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15/5/2015 SOMMARIO PROFILO DELL’ISTITUTO ................................................................................................................................... 1 Dati generali ........................................................................................................................................................... 1 Ambito territoriale ...................................................................................................................................................2 PROGRAMMAZIONE GENERALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE ..................................................................... 3 Premessa ............................................................................................................................................................... 3 Metodologie didattiche ........................................................................................................................................... 3 Competenze comuni e relative abilità (competenze chiave di cittadinanza) .......................................................... 4 Verifica e valutazione ............................................................................................................................................. 6 Griglie di valutazione adottate per le simulazioni delle prove d’esame .................................................................. 7 PROFILO DELL'INDIRIZZO………………………………...…………………………………….…...………….… …11 Profilo culturale e risultati dei percorsi del settore servizi…………………………..…………………………… …....11 Profilo del Tecnico Sociosanitario……………………………………....………………………………………….… ...11 Quadro orario ....................................................................................................................................................... 13 PROFILO DELLA CLASSE ................................................................................................................................ 13 I docenti ............................................................................................................................................................... 13 Gli alunni .............................................................................................................................................................. 14 ATTIVITA' DI RECUPERO .................................................................................................................................. 16 Riferimenti normativi ............................................................................................................................................ 16 Attività svolte ........................................................................................................................................................ 16 DIVISIONE DELL’ANNO SCOLASTICO E OFFERTA FORMATIVA INTEGRATIVA ....................................... 17 Divisione dell’anno scolastico .............................................................................................................................. 17 Offerta formativa integrativa ................................................................................................................................ 17 ESPERIENZE MULTIIDISCIPLINARI...................................................................................................….........18 Attività multidisciplinari di ricerca ......................................................................................................................... 18 ATTIVITA DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO .............................................................................................. 19 Le finalità .............................................................................................................................................................. 19 Descrizione del percorso formativo……………………..…………………………………………………………….….19 Tirocinio formativo in azienda (stage) ................................................................................................................. 21 Valutazione sul raggiungimento degli obiettivi ..................................................................................................... 23 SIMULAZIONI DELL'ESAME DI STATO ........................................................................................................... 23 Aspetti generali .................................................................................................................................................... 23 Simulazione della Terza prova ............................................................................................................................. 24 CRITERI PER L'ATTRIBUZIONE DEL CREDITOFORMATIVO E DEL CREDITO SCOLASTICO………….. 25 Credito formativo ………………………………………………………………………………...………………...……..25 Credito scolastico ………… ………………………………………………………...…….…………………….………..25 ALLEGATO 1 SCHEDE PER MATERIA ALLEGATO 2 SIMULAZIONI PROFILO DELL’ISTITUTO Dati generali L’IPSIA “G.P. Romegialli”, ubicato in via Cortivacci n. 3 a Morbegno, nasce come Istituto Professionale dotato di autonomia giuridica, con decreto istitutivo n. 621 del 05/08/87 pubblicato sulla G.U. dell’11/01/89 n. 8 (telex ministeriale n. 1939/100 del 10/06/86). Dall’anno scolastico 2009/2010, sono stati attivati i nuovi percorsi previsti dalla riforma della scuola secondaria di secondo grado: Socio-sanitario, Manutenzione e Assistenza tecnica, con offerta IeFP integrata e complementare , Perito chimico-biologico in continuità con i settori del vecchio ordinamento: Servizi sociali, Sistemi energetici e Tecnico della manutenzione, Tecnico chimico-biologico. L’edificio ospita, oltre alle aule normali per le usuali lezioni, spazi adibiti ai laboratori: officina meccanica, laboratorio di fisica, laboratorio di chimica, laboratorio di microbiologia, laboratorio di grafica computerizzata, laboratorio di pneumatica, laboratorio di metodologia operativa, officina termica, laboratorio termico, laboratorio di monitoraggio ambientale, laboratorio di informatica. L’Istituto usufruisce anche di aule interattive con le LIM, tutte le classi dispongono di connessione INTERNET . Altre aree sono destinate a presidenza, segreteria, aula insegnanti, ufficio tecnico e archivi. Dal 1998 sono state rimosse le barriere architettoniche e sono state inserite infrastrutture che consentono agli allievi diversamente abili un più agevole accesso alle aule, ai laboratori e ai servizi. Nel 2001 c'è stato un importante intervento da parte della Provincia di Sondrio, che ha portato all'ampliamento della scuola mediante sopraelevazione di un piano e all’ammodernamento e alla definitiva messa a norma di tutti gli impianti. Inoltre, nell’anno scolastico 2009/2010, grazie a un finanziamento regionale per l’ammodernamento dei laboratori destinato alle scuole con percorsi di sperimentazione di I. e F.P. triennale, sono stati completamente rifatti il laboratorio di informatica e l’officina termica e sono stati creati due nuovi laboratori: il laboratorio termico e il laboratorio di chimica per analisi gascromatografiche. Dall’anno scolastico 2009/2010, hanno preso avvio i nuovi percorsi previsti dalla Riforma della scuola secondaria di secondo grado, che nel corrente anno sono ; ! Tecnico di manutenzione e assistenza tecnica (classi I, II III IV e V); ! Tecnico dei servizi socio – sanitari (classi I, II III e IV e V); ! Qualifica regionale triennale per Operatore di impianti termoidraulici (classi I II e III). Con riferimento ai percorsi di istruzione professionale dell’ordinamento previgente l'istituto, sin dall'anno scolastico 97/98, adotta il cosiddetto “Progetto 2002”, le cui caratteristiche sono la realizzazione di un biennio unitario tra i diversi indirizzi, l'adozione di una maggiore flessibilità organizzativa e didattica nel rispetto di standard di livello nazionale e, infine, l'attuazione di una progressiva interazione ed integrazione con il contesto territoriale ed i fabbisogni formativi locali. La settimana scolastica va da lunedì a sabato, con un rientro pomeridiano . Le lezioni del mattino iniziano alle ore 8.00 e terminano alle 12.55. il rientro pomeridiano comincia alle ore 14.00 e si conclude alle ore 16.50. Ogni unità oraria di lezione ha una durata di 60 minuti. 1 Nell'esercizio dell'autonomia, IPSIA. "G.P. Romegialli" adotta diverse forme di flessibilità al fine di svolgere le proprie attività nel modo più adatto alle esigenze dell’istituto e ai ritmi di apprendimento degli alunni, tra cui: ! l'attivazione di percorsi didattici individualizzati per favorire l'inserimento degli alunni in difficoltà; ! le iniziative di recupero e di sostegno; ! l'apertura dell'offerta formativa al territorio, attraverso la collaborazione e lo svolgimento di corsi con enti esterni. Ambito territoriale Il contesto socio-economico in cui è inserito l’istituto, è quello di una vallata alpina nella quale è avvenuta una rapida trasformazione da un’economia in larga parte agricolo – montana (ancora il 41% nel 1951), ad un’economia mista basata su una ridotta consistenza industriale, una folta presenza di aziende artigiane ed un crescente sviluppo del settore terziario. La situazione attuale è quella di un'economia periferica ancora per certi versi dipendente, per quanto riguarda capitali, merci e lavoro, dalle aree vicine, sebbene presenti ragguardevoli attività ed iniziative nel settore agroalimentare, vinicolo , nell’attività turistica, e nell’artigianato accompagnate da un crescente sviluppo industriale nel comparto delle costruzioni di peso, metalmeccanica, non priva di eccellenze, e l’ importante filiera dell’energia. La realtà culturale, più lenta a subire trasformazioni, risente ancora della passata struttura sociale (suggerita da un’economia agricola alpina), del parziale isolamento geografico e politico del territorio. Ultimamente, grazie al miglioramento delle vie di comunicazione, alla diffusione capillare dei mezzi di trasporto, ai media e alla diffusione della scolarizzazione anche universitaria, si va verso l’integrazione con la realtà socio-culturale lombarda, nazionale ed europea. L'ambito territoriale in cui l'istituto opera è quello della Comunità Montana Valtellina di Morbegno, i cui comuni hanno una distanza media dal capoluogo di mandamento di circa 8,7 km, con un massimo di 16 km. Gli alunni provengono, per circa i due terzi della popolazione scolastica, dai centri di fondo valle, mentre la rimanente parte è distribuita tra i comuni delle sponde retica ed orobica, dell’Alto Lario e della Val Chiavenna, nonché del comprensorio di Sondrio e dell’alta valle. Nei diversi indirizzi sono presenti allievi di origini extracomunitarie. 2 PROGRAMMAZIONE GENERALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE Premessa Il processo di valutazione permette di confrontare la corrispondenza tra il percorso educativo proposto dalla scuola e il livello raggiunto dall'alunno rispetto a questo percorso. Esso è perciò parte integrante di ogni momento dell'attività didattica, rappresentandone una tappa fondamentale del percorso educativo, teso ad accertare le capacità esibite dall’alunno e a premiarne il merito. Come previsto nel patto formativo sottoscritto con ciascun alunno, gli insegnanti si sono impegnati a comunicare agli studenti i criteri adottati ai fini valutativi e i risultati conseguiti, non solo perché così prevede lo Statuto delle studentesse e degli studenti, ma anche per abituare gli allievi a un’auto – valutazione del proprio lavoro. In sede di programmazione di inizio anno del Consiglio di classe, sono stati definiti gli aspetti metodologici generali a cui ciascun insegnante poteva fare riferimento, nonché i criteri generali di valutazione, con riferimento sia alle competenze di cittadinanza, sia a quelle disciplinari specifiche. Metodologie didattiche I docenti si sono proposti di condurre l’approccio alle varie tematiche in modo da stimolare in ciascun alunno l’interesse, la partecipazione e un’impostazione attiva e consapevole del processo di apprendimento. A tale fine si è ritenuto utile esplicitare alla classe gli obiettivi da raggiungere, sollecitare il frequente riferimento alle esperienze personali e alla realtà circostante e incoraggiare il dialogo e le discussioni guidate. Inoltre per dissuadere gli studenti dallo studio meramente mnemonico delle discipline, si è cercato, ove possibile, di porgere le informazioni e i concetti in modo problematico, indirizzando gli allievi a strutturarli e a rielaborarli secondo una sequenzialità logica. Ogni insegnante ha elaborato e impostato il programma didattico tenendo conto degli obiettivi generali e dei contenuti indicati a livello ministeriale, nonché delle esigenze e degli interessi più specifici degli studenti di questo corso professionale. Le attività curricolari sono state organizzate secondo un piano modulare, in funzione del raggiungimento degli obiettivi trasversali e disciplinari e sono state svolte con gradi di approfondimento diversificati per i vari contenuti, a seconda della loro specifica rilevanza, considerando anche l’attenzione e/o le difficoltà manifestate dagli alunni. Nella classe si riconoscono gradi differenziati di preparazione e di capacità: si è reso pertanto necessario calibrare opportunamente l’azione didattica, per cercare di renderla efficace sui singoli studenti. In funzione del raggiungimento degli obiettivi prefissati, i docenti hanno adottato di volta in volta le tecniche metodologiche ritenute più opportune, tra le quali si evidenziano le seguenti: ! ! ! ! ! ! ! lezioni frontali; metodo dialogico; discussioni guidate prove di brainstorming problem solving esercitazioni collettive e individuali attività di ricerca e di approfondimento a carattere multi e interdisciplinare 3 ! ! ! ! simulazioni lavori di gruppo lettura in classe eventuali uscite didattiche e partecipazioni ad incontri e conferenze Molteplici sono anche le risorse che ogni insegnante ha utilizzato nello svolgimento delle attività didattiche: ! ! ! ! ! Libro di testo. Appunti e lucidi predisposti dal docente. Fonti informative cartacee (articoli di carattere medico) e informatiche (Internet). Immagini, fotografie, diapositive e altri sussidi audiovisivi. uso della LIM Competenze comuni e relative abilità (competenze chiave di cittadinanza) Le competenze chiave di cittadinanza riguardano la formazione generale degli alunni come cittadini. Esse sono state individuate dal Consiglio di classe in sede di programmazione di inizio d’anno, basandosi sul modello di quanto previsto nell’allegato tecnico al Decreto 22 agosto 2007 relativo all’adempimento dell’obbligo di istruzione e rappresentano il risultato che ogni alunno può conseguire, all’interno del processo di insegnamento/apprendimento, attraverso la reciproca integrazione e l’interdipendenza tra le singole discipline. Ciascun insegnante si è impegnato a operare, all’interno della propria disciplina, in modo da contribuire fattivamente al raggiungimento di queste competenze. Esse sono elencate qui di seguito insieme con le relative abilità e con l’indicazione del giudizio espresso dal Consiglio di Classe sul grado di conseguimento delle stesse da parte degli alunni. Raggiunta da: Competenza Imparare ad imparare Abilità/Capacità Tutti allievi Sperimentare situazioni di verifica finalizzate al superamento dell’Esame di Stato. Saper elaborare una tematica trovando materiali e fonti materiali e multimediali. Progettare Elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti. 4 gli La maggior parte Alcuni allievi X X Nessuno Comunicare Sapersi relazionare con compagni, insegnanti ed operatori. Saper relazionare per iscritto o verbalmente su esperienze svolte. Potenziare il lessico specifico di ogni disciplina. Sviluppare comunicative. Collaborare e partecipare le X capacità Potenziare la capacità di collaborare ed interagire. Interagire valorizzando le potenzialità positive di ciascuno (abilità, attitudini ed interessi). X Lavorare in equipe per favorire la collaborazione e la capacità di assumersi responsabilità. Agire in modo autonomo e responsabile Condividere e rispettare statuti, regolamenti e contratto formativo dell’istituto. Rafforzare la consapevolezza ed il senso di responsabilità degli alunni riguardo al proprio operare. Sviluppare la dimensione sociale e civile degli alunni, stimolando la loro partecipazione ad eventi collettivi, sia all’interno della scuola che, più in generale, nella società. X Riconoscere le proprie capacità ed accettare i propri ed altrui limiti ed errori. Riconoscere ed accettare le diversità (culturali, religiose, etniche fisiche e comportamentali), creando un clima di accettazione e tolleranza. Risolvere problemi Affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni e utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline; X Condurre un’analisi del territorio dal punto di vista socio-economico. Individuare collegamenti e relazioni Operare collegamenti fra esperienze scolastiche e mondo del lavoro; Operare multidisciplinari tematica. Acquisire ed interpretare l’informazione collegamenti rispetto ad una Acquisire ed interpretare criticamente l’informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti ed opinioni; Condurre un’analisi del territorio dal punto di vista socio-economico; Operare multidisciplinari tematica. collegamenti rispetto ad una 5 X X Verifica e valutazione I traguardi formativi raggiunti da ciascun alunno sono stati rilevati nel corso di verifiche orali e /o scritte, intese ad accertare la comprensione, la padronanza e la corretta esposizione dei contenuti appresi, la capacità di interpretare, correlare e riorganizzare autonomamente le informazioni, nonché di fare riferimento a esperienze concrete maturate nell’ambito delle attività di stage. Le prove sono state predisposte in funzione di due tipologie di verifica: • di tipo formativo, mirata a valutare l’acquisizione di conoscenze specifiche. • di tipo sommativo, e pertanto più ampia e articolata, in quanto volta a rilevare il livello finale di competenze complessive, nonché la capacità dello studente di applicare il complesso delle conoscenze acquisite e delle abilità logiche sviluppate per la risoluzione di situazioni problematiche. A tal fine, il singolo docente ha adottato, di volta in volta, le strategie e gli strumenti ritenuti più opportuni tra quelli di seguito indicati: • prove d’ingresso; • osservazioni sistematiche durante il percorso; • verifiche periodiche sotto forma di prove strutturate; • verifiche pluridisciplinari; • questionari finalizzati ad accertare il raggiungimento degli obiettivi prefissati; • verifiche orali; • discussioni guidate; • prove scritte su argomenti prefissati; • analisi degli elaborati individuali e di gruppo. Il giudizio sul rendimento di ciascun alunno è scaturito dalla valutazione integrata dei seguenti aspetti: " l’atteggiamento globale con cui il soggetto ha affrontato lo studio delle discipline e in particolare: l’interesse, l’attenzione, la partecipazione, l’impegno e la puntualità nello studio; " la capacità di comprendere e analizzare i contenuti proposti dall’insegnante, di estrapolare da questi i concetti fondamentali e quindi di rielaborarli e integrarli fra loro; " l’abilità ad organizzare in forma comunicativa i concetti acquisiti e ad esprimerli in modo chiaro e coerente, con l’uso di un lessico appropriato. La proposta di voto, formulata dal singolo docente secondo criteri il più possibile univoci e oggettivi ed espressa in termini numerici, utilizzando per intero la scala di voti compresa tra 1 e 10, ha tenuto conto: • del raggiungimento delle abilità relative alle competenze comuni precedentemente elencate, verificate e valutate da ciascun docente per la parte di propria competenza; 6 Livello • delle misurazioni delle prove scritte, orali e strutturate, individuali e di gruppo svolte in classe, in misura congrua in relazione alle ore di lezione e agli eventuali moduli ultimati. Si è convenuto che il livello di raggiungimento degli obiettivi stabiliti possa essere messo in relazione al voto in decimi dividendo ogni obiettivo in cinque fasce, ognuna delle quali indica il livello di apprendimento raggiunto dall’allievo, secondo la griglia di valutazione di seguito riportata. Punteggi o In Descrizione decimi 9 - 10 5 8 4 7 3 6 2 5 4 1 1-3 Obiettivi completamente raggiunti con arricchimenti personali; Conoscenze approfondite ed organiche con capacità di compiere osservazioni personali e competenza autonoma nelle applicazioni; elaborazione e formulazione di giudizi in senso interdisciplinare; proprietà di linguaggio e precisione nell’esposizione orale. Obiettivi completamente raggiunti; Conoscenze complete con discrete capacità di rielaborazione, competenza sicura nelle applicazioni; valide capacità logiche, autonomia di giudizio, esposizione precisa e puntuale. Obiettivi discretamente raggiunti; Conoscenze complete con capacità di rielaborazione sufficientemente padroneggiata, discrete capacità logiche, esposizione diligente, applicazioni senza errori significativi. Obiettivi minimi raggiunti; Conoscenze complessivamente sufficienti, capacità logiche essenziali , applicazioni senza errori determinanti, esposizione ordinata, anche se non sempre sicura. Obiettivi minimi parzialmente raggiunti; Conoscenze parziali modeste capacità logiche, difficoltà ad organizzare le informazioni, insufficiente autonomia nelle applicazioni. Obiettivi minimi non raggiunti; Conoscenze parziali e superficiali, scarse capacità logiche , difficoltà di organizzare le informazioni, esposizione confusa e imprecisa, scarsa autonomia nelle applicazioni. Obiettivi minimi non raggiunti; Conoscenze gravemente lacunose, capacità logiche non evidenti, con conseguenti difficoltà nel coordinare le informazioni e nel procedere nelle applicazioni, esposizione caratterizzata da disordine formale e gravi carenze linguistico-espressive Griglie di valutazione adottate per le simulazioni delle prove d’esame Con riferimento allo svolgimento delle simulazioni delle prove d’esame, previste dalla programmazione di inizio d’anno nei mesi di febbraio e maggio, svolte per consentire agli alunni di arrivare preparati all’appuntamento con le prove scritte e orali ,sono state predisposte le griglie di valutazione qui di seguito riportate e relative alla prima e alla seconda prova scritta, nonché al colloquio orale. Per quanto riguarda la valutazione della terza prova scritta, la griglia è allegata al presente documento insieme alla copia della prova somministrata, nell’Allegato n. 2. 