici e lavoro pratico
individualizzato
Spazi utilizzati:
! Palestra
! Aula
Strumenti di verifica:
Tipologia
Numero (tot. anno)
2
6
1) Prove strutturate
2) Prove pratiche
47
Obiettivi realizzati in termini di:
Abilità/ Competenze
MODULO 1
- Tollerare un carico di lavoro aerobico ed anaerobico per un tempo prolungato
- Saper gestire il proprio ritmo di corsa
- Saper distribuire la fatica in base alla durata e all’intensità del lavoro muscolare
- Saper utilizzare al meglio le proprie qualità fisico neuromuscolari
- Prendere coscienza delle proprie potenzialità e migliorare i propri limiti
- Essere in grado di adattare il proprio corpo a ripetute ed intense sollecitazioni fisiche e
psicologiche
- Saper coordinare la respirazione alle esigenze di movimento
MODULO 02
- Rafforzare la muscolatura degli arti, del dorso e dell’addome
- Vincere resistenze rappresentate dal carico naturale
- Vincere resistenze rappresentate da un carico addizionale
- Conoscere le proprie potenzialità e i propri limiti per un ulteriore miglioramento
- Saper riconoscere le finalità degli esercizi proposti
- Saper individuare semplici esercizi in base alla finalità da raggiungere
Miglioramento della forza muscolare
- Sapere quali sono gli esercizi per il potenziamento muscolare e saperli eseguire in
corretto
modo
MODULO 03
- Prender coscienza delle proprie delle proprie potenzialità e migliorare i propri limiti
- Saper eseguire i fondamentali individuali e di squadra in modo corretto
- Saper porre in atto comportamenti adeguati al fine di evitare infortuni
- Rispettare il codice del “Fair play”
- Saper combinare in successione abilità motorio-sportive
MODULO 04
- Affinamento della capacità combinazione motoria
- Affinamento della differenziazione dinamica
- Affinamento della capacità di anticipazione motoria
- Miglioramento della velocità
- Essere in grado di rispondere ad uno stimolo nervoso nel minor tempo possibile, compiendo
una o più azioni motorie.
- Essere in grado di coordinare più azioni motorie con una corretta tecnica esecutiva del
gesto.
48
MODULO 05
- Essere in grado di richiamare alla memoria le nozioni teoriche acquisite
- Essere in grado di effettuare collegamenti interdisciplinari
- Nozioni di Primo Soccorso
- I benefici dell'attività motoria sui sistemi e apparati
- L'apparato cardio-circolatorio,
- L 'alimentazione, anoressia e bulimia
- Salute, informazione e prevenzione:donazione organi, Hiv e Aids,epatite B e C,
- Le droghe : educazione e prevenzione, tabacco e alcol
- I meccanismi energetici
Contenuti disciplinari trattati
Modulo
MODULO 01
Contenuti
#
#
#
#
Resistenza:
lavoro prolungato in situazione aerobica ed anaerobico a carico naturale
lavoro prolungato in situazione aerobica ed anaerobica con utilizzo di
piccoli attrezzi
giochi di squadra
test di resistenza
andature preatletiche
norme di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni
MODULO 02
#
#
#
#
#
#
#
#
Forza muscolare:
esercizi a carico naturale
esercizi con piccoli attrezzi
es. ai grandi attrezzi
esercizi su un piano rialzato
es. di resistenza ed opposizione
norme di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni;
test sulla forza.
MODULO 03
#
#
#
#
#
#
#
#
#
#
Giochi sportivi:
esercizi di coordinazione dinamica generale
esercizi di percezione spazio-temporale
fondamentali pallacanestro
fondamentali pallavolo
percorsi strutturati
norme di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni
giochi sportivi di squadra;
regolamento giochi sportivi di squadra
arbitraggio.
MODULO 04
#
#
#
#
#
#
#
Atletica leggera:
andature preatletiche
prove ripetute su brevi distanze
esercizi di reattività
esercizi con piccoli attrezzi
test di velocità
norme di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni
#
#
#
49
MODULO 05
#
#
#
#
#
#
#
#
Teoria:
Nozioni di primo soccorso
I benefici dell'attività motoria sui sistemi e apparati
l''apparato cardio-circolatorio e respiratorio
L 'alimentazione, anoressia e bulimia
Salute, informazione e prevenzione, donazione organi, Hiv e Aids, epatite
B e C,
Le droghe: educazione e prevenzione, tabacco e alcol
I meccanismi energetici
GRADO DI RAGGIUNGIMENTO DA PARTE DEGLI ALUNNI DELLE COMPETENZE GENERALI
SVILUPPATE
RAGGIUNTO DA
COMPETENZE
Avere
coscienza del
proprio corpo e
delle
sue
modificazioni
durante
il
movimento
Collaborare e
partecipare,int
eragendo
in
gruppo,
comprendendo
i diversi punti
di
vista,
valorizzando le
proprie e altrui
capacità,
gestendo
la
conflittualità,
contribuendo
all’apprendime
nto comune ed
ABILITA’
•
•
Elaborare
risposte
motorie efficaci
ed economiche
in situazioni
complesse
Cooperare con
il gruppo
rispettando e
valorizzando le
propensioni e
le attitudini
individuali,
accettando la
sconfitta,
mantenendo
sempre un
atteggiamento
di autocontrollo
durante la
pratica delle
CONOSCENZE
8. Conoscere le
potenzialità del
movimento del
corpo e le funzioni
fisiologiche in
relazione al
movimento
9. Conoscere i
principi scientifici
fondamentali che
sottendono la
prestazione
motoria e sportiva
10. Conoscere i
regolamenti degli
sport individuali e
collettivi affrontati,
conoscere e
condividere il
regolamento della
palestra e della
scuola
50
Tutti
gli
allievi
La
maggio
r parte
X
X
Alcuni
Nessu
no
alla
realizzazione
delle
attività
collettive, nel
riconosciment
o dei diritti
fondamentali
degli altri
attività sportive
•
Mettere in atto
comportamenti
operativi
all’interno del
gruppo,
stabilendo
corretti rapporti
interpersonali
Mettere in atto
comportamenti
funzionali alla
sicurezza, alla
prevenzione,
alla
salute
adottando
corretti stili di
vita
•
Assumere
comportamenti
funzionali alla
sicurezza in
palestra, a
scuola e negli
spazi aperti
11. Conoscere i
principi di
prevenzione della
sicurezza
personale in
palestra, a scuola
e all’aperto
•
12. Conoscere
l’importanza
dell’attività fisica e
l’aspetto educativo
e sociale dello
sport
Agire in modo
autonomo
e
responsabile,
sapersi inserire
in modo attivo
e consapevole
nella
vita
sociale e far
valere al suo
interno i propri
diritti e bisogni
riconoscendo
al
contempo
quelli altrui, le
opportunità
comuni, i limiti,
le regole, le
responsabilità
•
Assumere
comportamenti
attivi finalizzati
ad un
miglioramento
dello stato di
salute e di
benessere
Trasferire e
ricostruire
autonomament
e, semplici
tecniche,
strategie,
regole
adattandole
alle capacità,
alle esigenze e
agli spazi e
tempi di cui si
dispone
X
• Conoscere gli
aspetti essenziali
della struttura e
dell’evoluzione dei
giochi e degli sport
di rilievo nazionale
e della tradizione
locale
X
51
!
