piano dell`offerta formativa scuola dell`infanzia kamillo kromo

Transcript

piano dell`offerta formativa scuola dell`infanzia kamillo kromo
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
ANNO
SCOLASTICO
2014-15
SCUOLA DELL’INFANZIA KAMILLO KROMO
STRADA VECCHIA DELL’ISTRIA N78
Elaborato del Collegio dei Docenti il
Approvato dal Consiglio della Scuola il
15-10-2014
28-10-2014
IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Un bambino può insegnare sempre tre cose ad un adulto:
a essere contento senza motivo,
a essere sempre occupato con qualche cosa,
e a pretendere con ogni sua forza quello che desidera.
Paulo Coelho, Monte Cinque, 1996
Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) è la “carta d’identità” delle scuole che illustra le modalità organizzative e la progettazione degli itinerari di apprendimento finalizzati allo sviluppo di tutte le dimensioni della personalità di ciascun bambino*, facendo riferimento ai campi di esperienza cioè ai
diversi ambiti del fare e dell'agire:

Il sé e l’altro: le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme

Il corpo e il movimento: identità, autonomia, salute

Immagini, suoni, colori: gestualità, arte, musica, multimedialità

I discorsi e le parole: comunicazione, lingua, cultura

La conoscenza del mondo: ordine, misura, spazio, tempo, natura
cara
così come definiti nelle ”Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo
ciclo d'istruzione” (M.I.U.R, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, settembre
2012).
Le scuole elaborano annualmente il P.O.F. che viene pubblicato on-line all'indirizzo:
www.triestescuolaonline.it
Riferimenti normativi
Oltre alle “Indicazioni Nazionali” ed al “Regolamento per le scuole dell'infanzia del Comune di Trieste”, le scuole adottano come riferimento costante dell'azione educativa le linee normative e pedagogiche de:

la "Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza", approvata dall’Assemblea
Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989, lo strumento normativo internazionale
più importante e completo in materia di promozione e tutela dei diritti dell'infanzia;

la Legge 62/2000, “Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all'istruzione”;

le “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri” (M.I.U.R., febbraio
2014);

Legge 104/1992 Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone
handicappate e le “Linee guida sull'integrazione scolastica degli alunni con disabilità”
(M.I.U.R., agosto 2009);

la Legge 170/2010 i successivi Decreti attuativi (1/7/2011) e le “Linee guida per il diritto allo
studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento” (M.I.U.R., ottobre 2010).

gli “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” (M.I.U.R., dicembre 2012).
Le scuole dell'Infanzia del Comune di Trieste
Le scuole dell'infanzia comunali di Trieste sono paritarie, ossia scuole gestite dal Comune e che rispondono ai criteri standard definiti dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Le
scuole paritarie svolgono un servizio pubblico improntato ai principi costituzionali e sono quindi
aperte a tutti.
Il coordinamento pedagogico
Il coordinamento pedagogico è una struttura di tipo tecnico composta dai Funzionari direttivi
Coordinatori pedagogici con competenze organizzative e psico-pedagogiche. Sul territorio i Coordinatori pedagogici coordinano trasversalmente i vari servizi educativi gestiti dal Comune, attraverso forme aggregate ed integrate di strutture (Nidi d 'infanzia, Scuole dell'infanzia, Ricreatori, Servizi
Integrativi Scolastici).
Il coordinamento pedagogico sostiene la qualità delle proposte educative nei servizi; ha un ruolo di
promozione, sostegno, gestione, monitoraggio, verifica e valutazione del progetto educativo dei servizi comunali, secondo principi di coerenza e continuità al fine della realizzazione del "sistema territoriale integrato", come previsto nelle linee e gli indirizzi generali esplicitati nel programma del Comune di Trieste, ente gestore dei servizi educativi.
Il Coordinamento pedagogico favorisce lo scambio ed il confronto all'interno della rete dei servizi
coordinati e promuove le relazioni ed il clima interno dei gruppi di lavoro. Cura l'analisi dei bisogni
formativi e progetta percorsi formativi e sperimentazioni didattiche e lo scambio di esperienze tra
il personale.
Coordina, monitora l'azione educativa di tutto il personale assegnato attraverso la verifica dei progetti trasversali con i servizi educativi, socio-sanitari, scolastici e culturali del territorio e le convenzioni attivate nel territorio.
La struttura del coordinamento pedagogico e la figura del coordinatore sono elementi essenziali
per la costruzione di un sistema integrato dei servizi per l’infanzia che, rispondendo ai bisogni dei
bambini e delle loro famiglie, contribuisce al processo di crescita degli stessi servizi.
Coordinamento territoriale
Recentemente nell'ottica di valorizzare e sperimentare nuove forme di accoglienza, sostegno e responsabilità nell'esperienza di crescita dei bambini e delle loro famiglie, insieme a tutti i soggetti che
condividono questo percorso in un determinato territorio della città, si programma l'attività di
coordinamento pedagogico in Coordinamenti territoriali, rappresentati dai coordinatori pedagogici
delle strutture educative appartenenti ai singoli territori della città.
Il progetto pedagogico
Le attività delle scuole si fondano su un progetto pedagogico elaborato avendo come riferimento
le Indicazioni nazionali e le linee del programma pedagogico dei servizi educativi del Comune di
Trieste.
Già da alcuni anni è in corso una sperimentazione di progettualità territoriale intra-servizi comunali (asilo nido,scuole dell'infanzia, ricreatori, poli di aggregazione giovanile, Servizio Integrativo Scola-
stico – S.I.S) al fine di promuovere e armonizzare al meglio le offerte educative e formative in
un'ottica di continuità.
Finalità della scuola dell'infanzia
La scuola dell'infanzia contribuisce alla realizzazione del principio dell’uguaglianza delle opportunità
e alla rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale (art. 3 della Costituzione).
Il bambino è sempre al centro dell'azione educativa e, compito della scuola dell’infanzia, è promuovere il suo sviluppo armonico e globale attraverso una metodologia basata sul gioco ed adeguata al
livello di maturazione cognitiva, espressiva, affettiva e sociale:

creando uno spazio privilegiato per consolidare la propria personalità (maturazione dell’identità);

stimolando ad apprendere condotte che progressivamente lo conducano all’indipendenza
(conquista dell’autonomia);

proponendo svariate esperienze: sensoriali, percettive, motorie e intellettive (acquisizione
delle competenze);

organizzando un luogo di vita, di relazioni e di apprendimenti, in un ambiente accogliente e
motivante in cui si iniziano a conoscere le prime regole di convivenza collettiva (senso della
cittadinanza).
La scuola come percorso di accoglienza
Le scuole assicurano un percorso graduale di crescita globale nel bambino offrendo opportunità di
apprendimenti coerenti ai bisogni educativi, attraverso contesti e risposte relazionali ed educative
personalizzate, in stretta collaborazione tra tutte le componenti della comunità educante.
Particolare attenzione viene data ai bambini in situazione di disabilità, di disagio e di svantaggio sia
con la costruzione di un percorso adeguato alle singole esigenze del bambino sia attraverso il lavoro di rete con i diversi servizi territoriali come l'Azienda per i Servizi Sanitari (Gruppo Violenza Minori e Gruppo Caronte) e le Unità Operative Territoriali.
Le scuole dell’infanzia comunali di Trieste, città multiculturale e sensibile da sempre ai temi della
convivenza tra persone di diverse culture, prevedono forme di accoglienza volte a favorire l’inclusione dei bambini con cittadinanza non italiana, nella ferma convinzione che accogliere significa valorizzare l'identità culturale di ciascuno ed è dunque sinonimo di calore, professionalità e accuratezza.
Nelle scuole si attuano altresì percorsi strutturati di prevenzione dei disturbi di apprendimento
(D.S.A.) in riferimento alla Legge 170/2010 i successivi Decreti attuativi (1/7/2011) e le “Linee guida
per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento” (ottobre 2010).
Infine, uno dei principi che assicurano la coerenza tra le diverse esperienze di vita dei bambini è
quello della continuità educativa tra i vari cicli scolastici (nido d'infanzia, scuola dell'infanzia, scuola
primaria e Servizi Integrativi Scolastici) tenendo sempre in primo piano la necessità di non frammentare i percorsi formativi.
Relazioni con le famiglie
Sempre più centrale all’interno dei servizi per l’infanzia e nei diversi contesti educativi appare la relazione con le famiglie, in un'ottica di condivisione di responsabilità della crescita e dell'educazione
di tutti i bambini.
Le scuole individuano gli obiettivi e le strategie relative alla partecipazione e alle modalità di rapporto con le famiglie, valorizzando la promozione, il sostegno e affiancamento della genitorialità. In
particolare, definiscono le modalità di comunicazione, di informazione e di confronto attraverso:

le giornate di “Open day” che per molte famiglie rappresentano il primo contatto diretto
con il mondo della scuola-

le riunioni di classe, in cui il personale educativo informa i genitori sulle attività dei bambini,
illustra il progetto educativo e le iniziative collaterali (uscite didattiche, progetti specifici…);

i colloqui individuali;

l'assemblea dei genitori;

il Consiglio della Scuola composto dal coordinatore pedagogico e dai rappresentanti dei genitori, del personale educativo e del personale d’appoggio.
Concessione in uso dei locali delle scuole dell’infanzia
Le famiglie dei bambini frequentanti possono richiedere l'uso in concessione gratuita dei locali delle scuole dell’infanzia, se si costituiscono in Comitato o in Associazione, per realizzare attività integrative alle funzioni dei servizi educativi comunali, organizzando momenti di socializzazione e di attività ludica per bambini, nonché di aggregazione e confronto tra le famiglie.
Ampliamento dell'offerta formativa
Nell'ambito dell'autonomia delle singole scuole che annualmente curano il progetto educativo e didattico, il coordinamento pedagogico ha ritenuto di ampliare l'offerta formativa sostenendo il concetto di trasversalità attraverso la scelta di aderire ai bandi della Regione Friuli-Venezia Giulia:

Bando per il finanziamento degli interventi previsti nel Piano dell’Offerta Formativa delle
istituzioni scolastiche nel Friuli Venezia Giulia)

Bando per il finanziamento di interventi relativi all’Integrazione scolastica degli allievi stranieri (laboratori a tema e presenza di mediatori culturali)

Bando per il finanziamento delle attività didattiche relative all’insegnamento delle Lingue e
Culture delle Minoranze Linguistiche Storiche valorizzare l’identità plurilinguistica e pluriculturale della comunità presente nel territorio del Friuli Venezia Giulia
come orientamento verso quelle competenze generali che favoriscono un percorso di apprendimento armonico del bambino in una prospettiva di educazione permanente per tutto l'arco della
vita, come indicato dalla “Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio”(dicembre
2006).
Inoltre, per l'anno scolastico in corso le scuole aderiranno ad altri progetti in collaborazione a soggetti esterni come:

inglese e tedesco (Unicum Centro Studi e Goethe Zentrum)

musica (Conservatorio di musica G. Tartini)

educazione alla mobilità (Corpo Polizia Municipale)

piscina (Triestina Nuoto)

progetto “aiuola della pace” (Commissione Pari Opportunità)

“Nati per leggere”

Interventi di promozione alla salute (Azienda per i Servizi Sanitari)

“Orto in condotta”
Modalità di organizzazione del contesto educativo
Il personale
Nel servizio opera (tratto dal “Regolamento per le scuole dell'infanzia del Comune di Trieste):

il coordinatore pedagogico

il personale educativo

il personale d’appoggio
Il coordinatore pedagogico svolge compiti di elaborazione, attuazione e verifica del progetto educativo/organizzativo e gestionale della scuola. Coordina l’attività di tutto il personale assegnato ed è
responsabile del buon funzionamento della scuola stessa, promuove una metodologia di lavoro che
privilegia il lavoro di gruppo e la collegialità, in modo da valorizzare l’apporto professionale di ciascun operatore.
Il personale educativo ha competenze pedagogiche, metodologico-didattiche, organizzativo-relazionali. Partecipa alla gestione sociale della scuola, cura rapporti stabili con le famiglie e con il territorio; collabora alla stesura del Piano dell’Offerta Formativa.
Ad ogni sezione (gruppo-sezione o “classe”) sono assegnati due insegnanti la cui turnazione deve
assicurare nell’arco della giornata il massimo della compresenza anche finalizzata alla realizzazione
di specifici progetti didattici; attua una turnazione giornaliera secondo il principio della pari responsabilità educativa. È previsto l’insegnante di religione cattolica per i bambini che si avvalgono di tale
insegnamento.
Il personale d’appoggio contribuisce assieme al personale educativo alla costruzione di un corretto
clima educativo all’interno della scuola e ad assicurare una situazione ambientale adeguata alle esigenze ed ai bisogni dei bambini; è figura di riferimento nei vari momenti delle routines quotidiane
(entrata e uscita, alimentazione, igiene personale), e stimola i bambini alla conquista dell’autonomia.
Svolge compiti di pulizia e riordino degli ambienti scolastici e delle aree esterne di pertinenza;
provvede alla somministrazione dei pasti; è di sostegno alle attività ed ai bisogni dei bambini.
Le “classi”
Gruppo–sezione (la tradizionale “classe”) rappresenta un modello organizzativo che favorisce il
raggiungimento degli obiettivi formativi attraverso il riconoscimento di punti di riferimento significativi come gli angoli strutturati e i laboratori. Le sezioni si rapportano tra loro in modo aperto e
flessibile, per consentire attività didattiche di intersezione per piccoli e grandi gruppi di bambini
provenienti dalle diverse sezioni.
La sezione è costituita da 25 bambini, ridotto a 20 in caso di presenza di bambini disabili con l'affiancamento di un insegnante di sostegno e la predisposizione di interventi individualizzati al fine di
favorirne in modo adeguato ed efficace la frequenza.
Spazi e tempi
Anche l’organizzazione degli spazi e dei tempi necessita di un pensiero pedagogico condiviso dall’intera equipe scolastica.
In particolare:

lo spazio deve risultare accogliente, stimolante e funzionale

il tempo viene organizzato in routine quotidiane (l’accoglienza, la merenda, l’igiene personale, il gioco libero, il gioco strutturato…), rispettose dei ritmi del bambino che gli consentano di riconoscere i diversi momenti della giornata scolastica attraverso una distribuzione
ordinata delle attività educative, valorizzando inoltre contesti flessibili e creativi
Mangiare a scuola
In tutte le scuole viene fornito il servizio di mensa scolastica che comprende una merenda di metà
mattina, il pranzo ed uno spuntino al pomeriggio.
Il menù, con caratteristiche stagionali, è stato elaborato dalla dietista dott.ssa Paola Fabbro e visionato dall'Azienda per i Servizi Sanitari. L'articolo 7 del Capitolato speciale d'appalto per il servizio
di fornitura pasti prevede l'utilizzo di “Prodotti alimentari, biologici, tipici, tradizionali, da commercio
equo e solidale, prodotti agricoli regionali.”
È possibile richiedere un menù diversificato (diete speciali) per le principali forme di intolleranze
alimentari. Inoltre si può richiedere la sostituzione di alcuni cibi per motivi etici-religiosi-culturali e,
per la gioia dei bambini, si possono festeggiare i compleanni a scuola, purché vengano consumati
determinati alimenti autorizzati.
Come previsto dall'art.15 del Capitolato, è possibile istituire
delle Commissioni mensa composte dai rappresentanti dei genitori quali organismi di controllo dei
centri di produzione pasti.
Orari
Le scuole sono aperte dal lunedì al venerdì, dalle ore 7.30 alle ore 17.00. L’accoglimento dei bambini avviene, di norma, dalle ore 8.00 alle ore 9.00, con la possibilità, per le famiglie che ne ravvisino la
necessità, di un pre-accoglimento a partire dalle ore 7.30.
L’uscita è flessibile e, di norma, articolata in tre fasce orarie: alle ore 13.00, alle ore 14.30 e alle ore
15.30, per rispondere alle esigenze delle/dei bambine/i e delle loro famiglie.
Il prolungamento dell’orario fino alle ore 17.00 viene assicurato alle famiglie che ne ravvisino la necessità, garantendo la presenza di educatori in numero proporzionale a quello dei bambini presenti.
Il servizio di scuola dell’infanzia al sabato viene garantito presso la scuola dell'Infanzia “Il Tempo Magico” con orario antimeridiano senza erogazione del servizio di mensa.
Calendario scolastico
Inizio anno scolastico per tutto il personale
lunedì 01 settembre 2014
Apertura all’utenza
lunedì 15 settembre 2014
Sospensione per festa del Santo Patrono
Sospensione per vacanze natalizie
Sospensione per carnevale e mercoledì delle
Ceneri
Sospensione per vacanze pasquali
lunedì 03 novembre 2014
dal 24 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015 compreso
dal 16 febbraio 2015 al 18 febbraio 2015 compreso ( Del.
Regionale n.787 dd. 24 aprile 2014 )
dal 2 aprile 2015 al 7 aprile 2015 compreso
Sospensione per ponte 1°maggio
sabato 02 maggio 2015
Sospensione per ponte 2 giugno
lunedì 1 giugno 2015
Ultimo giorno di apertura all’utenza
sabato 27 giugno 2015
È prevista un'ulteriore sospensione il giorno 8 dicembre 2014 (festa dell'Immacolata Concezione),
in quanto festività nazionale.
a cura del Coordinamento Pedagogico
* Nel testo si trovano termini “bambino, bambini” si sollecita il lettore a considerare tale scelta semplicemente una semplificazione
di scrittura, mentre nell'azione educativa bisognerà considerare la persona nella sua peculiarità e specificità anche di genere.
.
SCUOLA DELL'INFANZIA KAMILLO KROMO
PREMESSA
Per gran parte dei bambini/e di tre anni, la frequenza della scuola dell’infanzia è la
prima vera uscita dalle mura domestiche e dal cerchio dei familiari. Per tutti
comunque si tratta di un’esperienza nuova e significativa.
Il nostro impegno è di far in modo che questo momento sia sempre ricordato con
piacere sia dai bambini che dalle loro famiglie.
Il bambino/a viene alla scuola dell’infanzia per crescere.
Per crescere con adulti che sanno accogliere con affetto, ascoltare, stimolare,
accompagnare in nuove esperienze,offrire attività interessanti, trasmettere valori.
Per crescere soprattutto in mezzo ad altri bambini con i quali stabilire relazioni di
amicizia, giocare, comunicare, scambiare, condividere.
La scuola dell’infanzia intende offrire al bambino, nel rispetto dei suoi diritti e del suo
vissuto personale, la possibilità di svilupparsi nella completezza della propria identità.
IL TERRITORIO
La scuola è situata in una zona urbana periferica molto popolosa, il rione di Valmaura.
C’è una forte presenza di insediamenti di edilizia sovvenzionata o popolare e comunque
di grossi complessi condominiali.
La zona è caratterizzata dalla presenza di importanti strutture sportive: lo stadio
N.Rocco” e il nuovo Palatrieste”.
E’ invece carente di aree verdi attrezzate se si escludono i giardini condominiali
e quelli annessi a istituzioni scolastiche.
Altre strutture presenti sul territorio: ASS, Consultorio Familiare, parrocchie,
Centro civico, scuole di ordine e grado diverso facenti capo all’Istituto Comprensivo di
Valmaura.
In particolare la scuola dell’infanzia “Kamillo Kromo” è situata accanto alla scuola
primaria “D:Rossetti”, la scuola dell’infanzia statale”B. Munari” e il ricreatorio
comunale “N.Cobolli”. Con queste istituzioni educative si sono realizzati negli anni
precedenti rapporti di collaborazione e continuità.
L’UTENZA
La composizione sociale è prevalentemente di ceto operaio e impiegatizio. In buona
parte delle famiglie dei bambini iscritti, entrambi i genitori sono impiegati in attività
lavorative(pubblica amministrazione, settore commerciale, settore terziario,
artigianato)
Negli ultimi anni si evidenzia la presenza di famiglie straniere.
LE RISORSE
La struttura e i suoi spazi
La costruzione dell’edificio e di conseguenza l’ apertura della scuola risale al 1949.
Gli spazi interni, che occupano una superficie di circa 850 mq tutti allo stesso piano e
privi di barriere architettoniche, sono così suddivisi:
- 4 aule
- 1 salone per giochi e attività motorie di grande gruppo in parte adibito anche a
spogliatoio bambini/e
- 1 sala da pranzo
- 1 laboratorio per le attività artistiche e manipolative;
- 1 gruppo di servizi igienici per i bambini/e
- 1 ufficio di direzione;
- 1 stanza per insegnanti/spogliatoio;
- 1 cucinotto;
- 2 servizi igienici per adulti;
- 1 spogliatoio per il personale di cucina.
Gli ambienti sono molto luminosi grazie alle ampie vetrate di cui sono dotati e alla
tinteggiatura chiara delle pareti tra le quali spiccano i colori brillanti degli infissi.
Gli ampi spazi esterni, 1500 mq circa, sono in parte aree verdi, in parte
pavimentate con ghiaino ed asfalto. Ciò consente un largo utilizzo dell’esterno in
tutte le stagioni. Entrambe le zone sono attrezzate con giochi per motricità e
attività manipolative.
Le risorse umane
Nella scuola è previsto l’impiego di:
� 1 coordinatrice (per le scuole Kamillo Kromo e Tre Casette, Asilo nido e punto
Gioco Colibrì )
� 8 insegnanti di sezione
� 1 insegnante ad integrazione di 1 part-time
� 1 insegnante di sostegno a tempo pieno
� 1 educatore di sostegno per 6 ore settimanali
� 1 insegnante di religione cattolica
� 3 collaboratori d’infanzia a tempo pieno e 2 part time
� 3-4 addette alla distribuzione dei pasti, in relazione al numero di bambini
presenti, della ditta CIR FOOD.
L’orario di lavoro di insegnanti, educatrici, bambinaie ed ausiliarie prevede
turnazioni atte a coprire tutto l’arco di apertura della scuola .
E’ prevista la compresenza giornaliera delle insegnanti di sezione nel momento del
pranzo e in relazione ai progetti didattici in alcuni momenti atti alla loro
realizzazione.
DIMENSIONE ORGANIZZATIVA
I tempi
La scuola è aperta dalle 7,30 per le famiglie che ne hanno necessità, alle 17,00 dal
lunedì al venerdì.
L’entrata degli altri bambini/e avviene dalle 8 alle 9.
All’interno di questo orario si articola la seguente modalità organizzativa:
ore 7.30- 9.00 entrata-accoglienza
ore 9.00-9.45 routines-servizi, merenda
ore 9.45-11.30 attività per “progetti” in sezione
attività per laboratori
ore 11.30-12.00 routines-servizi e pulizia personale
ore 12.00 pranzo
ore 12.50 –13.15 prima uscita intermedia
ore 13.30-14.00 routines-servizi e pulizia personale
ore 14.15-14.30 seconda uscita intermedia
ore 13.00-15.00 attività di piccolo gruppo in sezione
attività libere in salone o in giardino
ore 15.30-17.00 uscita-ricongiungimento
Nel Regolamento della scuola, affisso all’albo, sono esplicitate le norme e le
informazioni che concorrono alla realizzazione di un buon funzionamento
scolastico,invitiamo tutti a seguirle.
Gli spazi
Nelle AULE sono organizzati appositi spazi/angoli attrezzati con materiali