7 CANDIDATO: CLASSE: 8 CANDIDATO……………………………………….. CRITERI 1) ADERENZA ALLA TRACCIA PROPOSTA 2) CONOSCENZA DI REGOLE e PRINCIPI 3) UTILIZZO DELLA TERMINOLOGIA SPECIFICA 4) CAPACITA’ DI UTILIZZARE E ORGANIZZARE CONTENUTI TEORICI CLASSE………………………. GRIGLIA DI VALUTAZIONE Seconda Prova Scritta Psicologia Generale e Applicata INDICATORI " Interpreta e svolge la traccia proposta in modo corretto, completo ed esauriente " Interpreta e svolge la traccia proposta in modo non del tutto completo ed esauriente " Interpreta e svolge la traccia proposta in modo non completo e poco esauriente " Interpreta e svolge la traccia proposta in modo parziale e frammentario " Interpreta e svolge la traccia proposta in modo frammentato e gravemente lacunoso " Conosce i contenuti disciplinari richiesti in modo ottimale ed adeguato " Conosce i contenuti disciplinari richiesti in modo discreto/sufficiente ma in forma manualistica " Conosce i contenuti disciplinari richiesti in modo non sempre adeguato e corretto " Conosce i contenuti disciplinari richiesti in modo parziale e scorretto " Non conosce quasi o per niente i contenuti disciplinari collegati al tema proposto " Sa utilizzare il lessico con pertinenza e competenza " Sa utilizzare il lessico in modo corretto ma talora schematico " Sa utilizzare solo in parte il lessico e con alcune imprecisioni " Utilizza poco il lessico specifico e spesso non correttamente " Non conosce e non sa utilizzare la terminologia specifica " Sa utilizzare ed organizzare i contenuti in modo corretto e pertinente, dimostrando profondità di analisi e approccio critico " Sa utilizzare ed organizzare i contenuti in modo corretto e pertinente, ma in forma semplice e poco elaborata " Sa utilizzare ed organizzare i contenuti teorici solo parzialmente e con qualche difficoltà " Utilizza ed organizza i contenuti teorici senza elaborazione e in modo frammentario " Non sa utilizzare ed organizzare i contenuti teorici Totale PUNTEGGI " 13÷15 " 10÷12 " 8÷9 " 6÷7 " 1÷5 " 13÷15 " 10÷12 " 8÷9 " 6÷7 " " 1÷5 13÷15 " 10÷12 " 8÷9 " " 6÷7 1÷5 " 13÷15 " 10÷12 " 8÷9 " 6÷7 " 1÷5 VALUTAZIONE Punteggio complessivo della prova in 60-mi Voto in 15-mi (punteggio diviso 4 e arrotondato per eccesso) 9 Voto CANDIDATO: _____________________________________________ DATI DEL COLLOQUIO MACRO – OBIETTIVI CONSIDERATI CLASSE: _________________________ INDICATORI DEL LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEI MACRO - OBIETTIVI DATA: LIVELLI E PUNTEGGI PRESENTAZIONE E MOTIVAZIONE DELLA SCELTA RIGUARDO A TESINA / SOFTWARE / VIDEO DA PARTE DEL CANDIDATO Coerenza tra enunciazione e sviluppo nell’esposizione dell’elaborato ! ! ! Significatività Qualità Originalità Gravemente insuff. Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo 1 pt. 2 pt. 3 pt. 4 pt. 5 pt. TEMATICHE PLURIDISCIPLINARI PROPOSTE DALLA COMMISSIONE Utilizzazione / applicazione delle conoscenze e delle competenze ! ! ! ! ! Gravemente insuff. Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo 1 – 3 pt. 4 – 6 pt. 8 pt. 9 pt. 10 – 11 pt. ! Individuazione dei temi proposti Possesso delle conoscenze Possesso delle abilità operative Capacità di elaborare valutazioni autonome Capacità di operare approfondimenti anche con riferimenti extra-scolastici Acquisizione di un punto di vista “professionale” Capacità di operare collegamenti ! ! ! Collegamenti tra contenuti monodisciplinari Collegamenti tra contenuti multidisciplinari Efficacia dell’articolazione argomentativa Gravemente insuff. Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo 1 pt. 2 pt. 3 pt. 4 pt. 5 pt. Padronanza della lingua ! ! ! ! Capacità di comprensione dell’intenzione comunicativa dell’interlocutore Coerenza e coesione nella produzione orale Precisione linguistica Vivacità / originalità espositiva Gravemente insuff. Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo 1 pt. 2 pt. 3 pt. 4 pt. 5 pt. ! ! Capacità di approfondimento Capacità di autocorreggersi Gravemente insuff. Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo 0 pt. 1 pt. 3pt. 4 pt. 5 pt. TEMATICHE MONOTEMATICHE PROPOSTE DALLA COMMISSIONE DISCUSSIONE DEGLI ELABORATI SCRITTI Capacità di discutere le prove scritte La Commissione: Punteggio in 30-mi 10 __________ PUNTEGGIO ATTRIBUITO PROFILO DELL’INDIRIZZO Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del settore servizi II profilo del settore dei servizi si caratterizza per una cultura che consente di agire con autonomia e responsabilità nel sistema delle relazioni tra il tecnico, il destinatario del servizio e le altre figure professionali coinvolte nei processi di lavoro. Tali connotazioni si realizzano mobilitando i saperi specifici e le altre qualità personali coerenti con l’indirizzo di studio. Gli studenti, a conclusione del percorso formativo di studio, sono in grado di: • riconoscere nell’evoluzione dei processi dei servizi le componenti culturali, sociali, economiche e tecnologiche che li caratterizzano, in riferimento ai diversi contesti locali e globali; • cogliere criticamente i mutamenti culturali, sociali, economici e tecnologici che influiscono sull’evoluzione dei bisogni e sull’innovazione dei processi di servizio; • essere sensibili alle differenze di cultura e di atteggiamento dei destinatari, per fornire un servizio il più possibile personalizzato; • sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto, cooperazione e senso di responsabilità nell’esercizio del proprio ruolo; • operare in équipe e integrare le proprie competenze con le altre figure professionali per erogare un servizio di qualità; • contribuire a soddisfare le esigenze del destinatario nell’osservanza degli aspetti deontologici del servizio; • applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente e del territorio; • intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti tecnologici, nelle diverse fasi e livelli del processo per la produzione della documentazione richiesta e l’esercizio del controllo di qualità. Profilo del Tecnico Socio sanitario ll Diplomato di istruzione professionale dell’indirizzo Servizi socio-sanitari possiede le competenze necessarie per organizzare ed attuare interventi adeguati alle esigenze socio-sanitarie di persone e comunità, per la promozione della salute e del benessere bio-psico-sociale. È in grado di: • partecipare alla rilevazione dei bisogni socio-sanitari del territorio attraverso l’interazione con soggetti istituzionali e professionali; • rapportarsi ai competenti Enti pubblici e privati anche per orientare l’utenza verso idonee strutture; • intervenire nella gestione dell’impresa socio-sanitaria e nella promozione di reti di servizio per attività di assistenza e di animazione sociale; • applicare la normativa vigente relativa alla privacy e alla sicurezza sociale e sanitaria; • organizzare interventi a sostegno dell’inclusione sociale di persone, comunità e fasce deboli; • interagire con gli utenti del servizio e predisporre piani individualizzati di intervento; • individuare soluzioni corrette ai problemi organizzativi, psicologici e igienicosanitari della vita quotidiana; • utilizzare metodi e strumenti di valutazione e monitoraggio della qualità del servizio erogato nell’ottica del miglioramento e della valorizzazione delle risorse. A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nei Servizi socio-sanitari consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze: 11 1. Utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i bisogni socio-sanitari del territorio e concorrere a predisporre ed attuare progetti individuali, di gruppo e di comunità. 2. Gestire azioni di informazione e di orientamento dell’utente per facilitare l’accessibilità e la fruizione autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul territorio. 3. Collaborare nella gestione di progetti e attività dell’impresa sociale ed utilizzare strumenti idonei per promuovere reti territoriali formali ed informali. 4. Contribuire a promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta alimentazione e della sicurezza, a tutela del diritto alla salute e del benessere delle persone. 5. Utilizzare le principali tecniche di animazione sociale, ludica e culturale. 6. Realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno e a tutela della persona con disabilità e della sua famiglia, per favorire l’integrazione e migliorare la qualità della vita. 7. Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi, attraverso linguaggi e sistemi di relazione adeguati. 8. Utilizzare strumenti informativi per la registrazione di quanto rilevato sul campo. 9. Raccogliere, archiviare e trasmettere dati relativi alle attività professionali svolte ai fini del monitoraggio e della valutazione degli interventi e dei servizi. Il corso è strutturato in un biennio caratterizzato da due pacchetti formativi - così suddivisi: A. Aree di competenza dei docenti interni dell'Istituto Ä discipline comuni di formazione umanistica e scientifica 462 ore annuali Ä discipline di indirizzo 462 ore annuali B. Alternanza scuola lavoro gestita dagli insegnanti di classe , compresi nell’orario curriculare • Attività d’aula 30 quarto anno 30 quinto anno • Stage 80 ore durante il IV anno 80 ore durante il V anno Dal punto di vista dell'ordinamento curricolare, l’ Alternanza scuola-lavoro concorre a costituire tempo-scuola a tutti gli effetti e i risultati conseguiti concorrono alla valutazione degli alunni sia in sede di scrutinio finale, sia in sede di Esame di Stato. 12 Quadro orario Le aree di competenza dei docenti interni dell'Istituto sono caratterizzate dal seguente quadro orario: A. Articolazione orario curriculare Area di equivalenza Ore settimanali di lezione Ore settimanali di lezione Area di indirizzo Lingua e letteratura italiana 4 Psicologia generale ed applicata 5 Storia 2 Diritto e sanitaria 3 Matematica 3 Tecnica Amministrativa Economia sociale Lingua inglese 3 Igiene e Cultura medico-sanitaria 4 Scienze motorie e sportive 2 Seconda (tedesco) 3 IRC 1 TOTALE 15 TOTALE legislazione lingua socioed straniera 2 17 PROFILO DELLA CLASSE I docenti Con il corrente anno scolastico la classe, nel passaggio dalla quarta alla quinta, ha cambiato tre insegnanti nelle materie di Tecnica amministrativa , Matematica, Italiano e Tedesco. Nella tabella seguente è riportato l’elenco dei docenti membri del consiglio di classe, con l’indicazione delle relative materie e degli anni di insegnamento nella classe (con riferimento al quinquennio). 13 DISCIPLINA PER GLI SCOLASTICI DOCENTE LINGUA E LETTERATURA ITALIANA ( durante il IV anno Prof. Vaninetti) ANNI 2013/2014 2014/2015 ANGELINI PATRIZIA STORIA 2010/2011 MATEMATICA 2012/2013 MOIOLA SILVIA 2013/2014 2014/2015 2010/2011 LINGUA INGLESE 2012/2013 VICINANZA EMILIA 2013/2014 2014/2015 SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE BAFILE MARILENA L’INTERO QUINQUENNIO IRC BALITRO ALBERTA L’INTERO QUINQUENNIO SECONDA LINGUA (TEDESCO ) STRANIERA DRECHSLER CHRISTINE DIRITTO E LEGISLAZIONE TARABINI SOCIO-SANITARIA CRISTINA PSICOLOGIA APPLICATA GENERALE TECNICA AMMINISTRATIVA ECONOMIA SOCIALE CULTURA MEDICO-SANITARIA SOSTEGNO MARIA L’INTERO E CAMBIAGHI CRISTINA ED 2014/2015 SCACCABAROZZI PAOLA QUINQUENNIO 2011/2012 2012/2013 2013/2014 2014/2015 2014/2015 CAPRANI CARLA 2013/2014 2014/2015 CURTONI LORETTA 2011/2012 2012/2013 2013/2014 2014/2015 14 Gli alunni La classe 5 A Tecnico per i Servizi Socio sanitari è composta da 17 alunni, 15 femmine e 2 maschi, tutti provenienti dalla classe IV A TSS. Due alunni risiedono a Morbegno , gli altri provengono dall’Alto Lario, Sondrio e dalla Val Chiavenna. All’interno della classe un’ alunna è seguita dall’insegnante di sostegno con programmazione che si attesta sui minimi disciplinari, un altro segue un Piano didattico personalizzato per alunni con DSA, condiviso con lo stesso e la famiglia. Ad inizio d’anno, dopo l’avvio delle lezioni e la reciproca conoscenza tra alunni e docenti, il Consiglio di classe, rilevando i bisogni emergenti, ha confermato la necessità di proseguire sulle linee individuate l’anno precedente: potenziare il senso di responsabilità e l’autonomia di studio, migliorare le capacità di comunicazione e rafforzare le capacità di analisi, sintesi e di rielaborazione personale e stimolare la capacità di partecipazione al dialogo educativo. Dal punto di vista disciplinare la scolaresca risulta affiatata, esiste una buona relazione tra i componenti ; gli alunni si dimostrano rispettosi sia nei confronti del contesto che dei ruoli e degli ambienti di vita e di lavoro. Tutti contribuiscono, seppure con diverso grado, al dialogo didattico – educativo e si mostrano disponibili a migliorare le proprie competenze e a colmare le eventuali lacune. Occorre rilevare una certa riservatezza negli interventi e nella partecipazione a discussioni e spiegazioni . La frequenza risulta regolare per la maggior parte delle classe. In pochi casi si sono riscontrate assenze ricorrenti ed entrate/uscite strategiche in occasioni di verifiche scritte o interrogazioni. Dal punto di vista cognitivo il profilo appare eterogeneo. sia sul piano della preparazione già acquisita, sia in termini di capacità e di potenzialità da sviluppare. Nello studio a casa e nell'esecuzione dei compiti assegnati, gli studenti si applicano in modo disomogeneo, alcuni con impegno costante, altri in modo discontinuo. Sia nell’area di equivalenza che in quella di indirizzo non si rilevano significative difficoltà e discrepanze dei risultati raggiunti , sebbene alcuni alunni evidenzino qualche incertezza nell’utilizzare un lessico adeguato e nel rielaborare criticamente i contenuti appresi, oppure si avvalgono ancora di uno studio mnemonico che ostacola la capacità di fare collegamenti appropriati Sulla base delle osservazioni effettuate sono individuabili le seguenti fasce di livello: 1ª fascia in cui rientrano alcuni alunni forniti di buone competenze e che si impegnano con regolarità; giungendo a risultati eccellenti in alcune discipline 2ª fascia di cui fanno parte la maggior parte degli alunni forniti di competenze più che sufficienti e che hanno un impegno abbastanza costante , raggiungendo risultati apprezzabili; 3ª fascia di cui fanno parte alunni che evidenziano alcune difficoltà, relative all’asse linguistico e/o all’asse logico-matematico, dovute a uno studio discontinuo oppure a carenze nella preparazione di base o fragilità logico-cognitive. Alla luce di quanto detto, ogni docente, all’interno della propria disciplina, già nel corso del primo quadrimestre ha messo in atto interventi in relazione alle esigenze dei singoli allievi e programmato attività che permettessero il potenziamento delle abilità per i più preparati, il consolidamento per la fascia intermedia, il recupero per gli alunni in difficoltà di apprendimento e/o demotivati allo studio o in qualche misura svantaggiati, affinché potessero raggiungere gli obiettivi minimi previsti dalla programmazione. 15 Durante il secondo quadrimestre per alcuni discenti si sono resi necessari altri frequenti interventi di recupero in itinere. Ad oggi, seppur permanga una situazione eterogenea in termini di preparazione e competenze, gli alunni sembrano avviati ad una buona conclusione dell’anno scolastico, solo due alunni devono terminare alcune attività di recupero ancora in atto. Anche l’interesse e la partecipazione nell’ambito del progetto di “alternanza scuola lavoro” ,comprendente esperienze teorico e pratiche a carattere professionalizzante e di stage , hanno rispecchiato l’andamento delle attività curriculari. Le programmazioni nella maggior parte delle discipline, ad oggi, risultano in linea con i tempi previsti dalla programmazione. Per l’alunna con diagnosi funzionale, il Consiglio di classe suggerisce la presenza del docente di sostegno come supporto nello svolgimento delle tre prove scritte e nella prova orale. La metodologia d’intervento verrà spiegata in dettaglio nel documento riservato . Per l’alunno con DSA viene redatto uno specifico documento. Per un’analisi più puntuale delle attività svolte, dei contenuti proposti e delle dinamiche della classe, con particolare riferimento alle singole materie, si rinvia alle relazioni finali dei docenti, incluse nelle schede riportate nell’Allegato n. 1 al presente documento. In tali schede è indicata, tra l’altro, una descrizione sintetica dell’attività didattica svolta nel corso dell’anno scolastico, gli strumenti didattici e le metodologie adottate, le iniziative di recupero messe in atto, gli strumenti di verifica utilizzati, gli obiettivi realizzati declinati in termini di competenze e abilità, i contenuti disciplinari trattati, il grado di raggiungimento da parte degli alunni delle competenze sviluppate. ATTIVITA’ DI RECUPERO Riferimenti normativi Le iniziative di recupero e sostegno messe in atto dall’istituto rispondono alle seguenti norme: ! Legge n. 1 dell’11/01/2007, recante disposizioni in materia di esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore, con particolare riferimento alle condizioni di ammissione all’esame; ! D.M. n. 80 del 3/10/2007 e dell’O.M. n. 92 del 5/11/2007 (attività finalizzate al recupero dei debiti formativi), che introducono la modifica della disciplina dei debiti; ! D.P.R. n. 122 del 22/06/2009 contenente il regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia. Attività svolte il Consiglio di Classe, già in corso d’anno, è intervenuto tempestivamente e con particolare attenzione verso gli allievi che hanno riportato valutazioni non sufficienti, non appena le situazioni di debito formativo sono state rilevate, attuando le strategie qui di seguito riassunte: 16 iniziative di recupero nelle singole discipline, nell’ambito della normale attività didattica, segnalate nei registri personali dei docenti; • iniziative di recupero in itinere, attuate nell’ambito della quota del 20% destinata all’autonomia, opportunamente descritte su apposita modulistica e comunicate alle famiglie, con verifica finale formale; • attività di studio individuale • • attivazione di corsi di recupero in Matematica, Tedesco e Tecnica Amministrativa per le insufficienze relative al primo periodo. ( dal 23 al 28 febbraio 2015) Alcuni alunni non hanno ancora superato i debiti formativi del primo quadrimestre. DIVISIONE DELL’ANNO SCOLASTICO INTEGRATIVA E OFFERTA FORMATIVA Divisione dell’anno scolastico Nella riunione del 30 settembre 2014 il Collegio dei Docenti ha deliberato di suddividere l’anno scolastico in due quadrimestri, il primo dei quali con durata fino al 30 gennaio 2015 e il secondo fino al termine delle attività didattiche previsto dal calendario scolastico regionale. Offerta formativa integrativa Nell’ambito delle diverse attività didattiche complementari e integrative organizzate dalla scuola, gli alunni della classe sono stati interessati dalle seguenti: " attività di orientamento: partecipazione Job Orienta- Verona " attività di orientamento: Progetto “ Teseo” –Conoscere le Facoltà Universitarie " attività di orientamento: ADECCO " “Viaggio di istruzione – Crociera letteraria-” Visita a Barcellona " Partecipazione alla Marcia della pace , contro ogni guerra " Partecipazione alla conferenza tenuta dalla Dott.ssa Signori " La propaganda nella prima Guerra mondiale" " Partecipazione all’iniziativa Prevenzione al tabagismo " Spettacolo teatrale “Stupefatto” di Enrico Comi " Visita “ EXPO” a Milano " “Attività di assistenza per lo sviluppo delle tesine”, finalizzata ad offrire supporto per la ricerca e la strutturazione del percorso relativo alle tesine da presentare all’esame di Stato. " “Simulazione dell’esame di stato”. In accordo con le decisioni assunte dal Consiglio di Classe, sono state svolte due simulazioni delle tre prove scritte, la prima nel mese di febbraio e la seconda nel mese di maggio. Per la fine di maggio, è prevista una simulazione del colloquio orale. 17 ESPERIENZE PLURIDISCIPLINARI Ricerche multidisciplinari per il Colloquio dell’esame di Stato Tutti gli alunni hanno deciso di predisporre, quale argomento con cui dare inizio al colloquio, un’esperienza di ricerca preparata nel corso dell’anno scolastico (tesina), usufruendo anche dell’aiuto degli insegnanti della classe. I lavori svolti sono tutti a carattere pluridisciplinare, su tematiche liberamente scelte dagli allievi e sviluppate in modo da coinvolgere il maggior numero di discipline dell’ultimo anno di corso. Allievo/a ACQUISTAPACE MICHELA BEDOGNETTI MATILDE Titolo del documento di ricerca IL SOGNO LA LIBERTA’ BONOLLO ELISA DALLA SLA ALL’INFINITO…breve storia di Stephen Hawking CASALINO SILVIA CONOSCIAMO LA PERSONA; NON LA MALATTIA DELLA BITTA SABRINA FALCINELLA ELISA ALICE IN WONDERLAND L’ADOLESCENZA E LE SUE PROBLEMATICHE GAMBETTA ALESSIA LA FAMIGLIA GOSSI DONATELLA IL RICORDO LAZZARI STEFANIA DOPO IL BUIO LA LUCE LIBERA WILLI IL CONFORMISMO MAZZA ANTONELLA IL PENSIERO CREATIVO PONCIA ELEONORA LEI E’ ANGELICA E BASTA SCARAFONI MARIA L’ALIMENTAZIONE NELLA PRIMA INFANZIA SCARAMELLA VERONICA SERGI ANTONINO LA SOFFERENZA DELL’UOMO LA CROCE ROSSA UMANITARIO ED IL SURACI ANTONIETTA Il LINGUAGGIO DELLA MUSICA TESTINI VITTORIA L’EMANCIPAZIONE FEMMINILE 18 DIRITTO INTERNAZIONALE ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Le finalità L’attività di alternanza Scuola - lavoro persegue l’obiettivo formativo di integrare le conoscenze e le competenze degli allievi, affinché acquisiscano le capacità specifiche della figura professionale in uscita, denominata “Tecnico dei ServiziSocio-sanitari Il Tecnico dei servizi Socio-sanitari opera prevalentemente in strutture pubbliche e private nel settore degli interventi alle persone, caratterizzate da tipologie di utenti e da modelli organizzativi molto differenziati. Questa figura professionale, in base ad una specifica formazione di carattere teorico e tecnico-pratico, svolge la propria attività, nell’ambito dei servizi socio-educativi-culturali di istituzioni pubbliche e private, nei riguardi di soggetti di età diverse e con problematiche e richieste variegate, con lo scopo di favorire e promuovere lo sviluppo delle potenzialità di crescita personale e/o di inserimento e partecipazione sociale. Tale attività ha subito programmazioni diverse nel quarto e quinto anno. Descrizione del percorso formativo Nei prospetti seguenti sono riportate in sintesi i percorsi delle attività d’aula previste per il percorso di alternanza scuola – lavoro nel quarto e nel quinto anno. • Blocchi tematici svolti nella classe IV (A.S. 2013-14) Durante il quarto anno è stata progettato dal Consiglio di classe un percorso multidisciplinare attinente la tematica sui minori 2 ore 4 ore Storia Italiano Il lavoro minorile Lo sfruttamento minorile 6 ore Psicologia Le problematiche adolescenziali 6 ore Igiene e Cultura medicosanitaria Le patologie genetiche 6 ore Diritto Le professioni sanitarie 6 ore Inglese Lo sfruttamento minorile 19 COMPETENZE ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO a.s. 2013-14 Competenze, abilità e conoscenze acquisite nella classe quarta ABILITA’ CONOSCENZE Progettare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno e a tutela del minore , acquisendo consapevolezza della complessità degli approcci teorici e terapeutici. Saper distinguere i diversi L’affido e l’adozione modelli interpretativi nell’ambito della psicologia dell’età evolutiva. Il gruppo: dinamiche, leadership e devianza Riconoscere le principali caratteristiche del disagio adolescenziale, riflettendo su I disturbi dell'alimentazione: anoressia e eventuali interventi sociobulimia assistenziali e terapeutici Rispettare le consegne e i tempi Dimostrare di aver preso di esecuzione. Le fasi dello sviluppo cognitivo, emotivo e coscienza del proprio ruolo relazionale dalla nascita all'adolescenza e saper assumersi Riconoscere i bisogni relativi alle responsabilità in un contesto diverse fasi di sviluppo e le loro I servizi territoriali e le principali modalità lavorativo. specifiche problematiche. di assistenza per l'infanzia e l'adolescenza (esperienza di stage). Costruire e compilare griglie di osservazione e diario di bordo Individuare i soggetti, i contesti, gli operatori. Saper utilizzare opportune strategie per la gestione delle relazioni umane, nell'ottica dell'integrazione e del dialogo interculturale. Saper accettare la diversità etnica, culturale e religiosa all'interno di valori condivisi di tolleranza, rispetto e solidarietà Il minore straniero e la costruzione dell'identità. Il lavoro minorile Saper cogliere nell'integrazione elementi di arricchimento nell'ambito della crescita personale e collettiva. • Blocchi tematici svolti nella classe V (a.s. 2014-15) Per il quinto anno il Consiglio di classe ha programmato un percorso multidisciplinare sulla tematica del disagio psichico, strutturato in un ciclo di un incontro settimanale pomeridiano di tre ore , per un totale di 30 ore, Nel corso di tali incontri gli alunni hanno avuto I'opportunità di ampliare, approfondire e veder applicati concetti e tecniche inerenti le aree psicologica-sociale, igienico-sanitaria-istituzionale-Iegislativa, nonché la metodologia del lavoro sociale. 