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Istituto Professionale Statale Industria Artigianato “G.P. Romegialli”
Via Cortivacci, 3 – 23017 Morbegno (SO)
Tel.: 0342 61.12.66 Fax: 0342 61.44.59
E-mail uffici: [email protected] – P.E.C.: [email protected]
Sito Internet: http://www.ipsiaromegialli.it!
!
!
!
Allegato 2
Simulazioni
Documento 15 maggio 2015
Prima Prova
Seconda prova- Psicologia generale e applicata
Terza Prova
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
IPSIA G.P. ROMEGIALLI
Seconda Simulazione ESAMI DI STATO a.s. 2014/2015
Prima prova scritta
PROVA DI ITALIANO
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Giuseppe Ungaretti, Lucca (da L’Allegria)
Edizione: G. Ungaretti, Vita d’un uomo. Tutte le poesie, a cura di C. Ossola, Mondadori, Milano
2009, p. 133
1
A casa mia, in Egitto, dopo cena, recitato il rosario, mia madre ci parlava di questi posti.
2
La mia infanzia ne fu tutta meravigliata.
3
La città ha un traffico timorato e fanatico.
4
In queste mura non ci si sta che di passaggio.
5
Qui la meta è partire.
6
Mi sono seduto al fresco sulla porta dell’osteria con della gente che mi parla di California
come d’un suo podere.
7
Mi scopro con terrore nei connotati di queste persone.
8
Ora lo sento scorrere caldo nelle mie vene, il sangue dei miei morti.
9
Ho preso anch’io una zappa.
10
Nelle cosce fumanti della terra mi scopro a ridere.
11
Addio desideri, nostalgie.
12
So di passato e d’avvenire quanto un uomo può saperne.
13
Conosco ormai il mio destino, e la mia origine.
14
Non mi rimane più nulla da profanare, nulla da sognare.
15
Ho goduto di tutto, e sofferto.
16
Non mi rimane che rassegnarmi a morire.
17
Alleverò dunque tranquillamente una prole.
18
Quando un appetito maligno mi spingeva negli amori mortali, lodavo la vita.
19
Ora che considero, anch’io, l’amore come una garanzia della specie, ho in vista la morte.
Giuseppe Ungaretti nacque ad Alessandria d’Egitto nel 1888, da genitori emigrati da Lucca ed è
morto a Milano nel 1970. Nel 1912 lasciò per sempre l’Egitto. A Parigi approfondì la sua
preparazione letteraria e conobbe personalmente importanti artisti e scrittori. Partecipò alla guerra
mondiale come soldato semplice. Risalgono a quell’epoca le poesie raccolte ne Il Porto Sepolto,
1916 e poi confluite, insieme ad altre, in Allegria di Naufragi, 1919. La poesia che si propone
raggiunse la redazione definitiva nel 1936, attraverso diverse stesure a partire dal 1919.
1. Comprensione complessiva
Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo.
2. Analisi del testo
2.1 Soffermati sugli aspetti linguistico-lessicali della poesia e, in particolare, sugli aggettivi.
2.2 Spiega l’espressione “La mia infanzia ne fu tutta meravigliata” (2).
2.3 Individua gli elementi che caratterizzano la città (3-5).
2.4 Il poeta evoca una scoperta che lo terrorizza (7). Quali le ragioni del “terrore”?
2.5 Il poeta contrappone agli “amori mortali” (18) “l’amore come una garanzia della specie” (19).
Spiega la contrapposizione.
2.6 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
3. Interpretazione complessiva e approfondimenti
Sulla base dell’analisi condotta, proponi una tua interpretazione complessiva della poesia e
approfondiscila con opportuni collegamenti ad altri testi di Ungaretti o a testi di altri autori.
Alternativamente, puoi fare riferimento alla situazione storico-culturale dell’epoca o a situazioni del
nostro tempo, sviluppando i confronti che ti interessano.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale»,
utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti
alle tue conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale
pensi che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Amore, odio, passione.
G. KLIMT, Il bacio, 1907-08 G. DE CHIRICO, Ettore e Andromaca, 1917
P. PICASSO, Gli amanti, 1923
«Tra l’altre distinzioni e privilegi che le erano stati concessi, per compensarla di non poter
esser badessa, c’era anche quello di stare in un quartiere a parte. Quel lato del
monastero era contiguo a una casa abitata da un giovine, scellerato di professione, uno
de’ tanti, che, in que’ tempi, e co’ loro sgherri, e con l’alleanze d’altri scellerati, potevano,
fino a un certo segno, ridersi della forza pubblica e delle leggi. Il nostro manoscritto lo
nomina Egidio, senza parlar del casato. Costui, da una sua finestrina che dominava un
cortiletto di quel quartiere, avendo veduta Gertrude qualche volta passare o girandolar lì,
per ozio, allettato anzi che atterrito dai pericoli e dall’empietà dell’impresa, un giorno osò
rivolgerle il discorso. La sventurata rispose.»
Alessandro MANZONI, I promessi sposi,
1840-42
«Ed avrebbe voluto strapparsi gli occhi per non vedere quelli della Lupa, che quando gli si
ficcavano ne’ suoi gli facevano perdere l’anima ed il corpo. Non sapeva più che fare per
svincolarsi dall’incantesimo. Pagò delle messe alle anime del Purgatorio e andò a
chiedere aiuto al parroco e al brigadiere. A Pasqua andò a confessarsi, e fece
pubblicamente sei palmi di lingua a strasciconi sui ciottoli del sacrato innanzi alla chiesa,
in penitenza, e poi, come la Lupa tornava a tentarlo:
- Sentite! le disse, non ci venite più nell’aia, perché se tornate a cercarmi, com’è vero
Iddio, vi ammazzo!
- Ammazzami, rispose la Lupa, ché non me ne importa; ma senza di te non voglio starci.
