Introduzione Il 2000 sarà tristemente ricordato dal mondo
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Introduzione Il 2000 sarà tristemente ricordato dal mondo
Introduzione Il 2000 sarà tristemente ricordato dal mondo zootecnico non tanto come l'anno di inizio del nuovo millennio ma come l'anno della Bse, che ha causato più danni economici al nostro comparto produttivo di qualsiasi altra patologia che si sia mai verifica nella storia recente. Al di là delle ancorchè lecite recriminazioni sulla ingiustificata ed eccessiva criminalizzazione del settore, ora, passata la prima emergenza e la conseguente ondata emotiva collettiva, occorre rimboccarsi le maniche e ricercare nuove strade e nuove strategie per rivitalizzare il mercato della carne bovina, sceso a livelli preoccupanti in questi ultimi mesi. Un vecchio proverbio recita che "non tutto il male vien per nuocere" e a ragion del vero anche in questa situazione di crisi si rivela almeno in parte confermato: se è vero, infatti, che i consumatori hanno perso fiducia nella carne bovina, è altrettanto vero che l'attuale situazione ha sollecitato molti a ricercare le produzioni più tradizionali e rispettose dell'ambiente. In questo contesto sicuramente le aziende agricole iscritte al Libro Genealogico rientrano tutte in tale tipologia, essendo a conduzione diretto-coltivatrice, di medio-piccole dimensioni ed utilizzando prevalentemente i foraggi prodotti in azienda per alimentare i propri animali. Gli stessi orientamenti del mercato confermano queste affermazioni, tanto è vero che gli unici prodotti zootecnici che hanno retto, almeno in parte, all'onda d'urto della Bse sono le carni in possesso di qualche certificazione o in ogni caso collegabili direttamente con tipicità produttive ben identificabili, come appunto quelle della razza bovina Piemontese. Il Libro Genealogico può svolgere, in questo contesto, un ruolo nuovo, che si affianca a quello istituzionale e selettivo, senza per questo interferirvi in alcun modo: esso, infatti, può diventare un primo tassello per la certificazione di processo produttivo nelle aziende socie, essendo in grado fin d'ora di documentare la storia di ogni animale e, con poche e semplici integrazioni, anche la tipologia e la forma di conduzione e di allevamento. Perchè ciò si possa concretizzare è indispensabile che venga potenziata ed affinata l'attività di raccolta dati nelle aziende, che rappresenta il tassello di base essenziale perchè un processo di certificazione possa realizzarsi. A questo proposito sono necessarie due puntualizzazioni importanti che riguardano l'attività dei controllori. Il loro lavoro è andato modificandosi in questi ultimi anni in conseguenza dei mutamenti ed affinamenti che hanno interessato gli indirizzi selettivi ed i sistemi di identificazione degli animali. Ciò ha creato incertezza e confusione tra i tecnici con conseguenti ripercussioni sul loro operato. Da anni l'Anaborapi ritiene indispensabile una maggior azione di formazione dei controllori, azione che spetta per competenza all'A.I.A., ma che in ogni caso l'Anaborapi ha in più occasioni surrogato con interventi propri. Oltre a ciò è indispensabile un'opera di verifica dell'operato in campo dei controllori, tramite l'azione dei supercontrollori, da sempre previsti nei regolamenti dei controlli dell'A.I.A., ma mai realizzati per il comparto bovini da carne. Nuovamente quest'anno, come già in passato, l'Anaborapi si è fatta portavoce presso l'A.I.A. affinchè questo servizio di ispezione sia attivato, ritenendolo ancora più importante che in passato in un'ottica di certificazione di processo. Vedremo se il nuovo anno sarà portatore di positive novità in tal senso. L'attività dei controllori è stata, inoltre, pesantemente influenzata anche dalle normative che lo Stato ha introdotto in tema di anagrafe obbligatoria del bestiame, norme che hanno spesso ostacolato ed inficiato la precisione degli stessi dati dei controlli. Altrettanto nefaste sono state le ricadute delle normative regionali in merito allo smaltimento delle carcasse di animali morti in azienda, normative che, giuste nei contenuti, non si sono dimostrate altrettanto praticabili nella realtà. Anche in questo ambito l'Anaborapi si è mossa nel corso del 2000 sollecitando gli organi preposti a rivedere le modalità di applicazione delle norme legislative, nell'ottica sia di garantire il pieno rispetto delle leggi attuali ma anche di semplificare il più possibile gli obblighi burocratici e diminuire l'onere economico per gli allevatori, consentendo di mantenere lo standard di qualità e di precisione che da sempre caratterizza le informazioni del Libro Genealogico. La selezione Il 2000 ha rappresentato il secondo anno di pieno funzionamento del nuovo schema selettivo varato alla fine del 1998. Incomincia perciò ad essere possibile una verifica del lavoro svolto e dei primi risultati conseguiti. Chiaramente si tratta di risultati preliminari, un periodo di due anni, infatti, anche se apparentemente lungo, è da considerarsi decisamente breve nell’ambito del miglioramento genetico dei bovini, dove si ragiona in termini di generazioni. In particolare per la Linea Allevamento i primi tori selezionati con il nuovo schema di selezione saranno provati solamente nel 2002, quando le loro figlie avranno partorito, e quindi per ora è possibile unicamente presentare i dati relativi ai risultati che ci si attende, ragionevolmente, di ottenere. Viceversa per la Linea Carne, in virtù del minor tempo necessario per ultimare la prova dei tori, dal momento che sono sufficienti i dati di nascita dei figli, sono già disponibili i risultati dei primi tori che hanno terminato le prove di progenie. Di seguito sono analizzati i risultati ottenuti dal momento dell’applicazione del nuovo schema di selezione suddividendoli nei tre momenti principali: attività del Centro Genetico, qualificazione dei tori per l’inseminazione artificiale alla fine della prova di performance, risultati dopo le prove di progenie. Attività del Centro Genetico Le principali modifiche nell’attività del Centro Genetico introdotte con il nuovo schema di selezione sono l’aumento del numero di vitelli testati ed il sistema utilizzato per il loro reperimento. Dall’entrata in funzione del nuovo schema selettivo al dicembre 2000 sono stati introdotti in Centro Genetico circa 450 vitelli, equamente ripartiti tra le due linee Carne ed Allevamento. Rispetto agli anni precedenti, grazie ad un ottimale sfruttamento delle strutture disponibili, è stato possibile aumentare