6 ore Tedesco 6 ore 6 ore 6 ore Inglese Psicologia Igiene e Cultura medico-sanitaria Diritto 6 ore Le strutture per l’anziano in Germania, confronto con la situazione italiana L’età anziana Cambiamenti psichici e cognitivi dell’anziano Le Patologie nell’anziano Le Cooperative sociali 20 ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO a.s. 2014-15 Competenze, abilità e conoscenze acquisite nella classe quinta COMPETENZE ABILITA’ CONOSCENZE Progettare azioni, in 1. I servizi territoriali e le principali modalità collaborazione con altre Cogliere la complessità dei di intervento e assistenza. figure professionali, a cambiamenti psico-fisici legati Le cooperative. sostegno e a tutela della persona anziana, all’età anziana, individuando le I cambiamenti cognitivi, emotivi e sociali mettendo in relazione la problematiche relative nell'età anziana. specificità dei bisogni all’assistenza e riconoscendo i Teorie sul processo di invecchiamento. individuali con i servizi diversi servizi presenti sul socio-sanitari e Sindromi neurovegetative (demenze territorio. assistenziali del territorio 2. Saper individuare le esigenze dell'età anziana primarie, secondarie, pseudo demenze). Lettura di testi in L2 ( inglese e tedesco) e acquisizione del lessico specifico (Microlingua). Gli studenti hanno completato la fase di formazione professionale con due periodi di tirocinio della durata complessiva di 160 ore, durante il quarto anno, ed inizio V anno, svolto nei mesi di marzo e settembre presso enti e strutture competenti. Questa esperienza rappresenta il momento conclusivo e di sintesi del percorso formativo. Tirocinio formativo in azienda (stage) Durante il quarto e quinto anno le alunne hanno frequentato attività di stage come di seguito programmato: dal 31 marzo 2014 al 12 aprile 2014 ( 2 settimane 80 ore) dal 15 al 27 settembre 2014 ( 2 settimane 80 ore) La maggior parte degli alunni si è orientata verso gli asili nido, scuola dell’infanzia, azienda ospedaliera, e altri le Case di riposo. Si è cercato di assegnare un’azienda vicino all’abitazione dello studente, tenendo conto anche delle preferenze dello stesso. L’insegnante che ha seguito gli stage ha trovato disponibilità e collaborazione da parte dei dirigenti delle strutture interessate e da parte dei tutor aziendali. Ha potuto constatare che nella quasi totalità dei casi la sintonia tra gli studenti e coloro che li seguivano è stata molto positiva. I tutor aziendali hanno svolto l’attività secondo linee programmatiche non sempre identiche, ma comunque ben definite, che sono state condivise con serietà e passione dagli studenti. La frequenza agli stage è stata buona per tutti gli alunni. I ragazzi hanno dimostrato puntualità e serietà nello svolgere le mansioni nelle aziende, arrivando in molti casi a collaborare con il personale, anche se su compiti limitati. Quanto riportato, anche verbalmente, dai tutor aziendali ha confermato che gli studenti sono stati consapevoli 21 dell’utilità del tirocinio, sia al punto di vista professionale sia per l’arricchimento personale che ne è conseguito. Il giudizio dei tutor aziendali (espresso compilando una scheda) è stato complessivamente positivo: quasi tutti gli alunni hanno conseguito un giudizio buono nella maggior parte degli aspetti presi in considerazione e solo per alcuni studenti il giudizio è stato leggermente inferiore. La seguente tabella riporta l’elenco degli alunni e delle relative strutture nelle quali hanno svolto le attività di tirocinio. ALUNNI ACQUISTAPACE MICHELA BEDOGNETTI MATILDE BONOLLO ELISA CASALINO SILVIA DELLA BITTA SABRINA FALCINELLA ELISA GAMBETTA ALESSIA GOSSI DONATELLA LAZZARI STEFANIA LIBERA WILLI MAZZA ANTONELLA PONCIA ELEONORA SCARAFONI MARIA SCARAMELLA VERONICA SERGI ANTONINO SURACI ANTONIETTA TESTINI VITTORIA AZIENDE/SEDI OPERATIVE Scuola dell’Infanzia “ Arcobaleno” Piantedo (SO) Scuola dell’Infanzia “F. Novi”I.C. Bertacchi Chiavenna ( SO) Azienda ospedaliera “Moriggia Pelascini” Gravedona ed Uniti (CO) Scuola dell’infanzia “ Enrichetta Viganò” Sondrio Scuola dell’Infanzia Novate Mezzola (SO) Scuola dell’Infanzia San Pietro Samolaco ( SO) Asilo Nido “ Il paese dei balocchi” Nuova Olonio ( SO) Asilo Nido “ La tata” Nuova Olonio ( SO) Asilo Nido “La tartaruga” Gravedona ed Uniti ( CO) Casa di Riposo “ Ambrosetti –Paravicini” Morbegno ( SO) Scuola dell’Infanzia “ Angelo Custode” Musso ( CO) Scuola dell’Infanzia Gravedona ed Uniti ( CO) Scuola dell’Infanzia “San Benigno” Berbenno ( SO) Asilo nido comunale “C. Geronimi” Chiavenna (SO) Croce Rossa- Sede 118 Morbegno (SO) Scuola dell’infanzia “ Arcobaleno” IC 2 “Damiani” Morbegno (SO) Scuola dell’infanzia “ Elisa Paini Credaro” Montagna in Valtellina (SO) 22 Valutazione sul raggiungimento degli obiettivi Al momento della stesura del presente documento, le attività previste dal progetto di alternanza scuola – lavoro sono terminate. Per quanto riguarda le attività d’aula, gli allievi hanno garantito complessivamente un grado di partecipazione e di frequenza delle lezioni soddisfacenti, raggiungendo livelli di profitto mediamente discreti. Con riferimento all’attività di tirocinio aziendale (svolta nel mese di giugno ), gli allievi hanno esibito un comportamento adeguato ed una partecipazione attiva, mettendo opportunamente a frutto quanto hanno appreso in classe. I giudizi espressi dai tutor aziendali riguardo a il periodo di tirocinio sono stati generalmente positivi, e sono classificabili in media buoni SIMULAZIONI DELL’ESAME DI STATO Aspetti generali Per esercitare gli alunni a sostenere l’esame di stato, il Consiglio di Classe ha deliberato, in sede di programmazione iniziale, di effettuare delle simulazioni delle tre prove scritte e del colloquio orale, da svolgersi nel corso dell’anno scolastico. Ad oggi, sono state svolte due simulazioni delle tre prove scritte, ( Allegato 2) che hanno avuto luogo rispettivamente nei mese di febbraio e di maggio 2015. Inoltre, è prevista una simulazione del colloquio orale nell’ultima settimana di maggio. Il processo di preparazione alle simulazioni della terza prova e del colloquio hanno previsto le seguenti tappe: ! esame degli obiettivi valutativi che il Regolamento attribuisce alle due tipologie di verifiche, analisi del profilo professionale del corso di studi e della sottostante mappa delle competenze; ! analisi delle programmazioni disciplinari per individuare gli snodi interdisciplinari possibili; ! individuazione di opportuni nuclei tematici di riferimento rispetto ai quali ciascun docente, pur sviluppando contenuti specifici della propria materia di insegnamento, ha messo in evidenza gli anelli di collegamento con i contenuti, i metodi e le procedure delle altre discipline; ! costruzione di terze prove e di progettazione di colloqui relativi ai diversi percorsi tematici sviluppati, attraverso: o scelta delle tipologie delle prove e delle modalità di conduzione del colloquio; o individuazione dei criteri di valutazione e successiva costruzione di idonee griglie; ! svolgimento delle simulazioni in “situazione d’esame”; ! analisi e commento delle difficoltà incontrate dagli alunni nello svolgimento delle prove. 23 Simulazioni della terza prova scritta Con riferimento alla terza prova, questa è stata somministrata come indicato nella tabella seguente. Tipo di prova Materie coinvolte Data svolgimento di 4 discipline: B+C (Quesiti a risposta singola • Inglese e quesiti a risposta multipla) : • • • Matematica Diritto ed Economia Cultura medico sanitaria 28 febbraio 2014 4 discipline: B (Quesiti a risposta singola) : • Inglese • • • Diritto ed Economia Cultura medico sanitaria Ed. Fisica 6 maggio 2015 Le copie delle prove somministrate nelle due simulazioni sono riportate nell’Allegato n. 2 insieme alle relative griglie di correzione. 24 CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DEL CREDITO FORMATIVO E DEL CREDITO SCOLASTICO Credito formativo Come previsto dall’art. 12 del D.P.R. 323/98 e dall’art. 1 del D.M. 49/00, ai fini del riconoscimento di crediti formativi, il Consiglio di classe prenderà in considerazione tutte quelle esperienze acquisite dagli alunni al di fuori della scuola, in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona e alla crescita umana, civile e culturale quali quelli relativi, in particolare, alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all'ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione, allo sport. Tali esperienze, debitamente documentate, dovranno essere coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l’esame di Stato, cioè omogenee con i contenuti tematici del corso, rivolte al loro approfondimento, al loro ampliamento, alla loro concreta attuazione. Credito scolastico Per quanto riguarda l’attribuzione del credito scolastico, esso sarà attribuito con riferimento alla Tabella A contenuta nel D.M. n. 99 del 16 dicembre 2009 e della relativa nota, entrambe riportate qui di seguito: NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Al fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti. Per la terza classe degli istituti professionali M è rappresentato dal voto conseguito agli esami di qualifica, espresso in decimi (ad esempio al voto di esami di qualifica di 65/centesimi corrisponde M = 6,5). In accordo con quanto previsto dall’art. 11 del D.P.R. 323/98, l’attribuzione del credito scolastico sarà fatta dal Consiglio di classe in sede di scrutinio di ammissione all’esame di Stato, secondo i criteri deliberati dal Collegio dei docenti de giorno 17 aprile 2015: 25 “Per%quanto%riguarda%l’attribuzione%del%credito%scolastico,%in%accordo%con%quanto%previsto%dall’art.%11%del% D.P.R.%323/98%e%con%riferimento%alla%Tabella%A%contenuta%nel%D.M.%n.%42%del%22%maggio%2007,%il%Consiglio% di%Classe%decide%di%attribuire%il%valore%massimo%della%banda%di%oscillazione%individuata%dalla%media%dei% voti%conseguita%nello%scrutinio%finale%ed%%dal%raggiungimento%di%almeno%tre%di%seguenti%quattro%criteri:% 1. Possesso%di%crediti%formativi%riconosciuti%validi%ai%sensi%della%normativa%citata,%nonché%del%DM%N% 49/00%:%attività%di%volontariato,%sportiva%continuativa,%artisticoOmusicaleOculturale;% 2. Impegno,% partecipazione,% almeno% 8% in% condotta% ed% assenza% di% debiti% formativi% riferiti% al% 1°% quadrimestre;% 3. Assiduità% nella% frequenza% scolastica% (non% aver% superato% le% ottanta% ore% di% assenza% nell’anno% scolastico%2014O2015);% 4. Uno%dei%seguenti%requisiti:% A.% Frequenza% di% attività% complementari% % integrative% o% di% ampliamento% dell’offerta% formativa% organizzata%dall’istituto,% B. frequenza%delle%iniziative%di%alternanza%scuolaOlavoro%con%livello%di%profitto%almeno%DISCRETO;% C. %partecipazione%a%%gare%o%concorsi%con%%classificazione%%a%livelli%di%eccellenza.% % % % % % % % % % % % % % % % % % % % % % % % % % % 26 Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Istituto Professionale Statale Industria Artigianato “G.P. Romegialli” Via Cortivacci, 3 – 23017 Morbegno (SO) Tel.: 0342 61.12.66 Fax: 0342 61.44.59 E-mail uffici: [email protected] – P.E.C.: [email protected] Sito Internet: http://www.ipsiaromegialli.it Allegato 1 : Schede per Materia Documento 15 maggio 2015 Lingua e letteratura italiana Storia Lingua Inglese Matematica Psicologi generale e applicata Seconda lingua straniera -Tedesco Igiene e Cultura medico sanitaria Diritto e Legislazione socio-sanitaria Tecnica Amministrativa ed Economia sociale IRC Scienze motorie e sportive 1 SCHEDA PER MATERIA Materia: Italiano Docente: Angelini Patrizia Testi adottati: 2014-2015 P di Sacco Chiare lettere- Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori Antologie presenti nella Biblioteca della scuola Altri strumenti didattici: Materiale predisposto dal docente: fotocopie, schemi esemplificativi, etture di approfondimento, documenti, articoli, ecc. Audiovisivi e materiale multimediale (DVD, documentari, Power Point, ecc.). Breve relazione sulla classe La classe , che ho avuto modo di seguire dal quarto anno scolastico, si è dimostrata quasi sempre interessata alle attività proposte. Dal punto di vista relazionale intercorrono buoni rapporti ; il dialogo educativo è sereno e proficuo. Dal punto di vista del rendimento è emersa un’evidente differenziazione a livello di conoscenze pregresse, metodo di studio e capacità di rielaborazione ; per quanto si sia cercato di uniformare i livelli di partenza, nell’intento di lavorare su una comune base di conoscenze fondamentali, tale eterogeneità in parte permane. I livelli di apprendimento raggiunti, quindi, risultano essere differenziati. Alcuni alunni, supportati da buone conoscenze/competenze di base e da un adeguato metodo di studio, hanno dimostrato motivazione e impegno, desiderio di competenza, partecipazione attiva e pertinente. Un gruppo più numeroso di allievi ha seguito le attività didattiche mostrando, in linea di massima attenzione e una certa regolarità nello studio. Grazie a un progressivo miglioramento delle proprie competenze e a un crescente interesse nei confronti delle tematiche trattate, hanno conseguito livelli di preparazione discreti o sufficienti. Pochi, invece, hanno lavorato con regolarità , presentano difficoltà metodologiche e/o linguistiche, soprattutto per quanto concerne la produzione scritta; le attività di recupero effettuate si sono rivelate utili per colmare alcune delle lacune, ma permangono carenze a livello sia di conoscenze letterarie sia di competenze linguistiche. 2 Metodologie adottate: ! ! ! ! ! ! ! lezione frontale, lettura collettiva in classe, analisi e commento guidato, stesura di mappe concettuali, scalette, schematizzazione, esercitazioni in piccoli gruppi. Lezioni strutturare con il supporto della LIM Attività di recupero adottate: ! Si è effettuato un recupero in itinere ! Attività a fine quadrimestre Spazi utilizzati: ! Aula. Strumenti di verifica: Tipologia Numero (tot. anno) 1) Interrogazione orale 4 2) Analisi di testo, saggio breve, articolo di giornale, relazione, tema 6 3) Tipologia B+C (risposta singola + risposta multipla) 4 4) osservazione e rilevazione degli interventi quotidiana Criteri di valutazione " conoscenza dei contenuti proposti; " livello di comprensione e di analisi del testo; " capacità di orientarsi nella discussione delle problematiche affrontate; " controllo della forma linguistica nella produzione orale e scritta; " capacità di effettuare collegamenti interdisciplinari; " capacità di argomentazione e rielaborazione personale. La valutazione è stata effettuata sulla base di griglie di valutazione calibrate sugli obiettivi prefissati e basate sui criteri generali di valutazione concordati a livello collegiale. Oltre ai citati criteri di valutazione, sono stati presi in considerazione anche i livelli di partenza dello studente, i progressi, la frequenza, la partecipazione e l’impegno. 3 COMPETENZE Padroneggiare gli stumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa ABILITA’ 1 livello Affronta situazioni comunicative diverse, • scambiando informazioni ed idee, utilizzando adeguate risorse linguistiche ed esprimendo il proprio punto di vista motivato. 2-3 livello Produce testi orali e scritti in modo articolato in • relazione agli scopi (analisi di testi letterari e non, argomentazioni sull’attualità e su ambiti specifici di carattere artistico-letterario, tecnico-scientifico, socio-economico). 1 Livello Leggere per comprendere ed interpretare Colloca le conoscenze acquisite nel panorama • letterario italiano e straniero individuando analogie e differenze ed esprimendo valutazioni personali. 2- 3Livello Colloca le conoscenze acquisite nel panorama • letterario italiano e straniero individuando analogie e differenze ed esprimendo valutazioni personali. Si accosta alla lettura dei testi letterari e non con • spirito critico cogliendo la specificità testuale, selezionando le informazioni, valutandole e rielaborandole Produrre testi in differenti formati, tipologie e complessità 1 Livello Produce in modo formalmente corretto e • pertinente e personale diversi tipi di testo. 2-3 Livello Produce in articolato, formalmente corretto e con • contributi personali vari tipi di testo ( parafrasi e commento del testo narrativo e poetico, saggio breve, articolo di cronaca, tema argomentativo, storico e di carattere generale). 4 Contenuti disciplinari trattati MODULO 1 : NATURALISMO E VERISMO • • • • Il Positivismo Caratteristiche individuali e confronto tra Naturalismo e Verismo E. Zola : il Romanzo sperimentale Verga: vita, poetica e produzione Lettura seguenti novelle: Nedda , La lupa Passi scelti da “ I Malavoglia” MODULO 2: LA LETTERATURA DELLA CRISI: tra fine ‘800 e primo ‘900 • • La Cultura Decadente. I maestri del sospetto e le filosofie irrazionalistiche. Le nuove correnti letterarie. " Il Simbolismo francese Baudelaire : “ Corrispondenze” “ L’albatro” " La Scapigliatura " L’estetismo di Oscar Wilde: vita e poetica Lettura e commento di alcuni capitoli de “ Il ritratto di Dorian Gray” " " Le avanguardie: analogie e differenze tra le principali In particolare Futurismo e Crepuscolarismo (le due scuole) Marinetti “ Il manifesto del Futurismo” “L’assedio di Adrianopoli” Corazzini “ Desolazione del povero poeta sentimentale” Moretti “ Io non ho nulla da dire” Gozzano L’amica di nonna Speranza” • Pascoli esperienze di vita e formazione poetica Canoni principali della sua poetica Lettura di alcuni passi tratti da “ Il fanciullino” Analisi della poesia: “ La mia sera” • • La figura di D’Annunzio Lettura e analisi della poesia “ La pioggia nel Pineto” • • Il romanzo: il superamento della tradizione ed il nuovo romanzo del ‘900 Pirandello , Svevo e Kafka Pirandello : vita , poetica e contributo Brani scelti : dal saggio “ Umorismo” :Esempi di umorismo Novelle : Il treno ha fischiato La tragedia di un personaggio” Romanzi : “Il fu Mattia Pascal” : trama, significati, stile narrativo Lettura di alcuni brani scelti “ Uno nessuno centomila” – Il romanzo della dissoluzione dell’io Lettura de “Il naso di Moscarda” e “La vita non conclude Produzione teatrale: Il percorso del teatro pirandelliano..Il teatro nel teatro. “Sei personaggi in cerca d’autore”: origine dell’opera,trama e significati, Lettura di alcuni atti. Visione in Internet della drammatizzazione. 5 • • Svevo: la vita. l'ambiente triestino e la formazione. “ Il caso Zeno” Il percorso delle opere: dalla malattia alla salute. Il tema dell’inettitudine La Coscienza di Zeno: trama e tematiche . L’antiromanzo. " Lettura e analisi di alcuni capitoli : Il dottor S Il vizio del fumo Storia di un funerale mancato Capitolo Conclusivo Kafka e l’antiromanzo Vita e problematiche Il processo”.. trama e tematiche. " Lettura del primo e dell’ultimo capitolo MODULO 3: La nuova poesia del ‘900 dal Simbolismo all’Ermetismo E. Montale: vita e opere La poetica e lo stile Le fasi della sua produzione Il male di vivere " da Ossi di seppia: I limoni Spesso il male di vivere ho incontrato Meriggiare pallido e assorto Non chiedermi parola " da La bufera e altro MODULO 5: IL ROMANZO TRA LE DUE GUERRE- L NEOREALISMO Il realismo psicologico: Analisi del testo Tratto da " Gli indifferenti" -Una cena borghese- di Moravia Il realismo sociale : Silone e il romanzo Fontamara lettura del Cap. L’adunata di Avezzano Caratteri generali del neorealismo Il romanzo italiano contemporaneo La letteratura dell’impegno di Vittorini 6 Grado di raggiungimento da parte degli alunni delle competenze sviluppate Competenza Abilità/Capacità Raggiunto da Tutti gli allievi Competenza n. 1 Cogliere il cambiamento e la diversità in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali Competenza n. 2 Leggere per comprendere ed interpretare Competenza n. 3 Produrre testi in differenti formati, tipologie e complessità Abilità 1 livello La maggior parte Alcuni • Abilità 2-3livello • Abilità n. 1 livello • Abilità 2 livello n1 • Abilità 2 livello n 2 • Abilità n. 1 livello Abilità 2-3 livello 7 • • Nessuno SCHEDA PER MATERIA Materia: STORIA- anno 2014-2015 Docente: Angelini Patrizia Testi adottati: S.Paolucci-G.Signorini “ La storia in tasca” Dalllll’Inizio del novecento ad Oggi. Zanichelli Altri strumenti didattici:carte geografiche, articoli di giornale, brani antologici tratti da opere storiche, altri testi di storia per la Scuola secondaria superiore, (fotocopie, schemi esemplificativi, mappe concettuali Audiovisivi e materiale multimediale ( , Power Point, ecc.). Breve relazione sulla classe Lo studio della disciplina è stato affrontato con interesse abbastanza costante, anche se l’impegno nello sudio non è stato sempre regolare e proficuo. È stato necessario, quindi, sollecitare gli alunni a una partecipazione più attiva, rafforzarne la motivazione allo studio delle tematiche storiche, guidarli verso un metodo di studio più consono ai loro stili e tempi di apprendimento. Dal punto di vista del rendimento, sin dall’inizio dell’anno scolastico sono risultate evidenti le carenze metodologiche ed espositive di alcuni alunni, le cui lacune sono state in parte colmate grazie alle attività di recupero effettuate in itinere. Tuttavia, la classe ha continuato a presentarsi eterogenea dal punto di vista della motivazione dimostrata, dell’impegno profuso e, di conseguenza, dei livelli di apprendimento raggiunti. Alcuni alunni, in possesso di buone conoscenze e competenze di base, hanno dimostrato un’apprezzabile motivazione allo studio e un impegno costante durante l’intero anno scolastico. Un gruppo più numeroso di allievi ha raggiunto un livello di preparazione discreto o sufficiente, grazie a un progressivo miglioramento delle proprie competenze e a un crescente interesse nei confronti delle tematiche trattate. Alcuni studenti, invece, nonostante le sollecitazioni a un atteggiamento più maturo e responsabile, hanno affrontato lo studio della disciplina con impegno discontinuo, dimostrando limitata capacità di attenzione e carente metodicità. In alcuni casi tale situazione è stata aggravata da assenze e impreparazioni in occasione di verifiche o interrogazioni di recupero, malgrado queste fossero state concordate e fissate con congruo anticipo. 