Ei come la scorse da lontano, in mezzo a’ seminati verdi, lasciò di zappare la vigna, e
andò a staccare la scure dall’olmo. La Lupa lo vide venire, pallido e stralunato, colla
scure che luccicava al sole, e non si arretrò di un sol passo, non chinò gli occhi, seguitò ad
andargli incontro, con le mani piene di manipoli di papaveri rossi, e mangiandoselo con
gli occhi neri. - Ah! malanno all’anima vostra! balbettò Nanni.»
Giovanni VERGA, La Lupa, in Vita dei campi, 1880
«Ella pareva colpita dal suono insolito della voce di Giorgio; e un vago sbigottimento
cominciava a invaderla.
– Ma vieni!
Ed egli le si appressò con le mani tese. Rapidamente l’afferrò per i polsi, la trascinò per un
piccolo tratto; poi la strinse tra le braccia, con un balzo, tentando di piegarla verso
l’abisso.
– No, no, no...
Con uno sforzo rabbioso ella resistette, si divincolò, riuscì a liberarsi, saltò indietro anelando
e tremando.
– Sei pazzo? – gridò con l’ira nella gola. – Sei pazzo?
Ma, come se lo vide venire di nuovo addosso senza parlare, come si sentì afferrata con
una violenza più acre e trascinata ancóra verso il pericolo, ella comprese tutto in un gran
lampo sinistro che le folgorò l’anima di terrore.
– No, no, Giorgio! Lasciami! Lasciami! Ancóra un minuto! Ascolta! Ascolta! Un minuto!
Voglio dirti...
Ella supplicava, folle di terrore, divincolandosi. Sperava di trattenerlo, d’impietosirlo.
– Un minuto! Ascolta! Ti amo! Perdonami! Perdonami!
Ella balbettava parole incoerenti, disperata, sentendosi vincere, perdendo terreno,
vedendo la morte.
– Assassino! – urlò allora furibonda.
E si difese con le unghie, con i morsi, come una fiera.
– Assassino! – urlò sentendosi afferrare per i capelli, stramazzando al suolo su l’orlo
dell’abisso, perduta.
Il cane latrava contro il viluppo.
Fu una lotta breve e feroce come tra nemici implacabili che avessero covato fino a
quell’ora nel profondo dell’anima un odio supremo.
E precipitarono nella morte avvinti.»
Gabriele D’ANNUNZIO, Il trionfo della
morte, 1894
«Emilio poté esperimentare quanto importante sia il possesso di una donna lungamente
desiderata. In quella memorabile sera egli poteva credere d’essersi mutato ben due volte
nell’intima sua natura. Era sparita la sconsolata inerzia che l’aveva spinto a ricercare
Angiolina, ma erasi anche annullato l’entusiasmo che lo aveva fatto singhiozzare di
felicità e di tristezza. Il maschio era oramai soddisfatto ma, all’infuori di quella
soddisfazione, egli veramente non ne aveva sentita altra. Aveva posseduto la donna che
odiava, non quella ch’egli amava. Oh, ingannatrice! Non era né la prima, né – come
voleva dargli ad intendere – la seconda volta ch’ella passava per un letto d’amore. Non
valeva la pena di adirarsene perché l’aveva saputo da lungo tempo. Ma il possesso gli
aveva data una grande libertà di giudizio sulla donna che gli si era sottomessa. – Non
sognerò mai più – pensò uscendo da quella casa. E poco dopo, guardandola, illuminata
da pallidi riflessi lunari: – Forse non ci ritornerò mai più. – Non era una decisione. Perché
l’avrebbe dovuta prendere? Il tutto mancava d’importanza.»
Italo SVEVO,
Senilità, 19272 (1a ed. 1898
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: L’individuo all’interno di una società globale: compatibilità e rigetto.
DOCUMENTI
“Una rete Internet aveva ingoiato una banca, che aveva ingoiato un’industria chimica che aveva
ingoiato un’industria di computer che aveva ingoiato una rete televisiva che aveva ingoiato
un’industria petrolifera che aveva ingoiato una casa editrice che aveva ingoiato un’industria di
carri armati pesanti… Come dicono i commentatori, il mondo si sta avviando verso l’unità
assoluta. Tra poco tutto sarà dominato da una sola Società, che avvolgerà nelle sue reti
l’universo. Non ci sarà più posto per l’individuo, il particolare e la differenza. Non ci saranno più gli
Stati. Gli uomini scompariranno nelle maglie della grande rete. Tutti penseranno allo stesso modo,
come imporrà loro l’unica Televisione, moltiplicata in milioni di televisioni. Tutti ameranno lo stesso
amore. Tutti pescheranno con le stesse canne e le stesse esche… In realtà, in questi ultimi decenni,
in Europa e nel mondo è avvenuto il fenomeno opposto. Mentre le banche si fondevano e in
superficie si preparava il grande Uno, il mondo è caduto in preda alla differenziazione, alla
frantumazione, alla moltiplicazione.”
P. CITATI, Il vecchio pescatore e l’economia globale, La Repubblica, 3.2.2000
“Gli individui sono parte di sistemi di valori fondati su specificità storiche e culturali. All’interno e
all’esterno della comunità, i valori non sono immutabili ma in perenne trasformazione. Oggi è
possibile avvicinarsi ad altri sistemi di valori, distanziandosi un po’ di più dai propri. Appropriandoci,
come membri dell’umanità, di prospettive più ampie, anche i nostri interessi assumono una
dimensione comune. E nella comunità globale, l’individuo, proprio come essere umano, dovrebbe
prendere coscienza anche di diritti che ineriscono all’intera umanità.”
LUBBERS - MORALES, National States, Global Society and Ethical Values,
Conferenza tenuta a Napoli per l’Unesco l’l e il 2 12.1997
“La globalizzazione è un importante mutante “biologico”, un’inevitabile tappa nell’evoluzione.
Molte delle preoccupazioni espresse relativamente alle conseguenze di questo processo si sono
rivelate prive di fondamento. Ad esempio, la globalizzazione nelle scienze ha amplificato in misura
eccezionale l’efficacia della ricerca. Un fatto ancora più importante è che essa non ha eliminato
le diversità, ma ha creato un quadro all’interno del quale la competizione estremamente
intensificata tra individui migliora la qualità dei risultati e la velocità con la quale essi possono
essere raggiunti. Ne deriva un meccanismo a somma positiva, nel quale i risultati dell’insieme sono
largamente superiori alla somma degli stessi presi separatamente, gli aspetti negativi individuali si
annullano, gli aspetti positivi si sommano, le buone idee respingono le cattive e i mutamenti
competitivi scalzano progressivamente i vecchi assunti dalle loro nicchie. Ma come riusciremo a
preservare la nostra identità culturale pur godendo dell’apporto della globalizzazione che, per il
momento, si applica ai settori economico e tecnico, ma che invaderà rapidamente l’insieme della
nostra cultura? Lo stato di cose attuale potrebbe renderci inquieti per il pericolo dell’assorbimento
delle differenze culturali e, di conseguenza, della creazione di un unico “cervello planetario”. A
mio avviso e sulla base della mia esperienza nella comunità scientifica, si tratta solo di una fase
passeggera e questa paura non è giustificata. Al contrario, credo che saremo testimoni di
un’esplosione di diversità piuttosto che di un’uniformizzazione delle culture.”
