Dopo uno stallo lungo 42 mesi il Remonte ora corre Cresce la

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Dopo uno stallo lungo 42 mesi il Remonte ora corre Cresce la
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Martedì
31/03/2015
PIEMONTI, +9,3%
Dopo 42 mesi
(Precessione la
produzione traina la
ripresa Servizi e
manifatturiero i punti
di forza nel 2015 Tutti
gli indicatori di
Confindustria tornano
positivi
CassieTropeano
APAGINA60E61
Dopo uno stallo lungo 42 mesi
il Remonte ora corre Cresce la
fiducia degli imprenditori
nella ripresa Tirano la volata i
servizi e il manifatturiero
MAURIZIO TROPF ANO n eccesso di ottimismo
sarebbe pericoloso. Gianfranco Carbonato,
presidente di Confindustria Piemonte, prova a
gettare acqua sul fuoco ma i risultati dell'indagine
trimestrale sulla fiducia delle imprese piemontesi,
per la prima volta da 42 mesi, sono positivi: la
maggioranza delle aziende si attende per i prossimi
mesi un aumento di produzione, ordini e
occupazione. Previsioni che poggiano su dati veri
quelli, ad esempio, del fatturato dell'automotive
subalpino: nel 2014, dopo sette anni di crisi, si
registra un significativo più 3,2 per cento, sfiorando i
19 miliardi, n Piemonte, insomnia, torna a correre. A
livello territoriale, le indicazioni più positive
provengono da Alessandria, Biella e dal Canavese
«dove le imprese sono
dopo sette anni di crisi, si registra
un significativo più 3,2 per cento,
sfiorando i 19 miliardi, n Piemonte,
insomnia, torna a correre. A livello
territoriale, le indicazioni più
positive provengono da
Alessandria, Biella e dal Canavese
«dove le imprese sono
tasso di utilizzo degli impianti,
redditività». Anche dagli
investimenti arrivano segnali
positivi. Nel settore dei servizi,
nei mesi scorsi generalmente
più ottimista del manifatturiero,
il clima di fiducia migliora
ulteriormente, con sensibili
decisamente ottimiste sulle
progressi nel valore di tutti gli
prospettive di mercato». Solo in indicatori. L'edilizia non
provincia di Asti continua uno migliora
scenario recessivo. Non è un
episodio II miglioramento degli
indicatori è sensibile,
nell'ordine dei 15-20 punti
percentuali. «Un fatto - spiega
carbonato - che storicamente
caratterizza l'av
vio delle fasi di ripresa».
Secondo Confindustria la «
natura non episodica della svolta
è confermata dal parallelo
miglioramento di altri parametri:
ricorso alla cassa integrazione,
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II «cambio di velocità» arriva
dal comparto manifatturiero, e
in particolare da automotive,
aerospazio, meccanica
strumentale, prodotti in
metallo. Rispetto a dicembre il
saldo tra ottimisti-pessimisti
supera anche di 30 punti i
valori dell'ultima rilevazione.
Previsioni rosee anche per la
moda, l'alimentare, la gommaplastica e la chimica. Non
migliorano invece le attese
dell'edilizia e del suo indotto,
dove la grande maggioranza
delle imprese si attende una
ulteriore contrazione
dell'attività. Secondo i
ricercatori di Confindustria
l'attenuazione del tenore
negativo dei giudizi, evidente
soprattutto nel comparto dei
laterizi e minerali non
metalliferi, non è infatti
sufficiente a far prevedere una
stabilizzazione del mercato.
Vercelli/Cuneo: incertezza Ad
Alessandria, Biella e nel
Canavese i saldi ottimisti-pessimisti sono superiori di circa 20
punti a quelli registrati tre mesi
fa. A Novara, Torino e Verbania
(in forma più contenuta) il clima
di fiducia segna un netto
progresso rispetto a dicembre. A
Vercelli e Cuneo lo scenario è
più incerto, con previsioni di
sostanziale stazionarietà
dell'attività anche se nella
provincia Granda il clima di fi
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Strutturali e delle Strategie di
Specializzazione Intelligente».
Previsioni ottìmìstìche anche per
la moda e l'alimentare mentre
nell'edilizia resta il pessimismo
Solo Asti non esce dalla
recessione
Indaqine per il secondo trimestre 2015 LE PREVISIONI
DELLE AZIENDE PIEMONTESI (SALDI
OTTIMISTI-PESSIMISTI)
OCCUPAZIONEPRODUZIONE «ALESSANDRIAI 1
$»0% • ASTI • BIELLA • CANAVESE «CUNEO «
NOVARA • TORINO «VERBANIA «VERCELLI •
PIEMONTE ORDINI TOTALI 18,7% 2,2% 16,4%
19,4% •cfijrtlmefrì- LA STAMPA ORDINI EXPORT
17,2% 0,0% 32,7% 16,0% 1,3% 15,4% 16,0% 17,9%
6,1% 12,1% GIG 16,0% 36,2% 22,2% 6,7% 22,9%
7,0% 19,9% 21,2% 31,3% 21,2%
ducia migliora in misura
apprezzabile e il saldo sui
livelli produttivi ritorna in
equilibrio dopo 13 trimestri. Ad
Asti, infine, prosegue la fase
recessiva, anche se il tenore
pessimistico delle previsioni si
attenua notevolmente. Il ruolo
della Regione Secondo
Carbonato, pero, «la
nostra crescita rimane modesta»
e i «fattori di rischio non sono
scomparsi, a partire dalla
questione greca, dalla crisi che
vede coinvolte Russia e Ucraina
e dagli effetti della imminente
"normalizzazione" della politica
monetaria americana». Ecco
perché i prossimi mesi saranno
«cruciali» per consolidare questi
segnali di ripresa. Confindustria Piemonte,
dunque, tifa «perché a livello
nazionale prosegua la
modernizzazione». Mentre a
livello locale il mondo
dell'industria sollecita la regione
a « procedere nell'ampliamento
del piano di lavoro su tematiche
cruciali come quella dei Fondi
Confindustria Piemonte
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