8 Metodologie adottate: Nella trattazione dei moduli è stato privilegiato un approccio metodologico volto a stimolare i processi di motivazione, autonomia, rielaborazione problematizzazione, anche in un’ottica interdisciplinare e di attualizzazione. Le metodologie didattiche sono state diversificate, per offrire agli allievi un ventaglio di possibilità all’interno del quale potere riconoscere o scoprire il metodo di insegnamento più vicino a quelli già sperimentati, o comunque quello più proficuo per il proprio apprendimento: " Spiegazione frontale dei nuclei concettuali " Lezione partecipata " Lettura selettiva e guidata del manuale " Analisi di testi e fonti storiche " Esercitazioni guidate " Somministrazione di verifiche formative " Utilizzazione di materiale multimediale " Attività di ricerca individuale o in piccoli gruppi I moduli didattici programmati sono stati svolti proponendo spunti interdisciplinari e di attualizzazione. A causa dei tempi di apprendimento degli allievi e dell’eterogeneità dei livelli di partenza, per garantire l’assimilazione dei contenuti fondamentali è stato necessario trattate in modo sintetico alcune unità di apprendimento e sviluppare solo in parte l’ultimo modulo programmato. Attività di recupero adottate: All’interno di ogni percorso tematico è stato programmato un recupero in itinere. Ogni attività di recupero ha mirato sempre a mantenere alta la motivazione allo studio e a non mortificare l’autostima dell’alunno, cercando di individuare le cause dell’insuccesso scolastico; controllando i bisogni emergenti nella classe, sono stati apportati gli interventi di volta in volta più adeguati. Altre recuperi sono stati attuati a fine quadrimestre Spazi utilizzati: ! Aula. Strumenti di verifica: Tipologia Numero (tot. anno) 1) Interrogazione orale 4 2) Analisi di testo, saggio breve, articolo di giornale, relazione, tema 2 4) Quesiti a risposta singola 2 7) Tipologia B+C (risposta singola + risposta multipla) 4 9 Criteri di valutazione • • • • • conoscenza dei contenuti proposti; capacità di orientarsi nella discussione delle problematiche affrontate; controllo della forma linguistica nella produzione orale e scritta; capacità di effettuare collegamenti interdisciplinari; capacità di argomentazione e rielaborazione personale. La valutazione è stata effettuata sulla base di griglie di valutazione calibrate sugli obiettivi prefissati e basate sui criteri generali di valutazione concordati a livello collegiale. Oltre ai citati criteri di valutazione, sono stati presi in considerazione anche i livelli di partenza dello studente, i progressi, la frequenza, la partecipazione e l’impegno. Competenze Cogliere il cambiamento e la diversità in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali Abilità 1 Livello • Coglie nella realtà contemporanea alcune dimensioni storiche fondamentali della società del Novecento. • Riconosce le caratteristiche essenziali della storia del Novecento • Espone in modo sufficientemente corretto i contenuti trattati. 2.3 Livello • Riconosce le caratteristiche politico-istituzionali, socioeconomiche e culturali della società novecentesca stabilendo relazioni tra i fatti in maniera diacronica e sincronica Collocare l'esperienza personale in un sistema di regole fondato sulla tutela e sul reciproco riconoscimento dei diritti per il pieno esercizio della cittadinanza 1 Livello • Colloca la propria esperienza all’interno di un sistema condiviso di regole sociali, politiche, religiose e di convivenza civile, nel rispetto delle diversità. 2.-3 Livello • Legge la realtà contemporanea ritrovandone le radici storiche. • Espone in modo corretto e adeguato i contenuti trattati. 10 Contenuti disciplinari 1. L’Italia tra fine ‘800 e inizio ‘900 L’emigrazione italiana: ieri e oggi. Dal 1870 al 1970: il secolo della lunga emigrazione italiana. Da terra di emigranti e terra di immigrati. Le rimesse degli emigranti ieri o oggi. L’Italia giolittiana. La visione politica di Giovanni Giolitti. Le riforme sociali. Il decollo industriale. La politica estera. La caduta di Giolitti. 2. La Prima Guerra mondiale La bella èpoque. Cause e fasi del conflitto. Le nuove armi. Il Trattato di Versailles. La posizione dell’Italia. Il 1917. L’intervento degli Stati Uniti. La posizione di Wilson. Crollo degli imperi e nuovi assetti nazionali 3. Fascismo, Stalinismo, Nazismo Cause e origini del fascismo. Dalla nascita del movimento alla formazione del partito. Fase legalitaria e dittatoriale. Le riforme dal 1922 al 1924 . Il Delitto Matteotti. Il discorso del gennaio 1925. Identificazione Stato-Partito. Il Concordato. Organizzazione del consenso e manipolazione dell’opinione pubblica. La politica estera. Le leggi antiebraiche del 1938. Cenni sulla partecipazione dell’Italia alla Guerra civile spagnola.Cenni sulla politica di Stalin. L’umiliazione di Versailles. Ascesa di Hitler. La teoria dello spazio vitale e la politica di aggressione. La politica di sterminio e le leggi razziali. Il sistema di alleanze. 4. La Grande depressione La prodigiosa crescita economica degli USA Il crollo di Wall Street La Borsa La catastrofe mondiale e il New Deal. Il programma di Rooswelt. 5. La seconda guerra mondiale Le cause dello scoppio della seconda guerra mondiale Le fasi salienti della guerra La “guerra parallela “dell’Italia. Le sconfitte della flotta del Mediterraneo. L’attacco alla Grecia. La guerra d’Africa e la fine dell’impero fascista. Lo sbarco degli alleati in Sicilia e la caduta del fascismo. L’8 settembre del 1943. La Repubblica di Salò e la divisione dell’Italia. La Resistenza e la Liberazione. La svolta di Salerno e il governo di unità nazionale. La Liberazione. Le foibe di Tito. Le conseguenze della guerra Il secondo dopoguerra e il periodo della guerra fredda. I trattati di pace di Parigi. 6. Il bipolarismo e l’Italia repubblicana Il tramonto dell’Europa La guerra fredda: fasi della creazione dei due blocchi, contrapposizioni . La creazione dell’ONU La crisi di Berlino La dottrina di Truman e il Piano Marshall L’Italia della ricostruzione Togliatti e De Gasperi: I leader dei due grandi Partiti di massa La nascita della Repubblica La Costituzione repubblicana 7. Il boom economico Il miracolo economico Il sessantotto e le grandi riforme sociali Il Terrorismo 8 Il crollo del muro di Berlino e del sistema sovietico 11 Grado di raggiungimento da parte degli alunni delle competenze sviluppate Competenza Abilità/Capacità Raggiunto da Tutti gli allievi Competenza n. 1 Abilità n. 1-1 La maggior parte x Abilità n. 1-2 x Abilità n. 1-3 x Abilità n. 2-1 Competenza n. 2 Alcuni x Abilità n. 2-1 x Abilità n. 2-2 x Abilità n. 2-3 x 12 Nessuno SCHEDA PER MATERIA Materia: Lingua e Civiltà Inglese Docente: Emilia Vicinanza Testi adottati: - P. Radley,D. Simonetti, New Horizons Digital,Oxford - D. Bellomarì, L. Valgiusti, Caring for people, Zanichelli Altri strumenti didattici: • Fotocopie • CD audio • Internet • LIM Il livello di partenza degli alunni della classe V A TSS, rilevato attraverso l’osservazione sistematica in aula, ha evidenziato un livello mediamente soddisfacente. Solo qualche alunno ha mostrato difficoltà nella comprensione e produzione scritta, così come incertezze nell’esposizione orale. Nel corso dell’anno la partecipazione alle lezioni è stata adeguata e nel complesso la maggior parte degli alunni ha mostrato un buon grado di interesse per i contenuti e le attività proposte. La classe si è particolarmente distinta per il comportamento responsabile e diligente tenuto con costanza sia nel corso di quest’anno che negli anni precedenti del corso di studi. Buona parte degli alunni ha conseguito una conoscenza completa dei contenuti proposti, grazie ad uno studio ed un impegno costanti, sia a casa che a scuola, e a buone capacità e conoscenze di base. Tra queste due alunne si sono particolarmente distinte per le loro capacità, l’interesse, l’impegno profuso e l’ottimo grado di profitto raggiunto. Altri, pur studiando con continuità, hanno mostrato talora delle incertezze sia nelle prove scritte che orali. Un terzo gruppo di alunni, infine, si è impegnato nel corso dell’anno ed ha migliorato progressivamente il livello di preparazione, riuscendo così a raggiungere il livello minimo di competenze richieste. Permangono, tuttavia, per questi alunni, ancora incertezze nell’esporre oralmente i contenuti relativi alla microlingua in modo fluente e corretto, e talora anche nella produzione e comprensione scritta. Metodologie adottate: • Metodo funzionale comunicativo • Percorso dialogico privilegiando il metodo induttivo • Approccio interculturale • Lavori individuali e di gruppo • Skimming and scanning 13 Attività di recupero adottate: Allo scopo di colmare le diverse lacune linguistiche, anche pregresse, si è cercato di diversificare le metodologie didattiche e proponendo attività in itinere. Il lavoro è stato focalizzato sia sull’acquisizione delle nozioni linguistiche di base, per comprendere e rielaborare autonomamente testi relativi alla cultura dei paesi anglofoni, sia sull’acquisizione della terminologia specifica del linguaggio tecnico. Solo un alunno ha dovuto recuperare un’insufficienza del primo quadrimestre. Per quest’alunno è stato proposto lo studio individuale. Spazi utilizzati: ! Aula. Strumenti di verifica: Tipologia Numero (tot. anno) 1) Interrogazione orale 4 2) Prove strutturate e semistrutturate (quesiti a scelta multipla, V/F, completamenti, risposte chiuse e aperte) 3) Simulazioni terza prova (tipologia B+C e tipologia B) 6 2 COMPETENZE /ABILITA’: MODULO 1 1. Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi e operativi 1.1. Comprensione scritta: Comprendere e focalizzare informazioni all’interno di testi di carattere generale. 1.2. Comprensione orale: Comprendere messaggi orali di routine nello scambio comunicativo quotidiano 1.3. Produzione orale: Interagire nello scambio comunicativo quotidiano utilizzando un linguaggio sostanzialmente fluente e corretto e le strutture apprese 1.4. Produzione scritta: Scrivere semplici testi, completare delle frasi o trasformarle utilizzando le strutture grammaticali studiate 14 MODULI 2- 3 - 4 - 5 2. Utilizzare il linguaggio settoriale relativo al proprio percorso di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali Comprensione scritta ed orale 2.1 Comprendere e focalizzare informazioni all’interno di testi di carattere tecnico 2.2 Comprendere il lessico relativo agli argomenti di carattere specialistico affrontati Produzione orale 2.3 Utilizzare il lessico del settore specifico 2.4 Riferire le informazioni apprese organizzando in modo logico i contenuti di testi tecnicoprofessionali all’orale, in modo sostanzialmente corretto dal punto di vista formale Produzione scritta 2.5 Produrre un semplice testo scritto di carattere tecnico nell’ambito professionale studiato MODULO 6 3. Cogliere gli aspetti principali della realtà sociale, storica, politica e civile dei paesi anglofoni, con particolare attenzione all’attualità e metterli a confronto con la realtà, la storia e la cultura italiana. 3.1 Comprendere e localizzare informazioni all’interno di testi relativi alla cultura dei paesi di lingua inglese e all’attualità 3.2 Rielaborare i contenuti, riferendo oralmente le informazioni apprese 3.3 Riflettere sui propri atteggiamenti in rapporto all’altro in contesti multiculturali MODULO 7: Alternanza scuola lavoro 4. Utilizzare il linguaggio settoriale relativo al proprio percorso di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali Comprensione scritta ed orale 2.1 Comprendere e focalizzare informazioni all’interno di testi di carattere tecnico 2.2 Comprendere il lessico relativo agli argomenti di carattere specialistico affrontati Produzione orale 2.3 Utilizzare il lessico del settore specifico 2.4 Riferire le informazioni apprese organizzando in modo logico i contenuti di testi tecnicoprofessionali all’orale, in modo sostanzialmente corretto dal punto di vista formale 15 Contenuti disciplinari trattati Modulo Contenuti MODULO 1 Grammar Past perfect- Third conditional (Revision: first and second conditional) MODULO 2 Linguaggi e Contenuti Tecnici Specifici: U.D.1: MENTAL HEALTH - Schizophrenia - Depression Visione del film “A beautiful mind” in L2 ! MODULO 3 DISABILITIES Linguaggi e Contenuti Tecnici Specifici: U.D.1: - Down’s Syndrome Autism MODULO 4 Linguaggi e Contenuti Tecnici Specifici: FAMILIES AT RISK U.D.1: - Being thin: a fatal belief Linguaggi e Contenuti Tecnici Specifici: MODULO 5 CARE FOR THE ELDERLY U.D.1: Care facilities: nursing homes - “Lieto Soggiorno” Nursing Home - What is our Nursing Home like? - Comfort and service - Daily activities: Activity is good for you! - Activities Chart - Therapies U.D. 2 : Growing old - Old age: Past and present (da svolgere) 16 MODULO 6 Culture U.D. 1: Scotland - Scottish government - Devolution - Scottish cities U.D. 2 : World war I - World War I A soldier’s declaration U.2: Migration and multiculturalism • • • • • • • • • Changing places Little Italy in London Refugees: the dream of a better future The UK’s multicultural population Looking for a better life People in the USA The American dream Multiculturalism in danger The legacy of 9/11 U.4: Segregation • • • MODULO 7 ALTERNANZA Scuola-lavoro The rainbow nation: A world in one country – What was Apartheid- A hero for freedom The Civil Rights Movement (da svolgere) Martin Luther King (da svolgere) Health and old age - Heart disease - Stroke - Parkinson’s disease - Alzheimer’s disease - Physical activity - The best diet Grado di raggiungimento da parte degli alunni delle competenze sviluppate Competenza Abilità/Capacità Raggiunto da Tutti gli allievi Competenza n. 1 Abilità n. 1.1 X Abilità n. 1.2 X Abilità n. 1.3 X Abilità n. 1.4 X 17 La maggior parte Alcuni Nessuno Competenza n. 2 Competenza n. 3 Abilità n. 2.1 X Abilità n. 2.2 X Abilità n. 2.3 X Abilità n. 2.4 X Abilità n. 2.5 X Abilità n. 3.1 X Abilità n. 3.2 X Abilità n. 3.3 X 18 SCHEDA PER MATERIA Anno scolastico 2014/2015 Classe 5A Tecnico dei Servizi Sociali Materia: MATEMATICA Docente: Silvia Moiola Testi adottati: Fragni “Appunti di matematica, percorso F- analisi infinitesimale” –CEDAM (edizione riforma) Altri strumenti didattici: fotocopie, dispense, LIM Breve relazione sulla classe: La classe, costituita da 17 alunni (15 femmine e 2 maschi), non ha creato alcun problema dal punto di vista disciplinare e il clima di lavoro è sempre stato sereno e proficuo. L’unica annotazione da fare è semmai la poca partecipazione attiva alle lezioni, dovuta comunque anche al carattere riservato di molte alunne e non a disinteresse o superficialità. Le classe ha seguito con continuità le attività didattiche proposte e ha dimostrato di sapersi organizzare bene sia nello studio individuale che in piccoli gruppi. Un’alunna segue un piano di lavoro individuale ed è seguita dall’insegnante di sostegno in due delle tre ore settimanali di matematica; segue con successo la programmazione della classe relativa agli obiettivi minimi. Per un altro allievo sono invece state messe in atto le misure compensative e dispensative previste dalla normativa. Alcune alunne, nonostante l’impegno costante e l’assidua frequenza hanno evidenziato in alcuni momenti fragilità e incertezze sugli argomenti trattati, ma grazie alla loro buona volontà e alla disponibilità dell’insegnante si sono individuate strategie di recupero adeguate. Al termine del primo quadrimestre per gli alunni insufficienti è stato attivato un corso di recupero curricolare di 6 ore al fine di consolidare le loro conoscenze e rafforzare le loro abilità. Tutti gli alunni hanno saldato il debito relativo al primo quadrimestre, recuperando i contenuti fondamentali e raggiungendo gli obiettivi minimi prefissati. Nel secondo quadrimestre un allievo ha lavorato invece in maniera discontinua e superficiale, raccogliendo valutazioni non positive; si è pianificato pertanto un percorso di recupero individualizzato per metterlo nelle condizioni di raggiungere almeno gli obiettivi minimi della disciplina. Largo spazio è stato dato alle interrogazioni orali, in previsione del colloquio dell’Esame di Stato, per abituare gli allievi all’esposizione dei contenuti utilizzando il linguaggio specifico della disciplina e per tentare un approccio critico e analitico. Il programma preventivato si sta concludendo; il mese di maggio sarà dedicato allo studio del segno della derivata prima e alla conclusione dello studio del grafico completo di una funzione (che verrà fatto probabilmente solo per funzioni algebriche razionali intere e fratte). Metodologie adottate: ! Lezioni frontali e partecipate ! Esercitazioni alla lavagna ! Schede di applicazione ! Utilizzo della LIM e del software Geogebra Attività di recupero adottate: ! Recupero dei contenuti svolto in itinere attraverso ripetizione dei contenuti, discussioni ed esercitazioni guidate. ! Corso di recupero di 6 ore finalizzato al consolidamento delle abilità di calcolo e al recupero delle lacune. ! Assegnazione di esercizi mirati e analisi degli errori. ! Somministrazione di prove di recupero per dare la possibilità agli alunni in difficoltà di colmare le lacune 19 Spazi utilizzati: Aula Strumenti di verifica: tipologia Numero (tot. anno) 6 5 1 Verifiche scritte Verifiche orali Simulazione Terza Prova: Tipologia B + C Contenuti disciplinari trattati Modulo Contenuti MODULO 01 Primo approccio allo studio di funzione Concetto di intervallo, di intorno di un punto e dell’infinito. Generalità sulle funzioni. Funzione iniettiva, suriettiva e biunivoca. Funzioni pari e dispari. Funzioni monotone. Classificazione delle funzioni: funzioni algebriche e funzioni trascendenti. Calcolo del dominio di una funzione. Studio degli intervalli di positività e negatività di una funzione Studio delle intersezioni con gli assi cartesiani MODULO 02 Limiti di una funzione Concetto intuitivo di punto di accumulazione. Concetto di limite. Limiti sinistro e destro. Limiti finiti ed infiniti per x che tende a valori finiti ed infiniti. Le principali forme di indecisione: + ∞ − ∞ ; ∞ 0 ; . ∞ 0 Teoremi fondamentali sui limiti: teorema dell’unicità del limite, della permanenza del segno, del confronto. Rappresentazione grafica del calcolo del limite di una funzione. MODULO 03 Continuità e discontinuità Funzioni continue in un punto e in un intervallo. Teorema di Weierstrass, dei valori intermedi, di esistenza degli zeri. Punti di discontinuità di una funzione. Asintoti orizzontali, verticali e obliqui. MODULO 04 Derivata di una funzione. Formule e regole di derivazione Il concetto di rapporto incrementale e il suo significato geometrico. Il concetto di derivata e il suo significato geometrico. Continuità e derivabilità. Punti di non derivabilità. Derivate di funzioni elementari. Derivata di una somma, di un prodotto, di un quoziente, di una funzione composta. 20 MODULO 05 Studio di funzioni Funzioni crescenti e decrescenti. Massimi e minimi relativi ed assoluti di una funzione. Concavità di una curva. Rappresentazione grafica di funzioni algebriche intere e fratte e di semplici funzioni trascendenti. Obiettivi realizzati in termini di: Abilità/Capacità MODULO 01 1-1 Esprimere il concetto di funzione e studiarne le principali proprietà. 1-2 Calcolare il dominio di funzioni algebriche e trascendenti. 1-3 Calcolare le intersezioni con gli assi cartesiani e gli intervalli di positività di una funzione algebrica razionale fratta. 1-4 Riportare graficamente le informazioni conseguite. MODULO 02 2-1 Formulare la definizione di limite (finito o infinito) di una funzione per x che tende a un valore finito o all’infinito. 2-2 Determinare i limiti di una funzione che vanno calcolati. 2-3 Riconoscere in un grafico i valori dei limiti agli estremi del dominio. 2-4 Calcolare i limiti di funzioni e risolvere semplici forme di indecisione. 2-5 Rappresentare graficamente il calcolo del limite di una funzione. MODULO 03 3-1 Formulare le definizioni di: funzione continua in un punto, funzione continua in un intervallo. 3-2 Enunciare i teoremi sulle funzioni continue. Formulare i concetti di massimo e minimo assoluto. 3-3 Conoscere i punti di discontinuità, determinarli e classificarli. 3-4 Formulare le definizioni sugli asintoti ed individuare gli asintoti nel grafico di una funzione. 3-5 Ricavare le equazioni degli asintoti e rappresentarli nel piano cartesiano. 3-6 Costruire il grafico approssimato di una funzione. MODULO 04 4-1 Formulare la definizione di derivata di una funzione in un punto. 4-2 Conoscere il legame tra continuità e derivabilità. 4-3 Calcolare la derivata di una funzione, applicando regole e formule di derivazione. 4-4 Conoscere e spiegare il significato geometrico della derivata. 4-5 Determinare l’equazione della retta tangente al grafico di una funzione in un punto. MODULO 05 (abilità da verificarsi nel mese di maggio) 5-1 Determinare gli intervalli di crescenza e decrescenza. 5-2 Formulare i concetti di massimo e minimo relativo. 5-3 Determinare i punti di massimo, di minimo e di flesso per una funzione, studiando il segno della derivata prima. 5-4 Determinare la concavità di una curva, studiando il segno della derivata seconda. 5-5 Rappresentare graficamente una semplice funzione algebrica razionale intera e fratta. 