C. RUBBIA, Scienza modesta
oreduemila, 17.11.1999
per
il
nuovo
mondo
della
globalità,
il
Sole
24
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: La ricostruzione in Italia dopo il secondo conflitto mondiale.
DOCUMENTI
a)
“Il problema delle distruzioni belliche appariva, agli occhi dei contemporanei, come il più
grave. [...] Nelle grandi città, buona parte del patrimonio di abitazioni era andato distrutto o
danneggiato, la rete dei trasporti, sia ferroviari, sia stradali, era sconvolta, l’industria siderurgica,
che nel momento della ricostruzione assumeva un ruolo chiave, aveva subìto perdite profonde.
[...] Il problema della disoccupazione era indubbiamente il più acuto sotto il profilo sociale. La
stima ufficiale, che poneva il numero di disoccupati intorno ai due milioni peccava
probabilmente per difetto, in quanto ignorava forzatamente i sottoccupati e i disoccupati
nascosti che, specie nel settore agricolo, erano assai numerosi”.
A. GRAZIANI, Introduzione, in L’economia italiana: 1945-1970, Bologna, 1972
b)
“La politica delle opere pubbliche si presenta come parte integrante della politica della
ricostruzione. Essendo questa la situazione, appare evidente che, per combattere la
disoccupazione, la politica delle opere pubbliche deve avere l’assoluta prevalenza rispetto a
quella dei sussidi. Si presenta, per lo Stato, l’opportunità di richiedere a stati e a organismi
bancari esteri prestiti espressamente destinati al finanziamento di progetti di opere pubbliche.
[...] Inoltre, prestiti dall’estero potranno essere richiesti da enti locali e da particolari
amministratori dello Stato. Molti sono gli inconvenienti che occorrerà affrontare e superare per
poter iniziare una vasta e coerente politica di opere pubbliche: costo elevato delle materie
prime, difficoltà dei trasporti, difficoltà burocratiche e amministrative.
Nel 1945 e nei primi quattro mesi del 1946 sono state autorizzate, per opere pubbliche, spese per
un ammontare complessivo di oltre 100 miliardi di lire. Nello stesso periodo sono stati
effettivamente spesi meno di 40 miliardi di lire. Il fattore negativo più importante è dato appunto
dalla lentezza degli organi amministrativi e dalla assoluta mancanza di coordinamento tra i vari
interventi statali”.
P. SYLOS-LABINI, Atti della Commissione per lo studio dei problemi del lavoro, vol. III, Roma, 1946.
c)
“All’indomani della liberazione, due sono stati i grandi movimenti che si sono scatenati nelle
campagne. Il movimento mezzadrile e quello per l’occupazione delle terre incolte nell’Italia
meridionale. [...] I mezzadri, con l’eccezione di quei pochi che vivevano nelle zone devastate
dalla guerra, attraversano un periodo economico di notevole prosperità. Gli elevati prezzi dei
prodotti agricoli e in particolare del vino e dell’olio, che rappresentano spesso le produzioni
tipiche delle zone mezzadrili, lo sviluppo notevole dell’allevamento dei suini e della bassa corte
malgrado i turbamenti apportati dalla guerra, fanno sì che oggi, nella maggior parte dei casi, i
mezzadri siano in grado di realizzare notevoli guadagni e consistenti risparmi.
L’altro dei movimenti indicati, quello dei contadini meridionali per l’occupazione delle terre
incolte, rappresenta, all’inverso, l’espressione di una situazione disperata. Nel Mezzogiorno,
infatti, l’agricoltura resta dominata dalla coltura estensiva dei cereali e dall’allevamento brado
degli animali e tra il pascolo e la coltura continua una lotta che rimonta ad epoche
immemorabili”.
M. ROSSI-DORIA, Riforma agraria e azione meridionale, Bologna 1956
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Enrico Fermi, fisico.
«Due dati ci permettono di valutare l’importanza del campo di ricerca aperto da Enrico
Fermi con il suo lavoro. Il primo riguarda i premi Nobel, una misura rozza ma efficace
dell’importanza di un determinato settore della ricerca scientifica e dei progressi in esso
conseguiti: più di dieci Nobel per la fisica sono stati attribuiti a scoperte relative alle
interazioni deboli. Se Fermi non avesse ottenuto il Nobel per le sue ricerche sui neutroni ne
avrebbe ben meritato uno per la scoperta delle interazioni deboli. Una seconda
valutazione dell’importanza della scoperta di Enrico Fermi si può dedurre dal fatto che
oltre la metà degli esperimenti attualmente in corso o in preparazione con acceleratori di
particelle — al CERN di Ginevra, al Fermilab di Chicago, a Stanford come a Frascati come
a Tsukuba in Giappone o a Novosibirsk in Russia — sono dedicati a studiare vari aspetti
delle interazioni deboli. La stessa prevalenza degli studi sulle interazioni deboli si riscontra
nei programmi sperimentali dei grandi laboratori sotterranei, come quello italiano del
Gran Sasso, quello giapponese di Kamioka, ed altri ancora nel Canada e negli Stati Uniti.
La teoria di Fermi delle interazioni deboli è ormai confluita nella più generale teoria delle
particelle elementari che va sotto il nome di “Modello Standard”. […] È però importante
ricordare che la teoria di Fermi mantiene ancora oggi il suo valore, sia per la validità delle
soluzioni proposte sia come stimolo per una serie di ricerche che hanno impegnato i fisici
per quasi settant’anni, e che ancora li impegneranno nei decenni a venire. In questa
teoria si riflette la grandezza di Fermi, la firma di un grande maestro.»