a 18 il numero di vitelli introdotti ogni mese. Ciò consente, a regime, di testare ogni anno 214 vitelli invece dei 160 circa testati con il vecchio schema di selezione. MOVIMENTO DEI CAPI NEL CENTRO GENETICO (dati relativi agli ultimi 5 anni) Anno 1996 1997 1998 1999 2000 Provati 162 154 194 214 214 Qualificati F.N. 28 35 40 94 106 Qualificati F.A. 18 19 15 32 36 Numero soggetti I vitelli entrati, potenziali futuri tori di F.A., sono scelti in base al loro valore genetico stimato su base pedigree (cioè in base agli indici genetici dei genitori). Nel grafico che segue sono riportati gli Indici Genetici pedigree medi dei vitelli entrati in Centro Genetico in questi due anni. Indici pedigree dei vitelli entrati nel Centro Genetico periodo ottobre 1998 – dicembre 2000 108 106 104 102 100 Indice Carne Indice Allevamento Muscolosità Accrescimento Facilità nascita Facilità parto Gli indici genetici pedigree hanno un livello di accuratezza, cioè di precisione, abbastanza modesto ma sono comunque lo strumento più affidabile per stimare il valore genetico di un animale molto giovane. I valori riportati, dal momento che derivano dalla media di 450 vitelli, costituiscono un’indicazione piuttosto precisa del livello genetico medio degli animali entrati in Centro Genetico, cioè dei potenziali candidati alla F.A.. Come si vede i valori degli indici genetici sono ampiamente positivi per i caratteri di accrescimento e muscolosità con valori di circa 106, vale a dire nel miglior 30% di tutti gli animali della popolazione, mentre per facilità di nascita e parto il livello è un poco più basso, ma comunque positivo. Di conseguenza, i valori degli Indici Carne ed Allevamento, che derivano dalla combinazione degli altri indici con pesi diversi, sono anch’essi abbastanza elevati. Queste cifre indicano che il livello medio dei vitelli testati è stato significativamente superiore alla media della popolazione per tutti i caratteri. Al fine di migliorare questi risultati, nel corso dell’ultimo anno è stato attivato un piano di accoppiamenti programmati tra i migliori tori e le migliori bovine di ogni linea. L’obiettivo di tale programma è di “produrre” vitelli di livello genetico ancora superiore utilizzando come madri di toro le bovine con indici nel miglior 1% della popolazione, le Madri di Toro, accoppiate con i tori di F.A. con gli Indici Carne o Allevamento più alti. Tori qualificati per la F.A dopo la prova di performance. Nello stesso arco di tempo di 2 anni sono stati oltre 340 i torelli che hanno terminato al prova di performance. Di questi, 73 torelli sono stati abilitati per l’inseminazione artificiale e oltre 210 sono stati invece abilitati per la monta naturale e restituiti ai proprietari per l’utilizzo aziendale o la vendita ad altri allevatori. Tra i 73 tori qualificati per l’inseminazione artificiale ed avviati alle prove di progenie 10 erano Linea Carne, 16 Linea Allevamento e ben 47 appartenevano ad entrambe le linee. Ciò conferma che le 2 linee selettive non sono divergenti, e quindi non “spezzano” in due la razza, ma piuttosto si presentano ampiamente sovrapposte; le differenze tra loro sono legate soprattutto alla diversa velocità di selezione dovuta alla lunghezza delle prove di progenie: corte per la Linea Carne, più lunghe per la Linea Allevamento. Per quanto riguarda i risultati ottenuti, la tabella che segue riporta gli indici genetici dei tori abilitati alla F.A. con il nuovo schema di selezione, confrontati con quelli degli oltre 100 tori abilitati alla F.A con il vecchio schema di selezione tra il 1992 ed il 1998. Confronto tra gli Indici Genetici dei tori selezionati con il nuovo e con il vecchio schema di selezione. Nuovo schema di selezione Tutti i tori F.A. Solo Linea Allevamento 16 Vecchio schema di selezione Numero tori 73 Solo Linea Carne 10 Indice Carne 112.4 114.7 109.9 102.9 Indice Allevamento 112.2 109.6 113.9 107.5 Muscolosità 110.7 109.4 113.1 107.2 Accrescimento 110.7 109.7 111.4 109.8 Facilità di nascita 101.3 111.1 96.3 93.2 Facilità di parto 100.0 95.9 108.6 100.1 102 L’esame della tabella evidenzia come i tori “giovani” abbiano valori di Indice Carne ed Allevamento rispettivamente 10 e 5 punti più alti dei tori selezionati con il vecchio schema selettivo. Analizzando i singoli caratteri si evidenzia un miglioramento importante della muscolosità e della facilità di nascita nei tori “giovani” accompagnato da un discreto miglioramento anche nell’accrescimento rispetto ai tori “vecchi”. Per quanto riguarda invece la facilità di parto, come logico, dal momento che è il carattere con i tempi selettivi più lunghi e più in disaccordo con i caratteri selezionati in passato, il miglioramento non è ancora apprezzabile. Questi dati sono certamente positivi ed indicano che pur avendo introdotto tra gli obiettivi di selezione due caratteri come la facilità di nascita e quella di parto generalmente in conflitto con la muscolosità e l’accrescimento, tuttavia è stato possibile migliorare tutti i caratteri grazie alla buona efficacia del programma selettivo. Considerando invece i tori più specializzati di ogni linea, cioè i giovani tori qualificati come “solo Linea Carne” o “solo Linea Allevamento” si evidenzia chiaramente come i miglioramenti nella facilità di nascita e nella facilità di parto sono decisamente elevati: infatti i 10 tori solo Linea Carne hanno un indice medio di facilità di nascita pari a 111, contro il 93 dei tori selezionati con il vecchio schema, mentre i 16 tori solo Linea Allevamento presentano un indice di facilità di parto superiore a 108, rispetto al valore 100 dei tori più vecchi. E’ utile ricordare che gli indici di facilità nascita e facilità parto, al termine della prova di performance, sono dedotti su base pedigree, infatti a questo stadio i torelli non hanno ancora avuto figli, e quindi devono essere verificati attraverso le prove di progenie. Tuttavia quando questi indici, come quelli riportati in tabella, sono riferiti alla media di un gruppo ampio di torelli e non ad un singolo toro, il loro valore è attendibile e destinato ad essere confermato dopo le nascite dei figli ed i parti delle figlie. In altre parole essi rappresentano una buona stima dei risultati che si otterranno in futuro. Tori Linea Carne dopo le prove di progenie Alla prova di performance in Centro Genetico seguono le prove di progenie, per verificare la facilità di nascita sui figli dei tori selezionati e, successivamente, per i tori Linea Allevamento, anche la facilità di parto delle figlie. Per garantire un miglioramento