21 Competenze MODULO 01 Conoscere il concetto di funzione ed essere in grado di studiare alcune caratteristiche di una funzione. MODULO 02 Conoscere il concetto di limite, calcolare il valore dei limiti, risolvere alcune forme di indecisione e ricavare i limiti da un grafico. Conoscere i teoremi sui limiti. MODULO 03 Conoscere il concetto di continuità. Studiare le discontinuità di una funzione. Conoscere i teoremi delle funzioni continue. Conoscere, riconoscere e determinare gli asintoti. Dare una rappresentazione qualitativa ed intuitiva del grafico di una funzione. MODULO 04 Conoscere il concetto di rapporto incrementale ed il suo significato geometrico. Conoscere il concetto di derivata ed il suo significato geometrico. Conoscere ed applicare le regole di derivazione. Conoscere ed utilizzare i concetti di continuità e di derivabilità. Conoscere i punti di non derivabilità. Calcolare l’equazione della retta tangente ad un punto di una curva. MODULO 05 Studiare il segno della derivata prima e ricavare gli intervalli di crescenza e decrescenza, i massimi, i minimi e i flessi di una funzione. Studiare il segno della derivata seconda e ricavare la concavità di una funzione. Rappresentare nel piano cartesiano il grafico di una funzione. Conoscere i teoremi sullo studio della derivata prima e della derivata seconda. Grado di raggiungimento da parte degli alunni delle competenze sviluppate Competenza Abilità/Capacità Raggiunto da Tutti gli allievi Competenza n. 1 Competenza n. 2 Abilità n. 1-1 X Abilità n. 1-2 X Abilità n. 1-3 X Abilità n. 1-4 X La maggior parte Abilità n. 2-1 Alcuni X Abilità n. 2-2 X Abilità n. 2-3 X Abilità n. 2-4 X 22 Nessuno Abilità n. 2-5 Competenza n. 3 X Abilità n. 3-1 X Abilità n. 3-2 X Abilità n. 3-3 X Abilità n. 3-4 X Abilità n. 3-5 X Abilità n. 3-6 Competenza n. 4 X Abilità n. 4-1 X Abilità n. 4-2 X Abilità n. 4-3 X Abilità n. 4-4 X Abilità n. 4-5 Competenza n. 5 X Abilità n. 5-1 Abilità n. 5-2 ( da verificare nel mese di maggio) Abilità n. 5-3 Abilità n. 5-4 Abilità n. 5-5 23 SCHEDA PER MATERIA Materia: PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA Docente: Cristina Cambiaghi Testi adottati: Luigi d’Isa, Franca Foschini, Corso di psicologia generale e applicata, Hoepli Altri strumenti didattici: Appunti a cura dell’insegnante e il manuale Psicologia per il tecnico dei servizi sociali(CLITT) Breve relazione sulla classe La classe 5A Tecnico dei Servizi Sociali è composta da 17 alunni, di cui uno con PEI, che ha seguito il percorso della classe, e uno con diagnosi di DSA. Dal punto di vista disciplinare la classe si è mostrata globalmente collaborativa e disponibile al confronto e si è comportata in modo complessivamente corretto nei confronti dell’ insegnane . Gli alunni hanno mostrato un discreto interesse per la disciplina, lasciandosi coinvolgere nel lavoro sui vari temi affrontati. Dal punto di vista del profitto la classe ha mostrato un profilo disomogeneo sia sul piano delle competenze acquisite, sia in termini di abilità e di potenzialità da sviluppare. Gli elementi più dotati, un numero di 5/6 alunni, hanno saputo organizzare lo studio in modo autonomo e responsabile, finalizzandolo allo sviluppo delle proprie competenze specifiche. In sede di verifica hanno dimostrato di aver acquisito adeguate capacità di analisi, sintesi e rielaborazione personale; risultano inoltre in grado di cogliere le relazioni tra argomenti della stessa disciplina o di discipline diverse ed eventualmente di effettuare correlazioni e confronti con i contenuti delle esperienze personali. Il resto della classe ha mostrato discrete capacità, ma per alcuni l'impegno non è sempre stato adeguato alle richieste. Alcuni hanno supplito alle minori capacità con impegno e determinazione e sono riusciti a sviluppare le loro competenze in misura sufficiente e a colmare le eventuali lacune. Metodologie adottate: Lezione frontale Esercitazioni di gruppo Dispense e appunti DVD Attività di recupero adottate: Iniziative di recupero in itinere Spazi utilizzati: Aula 24 Strumenti di verifica: tipologia Numero (tot. anno) 1) Interrogazione orale 6 2) Analisi di testo, saggio breve, articolo di giornale, relazione, tema 4 3) Trattazione sintetica di argomenti 4) Quesiti a risposta singola 2 5) Quesiti a risposta multipla 6) Problemi a soluzione rapida 7) Tipologia B+C (risposta singola + risposta multipla) 7) Casi pratici e professionali 2 8) Sviluppo di progetti 9) Prove pratiche Contenuti disciplinari trattati Modulo Contenuti 1. Psicoanalisi Metodi di analisi e di Comportamentismo ricerca psicologica del Cognitivismo XX secolo Psicologia sistemico-relazionale Le neuroscienze 25 2. Il disagio mentale. La storia sociale della follia e la nascita della psichiatria Approcci contemporanei alla malattia mentale Il DSM Le principali patologie mentali L’intervento medico farmacologico La psicoterapia individuale La psicoterapia sistemica e la riabilitazione I servizi psichiatrici 3. Adozione e affido Principali modalità di Maltrattamento e abuso intervento su nuclei DSA e disturbi del comportamento familiari e minori Educazione interculturale e bambini stranieri Il disagio adolescenziale: anoressia e bulimia, le dipendenze, le condotte devianti La famiglia: tipologie, ciclo vitale, le trasformazioni della famiglia. Disagio familiare e bisogni di sostegno Il ruolo dei servizi sociali 4. La disabilità. Problemi di definizione: dall’ICIDH all’ICF La disabilità nella società La disabilità nella scuola La disabilità nel lavoro e nella famiglia Interventi per l’integrazione scolastica e lavorativa Il ruolo dei servizi sociali 5. L’età anziana Trasformazioni sociali della condizione degli anziani Il ciclo di vita e i processi di invecchiamento Cambiamenti fisici, cognitivi, affettivi e sociali Tipologie di disagio psichiatrico nell’anziano I servizi territoriali: assistenza domiciliare, integrata, ospedalizzazione a domicilio, day hospital. Centri diurni, strutture residenziali, case albergo, casa di riposo. 6. Il progetto nel lavoro sociale. Gli aspetti principali del lavoro di gruppo Il lavoro sociale di rete Lavorare per progetti Le fasi del progetto 26 Obiettivi realizzati in termini di: Competenze Mod. 1 Saper distinguere i diversi approcci teorici e terapeutici nell’ambito della psicologia novecentesca. Mod. 2 Saper inquadrare in una prospettiva storica e normativa l’evoluzione delle modalità di intervento nell’ambito del disagio psichico. Mod. 3 Saper individuare le principali forme di disagio familiare e minorile e il ruolo dei servizi socioassistenziali. Mod. 4. Saper inquadrare in una prospettiva storica e normativa l’evoluzione delle modalità di intervento nell’ambito della disabilità. Riconoscere i diversi tipi di disabilità, analizzare le problematiche sociali connesse all’integrazione, individuando modalità di intervento tese a facilitare l’inserimento del disabile nella scuola e nel mondo del lavoro. Mod. 5 Saper inquadrare in una prospettiva storica, sociale e culturale le problematiche dell’età anziana. Cogliere la complessità dei cambiamenti psico-fisici legati all’età anziana, individuando le problematiche relative all’assistenza e riconoscendo i diversi servizi presenti sul territorio. Mod. 6 Identificare caratteristiche e condizioni per il funzionamento di un gruppo di lavoro. Saper analizzare e distinguere le diverse fasi di un progetto di intervento in campo sociale, dalla raccolta della documentazione alle modalità di conduzione, calandolo in un contesto operativo e coinvolgendo risorse e servizi del territorio. Abilità/Capacità 1.1 Definire e riconoscere i contributi della psicoanalisi nell’interpretazione dei fenomeni psicologici. 1.2 Definire e riconoscere i contributi del comportamentismo nell’interpretazione dei fenomeni psicologici. 1.3 Definire e riconoscere i contributi del cognitivismo nell’interpretazione dei fenomeni psicologici. 1.4 Definire e riconoscere i contributi dell’approccio relazionale nell’interpretazione dei fenomeni psicologici. 1.5 Definire e riconoscere i contributi delle neuroscienze nell’interpretazione dei fenomeni psicologici. 2.1 Saper definire i diversi tipi di disagio psichico, valutandone sintomi e gravità. 2.2 Saper distinguere i diversi modelli interpretativi del disagio psichico. 2.3 Saper riflettere sull’applicabilità dei modelli terapeutici alle diverse forme di disagio. 2.4 Saper riconoscere le diverse funzioni di servizi e strutture semiresidenziali e residenziali presenti sul territorio. 27 3.1 Definire e riconoscere le principali forme di disagio nell’infanzia e nell’adolescenza 3.2 Riconoscere le principali difficoltà legate all’integrazione del minore straniero e ipotizzare semplici forme di intervento. 3.3 Riconoscere le diverse tipologie di famiglia con riferimento ai cambiamenti sociali e culturali 3.4 Analizzare le principali dinamiche all’interno di famiglie problematiche e ipotizzare forme di intervento 4.1 Saper cogliere la complessità dei cambiamenti fisici, cognitivi, affettivi e sociali legati all’età anziana. 4.2 Saper individuare le problematiche relative all’assistenza geriatrica. 4.3 Saper riconoscere le diverse funzioni di servizi e strutture semiresidenziali e residenziali presenti sul territorio. 5.1 Saper riconoscere i diversi tipi di disabilità. 5.2 Saper analizzare le problematiche sociali connesse alle situazioni di disabilità nella scuola e nella vita lavorativa. 5.3 Saper analizzare la complessità delle dinamiche familiari connesse alla disabilità. 5.4 Saper riflettere sul concetto di disabilità discutendo le diverse posizioni e calandole nella concreta esperienza quotidiana. 5.5 Saper individuare modalità di intervento tese a facilitare l’inserimento del disabile nel contesto sociale di appartenenza. 6.1 Saper analizzare e distinguere le diverse fasi della progettazione. 6.2 Saper simulare un progetto di intervento nelle diverse fasi applicandolo a una situazione concreta. Raggiunto da Abilità/Capacità Tutti gli allievi La maggior parte Abilità n. 1-1 x Abilità n. 1-2 x Abilità n. 1-3 x Abilità n. 1-4 x Alcuni x Abilità n. 1-5 28 Nessuno Abilità n. 2-1 x Abilità n. 2-2 x Abilità n. 2-3 x Abilità n. 2-4 x Abilità n. 3-1 x Abilità n. 3-2 x x Abilità n. 3-3 x Abilità n. 3-4 Abilità n. 4-1 x x Abilità n. 4-2 Abilità n. 4-3 x Abilità n. 5-1 x Abilità n. 5-2 x Abilità n. 5-3 x x Abilità n. 5-4 x Abilità n. 5-5 Abilità n. 6-1 x x Abilità n. 6-2 29 SCHEDA PER MATERIA Classe VA TSS – A.S. 2014-2015 Materia: Tedesco Docente Christine Drechsler Testi addottati: “Fertig los!”, Catani, Greiner,Pedrelli, Lingue Zanichelli “Deutsch im Krankenhaus”, U. Firnhaber-Sensen, M. Rodi, Langenscheidt Klett Altri strumenti didattici: Lavagna, fotocopie d’altri fonti, DVD, CD, LIM Breve relazione sulla classe: La classe ha avuto più insegnanti di tedesco durante il suo percorso scolastico . Ho conosciuto gli alunni soltanto a settembre 2014. Il gruppo classe si è dimostrato subito educato, interessato alla materia e partecipava attivamente alle lezioni. Il nemico da combattere era la loro convinzione: Il tedesco è difficile! La conoscenza della materia risultava sufficiente per tutti. anche se per alcuni studenti esistevano difficoltà di esposizione in lingua. Anche l’impegno domestico e la riflessione su quanto trattato in classe sono stati svolti da una buona parte della classe, non sempre supportata da una adeguata capacità critica. Durante l’anno scolastico si sono verificati dei miglioramenti, anche se per alcuni lo studio rimane mnemonico e la capacità espositiva è ancora limitata. La maggior parte della classe ha faticato a gestire tutte le parti del programma, pertanto le valutazioni si sono svolte spesso su un numero di argomenti limitato e delle volte esemplificato. La conoscenza delle strutture grammaticali risulta adeguata per quasi tutti, anche se la loro applicazione non è sempre immediata. La comprensione della lingua tedesca invece, è nel complesso soddisfacente, soprattutto la comprensione dei testi scritti e la comunicazione orale degli argomenti affrontati. Due studenti sono riusciti a colmare le proprie lacune attraverso un corso di recupero. Nel secondo quadrimestre sono stati elaborati ed analizzati testi con vocabolario della micro lingua. Il gruppo classe aumentava l’interesse notevolmente visto l’indirizzo della loro formazione. Per alcuni alunni lo studio si è rivelato poco approfondito e scarsa la capacità di elaborazione personale, mentre per altri si è potuta osservare capacità critica e studio puntuale. Rispetto alla programmazione iniziale gli argomenti sono stati svolti in modo completo, anche se in qualche caso è stato necessario adeguare o esemplificare i contenuti adeguandoli al ritmo dell’ apprendimento degli studenti. Metodologie adottate: Discussione guidate, lavoro in gruppi, dialoghi, analisi di testo, approfondimento personale da condividere nel gruppo classe, esercitazioni individuali Attività di recupero adottate: Ripasso delle principali strutture morfosintattiche e del lessico durante lo svolgimento dei singoli moduli , recupero itinere ed un recupero extracurricolare per due alunni. Spazi utilizzati: L’ambiente scolastico, aula Strumenti di verifica: tipologia Verifiche scritte strutturate e semistrutturate, domande aperte* Verifiche orali* 30 numero (tot. anno) 5 5 Obiettivi realizzati in termini di: Identificare la principale funzione comunicativa in un messaggio Comprendere semplici e chiari messaggi orali o scritti riguardanti gli argomenti trattati Produrre brevi testi scritti, rispondere a questionari semplici Interagire con i compagni di classe in modo guidato o spontaneo relativamente alle funzioni comunicative indicate Competenze 1. Produzione scritta ed orale 2. Comprensione scritta ed orale Abilità: 1. Sapere comprendere un semplice testo scritto con un linguaggio inerente alla vita personale o professionale 2. Sapere comprendere espressioni di uso quotidiano od inerenti al proprio settore 3. Sapere trarre informazioni generali e dettagliate da un testo scritto 4. Sapere esprimersi in maniera sufficientemente precisa su azioni abituali o utilizzando il vocabolario studiato. Contenuti disciplinari Modulo Contenuti Modulo 1 Mein Praktikum Elaborazione dell’esperienza “Alternanza Scuola /Lavoro” Presentazione secondo schema: Modulo 2 Modulo 3 • Name, Familie, Geschwister, Haustiere • Wohnort, Wohnung und das eigene Zimmer • Freizeitgestaltung, Hobby und Sport • Urlaub, Ferien, meine Traumreise • Was machst Du nach dem Abitur? • Hast Du einen Traumberuf? Im Krankenhaus: Studio ed elaborazione del linguaggio adeguato all’ambiente professionale (microlingua). La struttura ospedaliera, l'ambiente, il personale, la comunicazione ed i compiti da svolgere. Modulo 4 Il sistema italiano e tedesco: casa di cura ed altri ambienti per l’assistenza delle persone anziane. Ricerca, analisi, esposizione. Obiettivo Raggiunto da Tutti La Alcuni Nessuno maggioranza 1)Sapere comprendere un semplice testo X scritto con un linguaggio inerente alla vita personale o professionale 2)Sapere comprendere espressioni di uso X quotidiano od inerenti al proprio settore 3)Sapere trarre informazioni generali e dettagliate da un testo scritto 4) Sapere esprimersi in maniera sufficientemente precisa su azioni abituali o utilizzando il vocabolario studiato. X X 31 SCHEDA PER MATERIA Materia: CULTURA MEDICO - SANITARIA Docente: Carla Caprani Testi adottati: “ Igiene e cultura medico-sanitaria – volume B ” – Autrice: Bedendo A. Ed. Poseidonia: Altri strumenti didattici: Breve relazione sulla classe Gli alunni hanno dimostrato un interesse sempre crescente nel corso degli anni di studio, consentendo all’insegnante di sviluppare in forma completa e con un adeguato grado di approfondimento i diversi temi inseriti nella programmazione. La classe ha mostrato e mantenuto un profilo eterogeneo sia sul piano delle competenze che in termini di abilità e potenzialità da sviluppare. Un buon gruppo si è distinto per continuità ed assiduità negli impegni richiesti, ma solo un esiguo numero di alunni ha saputo organizzare lo studio in modo autonomo e responsabile finalizzandolo allo sviluppo delle proprie competenze specifiche e ha dimostrato di aver acquisito adeguate capacità di sintesi, analisi e rielaborazione personale; risulta inoltre in grado di cogliere le relazioni tra argomenti della stessa disciplina o di discipline diverse ed eventualmente di effettuare confronti e correlazioni con i contenuti delle esperienze personali. Gli altri alunni, invece, con minori capacità e con uno studio non sempre regolare e determinato, sono riusciti a sviluppare le loro competenze in misura consona alle loro risorse e a colmare le eventuali lacune attuando negli ultimi mesi dell’anno scolastico un impegno abbastanza costante in previsione dell’Esame di Stato. Globalmente la classe dimostra di aver conseguito una discreta preparazione sul piano teorico e di essere in grado di : - riconoscere e distinguere le diverse modificazioni fisiologiche e/o patologiche che intervengono nel corso della prima infanzia e senescenza: - affrontare le problematiche derivanti dalla disabilità fisica e psichica; - descrivere le fondamentali strategie di prevenzione, recupero e riabilitazione applicabili a livello assistenziale; - utilizzare in modo appropriato e significativo la terminologia medico-sanitaria fondamentale; - applicare le conoscenze e le metodologie acquisite per correlare le prestazioni erogate dai servizi socio-sanitari ai bisogni specifici dei soggetti in difficoltà. In relazione agli obiettivi didattici ed educativi trasversali prefissati nella programmazione redatta all’inizio dell’anno scolastico, si è notato che la maggior parte degli alunni si sono concentrati sulla mera acquisizione di conoscenze e competenze strettamente pertinenti la disciplina di studio solo in prospettiva di una valutazione, mentre solo pochi alunni hanno completato la propria personalità improntandola ai valori della figura dell’operatore socio-sanitario : attenzione e disponibilità verso gli altri. Metodologie adottate: X Lezione frontale. X Presentazione di casi reali come spunto di motivazione e di riflessione. Attività di recupero adottate:iniziative di recupero in itinere 32 Strumenti di verifica: Tipologia 1) Interrogazione orale 2) Analisi di testo, saggio breve, articolo di giornale, relazione, tema 3) Trattazione sintetica di argomenti 7) Tipologia B+C (risposta singola + risposta multipla) Numero (tot. anno) 4 5 2 Contenuti disciplinari trattati Modulo/unità did. 1) Sviluppo embrionale 2) L’infanzia 3) I diversamente abili 4) La senescenza 5) Primo soccorso Contenuti Meiosi e gametogenesi La fecondazione e lo sviluppo embrionale. Complesso TORCH La gravidanza e il parto. Indagini diagnostiche. Patologie neonatali più frequenti. Malattie da aberrazione cromosomica e malattie monogenetiche. Cenni sull’allattamento naturale ed artificiale. Epidemiologia e profilassi di alcune patologie infantili. Cenni di difetti visivi, alterazioni posturali e disturbi gastroenterici. Nevrosi infantili : paure e fobie. Enuresi ed encopresi. Disturbi della comunicazione e dell’apprendimento. Depressione infantile. Autismo infantile. Definizione di diversamente abile. Paralisi cerebrale infantile. Distrofia muscolare Epilessie. Spina bifida Teorie sul processo d’invecchiamento. Malattie cardiovascolari e cardiopatie ischemiche. Malattie cerebrovascolari. Patologie delle vie aeree. Patologie gastroenteriche e cancro del colon - retto. Sindromi neurodegenerative : morbo di Parkinson e morbo di Alzheimer. Sindrome ipocinetica e lesioni da pressione. Servizi assistenziali. Rianimazione Primo soccorso in caso di traumi, fratture, intossicazioni Tipologie di ustioni e di congelamento. Folgorazioni e Shock. 33 Obiettivi realizzati in termini di: 1.1 Correlare le diverse fasi della gravidanza agli eventuali rischi. 1.2 Individuare le tecniche di diagnosi prenatale. 1.3 Comprendere e utilizzare correttamente la terminologia medico-sanitaria di base. 2.1 Descrivere l’epidemiologia e la profilassi di alcune importanti patologie infantili. 2.2 Riconoscere i segnali di disagio e cercare di risalire alle cause. 2.3 Comprendere e utilizzare correttamente la specifica terminologia medico-sanitaria di base. 3.1 Descrivere i fattori eziopatogenetici e le caratteristiche fondamentali di alcune disabilità. 3.2 Individuare le strutture socio-assistenziali più adeguate per aiutare i soggetti con difficoltà. 3.3 Comprendere ed utilizzare correttamente la specifica terminologia medico-sanitaria di base. 4.1 Individuare le modificazioni più rilevanti che intervengono nel corso dell’invecchiamento 4.2 Conoscere le patologie più frequenti della senescenza 4.3 Avere la consapevolezza dell’importanza della prevenzione e della terapia delle malattie.. 5.1 Identificare in linea generale le principali cause di malore. 5.2 Individuare le misure più opportune da mettere in atto in situazioni di emergenza.. 5.3 comprendere ed utilizzare correttamente la specifica terminologia medico-sanitaria di base. Competenze Mod. 1 Essere consapevole delle diverse problematiche che possono intervenire nel corso della gravidanza in relazione a specifici fattori di rischio e conoscere le tecniche di diagnosi prenatale. Mod. 2 Conoscere le patologie relative all’infanzia e identificare le problematiche sanitarie legate all’ambiente e al contesto socio-culturale in cui si opera. Mod. 3 Identificare le molteplici problematiche relative alle condizioni di disabilità e riguardanti la tutela, la prevenzione e la riabilitazione. Mod. 4 Conoscere le patologie relative alla senescenza e identificare le problematiche sanitarie legate all’ambiente e al contesto socio-culturale in cui si opera. Mod. 5 Riconoscere e saper valutare situazioni di emergenza, operando eventualmente semplici interventi di soccorso immediato. 34 Grado di raggiungimento da parte degli alunni delle competenze sviluppate Competenza Abilità/Capacità Raggiunto da Tutti gli allievi Competenza n. 1 Abilità n. 1-1 X Abilità n. 1-3 X Abilità n. 2-1 X Abilità n. 2-2 X Abilità n. 2-3 Competenza n. 3 X Abilità n. 3.1 X Abilità n. 3.2 X Abilità n. 3.3 Competenza n. 4 X Abilità n. 4.1 X Abilità n 4.2 X Abilità n. 4.3 Competenza n. 5 Alcuni X Abilità n. 1-2 Competenza n. 2 La maggior parte X Abilità n. 5.1 X Abilità n. 5.2 X Abilità n. 5.3 X 35 Nessuno SCHEDA PER MATERIA Materia: Diritto e legislazione socio sanitaria Docente: Maria Cristina Tarabini Testi adottati: Maria Messori - Maria Cristina Razzoli, “Percorsi di diritto e di legislazione socio sanitaria”, ed. Clitt. Altri strumenti didattici: Costituzione, Codice civile, leggi speciali. Breve relazione sulla classe La classe V A TSS, per ciò che concerne la materia in oggetto, ha goduto della continuità didattica a far tempo dal primo anno. Nel corrente anno scolastico la frequenza è stata abbastanza regolare per la maggior parte delle componenti. Il monte ore complessivo ha sofferto in seguito al posticipato inizio dovuto allo svolgimento del periodo di tirocinio, e al sovrapporsi di attività legate all’offerta formativa. Il programma, peraltro ampio, ha dovuto subire la rinuncia degli approfondimenti programmati e una riduzione dei contenuti, in quanto una cospicua parte del tempo è stata dedicata al recupero in itinere delle numerose situazioni di difficoltà manifestatesi. La classe ha nel complesso mostrato interesse per l’attività proposta ma, ad eccezione di pochi elementi, un impegno discontinuo. Gli obiettivi e le competenze trasversali e generali sono stati complessivamente conseguiti cosi come quelli specifici della materia, ma i risultati non sono omogenei. Infatti pochi alunni hanno raggiunto delle conoscenze più che discrete, e in alcuni casi anche buone o ottime, degli argomenti trattati, mentre altri, seppure con risultati finali complessivamente sufficienti, hanno evidenziato difficoltà, per alcuni anche significative. Si rileva un difficile approccio ai collegamenti non solo tra gli istituti giuridici ma anche tra questi e la realtà circostante. Le medesime difficoltà sono state registrate nell’acquisizione delle competenze (soprattutto quelle relative al problem-solving) dove un gruppo di allievi manifesta sicurezza e padronanza, mentre per la restante parte della classe il livello di conseguimento delle competenze si attesta, spesso con difficoltà, al livello della sola sufficienza; permangono inoltre in alcuni difficoltà espressive negli scritti e nell’esposizione orale e una carenza nell’utilizzo di un linguaggio specifico; spesso per alcuni, lo studio, magari costante, risulta mnemonico e poco rielaborato; per un gruppo , invece, lo studio, discontinuo e legato alla sola performance della prova, ha inficiato la profondità dell’apprendimento. Per i ragazzi in difficoltà sono stati predisposti percorsi personalizzati in itinere. Nelle lezioni si è spesso utilizzato il codice civile. Metodologie adottate: ! Lezione frontale. ! Esposizione guidata. ! Consultazione delle fonti. ! Problem solving. ! Presentazione di casi reali come spunto di motivazione e di riflessione. Attività di recupero adottate: ! Percorsi personalizzati in itinere Spazi utilizzati: ! Aula. 36 Strumenti di verifica: tipologia 1) Interrogazione orale 2) tema 3) Quesiti a risposta singola 5) Quesiti a risposta multipla 6) Tipologia B+C (risposta singola + risposta multipla) 7) ) Casi pratici e professionali Numero (tot. anno) 2 2 5 4 1 = Obiettivi realizzati in termini di: Conoscenze MODULO 01 l’imprenditore; l’impresa; la classificazione delle imprese; il piccolo imprenditore (la dimensione delle imprese); l’artigiano; l’impresa familiare; l’imprenditore agricolo e l’imprenditore commerciale; l’imprenditore commerciale: lo statuto; la capacità per l’esercizio dell’impresa; l’esercizio dell’impresa commerciale da parte degli incapaci; incompatibilità e inabilitazioni all’esercizio dell’impresa commerciale; il regime di pubblicità; la tenuta delle scritture contabili; i collaboratori dell’imprenditore; le procedure concorsuali: il fallimento; gli organi del fallimento; nozione d’azienda: i beni aziendali; i segni distintivi: ditta insegna, marchio; le creazioni dell’ingegno; l’avviamento, il trasferimento d’azienda; la disciplina della concorrenza. MODULO 02 l’impresa collettiva; il contratto di società; capitale, patrimonio sociale e azioni; i tipi di società; soggettività e personalità giuridica; società di persone e società di capitali; tipi di società di persone; tipi di società di capitali; la s.p.a.; le società mutualistiche; le società cooperative; le cooperative a mutualità prevalente; la disciplina delle cooperative; le cooperative sociali; le mutue assicuratrici MODULO 03 il contratto in generale;:elementi, effetti, invalidità, rescissione, risoluzione; classificazione dei contratti; MODULO 04 I rapporti tra autonomie territoriali e organizzazioni non profit. Il principio di sussidiarietà e la legge costituzionale n. 3/2001. Le autonomie costituzionali nella riforma costituzionale. Le funzioni del benessere e lo sviluppo del settore no profit. L’impresa sociale e le tipologie di forme associative. 