Nicola CABIBBO, Le interazioni deboli, in Carlo BERNARDINI - Luisa BONOLIS (a cura di),
Conoscere Fermi nel centenario della nascita 29 settembre 1901 - 2001, Editrice
Compositori, Bologna 2001
«Enrico Fermi nasce a Roma nel 1901. La sua produzione scientifica inizia nel 1921 e
termina con la sua morte nel 1954. All’inizio della sua attività, la fisica conosce due sole
forze fondamentali della natura, la gravitazione e l’elettromagnetismo, e due sole
particelle elementari costituenti la materia, i nuclei di idrogeno (protoni) e gli elettroni. A
metà degli anni Cinquanta le forze fondamentali sono diventate quattro, con l’aggiunta
delle interazioni nucleari forte e debole, e le particelle elementari note sono ormai una
trentina. In poco meno di trent’anni la concezione della materia subisce un mutamento
così radicale e inusitato da rendere tale periodo, per la rapidità e la quantità delle
conoscenze acquisite, forse unico nella storia del pensiero scientifico occidentale. Le
ricerche di Fermi segnarono profondamente questo trentennio, non solo per la quantità e
l’importanza dei risultati ottenuti ma soprattutto per il loro ruolo storico. Esistono infatti
traguardi scientifici di enorme valore che giungono al termine di lunghe e pazienti
ricerche e che coronano un ben definito progetto iniziale, ma ci sono anche scoperte
apparentemente meno straordinarie che obbligano a inattese risistemazioni del sapere
acquisito, scardinano principî metodologici e conoscenze unanimemente accettate e
imprimono alla ricerca direzioni nuove e del tutto impreviste. Nel suo itinerario di scienziato
[…] Fermi raggiunse entrambi gli obiettivi.»
Giuseppe BRUZZANITI, Enrico Fermi. Il genio obbediente, Einaudi, Torino 2007
«Dalla lettura dei giornali di qualche settimana fa avrai probabilmente capito a quale
genere di lavoro ci siamo dedicati in questi ultimi anni. È stato un lavoro di notevole
interesse scientifico e l’aver contribuito a troncare una guerra che minacciava di tirar
avanti per mesi o per anni è stato indubbiamente motivo di una certa soddisfazione. Noi
tutti speriamo che l’uso futuro di queste nuove invenzioni sia su base ragionevole e serva a
qualche cosa di meglio che a rendere le relazioni internazionali ancora più difficili di
quello che sono state fino ad ora. I giornali hanno pubblicato un certo numero di dettagli
sul lavoro di questi ultimi anni e tali dettagli, naturalmente, non sono più segreti. Ti
interesserà sapere, se non lo sai già dai giornali italiani, che verso la fine del 1942 abbiamo
costruito a Chicago la prima macchina per produrre una reazione a catena con uranio e
grafite. È diventato d’uso comune chiamare queste macchine «pile». Dopo la prima pila
sperimentale molte altre ne sono state costruite di grande potenza. Dal punto di vista
della fisica, come ti puoi immaginare, queste pile rappresentano una ideale sorgente di
neutroni che abbiamo usato tra l’altro per molte esperienze di fisica nucleare e che
probabilmente verranno usate ancora di più per questo scopo ora che la guerra è finita.»
Lettera di Enrico Fermi a Edoardo Amaldi del 28 agosto 1945 (in Edoardo AMALDI, Da via
Panisperna all’America, Editori Riuniti, Roma 1997)
«Vorrei discutere con voi la crisi che la scienza attraversa da due anni a questa parte. In
larga misura questa crisi è dovuta all’improvvisa consapevolezza, di parte dell’opinione
pubblica e del Governo, del tremendo ruolo che la Scienza può avere nelle cose umane.
L’importanza di questo ruolo era già nota. Ma il drammatico impatto portato dalla
costruzione della bomba atomica lo ha portato nella pubblica consapevolezza in
maniera così vivida che gli scienziati si sono trovati, inaspettatamente e talora contro la
propria volontà, ad essere sotto i riflettori […] C’è una grande penuria di uomini di scienza
ben preparati […] Ora le iscrizioni di studenti nei dipartimenti scientifici sono tornate a
essere abbondanti. Spero che ben pochi di questi studenti siano attratti dal nuovo fascino
che la scienza ha acquistato. La professione del ricercatore deve tornare alla sua
tradizione di ricerca per l’amore di scoprire nuove verità. Poiché in tutte le direzioni siamo
circondati dall’ignoto e la vocazione dell’uomo di scienza è di spostare in avanti le
frontiere della nostra conoscenza in tutte le direzioni, non solo in quelle che promettono
più immediati compensi o applausi.»
Discorso tenuto da Enrico Fermi nel 1947 (in Giulio MALTESE, Ritorno a Chicago: Enrico
Fermi e la nascita della fisica delle alte energie nel secondo dopoguerra (1946-1954), in
Atti del XXI Congresso Nazionale di Storia della Fisica e dell’Astronomia, Dipartimento di
Fisica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS), 6, 7 e 8 giugno 2001)
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Lo storico Eric J. Hobsbawm definisce Secolo breve gli anni che vanno dall’esplosione
della prima guerra mondiale fino al collasso dell’URSS. A suo giudizio, “la struttura del
Secolo breve appare come quella di un trittico o di un sandwich storico. A un’Età della
catastrofe, che va dal 1914 sino ai postumi della seconda guerra mondiale, hanno fatto
seguito una trentina d’anni di straordinaria crescita economica e di trasformazione
sociale, che probabilmente hanno modificato la società umana più profondamente di
qualunque altro periodo di analoga brevità. Guardando indietro, quegli anni possono
essere considerati come una specie di Età dell’oro, e così furono visti non appena
giunsero al termine all’inizio degli anni ’70. L’ultima parte del secolo è stata una nuova
epoca di decomposizione, di incertezza e di crisi – e addirittura, per larghe parti del
mondo come l’Africa, l’ex URSS e le ex nazioni socialiste dell’Europa orientale, un’Età di
catastrofe”.
Il candidato valuti criticamente la periodizzazione proposta da Hobsbawm e si soffermi
sugli eventi che a suo parere caratterizzano gli anni ’70 del Novecento.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
«Nel futuro ognuno sarà famoso al mondo per quindici minuti».
Il candidato, prendendo spunto da questa “previsione” di Andy Warhol, analizzi il valore
assegnato alla “fama” (effimera o meno) nella società odierna e rifletta sul concetto di
“fama” proposto dall’industria televisiva (Reality e Talent show) o diffuso dai social media
(Twitter, Facebook, YouTube, Weblog, ecc.).
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del
tema.
!
!
M065 - ESAME DI STATO DI ISTITUTO PROFESSIONALE
Indirizzo: TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI
CORSO DI ORDINAMENTO
Tema di PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA
Classe V A/B TSS – 26.02.2015
Il candidato svolga, a sua scelta, uno dei seguenti temi:
TEMA 1
Ansia e depressione sono patologie ormai piuttosto comuni nel mondo occidentale e colpiscono
soggetti di qualsiasi età, sesso e provenienza sociale. Nel caso in cui si manifestino in forme acute
o croniche, tuttavia, esse possono rappresentare un forte vincolo alle aspirazioni di felicità e
realizzazione personale, provocando insuccessi, per esempio, sul piano scolastico, sentimentale,
amicale e familiare.