anche di questi caratteri, e quindi la disponibilità per il futuro di tori “da manze” o di tori “da rimonta”, è indispensabile che i tori selezionati dopo il performance test siano provati in popolazione. Nel corso degli ultimi 2 anni l’utilizzo del seme dei tori in prova di progenie ha subito una lieve flessione, probabilmente a causa della sospensione del contributo precedentemente erogato dalla Regione Piemonte. Parallelamente è invece salito il numero dei tori messi in prova a seguito della nuova impostazione selettiva, e ciò ha reso difficile la valutazione genetica dei tori per la facilità di nascita e di parto a causa del basso numero di figli e figlie per toro. Tale situazione, se confermata nel futuro, rischia di vanificare gli sforzi selettivi messi in atto per ridurre i problemi di parto in razza. Si ricorda che, al fine di provare annualmente 30-35 tori, è sufficiente destinare all’accoppiamento con i tori in prova di progenie circa 1 bovina su 10, e che con il nuovo schema selettivo (come evidenziato dai valori degli indici riportati nella tabella precedente) i tori messi in prova sono già stati selezionati su base pedigree per facilità di nascita e di parto e quindi i rischi sono estremamente limitati. Inoltre non viene richiesto di provare questi tori sulle manze, evitando così ulteriormente la probabilità di incorrere in problemi di parto. Come precedentemente ricordato, un primo gruppo di tori Linea Carne ha già terminato le prove di progenie e quindi per questi tori gli Indici Carne, muscolosità, accrescimento e facilità di nascita sono ormai definitivi. E’ quindi possibile, attraverso l’analisi di questi dati, verificare i risultati realmente ottenuti al termine dell’intero ciclo selettivo di questa linea. Sui 18 tori Linea Carne che sinora hanno terminato le prove di progenie, 11 sono stati approvati e quindi il loro seme è attualmente disponibile per l’utilizzo, mentre 7 sono stati scartati per basso valore dell’Indice Carne o per difetti alla nascita dei loro figli e quindi il loro seme non è stato commercializzato. Nella tabella sottostante sono riportati i valori dei vari indici genetici di tutti i tori (approvati e scartati) e dei soli tori approvati dopo le prove di progenie. Indici Genetici dei tori Linea Carne che hanno terminato le prove di progenie. Approvati Numero tori Tutti (scartati e approvati) 18 Indice Carne 110.3 116.2 Muscolosità 110.9 111.2 Accrescimento 108.6 108.2 Facilità di nascita 100.1 109.0 11 Risulta immediatamente evidente che l’indice di facilità di nascita del gruppo che comprende tutti i tori (scartati ed approvati) è pari a 100; ciò conferma che l’utilizzo dei giovani tori in prova non ha creato particolari problemi di parto e non costituisce quindi un rischio per l’allevatore. Analizzando poi i dati dei soli tori approvati si evidenzia che l’Indice Carne medio di questi tori è pari a 116, quindi decisamente alto, infatti ben 7 di questi 11 tori si trovano nei primi 10 posti della classifica dei tori Linea Carne. Accanto a valori di accrescimento e muscolosità comunque elevati (108 e 111) questi tori, rispetto a quelli del passato, presentano una facilità di nascita dei figli decisamente superiore (in media 109 di indice) e quindi evidenziano come si siano già ottenuti risultati interessanti per questo carattere dopo un breve periodo di applicazione del nuovo schema selettivo. Programmi per il futuro Anche se questi primi dati evidenziano che il nuovo schema di selezione sta producendo i risultati auspicati, tuttavia ciò non significa che correttivi ed ottimizzazioni non siano necessarie per migliorarne ulteriormente l’efficacia. L’attività di miglioramento genetico infatti non è mai statica: gli scenari in cui si svolge l’allevamento (mercato, prezzi, politiche di sostegno) mutano nel tempo ed allo stesso modo le tecnologie si evolvono (i progressi nel settore informatico e le diminuzioni dei costi ad essi legati rendono oggi possibili procedure matematico-statistiche molto complesse in tempi ragionevoli ed a costi abbastanza limitati). Tutto ciò rende periodicamente necessaria una revisione degli obiettivi, degli strumenti e delle metodologie adottate per la selezione. In quest’ottica, tornando allo specifico della Piemontese, il programma di accoppiamenti programmati sarà potenziato nel prossimo futuro, e parallelamente verranno ristudiati i pesi economici con i quali sono ponderati i vari caratteri all’interno dell’Indice Carne e dell’Indice Allevamento. Parallelamente, a partire già dalla seconda metà del 2000 è stato avviato un programma di revisione ed analisi dei caratteri morfologici, orientato a produrre indici genetici anche per questi caratteri. L’obiettivo è quello di utilizzare le valutazioni morfologiche in azienda per integrare i rilievi effettuati in Centro Genetico al fine di migliorare la stima del valore genetico delle linee femminili per quanto riguarda sia i parametri di correttezza morfologica che quelli di muscolosità ed accrescimento. L’attività del Libro Genealogico nel corso del 2000 Il Libro Genealogico è rappresentato in concreto dalla registrazione di tutte le informazioni riguardanti i bovini iscritti, informazioni di carattere innanzitutto genealogico ma anche produttivo e riproduttivo, legate cioè alle capacità dei nostri animali di fornire un reddito all’allevatore. Il 2000 è stato un anno di forte crescita del Libro Genealogico, che ha registrato l’adesione di circa 200 nuovi allevatori ed un corrispondente aumento di capi di quasi 10.000 unità. CONSISTENZA DEL LIBRO GENEALOGICO (dati dell'ultimo decennio) Anno Prov. Allev. Tori Vacche Giovenche Allievi 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 22 20 20 21 23 20 18 15 19 21 1.906 1.883 1.872 1.917 1.911 1.953 1.937 1.895 1.938 2.104 921 837 875 870 899 908 978 886 878 946 35.943 36.992 37.184 39.431 41.173 43.602 43.612 43.907 46.858 53.161 6.546 5.704 5.871 6.527 6.822 6.420 6.253 5.911 6.277 7.272 42.929 37.961 39.729 40.635 46.170 54.072 53.749 52.231 54.257 56.048 Consistenza Fattrici 42.489 42.696 43.055 45.958 47.995 50.022 49.865 49.818 53.135 60.433 Consistenza Complessiva 86.339 81.494 83.659 87.463 95.064 105.002 104.585 102.935 108.270 117.427 Le informazioni conservate dal Libro Genealogico si basano sulle visite in azienda compiute mensilmente dai controllori zootecnici delle A.P.A., le Associazioni Allevatori che coordinano le attività del Libro a livello provinciale. Nel corso del 2000 i controllori A.P.A. hanno effettuato 20.504 visite in azienda ed hanno seguito ben 