37 Competenze: Modulo1 -saper descrivere i criteri che identificano l’imprenditore sulla base dell’art 2082 cod. civ; saper distinguere i tipi di imprenditore e classificare le imprese a seconda delle dimensioni e dell’attività svolta; saper illustrare lo statuto dell’imprenditore commerciale e la ratio sottesa alle singole scelte legislative che lo riguardano; saper descrivere la nozione di azienda, identificarne i segni distintivi ed esporne la disciplina; saper descrivere le dinamiche relative all’azienda;saper illustrare la disciplina della concorrenza e distinguere le ipotesi di concorrenza sleale. Modulo 2 -descrivere e classificare i tipi di impresa collettiva; descrivere e classificare i tipi di società; distinguere le diverse forme di responsabilità patrimoniale; identificare gli elementi essenziali dei contratti costitutivi di società; descrivere la ratio che sottende la costituzione delle imprese mutualistiche; classificare i vari tipi di imprese mutualistiche ; identificare i caratteri delle cooperative. Modulo3 -identificare gli elementi essenziali e accidentali del contratto; identificare le ipotesi di invalidità, rescissione e risoluzione; Modulo 4 - Comprendere la portata innovativa della riforma costituzionale n.3 del 2001;distinguere tra sussidiarietà orizzontale e verticale; individuare i nuovi sistemi regionali di Welfare. Individuare le funzioni degli enti locali; distinguere tra autonomia finanziaria e federalismo fiscale; individuare le forme associative del T.U. del 2000. Riconoscere le principali funzioni del benessere; identificare le organizzazioni non profit; distinguere le diverse tipologie di forme associative; individuare le reti sociali formali e informali. Distinguere le diverse tipologie di forme associative; individuare la forma giuridica delle organizzazioni del terzo settore. Contenuti disciplinari e tempi di realizzazione Modulo/unità did. Contenuti MODULO 01 ottobre-novembre dicembre- l’imprenditore (art..2082; 2086 e 2087 cod. civ; l’impresa; la classificazione delle imprese; il piccolo imprenditore (art.2083 cod. civ. ; art. 1 della legge fallimentare, ); l’artigiano ; lineamenti della legge quadro sull’artigianato; l’impresa familiare art. 230 bis cod.civ; l’imprenditore agricolo art. 2135cod. civ. e l’imprenditore commerciale art. 2195 cod civ; L’imprenditore commerciale: lo statuto; la capacità per l’esercizio dell’impresa; l’esercizio dell’impresa commerciale da parte degli incapaci; incompatibilità e inabilitazioni all’esercizio dell’impresa commerciale; la responsabilità dell’imprenditore commerciale produttore di beni mobili; il regime di pubblicità artt. 2188 ; 2193; 2202 cod. civ. ; la tenuta delle scritture contabili artt.2214, 2215, 2216,2217,2219, 2220, 2709 e 2710 cod civ. ; i collaboratori dell’imprenditore; le procedure concorsuali artt.1218 e 2740 cod.civ art. 2221 cod.civ.; il fallimento; gli organi del fallimento le altre procedure concorsuali. nozione d’azienda artt. 2555, 2556, 2557, 2558, 2559 e 2560 cod. civ :i beni aziendali; i segni distintivi: ditta insegna, marchio artt.2563, 2564 2565 e 2568 artt. 2569, 2570 2571 e 2573 cod. civ..; le creazioni dell’ingegno; l’avviamento, il trasferimento d’azienda; la disciplina della concorrenza artt, 2595, 2596, 2597, 2598, 2599 e 2600 cod. civ. 38 MODULO 02 Gennaio – febbraio-marzo MODULO 03 maggio MODULO 04 Aprile- maggio l’impresa collettiva;il contratto di società artt.2247 e 2249 cod.civ.; capitale, patrimonio sociale e azioni; i tipi di società: soggettività e personalità giuridica; società di persone e società di capitali; tipi di società di persone; tipi di società di capitali; la s.p.a le società mutualistiche; le società cooperative; i tipi di cooperative;:tipo di cooperativa e criterio della prevalenza le cooperative a mutualità prevalente; la disciplina delle cooperative:la partecipazione dei soci, la piccola cooperativa i soci sovventori, la struttura della cooperativa; il controllo della cooperativa; il volontariato e il terzo settore; le cooperative sociali; le mutue assicuratrici il contratto in generale;elementi essenziali e accidentali, contratti reali e obbligatori, contratti ad effetti reali e ad effetti obbligatori, invalidità; nullità e annullabilità, i vizi della volontà:errore, violenza morale e dolo rescissione (contratto concluso in stato di pericolo e contratto concluso in stato di bisogno), risoluzione (per inadempimento, per impossibilità sopravvenuta, per eccessiva onerosità; la classificazione dei contratti. I rapporti tra autonomie territoriali e organizzazioni non profit. Il principio di sussidiarietà e la legge costituzionale n. 3/2001. Le autonomie costituzionali nella riforma costituzionale. Le funzioni del benessere e lo sviluppo del settore non profit. L’impresa sociale e le tipologie di forme associative Obiettivo Tutti gli allievi -conoscere la nozione di imprenditore nel diritto commerciale vigente, nonché le principali classificazioni; X -conoscere la nozione e le finalità dello statuto dell’imprenditore commerciale; X -conoscere la nozione di azienda; -conoscere i segni distintivi dell’impresa; X -conoscere le ragioni e la disciplina della concorrenza; -conoscere i problemi connessi all’esercizio dell’impresa collettiva ; X X -conoscere la natura e gli scopi delle società mutualistiche; -conoscere la nozione di contratto, dei suoi elementi e delle sue patologie .Da sviluppare, ma ampiamente trattato durante il terzo anno -conoscere i rapporti tra autonomie territoriali e organizzazioni non profit: il principio di sussidiarietà e la legge costituzionale n. 3/2001; le autonomie costituzionali nella riforma costituzionale. -conoscere le nuove forme di Welfare State ( Welfare mix): le funzioni del benessere e lo sviluppo del settore non profit. -conoscere l’impresa sociale e le tipologie di forme associative 39 X X X X X Raggiunto da La maggioranz Alcuni a Nessuno SCHEDA PER MATERIA Materia: TECNICA AMMINISTRATIVA Docente: PAOLA SCACCABAROZZI Testi adottati: "Nuovo Tecnica Amministrativa & economia sociale 2”, Astolfi & Venini, Editore Tramontana. Breve relazione sulla classe V A TSS La classe ha dimostrato impegno e interesse per gli argomenti trattati per tutto l'arco dell'anno scolastico; la partecipazione alle discussioni e alle esercitazioni in classe è stata attiva e costruttiva per la maggior parte degli studenti; Un gruppo di studenti presenta alcune fragilità, dovute prevalentemente a un metodo di studio poco efficace e a difficoltà di elaborazione. Il comportamento è sempre stato corretto. Metodologie adottate: Lezione frontale e dialogata, esercitazioni individuali e guidate, ricerche di gruppo e relativa esposizione alla classe, schematizzazioni alla lavagna, letture di approfondimento, discussione di casi e su tematiche di attualità inerenti il programma, documentari. Attività di recupero adottate: brainstorming sui principali argomenti Spazi utilizzati: Aula Strumenti di verifica: Tipologia Numero (tot. anno) 4 2 VERIFICHE SCRITTE INTERROGAZIONI ORALI Obiettivi realizzati in termini di: Abilità / Competenze Modulo 1: - Cogliere l’importanza dell’economia sociale e delle iniziative imprenditoriali fondate sui suoi valori; - Realizzare sinergie fra l’utenza e gli attori dell’economia sociale. - Distinguere caratteristiche e funzioni delle diverse tipologie di aziende del terzo settore Modulo 2: - Valutare le tipologie di enti previdenziali e assistenziali e le loro finalità Modulo 3: - Raffrontare tipologie diverse dei rapporti di lavoro. - Analizzare i documenti relativi all’amministrazione del personale. - Redigere un foglio paga 40 Contenuti disciplinari trattati Modulo/unità did. Contenuti MODULO 01 L’economia sociale Il sistema economico e i suoi settori • Il sistema economico e la sua evoluzione • i tre settori del sistema economico • il settore pubblico del sistema economico • il settore for profit del sistema economico • il settore non profit del sistema economico Le organizzazioni del settore non profit • Le ONLUS • le cooperative sociali • gli enti caritativi e le social card • le cooperative di credito Il collegamento tra efficienza economica e dovere sociale • Il sistema economico globalizzato • il passaggio dall'economia di mercato all'economia sociale • l'economia sociale e responsabile MODULO 02 Il sistema previdenziale e assistenziale Il sistema di sicurezza sociale • Il welfare state • gli interventi pubblici di protezione civile • la protezione sociale in Italia Le assicurazioni sociali obbligatorie • Il sistema di previdenza sociale • I rapporti con l'INPS • I rapporti con l'INAIL • la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro I tre pilastri del sistema previdenziale • Il concetto di previdenza • la previdenza pubblica • la previdenza integrativa • la previdenza individuale MODULO 03 La gestione delle risorse umane Il rapporto di lavoro dipendente • Le fonti giuridiche del rapporto di lavoro • i diritti dei lavoratori subordinati • le forme principali di lavoro dipendente • il contratto di apprendistato • i piani e le fonti di reclutamento del personale • la selezione degli aspiranti • la nascita del rapporto di lavoro • l'inserimento dei nuovi assunti • la formazione e l'addestramento del personale L'amministrazione del personale • gli elementi della retribuzione • l'assegno per il nucleo familiare • il calcolo delle ritenute sociali • il calcolo della ritenuta fiscale la liquidazione delle retribuzioni 41 Grado di raggiungimento da parte degli alunni delle competenze sviluppate Competenza Abilità/Capacità Raggiunto da Tutti gli allievi ECONOMIA SOCIALE La maggior parte Cogliere l’importanza dell’economia sociale e delle iniziative imprenditoriali fondate sui suoi valori Realizzare sinergie fra l’utenza e gli attori dell’economia sociale (Da sviluppare lavorando nel settore) X Distinguere caratteristiche e funzioni delle diverse tipologie di aziende del terzo settore SISTEMA PREVIDENZIA Valutare le tipologie di enti previdenziali e LE E ASSISTENZIA assistenziali e le loro finalità LE GESTIONE DELLE RISORSE UMANE X Raffrontare tipologie diverse dei rapporti di lavoro Analizzare i documenti relativi all’amministrazione del personale Redigere un foglio paga 42 X Alcuni Nessuno SCHEDA PER MATERIA Materia: IRC (Insegnamento della Religione Cattolica) Docente: Prof.ssa BALITRO ALBERTA Testi adottati: Luigi Solinas- “Tutti i colori della vita”- SEI Altri strumenti didattici: La Bibbia – LIM - fotocopie Breve relazione sulla classe La classe 5^ A TSS, durante le ore di religione è composta da quattordici alunne e due alunni. Dal punto di vista della disciplina la classe non ha mai presentato alcun problema, anche durante i dialoghi la partecipazione è stata corretta e rispettosa delle diverse opinioni espresse. Il gruppo classe, durante le ore di lezione risulta positivamente interessato ben coinvolto nel lavoro sia orale sia scritto rispettando sempre le consegne dei lavori. Per quanto riguarda il profitto, l’andamento complessivo ha evidenziato un impegno costante ed il livello generale si può definire complessivamente buono; un gruppo di alunne si è distinto per la partecipazione attiva ai dialoghi evidenziando anche una seria capacità critica. Un gruppo più ristretto ha evidenziato una eccellente motivazione proponendo anche approfondimenti che coinvolgono l’intera classe. Un numero esiguo di alunni viene sollecitato al dialogo, più per timidezza che per scarsa volontà. Per quanto riguarda l’azione didattica, si è cercato il più possibile di fare riferimento alla realtà nella presentazione dei contenuti, nell’ottica di un confronto aperto per favorire le conoscenze e il confronto fra pari. Metodologie adottate: x Lezione frontale. ! Esercitazioni di gruppo. ! Consultazione di manuali. ! Dispense. ! Presentazione di casi reali come spunto di motivazione e di riflessione. X Altro…. (specificare) Confronto dialogato Attività di recupero adottate: Nessuna Spazi utilizzati: X Aula. ! Laboratorio ….. (specificare) ! Altro ….. (specificare) 43 Strumenti di verifica: Tipologia Numero (tot. anno) 1) Interrogazione orale Brevi verifiche ad ogni lezione 2) Analisi di testo, saggio breve, articolo di giornale, relazione, tema Obiettivi realizzati in termini di: Abilità/Capacità MODULO 01 • Cogliere le linee generali che regolano le scelte quotidiane • Confrontare le scelte personali con la morale cristiana • Scegliere tra le diverse proposte della società MODULO 02 • Riconoscere i diversi stili di vita • Scrivere correttamente testi di interesse personale, quotidiano e sociale • Confrontare le scelte personali con la morale cristiana MODULO 03 • Scegliere tra le diverse proposte della società • Interagire in conversazioni brevi e semplici • Confrontare le scelte personali con la morale cristiana MODULO 04 • Cogliere le problematiche mondiali che coinvolgono la società • Interagire in conversazioni brevi e semplici • Riconoscere i principi contenuti nella morale cristiana Competenze MODULO 01 • Consolidare le proprie certezze, per rafforzare la personalità individuale MODULO 02 • Utilizzare una terminologia specifica MODULO 03 • Creare una coscienza morale per rafforzare la componente spirituale MODULO 04 • Consolidare le proprie certezze, per rafforzare la personalità individuale 44 Quattro Contenuti disciplinari trattati Modulo/unità did. Contenuti MODULO 01 • • • • • Il lavoro: definizione Il lavoro: Antico e Nuovo testamento Il lavoro nella storia La dottrina sociale della Chiesa: rerum Novarum e Laborem exercens Il lavoro nelle religioni monoteiste: ebraismo e islamismo MODULO 02 • • • • • Analisi dei termini: fede e psicanalisi Freud e la psicanalisi Il complesso di Edipo La risposta della religione Peccato conscio e peccato inconscio MODULO 03 • • • • Analisi del termine: sessualità e sesso La sessualità nella società La sessualità nella Bibbia: Genesi e Cantico dei cantici La risposta della Chiesa MODULO 04 • Le guerre nel Golfo • Gli interventi della Chiesa MODULO 05 • Fede ed ecologia ( in fase di sviluppo) 45 Grado di raggiungimento da parte degli alunni delle competenze sviluppate Competenza Abilità/Capacità Raggiunto da Tutti gli allievi Competenza n. 1 •Consolidare le proprie certezze, per rafforzare la personalità individuale Competenza n. 2 •Utilizzare una terminologia specifica Abilità n. 1-1 x Abilità n. 1-2 x Abilità n. 1-3 x Abilità n. 1-…. Abilità n. 2-1 x Abilità n. 2-2 x Abilità n. 2-3 x Abilità n. 2-…. Competenza n. 3 •Creare una coscienza morale per rafforzare la componente spirituale Abilità n. 3-1 X Abilità n. 3-2 X Abilità n. 3-3 x Abilità n. 3-…. Competenza n. 4 Abilità n. 4-1 Abilità n. 4-2 Abilità n. 4-3 Abilità n. 4-…. Competenza n. 5 Abilità n. 5-1 Abilità n. 5-2 Abilità n. 5-3 Abilità n. 5-…. Competenza n. …. Abilità n. …. Abilità n. …. Abilità n. …. Abilità n. …. 46 La maggior parte Alcuni Nessuno SCHEDA PER MATERIA Educazione Fisica a.s. 2014-15 Materia: Educazione fisica classe 5 A TSS Docente: Bafile Marilena Testi adottati: Comprendere il movimento Autori : Del Nista, Parker, Tasselli; Casa editrice D’Anna Altri strumenti didattici: # Piccoli e grandi attrezzi in dotazione Breve relazione sulla classe La classe 5a A TSS è composta da 17 alunni. Il gruppo classe risulta eterogeneo per quello che concerne le capacità motorie; quasi tutti gli alunni hanno dimostrato interesse verso la disciplina e si sono impegnati durante l’anno scolastico partecipando regolarmente alle lezioni. Per ciò che riguarda il profitto gli alunni hanno raggiunto risultati mediamente discreti; una parte di loro ha dimostrato di possedere buone qualità motorie, altri sufficienti. Sugli aspetti teorici della disciplina, quasi tutti hanno confermato di possedere conoscenze più che sufficienti, qualche alunno incontra più difficoltà nella esposizione orale anche a causa della timidezza o della riservatezza. Metodologie adottate: ! Lezioni frontali ! Gioco ! Metodo globale ed analitico ! Metodo isotonico-isometrico ! Circuit-training ! Lavoro progressivo ! Metodo intervallato Attività di recupero adottate: ! Recupero svolto in itinere, attraverso ripetizione dei contenuti teorici e lavoro pratico individualizzato Spazi utilizzati: ! Palestra ! Aula Strumenti di verifica: Tipologia Numero (tot. anno) 2 6 1) Prove strutturate 2) Prove pratiche 47 Obiettivi realizzati in termini di: Abilità/ Competenze MODULO 1 - Tollerare un carico di lavoro aerobico ed anaerobico per un tempo prolungato - Saper gestire il proprio ritmo di corsa - Saper distribuire la fatica in base alla durata e all’intensità del lavoro muscolare - Saper utilizzare al meglio le proprie qualità fisico neuromuscolari - Prendere coscienza delle proprie potenzialità e migliorare i propri limiti - Essere in grado di adattare il proprio corpo a ripetute ed intense sollecitazioni fisiche e psicologiche - Saper coordinare la respirazione alle esigenze di movimento MODULO 02 - Rafforzare la muscolatura degli arti, del dorso e dell’addome - Vincere resistenze rappresentate dal carico naturale - Vincere resistenze rappresentate da un carico addizionale - Conoscere le proprie potenzialità e i propri limiti per un ulteriore miglioramento - Saper riconoscere le finalità degli esercizi proposti - Saper individuare semplici esercizi in base alla finalità da raggiungere Miglioramento della forza muscolare - Sapere quali sono gli esercizi per il potenziamento muscolare e saperli eseguire in corretto modo MODULO 03 - Prender coscienza delle proprie delle proprie potenzialità e migliorare i propri limiti - Saper eseguire i fondamentali individuali e di squadra in modo corretto - Saper porre in atto comportamenti adeguati al fine di evitare infortuni - Rispettare il codice del “Fair play” - Saper combinare in successione abilità motorio-sportive MODULO 04 - Affinamento della capacità combinazione motoria - Affinamento della differenziazione dinamica - Affinamento della capacità di anticipazione motoria - Miglioramento della velocità - Essere in grado di rispondere ad uno stimolo nervoso nel minor tempo possibile, compiendo una o più azioni motorie. - Essere in grado di coordinare più azioni motorie con una corretta tecnica esecutiva del gesto. 48 MODULO 05 - Essere in grado di richiamare alla memoria le nozioni teoriche acquisite - Essere in grado di effettuare collegamenti interdisciplinari - Nozioni di Primo Soccorso - I benefici dell'attività motoria sui sistemi e apparati - L'apparato cardio-circolatorio, - L 'alimentazione, anoressia e bulimia - Salute, informazione e prevenzione:donazione organi, Hiv e Aids,epatite B e C, - Le droghe : educazione e prevenzione, tabacco e alcol - I meccanismi energetici Contenuti disciplinari trattati Modulo MODULO 01 Contenuti # # # # Resistenza: lavoro prolungato in situazione aerobica ed anaerobico a carico naturale lavoro prolungato in situazione aerobica ed anaerobica con utilizzo di piccoli attrezzi giochi di squadra test di resistenza andature preatletiche norme di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni MODULO 02 # # # # # # # # Forza muscolare: esercizi a carico naturale esercizi con piccoli attrezzi es. ai grandi attrezzi esercizi su un piano rialzato es. di resistenza ed opposizione norme di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni; test sulla forza. MODULO 03 # # # # # # # # # # Giochi sportivi: esercizi di coordinazione dinamica generale esercizi di percezione spazio-temporale fondamentali pallacanestro fondamentali pallavolo percorsi strutturati norme di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni giochi sportivi di squadra; regolamento giochi sportivi di squadra arbitraggio. MODULO 04 # # # # # # # Atletica leggera: andature preatletiche prove ripetute su brevi distanze esercizi di reattività esercizi con piccoli attrezzi test di velocità norme di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni # # # 49 MODULO 05 # # # # # # # # Teoria: Nozioni di primo soccorso I benefici dell'attività motoria sui sistemi e apparati l''apparato cardio-circolatorio e respiratorio L 'alimentazione, anoressia e bulimia Salute, informazione e prevenzione, donazione organi, Hiv e Aids, epatite B e C, Le droghe: educazione e prevenzione, tabacco e alcol I meccanismi energetici GRADO DI RAGGIUNGIMENTO DA PARTE DEGLI ALUNNI DELLE COMPETENZE GENERALI SVILUPPATE RAGGIUNTO DA COMPETENZE Avere coscienza del proprio corpo e delle sue modificazioni durante il movimento Collaborare e partecipare,int eragendo in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendime nto comune ed ABILITA’ • • Elaborare risposte motorie efficaci ed economiche in situazioni complesse Cooperare con il gruppo rispettando e valorizzando le propensioni e le attitudini individuali, accettando la sconfitta, mantenendo sempre un atteggiamento di autocontrollo durante la pratica delle CONOSCENZE 8. Conoscere le potenzialità del movimento del corpo e le funzioni fisiologiche in relazione al movimento 9. Conoscere i principi scientifici fondamentali che sottendono la prestazione motoria e sportiva 10. Conoscere i regolamenti degli sport individuali e collettivi affrontati, conoscere e condividere il regolamento della palestra e della scuola 50 Tutti gli allievi La maggio r parte X X Alcuni Nessu no alla realizzazione delle attività collettive, nel riconosciment o dei diritti fondamentali degli altri attività sportive • Mettere in atto comportamenti operativi all’interno del gruppo, stabilendo corretti rapporti interpersonali Mettere in atto comportamenti funzionali alla sicurezza, alla prevenzione, alla salute adottando corretti stili di vita • Assumere comportamenti funzionali alla sicurezza in palestra, a scuola e negli spazi aperti 11. Conoscere i principi di prevenzione della sicurezza personale in palestra, a scuola e all’aperto • 12. Conoscere l’importanza dell’attività fisica e l’aspetto educativo e sociale dello sport Agire in modo autonomo e responsabile, sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità • Assumere comportamenti attivi finalizzati ad un miglioramento dello stato di salute e di benessere Trasferire e ricostruire autonomament e, semplici tecniche, strategie, regole adattandole alle capacità, alle esigenze e agli spazi e tempi di cui si dispone X • Conoscere gli aspetti essenziali della struttura e dell’evoluzione dei giochi e degli sport di rilievo nazionale e della tradizione locale X 51 ! Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Istituto Professionale Statale Industria Artigianato “G.P. Romegialli” Via Cortivacci, 3 – 23017 Morbegno (SO) Tel.: 0342 61.12.66 Fax: 0342 61.44.59 E-mail uffici: [email protected] – P.E.C.: [email protected] Sito Internet: http://www.ipsiaromegialli.it! ! ! ! Allegato 2 Simulazioni Documento 15 maggio 2015 Prima Prova Seconda prova- Psicologia generale e applicata Terza Prova ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! IPSIA G.P. ROMEGIALLI Seconda Simulazione ESAMI DI STATO a.s. 2014/2015 Prima prova scritta PROVA DI ITALIANO Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Giuseppe Ungaretti, Lucca (da L’Allegria) Edizione: G. Ungaretti, Vita d’un uomo. Tutte le poesie, a cura di C. Ossola, Mondadori, Milano 2009, p. 133 1 A casa mia, in Egitto, dopo cena, recitato il rosario, mia madre ci parlava di questi posti. 2 La mia infanzia ne fu tutta meravigliata. 3 La città ha un traffico timorato e fanatico. 4 In queste mura non ci si sta che di passaggio. 5 Qui la meta è partire. 6 Mi sono seduto al fresco sulla porta dell’osteria con della gente che mi parla di California come d’un suo podere. 7 Mi scopro con terrore nei connotati di queste persone. 8 Ora lo sento scorrere caldo nelle mie vene, il sangue dei miei morti. 9 Ho preso anch’io una zappa. 10 Nelle cosce fumanti della terra mi scopro a ridere. 11 Addio desideri, nostalgie. 12 So di passato e d’avvenire quanto un uomo può saperne. 13 Conosco ormai il mio destino, e la mia origine. 14 Non mi rimane più nulla da profanare, nulla da sognare. 15 Ho goduto di tutto, e sofferto. 16 Non mi rimane che rassegnarmi a morire. 17 Alleverò dunque tranquillamente una prole. 18 Quando un appetito maligno mi spingeva negli amori mortali, lodavo la vita. 19 Ora che considero, anch’io, l’amore come una garanzia della specie, ho in vista la morte. Giuseppe Ungaretti nacque ad Alessandria d’Egitto nel 1888, da genitori emigrati da Lucca ed è morto a Milano nel 1970. Nel 1912 lasciò per sempre l’Egitto. A Parigi approfondì la sua preparazione letteraria e conobbe personalmente importanti artisti e scrittori. Partecipò alla guerra mondiale come soldato semplice. Risalgono a quell’epoca le poesie raccolte ne Il Porto Sepolto, 1916 e poi confluite, insieme ad altre, in Allegria di Naufragi, 1919. La poesia che si propone raggiunse la redazione definitiva nel 1936, attraverso diverse stesure a partire dal 1919. 1. Comprensione complessiva Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo. 2. Analisi del testo 2.1 Soffermati sugli aspetti linguistico-lessicali della poesia e, in particolare, sugli aggettivi. 2.2 Spiega l’espressione “La mia infanzia ne fu tutta meravigliata” (2). 2.3 Individua gli elementi che caratterizzano la città (3-5). 2.4 Il poeta evoca una scoperta che lo terrorizza (7). Quali le ragioni del “terrore”? 2.5 Il poeta contrappone agli “amori mortali” (18) “l’amore come una garanzia della specie” (19). Spiega la contrapposizione. 2.6 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza. 3. Interpretazione complessiva e approfondimenti Sulla base dell’analisi condotta, proponi una tua interpretazione complessiva della poesia e approfondiscila con opportuni collegamenti ad altri testi di Ungaretti o a testi di altri autori. Alternativamente, puoi fare riferimento alla situazione storico-culturale dell’epoca o a situazioni del nostro tempo, sviluppando i confronti che ti interessano. TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: Amore, odio, passione. G. KLIMT, Il bacio, 1907-08 G. DE CHIRICO, Ettore e Andromaca, 1917 P. PICASSO, Gli amanti, 1923 «Tra l’altre distinzioni e privilegi che le erano stati concessi, per compensarla di non poter esser badessa, c’era anche quello di stare in un quartiere a parte. Quel lato del monastero era contiguo a una casa abitata da un giovine, scellerato di professione, uno de’ tanti, che, in que’ tempi, e co’ loro sgherri, e con l’alleanze d’altri scellerati, potevano, fino a un certo segno, ridersi della forza pubblica e delle leggi. Il nostro manoscritto lo nomina Egidio, senza parlar del casato. Costui, da una sua finestrina che dominava un cortiletto di quel quartiere, avendo veduta Gertrude qualche volta passare o girandolar lì, per ozio, allettato anzi che atterrito dai pericoli e dall’empietà dell’impresa, un giorno osò rivolgerle il discorso. La sventurata rispose.» Alessandro MANZONI, I promessi sposi, 1840-42 «Ed avrebbe voluto strapparsi gli occhi per non vedere quelli della Lupa, che quando gli si ficcavano ne’ suoi gli facevano perdere l’anima ed il corpo. Non sapeva più che fare per svincolarsi dall’incantesimo. Pagò delle messe alle anime del Purgatorio e andò a chiedere aiuto al parroco e al brigadiere. A Pasqua andò a confessarsi, e fece pubblicamente sei palmi di lingua a strasciconi sui ciottoli del sacrato innanzi alla chiesa, in penitenza, e poi, come la Lupa tornava a tentarlo: - Sentite! le disse, non ci venite più nell’aia, perché se tornate a cercarmi, com’è vero Iddio, vi ammazzo! - Ammazzami, rispose la Lupa, ché non me ne importa; ma senza di te non voglio starci. Ei come la scorse da lontano, in mezzo a’ seminati verdi, lasciò di zappare la vigna, e andò a staccare la scure dall’olmo. La Lupa lo vide venire, pallido e stralunato, colla scure che luccicava al sole, e non si arretrò di un sol passo, non chinò gli occhi, seguitò ad andargli incontro, con le mani piene di manipoli di papaveri rossi, e mangiandoselo con gli occhi neri. - Ah! malanno all’anima vostra! balbettò Nanni.» Giovanni VERGA, La Lupa, in Vita dei campi, 1880 «Ella pareva colpita dal suono insolito della voce di Giorgio; e un vago sbigottimento cominciava a invaderla. – Ma vieni! Ed egli le si appressò con le mani tese. Rapidamente l’afferrò per i polsi, la trascinò per un piccolo tratto; poi la strinse tra le braccia, con un balzo, tentando di piegarla verso l’abisso. – No, no, no... Con uno sforzo rabbioso ella resistette, si divincolò, riuscì a liberarsi, saltò indietro anelando e tremando. – Sei pazzo? – gridò con l’ira nella gola. – Sei pazzo? Ma, come se lo vide venire di nuovo addosso senza parlare, come si sentì afferrata con una violenza più acre e trascinata ancóra verso il pericolo, ella comprese tutto in un gran lampo sinistro che le folgorò l’anima di terrore. – No, no, Giorgio! Lasciami! Lasciami! Ancóra un minuto! Ascolta! Ascolta! Un minuto! Voglio dirti... Ella supplicava, folle di terrore, divincolandosi. Sperava di trattenerlo, d’impietosirlo. – Un minuto! Ascolta! Ti amo! Perdonami! Perdonami! Ella balbettava parole incoerenti, disperata, sentendosi vincere, perdendo terreno, vedendo la morte. – Assassino! – urlò allora furibonda. E si difese con le unghie, con i morsi, come una fiera. – Assassino! – urlò sentendosi afferrare per i capelli, stramazzando al suolo su l’orlo dell’abisso, perduta. Il cane latrava contro il viluppo. Fu una lotta breve e feroce come tra nemici implacabili che avessero covato fino a quell’ora nel profondo dell’anima un odio supremo. E precipitarono nella morte avvinti.» Gabriele D’ANNUNZIO, Il trionfo della morte, 1894 «Emilio poté esperimentare quanto importante sia il possesso di una donna lungamente desiderata. In quella memorabile sera egli poteva credere d’essersi mutato ben due volte nell’intima sua natura. Era sparita la sconsolata inerzia che l’aveva spinto a ricercare Angiolina, ma erasi anche annullato l’entusiasmo che lo aveva fatto singhiozzare di felicità e di tristezza. Il maschio era oramai soddisfatto ma, all’infuori di quella soddisfazione, egli veramente non ne aveva sentita altra. Aveva posseduto la donna che odiava, non quella ch’egli amava. Oh, ingannatrice! Non era né la prima, né – come voleva dargli ad intendere – la seconda volta ch’ella passava per un letto d’amore. Non valeva la pena di adirarsene perché l’aveva saputo da lungo tempo. Ma il possesso gli aveva data una grande libertà di giudizio sulla donna che gli si era sottomessa. – Non sognerò mai più – pensò uscendo da quella casa. E poco dopo, guardandola, illuminata da pallidi riflessi lunari: – Forse non ci ritornerò mai più. – Non era una decisione. Perché l’avrebbe dovuta prendere? Il tutto mancava d’importanza.» Italo SVEVO, Senilità, 19272 (1a ed. 1898 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: L’individuo all’interno di una società globale: compatibilità e rigetto. DOCUMENTI “Una rete Internet aveva ingoiato una banca, che aveva ingoiato un’industria chimica che aveva ingoiato un’industria di computer che aveva ingoiato una rete televisiva che aveva ingoiato un’industria petrolifera che aveva ingoiato una casa editrice che aveva ingoiato un’industria di carri armati pesanti… Come dicono i commentatori, il mondo si sta avviando verso l’unità assoluta. Tra poco tutto sarà dominato da una sola Società, che avvolgerà nelle sue reti l’universo. Non ci sarà più posto per l’individuo, il particolare e la differenza. Non ci saranno più gli Stati. Gli uomini scompariranno nelle maglie della grande rete. Tutti penseranno allo stesso modo, come imporrà loro l’unica Televisione, moltiplicata in milioni di televisioni. Tutti ameranno lo stesso amore. Tutti pescheranno con le stesse canne e le stesse esche… In realtà, in questi ultimi decenni, in Europa e nel mondo è avvenuto il fenomeno opposto. Mentre le banche si fondevano e in superficie si preparava il grande Uno, il mondo è caduto in preda alla differenziazione, alla frantumazione, alla moltiplicazione.” P. CITATI, Il vecchio pescatore e l’economia globale, La Repubblica, 3.2.2000 “Gli individui sono parte di sistemi di valori fondati su specificità storiche e culturali. All’interno e all’esterno della comunità, i valori non sono immutabili ma in perenne trasformazione. Oggi è possibile avvicinarsi ad altri sistemi di valori, distanziandosi un po’ di più dai propri. Appropriandoci, come membri dell’umanità, di prospettive più ampie, anche i nostri interessi assumono una dimensione comune. E nella comunità globale, l’individuo, proprio come essere umano, dovrebbe prendere coscienza anche di diritti che ineriscono all’intera umanità.” LUBBERS - MORALES, National States, Global Society and Ethical Values, Conferenza tenuta a Napoli per l’Unesco l’l e il 2 12.1997 “La globalizzazione è un importante mutante “biologico”, un’inevitabile tappa nell’evoluzione. Molte delle preoccupazioni espresse relativamente alle conseguenze di questo processo si sono rivelate prive di fondamento. Ad esempio, la globalizzazione nelle scienze ha amplificato in misura eccezionale l’efficacia della ricerca. Un fatto ancora più importante è che essa non ha eliminato le diversità, ma ha creato un quadro all’interno del quale la competizione estremamente intensificata tra individui migliora la qualità dei risultati e la velocità con la quale essi possono essere raggiunti. Ne deriva un meccanismo a somma positiva, nel quale i risultati dell’insieme sono largamente superiori alla somma degli stessi presi separatamente, gli aspetti negativi individuali si annullano, gli aspetti positivi si sommano, le buone idee respingono le cattive e i mutamenti competitivi scalzano progressivamente i vecchi assunti dalle loro nicchie. Ma come riusciremo a preservare la nostra identità culturale pur godendo dell’apporto della globalizzazione che, per il momento, si applica ai settori economico e tecnico, ma che invaderà rapidamente l’insieme della nostra cultura? Lo stato di cose attuale potrebbe renderci inquieti per il pericolo dell’assorbimento delle differenze culturali e, di conseguenza, della creazione di un unico “cervello planetario”. A mio avviso e sulla base della mia esperienza nella comunità scientifica, si tratta solo di una fase passeggera e questa paura non è giustificata. Al contrario, credo che saremo testimoni di un’esplosione di diversità piuttosto che di un’uniformizzazione delle culture.” C. RUBBIA, Scienza modesta oreduemila, 17.11.1999 per il nuovo mondo della globalità, il Sole 24 3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: La ricostruzione in Italia dopo il secondo conflitto mondiale. DOCUMENTI a) “Il problema delle distruzioni belliche appariva, agli occhi dei contemporanei, come il più grave. [...] Nelle grandi città, buona parte del patrimonio di abitazioni era andato distrutto o danneggiato, la rete dei trasporti, sia ferroviari, sia stradali, era sconvolta, l’industria siderurgica, che nel momento della ricostruzione assumeva un ruolo chiave, aveva subìto perdite profonde. [...] Il problema della disoccupazione era indubbiamente il più acuto sotto il profilo sociale. La stima ufficiale, che poneva il numero di disoccupati intorno ai due milioni peccava probabilmente per difetto, in quanto ignorava forzatamente i sottoccupati e i disoccupati nascosti che, specie nel settore agricolo, erano assai numerosi”. A. GRAZIANI, Introduzione, in L’economia italiana: 1945-1970, Bologna, 1972 b) “La politica delle opere pubbliche si presenta come parte integrante della politica della ricostruzione. Essendo questa la situazione, appare evidente che, per combattere la disoccupazione, la politica delle opere pubbliche deve avere l’assoluta prevalenza rispetto a quella dei sussidi. Si presenta, per lo Stato, l’opportunità di richiedere a stati e a organismi bancari esteri prestiti espressamente destinati al finanziamento di progetti di opere pubbliche. [...] Inoltre, prestiti dall’estero potranno essere richiesti da enti locali e da particolari amministratori dello Stato. Molti sono gli inconvenienti che occorrerà affrontare e superare per poter iniziare una vasta e coerente politica di opere pubbliche: costo elevato delle materie prime, difficoltà dei trasporti, difficoltà burocratiche e amministrative. Nel 1945 e nei primi quattro mesi del 1946 sono state autorizzate, per opere pubbliche, spese per un ammontare complessivo di oltre 100 miliardi di lire. Nello stesso periodo sono stati effettivamente spesi meno di 40 miliardi di lire. Il fattore negativo più importante è dato appunto dalla lentezza degli organi amministrativi e dalla assoluta mancanza di coordinamento tra i vari interventi statali”. P. SYLOS-LABINI, Atti della Commissione per lo studio dei problemi del lavoro, vol. III, Roma, 1946. c) “All’indomani della liberazione, due sono stati i grandi movimenti che si sono scatenati nelle campagne. Il movimento mezzadrile e quello per l’occupazione delle terre incolte nell’Italia meridionale. [...] I mezzadri, con l’eccezione di quei pochi che vivevano nelle zone devastate dalla guerra, attraversano un periodo economico di notevole prosperità. Gli elevati prezzi dei prodotti agricoli e in particolare del vino e dell’olio, che rappresentano spesso le produzioni tipiche delle zone mezzadrili, lo sviluppo notevole dell’allevamento dei suini e della bassa corte malgrado i turbamenti apportati dalla guerra, fanno sì che oggi, nella maggior parte dei casi, i mezzadri siano in grado di realizzare notevoli guadagni e consistenti risparmi. L’altro dei movimenti indicati, quello dei contadini meridionali per l’occupazione delle terre incolte, rappresenta, all’inverso, l’espressione di una situazione disperata. Nel Mezzogiorno, infatti, l’agricoltura resta dominata dalla coltura estensiva dei cereali e dall’allevamento brado degli animali e tra il pascolo e la coltura continua una lotta che rimonta ad epoche immemorabili”. M. ROSSI-DORIA, Riforma agraria e azione meridionale, Bologna 1956 4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: Enrico Fermi, fisico. «Due dati ci permettono di valutare l’importanza del campo di ricerca aperto da Enrico Fermi con il suo lavoro. Il primo riguarda i premi Nobel, una misura rozza ma efficace dell’importanza di un determinato settore della ricerca scientifica e dei progressi in esso conseguiti: più di dieci Nobel per la fisica sono stati attribuiti a scoperte relative alle interazioni deboli. Se Fermi non avesse ottenuto il Nobel per le sue ricerche sui neutroni ne avrebbe ben meritato uno per la scoperta delle interazioni deboli. Una seconda valutazione dell’importanza della scoperta di Enrico Fermi si può dedurre dal fatto che oltre la metà degli esperimenti attualmente in corso o in preparazione con acceleratori di particelle — al CERN di Ginevra, al Fermilab di Chicago, a Stanford come a Frascati come a Tsukuba in Giappone o a Novosibirsk in Russia — sono dedicati a studiare vari aspetti delle interazioni deboli. La stessa prevalenza degli studi sulle interazioni deboli si riscontra nei programmi sperimentali dei grandi laboratori sotterranei, come quello italiano del Gran Sasso, quello giapponese di Kamioka, ed altri ancora nel Canada e negli Stati Uniti. La teoria di Fermi delle interazioni deboli è ormai confluita nella più generale teoria delle particelle elementari che va sotto il nome di “Modello Standard”. […] È però importante ricordare che la teoria di Fermi mantiene ancora oggi il suo valore, sia per la validità delle soluzioni proposte sia come stimolo per una serie di ricerche che hanno impegnato i fisici per quasi settant’anni, e che ancora li impegneranno nei decenni a venire. In questa teoria si riflette la grandezza di Fermi, la firma di un grande maestro.» Nicola CABIBBO, Le interazioni deboli, in Carlo BERNARDINI - Luisa BONOLIS (a cura di), Conoscere Fermi nel centenario della nascita 29 settembre 1901 - 2001, Editrice Compositori, Bologna 2001 «Enrico Fermi nasce a Roma nel 1901. La sua produzione scientifica inizia nel 1921 e termina con la sua morte nel 1954. All’inizio della sua attività, la fisica conosce due sole forze fondamentali della natura, la gravitazione e l’elettromagnetismo, e due sole particelle elementari costituenti la materia, i nuclei di idrogeno (protoni) e gli elettroni. A metà degli anni Cinquanta le forze fondamentali sono diventate quattro, con l’aggiunta delle interazioni nucleari forte e debole, e le particelle elementari note sono ormai una trentina. In poco meno di trent’anni la concezione della materia subisce un mutamento così radicale e inusitato da rendere tale periodo, per la rapidità e la quantità delle conoscenze acquisite, forse unico nella storia del pensiero scientifico occidentale. Le ricerche di Fermi segnarono profondamente questo trentennio, non solo per la quantità e l’importanza dei risultati ottenuti ma soprattutto per il loro ruolo storico. Esistono infatti traguardi scientifici di enorme valore che giungono al termine di lunghe e pazienti ricerche e che coronano un ben definito progetto iniziale, ma ci sono anche scoperte apparentemente meno straordinarie che obbligano a inattese risistemazioni del sapere acquisito, scardinano principî metodologici e conoscenze unanimemente accettate e imprimono alla ricerca direzioni nuove e del tutto impreviste. Nel suo itinerario di scienziato […] Fermi raggiunse entrambi gli obiettivi.» Giuseppe BRUZZANITI, Enrico Fermi. Il genio obbediente, Einaudi, Torino 2007 «Dalla lettura dei giornali di qualche settimana fa avrai probabilmente capito a quale genere di lavoro ci siamo dedicati in questi ultimi anni. È stato un lavoro di notevole interesse scientifico e l’aver contribuito a troncare una guerra che minacciava di tirar avanti per mesi o per anni è stato indubbiamente motivo di una certa soddisfazione. Noi tutti speriamo che l’uso futuro di queste nuove invenzioni sia su base ragionevole e serva a qualche cosa di meglio che a rendere le relazioni internazionali ancora più difficili di quello che sono state fino ad ora. I giornali hanno pubblicato un certo numero di dettagli sul lavoro di questi ultimi anni e tali dettagli, naturalmente, non sono più segreti. Ti interesserà sapere, se non lo sai già dai giornali italiani, che verso la fine del 1942 abbiamo costruito a Chicago la prima macchina per produrre una reazione a catena con uranio e grafite. È diventato d’uso comune chiamare queste macchine «pile». Dopo la prima pila sperimentale molte altre ne sono state costruite di grande potenza. Dal punto di vista della fisica, come ti puoi immaginare, queste pile rappresentano una ideale sorgente di neutroni che abbiamo usato tra l’altro per molte esperienze di fisica nucleare e che probabilmente verranno usate ancora di più per questo scopo ora che la guerra è finita.» Lettera di Enrico Fermi a Edoardo Amaldi del 28 agosto 1945 (in Edoardo AMALDI, Da via Panisperna all’America, Editori Riuniti, Roma 1997) «Vorrei discutere con voi la crisi che la scienza attraversa da due anni a questa parte. In larga misura questa crisi è dovuta all’improvvisa consapevolezza, di parte dell’opinione pubblica e del Governo, del tremendo ruolo che la Scienza può avere nelle cose umane. L’importanza di questo ruolo era già nota. Ma il drammatico impatto portato dalla costruzione della bomba atomica lo ha portato nella pubblica consapevolezza in maniera così vivida che gli scienziati si sono trovati, inaspettatamente e talora contro la propria volontà, ad essere sotto i riflettori […] C’è una grande penuria di uomini di scienza ben preparati […] Ora le iscrizioni di studenti nei dipartimenti scientifici sono tornate a essere abbondanti. Spero che ben pochi di questi studenti siano attratti dal nuovo fascino che la scienza ha acquistato. La professione del ricercatore deve tornare alla sua tradizione di ricerca per l’amore di scoprire nuove verità. Poiché in tutte le direzioni siamo circondati dall’ignoto e la vocazione dell’uomo di scienza è di spostare in avanti le frontiere della nostra conoscenza in tutte le direzioni, non solo in quelle che promettono più immediati compensi o applausi.» Discorso tenuto da Enrico Fermi nel 1947 (in Giulio MALTESE, Ritorno a Chicago: Enrico Fermi e la nascita della fisica delle alte energie nel secondo dopoguerra (1946-1954), in Atti del XXI Congresso Nazionale di Storia della Fisica e dell’Astronomia, Dipartimento di Fisica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS), 6, 7 e 8 giugno 2001) TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO Lo storico Eric J. Hobsbawm definisce Secolo breve gli anni che vanno dall’esplosione della prima guerra mondiale fino al collasso dell’URSS. A suo giudizio, “la struttura del Secolo breve appare come quella di un trittico o di un sandwich storico. A un’Età della catastrofe, che va dal 1914 sino ai postumi della seconda guerra mondiale, hanno fatto seguito una trentina d’anni di straordinaria crescita economica e di trasformazione sociale, che probabilmente hanno modificato la società umana più profondamente di qualunque altro periodo di analoga brevità. Guardando indietro, quegli anni possono essere considerati come una specie di Età dell’oro, e così furono visti non appena giunsero al termine all’inizio degli anni ’70. L’ultima parte del secolo è stata una nuova epoca di decomposizione, di incertezza e di crisi – e addirittura, per larghe parti del mondo come l’Africa, l’ex URSS e le ex nazioni socialiste dell’Europa orientale, un’Età di catastrofe”. Il candidato valuti criticamente la periodizzazione proposta da Hobsbawm e si soffermi sugli eventi che a suo parere caratterizzano gli anni ’70 del Novecento. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE «Nel futuro ognuno sarà famoso al mondo per quindici minuti». Il candidato, prendendo spunto da questa “previsione” di Andy Warhol, analizzi il valore assegnato alla “fama” (effimera o meno) nella società odierna e rifletta sul concetto di “fama” proposto dall’industria televisiva (Reality e Talent show) o diffuso dai social media (Twitter, Facebook, YouTube, Weblog, ecc.). ___________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema. ! ! M065 - ESAME DI STATO DI ISTITUTO PROFESSIONALE Indirizzo: TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI CORSO DI ORDINAMENTO Tema di PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA Classe V A/B TSS – 26.02.2015 Il candidato svolga, a sua scelta, uno dei seguenti temi: TEMA 1 Ansia e depressione sono patologie ormai piuttosto comuni nel mondo occidentale e colpiscono soggetti di qualsiasi età, sesso e provenienza sociale. Nel caso in cui si manifestino in forme acute o croniche, tuttavia, esse possono rappresentare un forte vincolo alle aspirazioni di felicità e realizzazione personale, provocando insuccessi, per esempio, sul piano scolastico, sentimentale, amicale e familiare. A partire dalle considerazioni sopra esposte, il candidato operi una riflessione ponendo in evidenza: • le tipologie, i sintomi e le caratteristiche dei disturbi d’ansia e dell’umore; • i principali modelli di intervento terapeutico e i relativi principi teorici di riferimento; • il ruolo dei servizi territoriali e le figure professionali coinvolte nel sostegno dei soggetti affetti da tale disturbo e dei loro familiari. TEMA 2 La diversità, quando si accompagna ad una situazione di handicap, può rappresentare una condizione esistenziale complessa e difficile. Spesso è resa ancor più problematica dalle condizioni imposte dal sistema sociale di appartenenza in rapida evoluzione, all’interno del quale ancora coesistono disinformazione, pregiudizio, scarsa sensibilità alle problematiche dell’integrazione. Prendendo spunto dalla considerazione sopra esposta, il candidato operi le sue riflessioni ponendo in evidenza: • tipologie e cause caratteristiche delle diverse forme di disabilità; • dinamiche collegate alla presenza di un soggetto disabile all’interno del nucleo familiare; • difficoltà che accompagnano il processo di integrazione della persona disabile; • interventi che favoriscono l’integrazione della persona disabile con particolare riferimento alle azioni/progetti che coinvolgono anche il tecnico dei servizi sociali. M065 - ESAME DI STATO DI ISTITUTO PROFESSIONALE Indirizzo: TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI CORSO DI ORDINAMENTO Tema di PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA Classe V A/B TSS – 05.05.2015 Il candidato svolga, a sua scelta, uno dei seguenti temi: TEMA 1 Le ricerche svolte dagli studiosi suggeriscono che è la conflittualità fra genitori, più che la separazione in sé e per sé, a produrre effetti negativi sul benessere dei figli. Il candidato operi una riflessione sul rischio che il bambino possa sviluppare problemi comportamentali e affettivi in seguito alla separazione o al divorzio dei genitori. Esponga, nel ruolo di operatore sociosanitario, come indirizzerebbe la coppia a utilizzare la rete dei servizi allo scopo di ridurre la conflittualità e permettere ad entrambi i genitori di avere con i figli una relazione sana. TEMA 2 Marinella è una donna di 70 anni che vive da sola in un piccolo paese di provincia. La sua unica figlia si è trasferita da poco in un’altra città , portando con sé gli adorati nipoti. Improvvisamente Marinella si trova sola e senza più una ragione per vivere. Di lì a breve, inizia a manifestare sintomi di demenza e depressione; il medico di base attiva i servizi sociali per un eventuale inserimento all’interno di un centro diurno. Analizza la situazione esposta, elaborando un piano di intervento personalizzato per Marinella, e rifletti: -sul legame fra demenza e depressione e sui possibili sintomi della depressione nell’anziano con relative cause; sull’’importanza dei servizi socio-sanitari presenti sul territorio. ! ! ! ! ! ! ! Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Istituto Professionale Statale Industria Artigianato “G.P. Romegialli” Via Cortivacci, 3 – 23017 Morbegno (SO) Tel.: 0342 61.12.66 Fax: 0342 61.44.59 E-mail uffici: [email protected] – P.E.C.: [email protected] Sito Internet: http://www.ipsiaromegialli.it SIMULAZIONE TERZA PROVA CLASSE 5 A TSS Materie: Matematica Lingua e civiltà inglese Igiene- Cultura medico-sanitaria Diritto e legislazione socio-sanitaria Data ………………………… Nome ……………………………………………………….. SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA MATERIA: Matematica Data ……………………………… Alunno …………………………………… CLASSE QUINTA A Servizi socio-sanitari Tipologia B: Quesiti a risposta aperta, rispondi utilizzando le righe a disposizione Quesito 1: Il candidato dia la definizione di asintoto verticale, di asintoto orizzontale e di asintoto obliquo e spieghi dove e come si ricercano gli asintoti di una funzione. Poi calcoli gli asintoti della funzione 2 y= x −1 . 2x ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………! ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..! ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..! 2 Quesito 2: : Il candidato, dopo aver classificato la funzione y = 4 − x , ne calcoli il dominio, il segno, le x intersezioni con gli assi cartesiani, le eventuali simmetrie e i limiti agli estremi del campo di esistenza. Poi riporti le informazioni ottenute nel piano cartesiano. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………! ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………! ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………! Tipologia C: Quesiti a risposta multipla, (indica solo una risposta). 1) Il dominio della funzione ! ! ! ! y = 3 log x è: D = [1,+∞) D = (0,+∞) D = (− ∞,0) ∪ (0,+∞) D = [0,+∞) 2 2) Il valore del limite lim x − 6 x è: 2 x → +∞ ! ! ! ! -1/3 0 2 −∞ 3) Data la funzione y = ! ! ! ! 1 − 3x 3x − 6 possiamo affermare che: 4 − x2 Non ha asintoti verticali e ha un asintoto orizzontale di equazione y=3/4 Ha due asintoti verticali di equazione x = 2 e x = −2 e un asintoto orizzontale di equazione y=-3 Ha un asintoto verticale di equazione x = −2 e un asintoto orizzontale di equazione y=0 Ha un asintoto orizzontale di equazione y=0 e due asintoti verticali di equazione x = 2 e x = −2 4) Considera la funzione y = log a x , con a > 1 . Quale delle seguenti affermazioni è errata? ! ! ! ! Ammette come asintoto verticale la retta x = 0 E’ positiva se x > 1 E’ monotona crescente lim log a x = +∞ x →0+ SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA MATERIA: Lingua e Civiltà inglese Data…………………………………………. Alunno …………………………………… CLASSE QUINTA A Servizi socio-sanitari Tipologia B: Quesiti a risposta aperta, rispondi utilizzando le righe a disposizione Asian lesson in how to do exams With Sajid training to be a doctor, Kyhalid on course for Cambridge University, Noshaba one of the brightest girls in her school, and six-year-old Hamid showing signs of precious intelligence, the children of the Khan family are stars of the British education system. Why is it that Asian children do better on average in examinations than their white classmates? A recent survey of examination results in London school suggests that their achievements may be due to parental pressure. The Khans’ father, Mohammed, came to England from Pakistan in 1964 with little formal education and works on night shifts for the Post Office. However he does not hesitate to remind his children of the golden opportunities open to them. Noshaba says, “My parents often tell me that I have been given the chance to better myself, and I think I should do that. They came here from another country without much of an education, but I have had a big advantage” Desmond Nuttall, who compiled the survey, says the positive attitude of parents such as the Khans is the main reason for their children’s success. “Parental support and expectation are very important. The Asian community tends to value education and expects its children to do well”. TIPOLOGIA B: After reading the text answer the following questions B1. Why are the children of the Khan family called ” stars of the British education system”? ……………………………………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… B2. What kind of survey has been made recently? Explain what it suggests. ……………………………………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… Tipologia C: Quesiti a risposta multipla, (indica solo una risposta). Choose the right answer (X) C.1. A refugee is someone who ………………………… a) …… moves from the countryside to the town b) …… who has to leave his home due to war c) …… leaves the town to go to rural areas d) …… leaves his country due to unemployment th C.2 . During the 20 century the USA population ………. a) .…. more than doubled b) .…. decreased c) .…. more than tripled d) .…. did not have any growth C.3. The largest ethnic group in the UK is …………… a) .…. Chinese b) .…. Indian c) .…. Black African d) .…. Black Caribbean C.4. People from Eastern and Central Europe arrived in the UK ……… a) .…. after the fall of the Berlin Wall b) .…. during the Second World War c) .…. in the 1950s d) .…. in the 19th century SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA MATERIA: IGIENE E CULTURA MEDICOSANITARIA Data…………………………………………. Alunno …………………………………… CLASSE QUINTA A Servizi socio-sanitari Tipologia B: Quesiti a risposta aperta, rispondi utilizzando le righe a disposizione Causa, conseguenze e terapia della sindrome di Klinefelter ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………….. Definizione paralisi cerebrali infantili e quadro clinico motorio ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… Tipologia C: Quesiti a risposta multipla, (indica solo una risposta). N. B. le domande a scelta multipla non possono essere corrette Il mesotelioma è un tumore : ⌂ del muscolo ⌂ della cute ⌂ della ghiandola ⌂ della pleura La cornea è una : ⌂ membrana vascolarizzata dell’occhio ⌂ membrana trasparente dell’occhio ⌂ lente biconvessa dell’occhio ⌂ cellula della cute L’ittero neonatale patologico è dovuto ad : ⌂ aumento globuli rossi ⌂ imperfetta funzionalità epatica ⌂ aumento emoglobina ⌂ aumento bilirubina L’ emofilia è dovuta ad un’alterazione di un gene presente nel : ⌂ cromosoma Y ⌂ cromosoma X ⌂ cromosoma autosoma ⌂ cromosoma eterozigote SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA MATERIA: Diritto e legislazione socio sanitaria Data…………………………………………. Alunno …………………………………… CLASSE QUINTA A Servizi socio-sanitari Tipologia B: Quesiti a risposta aperta, rispondi utilizzando le righe a disposizione 1)Definisci in non più di 6 righe l’istituto della rappresentanza diretta ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….! ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………! ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………! 2) Esponi in non più di 6 righe la disciplina dell’esercizio dell’impresa commerciale da parte del minore emancipato ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………. Tipologia C: Quesiti a risposta multipla, (indica solo una risposta). N. B. le domande a scelta multipla non possono essere corrette Lo spossessamento dei beni del fallito: ! -comporta la perdita della proprietà dei beni; ! -non impedisce all’imprenditore di compiere atti di disposizione; ! -consiste nella privazione di alcuni diritti personali del fallito; ! -trasferisce il potere di amministrare e disporre agli organi fallimentari. In caso di divisione ereditaria o di trasferimento d’azienda i partecipanti all’impresa familiare: ! -hanno diritto di prelazione sull’azienda; ! -non hanno diritto di prelazione sull’azienda; ! -hanno diritto di prelazione relativamente ai beni immobili facenti parte dell’azienda; ! -hanno il diritto di prelazione solo sui beni acquistati attraverso il reimpiego degli utili. L’institore è colui che può compiere: ! -tutti gli atti in nome e per conto dell’imprenditore, così come risulta dal 1° comma dell’art. 2204 cod.civ.; ! -tutti gli atti pertinenti all’esercizio dell’impresa cui è preposto, salvo le limitazioni di cui all’art.2204 cod. civ.; ! -può alienare e ipotecare i beni immobili del preponente se ciò è pertinente all’esercizio dell’impresa cui è preposto; ! -solo gli atti inerenti l’esercizio dell’impresa indicati nella procura. Il brevetto: ! ! ! -assicura il diritto patrimoniale sull’invenzione ! -dura venti anni ma può essere rinnovato o prorogato ! -riguarda ogni tipo di invenzione ! -può non essere originale,se comunque utilizzabile nel processo produttivo CLASSE 5 A TSS a.s 2014-2015 GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA- TIPOLOGIA B+C Indicatori rispetto ai quali viene definita la valutazione e relativi livelli di misurazione (ex D.P.R. 357/98, art. 1) TIPOLOGIA ITEM E VALUTAZIONE DISCIPLINE Quesiti tipologia: “C – RISPOSTA MULTIPLA” • • 1,5 punti per ogni risposta esatta; 0 punti per ogni risposta sbagliata o mancante. Quesiti tipologia: “B – RISPOSTA SINGOLA” Si assegnano: • • • • • • • 0 punti non risponde. 1 punti Risposta completamente errata nei contenuti e del tutto inadeguata nel linguaggio. 2 punti Risposta con errori gravi sia di contenuto che formali. 2,5 punti Risposta con errori diffusi, ma non gravi. 3 punti Risposta sufficiente nei contenuti e nella formulazione 4 punti Risposta esauriente e discretamente articolata. 4,5 punti Risposta dettagliata, pertinente e formalmente adeguata. N.B.: Per quanto riguarda i punteggi grezzi, ciascuna materia ha a disposizione 15 punti, mentre per l’intera prova i punti a disposizione sono 75. C2 C3 C4 B1 B2 A1 - Punteggio totale (in 15-mi) C1 C2 I N G L E S E C3 C4 B1 B2 I G I E N E A2 - Punteggio totale (in 15-mi) A3 - Punteggio totale (in 15-mi) A3 - Punteggio totale (in 15-mi) C1 C2 C3 C4 C.M. La media conseguita nelle 5 discipline costituirà il punteggio della prova medesima (con arrotondamento per difetto inferiore a 5 decimi 12,4 = 12; con arrotondamento per eccesso superiore o uguale a 5 decimi 12,5 = 13) PUNTEGGIO SINGOLO ITEM C1 M A T E M A T I C A Si assegnano: ITEM N. B1 B2 C1 D I R I T T O C2 C3 C4 B1 B2 Punteggio totale prova (pg = A1+A2+A3+A4+A5, in 75-mi) Punteggio prova dopo conversione (pf in 15 – mi) N.B.: La sufficienza corrisponde ad un punteggio pf=10/15. Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Istituto Professionale Statale Industria Artigianato “G.P. Romegialli” Via Cortivacci, 3 – 23017 Morbegno (SO) Tel.: 0342 61.12.66 Fax: 0342 61.44.59 E-mail uffici: [email protected] – P.E.C.: [email protected] Sito Internet: http://www.ipsiaromegialli.it ! ! SIMULAZIONE! TERZA!PROVA! ! CLASSE!5!A!TSS! !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Materie:!!Lingua!e!civiltà!inglese! !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!IgieneB!Cultura!medicoBsanitaria! !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Diritto!e!legislazione!socioBsanitaria! !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Ed.!Fisica! ! ! ! Data!!!…………………………! Nome!………………………………………………………..! ! ! SIMULAZIONE+DELLA+TERZA+PROVA+MATERIA:++Lingua+e+Civiltà+inglese+ Data…………………………………………. Alunno …………………………………… CLASSE QUINTA A Servizi socio-sanitari + Tipologia++B+:+Quesiti+a+risposta+aperta,+rispondi+utilizzando+le+righe+a+disposizione+ ! 1. ! Give a definition of Down’s Syndrome and its different forms ……………………………………………………………………………………………………………………………………! ……………………………………………………………………………………………………………………………………! ……………………………………………………………………………………………………………………………………! ……………………………………………………………………………………………………………………………………! ……………………………………………………………………………………………………………………………………! ……………………………………………………………………………………………………………………………………! ……………………………………………………………………………………………………………………………………! ……………………………………………………………………………………………………………………………………! ! 2. Describe the behaviors of autistic children and adults ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………! 3. Which are the characteristics of a teenager affected by anorexia? ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………! ………………………………………………………………………………………………………………………………………………….! ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………! …………………………………………………………………………………………………………………………………………………….! …………………………………………………………………………………………………………………………………………………..! ……………………………………………………………………………………………………………………………………………….! ………………………………………………………………………………………………………………………………………………..! …………………………………………………………………………………………………………………………………………………! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! SIMULAZIONE+DELLA+TERZA+PROVA+MATERIA:++IGIENE++E++CULTURA+MEDICOH++++++++++++++++++++++++ SANITARIA+ Data…………………………………………. Alunno …………………………………… CLASSE QUINTA A Servizi socio-sanitari + Tipologia+B:+Quesiti+a+risposta+aperta,+rispondi+utilizzando+le+righe+a+disposizione+ ! B!1)!!Obiettivi!e!processo!della!meiosi! ! ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………! ! B!2)!!Definizione!e!caratteristiche!delle!!tipologie!di!epilessia! ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….! ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………! ! B!3!)!!Eziologia,!patogenesi!e!complicanze!delle!valvulopatie!cardiache! ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..! ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………! ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! SIMULAZIONE+DELLA+TERZA+PROVA+MATERIA:++Diritto+e+legislazione+socio+sanitaria+ ! Data…………………………………………. Alunno …………………………………… CLASSE QUINTA A Servizi socio-sanitari + Tipologia+B:+Quesiti+a+risposta+aperta,+rispondi+utilizzando+le+righe+a+disposizione+ ! 1)Esponi!in!non!più!di!8!righe!!il!nuovo!modello!di!Welfare!State!(Welfare!!mix).!! ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..! ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………! ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………! ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..! ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..! ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………! ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….! ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..! ! 2)!Esponi!in!non!più!di!8!righe!la!disciplina!relativa!alla!responsabilità!del!socio!per!le!obbligazioni!sociali!nelle!società! commerciali!di!persone!con!particolare!riferimento!al!beneficio!di!preventiva!escussione.!! ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..! ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………! ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………! ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..! ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..! ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………! ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….! ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..! ! 3)Esponi!in!non!più!di!8!righe!il!concetto!di!mutualità!prevalente.!! ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..! ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………! ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………! ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..! ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..! ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………! ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….! ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! SIMULAZIONE+DELLA+TERZA+PROVA+MATERIA:++Educazione+fisica+ ! Data…………………………………………. Alunno …………………………………… CLASSE QUINTA A Servizi socio-sanitari + Tipologia+B:+Quesiti+a+risposta+aperta,+rispondi+utilizzando+le+righe+a+disposizione+ ! ! • La distorsione è una lesione che subisce un'articolazione senza perdita di contatto tra i capi articolari. Il candidato descriva ii sintomi, le operazioni da fare e da non fare nel primo soccorso. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..! ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………! ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………! ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..! ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..! ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………! ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….! ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………! • Una costante attività fisica provoca una serie di modificazioni a carico del cuore e della circolazione. Il candidato descriva cosa succede nell'apparato circolatorio durante l'attività fisica. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..! ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………! ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………! ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..! ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..! ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………! ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….! …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….! • L'alcol è una sostanza tossica. Il candidato spieghi quali sono i problemi che può creare l'abuso di alcol sia a livello fisico che psichico. ! ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..! ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………! ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………! ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..! ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..! ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………! ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….! ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! GRIGLIA DI VALUTAZIONE - TERZA PROVA Classe V Tecnico Servizi Sociali CANDIDATO__________________________________________________________________ Conoscenze ! Competenze !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ! !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Diritto ed ! ! Economia ! Inglese ! ! Cultura medicoSanitaria ! Ed.Fisica ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! Totale! Punteggio complessivo della prova in 60-mi ! Voto! Voto in 15-mi ! GRIGLIA& Indicatori! ! CONOSCENZA!! Dei!contenuti! COMPETENZE! Lessico!! Specifico! CAPACITA! Analisi,! sintesi!e! comprensione! ! ! ! Totale ! VALUTAZIONE ! Capacità Descrittori! Approfondita! Completa! Essenziale! Incompleta! Nulla! Corretto!e!articolato! Corretto! Di!base! Non!del!tutto!appropriato! !Carente! Con!chiarezza! Con!coerenza!ed!essenzialità! In!forma!semplice! Con!qualche!difficoltà! Assente! Punt.! 5! 4! 3,5! 2B3! 1! 5! 4! 3,5! 2B3! 1! 5! 4! 3! 2! 1!