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martedì 19 aprile 2016 08·2016 Agevolazioni per le PMI finalizzate all’acquisto di beni strumentali Il nuovo decreto “Nuova Sabatini-Ter” ridefinisce le regole per la concessione delle agevolazioni a favore delle PMI che acquistano beni strumentali Sommario ⋅ ⋅ ⋅ ⋅ ⋅ ⋅ ⋅ Soggetti beneficiari Investimenti agevolabili Termine per la conclusione dell’investimento Caratteristiche dell’investimento Contributo in conto interessi Modalità di presentazione della domanda e procedure per la concessione del contributo Modalità di erogazione È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 58 del 10 marzo 2016, il decreto che aggiorna la disciplina della Nuova Sabatini, l’intervento agevolativo istituito con il D.L 69/2013. Si prevede l’accesso di micro imprese e PMI a finanziamenti e a contributi in conto interessi per gli investimenti, anche mediante operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti beni strumentali d’impresa attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, nonché gli investimenti in hardware, software ed in tecnologie digitali destinate a nuove o già esistenti strutture produttive localizzate nel territorio nazionale. Soggetti beneficiari Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese classificate di dimensione micro, piccola e media, che alla data di presentazione della domanda sono, ai sensi dell’art. 3 del decreto: ⋅ Regolarmente costituite ed iscritte nel Registro delle imprese; ⋅ Le imprese non residenti nel territorio nazionale devono avere personalità giuridica riconosciuta nello Stato di residenza risultante dall’iscrizione dell’omologo Registro delle Imprese. ⋅ Sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali; ⋅ Non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione Europea. Investimenti agevolabili L’intervento agevolativo concede alle PMI contributi in conto interessi su finanziamenti concessi da banche e società di leasing, interamente utilizzati per l’acquisto anche a mezzo di leasing finanziario, di macchinari, impianti, di beni strumentali d’impresa, attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo e hardware, nonché di software e tecnologie digitali, destinati a strutture produttive già esistenti o da avviare nel territorio nazionale. Non sono ammissibili gli investimenti riguardanti gli acquisti di beni che costituiscono mera sosti- tuzione di beni esistenti, fatti salvi gli investimenti in beni strumentali che integrano con nuovi moduli l’impianto o il macchinario esistente, introducendo una nuova funzionalità nell’ambito del ciclo produttivo dell’impresa. Termine per la conclusione dell’investimento Un’importante novità introdotta con il recente decreto ministeriale riguarda la tempistica per la conclusione degli investimenti, i quali devono essere ultimati entro i 12 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento. A tal fine, si è presa in considerazione la data dell’ultimo titolo di spesa riferito all’investimento o, nel caso di operazione in leasing finanziario, dalla data di consegna dei beni. Caratteristiche del finanziamento Viene prevista la possibilità per le banche e le società di leasing di scegliere se erogare il finanziamento sul plafond costituito presso la Cassa depositi e prestiti, oppure, se utilizzare provvista autonoma. In particolare, il finanziamento concesso dalla banca o dall’intermediario deve avere le seguenti caratteristiche: ⋅ Essere deliberato a copertura degli investimenti; ⋅ Avere durata massima, comprensiva di un periodo di preammortamento o di prelocazione non superiore a 12 mesi, di 5 anni correnti dalla data di stipula del contratto di finanzia- ⋅ ⋅ mento ovvero, nel caso di leasing finanziario, decorrenti dalla data di consegna del bene; Essere deliberato per un valore non inferiore a 20.000 euro e non superiore a 2 milioni di euro anche se frazionato in più iniziative di acquisto, per ciascuna impresa beneficiaria; Essere erogato in un’unica soluzione, entro 30 giorni dalla stipula del contratto di finanziamento ovvero, nel caso di leasing finanziario, entro 30 giorni dalla data di consegna del bene. Contributo in conto interessi Il contributo ministeriale previsto è nella forma di contributo in conto interessi ed è pari all’ammontare complessivo degli