2.117 aziende zootecniche che allevano bovini Piemontesi. Si tratta di un lavoro capillare di rilevazione di diversi parametri, che comprendono la consistenza del parco bestiame, la tipologia di stabulazione e di conduzione aziendale e prevedono l’annotazione scrupolosa di tutte le fasi della vita di ogni bovino. Per ogni animale nato in azienda vengono registrate la data di nascita, la vitalità neonatale, il livello di facilità o difficoltà del parto. Particolare attenzione viene posta nel rilievo di eventuali malformazioni alla nascita al fine di selezionare animali geneticamente sani ed idonei all’allevamento. Successivamente il controllore annota tutti i dati inerenti la carriera riproduttiva (o produttiva, nel caso di vitelli destinati all’ingrasso): si tiene così nota degli accoppiamenti, dei parti, degli eventuali cambi di proprietà da un’azienda ad un’altra. La raccolta delle informazioni nelle aziende del Libro Genealogico è un lavoro capillare e metodico che consente di conoscere e poter ricostruire con esattezza la storia di ogni bovino dell’allevamento. Essa fornisce inoltre informazioni su un’ampia serie di parametri di efficienza zootecnica tanto del singolo animale quanto dell’allevamento nel suo complesso, informazioni che costituiscono la base per l’analisi dettagliata dei processi produttivi aziendali e per l’individuazione degli interventi atti a garantire un miglior benessere degli animali ed un’ottimizzazione del sistema gestionale e produttivo dell’allevamento. Se si tiene conto che il volume di visite effettuate nell’arco del 2000 equivale indicativamente a 5.000 giornate lavorative si può comprendere la mole e la capillarità del lavoro svolto dalle Associazioni Allevatori. Tutte le informazioni raccolte negli allevamenti di Piemontese giungono all’Anaborapi, che gestisce gli archivi del Libro Genealogico: qui, dopo essere state analizzate e validate, cioè ripulite di eventuali errori o incongruenze, vengono archiviate nel sistema informatico dell’Associazione e da questo momento sono disponibili per le attività di miglioramento genetico, di certificazione nonché per quelle di assistenza tecnico-gestionale, sotto forma di elaborati sia cartacei che informatici. In particolare dopo ogni controllo viene restituito all’allevatore un tabulato con l’elenco completo del bestiame suddiviso tra riproduttori e vitelli, con l’indicazione degli eventi più probabili previsti per il mese successivo, in particolare per quanto riguarda gli accoppiamenti, i parti, le visite diagnostiche sulle fattrici. La scheda in questione, che chiamiamo Scheda di Stalla Gestionale, è corredata anche di alcune notizie accessorie, riguardanti i calendari delle Prove di Progenie dei nuovi tori ed i principali appuntamenti del periodo. Accanto a questo prospetto vengono poi elaborate due altre schede, la Scheda Riepilogativa Aziendale e la Scheda Genetica, entrambe con scadenza semestrale. La prima è costituita da un quadro riassuntivo generale delle attività svolte nell’allevamento negli ultimi 12 mesi: Attività del Libro Genealogico – anno 2000 essa fotografa l’azienda per gli aspetti aziende seguite 2.117 riguardanti la consistenza, l’età media visite in azienda 20.504 delle vacche, l’età alla riforma, la accoppiamenti 82.646 percentuale di consanguineità, parti 45.620 l’incidenza di aborti o di mortalità valutazioni morfologiche 10.830 neonatale, il livello di facilità di parto, il verifiche di parentela 1.807 valore genetico degli animali e le scelte di accoppiamento effettuate, ecc. La seconda, invece, è un dettaglio di tutti i bovini dell’allevamento e riporta per ciascuno il relativo valore genetico e fenotipico per diversi caratteri analizzati (muscolosità, accrescimento, punteggio morfologico, facilità di parto, fertilità). Nel corso del 2000 gli uffici dell’Anaborapi hanno analizzato ed elaborato oltre 45.000 dati di parto, 82.646 accoppiamenti, 10.830 valutazioni morfologiche e 1.807 analisi di parentela, di cui 1.608 basate sull’esame del Dna. Sulla base di queste registrazione sono state prodotte e distribuite complessivamente 25.000 Schede di Stalla. L’attività di rilievo dati nelle aziende ha attraversato in questi anni momenti di incertezza e di profonda trasformazione sia per le modifiche interne verificatesi nel sistema dei controlli sia a causa di fattori esterni alle Associazioni Allevatori, tra i quali ricordiamo in particolare l’avvio dell’anagrafe sanitaria nazionale e le norme inerenti la tassazione a carico degli allevatori per lo smaltimento degli animali morti in azienda. A ciò si aggiunge la maturazione di una nuova sensibilità ed attenzione ai controlli del Libro Genealogico sia sotto il profilo tecnico sia sotto quello commerciale legato alle importanti ricadute in termini di certificazione del processo produttivo degli allevamenti che detti controlli possono determinare. L'impegno dell'Anaborapi è stato quello di valorizzare al massimo l'attività dei controlli di Libro ed ha visto, tra l'altro, l'inizio di una collaborazione tra il sistema degli allevatori ed il servizio veterinario pubblico per la gestione congiunta del Registro di Stalla, nell'ottica di ridurre il carico di burocrazia ed ottimizzare l'espletamento delle pratiche previste dalle normative vigenti, migliorando nel contempo la precisione dei dati raccolti. Tra le attività di campo effettuate nell'ambito del Libro Genealogico riveste un ruolo particolare la valutazione morfologica dei riproduttori, svolta dal Corpo Esperti dell'Anaborapi. Come riportato sopra, nel corso del 2000 sono stati valutati 10.830 soggetti, per un totale di oltre 250 giornate lavorative; questa attività ha portato i tecnici dell’Anaborapi a contatto con tutti gli allevatori iscritti al Libro Genealogico, dal Piemonte al Veneto, dall’Emilia fino alla Sicilia ed ha consentito di sviluppare momenti di importante confronto e discussione, oltre che rilevare informazioni estremamente importanti sotto il profilo genetico e riproduttivo. Dall'elaborazione dei dati del Libro Genealogico è possibile approfondire diversi aspetti molto significativi sotto il profilo zootecnico. Incominciamo con l'analisi della consanguineità: come è noto questo parametro esprime la percentuale di aumento di geni omozigoti, di geni, cioè, che un individuo riceve uguali dal padre e dalla madre. Quando nel pedigree di una vacca e di un toro ci sono ascendenti in comune, il vitello che nascerà avrà una consanguineità superiore alla media. Gli studi sulla consanguineità sono molto numerosi in bibliografia