A partire dalle considerazioni sopra esposte, il candidato operi una riflessione ponendo in
evidenza:
• le tipologie, i sintomi e le caratteristiche dei disturbi d’ansia e dell’umore;
• i principali modelli di intervento terapeutico e i relativi principi teorici di riferimento;
• il ruolo dei servizi territoriali e le figure professionali coinvolte nel sostegno dei soggetti
affetti da tale disturbo e dei loro familiari.
TEMA 2
La diversità, quando si accompagna ad una situazione di handicap, può rappresentare una
condizione esistenziale complessa e difficile. Spesso è resa ancor più problematica dalle condizioni
imposte dal sistema sociale di appartenenza in rapida evoluzione, all’interno del quale ancora
coesistono disinformazione, pregiudizio, scarsa sensibilità alle problematiche dell’integrazione.
Prendendo spunto dalla considerazione sopra esposta, il candidato operi le sue riflessioni ponendo
in evidenza:
• tipologie e cause caratteristiche delle diverse forme di disabilità;
• dinamiche collegate alla presenza di un soggetto disabile all’interno del nucleo familiare;
• difficoltà che accompagnano il processo di integrazione della persona disabile;
• interventi che favoriscono l’integrazione della persona disabile con particolare riferimento alle
azioni/progetti che coinvolgono anche il tecnico dei servizi sociali.
M065 - ESAME DI STATO DI ISTITUTO PROFESSIONALE
Indirizzo: TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI
CORSO DI ORDINAMENTO
Tema di PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA
Classe V A/B TSS – 05.05.2015
Il candidato svolga, a sua scelta, uno dei seguenti temi:
TEMA 1
Le ricerche svolte dagli studiosi suggeriscono che è la conflittualità fra genitori, più che la
separazione in sé e per sé, a produrre effetti negativi sul benessere dei figli. Il candidato operi una
riflessione sul rischio che il bambino possa sviluppare problemi comportamentali e affettivi in
seguito alla separazione o al divorzio dei genitori. Esponga, nel ruolo di operatore sociosanitario,
come indirizzerebbe la coppia a utilizzare la rete dei servizi allo scopo di ridurre la conflittualità e
permettere ad entrambi i genitori di avere con i figli una relazione sana.
TEMA 2
Marinella è una donna di 70 anni che vive da sola in un piccolo paese di provincia. La sua unica
figlia si è trasferita da poco in un’altra città , portando con sé gli adorati nipoti. Improvvisamente
Marinella si trova sola e senza più una ragione per vivere. Di lì a breve, inizia a manifestare
sintomi di demenza e depressione; il medico di base attiva i servizi sociali per un eventuale
inserimento all’interno di un centro diurno. Analizza la situazione esposta, elaborando un piano di
intervento personalizzato per Marinella, e rifletti:
-sul legame fra demenza e depressione e sui possibili sintomi della depressione nell’anziano con
relative cause;
sull’’importanza dei servizi socio-sanitari presenti sul territorio.
!
!
!
!
!
!
!
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Istituto Professionale Statale Industria Artigianato “G.P. Romegialli”
Via Cortivacci, 3 – 23017 Morbegno (SO)
Tel.: 0342 61.12.66 Fax: 0342 61.44.59
E-mail uffici: [email protected] – P.E.C.: [email protected]
Sito Internet: http://www.ipsiaromegialli.it
SIMULAZIONE
TERZA PROVA
CLASSE 5 A TSS
Materie: Matematica
Lingua e civiltà inglese
Igiene- Cultura medico-sanitaria
Diritto e legislazione socio-sanitaria
Data …………………………
Nome ………………………………………………………..
SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA
MATERIA: Matematica
Data ………………………………
Alunno ……………………………………
CLASSE QUINTA A
Servizi socio-sanitari
Tipologia B: Quesiti a risposta aperta, rispondi utilizzando le righe a disposizione
Quesito 1: Il candidato dia la definizione di asintoto verticale, di asintoto orizzontale e di asintoto obliquo e
spieghi
dove e come si ricercano gli asintoti di una funzione. Poi calcoli gli asintoti della funzione
2
y=
x −1 .
2x
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………!
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..!
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..!
2
Quesito 2: : Il candidato, dopo aver classificato la funzione y = 4 − x , ne calcoli il dominio, il segno, le
x
intersezioni con gli assi cartesiani, le eventuali simmetrie e i limiti agli estremi del campo di esistenza.
Poi riporti le informazioni ottenute nel piano cartesiano.
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………!
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………!
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………!
Tipologia C: Quesiti a risposta multipla, (indica solo una risposta).
1) Il dominio della funzione
!
!
!
!
y = 3 log x è:
D = [1,+∞)
D = (0,+∞)
D = (− ∞,0) ∪ (0,+∞)
D = [0,+∞)
2
2) Il valore del limite lim x − 6 x è:
2
x → +∞
!
!
!
!
-1/3
0
2
−∞
3) Data la funzione y =
!
!
!
!
1 − 3x
3x − 6 possiamo affermare che:
4 − x2
Non ha asintoti verticali e ha un asintoto orizzontale di equazione y=3/4
Ha due asintoti verticali di equazione x = 2 e x = −2 e un asintoto orizzontale di equazione y=-3
Ha un asintoto verticale di equazione x = −2 e un asintoto orizzontale di equazione y=0
Ha un asintoto orizzontale di equazione y=0 e due asintoti verticali di equazione x = 2 e x = −2
4) Considera la funzione y = log a x , con a > 1 . Quale delle seguenti affermazioni è errata?
!
!
!
!
Ammette come asintoto verticale la retta x = 0
E’ positiva se x > 1
E’ monotona crescente
lim log a x = +∞
x →0+
SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA
MATERIA: Lingua e Civiltà inglese
Data………………………………………….
Alunno ……………………………………
CLASSE QUINTA A
Servizi socio-sanitari
Tipologia B: Quesiti a risposta aperta, rispondi utilizzando le righe a disposizione
Asian lesson in how to do exams
With Sajid training to be a doctor, Kyhalid on course for Cambridge University, Noshaba one of the
brightest girls in her school, and six-year-old Hamid showing signs of precious intelligence, the children of
the Khan family are stars of the British education system.
Why is it that Asian children do better on average in examinations than their white classmates? A recent
survey of examination results in London school suggests that their achievements may be due to parental
pressure. The Khans’ father, Mohammed, came to England from Pakistan in 1964 with little formal
education and works on night shifts for the Post Office. However he does not hesitate to remind his children
of the golden opportunities open to them. Noshaba says, “My parents often tell me that I have been given the
chance to better myself, and I think I should do that. They came here from another country without much of
an education, but I have had a big advantage”
Desmond Nuttall, who compiled the survey, says the positive attitude of parents such as the Khans is the
main reason for their children’s success. “Parental support and expectation are very important. The Asian
community tends to value education and expects its children to do well”.