strutturati per attività specifiche:
-l’angolo del gioco simbolico arredato con elementi che riproducono l’ambiente
domestico
-l’angolo delle costruzioni con il tappeto per il gioco a terra e vari tipi di
costruzioni
-l’angolo della lettura con libri, cartonati,fumetti
-l’angolo delle attività grafico-pittoriche
-l’angolo della conversazione dove il grande gruppo si ricongiunge.
Alcuni spazi possono variare in relazione a particolari esigenze dei gruppi omogenei
d’età della sezione.
Nel SALONE GIOCO si collocano spazi per:
-la musica con pianoforte, piccoli strumenti musicali,impianto stereo
-il teatro con il teatrino dei burattini
-la grande motricità con arrampicata,materiali per psimotricità, palloni ecc.
LO SPAZIO ESTERNO comprende due zone distinte:
-un’area verde dove sono collocate un’arrampicata e uno scivolo
-un’area a ghiaino con altre attrezzature per la grande motricità, giochi con la
sabbia e l’acqua, tavoli e panchine.
MENSA SCOLASTICA
I bambini consumano a scuola la colazione, il pranzo e la merenda al
pomeriggio:questi sono momenti importanti per educare all’autonomia, alla socialita’
e a corrette abitudini alimentari.La preparazione dei pasti è affidata alla ditta CIR
FOOD che cucina i pasti nel polo cucina di via Zandonai.
I gruppi
La scuola ospita 95 bambini suddivisi in 4 sezioni la cui composizione è eterogenea
per età:
- sezione A rossa
- sezione B verde
- sezione C azzurra
- sezione D gialla
All’interno delle sezioni e/o trasversali alle altre, possono essere costituiti gruppi
omogenei per età per partecipare a progetti e laboratori specifici.
Per le attività inerenti l’insegnamento della religione cattolica, per quanti se ne
avvalgono, i bambini/e sono raggruppati per fasce d’età.
Scuola slovena
La scuola ospita una sezione di scuola materna statale con lingua d’insegnamento
slovena .
La sezione, della scuola “J.Ukmar”, occupa il locale precedentemente adibito a
spogliatoio e condivide la sala mensa , il salone e i servizi con la scuola dell’infanzia
Kamillo Kromo.
La sezione è seguita da due insegnanti con 17 bambini iscritti.
RELAZIONE SCUOLA FAMIGLIA
Cerchiamo si realizzare una buona relazione tra scuola e famiglia attraverso
diversi momenti di contatto per la conoscenza e scambio di informazioni
reciproche.
In particolare:
- Open Day, giornate di apertura della scuola dove i genitori dei bambini nuovi
iscritti visitano gli spazi e ricevono informazioni sull’organizzazione e sui
progetti. ( gennaio)
- Riunione dei genitori nuovi accolti con particolare attenzione alle modalità di
inserimento (giugno)
- Riunione di tutti i genitori per tempi e modalità organizzative dell’anno
scolastico in corso (settembre)
- Riunioni di sezione per l’illustrazione delle attività didattiche e dei progetti
- Colloqui individuali con le famiglie
- Riunioni del Consiglio della scuola per approvazione del P.O.F. (Piano
dell’Offerta Formativa), calendario scolastico, feste e attività varie.
Nello scorso anno scolastico si è costituito un Comitato di genitori che ha partecipato
ai bandi previsti dall'Area Educazione e grazie ai finanziamenti ricevuti ha condotto
una serie di interventi ed attività nel giardino della scuola. Tali esperienze hanno
rafforzato i rapporti scuola-famiglia realizzando la collaborazione di insegnanti,
personale e genitori e bambini in un'ottica di gestione condivisa e partecipata del
servizio pubblico.
Inoltre, come già molto positivamente realizzato negli anni precedenti, è prevista la
presenza di genitori, nonni e altre figure vicine ai bambini in diversi momenti dell’anno,
in occasione di feste, progetti particolari, laboratori.
Alcuni dei momenti identificati per il corrente anno scolastico sono:
Natale,Festa dei diplomi.
Una selezione del materiale che documenterà queste esperienze entrerà a far parte
della Documentazione della scuola e della Documentazione individuale di ogni
bambino/a che sarà costruito in collaborazione con le famiglie .
INTERCULTURA
Il protocollo previsto per l’accoglienza dei bambini stranieri mette a disposizione dei
mediatori linguistico- culturali per favorire la comprensione e la comunicazione nelle
riunioni informative rivolte ai genitori dei nuovi accolti a giugno e a settembre e
garantisce la loro presenza ,se necessario, nei giorni di inserimento dei bambini.
Il mediatore interviene, affiancando la figura dell’insegnante, durante le riunioni in
corso d’anno o quando la situazione lo richieda permettendo ai genitori un rapporto con
una persona del loro contesto culturale che possa mediare il rapporto con la scuola.
Ritenendo lo scambio interculturale e la convivenza con la “diversità” una risorsa e
una ricchezza per tutta la comunità, si intende nell’anno in corso approfondire, per la
realizzazione dei progetti scelti, la collaborazione con la scuola di lingua slovena
“J.Ukmar” e stimolare il confronto con le famiglie dei bambini iscritti di diversa
nazionalità . Perciò all’interno dei diversi progetti didattici verranno identificate una
serie di esperienze educative focalizzate sulla conoscenza delle culture “altre” e
realizzate in collaborazione con famiglie ed associazioni culturali di diversa
provenienza.
LA SCUOLA E IL TERRITORIO : COLLABORAZIONI
E LAVORI IN RETE
La scuola dell’infanzia è per molte famiglie una delle prime occasioni di relazione e
maggior inserimento nel territorio grazie alle nuove “amicizie” ed occasioni formative
offerte a bambini e genitori. L’obiettivo che la scuola persegue è quello di rendere
percorribili e familiari i diversi spazi/ strutture circostanti con i quali in diverse
occasioni e per diversi bisogni insieme alle famiglie ci si trova a relazionare.
La scuola mantiene rapporti di continuità educativa con l’istituto Comprensivo di
Valmaura che si concretizza in incontri tra insegnanti e visite dei bambini alla scuola
primaria e alla scuola dell’infanzia Statale “B.Munari”.
Nel corso di quest’anno scolastico sono previsti contatti con le altre scuole
dell’Infanzia comunali vicine e con il Ricreatorio “Cobolli”.
Per favorire la conoscenza reciproca e la costruzione del processo di identità dei
bambini saranno effettuate visite ed iniziative specifiche con gli asili nido di
provenienza dei bambini stessi. Inoltre la scuola continuerà un percorso di
conoscenza con la sezione sperimentale “Primavera” che ospita bambini dai due ai tre
anni ubicata nel vicino Asilo Nido Acquerello.
Per favorire l’inserimento e l’individualizzazione dell’insegnamento in risposta ai
bisogni dei bambini diversamente abili la scuola collabora con L’Azienda per i Servizi
Sanitari e con il Servizio Sociale.
Come previsto dalla normativa nazionale,vengono effettuate , laddove si ravvisi la
necessità, azioni di prevenzione ed interventi di rinforzo per eventuali situazioni di
D.S.A. -Difficoltà Specifiche di Apprendimento-.
La scuola inoltre beneficia dei contributi regionali per il diritto allo studio integrando,
ogni anno, la propria offerta formativa con interventi di specifiche agenzie formative
esterne negli ambiti dei Linguaggi (teatrale, musicale , scientifico...) o delle
Competenze ( educazione alla cittadinanza...).
Coordinatore pedagogico
Stepan Mariagrazia
PROGETTI Anno scolastico 2014-15
L’accoglienza… il primo passo
per stare bene insieme”
Motivazione del progetto
L'accoglienza e il ricongiungimento sono momenti significativi per il bambino perchè
rappresentano il passaggio dall'ambiente familiare a quello scolastico.
Sono esperienze formative per il bambino dirette alla conquista dell'autonomia attraverso il
graduale distacco dalle figure parentali e volte a promuovere lo sviluppo delle relazioni
sociali con i pari.
A tale scopo è opportuno creare un clima sereno e rassicurante per offrire a tutti i
bambini la possibilità di inserirsi con piacere in una prima comunità a loro misura.
L'accoglienza riguarda e coinvolge la coppia genitore/bambino, l'insegnante, i compagni e il
personale ausiliario e richiede a tali figure una produttiva collaborazione.
L'adulto familiare può riferire preziose informazioni inerenti il bambino e le sue modalità di
comunicazione agevolando il compito dell'insegnante nel riconoscimento dei suoi moditempi-emozioni e scegliere le strategie mirate ad una proficua integrazione del singolo nel
gruppo e favorendo l'accettazione delle regole della scuola.
L'accoglienza e il ricongiungimento diventano quindi momenti speciali per l'espressione,la
conoscenza e la condivisione dei propri ed altrui vissuti e costituiscono un primo
importante bagaglio di ricchezze individuale e collettivo.
Obiettivi specifici di apprendimento:






Vivere in modo sereno l'entrata nella scuola dell'infanzia
Accogliere i compagni in maniera positiva
Accettare con serenità il momento del distacco con i genitori
Prendere consapevolezza della propria identità e potenzialità
Conquistare una progressiva autonomia e controllare l'aggressività
Acquisire semplici norme di comportamento,conoscere le regole e gli spazi della
scuola
Accettare di partecipare alle attività ludiche e didattiche proposte dalle insegnanti
Dinamica dell'intervento:




Attività di accoglienza come giochi motori, canti, filastrocche, danze ecc..
Giocare con il proprio nome e riconoscere quello degli altri
Riconoscere il proprio contrassegno.
Ordinare ed usare correttamente il materiale ludico e didattico
Traguardi per lo sviluppo della competenza:
Il sé e l'altro (le grandi domande, il senso morale, il vivere assieme)
 Promuovere l'autonomia
 Favorire la socializzazione nel gruppo
 Concordare, rispettare ed interiorizzare le regole ed i ruoli stabiliti affinché i
bambini possano usufruirne in maniera autonoma e attiva
La conoscenza del mondo (ordine, misura, spazio, tempo, natura)
 Esplorare e conoscere gli spazi della scuola
 Usare ed interpretare simboli
 Usare i sensi per esplorare l'ambiente
Destinatari:
Tutti i bambini e le bambine della scuola di 3, 4 e 5 anni.
Tempi e durata del percorso didattico:
Tutto l'anno scolastico rivolgendo particolare attenzione al periodo da settembre a
novembre.
Verifiche:
Osservazione dei comportamenti e degli atteggiamenti dei bambini e la loro partecipazione
alle attività proposte e la realizzazione di elaborati personali.
Colloqui con i genitori per il confronto degli obiettivi raggiunti dal bambino ed eventuali
approfondimenti sul percorso formativo.
Referenti del progetto:
Tutte le insegnanti della scuola.
“
Il primo anno…”
L’ambientamento, il relazionarsi con gli altri bambini e con gli adulti della scuola oltre che la
scoperta dell’esistenza di nuove regole di vita sociale richiedono un impegno ed un
tempo molto variabile per ogni bambino data la grande variabilità individuale esistente nei
ritmi e tempi di maturazione.
Il riconoscimento delle esigenze emotive e delle richieste affettive di ciascuno, costituisce
una delle condizioni necessarie per la sua ulteriore crescita personale.
Quanto espresso fa rammentare che il primo anno di frequenza è prevalentemente
dedicato all’inserimento del bambino in questo nuovo contesto di vita e che è importate
preparare in modo graduale il bambino a tutte le attività del futuro offrendo ad ognuno il
proprio tempo per la rielaborazione di scoperte ed esperienze quotidiane ed accogliendo
la voglia di fare e /o non fare con la maggior flessibilità possibile.
Per favorire e promuovere la partecipazione attiva delle famiglie, con la scuola,fin dal primo
anno, per dare la possibilità di conoscerla e viverla direttamente, le insegnanti proporranno
ai genitori ed ai nonni dei bambini, di trascorrere, del tempo nella scuola proponendo
qualche semplice attività, (lettura ad alta voce, canto, attività motorie,teatrali, ecc ) da
svolgere insieme ai bambini.
I genitori e nonni eventualmente disponibili a provare questa esperienza, potranno
concordare direttamente con le insegnanti di sezione le modalità, i tempi e gli spazi
necessari, per la loro preziosa collaborazione.
Questa opportunità rappresenterà una modalità creativa, di condivisione, finalizzata alla
partecipazione ed alla valorizzazione della collaborazione tra scuola e famiglia.
Obiettivi educativi:
1. favorire l’acquisizione dell’autonomia personale.
2. favorire le relazioni tra il bambino e gli altri bambini e gli adulti presenti nella
scuola :lo stare bene è una delle priorità della vita a scuola.
3. favorire la formazione dell’identità personale di ciascun bambino che permetta di
acquisire fiducia nelle proprie capacità, di comprendere le proprie emozioni e
conquistare fiducia in se stesso.
4. Promuovere la collaborazione scuola famiglia
5. Valorizzazione delle risorse interne e della famiglie.
“
La cultura del cibo e la conoscenza del
territorio”
Motivazione:
Nel corso di quest'anno scolastico è prevista la conclusione del progetto triennale
dell'orto in condotta.
Nelle fasi di questo interessante percorso triennale, la nostra scuola ha proposto
ai
bambini ed alle loro famiglie, delle interessanti attività educative e formative, mirate a
promuovere ed a sviluppare un corretto approccio all’educazione alimentare ed
ambientale.
Con queste motivazioni in quest’anno scolastico, il nostro progetto sarà orientato ad
approfondire l’ambito dell’alimentazione, in quanto fonte di salute e benessere, con un
accenno all’origine territoriale e culturale di cibi e piatti tradizionali.
Ora in quest’ultima fase del progetto, ci si prefigge di promuovere nei bambini la
consapevolezza che, l’alimentazione oltre al suo significato nutrizionale, può favorire anche
una conoscenza culturale delle proprie origini e del territorio nel quale si vive.
Promuovere la conoscenza del territorio, le origini dei suoi prodotti e le sue ricette
tipiche, può stimolare nei bambini la curiosità e la conoscenza della realtà circostante,
favorendo l’incontro ed il confronto tra diverse culture, abitudini, preferenze alimentari ed
origini del gusto.
Metodologia:
Per la realizzazione del progetto verranno proposte ai bambini delle attività e dei
laboratori che, coinvolgeranno i diversi linguaggi espressivi in un “arcobaleno di
colori,odori e sapori,in un girotondo di sensi” (olfatto ,vista,tatto, gusto…).
A tale proposito i bambini verranno coinvolti nei processi di trasformazione dei cibi, (in
particolare frutta e verdura), diventando così essi stessi, fautori principali nelle fasi di
preparazione di impasti, macedonie, spremute, creazione di “quadri artistici alimentari” da
assaggiare ed ammirare insieme
Attraverso le diverse proposte educative e di gioco, previste nel progetto, i bambini
verranno stimolati ad acquisire corrette abitudini su “cosa, quando e come mangiare”.
Verrà promossa nei bambini, attraverso attività ludico- educative, la conoscenza delle
principali sostanze nutritive contenute negli alimenti e sull’importanza per una corretta
crescita, di una dieta variata ed equilibrata.
L’attività ludica prevista in tutte le varie fasi del progetto, faciliterà gli apprendimenti e le
capacità dei bambini di cooperare e collaborare, per un fine comune.
Compatibilmente con le disponibilità degli scuolabus del comune, verranno inoltre
organizzate, nel corso dell’anno scolastico delle uscite didattiche, inerenti agli obiettivi del
progetto.
Il progetto si articolerà durante tutto l’anno scolastico e vedrà coinvolti, tutti i bambini
della scuola.
Obiettivi principali:
 Promuovere comportamenti di sensibilizzazione per una sana e corretta
alimentazione.
 Favorire la conoscenza dei prodotti naturali che ci offre il nostro ambiente.
 Conoscere il territorio, i suoi prodotti e le ricette, attivando occasioni dell'incontro
con esperti del settore agro- alimentare e destando nei bambini la curiosità e la
conoscenza della realtà circostante.
 Accrescere le capacità di percezione sensoriale.
 Fornire elementi semplici di storia e cultura della gastronomia
Spazi:
Le attività del progetto verranno realizzate negli spazi della scuola e durante le uscite sul
didattiche sul territorio.
Verifica:
La verifica verrà condotta attraverso l’ascolto e l’osservazione occasionale e sistematica dei
bambini, nel corso delle diverse attività previste nel progetto.
Documentazione:
La documentazione delle diverse fasi del progetto, avverrà attraverso la raccolta degli
elaborati dei bambini, dalla documentazione fotografica e tramite l’elaborazione dei
cartelloni informativi per i genitori.
Referenti del progetto:
Tutte le insegnanti della scuola.
“
Impariamo l’inglese giocando”
Motivazione del progetto
Con l’accrescersi negli ultimi anni di scambi di comunicazioni tra le nazioni del mondo, dei
viaggi di piacere e di affari e della tanto citata “globalizzazione” anche la scuola ha sentito la
necessità di facilitare i contatti e le comunicazioni tra persone di lingua diversa iniziando
dalla più tenera età ed è per questo che negli ultimi anni anche nella scuola dell’infanzia è
stato introdotto un percorso per l’insegnamento della lingua inglese attraverso il gioco con
l’intervento di un insegnante di una agenzia esterna.
Compatibilmente con le risorse economiche disponibili, il progetto verrà attivato anche
nell’anno in corso.
Obiettivi specifici di apprendimento:




Saper salutare nelle diverse ore del giorno.
Chiedere il nome di una persona e saper dire il proprio.
Ascoltare e comprendere parole relative alle azioni compiute.
Invitare qualcuno a fare qualcosa.
Dinamica dell’intervento:




Utilizzo del dialogo diretto.
Gioco e drammatizzazione.
Materiali legati alla cultura anglofila (libri, fiabe, giochi, ecc.)
Materiale audiovisivo e multimediale (videocassette, dvd, ecc.).
Traguardi per lo sviluppo della competenza:
Il sé e l’altro (le grandi domande, il senso morale, il vivere assieme)
 Dialogare, giocare e lavorare con altri bambini.
 Comprendere e rispettare le differenze.
 Ascoltare gli altri.
Linguaggi, creatività, espressione (gestualità, arte, musica, multimedialità)
 Comprendere strutture e lessico relativi al materiale linguistico.
 Familiarizzare con suoni diversi da quelli della propria lingua madre.
I discorsi e le parole (comunicazione, lingua, cultura)
 Rafforzare la pronuncia e l'intonazione della lingua straniera.
 Memorizzare vocaboli e strutture contenuti nella storia e nelle attività
 Sviluppare le proprie capacità di esprimersi in un'altra lingua.
Destinatari:
I bambini grandi e medi e piccoli di tutte le sezioni.
Tempi e durata del percorso didattico:
Da gennaio a maggio.
Verifiche:
Le schede e i disegni saranno riuniti in libretti individuali come verifica del lavoro svolto
nell’ambito del progetto.
Referenti del progetto:
Le insegnanti delle rispettive sezioni in collaborazione con l’insegnante di inglese.
Eventi ed esperienze legate alla cultura
ed al territorio
Sono previste anche per quest’anno,le partecipazioni dei bambini grandi alle manifestazione
del “Cantabimbo” che si svolgerà nel febbraio 2015 presso il teatro O. Bobbio ed alla
“Bavisela”, nel mese di maggio in Piazza Unità d’’Italia.
La partecipazione a queste iniziative extrascolastiche, sono finalizzate alla conoscenza ed
alla valorizzazione del nostro ambiente, anche dal punto di vista culturale e sportivo.
Per l’organizzazione e relativa partecipazione dei bambini a queste iniziative, le insegnanti
chiederanno la preziosa e gradita collaborazione delle famiglie.
Referenti : Insegnante Delise Marina per la “Bavisela”
“Educare alla sicurezza”
Le attività di questo percorso servono a far maturare nei bambini un atteggiamento
tranquillo e consapevole, di fronte all’emergenza che nasce in caso di pericolo e sono
quindi un primo approccio all’Educazione alla sicurezza. gli obiettivi del percorso sono la
presa di coscienza dei pericoli presenti nell’ambiente scolastico, casalingo e nel territorio e
la conseguente ricerca di strategie adeguate per far fronte a tali eventi e muoversi in
sicurezza, sia all’interno della scuola, sia fuori. I bambini, infatti, sono portati per la loro
stessa natura alla curiosità, alla sperimentazione ed all‘esplorazione degli spazi; pertanto,
risulta fondamentale prevenire possibili incidenti sia incrementando la sicurezza degli
ambienti di vita, sia insegnando le norme e fornendo indicazioni per evitare insidie e
pericoli. In questa prospettiva il coinvolgimento della scuola è tutto naturale, quindi si è
scelto di dare ai bambini l’opportunità di acquisire regole e comportamenti indispensabili
alla sicurezza, con la collaborazione del corpo dei Vigili del fuoco e dei sanitari della Croce
Rossa.
Il Nuovo Codice della strada prevede all’art.230 che i programmi di educazione
stradale siano svolti come attività obbligatorie nelle scuole di ogni ordine e grado. La C.M.
n.271 dd.15/09/94 ha reso obbligatoria l’educazione stradale anche nella scuola dell’infanzia,
assegnandole il compito di avviare i bambini a diventare utenti consapevoli e sicuri del
sistema stradale. L’educazione stradale entra di diritto nei percorsi di formazione per la
Convivenza Civile ed è importante soprattutto per aiutare i bambini a diventare in futuro,
motociclisti ed automobilisti coscienziosi e consapevoli. Insegniamo ai bambini che il codice
stradale è fondamentale per la loro sicurezza e per quella degli altri.
Obiettivi specifici di apprendimento:
Sapere che a scuola esistono possibili fonti di pericolo
Sapere usare correttamente materiali e giochi
Sapere a cosa serve la prova d’evacuazione
Conoscere che esistono sostanze tossiche e velenose
Conoscere che esistono situazioni e attrezzi pericolosi anche nella propria casa
Conoscere alcuni elementi della strada e denominarli
Comprendere le regole del buon comportamento stradale (camminare sui marciapiedi,
attraversare sulle strisce pedonali, non giocare e non correre per strada)
Riconoscere le relazioni spaziali attraverso la motricità (avanti-indietro, destra-sinistra)
Riconoscere le forme dei segnali stradali (cerchio-quadrato-triangolo-rettangolo)
Comprendere la funzione del vigile e le sue indicazioni
Conoscere il significato dei colori del semaforo
Rispettare i luoghi e gli spazi ad uso collettivo (dal nostro giardino alla nostra città)
Conoscere che esistano persone che intervengono in caso di emergenza
Dinamica dell’intervento:
Filastrocche, racconti, poesie e disegni
Giochi motori e giochi simbolici
L’ intervento dei Vigili del Fuoco e dei sanitari della Croce Rossa oltre alle informazioni
teoriche forniscono una dimostrazione pratica su come intervenire nelle varie emergenze.
Referente del progetto:
Insegnante: Delise Marina in collaborazione con le altre insegnanti della scuola.
Grandi nuotate insieme
Premessa:
Quest’anno scolastico le insegnanti di 3 sezioni della scuola hanno scelto di riproporre la
partecipazione dei bambini grandi della scuola, alle attività di nuoto gratuite, organizzate
per le scuole di Trieste, dalla Federazione Italiana Nuoto.
Il progetto ha come obiettivo l’acquisizione di un’abilità motoria in acqua, privilegiando il
raggiungimento della sicurezza propria e degli altri.
La partecipazione all’iniziativa del progetto è finalizzata al raggiungimento dei seguenti
obiettivi educativi:
1. Sviluppo dell’autonomia personale e della coordinazione motoria.
2. Favorire la fiducia nelle proprie possibilità e sviluppare l’autostima.
3. Apprendere le prime tecniche basilari di postura e di respirazione della pratica
sportiva del nuoto.
4. Partecipare con piacere e motivazione, alle attività di gruppo, finalizzate al
raggiungimento di un obiettivo comune.
Traguardi per lo sviluppo della competenza:
1. Il bambino raggiunge una buona autonomia personale nel vestirsi e consegue
pratiche corrette di cura di sé e di igiene personale.
2. Prova piacere nel movimento e in diverse forma di attività e di destrezza, che
richiedono l'uso di attrezzi e il rispetto di regole all'interno della scuola e all'aperto.
3. Controlla le diverse parti del corpo, valuta il rischio, si coordina con gli altri.
Esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali e ritmiche del corpo.
Metodologia:
La didattica sarà prevalentemente ludica partendo dalle reali esigenze e motivazioni de
bambini, presentando l’acqua,come elemento nuovo, da scoprire, rispettare, con cui poter
giocare e quindi controllare.
L’insieme delle lezioni previste, si struttureranno, integrando varie attività, fondate sui
modelli didattici, elaborati dalla Federazione Italiana Nuoto.
I bambini grandi delle sezioni rossa,verde e gialla, verranno suddivisi in due gruppi.
Ogni gruppo parteciperà a 5 lezioni settimanali della durata di circa 50” minuti a partire
dal mese di gennaio al mese di marzo 2015
I bambini grandi delle sezioni che parteciperanno al progetto, verranno accompagnati da
due insegnanti referenti del progetto e da una bambinaia.
E’ prevista per quest’anno scolastico, la partecipazione dei bambini grandi della sezione
rossa, verde e gialla.
Durante le lezioni, i bambini saranno seguiti in vasca da personale specializzato della
piscina, in collaborazione con le insegnanti della scuola.
Le lezioni si terranno prevalentemente presso la piscina “Bianchi” ed eventualmente presso
le piscine di Altura e San Giovanni, in base alla disponibilità delle società che gestiscono gli
impianti.
Le insegnanti hanno richiesto di poter iniziare le lezioni, che si svolgeranno all’interno
dell’orario scolastico, a partire dal mese di gennaio, fino al mese di marzo 2015.
Informazioni più specifiche, verranno comunicate alle famiglie in itinere.
Destinatari:
Il gruppo dei bambini grandi.
Referente del progetto:
Insegnante Sara Sibelia
"Mani unite"
Motivazione:
Il progetto "Mani unite" prende avvio da un’ approfondita riflessione sulle caratteristiche
del gruppo di lavoro che tiene conto delle potenzialità, conoscenze e interessi dei bambini
nonché dell'obiettivo educativo che si desidera raggiungere.
L'intento è di valorizzare la soggettività e le scelte di ognuno attraverso l'espressione
creativa e, al tempo stesso, di stimolare l'attenzione, l'ascolto, la tolleranza e l'accettazione
dei punti di vista altrui a dimostrazione che l'interazione è più produttiva della soggettività.
Metodologia:
I bambini avranno a loro disposizione: una scatola di cartone, fogli colorati, giornali, stoffe e
quant'altro materiale rigorosamente di recupero.
Verranno poi invitati a costruire a piacere le loro case, spaziando con la fantasia e senza
alcuna direttiva da parte delle insegnanti.
Il passaggio successivo sarà quello di riunire i loro prodotti nella formazione di un villaggio
e, con le precedenti modalità, arricchirlo con gli elementi della natura e dell'orto.
Nella fase conclusiva il lavoro li vedrà impegnati nell'organizzazione del gruppo e sarà
interessante porre attenzione ai pensieri e ai ragionamenti che emergeranno dalle relazioni.
Destinatari:
I bambini grandi della sezione blu ("C").
Spazi:
L'attività verrà svolta prevalentemente in laboratorio.
Verifica:
La verifica dell'attività verrà attuata attraverso l'ascolto e l'osservazione diretta del bambino
durante le diverse fasi di lavoro.
Documentazione:
Verrà prodotta una raccolta fotografica dei diversi momenti di creazione del villaggio
riportando le espressioni verbali più significative dei bambini.
Referenti del progetto:
Le insegnanti della sezione blu: Ciano Raffaella e Guidolin Lidia.
Nati per leggere
Progetto “Favole a merenda”
Anche quest’anno la nostra scuola aderisce al progetto “Nati per leggere” promosso e
curato a livello nazionale dall’Associazione italiana biblioteche, Centro per la Salute del
bambino e l’Associazione italiana pediatri.
L’obiettivo principale è come sempre quello di offrire a tutti i bambini l’opportunità di
crescere e svilupparsi in un ambiente ricco e stimolante, attraverso la lettura ad alta voce
di libri e storie di un alto livello qualitativo. L’esperienza dell’ascolto di letture ad alta voce
crea una dimensione di familiarità e intimità che favorisce la condivisione di momenti
intensi e anche divertenti. Quest’anno le letture saranno svolte anche nel momento della
merenda, cercando di accompagnare piacevolmente un momento particolare di vita
scolastica del bambino.
Si utilizzeranno testi di vario genere, a volte centrati sul tema portante di quest’anno
riguardante la salute e l’alimentazione. Si creeranno con la voce delle vere e proprie magie:
rime che fanno sorridere, filastrocche, racconti le cui parole accompagneranno i ritmi
anche del corpo, fiabe popolari, storie che sottolineano momenti di vita pratica. Il tempo
non potrà essere lungo, ma dovrà risultare gradito momento coordinandosi con gli altri
momenti della giornata del bambino a scuola.
Campo d’esperienza:
i discorsi e le parole: per imparare ad ascoltare occorre la disponibilità ad essere ascoltati.
Destinatari del progetto:
i bambini di una sezione; i bambini di tutta la scuola.
Tempi:
tutto l’anno scolastico; nel momento della merenda ed in momenti dedicati nelle singole
sezioni.
Spazi:
angolo lettura della scuola, angolo della classe predisposto ad accogliere i bambini, giardino,
sala da pranzo.
Si auspica l’intervento dei lettori volontari e dei familiari
Referenti del progetto:
Insegnanti: Monaco Lorena, Razza Elena, in collaborazione con tutte le insegnanti della
scuola.
Intercultura
“Diversi uguali nel mondo”
Il progetto di intercultura, “Diversi uguali nel mondo”, si fonda sulla consapevolezza di una
crescente società multietnica che comporta la necessità di trovare linguaggi comuni per
capirsi e conoscersi. Diviene naturale cercare strategie e attività mirate a favorire
l'accoglienza, l'ascolto, il dialogo, l'integrazione nel rispetto delle diverse culture. A tal fine
vengono utilizzati canali comunicativi diversi per insegnare la lingua italiana, per condividere
le emozioni e le esperienze, per giocare ed instaurare le relazioni.
Obiettivi di apprendimento:







Usare parole e gesti di amicizia per relazionarsi con i compagni
Memorizzare e riprodurre nuove parole ed espressioni
Esprimersi e comunicare attraverso linguaggi non verbali con il corpo e la musica
Sperimentare varie tecniche espressive grafiche e manipolative
Esprimere emozioni per vivere con serenità le proposte e le relazioni
Sviluppare una positiva concezione di s
Dare valore a somiglianze/diversità vivendole come opportunità da condividere per
crescere
Destinatari:
Il progetto si svolge durante l'intero anno scolastico ed è prevalentemente destinato alle
sezioni in cui sono presenti bambini stranieri che, necessitano di un supporto per
l'apprendimento della lingua italiana e la loro integrazione nel gruppo.
Metodologia e strumenti:
Il linguaggio gestuale, le canzoni, le danze, i racconti figurati e mimati rappresentano
strumenti utili al bambino per imparare piacevolmente la lingua italiana in quanto vengono
presentati attraverso attività semplici e ripetute in un clima di gioco e positività capace di
dissolvere le difficoltà del primo periodo.
A sostegno del nostro obiettivo si rendono pertanto disponibili:
il sevizio dei mediatori linguistici che rappresentano un “ponte” per i bambini, per aiutarli
nella comprensione, nella comunicazione e nel riconoscimento della loro cultura di origine
che deve procedere assieme all'apprendimento della nuova lingua e cultura. L'ausilio della
CAA, comunicazione aumentativa alternativa, che utilizza un approccio multimodale per
facilitare ed incrementare le possibilità comunicative della persona mediante modalità
diverse da quelle tradizionali. Si avvale di un software per la creazione di immagini per
etichettare gli ambienti e spiegare il loro uso, per la costruzione di tabelloni delle attività e
delle routine giornaliere nonché per la produzione di libri modificati. La CAA mediante le
immagini facilita il bambino a comprendere le informazioni e lo supporta nell'esprimere i
suoi bisogni.
Osservazione, verifica, documentazione:
Durante le attività e i giochi si osservano le capacità linguistiche, verificando il livello di
partenza, le difficoltà ed i progressi relativamente alle capacità di comprensione, fonologica,
lessicale che accresceranno gradualmente nel tempo così come la partecipazione attiva,
l'acquisizione delle regole e la condivisione degli spazi e giochi.
Il percorso verrà documentato attraverso foto e l'esposizione dei lavori realizzati dai
bambini.
La documentazione…
rendere visibile…l’invisibile”
“
Premessa:
La documentazione ha un grande significato: quello di raccontare tanti episodi importanti e
connettere una narrazione coerente tra i percorsi significativi di un progetto.
Attraverso una scelta metodologica delle “scene” più significative di un percorso
educativo, la documentazione consente di lasciare “traccia, di rendere visibili le
competenze,i traguardi , i bisogni delle esperienze del lavoro del bambino .
La documentazione offre quindi, la possibilità al bambino e all’adulto, di un confronto con
altre realtà, attraverso un processo di rielaborazione, di pensiero e di contenuti che si
evolvono nel tempo e con il tempo, del bambino.
Si costruirà così un archivio della memoria, per non disperdere un patrimonio di
esperienze e di conoscenze.
Ricercare, selezionare e rendere visibile le parti ritenute più espressive , di un’esperienza
comune, diventerà metodo condiviso, tra bambini, insegnanti e famiglie e farà parte della
normale attività.
didattica.
Gli obiettivi della documentazione:
Per i bambini:
1. Sviluppare la consapevolezza delle proprie conquiste.
2. Interiorizzare le esperienze vissute.
3. Riconoscere i cambiamenti soggettivi ed oggettivi della realtà circostante.
4. Rafforzare la fiducia e l'autostima ed il riconoscimento di sé
Per le famiglie:
1. Offrire una possibilità di lettura e di conoscenza della quotidianità e del tempo del
bambino vissuto a scuola.
2. Rendere partecipe le famiglie dei percorsi educativi ed evolutivi dei propri bambini.
3. Valorizzare l'opportunità di essere parte attiva del percorso educativo del bambino.
4. Potere essere e sentirsi coinvolti, nei percorsi didattici ed evolutivi dei bambini,
attraverso esperienze operative condivise, comuni e di confronto tra scuola e
famiglia.
Offrire uno strumento di rilettura, da poter visionare a scuola con i propri bambini.
Per la scuola:
1. Conservare la memoria per lasciare traccia e condividere i processi evolutivi ed i
percorsi educativi, come patrimonio culturale.
2. Comunicare e dare il valore al fare di ciò che si considera importante e significativo
nell'esperienza scolastica.
3. Rendere visibile il tempo del bambino vissuto a scuola.
Metodologia :
Per costruire la nostra documentazione, verranno utilizzati diverse risorse quali: disegni,
fotografie, interviste, piccoli video ecc.
Le esperienze verranno documentate insieme ai bambini e trascritte con le loro parole,i
loro commenti ed i loro prodotti.
I prodotti di un avvenimento, di alcune tappe di un progetto e in generale tutto ciò che
può venir considerato “tempo della rielaborazione”,verrà esposto negli spazi e negli
ambienti percorsi quotidianamente dai bambini e dalle loro famiglie, dando loro la
possibilità di leggere, soffermarsi, chiedere, capire.
Questo “ materiale in libertà” esposto e ricco di significati, potrà diventare uno strumento
di conoscenza e di visione partecipata tra bambino scuola e famiglia.
I bambini diventeranno pertanto “co-protagonisti” ed attori delle loro esperienze e delle
loro conquiste.
Il materiale raccolto, individuale o collettivo potrà essere rilegato, tanto da farne un libro,
oppure potrà venire inserito direttamente nel “quadernone” ad anelli “ , che ogni bambino
ha portato a scuola all’inizio dell’’anno.
Il “quadernone personale”, verrà consegnato a fine anno scolastico, e riportato a scuola
l’anno successivo, così da poter rielaborare e ricordare insieme ai bambini il tempo cha
passa.
In questo modo anche le famiglie, potranno essere partecipi e testimoni della narrazione
di uno o più anni di scuola , rileggendo e ricordando insieme ai loro bambini i percorsi e
le esperienze, ritenute espressioni di crescita e di conoscenza.
Referenti del progetto:
Tutte le insegnanti delle sezioni.
“ Per continuare bene…”
Anche quest’anno le insegnanti per favorire il passaggio dei bambini dalla scuola dell’infanzia
alla scuola elementare e per i più piccini il passaggio dall’asilo nido alla scuola dell’infanzia,
promuoveranno degli incontri tra insegnanti, educatori, bambini e genitori, nell’obiettivo di
accompagnare ed orientare attraverso l’ informazione, lo scambio, la comunicazione e la
conoscenza delle strutture, sia i bambini che le famiglie, nella scelta delle strutture
educative e ricreative, presenti sul territorio.
Verranno promosse a tale scopo delle visite dei bambini, (prevalentemente del gruppo dei
grandi), nelle strutture scolastiche e ricreative del territorio, promovendo attività di
collaborazione,di animazione e di scambio di esperienze tra bambini di diverse età.
Le insegnanti referenti alla continuità educativa, inoltre parteciperanno, nel corso dell’anno
scolastico a degli incontri condivisi con insegnanti ed educatori delle scuole elementari,del
ricreatorio e degli asili nido.
Possibilmente verrà riproposto anche quest’anno, considerato il buon esito in via
sperimentale dell’attività motoria, proposta l’anno scorso con alcuni bambini della scuola,
l’utilizzo mattutino degli spazi esterni del ricreatorio “Cobolli”, per attività ludico-motorie,
