ANTICORPI NATURALI PARIGI E CINA NON SPAVENTANO LE

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ANTICORPI NATURALI PARIGI E CINA NON SPAVENTANO LE
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18/12/2015
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ANTICORPI NATURALI PARIGI E CINA NON
SPAVENTANO LE IMPRESE Diversamente dalle attese, le
recenti crisi internazionali, a livello politico ed economico, non
tolgono ottimismo al settore produttivo piemontese, che per il
2016 continua a prevedere segnali di crescita
•
EraattesoconuncertotimoreJ'ultimoappuntamentodeH'
annoconleprevisionidelleimpresepiemontesi. Rispetto
apochimesi fa, infatti, d'un colpo molte condizioni in giro per il
mondo sono cambiate, anche radicalmente. La Cina rallenta, i
Bric sembrano averimboccato una discesaripidae pericolosa, ma
soprattutto si è imposto ail'attenzionegeneraleilnuovo ailarmesicurezzadopoi fatti terribili diParigi del 13 novembre scorso.
Einvecele cose sembrano andare diversamente, nono stante tutto
: le aziende dellanostraregione, infatti, pur con slancio meno
impetuoso dello scorso trimestre, continuano a credere nella
ripresa. MassimilianoSciulloa pagina io
FOTOGRAFIA DEL TERRITORIO Unioncamere e
Confindustria Parigi, Cina e Bric: nessuna paura per
il Piemonte Le previsioni delle imprese per il primo
trimestre del 2016 restano positive, nonostante crisi e
rallentamenti all'estero
Massimiliano Sciullo____ •
L'effetto Parigi, in Piemonte,
non si è sentito. Nessun terrore
a paralizzare le attività della
nostraregione, almeno dal
punto di vista produttivo. A
distanzadipoco prudi
unmesedaifatti accaduti in
Francia, infatti, le imprese
continuano a guardare avanti
con un certo ottimismo. Forse
conmeno slancio rispetto
aqualchemesefa, macomunque
- come confermano gli analisti
- in maniera sup erio re alle
attese. L'unico a soffrire un po'
è il turismo (dove le reazioni
«di p ancia» sono forse più
immediate e facilmente «
Confindustria Piemonte
LE CIFRE L'inizio dell'anno 5,8% II saldo
ottimisti-pessimisti sulla produzione (era 8,6%)
10,3% II saldo ottimisti-pessimisti sull'export
(stabile) 27% Le previsioni di investimento
(crescita del 3,8% su fine 2015) 21,2% Le
previsioni di ricorso alla Gig (era il 18,4%)
38,8% I ritardi negli incassi (era il 40,5%)
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tracciabili» in termini di volumi
d'affari e simili). Ma per quanto
riguarda altri fattori come
l'export, per esempio (ma anche
gli investimenti), nessuna ombra
sembra stagliarsi all'orizzonte.
Anzi, le esportazioni galoppano
ormai ampiamente sopra il ritmo
pre-crisi. Ne fa una fotografia
piutto sto
fedelelanuovaedizionedell'
indagine a quattro mani tra
Unioncamere e Confindustria
Piemonte, insieme a Intesa
Sanpaolo e Unicredit. E per
quanto possa sembrare insolito,
la notizia sta soprattutto
nell'assenzadivariazioni:
«L'
indaginenonregistraparticolarino
vitàrispetto
allerilevazioniprecedenti - recita
la nota ufficiale prolungando un
trend cautamente favorevole in
atto da alcuni trimestri. Il clima
di fiduciarimanepositivo,
conindicatori sostanzialmente
allineati a quelli di settembre».
Un vero scoop, in un certo senso,
visto che soltanto negli ultimi
trenta giorni il mondo ha fatto un
giro
einEuropa la crescita sembra
procedere abbastanza bene.
Negli Usa, piuttosto, è un vero
boom, come conferma anche il
recente rialzo dei tassi da parte
della Fed (non succedeva dal
2006, ndr) e secondo
unarecente rilevazione anche
da noi in Italia gli investimenti
sono in espansione, anche se è
facile fare meglio rispetto al
nulla cui eravamo ancorati fino
a poco tempo fa». Alcuni
dubbirestano su traiettorie più
distanti: «Mi riesce
addirittura difficile
commentare quel che sta
accadendo in Brasile, mentre in
Russia spero che le cose
migliorino in fretta, tanto che
stanno aumentando le pressioni
affinchè cessino le sanzioni. E
laCinarallenta, è vero, ma
viaggia comunque a tassi
superiori al 5%». E sul tasto
degli investimenti si batte
anche dal mondo bancario .
Ilragionamento è semplice:
visto che la decisione della Fed
innescherà - è facile prevederlo
- unmeccanismo areazione di risalita dei tassi di
interesse, si sta esaurendo
completo su se stesso in termini ilperiodo in cui si può ottenere
credito a costoquasizero.
di sicurezza, rapporti globali,
Echihaintenzione di fare
politica estera e via dicendo.
Un ruzzolone che - pare - non investimenti (come conferma
l'indagine congiunturale) sente i
ha lasciato nemmeno
rintocchi del conto alla rovescia
un'ammaccatura.Eper quanto
sempre più incalzanti. «Siamo
inriduzione di qualche punto,
in un periodo in cui l'effetto
continuano a essere
psicologico - aggiunge Paolo
ottimistichele attese per
produzione e livello di attività, Bertolino, segretario generale
di Unioncamere - tocca più le
di ordini e il tasso di utilizzo
persone delle imprese. Ed è
degli impianti. Sia per quanto
riguarda la manifattura, sia per consolante vedere che gli
quanto riguardai servizi. A
livelli fisiologici il ricorso agli
sforzi fatti durante la crisi dai
ammortizzatori sociali,
addirittura in crescita evidente nostri imprenditori stanno
pagando. L'export, al di là dei
le intenzioni di investire da
dati di congiuntura, fa segnare
parte degliimprenditori,
ancheseancoralontanedailivelli un +8,7% rispetto aiperiodipre
crisi, per un valore di quasi 8
pre-crisi. « Sistemperanomiliardi di euro. IlPiemonte ha
diceilpresidente di
aggiunto due punti percentuali
ConfindustriaPiemonte,
sulla quota nazionale e le
Gianfranco Carbonato - le
prospettive sono di ulteriore
preoccupazioni più
immediateperunraffreddamento fiducia». «Nel nostro territorio
- aggiunge - abbiamo una
delclima di fiducia in
manifattura che va dalla A alla
conseguenza del
Z e dobbiamo lottare per
peggioramento del quadro
mantenerla, soprattutto ora che
economico complessivo: da
arrivano cauna ripresa europea ancora
molto timida al rallentamento
pitali dall'estero. Ciò su cui si
deiPaesi emergenti, fino
deve lavorare, piuttosto, è la
all'effetto psicologico
disoccupazione, con tassi dell'attacco E qualche buon
soprattutto per i giovani - che
motivo p er sperare si fa
non sono accettabili. Ci saranno
sempre più spazio: «I prosegue dei fondi della Ue, così come
Carbonato per l'export,
Confindustria Piemonte
Venerdì
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18/12/2015
18/12/2015
dautilizzareperillavoro. Vanno
individuate politiche e traiettorie
per il futuro. E in queste
settimane, infine, speriamo che
arrivi la neve, in modo che il
comparto del turismo e dei
servizi possa evitare di essere
colpito». Twitter: (aSciuRmax
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