TIPOLOGIA B:
After reading the text answer the following questions
B1. Why are the children of the Khan family called ” stars of the British education system”?
…………………………………………………………………………………………………………………………….
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
B2. What kind of survey has been made recently? Explain what it suggests.
…………………………………………………………………………………………………………………………….
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
Tipologia C: Quesiti a risposta multipla, (indica solo una risposta).
Choose the right answer (X)
C.1. A refugee is someone who …………………………
a) …… moves from the countryside to the town
b) …… who has to leave his home due to war
c) …… leaves the town to go to rural areas
d) …… leaves his country due to unemployment
th
C.2 . During the 20 century the USA population ……….
a) .…. more than doubled
b) .…. decreased
c) .…. more than tripled
d) .…. did not have any growth
C.3. The largest ethnic group in the UK is ……………
a) .…. Chinese
b) .…. Indian
c) .…. Black African
d) .…. Black Caribbean
C.4. People from Eastern and Central Europe arrived in the UK ………
a) .…. after the fall of the Berlin Wall
b) .…. during the Second World War
c) .…. in the 1950s
d) .…. in the 19th century
SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA
MATERIA: IGIENE E CULTURA MEDICOSANITARIA
Data………………………………………….
Alunno ……………………………………
CLASSE QUINTA A
Servizi socio-sanitari
Tipologia B: Quesiti a risposta aperta, rispondi utilizzando le righe a disposizione
Causa, conseguenze e terapia della sindrome di Klinefelter
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………….
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………..
Definizione paralisi cerebrali infantili e quadro clinico motorio
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………….
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
Tipologia C: Quesiti a risposta multipla, (indica solo una risposta).
N. B. le domande a scelta multipla non possono essere corrette
Il mesotelioma è un tumore :
⌂ del muscolo
⌂ della cute
⌂ della ghiandola
⌂ della pleura
La cornea è una :
⌂ membrana vascolarizzata dell’occhio
⌂ membrana trasparente dell’occhio
⌂ lente biconvessa dell’occhio
⌂ cellula della cute
L’ittero neonatale patologico è dovuto ad :
⌂ aumento globuli rossi
⌂ imperfetta funzionalità epatica
⌂ aumento emoglobina
⌂ aumento bilirubina
L’ emofilia è dovuta ad un’alterazione di un gene presente nel :
⌂ cromosoma Y
⌂ cromosoma X
⌂ cromosoma autosoma
⌂ cromosoma eterozigote
SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA
MATERIA: Diritto e legislazione socio sanitaria
Data………………………………………….
Alunno ……………………………………
CLASSE QUINTA A
Servizi socio-sanitari
Tipologia B: Quesiti a risposta aperta, rispondi utilizzando le righe a disposizione
1)Definisci in non più di 6 righe l’istituto della rappresentanza diretta
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….!
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………!
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………!
2) Esponi in non più di 6 righe la disciplina dell’esercizio dell’impresa commerciale da parte del minore
emancipato
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………….
Tipologia C: Quesiti a risposta multipla, (indica solo una risposta).
N. B. le domande a scelta multipla non possono essere corrette
Lo spossessamento dei beni del fallito:
!
-comporta la perdita della proprietà dei beni;
!
-non impedisce all’imprenditore di compiere atti di disposizione;
!
-consiste nella privazione di alcuni diritti personali del fallito;
!
-trasferisce il potere di amministrare e disporre agli organi fallimentari.
In caso di divisione ereditaria o di trasferimento d’azienda i partecipanti all’impresa
familiare:
!
-hanno diritto di prelazione sull’azienda;
!
-non hanno diritto di prelazione sull’azienda;
!
-hanno diritto di prelazione relativamente ai beni immobili facenti parte dell’azienda;
!
-hanno il diritto di prelazione solo sui beni acquistati attraverso il reimpiego degli utili.
L’institore è colui che può compiere:
!
-tutti gli atti in nome e per conto dell’imprenditore, così come risulta dal 1° comma dell’art. 2204
cod.civ.;
!
-tutti gli atti pertinenti all’esercizio dell’impresa cui è preposto, salvo le limitazioni di cui all’art.2204
cod. civ.;
!
-può alienare e ipotecare i beni immobili del preponente se ciò è pertinente all’esercizio dell’impresa
cui è preposto;
!
-solo gli atti inerenti l’esercizio dell’impresa indicati nella procura.
Il brevetto:
!
!
!
-assicura il diritto patrimoniale sull’invenzione
!
-dura venti anni ma può essere rinnovato o prorogato
!
-riguarda ogni tipo di invenzione
!
-può non essere originale,se comunque utilizzabile nel processo produttivo
CLASSE 5 A TSS a.s 2014-2015
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA- TIPOLOGIA B+C
Indicatori rispetto ai quali viene definita la valutazione e relativi livelli di misurazione (ex D.P.R. 357/98, art. 1)
TIPOLOGIA ITEM E VALUTAZIONE
DISCIPLINE
Quesiti tipologia: “C – RISPOSTA MULTIPLA”
•
•
1,5 punti per ogni risposta esatta;
0 punti per ogni risposta sbagliata o mancante.
Quesiti tipologia: “B – RISPOSTA SINGOLA”
Si assegnano:
•
•
•
•
•
•
•
0 punti non risponde.
1 punti Risposta completamente errata nei
contenuti e del tutto inadeguata nel linguaggio.
2 punti Risposta con errori gravi sia di contenuto
che formali.
2,5 punti Risposta con errori diffusi, ma non gravi.
3 punti Risposta sufficiente nei contenuti e nella
formulazione
4 punti Risposta esauriente e discretamente
articolata.
4,5 punti Risposta dettagliata, pertinente e
formalmente adeguata.
N.B.:
Per quanto riguarda i punteggi grezzi, ciascuna materia
ha a disposizione 15 punti, mentre per l’intera prova i
punti a disposizione sono 75.
C2
C3
C4
B1
B2
A1 - Punteggio totale (in 15-mi)
C1
C2
I
N
G
L
E
S
E
C3
C4
B1
B2
I
G
I
E
N
E
A2 - Punteggio totale
(in 15-mi)
A3 - Punteggio totale
(in 15-mi)
A3 - Punteggio totale
(in 15-mi)
C1
C2
C3
C4
C.M.
La media conseguita nelle 5 discipline costituirà il
punteggio
della
prova
medesima
(con
arrotondamento per difetto inferiore a 5 decimi 12,4
= 12; con arrotondamento per eccesso superiore o
uguale a 5 decimi 12,5 = 13)
PUNTEGGIO SINGOLO
ITEM
C1
M
A
T
E
M
A
T
I
C
A
Si assegnano:
ITEM N.