e tutti concordano sul fatto che il suo aumento comporta un serio detrimento di molti aspetti produttivi e riproduttivi: a titolo di esempio citiamo da "Genetic Improvement of Cattle and Sheep" di G. Simm che un aumento di 1% di consanguineità su vacche da carne determina un aumento della mortalità embrionale e neonatale del 2%. Lo stesso aumento di consanguineità su vacche da latte causa una perdita media di 30 kg di latte per lattazione. La consanguineità media degli accoppiamenti effettuati negli allevamenti del Libro Genealogico nel corso del 2000 è risultata essere dell'1,2%; su 100 accoppiamenti circa 28 sono stati consanguinei, realizzati, cioè, tra un toro ed una vacca imparentati a qualche livello. Questo dato si presenta in realtà molto diversificato se dividiamo gli accoppiamenti fatti con tori aziendali da quelli effettuati con tori di F.A.: nel primo caso ben 38 accoppiamenti su 100 sono consanguinei, per una consanguineità media di quasi il 2,5%, mentre nel secondo solo 24 su 100 sono consanguinei, per un valore medio di consanguineità dello 0,6%. Consanguineità Situazione degli accoppiamenti in corso Tutti con tori F.A. Con tori aziendali consanguineità media sui soli accoppiamenti consanguinei (29% del totale) 1,22 Tutti 4,27 0,61 2,47 con tori F.A. Con tori aziendali 2,57 6,43 Si evidenzia quindi che l'uso del toro aziendale si accompagna spesso ad un sensibile aumento della consanguineità. Viceversa, nonostante la selezione dei tori di F.A. porti ad una prevalenza di alcune linee di sangue rispetto ad altre, non si determinano di fatto particolari problemi sotto il profilo della consanguineità, anche grazie al metodo di lavoro adottato, che di fatto contribuisce a mantenere un'ampia variabilità genetica. Tenendo conto della situazione della consanguineità di Razza, che, pur non essendo preoccupante, necessità comunque di attenzione, e considerando anche che l'aumento del numero di tori di F.A. disponibili può favorire confusione nella definizione degli accoppiamenti, i tecnici dell'Anaborapi hanno messo a punto una Tabella di Consanguineità aziendale: si tratta di un nuovo strumento di assistenza tecnica agli allevatori che consente di vedere in forma grafica i risultati degli ipotetici accoppiamenti di un gruppo di 10-15 tori sul parco di vacche di un'azienda. Un esempio viene riportato nella pagina seguente. Con l'uso di questo strumento, che si presenta di facile consultazione, è possibile limitare se non addirittura eliminare del tutto gli accoppiamenti consanguinei, con ricadute sicuramente positive sui risultati dell'allevamento. Accanto al nuovo tabulato l'Ufficio Tecnico ha anche avviato un programma di Accoppiamenti di Mandria che mira ad assistere gli allevatori nella definizione delle migliori strategie di scelta dei tori in funzione del parco vacche e degli obiettivi che l'azienda si prefigge. Entrambi i servizi hanno preso le mosse nel corso dell'inverno e verranno sviluppati e proposti in forma più estesa a tutti gli allevatori del Libro Genealogico nel corso del nuovo anno. Crediamo si tratti di strumenti che possono contribuire notevolmente ad ottimizzare e sfruttare al meglio le enormi risorse genetiche dei nostri bovini Piemontesi. Tratteremo più dettagliatamente di questo nuovo servizio in un prossimo numero della rivista. Passiamo all'analisi dei dati riguardanti i parametri di fertilità delle bovine iscritte al Libro Genealogico, altro tassello fondamentale nel bilancio dell'efficienza dell'allevamento. Dai dati in nostro possesso possiamo osservare che l'età media al primo accoppiamento si attesta intorno ai 20 mesi e corrispondentemente l'età media al primo parto è di 30 mesi. Questi valori possono essere considerati ancora elevati, in quanto in una razza da carne è importante ridurre al minimo indispensabile il periodo di tempo in cui la bovina è improduttiva, anche sedenotano in ogni caso un progressivo abbassamento rispetto all'anno precedente quando gli stessi valori erano rispettivamente di 20 mesi 12 gg e 30 mesi 18 gg. Molto alto rimane l'interparto, che raggiunge 414 giorni. Rispetto all'obiettivo di produrre un vitello Parametri di Fertilità all'anno si registra uno sforamento di età al 1° accoppiamento 19 mesi 24 gg 49 giorni. Detto in altre parole il tasso età al 1° parto 30 mesi riproduttivo delle nostre fattrici è pari a interparto 414 gg 0,88 vitelli/vacca. Se ragioniamo in durata di gravidanza 288 gg termini di perdita, essa è di 0,12 intervallo parto-1° salto 94 gg vitelli/vacca; rapportando questo valore intervallo parto-concepimento 123 gg al numero totale di fattrici del Libro fecondazioni/gravidanza 1,7 Genealogico, pari a 60.433, e età media delle vacche 6 anni 10 mesi considerando un valore di 1 milione età media alla riforma 7 anni 9 mesi 200.000 per ogni vitello otteniamo una n° medio di parti 4,1 perdita complessiva di 8 miliardi 700 percentuale di vivinatalità 96,7% milioni! Il margine di recupero economico, come è evidente, è enorme e tale da giustificare il massimo impegno nell'attività di assistenza tecnica agli allevatori. Un altro dato eclatante riguarda la percentuale di vivinatalità, che si aggira sul 96-97%: se teniamo conto che ogni anno nascono nell'ambito del Libro Genealogico oltre 45.000 vitelli l'anno la perdita corrispondente, o se vogliamo il margine di recupero economico per gli allevatori del Libro Genealogico, si aggira sui 2 miliardi e mezzo! La disponibilità di informazioni precise sulla carriera riproduttiva delle fattrici è quindi basilare non solo per svolgere nel modo migliore l'azione di miglioramento genetico ma anche per individuare gli interventi più idonei a consentirci di ridurre queste perdite: è fondamentale a questo scopo conoscere tutti gli interventi fecondativi effettuati, per poter calcolare i diversi parametri di fertilità (vedi Tabella). Come accennato in precedenza, tutte le informazioni catalogate negli archivi computerizzati dell'Anaborapi vengono elaborate e rese disponibili sia sotto forma cartacea sia sotto forma informatica: vediamo allora un po' più in dettaglio quest'ultimo aspetto dei servizi offerti dall'Anaborapi all'utenza. Sotto il profilo informatico gli strumenti proposti oggi dall'Anaborapi sono essenzialmente due, il programma di gestione aziendale GAP e la consultazione della banca dati centrale via Internet. Il programma di gestione aziendale è stato interamente prodotto dall'Ufficio Tecnico Anaborapi ed è utilizzato da una quarantina di allevatori del Libro Genealogico. Si tratta di un programma