interessi calcolati in via convenzionale su un finanziamento al tasso d’interesse del 2,75%, della durata di 5 anni e d’importo equivalente, al predetto finanziamento. Presentazione domanda e procedure per concessione del contributo Le imprese interessate, unitamente alla richiesta di finanziamento, presentano alla banca o all’intermediario finanziario la domanda di accesso al contributo. Tale domanda, che può essere presentata da parte della PMI, a partire dal 2 maggio 2016, deve essere compilata in formato elettronico e, unitamente alla documentazione integrativa richiesta, inviata a mezzo posta elettronica certificata (PEC). La domanda di agevolazione deve essere sottoscritta, a pena di invalidità, dal legale rappresentante dell’impresa proponente mediante firma digitale. Ciascuna banca o società di leasing, verificata la regolarità formale e la completezza della documentazione presentata, la sussistenza dei requisiti di natura soggettiva relativi alla dimensione di impresa, trasmette al Ministero dello Sviluppo Economico, una sola volta su base mensile, la richiesta di prenotazione delle risorse relative al contributo. Entro cinque giorni lavorativi dalla ricezione della richiesta, il Ministero provvede a comunicare alla banca o all’intermediario finanziario la disponibilità, parziale o totale delle risorse erariali. Le richiese di prenotazione sono soddisfatte, secondo l’ordine di presentazione, fino alla concorrenza della risorse disponibili. Se le risorse residue non consentono l’integrale accoglimento di una richiesta di prenotazione, la prenotazione stessa è disposta in misura parziale, fino a concorrenza della residua disponibilità. Entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di ricezione della comunicazione di concessione del contributo, la banca o la società di leasing adotta la delibera di finanziamento ed entro 10 giorni da tale termine trasmette al Ministero l’elenco dei finanziamenti deliberati con indicazione dei relativi investimenti e dei dati indentificativi dell’impresa beneficiaria. La banca o l’intermediario finanziario nel deliberare il finanziamento può ridurne l’importo e o rideterminarne la durata e il profilo di rimborso indicati dall’imprese beneficiaria in sede di richiesta del finanziamento, in ragione del merito creditizio dell’imprese beneficiaria. Modalità di erogazione La domanda di accesso al contributo dovrà far riferimento ad un’unica unità produttiva, qualora l’impresa intende acquisire beni riferiti a più sedi operative si dovranno presentare, per ciascuna di esse, una distinta domanda di agevolazione. Il contributo è erogato dal Ministero secondo il piano riportato nel provvedimento di concessione, che si esaurisce entro il sesto anno dalla data di ultimazione dell’investimento, in quote annuali, in funzione anche delle risorse di bilancio annualmente disponibili. Le imprese sono tenute a completare l’investimento entro il periodo massimo di 12 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento, pena la revoca dell’agevolazione. La richiesta di erogazione della prima quota di contributo deve essere presentata entro il termine massimo di 120 giorni dal termine ultimo previsto per la conclusione dell’investimento, previo pagamento a saldo da parte dell’impresa beneficiaria dei beni oggetto dell’investimento. Il mancato rispetto di tale termine determina la revoca dell’agevolazione. I professionisti di Noda Studio, avendo negli anni sviluppato competenze specifiche in materia di agevolazioni per le imprese, sono a disposizione per assistere i Clienti nell’affrontare queste particolari tematiche. _____________________________________________ Le informazioni contenute in questo documento/circolare sono a scopo informativo e non fanno riferimento alla particolare situazione di un individuo o di una persona giuridica. Non costituiscono oggetto di consulenza legale o fiscale. Questi contenuti non possono sostituire la consulenza individuale da esperti in singoli casi concreti. Nessuno dovrebbe agire sulla base di queste informazioni senza un’adeguata consulenza professionale e senza un esame approfondito della situazione. Noda Studio non si assume alcuna responsabilità per le decisioni prese sulla base delle informazioni sopra citate. _____________________________________________