L`INDICE ARTI E PIEDI
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L`INDICE ARTI E PIEDI
D A L L’ U F F I C I O R I C E R C A E S V I L U P P O L’ INDICE ARTI E PIEDI ANCHE IN ITALIA In discussione nella prossima Commissione Tecnica Centrale ci sarà anche il nuovo indice per la funzionalità di arti e piedi: un indice che aiuterà il sistema ad identificare più correttamente i riproduttori che davvero migliorano la funzionalità complessiva dell’apparato locomotorio e quindi la longevità delle Frisone nelle stalle italiane. Tori e vacche che avranno arti meno falciati, angolo del piede più alto e una migliore funzionalità nella deambulazione ARTI E PIEDI NEL MONDO E IN ITALIA Da tempo, sia negli Stati Uniti che in altri Paesi, si è cercato di modificare la valutazione di arti e piedi per renderla un valido strumento di supporto agli allevatori nelle loro scelte verso animali più funzionali e capaci di stare più a lungo in stalla. In modi differenti si sono valutati caratteri diversi, in aggiunta o in sostituzione dei precedenti lineari. Negli Stati Uniti l’indice arti e piedi è stato introdotto nel febbraio 1997 con l’aggiunta di due nuovi caratteri: gli arti posteriore visti da dietro e una valutazione complessiva della funzionalità di arti e piedi data in modo soggettivo dall’ispettore. Tutti gli studi svolti, sia in Nord America che in Europa, dimostrano che quest’ultima rilevazione è molto importante nello stimare la longevità funzionale degli animali nonostante sia un carattere soggettivo. Dopo aver analizzato anche quanto fatto in Olanda e in Canada su arti e piedi (vedere articolo “Bianco Nero”, febbraio 1999) anche in Italia, a partire dal mese di giugno 1998, si è cominciato a rilevare il lineare degli arti posteriori visti da dietro e la funzionalità complessiva di arti e piedi in aggiunta a quelli rilevati da sempre (arti posteriori visti di lato e angolo del piede). Con questi dati è stato possibile fare una prima stima di parametri genetici e verificare, per esempio, quali sono ereditabilità e correlazioni su caratteri legati agli arti e confrontarli con i risultati statunitensi. Le tabelle 1 e 2 riportano rispettivamente questi parametri per la popolazione italiana e quella americana. Tabella 1 - Ereditabilità (rosso) e correlazioni genetiche stimate sui dati italiani (Miglior, 1999) Arti lato Arti dietro Piedi Arti e piedi Arti lato Arti dietro Piedi Arti e piedi 0.11 –0.74 0.07 –0.69 0.67 0.06 –0.67 0.87 0.79 0.07 di Fabiola Canavesi Nell’ultima valutazione ufficiale di Interbull i dati italiani per i caratteri produttivi calcolati a febbraio 2000 non sono stati utilizzati perché considerati dai tecnici del centro di calcolo a Uppsala troppo diversi rispetto ai precedenti. Sono stati utilizzati in sostituzione quelli della valutazione di novembre 1999. Pertanto i tori Italiani sono presenti nella classifiche estere in base ai dati produttivi italiani di novembre 1999 e a quelli morfologici di febbraio 2000. La decisione presa da Interbull è stata comunicata soltanto lunedì 7 febbraio 2000 per cui si è dovuto accettarla come dato di fatto. Un documento contenente una descrizione delle modifiche applicate agli indici e tutte le variazioni, peraltro già verificate da Interbull in due test di prova nel 1999 e spedito il 1o febbraio 2000, non ha provocato alcun commento da parte di Interbull. Le ereditabilità stimate sulla nostra popolazione sono ancora un po’ basse rispetto a quelle americane e ciò è dovuto allo scarso numero di dati. Un anno e mezzo di informazioni raccolte non garantisce infatti di avere informazioni complete anche su tutta la generazione delle madri e delle nonne. Le correlazioni sono invece piuttosto simili, soprattutto nella direzione e nell’ordine di grandezza. GLI INDICI GENETICI È possibile dunque calcolare gli indici per i due nuovi caratteri e lo abbiamo fatto utilizzando i dati di dicembre 1999 e quelli di febbraio 2000. Non tutti i tori avranno l’indice per i due nuovi caratteri, perché non hanno figlie valutate dopo giugno 1998: ma tutti i tori usciti nell’ultimo anno e i tori di second crop avranno un indice, basato su un numero diverso di informazioni rispetto al loro indice per i caratteri morfologici che esistono da sempre. Il confronto tra il calcolo sui dati di dicembre e febbraio ha mostrato una buona stabilità dell’informazione. Sui tori americani che hanno figlie in Italia è stato possibile fare delle verifiTabella 2 - Ereditabilità (rosso) e correlazioni genetiche stimate sui dati Usa (Klei, comunicazione personale, 1999) Arti lato Arti dietro Piedi Arti e piedi Arti lato Arti dietro Piedi Arti e piedi 0.2 –0.56 0.2 –0.44 0.78 0.15 –0.52 0.84 0.82 0.17 BIANCO NERO . MARZO 2000 21 che in più: le correlzioni con il loro indice arti e piedi in Usa è risultata molto elevata. È possibile anche, a questo punto, cominciare a calcolare un primo indice arti e piedi che aiuti ad individuare i tori che effettivamente migliorano la funzionalità. La formula del nuovo indice è la seguente: 0,50 x (0,48 x angolo del piede + 0,37 x arti da dietro – 0,15 x arti di lato) + 0,50 x funzionalità arti e piedi È un indice che possiamo considerare composto da due parti: la prima è costituita dalla combinazione dei caratteri lineari rilevati su arti posteriori in modo da penalizzare gli arti falciati, cercare arti il più possibile in giusto appiombo e un angolo del piede alto e la seconda parte è costituita, invece, dalla funzionalità vera e propria, così come è rilevata. Ciascuna di queste due parti pesa allo stesso modo nell’indice ed è legata, come l’ICM, alle relazioni della morfologia con la longevità funzionale. Un indice che sarà da verificare e da perfezionare, come tutti gli altri, ma che oggi ci può aiutare a fare scelte più oculate sulla funzionalità degli animali. Un ottimo esempio di arti e piedi SYDNEY - AUSTRALIA CONFERENZA MONDIALE DELLA FRISONA 30 aprile - 3 maggio 2000 SE VUOI PARTECIPARE RIVOLGITI ALLA TUA APA 22 BIANCO NERO . MARZO 2000