sicuramente migliorabile, che fornisce comunque un buon supporto di base per la catalogazione e la gestione delle principali informazioni dell'allevamento. E' in grado di funzionare su qualsiasi macchina Windows e può essere richiesto direttamente agli uffici della sede centrale del Libro Genealogico di Carrù. La consultazione della banca dati centrale via Internet è il secondo canale di distribuzione informatico delle informazioni del Libro Genealogico. Anche in questo caso lo sviluppo dei programmi e dei sistemi operativi è stato frutto del lavoro dei tecnici dell'Associazione ed ha richiesto fino ad oggi un investimento economico decisamente contenuto. Attualmente l'accesso al sito Libro Genealogico è riservato agli Uffici Provinciali delle A.P.A. e ad alcuni tecnici che operano sul territorio, in particolare agronomi e veterinari delle Associazioni Provinciali stesse. L'accesso per gli allevatori è in fase di sviluppo e verrà reso disponibile entro pochi mesi. Il sistema di sviluppo del sito si è dimostrato particolarmente efficiente e consente un accesso rapido e snello ai dati. Fornisce informazioni dettagliate sull'intera storia di ogni animale, riepiloghi di vario tipo sui dati aziendali, statistiche, aggiornate giornalmente, sulla situazione del Libro Genealogico sia nel suo complesso, sia a livello provinciale, nonchè tutti gli strumenti di certificazione tanto degli animali quanto delle aziende aderenti al Libro. Negli ultimi mesi il sito si è arricchito di alcuni servizi tecnici per gli allevatori, tra i quali la stampa della Scheda Riepilogativa Aziendale ed il Tabulato di Consanguineità. E' inoltre in avanzato stadio di sviluppo il Buta Bin corredato di una scheda individuale di ogni toro, che consentirà di analizzarne i dati sotto forma grafica, corredati a richiesta della foto del riproduttore. Poichè Internet si sta diffondendo sempre più anche tra gli allevatori come uno degli strumenti principe per l'accesso alle informazioni, l'Anaborapi intende destinare ulteriori risorse allo sviluppo di questa forma di consultazione e consentirne a breve l'utilizzo a tutti i soci dotati di un computer. Per concludere possiamo affermare che il Libro Genealogico si configura oggi come uno strumento moderno ed estremamente flessibile, in grado di supportare sia le attività di miglioramento genetico, sia quelle di assistenza tecnica, sia, infine, le azioni volte alla valorizzazione del bestiame di razza Piemontese, costituendo un primo tassello di certificazione e rintracciabilità degli animali. É indispensabile proseguire nell’opera di ottimizzazione del sistema di raccolta dati negli allevamenti, integrandolo eventualmente di ulteriori informazioni, ad esempio quelle riguardanti i sistemi di alimentazione del bestiame. Altrettanto importante sarà lavorare in futuro in stretta collaborazione con le altre strutture coinvolte nei processi di controllo presso le aziende, in primo luogo con il Servizio Sanitario Nazionale, al fine di semplificare il carico burocratico per gli allevatori e sviluppare sinergie funzionali ad entrambe le strutture. Infine occorre proseguire nello sviluppo dei servizi di assistenza per gli allevatori, sia sul piano genetico che su quello tecnico-gestionale, campi nei quali il margine di miglioramento per le nostre aziende è ancora enorme ed in grado di consentire un maggior ritorno economico dall'attività di allevamento. Sulle caratteristiche dei servizi offerti dall’Anaborapi in questo settore torneremo più dettagliatamente nei prossimi numeri della rivista. Attività riguardanti le valutazioni morfologiche e la promozione La campagna di punteggiatura dell'anno 2000 ha visto per il secondo anno consecutivo l'utilizzo della nuova scheda Riproduttori. Nel mese di dicembre '99 si sono organizzati incontri di aggiornamento per verificare il lavoro svolto e per programmare la prossima attività. Si sono così potute iniziare le valutazioni in gennaio e si è terminato, con le zone più lontane, nel mese di maggio. Gli esperti di razza si sono dimostrati preparati ed il lavoro è stato preciso e puntuale. Il numero degli esperti impegnati si è mantenuto costante rispetto agli anni precedenti: in 22, di cui 9 nazionali e 13 provinciali, hanno visitato oltre ! 1.510 allevamenti e valutato 10.806 capi. A fianco è riportato l'elenco degli Esperti in attività. Non " tutti hanno partecipato alla Campagna di punteggiatura; alcuni per incompatibilità dovuta a cariche elettive, altri per impegni professionali, sono però stati impegnati in qualità di giudici nelle Mostre all'estero ed in Italia. Per quanto riguarda la distribuzione geografica il 66% delle # valutazioni hanno riguardato la provincia di Cuneo; a seguire troviamo le province di Torino con il 16%, Asti con $ il 6,3%, Imperia e Savona entrambe con il 3 %, Alessandria " (1,2%), Vercelli (!,0%) e Novara (0,4%). Le valutazioni fatte in Lombardia riguardano l'1,25 % dei casi. Inoltre " nostri esperti hanno valutato animali nelle province di Piacenza e di Rieti. Tutte le informazioni raccolte dagli % esperti sono state registrate ed inserite negli archivi della Associazione a cura dell'Ufficio. Oltre alle punteggiature nelle aziende, gli esperti di razza hanno valutato mensilmente i torelli al Centro Genetico. Per l'anno 2000 le commissioni erano formate da Allietta Luigino, Depetris Piergiorgio, Giraudo Livio, e Serra Franco; i torelli valutati sono stati ben 165. Nel 2000, vista la partecipazione numerosa al "Corso di Conoscenza e Valutazione dei Bovini di Razza Piemontese" e l'interesse che tale Corso ha destato, in collaborazione con l'Università di Padova, l'Ufficio ha predisposto una dispensa riguardante gli aspetti generali della Razza, l'origine, la diffusione, lo standard e la selezione attuale. Conclude la dispensa una breve descrizione dell'attività del Centro Genetico e del Centro Tori. Tale dispensa stampata in proprio in Associazione è stata utilizzata come materiale divulgativo alle Mostre ed alle Fiere ed è consegnato di norma ai visitatori del Centro Genetico e Centro Tori e a tutti quelli che ne fanno richiesta, in particolare le scuole agrarie. Nel corso dell'anno si è preparato un successivo capitolo riguardante la zoognostica applicata alla Razza Piemontese. Sono ancora in preparazione e saranno terminati nel corso del 2001 i nuovi capitoli riguardanti la Valutazione Morfologica nella razza Piemontese, Le Mostre di Libro e altre rassegne zootecniche ed una appendice di tecniche gestionali e di alimentazione. Durante il 2000 si è inoltre organizzato