B1
B2
C1
D
I
R
I
T
T
O
C2
C3
C4
B1
B2
Punteggio totale prova (pg = A1+A2+A3+A4+A5, in 75-mi)
Punteggio prova dopo conversione (pf in 15 – mi)
N.B.: La sufficienza corrisponde ad un punteggio pf=10/15.
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Istituto Professionale Statale Industria Artigianato “G.P. Romegialli”
Via Cortivacci, 3 – 23017 Morbegno (SO)
Tel.: 0342 61.12.66 Fax: 0342 61.44.59
E-mail uffici: [email protected] – P.E.C.: [email protected]
Sito Internet: http://www.ipsiaromegialli.it
!
!
SIMULAZIONE!
TERZA!PROVA!
!
CLASSE!5!A!TSS!
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Materie:!!Lingua!e!civiltà!inglese!
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!IgieneB!Cultura!medicoBsanitaria!
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Diritto!e!legislazione!socioBsanitaria!
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Ed.!Fisica!
!
!
!
Data!!!…………………………!
Nome!………………………………………………………..!
!
!
SIMULAZIONE+DELLA+TERZA+PROVA+MATERIA:++Lingua+e+Civiltà+inglese+
Data………………………………………….
Alunno ……………………………………
CLASSE QUINTA A
Servizi socio-sanitari
+
Tipologia++B+:+Quesiti+a+risposta+aperta,+rispondi+utilizzando+le+righe+a+disposizione+
!
1.
!
Give a definition of Down’s Syndrome and its different forms
……………………………………………………………………………………………………………………………………!
……………………………………………………………………………………………………………………………………!
……………………………………………………………………………………………………………………………………!
……………………………………………………………………………………………………………………………………!
……………………………………………………………………………………………………………………………………!
……………………………………………………………………………………………………………………………………!
……………………………………………………………………………………………………………………………………!
……………………………………………………………………………………………………………………………………!
!
2. Describe the behaviors of autistic children and adults
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………!
3. Which are the characteristics of a teenager affected by anorexia?
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………!
………………………………………………………………………………………………………………………………………………….!
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………!
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………….!
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………..!
……………………………………………………………………………………………………………………………………………….!
………………………………………………………………………………………………………………………………………………..!
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
SIMULAZIONE+DELLA+TERZA+PROVA+MATERIA:++IGIENE++E++CULTURA+MEDICOH++++++++++++++++++++++++
SANITARIA+
Data………………………………………….
Alunno ……………………………………
CLASSE QUINTA A
Servizi socio-sanitari
+
Tipologia+B:+Quesiti+a+risposta+aperta,+rispondi+utilizzando+le+righe+a+disposizione+
!
B!1)!!Obiettivi!e!processo!della!meiosi!
!
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………!
!
B!2)!!Definizione!e!caratteristiche!delle!!tipologie!di!epilessia!
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….!
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………!
!
B!3!)!!Eziologia,!patogenesi!e!complicanze!delle!valvulopatie!cardiache!
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..!
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………!
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
SIMULAZIONE+DELLA+TERZA+PROVA+MATERIA:++Diritto+e+legislazione+socio+sanitaria+
!
Data………………………………………….
Alunno ……………………………………
CLASSE QUINTA A
Servizi socio-sanitari
+
Tipologia+B:+Quesiti+a+risposta+aperta,+rispondi+utilizzando+le+righe+a+disposizione+
!
1)Esponi!in!non!più!di!8!righe!!il!nuovo!modello!di!Welfare!State!(Welfare!!mix).!!
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..!
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………!
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………!
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..!
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..!
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………!
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….!
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..!
!
2)!Esponi!in!non!più!di!8!righe!la!disciplina!relativa!alla!responsabilità!del!socio!per!le!obbligazioni!sociali!nelle!società!
commerciali!di!persone!con!particolare!riferimento!al!beneficio!di!preventiva!escussione.!!
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..!
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………!
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………!
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..!
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..!
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………!
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….!
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..!
!
3)Esponi!in!non!più!di!8!righe!il!concetto!di!mutualità!prevalente.!!
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..!
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………!
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………!
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..!
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..!
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………!
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….!
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
SIMULAZIONE+DELLA+TERZA+PROVA+MATERIA:++Educazione+fisica+
!
Data………………………………………….
Alunno ……………………………………
CLASSE QUINTA A
Servizi socio-sanitari
+
Tipologia+B:+Quesiti+a+risposta+aperta,+rispondi+utilizzando+le+righe+a+disposizione+
!
!
•
La distorsione è una lesione che subisce un'articolazione senza perdita di contatto tra i
capi articolari. Il candidato descriva ii sintomi, le operazioni da fare e da non fare nel
primo soccorso.
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..!
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………!
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………!
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..!
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..!
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………!
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….!
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………!
•
Una costante attività fisica provoca una serie di modificazioni a carico del cuore e della
circolazione. Il candidato descriva cosa succede nell'apparato circolatorio durante
l'attività fisica.
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..!
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………!
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………!
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..!
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..!
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………!
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….!
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….!
•
L'alcol è una sostanza tossica. Il candidato spieghi quali sono i problemi che può creare
l'abuso di alcol sia a livello fisico che psichico.
!
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..!
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………!
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………!
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..!
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..!
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………!
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….!
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
GRIGLIA DI VALUTAZIONE - TERZA PROVA
Classe V
Tecnico Servizi Sociali
CANDIDATO__________________________________________________________________
Conoscenze
!
Competenze
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
!
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Diritto ed !
!
Economia
!
Inglese
!
!
Cultura medicoSanitaria
!
Ed.Fisica
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
Totale!
Punteggio complessivo della prova in 60-mi
!
Voto!
Voto in 15-mi
!
GRIGLIA&
Indicatori!
!
CONOSCENZA!!
Dei!contenuti!
COMPETENZE!
Lessico!!
Specifico!
CAPACITA!
Analisi,!
sintesi!e!
comprensione!
!
!
!
Totale
!
VALUTAZIONE
!
Capacità
Descrittori!
Approfondita!
Completa!
Essenziale!
Incompleta!
Nulla!
Corretto!e!articolato!
Corretto!
Di!base!
Non!del!tutto!appropriato!
!Carente!
Con!chiarezza!
Con!coerenza!ed!essenzialità!
In!forma!semplice!
Con!qualche!difficoltà!
Assente!
Punt.!
5!
4!
3,5!
2B3!
1!
5!
4!
3,5!
2B3!
1!
5!
4!
3!
2!
1!