che verranno organizzate nel periodo primaverile, anche grazie alla preziosa e sempre
apprezzata, collaborazione con le famiglie dei bambini.
Come previsto dalla normativa vigente in materia scolastica e nell’obiettivo dell’
individuazione precoce dei disturbi specifici d’apprendimento dei bambini in età prescolare,
le insegnanti potranno utilizzare nel corso dell’anno scolastico, dei materiali osservativi e di
rinforzo delle diverse abilità e competenze prescolari specifiche dei bambini/e.
“Continuare bene”… rappresenta per noi insegnanti, un’opportunità per continuare a
crescere insieme!
Energica...mente
Da quest’anno scolastico alcuni genitori ed insegnanti della scuola, hanno costituito il
“comitato dei genitori della “Kamillo Kromo”, attraverso il quale con una splendida
sinergia di “forze e di energie di menti”è stato possibile realizzare le attività di abbellimento
del nostro giardino ed organizzare attività laboratoriali e di animazione per bambini e
genitori, in orario extra-scolastico.
Le iniziative sono state rese possibili, grazie alla motivazione e all’entusiasmo di diverse
famiglie ,che hanno scelto di costituire il comitato dei genitori della scuola e di poter così
partecipare, nel corso del precedente anno scolastico al bando per l’animazione dei giardini
scolastici, proposto dal Comune di Trieste.
La collaborazione,lo scambio e l’incontro tra scuola e famiglia sono delle “parole chiave”
per la crescita individuale e sociale di ognuno di noi e in particolare per i bambini,
rappresentano delle opportunità di crescita che, valorizzano e rinforzano ogni forma
d’apprendimento.
Con queste motivazioni la nostra scuola continuerà a proporre ed a promuovere delle
iniziative dove le famiglie, le insegnanti ed i bambini, potranno ritrovarsi ancora insieme per
un fine comune,in un clima sereno, di collaborazione e di “energia di menti”.
Le prossime iniziative del comitato dei genitori, al quale chiunque genitore potrà
partecipare ed aderire, verranno comunicate in itinere.
Il percorso è iniziato….ma ogni altra forma di energia e di collaborazione sarà ben accolta!
Referenti: La Presidente del comitato dei genitori sig.ra Rossella Stefani (mamma di Ettore,
della sezione verde).
Insegnanti aderenti al comitato: Guidolin Lidia e Sibelia Sara
“Tutto si crea e l’unione fa la forza”
Identificazione precoce dei disturbi specifici
d’apprendimento (DSA).
Premessa:
La legge 170/2010 sul riconoscimento e sulla definizione dei DSA, insiste sull’importanza
della prevenzione e dell’individuazione precoce,fin dalla scuola dell’infanzia.
Le linee guida del Decreto Ministeriale del 17 aprile 2013, colloca nella scuola dell’infanzia il
momento in cui far partire l’osservazione e la rilevazione eventuale delle difficoltà dei
bambini, elencando gli indicatori di rischio ed evidenziando la necessità di predisporre
attività educative e didattiche di potenziamento specifiche.
Anche la nostra scuola, ottemperando alle indicazioni della legge 170/2010, alle successive
linee guida e come indicato nell’ambito dei progetti regionali,predispone l’utilizzo dei
materiali di osservazione e di rinforzo, per la prevenzione dei DSA,con particolare
attenzione ai bambini grandi, prossimi alla frequenza della scuola primaria.
Metodologia:
Verranno utilizzati i materiali osservativi e di prevenzione dei DSA ,prevalentemente ai
bambini grandi della scuola.
I materiali osservativi permetteranno alle insegnanti di individuare precocemente, eventuali
difficoltà dei bambini nelle specifiche aree di sviluppo. Successivamente verranno
individuate dal personale docente, delle attività educative e di potenziamento, da svolgersi
sia a livello individuale che di piccolo gruppo.
I risultati delle osservazioni, come previsto dalla normativa vigente verranno utilizzati dalle
insegnanti, in un’ottica di prevenzione e recupero precoce e specifico, di eventuali possibili
segnali predittvi di DSA, senza tuttavia rappresentare alcun elemento diagnostico.
Degli eventuali rilevamenti di criticità/difficoltà specifiche dei bambini, verranno comunicate
alle famiglie ed in collaborazione con esse, le insegnanti indicheranno i possibili interventi
di potenziamento e recupero mirato.
E’ prevista nel progetto un approfondimento tematico interno tra gli operatori della scuola
attraverso la conoscenza, la divulgazione e la condivisione dei materiali.
Negli obiettivi del progetto di prevenzione dei DSA, e prevista inoltre la collaborazione in
rete con altre scuole e con i distretti sanitari territoriali.
Tempi e spazi:
Indicativamente dal mese di ottobre 2014, al mese di maggio 2015.
Le attività osservative e di potenziamento, verranno svolte negli spazi della scuola, in
attività educative individuali e laboratoriali nel piccolo gruppo.
Referente del progetto:
Insegnante: Sibelia Sara
Insegnamento Religione Cattolica
IN OGNI GIORNO LA SUA GIOIA
Quest’anno il progetto per i bambini che si avvalgono dell’insegnamento
della religione cattolica ci porterà a riflettere su quali gioie siano
nascoste in scadenze che riempiono la nostra quotidianità e il nostro
calendario.
Il percorso vuole scoprire il senso della festa. Perché si festeggia? Ma
soprattutto cosa si nasconde dietro ad una festa quale il suo senso?
Il proprio compleanno, il riscoprirsi amato e desiderato, ripercorrere
attraverso il compleanno la gioia della venuta al mondo di un bambino,
vedere come in quel giorno tutti genitori amici e parenti festeggino il mio
arrivo nel mondo.
Dal mio compleanno a quello di Gesù.
Il Natale porta in sé una nascita speciale. Lui come me è stato portato in
un pancione, atteso, amato, per lui si è scelto un nome. Anche lui ha
indossato il pannolino ed è stato cullato.
La festa della mamma, del papà, dei nonni…tutte le persone che riempiono
il nostro cuore d’amore, e verso i quali possiamo imparare ad esprimere la
nostra gratitudine, vederli come dono nelle nostre piccole vite.
Le vite di alcuni santi San Francesco in ottobre, San Nicolò in dicembre,
uomini che con la loro generosità e accoglienza hanno portato frutti di
pace e speranza tra i più poveri, tra i più piccoli.
La festa del carnevale sarà un ‘occasione per vedere come il vero
divertimento nasce dal vivere gioiosamente una esperienza con gli amici,
nessuna festa è tale se la festeggio da solo.
Concluderemo il nostro viaggio nel calendario con la festa della Pasqua e
porterà con se moltissimi significati. Una simbologia ricchissima, inoltre
Gesù ci racconterà quanto sia bello farsi dono per gli altri, amare l’altro,
perdonarlo, stargli accanto.
Gesù ci permetterà anche di dare una sbirciatina nella sua città del cielo
che odora di biscotto ed è piena di palloncini (useremo immagini vicine ai
bambini per tradurre semplicemente concetti molto astratti).
La festa di fine anno e il saluto ai bambini grandi sarà un modo per
ringraziare dell’amicizia ricevuta e donata in quest’anno di scuola. Il
diventare grandi per lasciare piccoli passi d’amore dietro di sé e in ogni
giorni del calendario.
FESTA DI FINE ANNO CON TUTTI
Già da diversi anni in collaborazione con le insegnanti di sezione, i bambini
alla fine dell’anno scolastico, seguiranno un piccolo progetto musicale che
prevede l’apprendimento di una canzone che vuole veicolare messaggi
universali che coinvolgeranno tutti i bambini della scuola, anche chi non si
avvale di tale insegnamento .
Tutti ma proprio tutti i bambini formeranno un unico coro.
I.R.C. Lorenzon Agnese