il materiale e si sono presi contatti con i relatori del 2º Corso di Conoscenza e Valutazione della Razza Bovina Piemontese che si è svolto nei primi mesi del corrente anno. Proficua è stata la collaborazione con l'Università di Padova, in particolare con il prof. Roberto Mantovani autore di una proposta di BCS applicato alla Piemontese (Body Condition Score punteggio della condizione corporea) attraverso cui si stima con una scala numerica lo stato di nutrizione dei bovini (soggetti + o - in condizione). Successivamente, unitamente a Tecnici che operano nell'assistenza tecnica, si è verificato in campo l'applicazione del metodo proposto, e si sono apportate le opportune modifiche. Il BCS per la Piemontese è stato così illustrato agli esperti di razza ed applicato da essi nella campagna di punteggiatura del 2001. E' inoltre utilizzato per i rilievi effettuati nel corso della ricerca che l'ANABORAPI, in collaborazione con l'APA di Torino, il COALVI, l'Universita' di Padova , l'Universita' di Torino e la Regione Piemonte, sta portando avanti con lo scopo di approfondire le conoscenze riguardo i fabbisogni alimentari del bovino Piemontese e le metodiche di gestione aziendale che influiscono sui parametri riproduttivi e sulla facilità del parto. Nel 2000 si sono inoltre presi accordi con L'Università di Padova per lo studio dei dati di Morfologia. Nel presente anno, appena terminato l'inserimento delle valutazioni negli archivi computerizzati, si potranno fornire i files dei dati per le opportune elaborazioni. MOSTRE E MEETING NAZIONALI Attività del 2000 VERONA febbraio FIERAGRICOLA FOSSANO (CN) aprile Mostra Provinciale CARMAGNOLA (TO) aprile Mostra Provinciale NIZZA MONFERRATO (AT) maggio Mostra VALFENERA (AT) agosto Mostra provinciale MONTECHIARO (AT) settembre Mostra provinciale BORGOMANERO (NO) giugno Mostra Provinciale SANTHIA' (VC) novembre Mostra Provinciale GONZAGA (MN) settembre Fiera Millenaria ORSARA BORMIDA (AL) agosto Meeting TOLETO (AL) agosto Meeting RIVAROLO CANAVESE (TO luglio Meeting CHIVASSO (TO) agosto Meeting PAVONE CANAVESE (TO) settembre Meeting CAVOUR (TO) aprile Settimana della carne CARMAGNOLA (TO) aprile Giornata della carne TRADATE (VA) settembre Mostra delle razze da carne Mostre e fiere locali in Piemonte in qualità di giudici e animatori Altra attività svolta dall'ANABORAPI è quella rivolta alla promozione della razza in Italia e nel mondo. Per la promozione in Italia l'Associazione ha partecipato, all'interno del padiglione ITALIALLEVA, con animali messi a disposizione da allevatori soci, alla FIERAGRICOLA di Verona, appuntamento tradizionale del panorama zootecnico italiano. Alla Fiera Millenaria di Gonzaga (MN) gli animali esposti erano di allevatori locali, mentre l'associazione ha messo a disposizione il materiale illustrativo, pieghevoli, gadget, ecc. Nel mese di febbraio si è partecipato anche con gli animali, bue, vacche e vitelli, alla trasmissione televisiva "La vecchia fattoria" registrata dagli studi RAI di Napoli. Inoltre la Nazionale ha fornito il supporto tecnico ed organizzativo alle Associazioni Provinciali per le loro mostre Provinciali di Libro Genealogico, svoltesi nelle varie province del Piemonte. Personale dell'ANABORAPI o esperti di razza incaricati hanno partecipato a vario titolo alle numerose manifestazioni, meeting, fiere zootecniche e sagre svoltesi in Piemonte, Liguria e Lombardia, come documenta la tabella precedente. Sono stati momenti di festa ma anche di incontro con gli allevatori, durante i quali è stato possibile confrontarsi con i problemi e le aspettative di chi vive quotidianamente a contatto con gli animali. Il momento culminante dell'attività di promozione della razza rimane comunque quello della Mostra Nazionale giunta alla 21ª edizione. Organizzata in Novembre presso il MIAC di Cuneo, la Mostra 2000 ha avuto un'impronta decisamente innovativa. Si è iniziato in ottobre con una conferenza stampa, alla quale hanno partecipato giornalisti ed amministratori locali, svoltasi direttamente presso un allevatore socio. La novità assoluta è stata l'esposizione delle progenie dei tori di Fecondazione Artificiale. In un apposito spazio del Foro Boario si sono esposti circa sessanta animali; da tre a cinque figli per ogni toro di F.A.: per la linea carne facevano bella mostra di se' torelli da 8 a 18 mesi di età figli dei tori: Baggio, Bancomat, Bianco, Billy, Bull, Supremo-ET, Tyson, Ungaro, Vialli e Zaino, invece per quanto riguarda la linea allevamento si sono cercate le figlie, giovenche o primipare, dei tori: Panter, Quebek, Tyson, Ufo, Umayor, Urial, Vasco, e Vischio. Il risultato dell'esperimento, perché è di questo che si è trattato, è positivo, considerando le molte difficoltà che si sono dovute superare per la sua realizzazione. Gli allevatori hanno apprezzato la manifestazione e quelli che hanno partecipato per la prima volta ad una mostra ne sono rimasti entusiasti. Per il futuro l'iniziativa, con gli opportuni cambiamenti e miglioramenti, si potrà riproporre. Durante la Nazionale si è inoltre organizzato: - una gara di valutazione per i ragazzi appartenenti alle scuole agrarie; - la mostra fotografica “La Piemontese prima del colore” con 120 tra fotografie e cartoline che hanno narrato una piccola storia dell’allevamento della Piemontese. Prestigiosi gli autori delle fotografie: Milanesio Emilio e Rosso Giuseppe da Borgo San Dalmazzo, Luigi Barbano e GianFoto di Boves, Il Gruppo Fotografico Albese , Enrico Necade di Alba e Clemens Kalischer statunitense; - il consorso paratori junior che come sempre ha riscosso successo ed una simpatica attenzione del numeroso pubblico presente; - la presenza di un margaro, che con la sua mandria oltre a contribuire a creare una atmosfera di festa, ha ricordato ai visitatori un settore importante della nostra zootecnia e fondamentale per l'utilizzo e la conservazione dell'ambiente montano. Tra gli Stand si deve ricordare quello del COALVI, presente in grande stile, con un banco macelleria fornitissimo ed una gran quantità di prodotti targati dal consorzio. A questo riguardo sarà importante per il futuro, almeno in occasione delle manifestazioni più importanti, riuscire a collaborare maggiormente con il Consorzio di Tutela in modo da fornire agli operatori un'offerta completa e coordinata. Altro settore molto importante è quello relativo alla promozione della razza all'estero. Nel prospetto che segue si fornisce un sintetico dettaglio delle molte partecipazioni alle manifestazioni che si sono svolte fuori dall'Italia e delle numerose visite ricevute da parte di delegazioni internazionali nel corso del 2000. MOSTRE E MEETING INTERNAZIONALI (anno 2000) DANIMARCA OLANDA giugno Mostra Nazionale di Herning: Valutazione animali novembre delegazione danese alla Nazionale novembre delegazione olandese alla Nazionale novembre Mostra Nazionale di Zwolle: Valutazione animali LUSSEMBURGO novembre Incontro con allevatori del Lussemburgo in occasione della Mostra di Zwolle G. BRETAGNA novembre delegazione inglese alla Nazionale IRLANDA novembre delegazione irlandese alla Nazionale GERMANIA novembre delegazione tedesca alla Nazionale novembre visita ad allevatori tedeschi in occasione della mostra di Zwolle agosto Beef 2000 aprile e novembre delegazioni svizzere in visita settembre delegazione Anaborapi e accordi di collaborazione tecnica novembre delegazione polacca alla Nazionale febbraio visita di delegazione slovena luglio delegazione italiana all'Università di Maribor luglio Meeting della PAUS: invio delegazione italiana agosto visita di delegazione Statunitense febbraio Stages di aggiornamento per due giudici brasiliani dicembre Mostra Nazionale di Avare': Valutazione animali SVIZZERA POLONIA SLOVENIA U.S.A. BRASILE ARGENTINA collaborazioni varie con associazione ed allevatori locali MESSICO novembre delegazione italiana al Convegno mondiale delle Razze italiane e valutazione animali COSTA RICA aprile delegazione italiana in Costa Rica CILE giugno visita di delegazione cilena AUSTRALIA aprile Beef 2000: invio delegazione italiana e valutazione animali novembre delegazione australiana alla Nazionale maggio visita alla Accademia Cinese delle Scienze con il CNR CINA Il Centro Tori ANABORAPI Anche nel 2000 Il Centro Tori Anaborapi ha consolidato il suo ruolo di supporto all’attività selettiva svolta dall’Associazione a favore della razza Piemontese, attraverso la raccolta, il confezionamento e il congelamento del seme di 71 tori, con una produzione totale di 386.262 dosi DOSI CONSEGNATE AI CENTRI TORI (oltre a 2.571 dosi di 5 tori appartenenti alla razza CONVENZIONATI Pezzata Rossa di Oropa prodotti su richiesta (dati relativi al 2000) dell’A.P.A. di Vercelli per la valorizzazione di questa razza del patrimonio bovino regionale). Il seme prodotto, in base alle convenzioni Centro Tori n. dosi n. tori commerciali in vigore, è stato distribuito, come di C.I.Z. 216.693 47 consueto, tramite il C.I.Z. e la Semenitaly (vedi Semenitaly 83.329 24 tabella a lato), ed in parte è stato stoccato per Stoccaggio 86.240 rispondere alle esigenze del nuovo schema Totale 386.262 71 selettivo, soprattutto per i tori della linea allevamento, per i quali l’attesa dei dati di parto delle figlie è troppo lunga per consentire di mantenerli in vita. Rispetto all’anno precedente, la produzione globale è risultata sostanzialmente identica. Nel dettaglio, è aumentato il quantitativo di seme consegnato ai Centri ed è diminuito quello destinato agli stoccaggi. L’impostazione del miglioramento genetico che l’Associazione si è data, unitamente agli accordi internazionali che si sono sviluppati, soprattutto con l’Olanda, la Polonia e gli Stati Uniti, ci ha imposto di mantenere in vita un numero di tori maggiore rispetto al passato. Ciò ha comportato la necessità di realizzare un ampliamento delle strutture del Centro Tori, con la costruzione di 21 nuovi box, opera che è stata completata nell’estate del 2000. Ora la capacità totale del Centro è di 69 posti toro. Le richieste di seme nel 2000 hanno fatto registrare un sensibile incremento rispetto agli anni precedenti. Ad esse è stato possibile far fronte essenzialmente operando sul processo produttivo, dove, grazie all’adozione di nuove soluzioni tecnico-operative resesi disponibili sul mercato e soprattutto grazie ad un nuovo diluitore, è stato possibile incrementare ulteriormente il livello qualitativo del seme. DOSI DI SEME PRODOTTE DAL CENTRO TORI ANABORAPI (dati relativi agli ultimi 6 anni) D O S I 400000 350000 300000 250000 200000 150000 100000 1995 1996 1997 1998 1999 2000 A proposito della qualità del seme, i parametri ANNI qualitativi classici (concentrazione di spermi per dose, motilità progressiva degli spermi allo scongelamento, ecc.) sono stati costantemente campionati e controllati, secondo quanto previsto dalla legge, dal Laboratorio L. Spallanzani e si è registrato un miglioramento della motilità progressiva media degli spermatozoi rispetto all’anno precedente: ciò ha fatto sì che anche nel 2000 il Centro Tori Anaborapi abbia consolidato la sua posizione ai vertici fra i Centri di produzione seme italiani. Per quanto riguarda invece le esportazioni, c’è da rilevare l’interessamento alla Piemontese da parte di numerosi Paesi sparsi in ogni parte del mondo (vedi tabella e grafico seguenti). Soprattutto rileviamo con soddisfazione che proprio l’avvio del nuovo schema selettivo e l’introduzione della facilità di parto tra i caratteri principali selezionati ha risvegliato un notevole interesse in diversi Paesi Esteri. Fra i Paesi che già avevano rapporti commerciali e tecnici con l’Anaborapi, la parte del leone la fa l’Olanda con l’acquisto di 39.000 dosi, residuo della fornitura di 100.000 dosi di seme (richieste ed in parte spedite già nel 1999) da destinare all’incrocio, seguita dalla piccola Svizzera (16.500 dosi) e dal Brasile (10.758). Fra i Paesi quasi “nuovi” per la Piemontese, spiccano la Nuova Zelanda e l’Albania, con circa 10.000 dosi ciascuno. Nel corso del 2000, sono proseguite le collaborazioni con la Polonia per la realizzazione di un programma di Prove di Progenie congiunto, in base al quale i tori Piemontesi vengono testati su vacche pezzate nere polacche. In questo Paese sono andate 7500 dosi. Poco meno di 5.000 dosi sono andate anche negli Stati Uniti e 3000 in Costa Rica. Molti altri Paesi, inoltre, hanno acquistato poche centinaia di dosi di seme a titolo promozionale. SEME SPEDITO ALL’ESTERO TRAMITE SEMENZOO (Numero di dosi esportate – Dati Semenzoo) Paese importatore Olanda Svizzera Brasile Nuova Zelanda Albania Polonia U.S.A. Costa Rica N. dosi Paese importatore 39.020 Canada 16.500 Venezuela 10.758 Messico 10.100 Uruguay 10.000 Spagna 7.500 Filippine 4.900 Grecia 3.000 Guatemala N. dosi Paese importatore 1.670 Ecuador 1.350 Rep. Ceca 1.000 Australia 1.000 Romania 980 Germania 925 Regno Unito 868 Francia 600 Svezia Totale Svizzera 15% N. Zelanda 9% Uruguay 1% Messico 1% 290 280 200 200 120 110 50 50 111.471 Brasile 10% Olanda 35% Altri 4% N. dosi Venezuela 1% Polonia 7% Canada 1% C. Rica 3% U.S.A. 4% Albania 9%